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  • Incidente mortale in cantiere a Cossignano. Chiesto un tavolo sulla sicurezza

sicurezza-lavoro2 (600 x 400)Il fatale incidente sul lavoro a Cossignano che ha colpito Giuseppe Tanzi, 41 anni, di Appignano del Tronto, apre una ferita indelebile nel mondo del lavoro piceno ed in particolare nel settore edile che, pur colpito dalla crisi, paga il solito insopportabile tributo di infortuni ed incidenti sul lavoro​ . Dalle prime notizie si apprende che il lavoratore stava operando nello scavo quando il cedimento di una parete dello stesso lo ha travolto.

Filca-Cisl,Feneal-Uil e Fillea-Cgil​ , esprimono la loro vicinanza alla famiglia Tanzi per il dramma che sta vivendo. I tre responsabili di categoria Tonino Passaretti, Leonardo Luciano Frascarelli e Francesco Petrocchi, denunciano la caduta di attenzione riservata all'argomento sicurezza da parte delle istituzioni alle quali si chiede invece un maggior impegno proprio in questo momento di crisi profonda del settore che contribuisce a far scivolare in secondo piano il tema sicurezza nei cantieri da parte di tutti gli addetti .

Il continuo susseguirsi di incidenti che avvengono spesso con le stesse modalità, impone a tutti gli addetti nel settore un momento di riflessione profonda in tema di sicurezza e di rispetto delle regole nei cantieri nella nostra regione.

«​ Siamo stanchi - dichiarano i responsabili di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil -  di commentare il day after. C’è bisogno di fermarsi e di capire che cosa non sta funzionando. Non possiamo più lasciare sul campo altre vite, martiri e invalidi del lavoro, mariti e padri, che perdono la loro esistenza per portare a casa un pezzo di pane. Il dato maggiormente stridente è che, nonostante la riduzione del numero di addetti del settore e la diminuzione dei cantieri aperti nel nostro territorio a causa della crisi, il numero degli infortuni non registra un calo di pari passo. Per questo chiediamo l’immediata apertura di un tavolo per la verifica delle criticità e per trovare soluzioni ad un problema che, ne siamo consapevoli, non potremo mai ridurre a zero, ma di cui possiamo ridurre l’impatto mettendo in campo con una azione congiunta e condivisa da parti sociali istituzioni e sistemi di controllo».