Cassa integrazione più 106%, la ripresa è lontana La Cisl sostiene la necessità di ricorre ai contratti di solidarietà e ricorda l’accordo con la Provincia sulla formazione. “A settembre molte piccole imprese non riapriranno con contraccolpi gravi sul mercato del lavoro” spiega il segretario generale provinciale di Ancona Paolo Santini “Molti parlano di segnali di ripresa noi preferiamo leggere la realtà del lavoro anconetano attraverso dati e cifre precise, analitiche e quella che abbiamo sotto gli occhi e davanti nei prossimi mesi non ci sembra una lettura incoraggiante, tutt’altro”. Paolo Santini Segretario Generale Cisl Ancona non si schiera con i forzati dell’ottimismo e richiama tutti a ricalibrare le propensioni a facili ottimismi. “La crisi che ha segnato questo territorio è trasversale ma in particolare continua a colpire due settori, la meccanica ed il tessile, e in generale le piccole e medie imprese, molte delle quali a settembre non riapriranno con la conseguenza che il numero dei disoccupati nella provincia di Ancona potrà aumentare ancora”. Leggiamoli alcuni di questi dati allora… I primi cinque mesi del 2009 hanno fatto registrare un incremento della cassa integrazione guadagni del 106% (2.426.972 ore del 2009 contro le 1.108.805 del 2008). Le assunzioni delle imprese pubbliche e private sono diminuite nel primo trimestre 2009 del 19,4% a Senigallia, del 31,2% a Jesi, del 30,5% a Fabriano. Le esportazioni, sempre nel primo trimestre 2009, sono diminuite del 28,2%, i fallimenti d’impresa aumentati del 21,2%, “mentre i dati Istat su occupazione e disoccupazione – dice Santini - confermano il peggioramento che si era delineato nei mesi scorsi e in misura più marcata per gli uomini. Le assunzioni diminuiscono ed il ricorso agli ammortizzatori sociali aumenta notevolmente ed è generalizzato a livello settoriale. Da tempo sottolineiamo la necessità di ricorrere ai contratti di solidarietà”. Grazie agli accordi nazionali relativi a questo strumento la copertura delle ore lavoro è passata, dal 1 luglio, dal 60 all’80 per cento cui si aggiunge l’intesa siglata a livello regionale che copre un altro 12,50%. “In sostanza - continua Santini – un lavoratore marchigiano copre 10 ore di lavoro mancate con il 92,50% del salario. Mi sembra una strada da continuare a perrcorrere”. Ma non sono solo i contratti di solidarietà l’unico strumento individuato dalla Cisl Ancona per affrontare i nodi più problematici della crisi. “Ricordo anch’io come ha fatto l’assessore Quercetti l’importanza del protocollo firmato tra parti sociali e Provincia relativo al bando destinato ai progetti formativi soprattutto per chi è in cassa integrazione a costo zero e in mobilità. Un percorso necessario per creare nuove possibilità di reinserimento nel mercato del lavoro per chi il lavoro appunto lo ha perso. In questo senso nell’intesa rientrano anche bonus e ticket per pasti a chi partecipa a tali corsi”. Infine Santini affronta di petto la questione creditizia: Ci aspettiamo che le banche assumano maggiori responsabilità di fronte alle conseguenze della recessione. Non abbiamo trovato grande disponibilità ad esempio, nonostante il recente accordo firmato con Abi in questo senso, verso il blocco di pagamenti delle rate dei mutui per i lavoratori in difficoltà. L’apporto degli istituti di credito in questo senso è decisivo, non può venire a mancare”.