Di seguito la nota del Segretario della Fp Giuseppe Donati a proposito degli incarichi dirigenziali decisi dal Direttore dell'Area Vasta 5, Stroppa.
"Una decisione come quella che ha assunto il Direttore Stroppa nell’assegnare gli incarichi dirigenziali, poteva forse essere congeniale all’interno di un’impresa che costruisce lavatrici non sicuramente in un’ Azienda Sanitaria che dovrebbe sfruttare al meglio le competenze e le conoscenze dei vari settori amministrativi e tecnici. Riteniamo la decisione della “rotazione” dei Dirigenti l’ennesima strategia demolitiva dell’Area Vasta 5, assunta, di sicuro, con la copertura della Direzione Generale dell’Asur per indebolire l’efficienza, già messa a dura prova dalla politica dei tagli sul piceno, che la Regione ha da tempo intrapreso nei confronti della sanità del sud delle Marche.
Una vergogna vera e propria, non ci sono altri termini per definire questa operazione e così la CISL FP di Ascoli-Fermo vuole definirla, che ricadrà concretamente sui servizi, non solo amministrativi, ma indirettamente anche sanitari e socio assistenziali del piceno perché i Direttori interessati alla rotazione, che non sono “tuttologi”, impiegheranno tempi lunghi per poter acquisire le dovute conoscenze e competenze in aree di cui non hanno alcuna esperienza.
In una fase così complicata e complessa della storia sanitaria del territorio sanbenedettese ed ascolano era necessario fare “squadra” mettendo a disposizione di tutti le qualità e l’esperienza.
In questo modo, al contrario, al netto della professionalità e della buona volontà di ognuno, prevarràl’improvvisazione che genererà confusione o peggio ancora la paralisi di interi settori amministrativi.
Da questi settori, è bene ricordarlo, dipende ance il buon andamento dell’assistenza sia ospedaliera che territoriale. Assunzioni e gestione di personale, retribuzioni, acquisti di beni e servizi, autorizzazioni, appalti, organizzazione degli sportelli e front office, acquisto e distribuzione di materiale sanitario e farmaci, ecc. tutto questo e molto altro, passa attraverso un iter amministrativo che se non svolto con competenza e conoscenza rischia d affossare o paralizzare l’intera vita dell’Area Vasta.
Queste considerazioni e preoccupazioni che la CISL FP sta esprimendo e che ogni Direttore di buon senso e di esperienza in sanità, accoglierebbe senza eccezioni, sarebbero del tutto ovvie se vi fosse il vero interesse dei livelli politici e tecnici della Regione di far funzionare veramente la macchina sociosanitaria del piceno. Purtroppo, anche alla luce dell’ennesima “spartizione” che si sta abbattendo sul sud delle Marche e forse per andare incontro a singoli appetiti o vincere guerre personali contro questo o quel Dirigente, il risultato che verrà fuori da questa malsana operazione sarà drammatico per tutti. Gli unici soddisfatti siedono ad Ancona sulle poltrone di via Caduti del Lavoro o a palazzo Raffaello. Prova ne è che anche di fronte a cotanto azzardo, alcun politico piceno, assessore eletto in loco o sindaco abbia preso una posizione netta su questa storia.
ll dr. Stroppa, commissariato al pari degli altri direttori di Area Vasta da Ciccarelli ma che percepisce comunque un lauto stipendio per assumersi delle responsabilità, ha perso una nuova occasione per dimostrare nei fatti, che ha intenzione di rendere la sanità del piceno efficiente e qualitativa ma anche celere e rispondente alle necessità organizzative degli operatori. I fatti recenti dimostrano, che ha ancora una volta ceduto alla tentazione di svicolare davanti alle decisioni da assumere e per evitare di scegliere su singoli casi, ha preferito mettere con le terga per terra un’intera organizzazione.
I cittadini e gli operatori sappiano, quando ci sarà il caos, che la responsabilità non è del personale ma di chi lo costringe a non lavorare produttivamente".