La Cisl di Ascoli-Fermo interviene sul decreto delle province, con una campagna di raccolta firme per sensibilizzare i parlamentari del territorio ad attivarsi per la modifica della legge sull'accorpamento . L'iniziativa è stata illusstrata nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il Segretario provinciale della Cisl del settore funzione pubblica, Giuseppe Donati, Giorgio Cipollini e Paola Federici. Sono stati criticati tutti gli aspetti della riforma: dal mancato riordino di tutti i livelli amministativi, al taglio del personale con il rischio esuberei, per arrivare alla riduzione dei servizi che secondo il sindacato, si abbatterà sui cittadini e danneggierà le fasce più deboli. Stiamo raccogliendo firme-ha detto Giuseppe Donati -per poi chiedere con una lettera ai parlamentari marchigiani di impegnarsi per modificare questa legge, nell'ottica di una vera ristrutturazione amministrativa che coinvolga Regioni e Comuni e porti ad un vero risparmio. Non siamo contrari ad una rivisitazione dell'ordinamento-ha aggiunto Cipollini- ma questa deve essere complessiva. Sul personale si parla di 450 esuberi in regione, mentre tra Ascoli e Fermo sarebbero 150. Se le funzioni passeranno in gran parte ai Comuni-ha detto il segretario territoriale-pensiamo che potrà esserci una mobilità dei dipendenti dalla Provincia ai Comuni: ma come si concilierà questa esigenza con la disciplina delle assunzioni? In teoria gli esuberi dovrebbero essere quasi nulli, da parte nostra c'è la certezza di ricollocare i lavoratori. La conclusione di Paola Federici, della segreteria Cisl, si è concentrata sulla- dignità del dipendente pubblico che non va trattato come un numero-.