28/02/2011
Sanità, puntare sul personale per migliorare i servizi
Si è svolto sabato 19 febbraio, presso l’Aula Magna del Comune di Recanati, l’ incontro pubblico dal titolo “La sanità che cambia, il futuro dei servizi nella Zona 8” (leggi la rassegna stampa sull'incontro). Organizzato dalla Cisl di Macerata, insieme alla Funzione pubblica e ai Pensionati, l’incontro ha rappresentato un’occasione per riflettere sui processi di riorganizzazione del servizio sanitario regionale avviati dalla riforma della legge regionale n. 13 che nel 2003 ha istituito l’Azienda sanitaria unica e dalla Delibera di giunta regionale n. 17 del 2011 Quest’ultimo atto normativo, in particolare, prefigura uno scenario di profondi cambiamenti del sistema sanitario all’insegna della razionalizzazione e del risparmio (leggi il documento di Cgil Cisl Uil "la sanità che vogliamo") Insostenibili i tagli al personale. Cambiamenti che sono stati commentati in prima battuta da Dino Ottaviani, Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata e da Marcello Evangelista, Responsabile della Funzione pubblica Cisl per la Zona 8, che comprende i Comuni di Civitanova Marche, Recanati, Potenza Picena, Monte San Giusto, Montecosaro, Morrovalle, Montelupone e Montefano. «Si prevedono risparmi sul personale per circa € 20 milioni – ha affermato Evangelista - attraverso dei tagli che allo stato attuale, con un organico già ridotto all’osso, per la Zona 8 appaiono insostenibili». A rischio i servizi sul territorio. Di conseguenza, sono a rischio in primo luogo i servizi erogati dalle strutture territoriali di base come i Distretti sanitari. Servizi come l’assistenza domiciliare, le residenze protette per anziani e disabili, i consultori familiari e i servizi per persone affette da patologie mentali. «Con meno risorse e con meno personale – sostiene Ottaviani – queste tipologie di servizi saranno i primi a saltare, con conseguenze gravi anche in termini di prevenzione e quindi di salute per tutta la collettività». Un matrimonio forzato. Il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo ha sottolineato la necessità di rimettere la persona al centro del dibattito sulla salute e sul benessere. Fiordomo ha fatto anche presente come il “matrimonio” tra Recanati e Civitanova, accorpate nella Zona 8, sia stato imposto dall’alto, con la conseguenza di una convivenza difficile tra due realtà diverse e spesso, poco comunicanti tra loro. Troppa politica in sanità. Un modello sanitario su base provinciale, come quello prefigurato dalla legge regionale 17 del 2010, può funzionare a condizione che non diventi centralistico. Sono queste le parole del Sindaco di Civitanova Marche Massimo Mobili, secondo il quale nella sanità c’è “troppa politica”, laddove invece dovrebbero essere i tecnici che, sulla base di linee di indirizzo politiche, dovrebbero prendere decisioni operative. Programmare in base ai bisogni. Secondo il Direttore della Zona 8 Alessandro Marini «le scelte di programmazione sanitaria vanno adottate sulla base di quello che serve ai cittadini, nel senso che è inutile mantenere attive strutture che non hanno i numeri necessari a garantire la sicurezza dei pazienti». Per questo, secondo Marini, è necessario accorpare alcune strutture in modo da attirare i professionisti migliori mantenendo così un elevato standard dei servizi. Rischio commissariamento. L’Assessore regionale alle politiche sociali Luca Marconi ha fatto il punto sul confronto tra Regione e sindacati rispetto al nuovo Piano socio sanitario regionale. «In una Regione come le Marche – ha affermato Marconi - con una vocazione storicamente “ospedaliera”, la pluralità delle sensibilità si traduce a volte in una difficoltà di sintesi e quindi di governo. Resta ferma la necessità di stare, pena il commissariamento, nei parametri indicati dalla legge di stabilità. Questo impone una riorganizzazione del sistema le cui linee portanti sono lo sviluppo delle Aree Vaste (cioè le provincie), la riduzione dei posti letto negli ospedali e il potenziamento dell’assistenza extra ospedaliera (lungodegenza, riabilitazione e residenze per anziani). Dopo un dibattito articolato e vivace, condotto dalla giornalista di E’TV Macerata Tiziana Tiberi, ha concluso l’incontro il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, che ha ribadito l’importanza del confronto con le forze sociali e rappresentative dei lavoratori e dei cittadini rispetto a scelte così importanti come quelle che riguardano il futuro della sanità. Migliorare i servizi. Sanità che significa assistenza, welfare ma anche occupazione e sviluppo di tutta una comunità. «L’ampio ricorso dei nostri cittadini a strutture di altre Regioni certifica – secondo Ferracuti – che è in corso uno scadimento della qualità dei nostri servizi». Per contrastare tale processo bisogna recuperare risorse da investire sui servizi. In questo senso, la nostra proposta di un ospedale unico provinciale è un invito a riflettere sul futuro dei servizi sanitari da qui a 20 anni. Di certo non si può solo tagliare il personale, specie quello in prima linea, ma bisogna eliminare gli sprechi e combattere contro la proliferazione dei tanti livelli amministrativi e quindi dei costi della politica locale. GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA http://www.youtube.com/watch?v=vJhjG-u7xHw&feature=related
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