Allarme lavoro per i giovani maceratesi. A lanciarlo è il Segretario generale della Cisl provinciale Marco Ferracuti, che commenta i dati forniti dall'Osservatorio sul mercato del lavoro della Cisl maceratese.
Il 16% dei nuovi iscritti nelle liste di mobilità tra gennaio ed agosto 2012 hanno meno di 30 anni, con un incremento del 54% rispetto allo stesso periodo del 2011. Al 31 agosto 2012 sono 412 i giovani iscritti nelle liste di mobilità, il 10% del totale degli iscritti, con un incremento del 18% rispetto al 31 agosto 2011.
Secondo i tre Centri per l’impiego e la formazione (CIOF) della Provincia di Macerata, il 34% degli iscritti come disoccupati e inoccupati hanno meno di 30 anni. Va male anche sul fronte delle nuove assunzioni, in calo del 28% rispetto al 2011. Il lavoro diminuisce e allo stesso tempo diventa sempre più precario. Il 41% delle nuove assunzioni è a tempo determinato, il 17% è con lavoro intermittente, il 9% è interinale. Solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato.
« La situazione è drammatica -commenta Ferracuti - perché la crisi sta bruciando una generazione tagliando le gambe ai nostri giovani, pregiudicando loro la possibilità di costruirsi un futuro e costringendoli spesso a cercare fortuna altrove. Se e quando la recessione terminerà, pagheremo lo scotto di aver sacrificato un’intera generazione e ci troveremo con imprese che, anche per questo, saranno meno capaci di innovare e restare competitive sui mercati internazionali».
Per il leader della Cisl di Macerata bisogna contrastare questa deriva puntando sulla formazione di qualità, con un la Provincia chiamata a esercitare un ruolo di governo dei Centri per l’impiego , che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori, valutandone le competenze ed incrociandole con il fabbisogno delle imprese.
Il secondo strumento da potenziare è l’apprendistato, in particolare quello di alta formazione finalizzato al conseguimento di titoli di studio superiore, universitario e di ricerca. «Esortiamo la Regione - conclude Ferracuti - a regolamentare urgentemente questo istituto con apposita legge, in accordo con le parti sociali, gli istituti tecnici e le Università».