I docenti dell’ Istituto di istruzione superiore G. Garibaldi (Istituto Agrario) di Macerata si schierano contro le misure contenute nel DDL Stabilità, la Legge finanziaria 2013 al vaglio del Parlamento.
Riuniti il 6 novembre in assemblea alla presenza delle Categorie della Scuola di Cgil, Cisl Uil e Snals, in una nota unitaria hanno denunciato il clima di disagio e di tensione crescente tra il personale della scuola causato dalle misure previste nella Finanziaria.
«Misure inaccettabili - recitano i professori - in quanto non hanno alcuna motivazione correlata agli aspetti di modernizzazione, né tanto meno di avvicinamento ai livelli europei della scuola, ma puntano semplicemente al recupero di risorse finanziarie a discapito della qualità dell’istruzione e dei livelli di occupazione».
I docenti criticano anche la proposta di modifica unilaterale del contratto di lavoro in materia di orario e retribuzioni, che prevede l’innalzamento a 24 ore settimanali dell’attività frontale con gli studenti. «Risarcita con quindici giorni di ferie in più questa proposta è il risultato di una propaganda demagogica che presuppone che l’attuale lavoro dell’insegnante sia minimo e privilegiato».
Gli insegnanti denunciano infine il mancato rispetto dell’intesa sul recupero degli scatti di stipendio, che avrà pesanti ricadute anche sui trattamenti di pensione e sulla buonuscita.
«E’ evidente - concludono i docenti della Scuola Agraria - che tali disposizioni hanno l’unica finalità di ottenere, per l’ennesima volta, notevoli risparmi di organico con pesanti ricadute sulle opportunità lavorative del personale precario abbassando notevolmente la qualità dell’istruzione».