La Funzione Pubblica della CISL di Macerata ha richiesto un’audizione al Presidente della Commissione Affari Istituzionali del Senato (Senatore Carlo Vizzini) per sottoporre all’ attenzione di quest’ultimo il “caso Macerata” nell’ambito del progetto di riordino delle Province italiane.
Nella richiesta, firmata dal Segretario Alessandro Moretti, vengono illustrate le principali criticità del progetto di accorpamento del territorio maceratese nella nuova maxi provincia “Marche sud”, comprendente le attuali province di Ascoli Piceno e Fermo.
Delle tre province in questione Macerata è la più estesa e la più popolosa. L’accorpamento produrrebbe uno spostamento del baricentro dei servizi verso una città - appunto Ascoli - che dista 130 km da Macerata e 9 km dal confine con l'Abruzzo . A Macerata chiuderebbero almeno 17 uffici (anche statali) organizzati su base provinciale. Tra di essi Questura, Prefettura, Direzione provinciale del Lavoro, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate Vigili del fuoco, Comandi provinciali, Provveditorato ecc.
Avverrebbe in altre parole lo spostamento di produttività e ricchezza da un territorio univocamente considerato “virtuoso” - il maceratese - verso l’ascolano, governato da un’amministrazione attualmente sull’ orlo del dissesto.
La maxi Provincia Marche Sud non produrrà alcun risparmio ma anzi genererà un aggravio di costi per l’appesantimento della burocrazia, la ridefinizione dell’area vasta sanitaria, e l’ impoverimento delle attività commerciali e produttive causato da un inevitabile calo della popolazione residente.
La Cisl FP chiederà al Senatore Vizzini l’ abbandono di questo progetto a favore di quello sostenuto dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) delle Marche e dallo stesso Consiglio regionale, basato su una proposta di riordino regionale su 4 Provincie, da ridefinire coinvolgendo anche quelle di Pesaro ed Ancona.