La Regione Marche è rientrata fra le prime undici Regioni che hanno avuto i POR 2014-2020 FSE e FESR approvati dalla Commissione Europea. La Giunta Regionale ha adottato tali testi e li ha poi trasmessi alle Commissioni Consiliari al fine di completare al più presto l’iter di approvazione.
È fondamentale che si renda operativa prima possibile la nuova programmazione dei Fondi strutturali che – come noto – rappresentano le uniche risorse certe per lo sviluppo e per le quali sollecitiamo con urgenza l’espressione dei pareri delle Commissioni Consiliari coinvolte e l'approvazione in aula, così come approvati a Bruxelles. In caso contrario dovrebbero riacquisire pareri ed approvazioni comunitarie.
Infatti ora non mancano che gli ultimi passaggi: i pareri delle Commissioni Consiliari, CAL e CREL e l’approvazione definitiva in Aula dei testi che deve avvenire prima del 25 marzo, data presumibile di chiusura della legislatura.
Il rischio è chiudere l'attuale legislatura senza aver varato in via definitiva gli atti più importanti degli ultimi 5 anni: i nuovi Programmi Operativi dei fondi strutturali. Il tutto verrebbe a far slittare almeno di altri 6 mesi l'operatività effettiva e si bloccherebbero circa 600 milioni di euro che sono indispensabili per far partire ora l’economia e garantire interventi a favore della comunità regionale.
È noto che ancora la situazione economica della regione risulti fragile e per far riprendere gli investimenti è indispensabile l’avvio dei Bandi del POR FESR 2014-2020, in particolare quelli già oggetto di confronto con le forze economiche sociali per quanto riguarda il sostegno all’ innovazione e alla ricerca, così come fondamentali sono gli interventi per il sostegno della competitività delle imprese e per il rilancio dell'occupazione.
Sarebbe gravissimo ed imperdonabile far perdere ulteriore tempo all’utilizzo delle risorse comunitarie nelle Marche. Si ricorda che la nuova programmazione dei Fondi strutturali sarebbe dovuta decollare sin dallo scorso anno, ma che ha avuto un iter di molto prolungato per le procedure nazionali e regionali.
Ora siamo in dirittura di arrivo e la responsabilità della chiusura rapida dell’iter procedurale dei POR FESR ed FSE è tutta in capo ai Consiglieri Regionali che dovrebbero sentire - come le forze economiche sociali – l’urgenza di dare avvio finalmente al nuovo quadro programmatorio per dare una risposta alle imprese, ai lavoratori e ai territori, da tanto tempo anelata.
La crisi ancora incombe ed è responsabilità primaria delle Istituzioni e degli Amministratori dare risposte valide per una ripresa economica che timidamente sembra affacciarsi, ma che necessita di impegni e di risorse concrete e reali. Ogni altra scelta sarebbe incomprensibile ed ingiustificabile viste le difficoltà che il sistema economico sta affrontando ormai da molti anni.
Attendiamo quindi segnali concreti di attenzione e di sensibilità in tal senso, a partire da domani in cui è convocata la VI Commissione Consiliare, in seduta congiunta con la III Commissione.