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  • Piano dei rifiuti , Cgil e Cisl di Pesaro " Va approvato è uno strumento fondamentale per la programmazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti"

«Domani l’Ata dovrà approvare il piano dei rifiuti, uno strumento fondamentale per la programmazione di questo importante servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti. E’ dal 2016, anno nel quale è stato approvato il piano preliminare, che il territorio aspetta questa emanazione.  - scrivono in una nota Roberto Rossini, Cgil Pesaro e Maurizio Andreolini, Cisl Pesaro - Come CGIL e CISL della provincia riteniamo importante che finalmente si giunga a questo risultato. A tal proposito, valutiamo positivamente l’inserimento nel piano delle clausole sociali che prevedono l’applicazione del contratto collettivo di settore del comparto dell’igiene ambientale. Così come l’inserimento della garanzia occupazionale per il personale diretto e indiretto impiegato in tutta la provincia, compresi quindi i lavoratori attualmente lavorano nel sistema degli appalti.»

In merito alla dotazione impiantistica necessaria ai fabbisogni del territorio « ribadiamo la nostra posizione che è la stessa espressa nel corso degli anni, e cioè che Marche Multiservizi ed ASET concorrano insieme alla realizzazione e gestione dell’impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti (biodigestore),  che abbia le caratteristiche di massima sicurezza per i cittadini nel quale questo verrà ubicato, e che sia dotato delle migliori tecnologie utili alla trasformazione e recupero dei rifiuti organici.  - sottolineano i rappresentanti di Cgil e Cisl -  Altre scelte che ingenererebbero “diseconomie” sarebbero tutte scaricate in termini di costi sulle famiglie e sui cittadini in generale, che in questo momento vivono un momento di difficoltà economica, anche per i recenti aumenti delle tariffe energetiche.»

«Il nostro auspicio è che le amministrazioni approvino il piano con la più ampia maggioranza possibile. - concludono -  Su questi temi e in generale sui servizi pubblici locali, stiamo definendo in questi giorni la programmazione di un’apposita iniziativa pubblica, finalizzata all’approfondimento di questi temi, nella speranza che anche da questa iniziativa si ingeneri nel territorio una utile e “non banale” discussione.»