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24/05/2016 San Benedetto del Tronto: lettera aperta ai candidati sindaco
Lettera aperta Candidati Sbt A pochi giorni dalle elezioni amministrative, Cgil Cisl e Uil di San Benedetto del Tronto si rivolgono ai candidati sindaco per sollecitare una risposta ai problemi economici e sociali della città: 
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23/05/2016 5 Minuti Cisl: A testa alta, manifestazione nazionale per le pensioni - Acraf Angelini: un modello di partecipazione dei lavoratori
A testa Alta per difendere diritti e dignità dei pensionati, 19 maggio 2016 Manifestazione nazionale indetta da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. A Roma oltre un migliaio di marchigiani in piazza del Popolo. L'intervista a Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche. Il modello Acraf Angelini di Ancona: quando partecipazione dei lavoratori e positive relazioni sindacali possono fare la differenza. L'affermazione della Femca Cisl Marche alle elezioni Rsu Angelini di Ancona. Le interviste a Lorenzo Grattini, coordinatore Rsu Angelini Femca Cisl e Piero Francia, segretario generale Femca Cisl Marche.
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20/05/2016 MarcheGiovani: uno sguardo sul presente e sul futuro del lavoro
Quali solo le prospettive per un giovane delle Marche? Quali le sue opportunità di lavoro e quali garanzie per un sistema adeguato di welfare? Di questi temi si discuterà il prossimo 25 maggio ad Ancona, nell’Aula Magna del Rettorato presso l’Università Politecnica delle Marche – Piazza Roma 22 (ore 9.30/13), nel convegno “MarcheGiovani tra welfare e lavoro: problemi, opportunità e tutele”, organizzato dal Consiglio Regionale Unipol (CRU) delle Marche. La ricerca elaborata da IRES – CGIL Marche presentata da Novella Lodolini evidenzierà le aspettative per i giovani delle Marche che, pur consapevoli di avere meno opportunità rispetto ai coetanei di generazioni precedenti, si considerano la vera ricchezza del Paese e sono pronti a mettere in gioco impegno, competenze e capacità relazionali che spesso valgono più dello stesso titolo di studio. Nelle Marche alcuni passi sono stati fatti in occasione dell’attuazione della Garanzia Giovani, la Regione sta per attribuire altri 4 milioni dei Fondi Europei per lo Sviluppo ai tirocini ma devono essere le strutture pubbliche e private ad avvicinare queste opportunità ai giovani e non i giovani a “doversi” trovare l’azienda, affermerà Stefano Mastrovincenzo, Presidente del CRU delle Marche. Occorre qualificare la formazione professionale e connetterla al sistema produttivo del territorio: agire in questa direzione consentirà sia di recuperare la dispersione scolastica di molti giovani sia di arricchire di competenze le imprese del territorio. Su questi temi si discuterà a una tavola rotonda alla quale parteciperanno, tra gli altri, Luca Ceriscioli, Presidente Regione Marche, e Sauro Longhi, Rettore UNIVPM. Concluderà i lavori Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol.
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19/05/2016 Bilancio regionale: servono risposte su lavoro, welfare e servizi
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato l’assessore al Bilancio della Regione Marche per un primo esame delle proposte in merito alla importante variazione di bilancio 2016, necessaria e urgente per dare copertura finanziaria a rilevanti capitoli di spesa rimasti scoperti nel bilancio preventivo approvato lo scorso dicembre. Un incontro utile che ha permesso di approfondire diverse questioni. I primi orientamenti illustrati dall’assessore sono stati positivamente accolti dal sindacato, in particolare le indicazioni fornite sulla spesa sociale, sul diritto allo studio e sul trasporto pubblico locale. È necessario però per Cgil, Cisl, Uil prevedere un quadro più preciso dei singoli capitoli di spesa, confrontandoli con la spesa storica e rapportandoli ai fabbisogni reale della comunità marchigiana. I sindacati hanno inoltre chiesto un impegno preciso per quanto concerne il rifinanziamento del fondo sociale per gli affitti, destinato a sostenere le famiglie in difficoltà economica, e del fondo di solidarietà per evitare l’incremento delle tariffe a carico degli utenti dei servizi sociali residenziali e semi-residenziali. Cgil, Cisl e Uil hanno anche rilanciato l’esigenza di un coordinamento fra Regione, Comuni ed Ambiti sociali per una programmazione integrata della gestione delle risorse destinate al sociale, di provenienza regionale, nazionale e locale. In questo quadro, andranno anche affrontati i temi del disagio sociale e delle azioni anti-crisi. L’assessore si è impegnato a incontrare le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil nei prossimi giorni per un ulteriore approfondimento dei temi evidenziati e per un confronto sulle proposte avanzate dal sindacato.
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19/05/2016 Sicurezza nei luoghi di lavoro. La "riunione periodica" molto più che un obbligo di legge
  Gli RLS della CISL delle Marche si sono confrontati  sul tema della riunione periodica nel corso del seminario che si è svolto  martedì 24 maggio all'auditorium "Ubaldo Tacconi" della Scuola Edile di Ancona. Un  approfondimento su uno strumento utile per fare prevenzione nei luoghi di lavoro, ma spesso sottovalutato o relegato al mero adempimento di legge. Le interviste ai  rappresentanti della sicurezza  dei lavoratori presenti all'incontro e a Cinzia Frascheri, Cisl Nazionalehttps://youtu.be/ilFDsle2DXk
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18/05/2016 Occhio al diabete, iniziativa pubblica dei Pensionati Cisl di Ancona
“Occhio al diabete” è il titolo dell’iniziativa pubblica con la quale si affronteranno le patologie della terza età e del diabete. L’incontro si svolgerà ad OSIMO venerdì 20 maggio ore 16 presso il circolo "Noi Anziani". Il diabete colpisce anche la persona anziana ed è una patologia insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. Introdurranno i lavori Giuseppe Giacco dei pensionati CISL di Ancona, e Clelia Vannicola del Coordinamento Donne FNP. All'iniziativa interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore del Centro Antidiabetico Inrca di Ancona, che tratterà dei possibili interventi terapeutici, come l’adozione di corretti stili di vita, che hanno l’obiettivo di ridurre i fattori di rischio di complicanze del diabete e delle malattie cardiovascolari.
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16/05/2016 A testa alta: pensionati marchigiani in Piazza a Roma il 19 maggio per la riforma del sistema previdenziale.
I Sindacati dei pensionati SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil sono scesi in piazza giovedì 19 maggio per chiedere una riforma strutturale del sistema previdenziale. Più di 1.000 persone sono arrivate a Roma da tutte le Marche. Maggiore flessibilità per l'accesso alla pensione per tutelare i lavoratori più "deboli", donne e mansioni usuranti, ma anche per consentire l'ingresso nel mondo del lavoro ai giovani, favorendo un ricambio generazionale richiesto anche dalle aziende, sono le richieste dei sindacati unitari dei pensionati. Va poi corretto, secondo SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil, il funzionamento del sistema contributivo per garantire pensioni dignitose a tutti coloro che in questi decenni hanno svolto lavori saltuari, discontinui e malpagati, anche sviluppando la previdenza complementare. Respingono con decisione qualsiasi ipotesi di intervento sulle pensioni di reversibilità, che nelle Marche riguardano quasi 121.000 persone, per la maggior parte donne. Infine per Cgil FNP Cisl e UILP Uil chiedono la tutela delle pensioni in essere, sia riducendo la pressione fiscale che è tra le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale. Nelle Marche ci sono 448.434 pensionati, che percepiscono 642.780 pensioni. L'importo medio lordo di una pensione Inps è di 712 € mensili (910 € per le pensioni di vecchiaia). Il 69,6% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,9% dei pensionati marchigiani percepiscono pensioni superiori al 3.000 € lordi. Al di la di rappresentazioni strumentali che lacerano i legami intergenerazionali e incitano a una guerra tra poveri, i pensionati italiani attraversano una fase di enorme difficoltà. Otto anni di crisi hanno messo in ginocchio il sistema produttivo, generando disoccupazione, specie nei giovani (22,6% il tasso di disoccupazione dei marchigiani tra 15 e 29 anni). Creare lavoro, lavoro qualificato, è la sfida a cui dare concrete risposte. Nonostante stiano scivolando sotto la soglia di povertà, i pensionati aiutano figli e nipoti che hanno perso il lavoro, dando un contributo decisivo alla coesione della comunità marchigiana. Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nelle Marche riguarda almeno 51.000 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destinato a diventare cruciale in una Regione in cui, nel 2065, l'Istat prevede che gli anziani saranno il 32,6% della popolazione totale (contro il 23,7% attuale). A tal fine non è più rinviabile la separazione tra previdenza (finanziata dalla contribuzione) e assistenza (a carico della fiscalità generale) che il sindacato chiede da tempo. "A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". Questo lo slogan della manifestazione del 19 maggio, attraverso la quale SPI FNP e UILP hanno chiesto al Governo una nuova stagione di equità sociale. Questo sistema previdenziale non è più sostenibile e va modificato. Le risorse per farlo ci sono, serve solo il coraggio di andarle a prendere. La riforma Fornero ha sottratto 80 miliardi di € da un sistema previdenziale in equilibrio. Bisogna recuperare una parte di questi soldi e trovarne altri, attraverso una tassa sui grandi patrimoni, la lotta all'evasione fiscale, alla corruzione e agli sprechi nella pubblica amministrazione. Se così non sarà, il Sindacato dei pensionati è pronto ad intensificare le iniziative di protesta e di lotta.
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16/05/2016 5 Minuti Cisl: Sciopero del Pubblico Impiego e della Scuola - Appalti e qualità dello sviluppo nelle Marche
Conferenza stampa lancio sciopero regionale del pubblico impiego, della sanità privata, del terzo settore e sciopero nazionale di tutti i lavoratori della scuola. Venerdì 20 maggio 2016 ore 9,30 presido davanti alla Prefettura di Ancona. #Contratto subito #lascuolavera. Interviste ad Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola e Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp. Appalti e qualità dello sviluppo nelle Marche, seminario promosso da Cgil Cisl e Uil Marche. Le interviste a Monia Fioruti,Fisascat Cisl Marche, Alessandro Mancinelli, Fp Cisl Marche e Massimo Giacchetti Filca Cisl Marche.
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15/05/2016 Cisl Marche tra i firmatari della nuova Carta di Fonte Avellana
Sabato 14 maggio 2016 all’Eremo Camaldolese di Fonte Avellana, dopo 20 anni dalla sua nascita, dagli allora promotori (Regione Marche, Comunità Montane, Centrali Cooperative, Sindacati confederali, associazioni agricole e artigiane ) e da nuovi soggetti aderenti come Legambiente Marche e Università di Urbino, è stata sottoscritta la nuova Carta di Fonte Avellana. Non un semplice documento di intenti a favore dell’ambiente, ma una carta che vincola i sottoscriventi a mettere in campo iniziative concrete a favore di un territorio ampio e ricco di cultura e tradizione come l’Appennino. Una carta che valorizzerà le attività tipiche della montagna come l’agricoltura, la silvicoltura, il turismo culturale ed gastronomico. Una carta che impegna le parti a creare nuove opportunità per le comunità locali nella consapevolezza che tutelare la montagna ed il suo ecosistema, la sua comunità, i suoi servizi scolastici e socio-sanitari, significa tutelare l’intera comunità regionale garantendole sicurezza idrogeologica, risorse idriche adeguate e di qualità, energia rinnovabile e pulita e anche nuova occupazione. Sostenere le imprese agricolo-forestali, le cooperative specialmente sociali, le aree protette, programmare interventi di area montana, recuperare e destinare risorse finalizzate a tali scopi sarà prioritario fin da subito per dare risposte alla montagna appenninica, il cui confine noi vediamo anche oltre la nostra regione fino all’Umbria e la Toscana. La Cisl Marche aderisce convintamente alla Carta e se ne farà promotrice in ogni sede istituzionale e non, impegnandosi affinché gli obbiettivi individuati nel documento possano essere raggiunti.
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13/05/2016 Monteprandone: 2 milioni per le politiche sociali
Raggiunta un’intesa tra l’Amministrazione Comunale di Monteprandone e le Organizzazioni Sindacali Provinciali di Cgil, Cisl, Uil e le rispettive federazioni dei pensionati, sul bilancio 2016. Nonostante le ristrettezze economiche dovute alla crisi e ai tagli dei trasferimenti statali, si è concordato di continuare ad investire sulle Politiche Sociali, prevedendo un budget di oltre 2 milioni di euro, corrispondenti a 161,39 euro per abitante, che risulta essere tra i più alti della Regione. Si riconferma la sperimentazione in atto che prevede il superamento dell’assistenzialismo, alle persone e alle famiglie in difficoltà viene infatti proposto un “percorso di aiuto sociale”, che prevede un coinvolgimento attivo nella vita comunitaria, garantendo loro un reddito minimo a fronte di una disponibilità a svolgere attività di volontariato per servizi di pubblica utilità. Per le politiche abitative l' Amministrazione interverrà a favore di chi subisce sfratti con interventi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dallo Stato e dalla Regione. L’intesa inoltre affronta i temi dello sviluppo, definendo interventi in diversi ambiti, quali i rifiuti e l’ambiente, i trasporti, l’energia, il turismo e la cultura, l’agricoltura, l’edilizia, i giovani, con azioni che nel loro insieme e attraverso la loro integrazione, definiscono una “Politica di Sviluppo” per il rilancio del territorio di Monteprandone. In questa ottica assume rilevanza l’azione volta promuovere la “cultura della legalità” coinvolgendo le Associazioni e la Scuola e attenzionando il sistema degli appalti. Di rilievo l’impegno ad aprire tavoli di confronto per sostenere i distretti produttivi, quali quelli del mobile da bagno e del florovivaismo. In merito alle politiche fiscali e tributarie si conferma l’applicazione delle aliquote Irpef progressive e la lotta all’evasione fiscale, in convenzione con l’Agenzia delle Entrate; si prevede inoltre una riduzione graduale delle tariffe della TARI correlata ai risultati raggiunti nella raccolta differenziata.
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12/05/2016 Rinnovo Rsu Acraf Angelini: alta la partecipazione al volo
Netta affermazione della Femca Cisl  in occasione delle elezioni per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) alla Acraf Angelini di Ancona. Altissima la percentuale di partecipazione al voto, pari all'80% degli aventi diritto. Eletti 12 su 21 rappresentanti sindacali della lista Cisl . «Un risultato importantissimo che conferma la fiducia e rilancia il nostro impegno sindacale a servizio dei lavoratori iscritti alla Cisl ma non solo. - commenta Piero Francia Segretario Generale della Femca Cisl Marche – Un agire sindacale concreto di vicinanza e di sostegno consolidato nel tempo: sono stati siglati, con la Direzione aziendale, otto accordi migliorativi del CCNL applicato; abbiamo creato uno sportello Cisl all’interno dell’azienda per dare informazioni e assistenza a tutti i lavoratori; una newsletter periodica dedicata agli iscritti; formazione dedicata alla lettura della busta paga o per capire meglio come funzionano i congedi parentali. Ora ci attendono sfide importanti, che affronteremo con la consapevolezza e la responsabilità che i lavoratori dell’Angelini ci hanno dato scegliendo i rappresentanti sindacali della Cisl. E’ nostro obiettivo rafforzare le relazioni industriali per lo sviluppo del sito produttivo di Ancona, con un coinvolgimento attivo dei lavoratori. Siamo impegnati per aumentare, ad esempio, la formazione congiunta e la sicurezza sul lavoro, e su proposte innovative da inserire nel prossimo contratto integrativo». In un'azienda, la Acraf Angelini, che ha visto aumentare l'occupazione negli ultimi anni passando da circa 995 dipendenti del 2013 ai 1033 del 2016 conclude Piero Francia «il nostro obiettivo è la crescita dell’azienda, dell'occupazione, e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Laddove esistono ottime relazioni sindacali, attraverso il coinvolgimento attivo dalle organizzazioni sindacali e dei dipendenti, le aziende crescono e sviluppano. Il ruolo svolto dalla Femca Cisl e dai suoi delegati, ha fatto la differenza. Sarebbe vantaggioso per tutte le aziende marchigiane implementare lo stesso modello virtuoso».
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12/05/2016 Anna Bartolini, Luca Talevi e Giovanni Faverin ospiti a Buonasera Marche
Contratto subito, la mobilitazione di chi lavora per il Paese #lascuolavera . 20 Maggio sciopero regionale del pubblico impiego, della sanità privata , del terzo settore e sciopero nazionale di tutti i lavoratori della Scuola  se ne parla in questa puntata di Buonasera Marche -  èTv Marche. Ospiti in studio Anna Bartolini, segretario  generale  Cisl Scuola Marche,  Luca Talevi, segretario generale Cisl FpMarche e in collegamento  da Roma via skype Giovanni Faverin, segretario generale Cisl Fp Nazionale. 
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11/05/2016 A testa alta: i pensionati maceratesi manifestano a Roma il 19 maggio prossimo  
Il sistema previdenziale del nostro paese non è più socialmente sostenibile. Il grido d'allarme è stato lanciato nel corso dell'Assemblea indetta dalle Federazioni dei sindacati dei pensionati SPI Cgil, FPN Cisl e UILP Uil di Macerata, che si è svolta oggi, mercoledì 11 maggio presso la sala convegni della sede della Provincia di Macerata. «Giovedì 19 maggio prossimo - sostengono i responsabili provinciali di SPI FNP e UILP - andremo tutti a Roma per manifestare in Piazza del Popolo. Una mobilitazione indetta dalle Federazioni nazionali per chiedere al Governo una riforma strutturale del sistema previdenziale. Vogliamo vengano introdotti meccanismi di flessibilità nell' accesso alla pensione, sia per tutelare donne e lavoratori "usurati", sia per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Riteniamo necessario poi correggere il funzionamento del sistema contributivo, per garantire un futuro pensionistico dignitoso a tutti coloro che, in questi decenni, hanno svolto lavori saltuari, discontinui e mal pagati. Nella Provincia di Macerata ci sono 94.210 pensionati che percepiscono 126.536 pensioni. L'importo medio lordo di una pensione Inps è di 732 € mensili (941 € per le pensioni di vecchiaia). Il 68,3% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,8% dei pensionati maceratesi percepiscono pensioni superiori a 3.000 € lordi. «Non accetteremo - proseguono - neppure alcun intervento sulle pensioni di reversibilità, che in Provincia di Macerata riguardano 23.441 persone, in maggioranza donne. Chiediamo infine vengano tutelate le pensioni in essere, sia riducendo una pressione fiscale che è tra le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale». Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nella Provincia di Macerata riguarda almeno 8.800 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destinato a diventare cruciale in una provincia in cui l'incidenza della popolazione anziana su quella complessiva (23,9%) è superiore alla media regionale (23,7%) e nazionale (21,7%). «A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". Questo sarà lo slogan della manifestazione del 19 maggio, con la quale - concludono i sindacati dei pensionati maceratesi - chiediamo al Governo interventi coraggiosi. I costi della flessibilità in uscita non possono essere caricati sui lavoratori e sui pensionati. La riforma Fornero ha agito su un sistema previdenziale in equilibrio, prelevando almeno 80 miliardi di €. Una parte di questi soldi va recuperata ed iniettata nel sistema, per sanare le distorsioni e le ingiustizie intollerabili che si sono create. Per questo però è necessario che alla riforma della previdenza si affianchi quella del fisco, a partire dall'introduzione di una tassa sui grandi patrimoni e dal deciso contrasto all'evasione fiscale».  
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11/05/2016 Sciopero nazionale della scuola venerdì 20 maggio 2016
FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal hanno proclamato lo sciopero nazionale generale della scuola per venerdì 20 maggio. Per le Marche, è indetto un presidio a partire dalle ore 9.30 in piazza del Plebiscito, dove i lavoratori della scuola organizzeranno anche un flash mob. Nella nostra regione sono coinvolti circa 26mila lavoratori, di cui 20mila docenti e 6mila Ata (personale tecnico e amministrativo). Le motivazioni della mobilitazione riguardano vari aspetti dell'organizzazione scolastica. Per il contratto non rinnovato da sette anni: la Corte costituzionale e una successiva pronuncia del Tribunale di Roma hanno sentenziato l’illegittimità di ulteriori rinvii. Inoltre, il 5 aprile è stato sottoscritto l’accordo quadro che definisce le nuove aree contrattuali della Pubblica Amministrazione; il Governo non ha ormai più alcun alibi per giustificare il mancato avvio della contrattazione. Per il personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA), ignorato dalla 107 ma oggetto di attenzioni inaccettabili dalle varie leggi di Stabilità che tagliano l’organico, riducono la possibilità di sostituire il personale assente, riversano sulle segreterie scolastiche profluvi di adempimenti che nulla hanno a che fare con la funzione istituzionale della scuola. Assunzioni, concorsi per i DSGA, incremento dell’organico, semplificazione amministrativa sono i punti rivendicativi fondamentali. Per la scomparsa completa e definitiva del lavoro precario attraverso il riconoscimento pieno di chi ha maturato diritti all’impiego per aver prestato servizio per almeno 36 mesi (limite imposto dalla Corte di Giustizia europea) da supplente e per aver acquisito titoli validi alla stabilizzazione. Per una valorizzazione della professione docente, centrata – diversamente da quanto prevede la legge 107 - sulla valutazione del lavoro collegiale e sull’impegno individuale, alleggerito dagli attuali eccessi burocratici - attraverso l’introduzione di meccanismi oggettivi di progressione della carriera da definirsi in ambito contrattuale. Il salario va ricondotto all’accordo fra le parti e sottratto all’arbitrio di un organo monocratico. Per la libertà d’insegnamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, incompatibili con la “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente scolastico. Solo dei meccanismi oggettivi, non discrezionali, di assegnazione dei docenti alle scuole garantiscono la libertà d’insegnamento, l’uguale accesso al diritto all’apprendimento e scongiurano il rischio insito nella legge 107 di una più grave divaricazione tra scuole e tra zone avvantaggiate e svantaggiate. Per i dirigenti scolastici non è più accettabile la sperequazione con la dirigenza pubblica, né il sovraccarico di incombenze e responsabilità cui fa riscontro un calo delle retribuzioni percepite. Si profila inoltre una modalità di valutazione ingiusta e offensiva. Per investimenti nell’istruzione che colmi il gap con la media degli investimenti dei paesi Ocse (5,9%) incrementandoli di un punto di PIL.  
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11/05/2016 Centro rifugiati alle Saline: non è quello il modello giusto di accoglienza
Chiediamo accoglienza diffusa, trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali, integrazione e valorizzazione delle persone. Una rete di cittadini attivi e di associazioni che operano nel territorio falconarese sui temi sociali e con le persone migranti intende chiarire la propria posizione sull’ipotesi di realizzazione di un centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo in zona Saline tra Camerata Picena e Falconara. Residenti e migranti rischiano di essere tutti vittima di politiche autoritarie per le quali il diritto alla libertà di movimento viene trasformato in una tragica emergenza e in una follia assistenzialistica. L’accoglienza non può prevedere la concentrazione di centinaia di persone in spazi circoscritti e isolati. Né alle Saline, né altrove. Il modello di accoglienza più efficace, che costituisce già una realtà per decine di richiedenti asilo sul nostro territorio è l’accoglienza diffusa: piccoli gruppi proporzionati alla dimensione urbana, in appartamenti, con attività di integrazione e mediazione linguistica e culturale. Le persone accolte vanno valorizzate nelle loro competenze, favorendo e promuovendo la costruzione di una prospettiva di vita. Le comunità locali sono parte integrante del processo di accoglienza, vanno informate e coinvolte. Le problematiche che sorgono non vanno minimizzate, al contrario devono essere capite e dove è possibile risolte. La cittadinanza attiva e il mondo associativo devono essere una parte fondamentale del processo di integrazione. Questi elementi non solo qualificano l’accoglienza, ma sono anche i migliori interventi per la sicurezza e il controllo del territorio. Chiediamo che l’accoglienza abbia le caratteristiche sopra descritte e che ogni passaggio decisionale sia condiviso con le comunità locali (enti Locali ed organizzazioni presenti nel territorio). Rivendichiamo un imprescindibile ruolo di vigilanza civile e di tutela della dignità e dei diritti delle persone. Agesci comunità capi di Falconara, Free Woman Onlus, Gruppo Umana Solidarietà onlus, Anolf-CISL Ancona,, Falkatraz Onlus-per la costituzione di spazi pubblici, Azione Cattolica Parrocchia San Giuseppe, Ass. LaTenda d’Abramo, Gruppo Unità di Strada per senza tetto di Falconara, Parrocchia del Rosario-Falconara.
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10/05/2016 I pensionati raccontano gli antichi mestieri. Ad Ascoli Piceno, incontro tra generazioni
Il sindacato dei pensionati FNP della Cisl di Ascoli Piceno, il Coordinamento donne e l’associazione di volontariato Anteas, organizzano, con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno, "I PENSIONATI RACCONTANO". Venerdì 13 maggio 2016, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, presso il Chiostro Maggiore di San Francesco nel centro storico di Ascoli Piceno. Un incontro fra le generazioni per riscoprire gli antichi mestieri e le tradizioni picene. Saranno presenti artigiani locali che mostreranno, alle scolaresche invitate a partecipare, il loro lavoro artigiano, dalla lavorazione della ceramica e del rame all' arte dei merletti. «L’ iniziativa nasce al fine di trasferire ai giovani di oggi un passaggio della nostra fugace vita. – afferma Raffaele Annibali, responsabile della Fnp Cisl di Ascoli Piceno – E’ importante far conoscere alle nuove generazioni gli stenti ed i sacrifici di un tempo, segnati da momenti grigi quali le guerre le carestie,  le tribolazioni, in cui però non vennero mai a mancare i valori umani quali la solidarietà e la fratellanza. » La partecipazione è gratuita e aperta a tutta la cittadinanza. Ascoli Piceno 10 maggio 2016
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10/05/2016 A testa alta! Il 19 maggio i pensionati manifestano a Roma
I Sindacati dei pensionati SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil scendono in piazza giovedì 19 maggio prossimo per chiedere una riforma strutturale del sistema previdenziale. Più di 1.000 persone arriveranno a Roma da tutte le Marche. Maggiore flessibilità per l'accesso alla pensione per tutelare i lavoratori più "deboli", donne e mansioni usuranti, ma anche per consentire l'ingresso nel mondo del lavoro ai giovani, favorendo un ricambio generazionale richiesto anche dalle aziende, sono le richieste dei sindacati unitari dei pensionati. Va poi corretto, secondo SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil, il funzionamento del sistema contributivo per garantire pensioni dignitose a tutti coloro che in questi decenni hanno svolto lavori saltuari, discontinui e malpagati, anche sviluppando la previdenza complementare. Respingono con decisione qualsiasi ipotesi di intervento sulle pensioni di reversibilità, che nelle Marche riguardano quasi 121.000 persone, per la maggior parte donne. Infine per Cgil FNP Cisl e UILP Uil chiedono la tutela delle pensioni in essere, sia riducendo la pressione fiscale che è tra le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale. Nelle Marche ci sono 448.434 pensionati, che percepiscono 642.780 pensioni. L'importo medio lordo di una pensione Inps è di 712 € mensili (910 € per le pensioni di vecchiaia). Il 69,6% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,9% dei pensionati marchigiani percepiscono pensioni superiori al 3.000 € lordi. Al di la di rappresentazioni strumentali che lacerano i legami intergenerazionali e incitano a una guerra tra poveri, i pensionati italiani attraversano una fase di enorme difficoltà. Otto anni di crisi hanno messo in ginocchio il sistema produttivo, generando disoccupazione, specie nei giovani (22,6% il tasso di disoccupazione dei marchigiani tra 15 e 29 anni). Creare lavoro, lavoro qualificato, è la sfida a cui dare concrete risposte. Nonostante stiano scivolando sotto la soglia di povertà, i pensionati aiutano figli e nipoti che hanno perso il lavoro, dando un contributo decisivo alla coesione della comunità marchigiana. Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nelle Marche riguarda almeno 51.000 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destinato a diventare cruciale in una Regione in cui, nel 2065, l'Istat prevede che gli anziani saranno il 32,6% della popolazione totale (contro il 23,7% attuale). A tal fine non è più rinviabile la separazione tra previdenza (finanziata dalla contribuzione) e assistenza (a carico della fiscalità generale) che il sindacato chiede da tempo. "A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". Questo sarà lo slogan della manifestazione del 19 maggio, attraverso la quale SPI FNP e UILP chiedono al Governo una nuova stagione di equità sociale. Questo sistema previdenziale non è più sostenibile e va modificato. Le risorse per farlo ci sono, serve solo il coraggio di andarle a prendere. La riforma Fornero ha sottratto 80 miliardi di € da un sistema previdenziale in equilibrio. Bisogna recuperare una parte di questi soldi e trovarne altri, attraverso una tassa sui grandi patrimoni, la lotta all'evasione fiscale, alla corruzione e agli sprechi nella pubblica amministrazione. Se così non sarà, il Sindacato dei pensionati è pronto ad intensificare le iniziative di protesta e di lotta.Le Segreterie regionali di SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL Marche
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10/05/2016 Sauro Rossi ospite a Buongiorno Marche èTvMarche
Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche, intervistato da Lucio Cristino in diretta a Buongiorno Marche, èTv Marche ch12 09/05/2016 Il punto su sanità, servizi, trasporti, pensioni e pubblico impiego.
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10/05/2016 Polizia locale in piazza per il riconoscimento del ruolo professionale
Vigili urbani in presidio ieri mattina davanti alle sedi delle Prefetture marchigiane per manifestare contro «l' indifferenza di governo e politica rispetto allo stato di abbandono in cui sono lasciati i corpi di polizia locale».  FP CGIL-CISL FP-UIL FPL chiedono di eliminare, le disparità e le discriminazioni, in termini di diritti e tutele, esistenti rispetto agli altri lavoratori del Comparto Sicurezza. Non si può non evidenziare, infatti, che, ormai da anni, con particolare riferimento alle funzioni proprie dei Corpi ed ai protocolli istituzionali ed operativi fra i soggetti politici rappresentativi delle istituzioni in ambito territoriale per le politiche di sicurezza integrata, la Polizia Locale viene impiegata in attività che poco hanno a che fare con i propri compiti d’istituto svolgendo spesso nei fatti attività di pubblica sicurezza e di ordine pubblico nonché di contrasto alla microcriminalità. Diventa quindi fondamentale affrontare le questioni legate al riconoscimento della specificità professionale, all’equiparazione ai fini previdenziali ed assistenziali tra le forze di polizia, ai riconoscimenti delle tutele e dei diritti, a partire dal ripristino dell’equo indennizzo e della causa di servizio. FP CGIL-CISL FP-UIL FPL hanno inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Interno in merito alla recente vicenda dell’esclusione della Polizia Locale dalla vigilanza presso i seggi elettorali, in occasione della consultazione referendaria, ottenendo la revisione dei contenuti della circolare del 5 aprile e denunciando, al tempo stesso, la situazione di stallo assoluto e la discriminazione che continua ad essere messa in campo nei confronti della Polizia Locale rispetto agli altri corpi di Polizia. Preoccupa, inoltre, che si discuta di una riforma sulla sicurezza urbana prevedendo un cambiamento delle funzioni in assoluta assenza di un confronto con le Organizzazioni sindacali, ma, soprattutto, senza prevedere un miglioramento delle condizioni del personale. FP CGIL-CISL FP-UIL FPL hanno, quindi, programmato la mobilitazione su tutto il territorio nazionale, organizzando in contemporanea iniziative del personale della Polizia Locale (sit-in davanti alle Prefetture; incontri con i Parlamentari del territorio, con i candidati Sindaci alle prossime elezioni amministrative), per manifestare tutta l’indignazione per la totale assenza di risposte e portare avanti le rivendicazioni per: • rendere l’ormai obsoleta Legge 65/86 più rispondente al mutato quadro normativo e istituzionale, uniformando su tutto il territorio nazionale le condizioni operative della Polizia Locale; • un giusto riconoscimento e valorizzazione del ruolo e delle funzioni della Polizia Locale • il rinnovo del CCNL di riferimento ed il riconoscimento della specificità e peculiarità dei Corpi di Polizia Locale; • l’apertura di un confronto serrato sul DDL SICUREZZA, coinvolgendo Ministero dell’Interno, Anci e parti sociali che dia risposte alle esigenze ed ai bisogni del personale; • porre fine all’ingiusta discriminazione, che ha estromesso gli appartenenti ai Corpi di Polizia Locale dal riconoscimento della causa di servizio e dall’equo indennizzo; • la tutela e l’equità del trattamento economico e delle condizioni di lavoro.
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09/05/2016 5 Minuti Cisl: Sciopero lavoratori dei servizi - Protetto. Rifugiato a casa mia
#Fuoriservizio, Contratto Adesso. Sciopero nazionale farmacie private, addetti al turismo, mense, pulizie, ecc. Manifestazione regionale ad Ancona . L'intervista a Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Marche, a Fabio Romiti, farmacista, e a Serenella Marchigiani, addetta di un'impresa di pulizie. Protetto. Rifugiato a Casa Mia. Accoglienza e integrazione in famiglia, l'Anolf aderisce al progetto Caritas. Le interviste a Neli Isaj, Anolf Marche, a Stefania Papa, referente progetto Caritas e al cardinale Edoardo Menichelli.
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06/05/2016 Gioco d’azzardo. I Sindaci facciano la loro parte.
La Cisl  Fano partecipa all’iniziativa dello Slotmob che si svolgerà a Fano il 6 e il 7 Maggio.  Il gioco d’azzardo è il dramma sociale del nostro tempo e del nostro territorio con un aumento vertiginoso di utenti dell’azzardo sia con strumenti tradizionali (slot machine, gratta vinci) sia con  strumenti  di scommesse virtuali  che sfuggono a qualsiasi controllo. Aumenta la diffusione  soprattutto tra i giovani e gli adolescenti . Il gioco d'azzardo on line in Italia è in mano a 85  società. Non solo. Le prime 10 detengono il 75% del mercato. Rispetto al 2011, quando le imprese del settore erano ben 274, c'è stata una costante concentrazione del business in grandi operatori, molti dei quali multinazionali. Nel 2015 la spesa degli italiani è cresciuta del 13%, raggiungendo quota 821 milioni di euro, traguardo mai raggiunto negli ultimi cinque anni. E a trainare l'azzardo on line sono le slot macchine (+41%) e le scommesse sportive (+25%). Gli italiani, inoltre, giocano sempre di più tramite tablet e smartphone. È quanto emerge dal rapporto annuale dell'Osservatorio gioco on line del Politecnico di Milano, promosso insieme all'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Nel 2015 gli italiani che hanno puntato almeno una volta on line sono stati 1,5 milioni. E’ un problema che nasce  da scelte governative  le quali hanno incentivato moltissimo  la diffusione del gioco d’azzardo.  Di fronte a questo  dramma sociale – Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl Fano -  chiede a tutti i sindaci del territorio di operare scelte di contrasto; ovvero  di adottare immediatamente regolamenti comunali che non permettano  la localizzazione delle sale gioco nei centri abitati, nelle vicinanze dalle scuole e dei centri commerciali; di disporre il divieto della pubblicità sui mezzi pubblici; mettere in atto una fiscalità di vantaggio per quei locali che non installano slot machine e non diffondono i sistemi tradizionali  del  gratta vinci (azzeramento tassa sui rifiuti e occupazione suolo pubblico; ) di promuovere campagne informative in tutti i luoghi pubblici  comunali, nelle scuole  e nei siti istituzionali contro il gioco di azzardo;  di regolamentare gli orari di accesso alle sale slot e  infine  di verificare i requisiti di accesso degli utenti, evitando che tra i giocatori vi siano minorenni. “Le amministrazioni comunali abbiano il coraggio di adottare queste scelte – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - siamo contenti che il sindaco di Fano aderisca al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Queste  scelte  coraggiose sono  necessarie per il bene della collettività".  
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03/05/2016 Marco Ferracuti e Roberto Ascani ospiti a Buonasera Marche
Dalla Crisi  di Aerdorica al trasporto pubblico locale: focus sulla mobilità nelle Marche. Spazio Cisl a Buonasera Marche -  èTv Marche - . Ospiti in studio Marco Ferracuti, segretario regionale  Cisl Marche e Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche.
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03/05/2016 Fuori servizio, contratto adesso. 6 Maggio 2016 sciopero e corteo ad Ancona
Un migliaio nelle Marche, oltre un milione e mezzo in Italia, i lavoratori che hanno incrociato le braccia venerdì 6 maggio in segno di protesta per il mancato rinnovo del contratto nazionale. Un corteo colorato proveniente da tutte le Marche, ha attraversato il centro di Ancona arrivando a Piazza del Plebiscito dove una delegazione di lavoratori ha incontrato in Prefettura il vicario Paolo De Biagio e la dottoressa Angela Buzzanca. Sono farmacisti, addetti delle imprese di pulizia, di mense, delle agenzie di viaggio, camerieri, cuochi, termali, del turismo, professionisti a cui ci rivolgiamo per soddisfare necessità importanti della vita quotidiana “a marcare il FUORI SERVIZIO” e a scendere in piazza per uscire da quella invisibilità a cui l’articolarsi del lavoro in realtà di piccole dimensioni, li consegna. Si tratta infatti di piccole aziende che spesso non superano, almeno nella nostra regione, i tre, quattro dipendenti a lasciare i propri collaboratori senza contratto da oltre tre anni. Quando invece le imprese sono di grandi dimensioni operano comunque in appalti che impiegano pochi lavoratori e per una manciata di ore. Le associazioni datoriali che rappresentano queste tipologie di imprese continuano con una sapiente tecnica dilatoria a rendere inconcludenti le innumerevoli trattative che si sono susseguite nel corso di questi anni. Cambiano le controparti, cambiano i settori, ma il risultato non cambia: i contratti non si rinnovano e i salari già esigui non si adeguano al variare del potere di acquisto, mentre l’impianto normativo, vecchio e inadeguato, stenta a valorizzare la professionalità e le esigenze dei lavoratori dei diversi settori uniti nella protesta. La storia si ripete: quando il contratto nazionale scade, le associazioni datoriali subordinano il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative. Il contratto, in altre parole, si rinnova solo se a pagarlo sono le lavoratrici ed i lavoratori con la rinuncia di propri diritti e tutele. Diritti e tutele che già sono ridotti al lumicino dalla tanta flessibilità che in questi settori le controparti non chiedono, ma si vanno a prendere facendo slalom tra legge e contratto. I contratti di lavoro sono in genere di poche ore settimanali, comprendono la domenica, le festività e spesso sono mercé dei cambi di appalto che possono rimettere in discussione l’occupazione e i livelli retributivi acquisisti. Alla protesta di venerdì, che ha potuto contare su un numero di lavoratori che il precetto per la copertura di servizi minimi essenziali riduce fortemente, sono stati affidati pochi, ma importanti obiettivi che le assemblee dei lavoratori di questi giorni hanno scandito con precisione: - un aumento salariale dignitoso; - Norme che valorizzino le professionalità - Garanzie per l’occupazione.
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03/05/2016 Sciopero pubblico impiego venerdì 20 Maggio 2016
  I sindacati del pubblico impiego hanno indetto per il 20 maggio 2016 lo sciopero regionale  del settore pubblico con presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura di Ancona, p.zza del Plebiscito a partire dalle ore 10,00.  Fp Cgil Cisl Fp UilFpl UilPa  chiedono al Governo la stipula di un contratto nazionale triennale che contenga per tutti i comparti il riconoscimento di 150 euro medi a regime a titolo di rinnovo, l’attivazione di relazioni sindacali improntate al rafforzamento degli istituti della partecipazione e a sancire definitivamente l’esigibilità della contrattazione da finanziare anche con la lotta ai veri sprechi ed alla spesa improduttiva, l’individuazione di una disciplina utile a superare i vincoli della legge Fornero e a stabilire forme di flessibilità in uscita che prendano in considerazione i lavori usuranti come ad esempio quelli del personale addetto all’assistenza sanitaria, al lavoro di cura e polizia locale. Per quanto riguarda invece la Sanità Privata ed il Terzo Settore, i sindacati del pubblico impiego chiedono di definire due grandi cornici contrattuali, quella della filiera dei servizi sanitari e quella dei servizi assistenziali. L’obiettivo è di dare certezze normative ed economiche a lavoratori che subiscono un dumping contrattuale ormai inaccettabile e la precarietà relativa a tali settori dovuti anche alla poca chiarezza degli appalti. Il lavoro pubblico ha pagato un prezzo troppo alto. La Corte dei Conti e l'Istat lo certificano : mentre la spesa pubblica è cresciuta di 200 miliardi di euro in 10 anni, il costo del lavoro pubblico è sceso sensibilmente, insieme al valore reale dei salari ed i dipendenti sono diminuiti di 370mila unità.  Con lo sciopero regionale del 20 maggio 2016, i sindacati intendono spiegare anche ai cittadini marchigiani, che il nemico del pubblico  è la spesa che non produce né servizi né stimoli all'economia, ma solo rendite. «La spesa -  secondo i sindacati di categoria - che nessuno osa toccare. Occorre definire i costi standard per eliminare sprechi e garantire un'oculata gestione dei soldi pubblici. Bisogna recuperare risorse, non effettuare ulteriori tagli, migliorare i servizi a cittadini e imprese. - rilanciano i vertici regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Uilpa - Investire nella professionalità di chi da troppi anni è privato del diritto al contratto, assumere giovani qualificati, a partire dai vincitori di concorso, garantire il turn over, stabilizzare i precari. Le risorse ci sono, ma sono investite male e in modo non sempre limpido.» «Sulle proposte e sulla qualità dei servizi da garantire intendiamo coinvolgere e creare alleanze con la società civile a livello territoriale - concludono - attraverso una mobilitazione capillare che - individuando anche le ragioni del disagio degli utenti - si confronti con le esigenze di valorizzazione delle professionalità e di garanzia di un lavoro dignitoso per i lavoratori dei servizi.»  
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02/05/2016 5 Minuti Cisl: Primo Maggio 2016 - Sciopero concessionarie autostradali
Primo Maggio 2016, Più Valore al Lavoro. Il punto di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche . Sciopero nazionale lavoratori concessionarie autostradali. Nelle Marche presidio e volantinaggio al casello Ancona nord - A14 . Le interviste a Luca Tassi, segretario Filca Cisl Marche, Raffaele Ricco impiegato Spea Engineering spa e Diego Fiaschetti tecnico di laboratorio Pavimental spa.  https://youtu.be/RTr9D05ytmc
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01/05/2016 Festa del lavoro, 1 maggio 2016
Il Primo Maggio 2016 nelle Marche registra un quadro di sostanziale “sospensione” che ci viene trasmesso dai dati 2015 riferiti all'occupazione regionale. Il tasso di disoccupazione si attesta sul 9,95 %, stabile rispetto al 2014, dopo il picco del 2013 che aveva sfiorato l’11%. Nel 2015 l’occupazione ha avuto un trend più negativo nella Provincia di Pesaro, sostanzialmente stabile su Macerata, in leggero aumento ad Ascoli e Fermo, più dinamico ad Ancona. Il numero degli occupati marchigiani resta stabile a circa 625.000, divisi tra 455.000 dipendenti, in calo del 2,4% rispetto al 2014, e circa 170.000 indipendenti, in crescita sul 2014 di oltre 10.000 unità. Il differenziale di disoccupazione con gli anni precedenti la grande crisi resta alto per una regione che meno di dieci anni fa viaggiava su cifre fisiologiche del 4 % di disoccupati. «E' urgente accelerare l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo, siamo davvero in ritardo – sostiene Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - con misure di politica attiva di qualità che mirino a prendere in carico e riorientare il disoccupato e in una logica di sussidiarietà tra servizi pubblici e privati». «Un aumento di lavoratori indipendenti va valutato attentamente: positivo se si tratta di nuove attività di impresa o professionali, preoccupante se riferito a lavoratori espulsi e spinti ad aprire partita iva per continuare a collaborare con l’azienda.   - continua Mastrovincenzo - Per fermare la crescita vertiginosa dei voucher avvenuta anche nelle Marche vanno affidate alla contrattazione le regole di utilizzo: altrimenti si continuerà ad utilizzarli in alternativa al lavoro regolare; la tracciabilità proposta dal Governo non basta per evitare abusi.» Questa considerazione è basata anche sul trend non favorevole delle imprese artigiane, scese a 47060 nel 2015,  993 unità in meno sull'anno precedente. I dati Istat, dell’Ente Bilaterale Artigianato Marche e del Centro Studi Confindustria Marche evidenziano che ancora a soffrire di più’ sono le imprese di minore dimensione e quelle con minor propensione all’export.Anche se è sempre meno possibile valutare la situazione reale basandosi su dati medi, in quanto ci sono condizioni e parametri sempre più’ variegati da azienda ad azienda. «E' necessario ampliare il potenziale della formazione a tutti i livelli ( il 20% delle imprese artigiane ha fatto formazione negli ultimi due anni), va favorito  l’ingresso nelle imprese di giovani ad alta scolarità rafforzando programmi specifici di cooperazione università-imprese, sviluppare le reti telematiche: poche le imprese marchigiane che ne utilizzano a pieno le potenzialità, ma molte anche le aree non servite adeguatamente.La tendenza nell’industria marchigiana  è ad un leggero miglioramento ma ancora troppo modesto.- conclude Mastrovincenzo -  A livello nazionale andrebbero sostenuti fiscalmente gli investimenti . » Corriere Adriatico 1 maggio 2016 Il 1 maggio 2016, Festa del lavoro, la Cisl Marche parteciperà alle seguenti iniziative organizzate sul territorio regionale. MACERATA A Macerata rinviato il tradizionale appuntamento con il Primo Maggio Festival ai Giardini Diaz, evento organizzato dal Comune di Macerata e patrocinato da Cgil, Cisl e Uil. Stand gastronomici, musica dal vivo per due giorni nei giardini pubblici della città. La festa, inizialmente prevista per il 30 aprile e il 1 maggio, si terrà il 5 e il 6 maggio. La Cisl partecipa anche ai comizi organizzati a Pioraco  presso la Cartiera, ore 10,30 con Rocco Gravina e a Recanati a partire dalle ore 11.15 presso il teatrino della Chiesa di San Francesco con Silvia Spinaci. Cgil Cisl e UIl celebreranno la Festa del lavoro a Genova. Un corteo attraverserà le vie della città partendo da piazza Verdi (via Cadorna) alle ore 10.30 (concentramento ore 9.30) per poi raggiungere piazza De Ferrari (ore 11.30), dove si terranno i comizi conclusivi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Il tradizionale concertone, in Piazza San Giovanni a Roma, sarà condotto da Luca Barbarossa e vedrà alternarsi sul palco gli Skunk Anansie, Max Gazzè, Vinicio Capossela, gli Asian Dub Foundation, Salmo, Marlene Kuntz, Tiromancino, Fabrizio Moro, Gianluca Grignani, i bosniaci Dubioza Kolektiv, i Modena City Ramblers, i TheGiornalisti e Coez.
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