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  • Ad aprile boom della cassa integrazione

Più di mille lavoratori sono stati licenziati dall'inizio dell'anno in Provincia di Macerata. Di essi l0'82% non ha alcuna indennità che sostituisca la retribuzione.

L'Osservatorio sul Mercato del lavoro aprile 2012 della Cisl di Macerata rileva un aumento delle persone iscritte nelle liste di mobilità - ossia dei lavoratori licenziati - del 13% rispetto all'anno precedente.

Ma il dato più preoccupante è quello sulla Cassa integrazione ordinaria. Dall'inizio dell'anno sono state autorizzate 439.140 ore di Cig ordinaria, il 60% in più rispetto al 2011. Le ore autorizzate di Cig ordinaria sono superiori anche rispetto ad aprile 2010 (+ 7%) e 2009 (+ 23%), comunemente considerati come gli anni più duri della crisi.

«Credevamo di avere toccato il fondo - commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti in un'intervista al "Il Resto del Carlino" - invece la situazione è in continuo peggioramento e non andrà meglio prima di qualche anno. Le piccole e piccolissime imprese, che rappresentano l'elemento distintivo del sistema produttivo locale, sono proprio quelle che più delle altre soffrono la crisi, anche e soprattutto per mancanza di liquidità e per le difficoltà di accedere al credito bancario».

«Attraverso il tavolo provinciale di sviluppo - prosegue Ferracuti - stiamo cercando risposte comuni, ma bisogna fare in fretta. E finito il tempo della riflessione, ora bisogna agire con decisione».

Una possibilità proposta dal Segretario generale della Cisl di Macerata è quella di investire nell'industria della cultura e della conoscenza, coinvolgendo le due Università di Macerata e Camerino, ma anche l'Accademia delle Belle Arti, spesso ingiustamente sottovalutata.