Oggi, Lunedì 16 aprile si aprirà la discussione in ASUR sui piano assunzione per il periodo maggiodicembre 2012 .
Dopo mille battaglie e dopo aver cercato di sensibilizzare tutti gli attori interessati, si fa per dire, alla questione della sopravvivenza di una buona sanità nel territorio fermano, la CISL FP attende l’esito delle decisioni dell’ASUR sul piano assunzione di personale, con apprensione ma anche con fiducia e speranza.
La proposta inviata dalla Direzione di A.V. all’ASUR contiene il minimo indispensabile per sopravvivere, almeno fino a tutto il 2012 ed è rispettosa dei criteri economici dettati dalla Giunta Regionale. In caso di risposta negativa alla proposta o di tagli alle richieste presentate, non si potrà che mettere mano alla riduzione di servizi sanitari ai cittadini.
I problemi maggiori di carenza di personale sono a carico delle figure sanitarie dell’assistenza:
mancano molti infermieri ( almeno 22) ed OSS. Quest’ultimi sono veramente in forte carenza perchè anche se risultano eccedenti di numero rispetto all’attuale Dotazione Organica ormai vecchia e superata, sono assolutamente insufficienti per coprire i turni di servizio negli attuali reparti ospedalieri e residenziali. La carenza di OSS comporta una maggio lavoro per gli infermieri, assegnati a compiti non appropriati, e ad una minore assistenza dei bisogni primari dei pazienti.
Purtroppo le carenze non riguardano solo infermieri ed OSS ma anche altre figure professionali sanitarie come Terapisti della Riabilitazione, Tecnici di Laboratorio, Educatori Professionali, Tecnici di Neurofisiopatologia ed altri. Come ben ricordate, la carenza di personale, aveva portato, poche settimane fa, la Direzione, ad assumere una decisione senza precedenti quale la soppressione di 5 posti letto della Psichiatria. Il tutto per fortuna è stato congelato ma senza le nuove assunzioni d’infermieri contenute nel piano inviato all’ASUR, tale riduzione si concretizzerà presto. Sono in forte rischio anche servizi riabilitativi del Dipartimento di Salute Mentale per la carenza di Educatori Professionali. Anche le normali procedure per l’espianto di organi, in mancanza di Tecnici di Neurofisiopatologia, potrebbero avere delle difficoltà ad essere effettuate.
A tutto questo però dobbiamo sommare anche l’assoluta crisi nella quale si dibattono i servizi amministrativi, tecnico-manutentivi e della cucina. Qualora domani, l’ASUR assumesse l’ennesima decisione irresponsabile di non autorizzare le necessarie assunzioni, tutti questi servizi si avvierebbero verso una esternalizzazione privata, registrando una grande sconfitta del buon senso, della ricerca della qualità e della svendita di servizi pubblici.
In queste settimane, i livelli istituzionali che si erano fatti carico di rappresentare le esigenze della sanità del territorio presso la Regione sono spariti dalla circolazione. Ci sono state delle eccezioni positive alla fuga generale, che non cito per non essere accusato di favorire qualche schieramento politico, ma sono state veramente delle eccezioni. Tutto il resto è stato solo silenzio. Ha colpito quello del Sindaco di Fermo che doveva guidare il Tavolo permanente sulla sanità ma che di permanente ha avuto poco e niente. Capisco le assonanze politiche con la Giunta Regionale ma in un momento in cui si discutono i piani di riorganizzazione delle singole Aree Vaste, presidiare e, quando possibile, anticipare le decisioni, diventa fondamentale e strategico. Il nulla invece.
Addirittura, non vi è stata traccia scritta nemmeno dell’ultima ed ormai lontana riunione del Tavolopermanente. L’assessore provinciale Bondonno si era preso l’impegno di redigere una lettera da inviare all’Assessore Mezzolani che non è mai arrivata. Troppe chiacchere e pochi fatti, hanno fatto sprofondare negli anni la sanità fermana agli ultimi posti della classifica regionale. Non è un caso che ad oggi, l’unica Area Vasta che vanta posti letto da prendere sia quella di Fermo e che al capezzale del malato molti ora corrano ai ripari forse perché hanno capito che la mobilità passiva disastrosa registrata dal fermano negli ultimi 10 anni è stato un costo eccessivo per tutta la comunità regionale. Sono arrivati nuovi e validi professionisti che sicuramente invertiranno un po’ il trend, ma non basta. Mancano le strutture ed il personale per garantire loro di lavorare al meglio e non in condizioni di eterna emergenza e precarietà.
Dunque, non si sprechi ulteriormente tempo e chi ha compiti istituzionali grazie al consenso ottenuto da questo territorio si svegli dal sonno e si attivi da domani nelle sedi deputate affinchè almeno il paino assunzione non venga minimamente decurtato.
IL SEGRETARIO GENERALE
Giuseppe Donati