Fabriano, 19 febbraio 2010 - Gli operai dell'Antonio Merloni hanno bloccato il traffico in entrata e uscita da Fabriano per protestare contro il ritardo nella firma dell'Accordo di programma che dovrebbe avviare il salvataggio dell'azienda di elettrodomestici. Gli operai, circa 500, hanno distribuito volantini agli automobilisti e ai camionisti in coda. È stata bloccata la superstrada Roma-Ancona in entrambi i sensi di marcia. Non abbiamo ancora la convocazione al ministero dello Sviluppo economico, che ci era stata indicata per il 28 febbraio, data in cui ci sarebbe dovuta essere la firma dell'accordo di programma - spiegano i sindacati. La politica deve prestare fede agli impegni assunti. È fondamentale andare avanti con la Legge Marzano e quindi con l'amministrazione straordinaria garantendo la cassa integrazione straordinaria ai lavorato
ri per 4 anni. Ma la speranza non abbandona i lavoratori dell'Antonio Merloni, il gruppo dell'elettrodomestico (lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi) in crisi e in amministrazione straordinaria da oltre una anno. Entro il prossimo 28 febbraio dovrebbe essere sottoscritto un accordo di programma per ridare ossigeno ai diversi stabilimenti del gruppo distribuiti lungo l'Appennino centrale: dalle Marche, all'Umbria fino all'Emilia Romagna. In sospeso ci sono le sorti di circa diecimila persone, con le rispettive famiglie, tra diretti ed indotto. A preoccupare i lavoratori è l'avvicinarsi del termine della legge Marzano (il prossimo maggio) e il timore è quello di ritrovarsi anche senza cassa integrazione. Un pressing serrato quello sindacale sulla realizzazione dell'accordo di programma perché rappresenta la miglior strada percorribile, va ricordato, inoltre, che a maggio scadranno i termini del commissariamento. Trovare soluzioni rapide e concrete diventa, dunque, urgente come il sindacato ha più volte ribadito, ricordiamo, tra l'altro, la straordinaria manifestazione nazionale svolta in una innevata Fabriano (An) lo scorso 17 dicembre. A sollecitare il Governo ad agire presto e bene anche Raffaele Bonanni il quale ricorda che "Merloni è una crisi industriale tra le più forti nel Paese occultata inspiegabilmente, forse perchè è una battaglia responsabile e composta. Ma ora speriamo che si possa uscire da questo sconcertante silenzio su questa vertenza che riguarda 10 mila lavoratori e che merita la necessaria attenzione delle istituzioni". Per il segretario generale della Cisl "serve uno sforzo responsabile di tutti. Governo, Regioni, enti locali, per salvare le attività industriali e dare un futuro di certezze ai lavoratori". "L'obiettivo dell'accordo di programma - ha detto il ministro Claudio Scajola - è quello di favorire il riutilizzo industriale degli immobili e degli impianti del gruppo presenti in Italia; di promuovere nuovi insediamenti produttivi nei territori interessati dalle attività dello stesso gruppo". Una vigilanza continua quella del sindacato che non intende lasciare spazio ad ulteriori rinvii. "Governo, Regioni e sindacato si sono impegnati a completare, entro il 28 febbraio, la fase di istruttoria e a sottoscrivere l'accordo di programma per le aziende del gruppo Merloni - dichiara Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl". Di passi in avanti parla anche il sindacato dei metalmeccanici cislini che pone l'accento sull'importanza di avere certezze anche rispetto alle risorse da stanziare per realizzare questo accordo. "L'accordo di programma è strumento indispensabile per dare delle opportunità al territorio e ai lavoratori attraverso nuove iniziative industriali - sottolinea Anna Trovò, segretario nazionale Fim. Non è peraltro ancora chiaro l'insieme della dotazione finanziaria che Governo e Regioni metteranno a disposizione. Eventuali manifestazioni di interesse verso il perimetro produttivo della Antonio Merloni sono importanti, quantunque ad oggi non vi siano offerte concrete; ciò tuttavia non rende meno importante il sostegno che l'accordo di programma può dare al rilancio economico del territorio". Siamo di fronte ad un avanzamento, ma c'è ancora strada da percorrere. Questo il giudizio di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. "Avremmo preferito di aver già siglato il documento, ma è stata, comunque, stabilita una data limite per la firma dell'accordo di programma, il 28 febbraio; non sarà possibile, quindi, un ulteriore rinvio. E' stato ribadito anche l'impegno delle parti istituzionali ad evitare soluzioni traumatiche per i lavoratori e per il territorio, e quindi, a dare seguito all'amministrazione straordinaria e alla copertura degli ammortizzatori sociali". Per Mastrovincenzo è poi importante "mantenere aperta la porta ad ulteriori manifestazioni di interesse che dovessero emergere per l'acquisizione di parti o dell'intero perimetro industriale dell'Antonio Merloni". Silvia Boschetti