Dal Sole 24 Ore pubblichiamo l'articolo che contiene la dichiarazione del Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo sulla situazione occupazionale nella nostra regione.
Più di un milione di euro investito per dare un contratto a tempo indeterminato a 133 persone. Sono questi i risultati della campagna di incentivi per il posto fisso alle categorie disagiate della regione Marche nel 2009. In realtà però, nell'anno della crisi, nella casse della regione sono rimasti 9oomila euro già stanziati che saranno usati per un progetto analogo nel 2010. Nelle casse della regione è dunque rimasta circa la metà del fondo stanziato. Le ragioni sono facilmente identificabili con la congiuntura critica che ha colpito l'economia e a poco è valso l'innalzamento del contributo alle aziende da 5 a 8mila euro. Con i 5mila euro ad assunzione nel 2008 la regione aveva erogato 685mila euro per 137 contratti a tempo indeterminato: quattro in più. Nel 2009 la provincia che ha ricevuto piu fondi è stata quella di Ascoli Piceno con 68 interventi; il Piceno era stata la zona piu premiata anche nel 2008 con 49 contratti seguita da Ancona e PesaroeUrbino, rispettivamente con 37 e 35. II meccanismo di incentivo è stato modificato rispetto ai primi esperimenti del 2005 per essere più incisivo:«Avevamo cominciato con semplici incentivi - spiega Antonio Secchi, funzionario del servizio politiche del lavoro della Regione - ma c'era il rischio di finanziare assunzioni gia avvenute, facendone un premio. Dal 2006 al 2009 ci siamo invece concentrati su sperimentazioni mirate per i soggetti svantaggiati del mercato del lavoro marchigiano: ora c'e un patto di servizio che impegna il lavoratore a fare un periodo di inserimento di tre mesi pagato dalla regione 500 euro, al termine del quale viene poi erogato il contributo all'azienda per l'assunzione». La regione ha messo anche a disposizione fondi piu ridotti per quelle a tempo determinato. «La priorità - continua Secchi - e quella di immettere nel mercato del lavoro categorie svantaggiate, come gli over 50, chi ha titoli di studio inferiori o i disoccupati di lungo corso; è per quello che insistiamo sui tre mesi di inserimento che rappresentano anche un'occasione formativa». Per il 2010 la regione punta a stabilizzare almeno 200 persone, facendo ricorso anche ai fondi del ministero del Lavoro: «Pensiamo di centrare l'obiettivo - spiega ancora Secchi - perchè le aziende avranno bisogno di riassumere e gli incentivi sono cumulabili con quelli nazionali». «Apprezziamo molto l'iniziativa - spiega Marco Pantaleoni, responsabile lavoro della Confartigianato Marche - anche se il problema sono spesso alcuni paletti inseriti nei bandi che ne impediscono la partecipazione ad alcune imprese, oltre i problemi di natura burocratica». Pantaleoni sottolinea anche che, in un momento di congiuntura così negative, «la cosa più importante è dare la priorità al rilancio delle imprese con investimenti in innovazione e sviluppo perchè quando le aziende ripartono è poi più facile che assumano. Un incentivo come quello di 8mila euro non basta se l'azienda si trova in questo momento nelle condizioni di far fatica a mantenere i suoi occupati». Disco verde con la richiesta di impegni aggiuntivi anche da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche: «Gli incentivi sono uno strumento buono, ma da soli non sono efficaci, devono essere affiancati da strumenti che facilitino l'incontro tra domanda e offerta, se no si rischia, come quest'anno, che il risultato non sia brillante». II sindacalista il discorso nel quadro di una collaborazione più ampia con la nuova giunta: «La collaborazione fino a questo momento è stata buona per tamponare l'emergenza, ma sarà importante definire una strategia di piu ampio respiro che abbia al centro politiche di lavoro attive, un potenziamento dei centri per l'impiego, lo sviluppo delle imprese e le sinergie tra pubblico e privato».