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05/02/2013 Corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale
Lo IAL Marche organizza a Macerata un corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale.Il corso verrà avviato il 18 marzo 2013  presso la sede dello IAL  a Macerata, in Via dei Velini 52Il corso avrà durata di 60 ore,  comprensive di esercitazioni pratiche e valutazione finale. Rilascerà un ATTESTATO valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio 2013. Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria organizzativa dello IAL MARCHE di Macerata (Via dei Velini 52 – Tel. 0733-240174 0733-261383)
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05/02/2013 Anteas, al via il nuovo servizo del doposcuola
Una importante iniziativa è stata organizzata, già da qualche setti­mana, dall'Anteas di Ascoli Piceno. Si tratta, in particolare, del servizio relativo al doposcuola, che ovviamente è rivolto a tutti gli studenti delle scuole ele­mentari e delle scuole medie del terri­torio piceno. Tutti i giorni, dunque, dal lunedì al venerdì con orario dalle 15 alle 19, diverse sono le attività che si svolgono all'interno del plesso sco­lastico delle Tofare, situato in via Sas­sari. Dall'assistenza ai compiti, ad esempio, fino al recupero delle cono­scenze scolastiche, dalle attività ludi­che a quelle di carattere ricreativo. Il progetto è stato elaborato in collabora­zione, ovviamente, con l'amministra­zione comunale ascolana ed in parti- colar modo con l'assessorato alla Pubblica Istruzione. Tutti gli studenti che desiderano partecipare al dopo­scuola, comunque, possono ancora iscriversi. Per aderire, oppure sempli­cemente per richiedere ulteriori infor­mazioni in merito, è possibile contattare la responsabile telefonando al nu­mero 0736/298536 oppure rivolgendo­si direttamente all'Anteas telefonan­do al numero 0736/344875. 
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04/02/2013 Stroppa decide sugli incarichi dirigenziali, per la Cisl è polemica
Di seguito la nota del Segretario della Fp Giuseppe Donati a proposito degli incarichi dirigenziali decisi dal Direttore dell'Area Vasta 5, Stroppa. "Una decisione come quella che ha assunto il Direttore Stroppa nell’assegnare gli incarichi dirigenziali, poteva forse essere congeniale all’interno di un’impresa che costruisce lavatrici non sicuramente in un’ Azienda Sanitaria che dovrebbe sfruttare al meglio le competenze e le conoscenze dei vari settori amministrativi e tecnici. Riteniamo la decisione della “rotazione” dei Dirigenti l’ennesima strategia demolitiva dell’Area Vasta 5, assunta, di sicuro, con la copertura della Direzione Generale dell’Asur per indebolire l’efficienza, già messa a dura prova dalla politica dei tagli sul piceno, che la Regione ha da tempo intrapreso nei confronti della sanità del sud delle Marche. Una vergogna vera e propria, non ci sono altri termini per definire questa operazione e così la CISL FP di Ascoli-Fermo vuole definirla, che ricadrà concretamente sui servizi, non solo amministrativi, ma indirettamente anche sanitari e socio assistenziali del piceno perché i Direttori interessati alla rotazione, che non sono “tuttologi”, impiegheranno tempi lunghi per poter acquisire le dovute conoscenze e competenze in aree di cui non hanno alcuna esperienza. In una fase così complicata e complessa della storia sanitaria del territorio sanbenedettese ed ascolano era necessario fare “squadra” mettendo a disposizione di tutti le qualità e l’esperienza. In questo modo, al contrario, al netto della professionalità e della buona volontà di ognuno, prevarràl’improvvisazione che genererà confusione o peggio ancora la paralisi di interi settori amministrativi. Da questi settori, è bene ricordarlo, dipende ance il buon andamento dell’assistenza sia ospedaliera che territoriale. Assunzioni e gestione di personale, retribuzioni, acquisti di beni e servizi, autorizzazioni, appalti, organizzazione degli sportelli e front office, acquisto e distribuzione di materiale sanitario e farmaci, ecc. tutto questo e molto altro, passa attraverso un iter amministrativo che se non svolto con competenza e conoscenza rischia d affossare o paralizzare l’intera vita dell’Area Vasta. Queste considerazioni e preoccupazioni che la CISL FP sta esprimendo e che ogni Direttore di buon senso e di esperienza in sanità, accoglierebbe senza eccezioni, sarebbero del tutto ovvie se vi fosse il vero interesse dei livelli politici e tecnici della Regione di far funzionare veramente la macchina sociosanitaria del piceno. Purtroppo, anche alla luce dell’ennesima “spartizione” che si sta abbattendo sul sud delle Marche e forse per andare incontro a singoli appetiti o vincere guerre personali contro questo o quel Dirigente, il risultato che verrà fuori da questa malsana operazione sarà drammatico per tutti. Gli unici soddisfatti siedono ad Ancona sulle poltrone di via Caduti del Lavoro o a palazzo Raffaello. Prova ne è che anche di fronte a cotanto azzardo, alcun politico piceno, assessore eletto in loco o sindaco abbia preso una posizione netta su questa storia. ll dr. Stroppa, commissariato al pari degli altri direttori di Area Vasta da Ciccarelli ma che percepisce comunque un lauto stipendio per assumersi delle responsabilità, ha perso una nuova occasione per dimostrare nei fatti, che ha intenzione di rendere la sanità del piceno efficiente e qualitativa ma anche celere e rispondente alle necessità organizzative degli operatori. I fatti recenti dimostrano, che ha ancora una volta ceduto alla tentazione di svicolare davanti alle decisioni da assumere e per evitare di scegliere su singoli casi, ha preferito mettere con le terga per terra un’intera organizzazione. I cittadini e gli operatori sappiano, quando ci sarà il caos, che la responsabilità non è del personale ma di chi lo costringe a non lavorare produttivamente".
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03/02/2013 Sanità Marche: mobilità passiva in aumento. Intervenire subito con efficacia.
COMUNICATO STAMPA SANITA’ MARCHE: MOBILITA' PASSIVA IN AUMENTO URGE INTERVENIRE EFFICACEMENTE Aumento preoccupante, nel biennio 2011/2012, del trend della mobilità passiva nelle Marche nonostante gli interventi, dal 2005 al 2010, che l’avevano di fatto dimezzata portando il saldo negativo tra mobilità passiva ed attiva da sessanta a trenta milioni di euro circa. La migrazione dei pazienti, in strutture sanitarie fuori regione, per trovare risposta ai propri bisogni di salute, è sicuramente molto costosa per le amministrazioni regionali ma anche per i cittadini. Dal 2010 è ripreso il trend ascendente tanto che attualmente a fronte di costi pari a 132 milioni di euro per la mobilità passiva corrispondono entrate per la mobilità attiva pari a circa 100 milioni di euro per un saldo negativo di 32 milioni di euro. In particolare dall'area di Pesaro/Urbino continua la migrazione sanitaria verso la vicina Emilia Romagna. I cittadini si rivolgono a strutture fuori regione soprattutto per interventi di ortopedia e cardiochirurgia, mentre si attraggono pazienti oltre che dalle vicine regioni come l'Abruzzo anche dal Sud e dalle isole. Un trend negativo che fa preoccupare la Fp Cisl Marche e che conferma la necessità e l’urgenza di una riorganizzazione in grado di dare risposte alle esigenze dei cittadini e creare un percorso che a partire dal livello di assistenza, con il coinvolgimento degli operatori sanitari, renda il sistema sanitario regionale “attrattivo” per chi arriva da fuori e soprattutto non induca i cittadini marchigiani a fare interventi in altre regioni. Contrastando la mobilità passiva, con interventi concreti, si riuscirebbe a recuperare i 32 milioni di euro, del saldo negativo, che in tempo di tagli pesanti (185 milioni di euro di trasferimenti in meno alla Regione Marche), aiuterebbe e di molto gli investimenti sul personale e sul miglioramento della qualità l'offerta sanitaria. La Cisl ritiene la sfida della mobilità passiva e delle liste di attesa, fenomeno ad essa collegato e purtroppo in continuo aumento, fondamentale per il mantenimento degli standard della sanità pubblica marchigiana e per il rilancio della stessa, partendo dalla ripresa di un’attenzione al personale sul quale nel biennio 2011/2012 è stato operato un forte taglio risparmiando circa 28 milioni di euro. Il Segretario Generale Fp Cisl Marche Luca Talevi Ancona 01/02/2013
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31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
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31/01/2013 PENSIONATI IN... con Fabrizio Valentini del 31_01_13
31_01_13 Fabrizio Valentini, Direttore Patronato Inas MARCHE
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31/01/2013 Sciopero alla Berloni
Oggi 31 Gennaio sciopero alla Berloni cucine. E’ l’annuncio di  Giovanni  Giovanelli Segretario territoriale della Filca Cisl di Pesaro Urbino.Sciopero indetto per il mancato pagamento degli stipendi con retribuzioni arretrate e acconti parziali dal mese di Agosto.La situazione è ancora più grave – continua Giovanelli -  rispetto alle prospettive del gruppo Berloni  e del suo risanamento. Nessuna certezza riguardo al futuro: una gravissima  crisi con ripercussioni sull'indotto e sulle ditte fornitrici  e sui lavoratori del territorio pesarese che sta perdendo le sue produzioni che l'avevano caratterizzato.Il noto distretto del mobile si è liquefatto sotto i gravi colpi della crisi e per la mancanza di risposte adeguate in termini di sostegno alle imprese sia  per  quanto riguarda l'innovazione di prodotto, le infrastrutture,  la formazione dei lavoratori e degli addetti nella filiera del mobile e sia per il ruolo dei sistema bancario che sta uccidendo l'attività imprenditoriale.La Filca Cisl aveva già ripetutamente lanciato il grido d'allarme su questa situazione ed oggi, a tempo quasi scaduto, si raccolgono i frutti di anni di mancate politiche industriali. I primi però  a pagarne le conseguenze sono i lavoratori che nei prossimi mesi perderanno il lavoro.
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30/01/2013 La sanità picena si sposta a San Benedetto del Tronto?
Dopo aver saputo che la Commissione incaricata di elaborare la graduatoria per la mobilità dei 30 infermieri da impiegare all'ospedale Mazzoni è composta da dirigenti della Sanità di San Benedetto del Tronto,  la Cisl si domanda se il baricentro della sanità picena si sta spostando verso San Benedetto del Tronto. A ciò si aggiunga che il Presidente della Commissione, Remo Appignanesi è il Direttore Sanitario di San Benedetto del Tronto ed i colloqui con i candidati vengono svolti in riviera.Non tarda ad arrivare il commento polemico del Segretario Fp, Giorgio Cipollini, il quale dice che non si capisce come mai la Direzione dell'Area Vasta non proceda nella linea di quanto indicato e previsto dal Piano Industriale che prevede il percorso di alcune unità operative da San Benedetto del Tronto ad Ascoli Piceno.
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29/01/2013 Cooperativa La Ginestra, sciopero sospeso non revocato
Sciopero sospeso. Questa è stata la decisione presa da Fp - Cgil e Fisascat Cisl con Enza De Leo dopo l’apertura dell’Asur di prorogare i contratti dei 35 lavoratori della cooperativa La Ginestra.Dopo vari incontri tra  Asur, istituzioni pesaresi, sindacati e cooperativa,  l’Asur si  è resa disponibile a prorogare i contratti fino al 30 giugno alle 30 addette ai servizi amministrativi e fino al 31 dicembre ai 5 autisti. Tempo che i sindacati avevano indicato come utile a concertare nuove soluzioni definitive per i lavoratori. In cambio si chiedeva alla Ginestra di azzerare tutti i contenziosi in corso.“Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero in programma per il 29 gennaio  - affermano i sindacati - perché al momento la trattativa tra Ginestra e Asur è ancora in corso e anche per senso di responsabilità  prima nei confronti degli utenti che oggi avrebbero patito disagi annunciabili all’ultimo minuto poi nei confronti delle istituzioni che ci hanno appunto chiesto un atto di responsabilità”. La partita è ancora aperta.
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29/01/2013 La FNP di Ancona verso il XVII Congresso
In questi giorni la FNP di Ancona sta svolgendo le assemblee precongressuali per eleggere i  delegati che parteciperanno al Congresso distrettuale e i componenti di Delegazione di Lega.Tale Congresso porterà alla riorganizzazione della Cisl, che si articolerà in quattro zone; Ancona, Jesi, Senigallia, Fabriano.Le assemblee pre-congressuali sono in svolgimento, i prossimi appuntamenti sono:Numana 30 gennaio 2013 ore 9.00presso palazzo ComunaleNumanaAncona 30 gennaio 2013 ore 15.30presso Terza Circoscrizionep.zza S. D'Acquisto AnconaJesi 31 genanio 2013 ore 9.00presso CISL Jesivia Gallodoro JesiFilottrano 1 febbraio 2013 ore 9.00presso Centro SocialeFilottranoCastelfidardo 31 gennaio ore 15.00presso CISLvia Battisti 41 CastelfidardoOsimo 1 febbraio 2013 ore 15.30presso Collegio Campanap.zza Dante 3 OsimoMoie 4 febbraio 2013 ore 15.30presso CISLvia Trieste 32 Moie
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25/01/2013 Macerata, continua la protesta dei lavoratori della sanità
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della sanità dell’Area Vasta 3 di Macerata.Questa volta tocca ai dipendenti delle ex Zone territoriali n. 10 (Camerino) e 8 (Civitanova Marche), che hanno organizzato assemblee sindacali negli ospedali di Camerino e Civitanova, rispettivamente per venerdì 25 e martedì 29 gennaio.Nelle assemblee sono state  affrontate le questioni relative alla riorganizzazione dei servizi sanitari delle due ex zone territoriali, ormai confluite nell’Area Vasta 3 di Macerata.E' stato anche fatto il punto sullo stato delle trattative aperte con la Direzione aziendale su richiesta delle organizzazioni sindacali, a partire da quella sul regolamento per gli orari di lavoro. 
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25/01/2013 Fp: le Rsa hanno raggiunto l'accordo
Nel pomeriggio di mercoledì 23 gennaio, i Sindacati e la Direzione dell'Area Vasta hanno raggiunto importanti accordi, relativamente alle assunzioni e collaborazioni.A partire da marzo 2013, verranno assunti numero sei (6) OO.SS. presso le strutture sanitarie (RSA) di Offida e Acquasanta, mentre la gestione del Luciani diventa diretta con assunzione di personale attraverso contratti di co.co.co.Le figure pro­fessionali riguardano il settore degli educatori e della riabilita­zione psichiatrica. Successiva­mente verrà bandito un nuovo concorso per procedere alle as­sunzioni definitive, riguardo alla stessa tipologia di figure profes­sionali; si procederà, altresì, ad uno studio completo e dettaglia­to per individuare le soluzioni più idonee per il dipartimento di salute mentale.Relativamente alla proposta avanzata dalla di­rezione dell'Area Vasta per gli spostamenti, d'ufficio, di perso­nale tra le strutture ospedaliere di Ascoli e S. Benedetto, i sinda­cati hanno chiesto al direttore Strappa di riflettere su detta proposta, sulla base di una normativa regionale che prevede trasferimenti d'ufficio in un rag­gio di 17 chilometri, distanza inferiore tra quella che separa Ascoli Piceno con San Benedetto del Tronto. Secondo il Direttore Stroppa, la proposta organizzativa è di carattere decentrato che supererebbe le normative vi­genti.Sul punto, il Segretario Territoriale, Giorgio Cipollini, dice che la "nuova distruzione orga­nizzativa è fatta sulla pelle e sulla salute dei cittadini piceni".Intanto, nuove polemiche anche per la mobilità regionale ed extra regionale che dovrebbe portare all'assunzione di 30 in­fermieri da impiegare presso l'ospedale Mazzoni.   
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25/01/2013 TAGLI ALLA SANITA'
Il Segretario Generale della Cisl FP, Giuseppe Donati, replica alle affermazioni dell'Assessore Regionale Antonio Canzian, riguardo ai mancati investimenti in salute e sanità nel terrirorio piceno negli ultimi dieci anni.Egli è perplesso sul futuro di Marche sud e si chiede cosa accadrà quando "la Giunta Regionale deciderà la soppressione di 18 Unità operative complesse per recuparare il mancato trasferimento dello Stato alla Regione di circa 185 milioni."Anche il Segretario Territoriale Cisl, Giorgio Cipollini, lancia un attacco alla Giunta Regionale, facendo notare, ancora una volta, che il contenimento della spesa sanitaria si ripercuote sugli utenti più deboli. Si ricorda che la legge dispone che i provvedimenti di razionalizzazione debbono essere adottati senza arrecare pregiudizio ai cittadini.
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25/01/2013 La FNP in assemblea per preparare il Congresso Provinciale
Il giorno 31 Gennaio alleore 9, nell'aula magna del seminario arcivescovile di Fermo, via Sant'Alessandro n. 3 si terrà l'assemblea pre­congressuale della delegazione della Cisl Fnp Pensionati di Fermo.In tale assemblea saranno eletti i  delegati che parteciperanno al Congresso distrettuale. Tale Congresso sancirà la riorganizzazione della Cisl, che si articolerà in tre zone comprensoriali: Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.
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24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
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24/01/2013 Albania: il lavoro è una scommessa
http://www.youtube.com/watch?v=OmWyvToW8c4Ecco il reportage di Lucio Cristino di èTV Marche sul progetto di Iscos Marche in Albania.Nel paese delle Aquile con l'Iscos Cisl delle Marche. Dopo il regime di Hodxa e l'arrivo della nave Vlora con 20 mila albanesi sbarcati a Bari 20 anni fa, il futuro passa dalla tutela del lavoro...
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24/01/2013 Vigilanza privata: firmato il rinnovo del contratto
  E’ stata siglata, dopo oltre 4 anni di trattativa, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro dei dipendenti degli Istituti di Vigilanza Privata. La lunga vertenza, che ha attraversato momenti difficilissimi, di grande apprensione e di incertezza, di disagi e di scioperi per i circa 50 mila lavoratori del settore, riguarda un contratto che è scaduto dal lontano 31 dicembre 2008. Fisascat aveva presentato proprio nei mesi scorsi una piattaforma che sostanzialmente ora è stata accolta, al termine di una vertenza estenuante.La svolta è avvenuta nei giorni scorsi. Fisascat-Cisl - Filcams-Cgil e Assiv Confindustria - Agci Servizi - Federlavoro e Servizi Confcooperative - Lega Coop Servizi, hanno trovato un’intesa che interviene su cinque aspetti: il cambio d’appalto, la classificazione del personale, l’orario di lavoro, la parte economica e la regolazione dei servizi fiduciari.Relativamente alla parte economica, in relazione al periodo intercorso dalla scadenza del Contratto, è stata concordata l’erogazione di una somma a titolo di una tantum pari a 450€. Incrementi salariali sono stati previsti ad ogni livello partendo da un'erogazione media al IV livello che raggiungerà a regime gli 80€. Per quel che riguarda l’orario di lavoro si è  incrementata di un’ora la flessibilità. In tema di  classificazione del personale sono stati riconosciuti trattamenti “ad personam” e stabilite indennità di mansione. Per quanto riguarda l'Assistenza sanitaria integrativa è stata inoltre introdotta la previsione dell’iscrizione alla Quas per i quadri. E' stato concordato infine uno schema regolatorio riferito al personale adibito ai cosiddetti servizi fiduciari.Pierangelo Raineri, Segretario Generale della Fisascat-Cisl Nazionale, ha espresso soddisfazione per il risultato della trattativa “che finalmente, dopo anni di carenza di rinnovo, ha consentito di stabilire un punto fermo nel complesso sistema di relazioni sindacali del settore vigilanza ed ha portato ad un rinnovo dignitoso per i lavoratori che da tempo attendevano tale riconoscimento”.«La sottoscrizione di questa intesa, avvenuta in circostanze straordinarie per il prolungato periodo di trattativa – ha commentato il Segretario Nazionale Fisascat, Vincenzo dell’Orefice – più che un rinnovo rappresenta una riconquista del Contratto nazionale per una categoria di lavoratori che è a forte rischio di marginalizzazione».Per Leonardo PICCINNO, Segretario Generale Fisascat Cisl di Pesaro, “questo rinnovo, è una grande conquista, perché arriva dopo 4 anni di sofferenza per i lavoratori ed in un periodo di grave crisi per il settore della vigilanza. Questo risultato è ancor di più importante, in quanto, una delle OO.SS. la UILTUCS UIL, ha ritenuto di non firmarlo perché aveva già precedentemente sottoscritto, in modo unilaterale, con  la sola Associazione Datoriale UNIV un  contratto che ha indebolito ulteriormente la possibilità di ottenere miglioramenti più vantaggiosi per i lavoratori”                                                                          LA FISASCAT CISL PROV.LE                                                                                 PESARO E URBINO
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24/01/2013 Banca Marche, serve chiarezza
Massima chiarezza sulla situazione di Banca Marche e sulle responsabilità da imputare per eventuali operazioni finanziarie avventate. La richiesta viene dai Segretari generali della Cisl e della Fiba (bancari) di Macerata, Marco Ferracuti e Giovanni Carlini.Proprio nella scorsa estate Banca Marche ha vissuto un cambio al vertice con la nomina di un nuovo Direttore generale.«Pur non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno reso necessario il rinnovamento – sostiene la Cisl– bisogna preservare l'autonomia dell'Istituto evitando che  le conseguenze di una gestione avventata si ripercuotano sui lavoratori, sui cittadini risparmiatori e sulle imprese locali, specie in un momento di grande difficoltà quale quello che tutti stiamo vivendo».Banca Marche è un patrimonio per l’economia maceratese, un punto di riferimento ineludibile dal punto di vista finanziario, economico e sociale. Mentre la crisi continua a colpire la realtà produttiva ed occupazionale, cruciale è il ruolo degli istituti bancari, in particolare locali, che devono svolgere un ruolo di sostegno all’economia del territorio, finanziando imprese che investono, che assumono e che puntano su produzioni di qualità.Per il Segretario della Fiba «è proprio a partire da Banca Marche che, come sindacato, siamo pronti a fornire un contributo diretto per elaborare strategie di gestione aziendale che valorizzino la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’Istituto. Siamo già al lavoro per proporre all’azienda alcune linee di indirizzo per il prossimo piano industriale».La Cisl chiede un confronto vero, aperto e trasparente, attraverso il quale sviluppare l’occupazione, garantire il turn over generazionale, riequilibrare le politiche retributive e valorizzare il patrimonio di professionalità che costituisce il punto di forza di Banca Marche
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23/01/2013 Buon Pomeriggio Marche 5_12_12 con Mario Canale e Umberto De Simoni
Buon Pomeriggio Marche 5_12_12 con Mario Canale e Umberto De Simoni
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23/01/2013 Sanità. Sindacato pronto al confronto, ma situazione pesante in tutte le Aree Vaste
SEGRETERIA REGIONALE FUNZIONE PUBBLICA CISL IL SEGRETARIO GENERALE LUCA TALEVI COMUNICATO STAMPA RISPOSTA ALLE DICHIARAZIONI DOTT. CICCARELLI. SINDACATO PRONTO AL CONFRONTO MA SITUAZIONE PESANTE IN TUTTE LE AREE VASTE. Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Dott. Ciccarelli in seguito alla conferenza stampa unitaria dei sindacati e Rsu Area Vasta 3, si fa osservare come il sindacato responsabilmente siede sui tavoli di confronto consapevole dei pesanti tagli imposti a livello centrale che hanno conseguenze anche per la Regione Marche, ma i problemi del personale rimangono tutti aperti ed anzi rischiano di deteriorarsi ulteriormente a causa proprio degli ulteriori tagli previsti per il biennio 2013/2014.Al di la dei toni di alcuni striscioni o volantini il sindacato marchigiano non è degli anni 30 ma bensi formato da sindacalisti e lavoratori stanchi di operare in situazioni in cui si ha difficolta' anche solo ad effettuare le ferie pregresse di due anni fa ed i carichi di lavoro divengono sempre piu' insopportabili.La Regione e l'Asur sanno bene che nel biennio 2011/2012 sono stati complessivamente risparmiati quasi 28 milioni di euro sul personale senza effettuare alcuna riorganizzazione ed imponendo pesanti sacrifici ai lavoratori in termini di mancanza di fruizione di ferie, riposi e straordinari.I lavoratori ancora attendono le risorse che dovevano essere stanziate contestualmente alla riorganizzazione ed ovviamente questo accentua lo stato di frustrazione.Siamo consapevoli che solo il confronto, avvenuto per esempio sui recenti accordi per la proroga dei tempi determinato con i criteri previsti dalla Legge di Stabilita', puo' provare ad attenuare le difficolta' del momento, ma segnali chiari e precisi in ogni Area Vasta dovranno giungere in tal senso .Come sempre il sindacato misurera'  la controparte dalle azioni e soprattutto dalle proposte che sara' in grado di portare al tavolo sindacale con imparzialita' e concretezza. IL SEGRETARIO GENERALE FP CISL MARCHE LUCA TALEVI 338/2985866Ancona 21/12/2013
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23/01/2013 Riunione sindacale straordinaria presso l'Ospedale di Amandola
L’incontro delle delegazioni trattanti dell’Area Vasta 4, svoltosi il 21 gennaio presso lo stabilimento di Amandola, è stato senza dubbio molto apprezzato anche dalla nutrita rappresentanza di lavoratori che hanno assistito alla trattativa.Durante l’incontro la parte sindacale ha cercato ed ottenuto, in parte, di conoscere le vere potenzialità che lo stabilimento di Amandola potrà esprimere nel prossimo futuro all’interno del panorama dei servizi sociosanitari della provincia di Fermo ma anche i numeri riguardanti le possibili risorse umane da recuperare a seguito della paventata riorganizzazione delle unità operative attualmente esistenti.Confermati i reparti di Medicina per acuti ( 20 posti + 1 ) e di Chirurgia a carattere breve e comunque per attività programmata.Le urgenza verranno dirottate a Fermo come anche i grandi interventi. L’organico infermieristico ed OSS della Medicina e Chirurgia viene confermato sempre che l’attività operatoria della Chirurgia mantenga un numero d’interventi che la giustifichi. Anche la POTES ed il PPI, per ora, non verranno toccati a meno che la Giunta Regionale non decida un nuovo assetto dell’emergenza delle Marche. A proposito, la CISL FP ha chiesto ed ottenuto che l'indennità di disagio applicata agli infermieri della  POTES di Montegiorgio e P.S.Giorgio, dal 1 Gennaio 2013 venga riconosciuta anche a quelli di Amandola.All’interno della dotazione di personale amministrativo, secondo quanto affermato da Genga, si potrebbero recuperare 3 - 4 unità da utilizzare ad Amandola ma anche presso la sede centrale, attraverso percorsi che privilegeranno la volontarietà e che comunque saranno oggetto di confronto con la RSU. Per questa area comunque è prevista una riorganizzazione a breve che verrà prima presentata alla parte sindacale e che prevederà una forte trasversalità delle funzioni e delle competenze.Gli interventi maggiori di riorganizzazione interesseranno i servizi “no core” di Amandola, e cioè: cucina, magazzeno e farmacia. Da tale riorganizzazione si potrebbero recuperare 4 ausiliari dalla cucina da inserire nei percorsi di sanificazione di Amandola con contestuale risparmio sulla spesa della ditta esterna.Il numero di pasti preparati giornalmente (circa 50) non giustificano 7 unità presenti. Altre 4 unità dal Magazzeno/economato e dalla Farmacia. Servizi questi, che dovranno progressivamente essere sempre più integrati con Fermo.Tutto il personale eventualmente recuperato dalla riorganizzazione sarà prioritariamente utilizzato ad Amandola a meno che vi siano decisioni volontarie di afferire presso Fermo.Il Laboratorio Analisi resterà aperto ad Amandola ma solo con personale Tecnico sanitario ( attualmente 3 tecnici ma 1 in scadenza di contratto a marzo 2013). Il personale laureato ( 2 unità) dovrà essere utilizzato presso il Laboratorio di Fermo.La Radiologia continuerà a garantire gli esami attualmente eseguiti, con 4 tecnici di radiologia ( 1 in scadenza di contratto).La funzione di accettazione invece potrebbe essere accorpata presso il CUP Accettazione centrale di Amandola, perchè, anche grazie alla refertazione vocale recentemente attivata, la necessità di mantenere una funzione amministrativa solo per la Radiologia, verrebbe meno.Per quanto riguarda l’attività distrettuale, si manterranno i servizi in essere anche grazie alle collaborazioni con l’Area Vasta 5.A rischio la permanenza del Poliambulatorio di Ponte Maglio per i costi molto alti di locazione dell’immobile.Evidenti criticità potranno esserci per l’area sociale quindi di Ambito vista la prossima scadenza di 4 contratti CoCoCo presso l’Ambito di Fermo riferibili a 2 psicologi e 2 Assistenti sociali.Su queste risorse, il Direttore Genga si è impegnato a garantire una parità di ore di assistenza con altri contratti CoCoCo.Per quanto riguarda la Prevenzione, l’atto determinativo licenziato recentemente ha fatto chiarezza sulla dotazione organica assegnata all’A.V.4 ma occorrerà chiarire con l’Area Vasta 5, anche attraverso l’istituto del comando, gli ambiti operativi del personale che continua ad operare prevalentemente sul fronte ascolano.All’obiezione fatta dal sottoscritto, sull’azzeramento del servizio di prevenzione di Amandola seppur ancora plesso autonomo, la Direzione ha risposto che l’assegnazione degli ispettori è puramente funzionale e nulla è cambiato rispetto al passato.La parte sindacale ha posto con forza la questione dell’attivazione della RSA, pronta da anni ma ancora inutilizzata. Il dott. Genga ha chiarito che la RSA è strategica per Amandola, anche per la permanenza e ricollocazione di parte del personale sul territorio. Ciò che ostacola l’attivazione è l’incompleto percorso autorizzativo per l’antincendio.Dopo di questo, il Comune dovrà fare la sua parte e poi bisognerà trovare le risorse necessarie per l’attivazione di 20 posti, facendo il calcolo dei costi emergenti e dei costi cessanti a seguito della riorganizzazione dello stabilimento di Amandola.Tradotto: risorse aggiuntive non ce ne saranno !!!. Questi sono gli elementi venuti fuori al tavolo, così come illustrati da Genga.E’ chiaro che la parte sindacale in questa fase è soprattutto interessata a far uscire allo scoperto la Direzione sul quello che è il progetto per Amandola. Genga ha promesso massimo impegno per potenziale le specialistiche ambulatoriali, sempre nell’ottica delle risorse possibili. Ha anche denunciato preoccupazione per la vetustità di molte tecnologie e l’esiguità di risorse per aggiornarle o sostituirle con nuove. Vedi ad esempio la Tac che necessiterebbe della sostituzione anche utilizzando, ove ve ne fossero, donazioni di privati. La parte sindacale rimane in attenta sorveglianza di quanto prospettato dalla Direzione. Non convince ad esempio quanto proposto per il Laboratorio Analisi che con le poche risorse umane previste, non potrà essere autonomo e garantire attività diurne e pronte disponibilità. Saranno necessarie per forza collaborazioni con Fermo e questo aggraverà ancora di più la già difficile situazione emergenziale presene nell’UOC di Patologia Clinica della sede centrale. Altra osservazione fatta dalla parte sindacale ha riguardato il rispetto delle competenze e dei ruoli. Ad esempio non potranno essere tollerati, come avvenuto di recente, scavalchi della Direzione medica di Fermo rispetto a quella di Amandola, almeno fino a quando quest’ultima ci sarà. Nessuna pressione sul personale perché accetti trasferimenti non regolamentati verrà tollerata. Sono necessari percorsi regolamentari condivisi ed incentivazioni per il personale che accetta di svolgere attività da Fermo ad Amandola o viceversa.I prossimi giorni saranno cruciali sia per il futuro di Amandola che per l’ospedale di Fermo. Si attende infatti l’atto di Giunta che ridisegnerà le Unità Operative Complesse ( quindi i Reparti e i Servizi) che dovranno essere presenti nelle Aree Vaste, alla luce degli ingenti tagli di risorse applicati dal Governo alle Regioni e a quanto previsto dal Decreto Balduzzi. Per le Marche si prevedono, almeno inizialmente, la soppressione di circa 18 Unità Operative Complesse di cui 12 all’interno dell’ASUR, preoccupanti tagli sulla spesa del personale e dimezzamento della spesa per i tempi determinati. Vedremo cosa toccherà a Fermo ed Amandola.CHIARAMENTE TUTTO QUESTO AVVERRA’ DOPO IL VOTO DI FEBBRAIO.
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22/01/2013 PENSIONATI IN 22.01.13.con Giovanni Serpilli e Umberto De Simoni
Pensionati IN... con Giovanni Serpilli e Umberto De Simoni del 22.01.13
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