Roma - «C’è bisogno del sindacato per riqualificare la sanità italiana». Lo afferma il Ministro della salute Ferruccio Fazio, intervenuto ieri – martedì 4 maggio - all’iniziativa che la Cisl ha organizzato all’Auditorium di Via Rieti, a Roma. Oltre ai vertici della sanità della Cisl nazionale - il Segretario confederale Pietro Cerrito e i Segretari generali della Funzione pubblica e della Cisl Medici Giovanni Faverin e Giuseppe Garaffo - erano presenti anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e quello dei Pensionati Ermenegildo Bonfanti. Ospite, insieme a Fazio, anche il Prof. Giuseppe Spandonaro dell’Università di Tor Vergata. Potenziare il territorio Molti i temi oggetto di discussione. Dalla necessità di ridefinire il rapporto tra medicina ospedaliera e distrettuale, che nonostante le riforme degli anni 90 è ancora oggi squilibrato verso la prima, alla riforma del sistema delle cure primarie, da realizzare coinvolgendo le professioni sanitarie e in particolare i Medici di medicina generale. Federalismo e rientro dai deficit regionali Approfonditi anche i rapporti tra sanità pubblica e privata accreditata, insieme alle conseguenze del federalismo su un sistema, quello italiano, a competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tema che impatta quello dei piani di rientro dei bilanci regionali in deficit, e più in generale quello della riduzione degli sprechi. Risposte alla non autosufficienza Riferimenti importanti anche alle liste d’attesa e al governo sull’appropriatezza della domanda di interventi e servizi sanitari. Una proposta interessante sulla non autosufficienza viene dal Segretario generale dei Pensionati Bonfanti, che ha chiesto al Gverno di riprendere in mano il disegno di legge delega sulla non autosufficienza presentato nel 2005 «al limite anche a risorse “0” » Presto i tavoli di confronto «Presto attiveremo due tavoli politici e due tecnici - ha promesso il Ministro della Salute Ferruccio Fazio - sulla verifica degli indirizzi programmatici del Ministero, sull’ integrazione socio sanitaria e la non autosufficienza, sulle problematiche del personale sanitario e sui danni derivanti dall’amianto. I tavoli – ha chiarito Fazio – non sono una gentile concessione del Governo, ma una disponibilità importante che voi della Cisl, e speriamo presto tutte le Confederazioni, state dando a noi». Necessario un nuovo modello «La sfida che la crisi ci impone è quella di mantenere il welfare – ha affermato il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni – attraverso un’azione forte per definire un modello nuovo, che sia il risultato di un rinnovato patto di responsabilità. In un’Europa che va verso una stagione di austerity, o saremo in grado di raccogliere questa sfida spazzando via inefficienze e ruberie, oppure andremo incontro ad una drammatica riduzione dei servizi pubblici essenziali come la sanità e la scuola» Riforma del fisco e partecipazione «Ancora oggi il welfare è per gran parte pagato da lavoratori dipendenti e pensionati – ha proseguito il leader della Cisl – e per questo la ristrutturazione della spesa sanitaria va di pari passo con la riforma del sistema fiscale». Sullo sfondo rimane il tema della partecipazione. «Nel nuovo modello che la Cisl ha in mente – conclude Bonanni – bisogna separare la politica, che ha compiti di indirizzo e di controllo, dalla gestione, nella quale devono entrare invece gli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Ma per questo servono anche luoghi ulteriori di confronto nei quali costruire una democrazia più responsabile».