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13/11/2017 Focus Lavoro: Il quadro marchigiano - Ape sociale istruzioni per l'uso
Un nuovo appuntamento da non perdere su ÈTv Marche: Focus Lavoro, il format di informazione sindacale a cura di Cisl Marche. Nella prima puntata: Il lavoro nelle Marche: l’analisi di Sauro Rossi, Segretario generale della Cisl Marche. Pensioni, prosegue il confronto tecnico tra Governo – Sindacati, in vista dell’incontro del 13 novembre prossimo. L’intervista a Giovanna Ventura, Segretaria Cisl Nazionale e le voci dal presidio dei lavoratori del settore agroalimentare, davanti alla Prefettura di Ancona, che si è tenuto nei giorni scorsi in occasione della mobilitazione nazionale Fai Cisl Rubrica Patronato Inas Cisl Informa: APE SOCIALE, Istruzioni per l’uso.  
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10/11/2017 A Proposito Di Donne: storie di donne che hanno insegnato al mondo
Appuntamento a sabato 18 novembre, alle ore 21, e a domenica 19 novembre, alle ore 17:30, al Teatro Panettone di Ancona, per "A proposito di donne... Storie di donne che hanno insegnato al mondo", il nuovo spettacolo del Gruppo Teatrale Recremisi con la regia di Mauro Monni. In un contesto sociale dove purtroppo la figura della donna spesso riempie le pagine dei giornali quale vittima dell’insulsa piaga del femminicidio, un po’ in controtendenza e per effettuare un’operazione di sensibilizzazione positiva lo spettacolo vuole restituire la giusta dignità al mondo femminile attraverso racconti di vite inimitabili. Già rappresentato con successo in varie città italiane (Firenze, Cremona, Vasto, La Spezia, Roma, Milano, Torino) e realizzato di volta in volta con attrici locali, "A proposito di donne..." è uno spettacolo che raccoglie le storie di figure femminili che, col loro esempio, in qualche modo hanno segnato la storia del mondo lasciando un segno indelebile per le generazioni future. Le attrici si alterneranno sul palco in una serie di monologhi dove racconteranno eventi o stati d’animo che hanno caratterizzato la vita delle protagoniste. Una produzione dove si alternano storie drammatiche e grottesche, delicate e comiche, abbinate a video, foto e balli. Ogni episodio è il frutto di un grosso e lungo lavoro di ricerca per raccontare in maniera quanto più significativa possibile l'essenza di ciascuna donna attraverso episodi anche meno noti della loro vita. Sono 20 storie raccontate con 18 monologhi e 2 uscite a sorpresa. Saranno raccontate episodi della vita di Anna Magnani, Alda Merini, Anna Marchesini, Camille Claudel, Clara Schumann, Contessa di Castiglione, Dalida, Franca Viola, Frida Kahlo, Greta Garbo, Jeanne Hebuterne, Lady Diana, Madri e nonne di Plaza de Mayo, Margherita Hack, Marina Cvetaeva, Marylin Monroe, Mia Martini, Gabriella Ferri, Francesca Morvillo e Rosa Parks. Reciteranno Alessandra Ortenzio, Alessia Maurizi, Annalisa Scarponi, Annarita Costantini, Caterina Grisanti, Cristina Andreoli, Fausta Ascoli, Federica Filipponi, Fiorella Pietroni, Francesca Menghini, Gabriella Lepore, Gemma Giacomini, Grazia Branca, Laura Mancini, Lorena Cesaretti, Moira Marcucci, Nadia Mogini e Paola Borgognoni, con la partecipazione della ballerina Chiara Petrini. A Proposito Di Donne … … storie di donne che hanno insegnato al mondoTEATRO PANETTONE Sabato 18 Novembre 2017 – ore 21:00 Domenica 19 Novembre 2017 – ore 17:30BIGLIETTI posto unico 10 € ridotto (studenti, soci e over65) 6 €INFO e PRENOTAZIONI www.teatrorecremisi.ithttp://www.teatrorecremisi.it/attivita/in-lingua/a-proposito-di-donne/https://www.facebook.com/events/148778482405546/
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10/11/2017 Stalking: non avere paura!
Finalmente, grazie a un emendamento del Governo, non sarà più possibile estinguere il reato di stalking per effetto della riparazione anche pecuniaria. Le prime a denunciare il caso gravissimo sono state Loredana Taddei (CGIL) , Liliana Ocmin (CISL) e Alessandra Menelao (UIL). La senatrice Francesca Puglisi (PD) presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, in accoglimento delle richieste dei sindacati, aveva proposto opportuno emendamento al fine di escludere il reato dalle pene “riparatorie”. Le donne umiliate, minacciate, pedinate, vittime di “atti persecutori”, sono in Italia più di tre milioni, secondo i dati Istat aggiornati al 2016. Gli ambiti posso essere differenti, da quello familiare a quello scolastico e lavorativo, il persecutore può essere l’ex partner, un vicino di casa, un collega di lavoro, un estraneo. Molto spesso lo stalker è una persona conosciuta: la maggioranza sono uomini 70%. L’intera comunità sociale deve intervenire in supporto alla donna che riceve telefonate e/o sms insistenti, e-mail ingiuriose, aggressioni verbali e/o fisiche, appostamenti davanti l’abitazione. Le donne vittime di stalking subiscono il disagio psichico, il timore per la sicurezza personale, la paura, l’ansia, lo stress: spesso il loro consueto modo di vivere viene modificato. La prevenzione primaria è acquisire la consapevolezza del problema e non manifestare allo stalker la paura, ma non sottovalutare mai le minacce: occorre rivolgersi alla Pubblica Sicurezza. Presso il Dipartimento per le Pari Opportunità è stato istituito il numero verde 1522 di pubblica utilità, pensato per fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di stalking e violenza. Non dimentichiamo che le sanzioni penali non sono sufficienti a risolvere il problema della sicurezza della vittima, quindi teniamo in dovuta considerazione quanto concretizzato nella legge n. 208/2015 che ha istituito, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, un percorso di protezione e di tutela delle vittime di violenza (in ottemperanza ai principi della direttiva 29/2012/UE in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato). Solamente la solidarietà concreta di ogni associazione e comunità potrà supportare adeguatamente la vittima del reato di stalking che, oltre la corretta applicazione dei principi di legge, ha la necessità di ricostituire la propria vita serena e sostenibile.
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10/11/2017 Riforma della cittadinanza: il tempo è adesso Di nuovo nelle scuole e nelle piazze per l’approvazione della riforma
Riprende la mobilitazione per arrivare finalmente, entro novembre, all’approvazione definitiva della legge di riforma della cittadinanza. Dal 13 al 18 novembre in decine di scuole, con lo slogan “A scuola nessuno è straniero” , si terranno incontri e letture per sensibilizzare studenti e insegnanti sulla necessità di arrivare quanto prima all’introduzione nella legislazione italiana dello ius soli e dello ius culturae. Il 20 novembre, Giornata Internazionale delle Nazioni unite per i diritti dell’infanzia, a Roma e in molte altre città italiane saremo in piazza per ribadire ancora una volta l’urgenza della riforma. Nella stessa giornata verrà nuovamente lanciato lo sciopero della fame promosso dagli insegnanti nei giorni scorsi e a cui hanno aderito associazioni, politici e intellettuali. Saranno anche promosse azioni di pressione sui social. Dopo tante rassicurazioni di esponenti del governo, compreso il presidente del consiglio, sulla volontà di far approvare la legge prima dello scioglimento delle Camere, non ci sono più scuse: il tempo è adesso! Le iniziative sono organizzate da L’Italia sono anch’io, Italiani senza cittadinanza, Insegnanti per la cittadinanza Movimento di Cooperazione Educativa, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, CEMEA, A Buon Diritto, Amnesty International Italia. La Campagna L’Italia sono anch’io è promossa da Acli, Arci, Asgi, Anolf, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cisl, Cnca, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant'Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus Italia, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Legambiente, Libera, Lunaria, Migrantes, Il Razzismo è Una Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Sindacato Emigranti Immigrati, Tavola Della Pace, Terra del Fuoco, Uil, Uisp. Il movimento #Italianisenzacittadinanza è stato fondato nell'ottobre 2016 da giovani cresciuti in Italia. In occasione dell'anniversario del voto della Riforma della legge sulla cittadinanza alla Camera il movimento ha organizzato i flash mob "fantasmi per legge" a Roma, Palermo, Reggio Emilia, Padova, Napoli e Bologna
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10/11/2017 Aerdorica: accordo lontano. Mercoledì vertice in Prefettura
Nessun accordo tra i vertici di Aerdorica e i sindacati: l'incontro di ieri, giovedì 9 novembre, si è concluso senza registrare progressi nel difficile percorso intrapreso dalle parti per dare un futuro all'aeroporto delle Marche e ai suoi lavoratori. L'amministratore unico Federica Massei ha confermato l'esigenza di risparmiare 1,5 milioni di euro all'anno, procedendo ad esuberi se non saranno trovate alternative. Mercoledì prossimo, 15 novembre, sarà convocato in Prefettura ad Ancona un nuovo incontro per scongiurare i 30 licenziamenti. Il nodo principale rimane la difficoltà nel reperire le risorse per attuare i risparmi necessari: la Fit Cisl ha chiesto di ripartire dalle proposte ante referendum, che consentirebbero di risparmiare circa 210 mila euro all'anno, e valutando anche altre soluzioni. «Non sarà facile trovare una soluzione. - ha dichiarato Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche, al termine dell'incontro - Serve una presa di coscienza da parte dei lavoratori, con i quali ci confronteremo a breve: senza interventi concreti non sarà possibile garantire l'operatività dell'aeroporto e far rimanere agganciati al lavoro tutti i lavoratori. Reperire le risorse necessarie sarà un'impresa complessa ma la situazione emergenziale impone scelte dolorose seppur non definitive».
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10/11/2017 Ape Sociale: Istruzioni per l'uso
Tutto quel che c'è da sapere per accedere all'anticipo pensionistico. Per maggiori informazioni recatevi nella sede del Patronato Inas Cisl della vostra città!
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10/11/2017 Licenziamenti alla Mag Mecaer Aviation Group di Monteprandone (Ap) : è sciopero
La  Mag Mecaer Aviation Group di Monteprandone (Ap)  invia la lettera di licenziamento "per motivazioni oggettive di ordine organizzativo " a tre lavoratori:  i sindacati metalmeccanici proclamano lo sciopero di 8 ore. E' quanto successo questa mattina davanti ai cancelli dell'azienda metalmeccanica, eccellenza del territorio  che opera nel settore dell' aeronautica. " Inaccettabile il  licenziamento dei tre  lavoratori senza nessun confronto con il Sindacato e le istituzioni locali  per  ricercare soluzioni alternative che possano salvare il lavoro. - afferma Romina Rossi,  della Fim Cisl Marche  con i lavoratori fuori dai cancelli della Mag  Mecaer Aviation - E' bene ricordare che l'azienda  sta utilizzando la cassa  integrazione ordinaria per gestire una crisi,  ma  sopratutto per evitare i licenziamenti. Un comportamento che non possiamo accettare e condanniamo prima di tutto dal punto di vista umano."  Lunedì è previsto un incontro tra sindacati e vertici aziendali presso la sede di Ascoli Piceno di Confindustria 10/11/17  
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10/11/2017 Dario Dominici ospite a Buonasera Marche
Dario Dominici, segretario generale Slp Cisl Marche, ospite  a Buonasera Marche ÈTv Marche per parlare di recapito a giorni alterni, allarme chiusura uffici postali nella nostra regione (fake news o verità?) e di come è cambiato il lavoro dei postini al tempo di internet.
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10/11/2017 Trasporto sanitario: scelte intollerabili sulla pelle dei cittadini
La situazione del trasporto sanitario per pazienti dializzati esprime in tutta la sua drammaticità la sottovalutazione degli effetti che avrebbe avuto la nuova modalità di affidamento dell’appalto. La Cisl di Fano ritene inammissibile che un servizio venga appaltato secondo modalità del tutto discutibili in quanto affidato ad una associazione di volontariato. «Da domani potrebbe accadere che un servizio erogato da un ente, invece di esser appaltato, venga affidato ad una qualsiasi associazione di volontariato, con possibili ripercussioni per i cittadini e per i lavoratori, che rischierebbero di perdere il posto a causa di una scelta dell'ente pubblico. - spiega Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - Un danno soprattutto per i pazienti dializzati, il cui trasporto è diventato un servizio a pagamento. Un fatto gravissimo: ad una signora anziana dializzata di 84 anni che vive con una pensione di invalidità e indennità di accompagnamento è stata recapitata la fattura per il trasporto sanitario del mese di ottobre per un importo di 92 euro». La Cisl di Fano chiede che l’Area Vasta 1 e l’Asur si attivino per regolamentare il trasporto sanitario, convocando le organizzazioni sindacali per affrontare i problemi della sanità nel territorio.
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09/11/2017 Fabriano: un osservatorio sulle povertà per dare sostegno ai più deboli
Martedì 7 novembre presso l’Ambito Sociale Territoriale n.10 è stato firmato il protocollo di intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e delle famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulle povertà. Firmatari i cinque sindaci di Fabriano, Genga, Cerreto D’Esi, Sassoferrato e Serra San Quirico, Cgil Cisl e Uil e le rispettive categorie dei Pensionati e le associazioni di volontariato sociale Caritas, San Vincenzo De Paoli, Associazione Quadrifoglio e Cso Marche. La Cisl e la Fnp di Fabriano ritengono importante questa intesa che impegna tutti ad una responsabilità sociale organizzata nella difesa e tutela per costruire nuove opportunità a favore delle persone meno abbienti. Andrea Cocco, responsabile Ast Cisl di Fabriano e Gianni Pellacchia Segretario Fnp zona di Fabriano dichiarano «Questo territorio ha bisogno di uno scatto per tentare di costruire e progettare il futuro per il rispetto ed il dovere di lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore - ed aggiungono - siamo convinti che partire dalle difficoltà dei più deboli sia il piede giusto perché tutti abbiamo il diritto di vivere in maniera dignitosa. Auspichiamo il concreto contributo delle istituzioni nel proseguo dello sviluppo dell’protocollo. La Cisl e la Fnp sono come sempre in prima linea nel costruire risposte concrete alle esigenze delle cittadine e dei cittadini di questo territorio».
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09/11/2017 Continua la mobilitazione per la sanità: sabato 11 novembre presidio a Pergola
Dopo il presidio organizzato sabato scorso ad Urbino che ha visto il coinvolgimento di centinaia di cittadini, sabato prossimo la mobilitazione di CGIL CISL e UIL farà tappa a Pergola. Infatti dalle ore 9 sarà organizzato davanti all’Ospedale un presidio con volantinaggio per informare e coinvolgere i cittadini sul futuro di questa struttura che, insieme a Urbino, formerà un unico presidio sanitario che non darà risposte sufficienti alle esigenze della comunità. In particolare rivendichiamo il mancato rispetto della delibera della Giunta regionale n. 1345/13 relativa al riordino delle Reti Cliniche, nella quale per l’Ospedale di Pergola si stabiliva: 1. una chirurgia a ciclo lungo e breve con approccio multi specialistico; 2. una medicina generale 3. una riabilitazione intensiva Inoltre denunciamo queste gravi inadempienze: • Mancata programmazione per la chirurgia, per la quale si richiede inoltre la presenza continuata nelle ore diurne del servizio di anestesia; • La mancata attuazione della delibera 1345/13 relativamente all’applicazione delle reti cliniche, tenuto conto che su Pergola gravitano pazienti di un bacino di utenza piuttosto vasto. Occorre,inoltre, attuare il day surgery ortopedico e va garantito il servizio di Farmacia, nonché tutte le sostituzioni del personale medico, infermieristico e tecnico, a seguito di pensionamento . I servizi ambulatoriali debbono essere garantiti nel rispetto delle ore previste per ogni singola specialità anche per recuperare la forte mobilità passiva che causa pesanti disagi ai cittadini. Infine si segnala che a causa della conformazione geografica e della viabilità esistente, il presidio unico Pergola Urbino non è funzionale e crea pesanti disagi all’utenza nell’accesso alle cure. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate da CGIL CISL e UIL ed a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini. «Oggi giungono ancora gravissimi segnali e notizie di destrutturazione - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - Intervenga immediatamente l'assessore alla sanità della Regione Marche convocando  la dirigenza dell'Area Vasta per porre fine a questo silenzioso ma inesorabile stillicidio dell'organizzazione del presidio ospedaliero di Pergola, Tutte le promesse formali e gli annunci pubblici sono stati completamente disattesi».
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08/11/2017 Comune di Ancona, Talevi: «Relazioni sindacali cercasi. Assordante il silenzio dell'amministrazione»
«Da tempo siamo in attesa della “riesumazione” delle relazioni sindacali con il Comune di Ancona. Nonostante le tante parole spese da Dirigenti e Amministratori, le numerose problematiche da affrontare e il cambio del Dirigente del settore risorse umane, stiamo ancora aspettando. Nessun segnale, nessun  tentativo di recuperare un dialogo, un confronto costruttivo con le parti sociali».  Lo denuncia Luca Talevi, segretario generale della Cisl Fp Marche, che sottolinea come anche nel 2017 si registri «un ritardo notevole nella sessione contrattuale per definire l'accordo economico dell'anno in corso e l'applicazione del salario legato alle responsabilità. Sono ancora incerti i tempi di attuazione del piano assunzioni, sarebbe auspicabile un confronto sugli effetti dei vari interventi di riorganizzazione intervenuti negli ultimi mesi». La Cisl Fp ha chiesto, più volte,  di  affrontare problematiche organizzative presenti nella polizia municipale, nei servizi socio -educativi, negli uffici tecnici e di sbloccare il confronto sulle progressioni economiche orizzontali ferme dal 2010, cosi come bloccate sono le domande di mobilità dei dipendenti, per motivi personali/familiari, verso altre amministrazioni. «Da mesi - prosegue Talevi - siamo addirittura senza i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, malgrado la RSU abbia presentato diverse proposte e chiesto perfino un parere all'Asur per dirimere aspetti interpretativi che la parte pubblica non aveva definito, ma niente anche su questo fronte. Sulla sicurezza abbiamo chiesto una revisione del documento di valutazione dei rischi, l'aggiornamento delle dotazioni di protezione individuale anche in relazione ai mutamenti organizzativi intervenuti. Ma niente, tutto tace». Sulle modifiche introdotte all'interno del Comando della Polizia Municipale, sui cambiamenti degli orari e delle turnazioni di lavoro, è stato chiesto di avviare un confronto a 360 gradi , ma la risposta è sempre la stessa: il silenzio.  Nonostante ormai da due anni si chieda la riorganizzazione del Corpo per dare risposta alle professionalità presenti. Urgente, inoltre, bandire i concorsi  per agenti di polizia municipale e per educatrici asilo nido. Anche dell'applicazione della direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3/2017 dell'1/6/2017, che promuove forme di lavoro agile, si è persa ogni minima traccia. «È arrivato il tempo - conclude Talevi - di un  cambio forte di impostazione nei confronti della Rsu e delle organizzazioni sindacali, necessario per raggiungere gli obiettivi di  crescita e miglioramento complessivo dei servizi e del trattamento del personale».
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08/11/2017 Sisma e ricostruzione: DURC di congruità fondamentale per garantire la regolarità e la qualità del lavoro
Le Organizzazioni Sindacali esprimono soddisfazione per la pubblicazione della tanto attesa Ordinanza n. 41 che introduce il DURC di congruità, misura sempre più necessaria per assicurare la regolarità contributiva delle imprese e per contrastare in modo efficace fenomeni di lavoro irregolare e sommerso nelle opere di ricostruzione pubblica e privata nei territori colpiti dal sisma. Osserva Daniele Boccetti, segretario Fillea Cgil Marche: «Gli ultimi episodi e le numerose criticità e anomalie registrate nei cantieri dove vengono realizzate le SAE, sono solo la punta dell’iceberg dei tanti problemi riscontrati nella ricostruzione. Ci sono, infatti, la mancata applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro del settore, orari quotidiani che arrivano a 12 e 14 ore nonostante in cassa edile vengano dichiarate 80/100 ore mensili. Questo fenomeno, purtroppo, si riscontra già da qualche tempo». Da qui la necessità che si applichi rapidamente quanto previsto dall’Ordinanza per fare in modo che le imprese esecutrici di lavori di ricostruzione, sia pubblici sia privati, oltre ad essere in regola con il DURC, il documento che attesta la regolarità formale contributiva, siano in regola anche con il certificato di congruità dell’incidenza della manodopera nel cantiere, rilasciato dalla Cassa Edile territorialmente competente «Lo strumento – dichiara Luca Tassi, segretario Filca Cisl Marche - consente infatti un controllo del territorio, un monitoraggio vero della ricostruzione che finora è mancato o è stato fatto solo in parte. Il controllo della congruità della manodopera sul valore complessivo dell’opera da realizzare, soprattutto nell’ambito dei lavori di ricostruzione post sisma, è fondamentale per mettere al centro il lavoro di qualità e costituisce un efficace sistema di contrasto agli abusi e al lavoro irregolare, nonché uno strumento a difesa della legalità». Inoltre, questo meccanismo di verifica, che obbligherebbe all’allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni con i costi realmente sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, ridurrebbe i margini di concorrenza sleale tra imprese che si possono generare con meccanismi di assegnazione dei lavori al massimo ribasso (cosa che, purtroppo, già si verifica nell’area del cratere).Nell’ordinanza c’è uno specifico rimando ad un accordo da farsi entro 60 giorni da oggi, tra Commissario Straordinario, Vicecommissari, Ministero del Lavoro, INAIL e le parti sociali. Dice Luciano Fioretti, segretario Feneal Uil Marche,«si auspica di fare bene e in fretta seguendo il modello già presente da 20 anni nella vicina Umbria, che ha garantito un sistema di regole certe e chiare e un quadro di trasparenza e legalità dentro il quale hanno ben operato tutti i soggetti del mondo delle costruzioni». Le Segreterie di CGIL, CISL, UIL esprimono apprezzamento per l’impegno profuso su questo tema dalla commissaria straordinaria, De Micheli, che ha rispettato quanto definito nei protocolli sindacali a tutti i livelli.
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07/11/2017 Il lavoro al centro del confronto fra Autorità di sistema portuale e sindacati
Il lavoro al centro dello sviluppo dei porti. Questo il focus del confronto fra l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale e le organizzazioni sindacali regionali e territoriali di Cgil Marche, Cisl Marche e Uil Marche. Un incontro in cui sono stati presi in esame gli investimenti programmati nei porti marchigiani di competenza dell’Adsp, Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto, che stanno acquistando un ruolo sempre più strategico alla luce della riforma nazionale dei porti. Particolare attenzione è stata posta allo scalo dorico che, grazie all’impiego di una serie di risorse in infrastrutture e infostrutture, sta diventando sempre più trainante per l’economia delle Marche. “E’ la qualità del lavoro che crea un futuro solido per l’occupazione e per lo sviluppo – ha detto Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema -, un fattore che stiamo vedendo quanto sia fondamentale, in particolare, nella cantieristica di yacht e navi da crociera che sta vivendo un momento di forte crescita grazie, oltre che alla capacità imprenditoriale di innovare delle aziende, alla grande professionalità di tutta la forza lavoro impiegata”. Questa alta qualità, per Giampieri, “è l’arma vincente su cui il territorio e tutti i soggetti economici e istituzionali coinvolti possono creare un progetto condiviso di crescita legato alla blue economy oggi al centro degli interessi delle strategie di sviluppo”. E’ stato apprezzato e sostenuto, da parte dei sindacati, lo sforzo di investimenti: 75 milioni già nelle disponibilità e una volontà di incardinare il futuro del porto in quello della città che lo ospita. Per le organizzazioni sindacali, occorre ora tempestività di realizzazione e una prosecuzione nello sforzo di progettazione e recupero di ulteriori finanziamenti anche attraverso una confluenza di risorse pubbliche e private in una direzione di aumento dei volumi economici e dell’occupazione. "E’ apprezzabile il quadro progettuale illustrato dell’Autorità portuale – ha affermato Sauro Rossi, segretario generale della Cisl Marche - perché coniuga bene la dimensione strategica e un sano pragmatismo sulle risorse messe in gioco per qualificare una infrastruttura fondamentale anche per l’economia delle Marche quale risulta essere la rete dei porti dell’Italia Centrale”. “Lo sviluppo del porto di Ancona è una chiave fondamentale di crescita dell’economia regionale e locale ed una occasione di creazione d’occupazione professionalmente qualificata e a cui garantire piene tutele – ha affermato Marco Bastianelli, segretario Cgil provinciale di Ancona -, un percorso che Organizzazioni sindacali e Autorità, assieme ad altri soggetti privati, hanno già avviato con il recente “Protocollo per la tutela del lavoro”, unico in Italia, dopo Livorno”. “Le Marche rappresentano, nel contesto della Macroregione Adriatico-Ionica, una naturale piattaforma logistica che però deve svilupparsi e integrarsi per sostenere le capacità imprenditoriali e la professionalità delle maestranze – ha commentato Graziano Fioretti, segretario generale di Uil Marche -, non dobbiamo perdere questa grande occasione di maggior lavoro ed occupazione”. 7/11/17
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07/11/2017 Urbino 2: soluzione vicina o ennesimo annuncio?
Quanto riportato dalla stampa nei giorni scorsi in merito all’annosa questione del quartiere periferico di URBINO 2 , a Ponte Armellina e le dichiarazioni rese dal Sindaco di Urbino, Gambini, farebbero sperare che per questo pezzo di territorio urbinate e per i cittadini che vi abitano, sia vicina la soluzione che vada a superare, almeno in parte,lo scempio prodotto da un’antica speculazione urbanistica in quell’area. Come AST CISL di Urbino prendiamo atto, che, le Istituzioni (Comune, Regione ed Erap, in primis), dichiarano di portare a soluzione l’annoso problema del quartiere, attraverso un progetto di ristrutturazione edilizia, oggi figlio di paternità variegate e per anni di genitorialità negate. Siamo convinti però, che non basta avviare gli interventi per le soluzioni abitative (al momento la soluzione è solo per 2 blocchi su 4), occorre porre mano al superamento dei tanti disagi sociali che oggi vivono i cittadini immigrati e non. La situazione all’interno dell’abitato, diventa sempre più insostenibile e preoccupante stante, a quanto ci riferiscono diversi abitanti del quartiere e che noi in più di una occasione abbiamo segnalato in momenti di incontri con l’Amministrazione comunale, a causa dell’assenza di controlli che portano a sviluppare comportamenti libertari di alcuni a scapito di molti, il sorgere di infrastrutture non autorizzate e la presenza di persone irregolari (come riportato di recente dagli organi di stampa). «Siamo convinti - dichiara Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino - che occorre un piano di inclusione sociale che ponga la giusta attenzione ai bisogni dei cittadini e delle famiglie, una presenza costante ed assidua delle istituzioni preposte e la condivisione con le forze sociali di un percorso finalizzato ad una sempre migliore integrazione e qualità della vita». Per queste ragioni, come AST CISL di Urbino, sollecitiamo all’Amministrazione comunale ed al Sindaco Gambini, la costituzione di un incontro con tutte le forze sociali e sindacali per affrontare le tematiche sulla qualità della vita e della tutela pubblica nel quartiere di Urbino 2.
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03/11/2017 Area Vasta1: è l'ora della mobilitazione
CGIL CISL e UIL, unitamente alle rispettive federazioni dei Pensionati e le federazioni dei lavoratori del settore, vista la situazione di stallo creatasi nella sanità del nostro territorio, hanno deciso di mettere in campo per il mese di novembre una serie di iniziative per richiamare l’Area Vasta 1 sui temi da tempo portati all’attenzione della Direzione. Tale decisione scaturisce da un percorso che il sindacato sta facendo da mesi; già a luglio infatti vista la situazione in cui si trovava la sanità locale, abbiamo inoltrato la richiesta di audizione alla Conferenza dei Sindaci di Area Vasta 1, che poi l’11 settembre scorso, ci ha permesso di esporre, di fronte ai molti Sindaci presenti, tutte le evidenti criticità, dalla istituzione delle emergenza urgenza, all’intasamento dei Pronti Soccorso, alle liste di attesa bibliche con conseguente aumento della mobilità passiva, all’incognita del nuovo ospedale Marche Nord, agli ospedali di comunità che non partono, alla sanità sul territorio organizzata con diverse criticità dai distretti. Ora, speravano che in una assise così autorevole, la Conferenza dei Sindaci, dove erano presenti sia il Presidente Volpini, (con delega alla sanità), sia il direttore ASUR Marche Marini, nel quale abbiamo anche consegnato un’apposita memoria, si sarebbero presi impegni precisi dando così le risposte che riteniamo tutt’ora necessarie ai cittadini pesaresi. Purtroppo invece nulla. Dalla Direzione dell’Area Vasta nessuna risposta, così come dall’ASUR, nessuna presa di posizione, nessuna novità. Tutto ciò nonostante dai diversi Sindaci e Amministratori presenti avessimo avuto positivi riscontri e convergenze in merito alle questioni sollevate. È per questo che CGIL CISL e UIL della Provincia di Pesaro Urbino hanno deciso di organizzare una serie di iniziative al fine di richiamare i vertici della sanità pesarese e regionale sui problemi irrisolti. Le iniziative saranno itineranti sul territorio e si articoleranno con questo calendario: 1. sabato 4 novembre presidio ad Urbino con volantinaggio nei pressi dell’ospedale ed in città, 2. sabato 11 novembre presidio a Pergola con volantinaggio nei pressi dell’ospedale ed in città; 3. martedì 14 novembre presidio con volantinaggio nei pressi dell’azienda ospedaliera Marche nord; 4. sabato 18 novembre presidio con volantinaggio nei pressi dell’ospedale di Fano e in città; 5. mercoledì 22 novembre a Fano con un presidio e volantinaggio davanti alla sede dell’Area Vasta 1. Ulteriori presidi verranno organizzati negli ospedali di comunità a Fossombrone, Sassocorvaro e Cagli, le cui date saranno comunicate in seguito. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate da CGIL CISL e UIL ed a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini.
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03/11/2017 Ferrovie: scattano i rimborsi per gli abbonati. Un nuovo algoritmo per le tariffe sovraregionali
Dopo un lungo e puntuale confronto, il Coordinamento delle Regioni ha accolto la richiesta delle associazioni dei consumatori e dei comitati pendolari di modificare, dal 1 ottobre 2017, l'algoritmo di calcolo delle tariffe sovraregionali del trasporto ferroviario su base proporzionale rispetto ai Km percorsi in ogni regione attraversata e che comporterà una riduzione dei prezzi degli abbonamenti, anche notevoli, per oltre il 90% dei passeggeri. Da tale data e fino a quando, in conseguenza dei tempi tecnici necessari all'adeguamento del sistema informativo di Trenitalia, entrerà materialmente in vigore la nuova tariffa (aprile 2018), i titolari di abbonamento mensile o annuale matureranno il diritto a un RIMBORSO, se dovuto dal conguaglio tariffario, solo esibendo gli abbonamenti per i mesi interessati che andranno opportunamente conservati. Pertanto si raccomanda ai titolari di abbonamenti a tariffa sovraregionale di conservare l’originale degli abbonamenti mensili o annuali in corso di validità fino all’entrata in esercizio della nuova tariffa per la richiesta di un eventuale rimborso rispetto alla tariffa applicata dai sistemi di vendita attualmente attivi. Il rimborso verrà erogato con le modalità che verranno a brevissimo comunicate e comprenderà anche una quota per il periodo 1 luglio 2017 – 30 settembre 2017. Infine si informano tutti gli interessati che l'algoritmo abolito il 1 ottobre 2017 aveva altresì evidenziato una distorsione tariffaria che, nel corso del tempo, aveva comportato maggiori esborsi per le tratte sovraregionali rispetto a quelle regionali. Per tale ragione le associazioni dei consumatori hanno chiesto alle imprese ferroviarie di prevedere e attendono di conoscere, entro il mese di novembre, modalità di rimborso degli abbonati anche per il pregresso periodo 1 gennaio 2012 – 20 giugno 2017. Siamo in attesa di conoscere le modalità e i tempi per la richiesta degli eventuali rimborsi che verranno comunicati tempestivamente anche sul sito Adiconsum.
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03/11/2017 "Ossi duri si diventa": Fnp in piazza ad Ancona contro l'osteoporosi
L’ osteoporosi è una malattia altamente invalidante che colpisce in particolare le donne e le persone anziane, soprattutto nella fascia d'età che va dai 59 ai 79 anni. Da questa analisi è nato il progetto dei Coordinamenti delle donne pensionate di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil che hanno messo in campo una serie di iniziative. Il progetto "Ossi duri...si diventa" è stato inserito nel Piano regionale della Prevenzione 2014/2018 dalla Regione Marche ed è stato costituito uno specifico Gruppo tecnico composto dalle rappresentanti dei Coordinamenti donne pensionate, dalla Commissione regionale pari opportunità , funzionari dell'Ars Marche e medici di varie specialità sanitarie regionale. Il gruppo, coordinato da funzionari del Dipartimento Prevenzione, da tempo sta lavorando mettendo in atto diversi interventi, sul fronte dell’informazione e della prevenzione alla popolazione anziana. Oltre 50 le assemblee organizzate dalle organizzazioni sindacali e dalla Commissione pari opportunità, con la partecipazione dei medici di medicina generale, che sono i primi referenti delle persone colpite da osteoporosi, ed altre sono già programmate per le prossime settimane, con un appuntamento finale fissato per il prossimo 12 dicembre, ad Ancona, nella sede del Consiglio regionale. Di particolare rilievo anche l’intervento del gruppo tecnico per il“care giver”, cioè l’assistenza alle persone che, a causa delle fratture provocate dall'osteoporosi, sono semi o non autosufficienti. "Ossi duri...si diventa", sarà presente con un gazebo sabato 4 novembre in Piazza Roma ad Ancona, dove verrà distribuito materiale informativo e dove sarà possibile effettuare l'esame per la stima dell'entità del rischio di subire fratture da fragilità ossea, attraverso il metodo teorico (algoritmo) DeFRA.
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02/11/2017 Nessuno sia più schiavo: Iscos in campo per gli ultimi del Pakistan
In Pakistan oggi milioni di persone appartenenti a minoranze o migranti, sono costrette al lavoro forzato, intere famiglie lavorano e vivono all’interno delle fabbriche di mattoni perché hanno contratto un debito. Il lavoratore non riceve un compenso equo e sufficiente per provvedere a sé e ai propri figli. I bambini non vanno a scuola e crescendo non riescono ad accedere a lavori migliori. Le donne non riescono a contribuire a l’economia familiare. Questa è la spirale senza via d’uscita che opprime intere famiglie. Avvenire e FOCSIV sostengono le attività di ISCOS per accompagnare percorsi di riscatto e liberare le famiglie da una condizione di schiavitù. Insieme possiamo spezzare le catene del debito e aiutare le persone a riscattarsi per dare un futuro di speranza e libertà ai propri figli. LIBERIAMOLI DALLA SCHIAVITÙ. DONA ORA.
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31/10/2017 Sciopero generale per il rinnovo del contratto Logistica, Trasporto Merci, Spedizione: coinvolti 3500 dipendenti nelle Marche
Le Segreterie Nazionali di FILT CGIL, FIT CISL e UIL TRASPORTI, a seguito dell’atteggiamento dilatorio ed irresponsabile delle controparti datoriali, hanno dichiarato per lunedì 30 e martedì 31 ottobre lo sciopero generale del settore Logistica, Trasporto Merci, Spedizione. Nelle Marche lo sciopero ha riguardato circa 3500 addetti dipendenti di aziende di trasporto, di cooperative per la movimentazione delle merci, di spedizionieri. Durante la manifestazione di martedì, i rappresentanti dei lavoratori sono stati ricevuti dal Vicario del Prefetto di Ancona per spiegare le ragioni dello sciopero. Il Vicario ha espresso la volontà della Prefettura di farsi parte dirigente nel portare alla sede governativa le istanze a lui rappresentate. Tra gli obiettivi: •Garantire l'unicità del CCNL di settore, scaduto ormai da 22 mesi, e sostenerne un rapido e necessario rinnovo •L’affermazione di regole certe che diano tutele e diritti ai lavoratori e garantiscano continuità e legalità alle attività degli appalti •La valorizzazione del lavoro e la continuità occupazionale •Un adeguato incremento salariale a fronte di un’importante crescita economica e produttiva del settore Di contro, le parti datoriali continuano a richiedere: •Di realizzare un peggioramento complessivo delle tutele e dei diritti dei avoratori •Di abbassare il valore delle attuali indennità a partire di quella di trasferta per la quale le associazioni dell’autotrasporto hanno richiesto un sostanziale dimezzamento •Di precarizzare e rendere variabili istituti contrattuali ora certi come 14.ma mensilità, scatti di anzianità, ROL, ex-festività nonché di 2 giorni di ferie •Di produrre un rinnovo senza incremento salariale per i lavoratori
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31/10/2017 Sicurezza sui luoghi di lavoro: al via i corsi di Ial Marche
IAL Marche Srl organizza nei mesi di novembre e dicembre 2017 i seguenti corsi per la sicurezza sui luoghi di lavoro: · Corso Addetto Anticendio (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso Aggiornamento Addetto Anticendio (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso Addetti Primo Soccorso · Corso Aggiornamento Addetti Primo Soccorso · Corso RSPP per Datori di Lavoro (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso Aggiornamento RSPP per Datori di Lavoro (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza · Corso Aggiornamento RLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaModuli di iscrizione: https://ialmarche.it/corsi-sicurezza-ancona-periodo-novembre-dicembre-2017/ Per informazioni: 0712814639 – info@ialmarche.it Termine iscrizioni: Lunedì 13 Novembre 2017
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30/10/2017 Sanità: inesorabile destrutturazione dei servizi territoriali nell'Area Vasta 1
Nei mesi scorsi la Cisl di Fano denunciò la scomparsa del servizio di fisioterapia e riabilitazione a Fano. Ad oggi, per il bacino di Fano, l’Area Vasta non eroga questo servizio e i cittadini, costretti pure ad essere accompagnati, devono recarsi in strutture private (30 euro per mezz'ora di trattamento fisioterapico) oppure vengono dirottati a pergola Fossombrone e Cagli. «Per anni si è discusso del nuovo ospedale unico come se la sua realizzazione risolvesse le grave carenze del sistema sanitario della nostra provincia - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano -. Nel frattempo continua l’inesorabile spoliazione dei servizi sanitari territoriali pubblici a favore della sanità privata». Criticità che emergono anche nell'ambito del trasporto sanitario, finanziato in misura ridotta e affidato ai Comuni nella forma di trasporto sociale: «Un cittadino che ricorre alla dialisi o con altre patologie gravi e invalidanti necessità di un trasporto sanitario qualificato e svolto da personale debitamente formato - prosegue Giovanelli -. Il paradosso di questa vicenda è poi la grave scelta fatta: il trasporto sanitario verrà svolto non da ditte strutturate con dipendenti propri ma da associazioni di volontariato, con l’inevitabile licenziamento di 70 lavoratori. Gravissima scelta sia per la sleale concorrenza, dal momento che i volontari non sono dipendenti, sia per le gravissime ricadute occupazionali. È come su un comune decidesse di affidare il servizio mensa della scuola ad una associazione di volontariato». Altri segnali della destrutturazione del servizio sanitario pubblico arrivano dal comune di Terre Roveresche, costretto a convenzionare con risorse proprie un'automedica per l’inefficienza del servizio di emergenza-urgenza del suo territorio. «il bilancio della Regione nel comparto sanità  chiude in attivo - osserva Giovanelli - ma poi un sindaco è costretto con risorse proprie ad attivare un servizio di emergenza. Dove siamo finiti? Lungimirante il sindaco, gravemente deficitaria l’Area Vasta: non è possibile che il servizio sanitario regionale dell’emergenza-urgenza sia sostituito da  un servizio comunale». Molti altri sono i disservizi, come il continuo depotenziamento dei servizi ambulatoriali e dei punti prelievo: «In a alcuni casi,  come a Marotta, per un semplice prelievo del sangue è necessario fare tre viaggi - spiega il responsabile della Cisl di Fano -. I cittadini di Marotta sono costretti a recarsi a Mondolfo per la prenotazione, a Marotta viene effettuato il prelievo e a Mondolfo viene ritirato il referto. Questo incentiva il ricorso ai laboratori privati nei quali, paradossalmente, il servizio costa anche meno che nel settore pubblico». «L’Area Vasta - conclude Giovanelli - apra immediatamente al confronto con i sindacati e sveli realmente il suo modello di sanità, rafforzi i servizi territoriali ambulatoriali e specialistici e renda omogenea ed efficiente in tutto il territorio la rete dell’emergenza-urgenza. Basta con questo inesorabile declino del sistema sanitario pubblico».
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30/10/2017 Elezioni Rsu settore Igiene ambientale: grande affermazione della Fit Cisl nelle Marche
La Fit Cisl Marche riscuote un netto successo nelle elezioni Rsu del settore Igiene ambientale aggiudicandosi, a livello regionale, ben 31 seggi. Un risultato particolarmente positivo nella provincia di Macerata, dove la Fit ha conquistato 7 seggi su 11 in palio e e in aziende come Anconambiente, con 4 seggi su 9 a disposizione. Rilevante il dato maceratese, atteso dopo la fusione tra Sintegra, Smea e Cosmari_ la Fit Cisl ha ottenuto 165 preferenze su 260 voti validi. Pur confermandosi come seconda sigla del settore per rappresentanza a livello regionale, la Fit ha visto aumentare considerevolmente il proprio seguito tra i lavoratori, arrivando a un solo seggio di distanza dalla Fp Cgil ed entrando per la prima volta nella rappresentanza di Sogenus. Raddoppiati i seggi all'interno di Astea, Asite e Teknoservice. «Continua la corsa di avvicinamento al primato nell'igiene ambientale nella regione Marche - commenta Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche - Siamo cresciuti a doppia cifra tanto nei seggi che nel numero di voti. Un risultato incontrovertibile, frutto di un lavoro di squadra che premia serietà e competenza. Un grazie ai lavoratori e ai nostri candidati per l'eccellente risultato».
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28/10/2017 Fai Cisl in piazza per pensioni, occupazione, salari e contrasto allo sfruttamento : raccolta firme e presidio ad Ancona
Al via anche nelle Marche la mobilitazione nazionale promossa dalla Fai Cisl a sostegno di un'agenda di riforme su previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei settori agroalimentari e ambientali. Sabato 28 ottobre presidio regionale e raccolta firme davanti alla Prefettura di Ancona, in p.zza del Papa a partire dalle ore 9,30 . Una raccolta firme, che parte il 28 ottobre e si protrarrà per tutto il 2017, a sostegno delle proposte di riforma avanzate dalla Fai Cisl che "mirano ad abbassare l'età pensionabile dei lavoratori agricoli, degli addetti imbarcati della pesca, degli operai alimentaristi del comparto forestale e della bonifica, riconoscendo loro lo status di lavoro usurante". Condizione che permetterebbe di andare oltre la Legge Fornero, "consentendo il pensionamento con 35 anni di contributi". Tra le priorità della Fai Cisl anche "ammortizzatori sociali rafforzati e davvero universali, anche per le aziende sotto i quindici dipendenti, con il riconoscimento della disoccupazione agricola anche ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato e il consolidamento della durata e dell’importo della Naspi, senza decalage". Sotto il profilo contrattuale, la Fai Cisl invoca inoltre "l’innalzamento delle retribuzioni per i contratti agricoli di prestazione occasionale al livello della media dei contratti provinciali e la piena attuazione della Legge 199 contro il caporalato, con maggiori affidamenti bilaterali per il buon governo del mercato del lavoro agricolo". Centrale, nei comparti ambientali, "la realizzazione di un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico e di una legge per rilanciare il patrimonio forestale e ambientale italiano che individui anche una solida controparte pubblica per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori forestali, atteso ormai da cinque lunghi anni". «Scendiamo in piazza ad Ancona, come in tutta Italia, per dare una svolta ai temi del lavoro e mettere in campo un percorso di riforme concrete per chi lavora in un settore come quello agricolo e dell’industria agroalimentare, dove le basse retribuzioni, il lavoro nero ma anche quello grigio, prestato cioè da chi è già in pensione e disponibile ad accettare qualsiasi condizione retributiva, sono all’ordine del giorno . – sottolinea Giuseppe Giorgetti, Segretario Generale Fai Cisl Marche, che sabato sarà in piazza del Papa ad Ancona con i lavoratori - Criticità che stanno sempre più allontanando i giovani dal lavoro agricolo. I dati parlano chiaro, nella nostra regione le aziende agricole registrano un calo, che va in controtendenza con una crescita nazionale dell’1,3%.- spiega Giorgetti - Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad una diminuzione di oltre 2500 addetti, tra coltivatori diretti e dipendenti, passando da un totale di 16.858 del 2016 ai 14.285 del 2017. Il popolo dei lavoratori agricoli, che in Italia raggiunge quasi i 2 milioni di persone vede ancora oggi negato, ad esempio, il riconoscimento del lavoro usurante – conclude – Per questo, come Fai Cisl, siamo impegnati in prima linea affinché sia dato, finalmente, un riconoscimento dignitoso al lavoro agricolo. È una questione di giustizia sociale».
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26/10/2017 Tecnowind: arrivata lettera di avvio procedura di messa in mobilità. Sindacati: "Va ritirata immediatamente"
Arrivata la  lettera di avvio della  procedura di messa in mobilità per 140 su 248 lavoratori della Tecnowind. I sindacati metalmeccanici, in una nota, chiedono alla Direzione della Tecnowind «di ritirare immediatamente la procedura di mobilità e di convocare in tempi rapidissimi un incontro per trovare insieme soluzioni alternative ad una riorganizzazione che scaricare solo sulla pelle dei dipendenti tutte le contraddizioni di una gestione che si è protratta per anni. » Considerata anche  la disponibilità delle Istituzioni, confermata durante lo scorso incontro al Mise, «ad accompagnare un piano di riorganizzazione socialmente sostenibile, alla luce  delle positive novità emerse sul versante finanziario, in vista  della necessità di intraprendere un percorso condiviso nell'interesse di tutti.» concludono Fim Cisl - Fiom Cgil - Uil Uilm. 26 ottobre 2017
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26/10/2017 Aerdorica, Ascani: «Non molliamo la presa, continueremo a trattare»
Dopo il referendum che ha bocciato il piano di riorganizzazione del personale di Aerdorica, il segretario generale della Fit Cisl Marche, Roberto Ascani, risponde ai microfoni di Tv Centro Marche: «Non molliamo la presa sulla crisi di Aerdorica. Rispettiamo l'esito del referendum, ma continueremo l'attività di negoziazione con l'azienda per cercare di trovare le migliori soluzioni per i lavoratori».
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26/10/2017 Fano: serve un passo in avanti nelle politiche giovanili
Fano, città dei Bambini, sembra dimenticarsi dei giovani. Lo denuncia Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano. «Nonostante un dinamico tessuto di associazioni giovanili che spaziano dallo sport al volontariato alla musica e ai fumetti - spiega Giovanelli - oggi Fano evidenzia criticità riguardo alle politiche giovanili. C'è la necessità di un vigoroso impegno per qualificare le politiche giovanili». Secondo Giovanelli, il prossimo bilancio comunale dovrà essere l'occasione «per stanziare risorse di rinforzo per il progetto Dedalo, per la creazione di spazi informativi e formativi che sostengano i giovani sia nella scelta universitaria che nella difficile ricerca del lavoro. Su queste dinamiche è ineluttabile la sinergia tra pubblico e privato, il coinvolgimento delle scuole medie superiori, le associazioni datoriali e le università per qualificare l’orientamento al lavoro e all’istruzione dei giovani che oggi sono lasciati soli in questa difficile fase di transizione». «È urgente - prosegue su questo tema il responsabile della Cisl di Fano - qualificare e dotare di spazi adeguati il polo 3 definendo il suo assetto organizzativo e i plessi ad esso destinati perché il tessuto produttivo di Fano è composto principalmente da aziende di servizi e manifatturiere che possono sicuramente beneficiare di una offerta formativa qualificata e indirizzata alla digitalizzazione e all’impresa 4.0..Troppi giovani di Fano sono costretti a scegliere istituti di fuori città con un pendolarismo che incide notevolmente nei bilanci familiari». Altra criticità sono gli spazi che la città offre ai giovani: «Servono spazi per il divertimento, per rassegne musicali ed eventi culturali: i giovani vivono la città se la città offre loro luoghi, occasioni dove per incontrarsi, socializzare e progettare eventi da loro ideati e realizzati. Dove sono questi spazi? Quali possibilità di incontro? Ci sono esperienze quali il Fab lab e la casa della musica che da semplici spazi di aggregazioni possono trasformarsi in laboratori formativi d’eccellenza. - conclude Giovanelli - Non ci si può dimenticare dei giovani e delle loro istanze: è necessario prendersi cura delle esigenze spesso inespresse ma vitali per la città di Fano».
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26/10/2017 Fusione tra Bcc Ancona e Falconara: avviata la vertenza sindacale
Nel processo di fusione tra la Bcc di Ancona e la Bcc di Falconara, nonostante i ripetuti richiami al rispetto dei termini stabiliti dal contratto nazionale di categoria, i quali prevedevano che le due banche convocassero le organizzazioni sindacali (almeno 30 giorni prima delle assemblee straordinarie dei soci per l’approvazione della fusione), queste ultime si sono guardate bene dal farlo evitando il dovuto confronto. Confronto nel quale le banche dovevano consegnare un apposito documento di sintesi nel quale venivano illustrati i seguenti aspetti: a) i motivi del programmato processo di fusione; b) le conseguenze giuridiche economiche e sociali per i lavoratori; c) le eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi; ciò al fine di attivare la necessaria procedura di confronto, tra aziende e organizzazioni sindacali, con l’obiettivo ultimo di prevenire potenziali conflitti collettivi. Confronto che, come più volte dichiarato dalle stesse banche, attiveranno soltanto dopo che le assemblee straordinarie dei soci avranno espresso il loro parere sulla fusione. In questo modo verrebbe vanificata o, quantomeno ridotta, l’azione sindacale a tutela dei dipendenti, impedendo di fatto la prevenzione dei conflitti collettivi che si voleva perseguire con tale norma contrattuale. Impedimento che ha già esercitato i suoi effetti con le organizzazioni sindacali che hanno presentato in tribunale un ricorso per comportamento antisindacale contro le due Bcc interessate dalla fusione.
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25/10/2017 Scuola, personale ATA insufficiente: proclamato lo stato di agitazione
Le Organizzazioni Sindacali di categoria delle Marche Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal, facendo seguito a quanto precedentemente dichiarato sia verbalmente che per iscritto, ritengono il DDG 1044 emanato dall’USR Marche in data 01/09/2017 e il successivo DDG 1253 del 19/10/2017 inadeguati e inaccettabili. Infatti l’integrazione della dotazione organica per l’anno scolastico 2017/2018 di 59 posti di personale ATA, in essi contenuta, risulta assolutamente insufficiente rispetto alle richieste discendenti dalle reali ed oggettive necessità espresse dalle Istituzioni Scolastiche mediante le due rilevazioni promosse “motu proprio” dall’Amministrazione Scolastica Regionale. Le OO.SS. individuano a questo proposito due importanti criticità: La prima concerne l’incongruenza con la quale nel mese di settembre si è proceduto all’autorizzazione di soli 59 posti in deroga senza una reale verifica del fabbisogno e solo successivamente si è provveduto, mediante un puntuale monitoraggio, ad individuare le inderogabili necessità delle scuole al fine di garantire la tutela della sicurezza degli alunni (Comunicazione 0016221 del 20-09-2017 “Rilevazione delle necessità per la richiesta di posti di personale Ata in deroga per la sicurezza degli alunni”) La seconda riguarda la totale sottovalutazione delle criticità emerse, infatti dalla rilevazione che l’Usr Marche ha effettuato risulta la richiesta documentata da parte dei Dirigenti Scolastici di ben 558 posti aggiuntivi. Quindi i 59 posti in più autorizzati rappresentano solo il 10% del fabbisogno necessario a garantire la sicurezza, l’incolumità degli alunni e il normale funzionamento dei servizi scolastici. Vista la mancanza da parte del Direttore Generale di una risposta coerente con i bisogni rilevati e acquisiti agli atti della stessa Direzione Regionale, le organizzazioni sindacali dichiarano da oggi lo stato di agitazione dei lavoratori della categoria. Nei prossimi giorni, se non verrà autorizzato un ulteriore contingente di posti per garantire la sicurezza e il regolare funzionamento delle scuole in analogia a quanto sta accedendo in altre regioni, si procederà con iniziative unitarie di mobilitazione che non escludono, in ultima istanza, il ricorso allo sciopero generale regionale della categoria. Ancona 25 ottobre 2017
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24/10/2017 Area crisi complessa del Piceno: firmato accordo per ulteriori 12 mesi di cassa integrazione
Prorogata l’indennità di mobilità per un massimo di 12 mesi ai lavoratori licenziati da una unità produttiva ubicata all'interno  dell’Area di crisi industriale complessa del Piceno e che, alla data del 1 gennaio 2017, siano beneficiari di mobilità ordinaria o mobilità in deroga, scaduta o in scadenza nell’anno 2017.  Sono 12,5 i milioni di euro disponibili  (risorse residue 2016-2017 assegnate alla Regione Marche con decreto ministeriale),  che andranno a sostenere circa 600 lavoratori.E' quanto prevede l'accordo  firmato, questa mattina in Regione dall'assessore al Lavoro e alla Formazione  con  le parti sociali e  le  associazioni di categoria  e alla presenza dei funzionari dell’INPS Regionale e di ANPAL Servizi  Spa.« La proroga di  ulteriori 12 mesi di indennità di mobilità per  tutti quei lavoratori che si trovano in difficoltà ,  in un'area particolarmente colpita dalla crisi come quella del Piceno, è una misura che da risposte concrete e ci trova pienamente soddisfatti. - afferma Marco  Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, dopo la firma dell'accordo  -  Ora è necessario che questo periodo di proroga sia utilizzato per creare nuove opportunità di lavoro.»  Le domande di mobilità in deroga dovranno essere presentate dai lavoratori interessati, telematicamente alle sedi INPS territorialmente competenti in base alla residenza dei lavoratori entro il 30 novembre 2017 , che a loro volta le trasmetteranno alla Regione Marche ai fini dell'autorizzazione. I lavoratori beneficiari saranno quelli licenziati da aziende ubicate all’interno dell’Area di Crisi Industriale complessa del Piceno indipendentemente dalla loro residenza. Trattandosi di “ proroga” i lavoratori beneficiari non devono aver lavorato nel periodo  che intercorre tra la data di scadenza del trattamento di mobilità e la data di presentazione della domanda di proroga. Il Piano Regionale delle Politiche attive e la documentazione relativa ai lavoratori  saranno oggetto di esame e approvazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai fini della sostenibilità finanziaria dell’intervento di prosecuzione della mobilità in deroga. 24 ottobre 2017
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