• Home/
  • Presentato a Fano il tavolo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale

E’ stato attivato nel Comune di Fano un tavolo anti-crisi. Il grave problema dell’espansione del fenomeno della povertà ha indotto il comune, i sindacati ed altri soggetti a ragionare insieme con l’obiettivo di creare una rete tra soggetti pubblici e privati che, con specificità diverse, si occupano di lotta alla povertà e di inclusione sociale. L’obiettivo è di arrivare ad una integrazione di servizi ed operatività che veda la comunità locale raccogliere la sfida di costruire nuove politiche dedicate al tema della crisi ed alle nuove povertà in aumento. Questo modello di progettazione è stato abbracciato da numerosi soggetti pubblici e privati tra i quali il Comune, la Caritas, l’ambito territoriale sociale, la Cisl con Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano, la Cgil, il Centro per l’impiego, l’associazione di Volontariato San Paterniano Opera Padre Pio, il Distretto integrato di economia Sociale Marche Nord, Il Forum del Terzo settore e il Banco alimentare. L’intento è quello di evitare sovrapposizioni e sprechi e far lavorare in maniera organica tutte le realtà che sono in prima linea contro la povertà. Il progetto coordinato da Roberto Busca funzionario Comunale, Desi Goffi della Cisl, Cora Falcioni dell’Ambito Territoriale Sociale e Stefania Poeta della Caritas è iniziato con una dettagliata mappatura delle risorse e dei bisogni presenti sul territorio. Per elaborare proposte operative che siano nell’ottica dell’ottimizzazione e dell’integrazione delle risorse esistenti o che siano innovative rispetto ai bisogni rilevati, il tavolo si è suddiviso in gruppi operativi tra soggetti che si occupano degli stessi temi quali il lavoro, l’ abitazione, il sostegno economico e i beni di prima necessità nel quale rientra anche il recupero delle eccedenze alimentari con due centri di raccolta e distribuzione di alimenti. Da gennaio sarà attivo, presso la sede dell’ambito, lo sportello opportunità anticrisi con l’obiettivo di informare ed orientare le persone fragili e “vittime"della crisi e far si che chi necessita di un aiuto riesca a trovare delle possibili soluzioni evitando di venir sballottato da un ufficio all’altro.