La firma dell’intesa tra Regione e Cgil, Cisl, Uil sulla qualità della partecipazione e del confronto, è un segnale positivo, in questo periodo in cui il dialogo con le parti sociali viene visto spesso con indifferenza se non con insofferenza da alcuni dei politici chiamati alla guida del paese e delle nostre amministrazioni periferiche.
Al neo presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, abbiamo da subito proposto un elenco di priorità per la nostra comunità regionale e un metodo per confrontarsi sulle stesse, senza pretese di pansindacalismo o di condizionare l’amministrazione scelta dai marchigiani. La dichiarazione del Presidente Ceriscioli “il confronto migliora la qualità delle scelte” è di buon auspicio, e andrà verificata nelle scelte che saranno operate.
Crediamo da sempre in una democrazia che sia profondamente innervata dalla dimensione sociale, crediamo nel valore di cittadini, di lavoratori che si associano per tutelarsi ma anche per promuovere la crescita economica, sociale, culturale del paese.
Aveva ragione Aldo Moro quando diceva che “Senza che diventi sociale, la democrazia non può essere neppure umana, finalizzata all’uomo cioè con tutte le sue risorse e le sue esigenze. Se essa resta strettamente politica, angustamente politica, questo raccordo con l’uomo,… diventa estremamente difficile ed, ove pure risultasse stabilito, si rivelerebbe effimero e poco costruttivo”.
Per questo plaudo al Presidente Mattarella che in questi giorni ha sottolineato come le riforme necessarie debbano avere “due obiettivi, l’efficienza e la partecipazione…..la democrazia deperisce quando non vi è partecipazione o quando questa decresce, e quando il processo decisionale è inconcludente o privo di efficienza».
Questa è anche la nostra convinzione e il nostro auspicio; non ci interessa la pratica di vecchie liturgie negoziali e di veti incrociati; crediamo di poter contribuire al cambiamento necessario, dialogando, contribuendo all’elaborazione di idee e progetti, cercando di definire obiettivi condivisi e cooperando per raggiungerli, assumendoci allo scopo precise responsabilità.
Le priorità, come dice l’intesa firmata con la regione, sono in primo luogo il Lavoro, con un approccio trasversale e integrato che consenta di individuare in ogni iniziativa, in ogni settore, su ogni tema, le possibilità di sviluppo per tutelare, promuovere, creare buona occupazione; la promozione della salute e della coesione sociale come elementi basilari dell’azione amministrativa e di rappresentanza sociale; la necessità di favorire la costruzione di reti, aggregazioni, razionalizzazioni, che migliorino l’efficienza e la qualità del servizio ai cittadini da parte della Pubblica Amministrazione ai vari livelli.
E’ stato in parte già predisposto il calendario di incontri sulle questioni piu’ urgenti; ora contiamo di passare dalle parole ai fatti.
31 Luglio 2015 - Stefano Mastrovincenzo