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21/05/2011 Lo studio della ricercatrice Silvia Spinaci
Lavori in corso del 20/05/2011
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20/05/2011 Detassazione del salario: quando si applica
Con la Circolare n° 19/E del 10 maggio u.s. l’Agenzia delle entrate e il Ministero del Lavoro hanno fornito chiarimenti circa l’applicabilità dell’imposta sostitutiva del 10% alle somme erogate nel 2011 a fronte di incrementi di produttività, in attuazione di accordi collettivi di livello aziendale o territoriale. La circolare chiarisce che il beneficio fiscale opera  successivamente alla stipulazione dei medesimi accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali e che, quindi,  le somme erogate dal datore di lavoro nel 2011 a fronte di incrementi di produttività,  prima della stipula degli stessi accordi, non possono essere assoggettate all’imposta sostitutiva agevolata del 10%. La circolare, peraltro, anche al fine di evitare possibili contenziosi fra le Parti sui contenuti delle intese e fra l’Erario e i sostituti di imposta,  stabilisce che ai fini della prova sia comunque indispensabile la formalizzazione per iscritto degli accordi, restringendo dunque la portata della precedente formulazione. In considerazione dell’incertezza che ha caratterizzato l’applicazione del regime agevolato nella prima parte dell’anno la circolare prevede, inoltre, che i sostituti d’imposta che abbiano applicato l’imposta sostitutiva sulle somme corrisposte in assenza di accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali possano provvedere al versamento della differenza tra l’importo dell’imposta sostitutiva già versato e l’importo effettivamente dovuto in applicazione delle ritenute ordinarie sui redditi di lavoro dipendente, comprensiva di interessi, senza l’applicazione delle sanzioni.
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20/05/2011 A Roma Assemblea nazionale dei Quadri e Delegati Cisl e Uil
Sabato 21 maggio si terrà a Roma presso il Palazzetto dello Sport in piazza Apollodoro l'Assemblea dei Quadri e Delegati di Cisl e Uil che inizierà alle ore 9.30 e si concluderà alle ore 13.00. Nel corso dell'Assemblea sarà approvata la piattaforma per la Manifestazione Nazionale del 18 giugno a Roma di lavoratori e pensionati per ottenere la legge di Riforma Fiscale e misure per la riduzione degli sprechi e dei costi della politica; la legge quadro per la Non-Autosufficienza; misure più efficaci per lo sviluppo ed il lavoro e la riaffermazione della contrattazione nelle pubbliche amministrazioni Nel corso dell'Assemblea sono previsti gli interventi del Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti.
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17/05/2011 Festival nazionale studenti universitari a Macerata
Vi segnaliamo Unifestival, il primo festival nazionale degli studenti universitari: tre giorni - dal 18 al 20 maggio - dedicati a musica, teatro e incontri con personalità di rilievo del mondo della cultura e dello spettacoloPer maggiori informazioni vai a http://festival.unimc.it/
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17/05/2011 «Per un Europa federale, solidale e coesa»
Per l'appuntamento del Congresso di Atene della Ces Cgil, Cisl e Uil - presenti con i rispettivi leader, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - hanno elaborato un contributo comune dal titolo ''Per un'Europa federale, solidale e coesa'',  in cui mettono in guardia anche dal rischio di una ''vera emergenza democratica''. "La gestione della crisi da parte delle Istituzioni europee e, in particolare, del Consiglio, sta segnando una fase molto bassa del processo di integrazione europea e la stessa crisi finanziaria ha innescato una crisi piu' generale dell'Europa la cui soluzione sembra molto lontana", si legge nel documento. ''La risposta intergovernativa, caratterizzata da approcci legati quasi esclusivamente agli interessi di breve periodo dei governi dei paesi membri, ha prodotto interventi tardivi e contradditori nei confronti degli Stati membri piu' in difficolta"."Il ritorno a politiche di rigore monetario e' avvenuto invece in maniera affrettata e senza una valutazione complessiva del peggioramento indotto dalla crisi, in particolare per quanto riguarda la coesione economica e sociale dell'Ue''. Oltretutto, sostengono ancora Cgil, Cisl e Uil, ''gli effetti delle scelte 'anti-crisi' non aiutano l'Ue a rientrare nel gioco della competitivita' mondiale, mentre l'euro resta esposto alle speculazioni della finanza selvaggia, cosi' come fragili restano i paesi colpiti dalla speculazione''. Tutto questo, per Cgil, Cisl e Uil, ''ha a che fare con scelte sbagliate e con egoismi nazionali, con l'emergere di atteggiamenti nazionalistici, il dilagare di sentimenti di disaffezione da parte dei cittadini nei confronti dell'Unione Europea e del suo processo di integrazione. Cosi' si rischia una vera emergenza democratica per l'Europa''. Il Documento di Cgil, Cisl e Uil
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16/05/2011 A Roma Assemblea nazionale dei Quadri e Delegati Cisl e Uil
Sabato 21 maggio si terrà a Roma presso il Palazzetto dello Sport in piazza Apollodoro l'Assemblea dei Quadri e Delegati di Cisl e Uil che inizierà alle ore 9.30 e si concluderà alle ore 13.00. Nel corso dell'Assemblea sarà approvata la piattaforma per la Manifestazione Nazionale del 18 giugno a Roma di lavoratori e pensionati per ottenere la legge di Riforma Fiscale e misure per la riduzione degli sprechi e dei costi della politica; la legge quadro per la Non-Autosufficienza; misure più efficaci per lo sviluppo ed il lavoro e la riaffermazione della contrattazione nelle pubbliche amministrazioni Nel corso dell'Assemblea sono previsti gli interventi del Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti.
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16/05/2011 La nuova tessera CARD CISL
LA TESSERA CISL CARD Chi è iscritto alla Cisl, con la nuova TESSERA CARD (LINK), avrà delle opportunità in più.TUTELA e VANTAGGI andranno di pari passo: SERVIZI CISL "PIU' TUTELE PIU' VANTAGGI". Serivizi agevolati in materia di asssitenza, previdenza, fisco e vertenze, da parte degli Enti e Associazioni promossi dalla CISL Agevolazioni e sconti offerti dalle Convenzioni Nazionali nel campo bancario, assicurativo, energetico, alimentare ecc. NOI CISL (LINK) Condizioni vantaggiose all'interno del nuovo circuito, attivo dal mese di marzo 2011, in continua espansione e costituito già da migliaia di esercizi e punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale Vantaggi da migliaia di convenzioni stipulate dalle strutture sindacali, a livello regionale e territoriale, in tutti i settori "A presidio di Libertà, Giustizia e Democrazia": Il Sindacato Nuovo e del Futuro Valori Strumenti Struttura Organizzativa Strutture regionali Le Federazioni di categoria
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13/05/2011 Riforma dell'apprendistato. Un passo importante per l'occupazione giovanile.
Riforma dell’apprendistato: un passo importante per l’occupazione  giovaniledi Giorgio SantiniDopo una lunga “gestazione” contrassegnata, in particolare, dall’accordo tra Governo, Regioni e parti sociali dello scorso 27 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, la riforma dell’ apprendistato. Si tratta davvero di una buona notizia, anche in considerazione della difficile condizione dei giovani nel nostro mercato del lavoro, che si affianca all’introduzione del credito d’imposta per le assunzioni nel Mezzogiorno, varato contestualmente dal Governo nel c.d. “Piano Sviluppo”. Il rafforzamento dell’apprendistato interviene contemporaneamente sulle due linee di frattura sociale che segnano in negativo la condizione giovanile nel nostro paese: la crescente separazione tra scuola e lavoro che determina una grande difficoltà ad incrociare la domanda di lavoro e il vero e proprio blocco dell’accesso al lavoro, determinato dal protrarsi della crisi economica, che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha generato consistenti bacini di disoccupazione e cassa integrazione. Dal punto di vista della tecnica legislativa è apprezzabile la decisione di procedere con un testo unico dell’apprendistato, che andrà a sostituire tutta la normativa precedente, semplificando il lavoro di operatori e interpreti e contribuendo a rilanciare un contratto che potrà diventare, sempre più, il canale privilegiato e stabile di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il contratto di apprendistato continuerà ad operare su tre livelli: la qualifica professionale per i giovanissimi anche in assolvimento dell’obbligo di istruzione; la professionalizzazione dei giovani dai 18 ai 29 anni; il conseguimento di un titolo di scuola media secondaria, istruzione tecnica superiore, universitario o post-universitario in aziende  convenzionate con istituzioni educative. A queste categorie si affiancano alcune novità significative relative ai possibili fruitori del contratto: i lavoratori in mobilità (senza limiti di età), i praticanti degli studi professionali ed i lavoratori del pubblico impiego. Per quanto riguarda la disciplina generale comune, essa viene affidata alla contrattazione collettiva nel rispetto di alcuni principi: dalla forma scritta del contratto e del piano formativo individuale, alla conferma del sottoinquadramento di due livelli, che può esser utilizzato in alternativa alla percentualizzazione, alla presenza di un tutor, alla registrazione della formazione nel libretto formativo, al riconoscimento della qualifica professionale ai fini contrattuali. Tra i principi generali viene confermato chiaramente che il contratto di apprendistato è da considerarsi un rapporto a tempo indeterminato che può concludersi al termine della fase di apprendistato ma, nel silenzio assenso del datore di lavoro, si stabilizza automaticamente. E’ stata tra l’altro inserito, su precisa richiesta della Cisl, il coinvolgimento dei Fondi nterprofessionali nei percorsi formativi per gli apprendisti. Per quanto riguarda l’apprendistato professionalizzante, riservato ai giovani tra 18 e 29 anni, saranno gli accordi interconfederali e i contratti collettivi a stabilire durata e modalità di erogazione della formazione in funzione dei profili professionali stabiliti nei sistemi di classificazione e inquadramento, nonché la durata del contratto, comunque non superiore a 6 anni. Rispetto all’apprendistato per una qualifica professionale, anche in diritto dovere, si stabilisce che in tutti i settori possono essere assunti i ragazzi che abbiano compiuto quindici anni, con una regolamentazione dei profili formativi rimessa alle Regioni, che dovranno comunque prevedere un periodo di formazione congruo. In caso di mancata 2 regolamentazione regionale, interverrà un Decreto del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro dell’Istruzione, sentite le parti sociali. L’apprendistato di alta formazione è anch’esso affidato alle Regioni per la regolamentazione dei profili formativi; lo strumento risulta ulteriormente valorizzato grazie al possibile utilizzo per l’assolvimento del praticantato presso gli studi professionali e al rafforzamento della possibilità di incrocio con il percorso del dottorato di ricerca. Sugli standard formativi il testo contiene l’impegno a definirli entro 12 mesi, da parte dei due ministeri interessati, Lavoro e Istruzione, previa intesa con le Regioni, mentre gli standard professionali di riferimento ai fini della verifica degli esiti dei percorsi formativi in apprendistato professionalizzante sono quelli definiti nei Ccnl di categoria. Rispetto agli incentivi sono confermati quelli vigenti mentre lo svolgimento della formazione sarà soggetto all’effettiva verifica, da parte degli enti bilaterali o di soggetti accreditati a livello regionale, con relative, significative sanzioni in caso di mancato assolvimento. Va ricordato che la riforma sarà soggetta al fondamentale vaglio del rapporto con le Regioni: rimangono infatti alcuni nodi da sciogliere  proprio per quanto riguarda il rapporto con le competenze regionali. Pur nella positività della riforma vi sono alcuni punti problematici. E’ necessario, infatti, reperire, all’interno delle risorse disponibili, i finanziamenti necessari per rendere più robuste le incentivazioni finanziarie, in modo da offrire al contratto di apprendistato un carattere privilegiato rispetto ad altri per facilitare l’ingresso stabile dei giovani nel mondo del lavoro. In merito alla formazione trasversale prevista nell’apprendistato professionalizzante (40 ore per il primo anno, 24 per il secondo) essa dovrebbe essere mantenuta su 40 ore, dato quantitativo mutuato da numerosi accordi sindacali, anche negli anni successivi al primo. Viene poi generalizzato l’abbassamento a quindici anni per il diritto dovere: esso dovrà essere sempre accompagnato da percorsi di formazione che affianchino l’accesso al lavoro e che portino all’effettiva acquisizione di una qualifica professionale, in collegamento con i percorsi di istruzione professionale triennali già esistenti nelle regioni. E’ però importante sottolineare che il testo, che ha ricevuto la disponibilità di tutte le parti sociali ad un confronto di merito volto a concludere rapidamente l’intesa per pervenire all’accordo previsto nella Legge delega, ben risponde alle esigenze di semplificazione e  valorizzazione della contrattazione collettiva, puntando rendere più semplici le assunzioni di apprendisti ed effettivo l’aspetto formativo. Valorizzare l’apprendistato è davvero di una sfida importante: un tassello fondamentale per il miglioramento complessivo del nostro mercato del lavoro nel quale le parti sociali e le istituzioni devono misurare le loro capacità di costruzione di futuro per il Paese e per i nostri giovani.(articolo  pubblicato il 7 maggio 2011 su Conquiste del Lavoro)
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13/05/2011 Gestioni comuni per servizi più appropriati
LE FOTO DEL CONVEGNO“E’ necessario confrontarsi su un modello di associazionismo marchigiano in grado di assicurare la continuità e l’efficienza dei servizi la cui richiesta da parte dei cittadini continua ad essere costante ed elevata a fronte di ingenti tagli di risorse attuati a livello nazionale. Per questo diffondere forme associative di gestione tra comuni significa  procedere verso quella la razionalizzazione dei soggetti istituzionali per garantire qualità ed efficacia dei servizi”. E’ con queste parole che il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha presentato “Un nuovo associazionismo comunale delle Marche”, lo studio promosso dalla stessa Cisl Marche insieme alle Federazioni del Pubblico impiego e dei Pensionati e curato dalla ricercatrice dell’Università di Macerata Silvia Spinaci.“Sollecitiamo le istituzioni a ripensare un modello nelle Marche che favorisca ed incentivi convenzioni, unioni, fino alla fusione tra comuni ” ha detto Mastrovincenzo rilanciando la chiave della razionalizzazione   nel sistema delle autonomie locali e aprendo un dibattito al quale hanno partecipato tra gli altri l’Assessore regionale Antonio Canzian, il Presidente dell’assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, la Presidente dell’Unione Province marchigiane Patrizia Casagrande.Lo sviluppo della dimensione sovra comunale si pone del resto sempre di più agli occhi degli amministratori regionali e locali come strada maestra per garantire un esercizio delle funzioni degli enti locali efficace ed efficiente e capace di rispondere al principio costituzionale di adeguatezza,  è  stata una delle valutazioni condivise da tutti gli intervenuti.Dalla ricerca è emerso che sono soprattutto le funzioni e i servizi riferiti alla gestione del territorio (per circa 53% delle amministrazioni marchigiane)  come lo smaltimento dei rifiuti ad essere governati attraverso un sistema associazionistico, così come il sistema associativo è concentrato anche sulla gestione dei servizi sociali (52% dei comuni).   Le percentuali si abbassano,  di più della metà , quando si parla di associazione delle funzioni  di gestione del personale amministrativo , o di quelle della polizia municipale e addirittura di quelle relative all’istruzione come il servizio di  trasporto e mensa scolastica.“L’importante – conclude Mastrovincenzo – è costruire un percorso reale, evitando forme associative di facciata e sostenendo percorsi di qualità. Questo percorso di efficientamento e razionalizzazione dei livelli amministrativi è ineludibile, anche alla luce delle recenti novità legislative sul federalismo “IL PROGRAMMA del ConvegnoLa Presentazione di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheL'intervento di Silvia Spinaci, ricercatrice dell'Università di MacerataIndice del testo " Un nuovo associazionismo comunale nelle Marche" di Silvia SpinaciLa Rassegna StampaLe FOTO del Convegno
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12/05/2011 I pensionati delle Marche si mobilitano per la riforma del Fisco
Il Comitato Esecutivo della Federazione Nazionale Pensionati delle Marche ha realizzato un approfondito dibattito sulla situazione sindacale introdotto dalla relazione del Segretario nazionale Arnaldo Chianese, reggente   della Federazione Regionale Pensionati Cisl. L’ampia relazione ha consentito una attenta analisi della situazione sociale nel paese con particolare riferimento alla realtà marchigiana. Il Comitato Esecutivo ha convenuto sulle iniziative che il sindacato pensionati e la Confederazione hanno programmato per i prossimi mesi, a livello nazionale e sul territorio. I pensionati delle Marche ritengono prioritaria la vertenza per la riforma del fisco, con particolare attenzione alla tutela dei redditi dei lavoratori e delle categorie sociali più deboli. Va altresì rilanciata la mobilitazione per l’istituzione della legge per la non autosufficienza, peraltro necessaria per dare respiro agli accordi sottoscritti con la Regione Marche. Nel documento conclusivo il Comitato ha approvato le iniziative proposte nella relazione di Chianese per i prossimi mesi,  a partire dalla manifestazione regionale promossa dall’Usr e dalle Federazioni  di categoria. Il sindacato marchigiano sta inoltre realizzando un impegnativo confronto con la Regione e con gli Enti Locali in merito alla politiche socio-sanitarie. I dirigenti della Fnp partecipano con grande impegno al confronto in atto, ai vari livelli. Il Comitato Esecutivo della Fnp riconferma quindi l’impegno di tutte le strutture a svolgere un ruolo attivo sulle iniziative che la Cisl sta realizzando in merito alla complessa situazione economico sociale del paese, come la raccolta di firme a sostegno della Legge di iniziativa popolare contro l’aumento dell’accise sulla benzina. Il Comitato Esecutivo ha pure definito la modalità per l’assemblea organizzativa regionale  che si terrà  il 5 ottobre 2011.
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12/05/2011 Ferie estive, solo la Cgil non ha firmato l'accordo
La Cisl funzione pubblica di Macerata, in un comunicato stampa a firma di Giuseppe Donati,  Coordinatore provinciale per le tre Zone territoriali provinciali (Macerata, Civitanova e Camerino), attacca duramente la categoria della Funzione pubblica Cgil, colpevole di aver fatto credere ai lavoratori e agli utenti che la Cisl sia l’unico sindacato che ha firmato il verbale con il quale si prevede la riorganizzazione estiva di alcuni reparti della Zona 8 di Civitanova per approntare il piano ferie del 2011. Lo scorso 9 maggio si è tenuta la prima riunione sindacale tra la delegazione sindacale della Zona di Civitanova Marche e la delegazione di parte pubblica dell’Area Vasta n.3, che comprende le tre zone provinciali. Come concordato con la stessa Direzione Generale dell’ASUR, il primo argomento trattato è stato quello del piano ferie estive 2011. «A fronte di importanti tagli alle assunzioni di personale che sono iniziate nel mese di luglio 2010 – scrive Donati - la Zona 8, come le altre zone territoriali, ha subito il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato e la mancata sostituzione dei pensionamenti e delle aspettative e delle maternità. Tutto ciò ha provocato l’accumulo di giorni di ferie non godute e di ore extracontrattuali svolte dal personale infermieristico e di assistenza socio sanitaria». Nella riunione del 9 maggio si è discusso proprio di come garantire la regolare fruizione delle ferie estive riorganizzando nel periodo estivo i servizi ospedalieri e territoriali per evitare che i reparti venissero chiusi per mancanza di personale. A tal fine la Direzione di Zona ha avanzato una serie di proposte, tra le quali quella di accorpare alcuni reparti chirurgici che fisiologicamente in estate operano a regime ridotto.  Tutte le sigle sindacali -ad eccezione della CGIL - insieme alla maggioranza delle rappresentanze sindacali unitarie, hanno convenuto che per il solo periodo estivo si potessero operare degli accorpamenti.«Sono false quindi – prosegue Donati – le informazioni diffuse da qualche organo di stampa che colpevolmente non ha verificato le notizie e dalla Funzione Pubblica della Cgil di Macerata, che strumentalmente ha voluto far credere ai lavoratori e all’utenza che solo la Cisl ha firmato un accordo per accorpare definitivamente i reparti.  La Cisl è stato il primo sindacato che mesi fa ha denunciato la volontà del’ASUR di provvedere a delle “ammucchiate” di reparti solo per risparmiare il personale. A fronte delle aperture concesse dalla Regione e dall’Asur, insieme agli altri sindacati, abbiamo responsabilmente preso atto delle proposte della Direzione di Zona, reputandole congrue con le condizioni generali esistenti, sebbene limitatamente al periodo estivo».«La FP CGIL invece – conclude Donati -  in modo puerile e strumentale, ha solo diffuso disinformazione e ha mantenuto l’atteggiamento del “no a prescindere”, forse perché vuole difendere qualche dirigente infermieristico che nel passato ha spadroneggiato ed oggi invece è stato giustamente ridimensionato, attaccando la CISL e la stessa Direzione che hanno cercato di fare chiarezza su questioni poco chiare».
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12/05/2011 Premio "L'Anello Debole". Bando Edizione 2011
Segnaliamo il bando della VII edizione del Premio "L'Anello Debole" con scadenza 1 agosto 2011 CAPODARCO DI FERMO – Dopo essersi affermato come uno dei più importanti riconoscimenti italiani dedicati alla comunicazione audio-video su tematiche di forte contenuto sociale e sulla sostenibilità ambientale il premio “L’Anello Debole” punta ad una dimensione internazionale. Per l’occasione, il bando dell’edizione 2011, la settima, è stato tradotto in inglese. In questo modo, la Comunità di Capodarco, che bandisce il premio dal 2005, spera di coinvolgere e far conoscere in Italia anche parte della ricchissima produzione di servizi giornalistici radiofonici e televisivi e cortometraggi che vengono realizzati all’estero. Il bando e tutti i moduli per partecipare sono da oggi disponibili sul questo sito, dove si possono vedere anche le opere vincitrici, menzionate e finaliste delle sei edizioni passate. La scadenza per consegnare le opere è fissata all’1 agosto 2011. [...] Continua a leggere su L'Anello Debole della Comunità di Capodarco
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12/05/2011 Riforma dell' apprendistato.
Riforma dell’apprendistato: un passo importante per l’occupazione  giovanile di Giorgio Santini Dopo una lunga “gestazione” contrassegnata, in particolare, dall’accordo tra Governo, Regioni e parti sociali dello scorso 27 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, la riforma dell’ apprendistato. Si tratta davvero di una buona notizia, anche in considerazione della difficile condizione dei giovani nel nostro mercato del lavoro, che si affianca all’introduzione del credito d’imposta per le assunzioni nel Mezzogiorno, varato contestualmente dal Governo nel c.d. “Piano Sviluppo”. Il rafforzamento dell’apprendistato interviene contemporaneamente sulle due linee di frattura sociale che segnano in negativo la condizione giovanile nel nostro paese: la crescente separazione tra scuola e lavoro che determina una grande difficoltà ad incrociare la domanda di lavoro e il vero e proprio blocco dell’accesso al lavoro, determinato dal protrarsi della crisi economica, che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha generato consistenti bacini di disoccupazione e cassa integrazione. Dal punto di vista della tecnica legislativa è apprezzabile la decisione di procedere con un testo unico dell’apprendistato, che andrà a sostituire tutta la normativa precedente, semplificando il lavoro di operatori e interpreti e contribuendo a rilanciare un contratto che potrà diventare, sempre più, il canale privilegiato e stabile di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il contratto di apprendistato continuerà ad operare su tre livelli: la qualifica professionale per i giovanissimi anche in assolvimento dell’obbligo di istruzione; la professionalizzazione dei giovani dai 18 ai 29 anni; il conseguimento di un titolo di scuola media secondaria, istruzione tecnica superiore, universitario o post-universitario in aziende  convenzionate con istituzioni educative. A queste categorie si affiancano alcune novità significative relative ai possibili fruitori del contratto: i lavoratori in mobilità (senza limiti di età), i praticanti degli studi professionali ed i lavoratori del pubblico impiego. Per quanto riguarda la disciplina generale comune, essa viene affidata alla contrattazione collettiva nel rispetto di alcuni principi: dalla forma scritta del contratto e del piano formativo individuale, alla conferma del sottoinquadramento di due livelli, che può esser utilizzato in alternativa alla percentualizzazione, alla presenza di un tutor, alla registrazione della formazione nel libretto formativo, al riconoscimento della qualifica professionale ai fini contrattuali. Tra i principi generali viene confermato chiaramente che il contratto di apprendistato è da considerarsi un rapporto a tempo indeterminato che può concludersi al termine della fase di apprendistato ma, nel silenzio assenso del datore di lavoro, si stabilizza automaticamente. E’ stata tra l’altro inserito, su precisa richiesta della Cisl, il coinvolgimento dei Fondi nterprofessionali nei percorsi formativi per gli apprendisti. Per quanto riguarda l’apprendistato professionalizzante, riservato ai giovani tra 18 e 29 anni, saranno gli accordi interconfederali e i contratti collettivi a stabilire durata e modalità di erogazione della formazione in funzione dei profili professionali stabiliti nei sistemi di classificazione e inquadramento, nonché la durata del contratto, comunque non superiore a 6 anni. Rispetto all’apprendistato per una qualifica professionale, anche in diritto dovere, si stabilisce che in tutti i settori possono essere assunti i ragazzi che abbiano compiuto quindici anni, con una regolamentazione dei profili formativi rimessa alle Regioni, che dovranno comunque prevedere un periodo di formazione congruo. In caso di mancata 2 regolamentazione regionale, interverrà un Decreto del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro dell’Istruzione, sentite le parti sociali. L’apprendistato di alta formazione è anch’esso affidato alle Regioni per la regolamentazione dei profili formativi; lo strumento risulta ulteriormente valorizzato grazie al possibile utilizzo per l’assolvimento del praticantato presso gli studi professionali e al rafforzamento della possibilità di incrocio con il percorso del dottorato di ricerca. Sugli standard formativi il testo contiene l’impegno a definirli entro 12 mesi, da parte dei due ministeri interessati, Lavoro e Istruzione, previa intesa con le Regioni, mentre gli standard professionali di riferimento ai fini della verifica degli esiti dei percorsi formativi in apprendistato professionalizzante sono quelli definiti nei Ccnl di categoria. Rispetto agli incentivi sono confermati quelli vigenti mentre lo svolgimento della formazione sarà soggetto all’effettiva verifica, da parte degli enti bilaterali o di soggetti accreditati a livello regionale, con relative, significative sanzioni in caso di mancato assolvimento. Va ricordato che la riforma sarà soggetta al fondamentale vaglio del rapporto con le Regioni: rimangono infatti alcuni nodi da sciogliere  proprio per quanto riguarda il rapporto con le competenze regionali. Pur nella positività della riforma vi sono alcuni punti problematici. E’ necessario, infatti, reperire, all’interno delle risorse disponibili, i finanziamenti necessari per rendere più robuste le incentivazioni finanziarie, in modo da offrire al contratto di apprendistato un carattere privilegiato rispetto ad altri per facilitare l’ingresso stabile dei giovani nel mondo del lavoro. In merito alla formazione trasversale prevista nell’apprendistato professionalizzante (40 ore per il primo anno, 24 per il secondo) essa dovrebbe essere mantenuta su 40 ore, dato quantitativo mutuato da numerosi accordi sindacali, anche negli anni successivi al primo. Viene poi generalizzato l’abbassamento a quindici anni per il diritto dovere: esso dovrà essere sempre accompagnato da percorsi di formazione che affianchino l’accesso al lavoro e che portino all’effettiva acquisizione di una qualifica professionale, in collegamento con i percorsi di istruzione professionale triennali già esistenti nelle regioni. E’ però importante sottolineare che il testo, che ha ricevuto la disponibilità di tutte le parti sociali ad un confronto di merito volto a concludere rapidamente l’intesa per pervenire all’accordo previsto nella Legge delega, ben risponde alle esigenze di semplificazione e  valorizzazione della contrattazione collettiva, puntando rendere più semplici le assunzioni di apprendisti ed effettivo l’aspetto formativo. Valorizzare l’apprendistato è davvero di una sfida importante: un tassello fondamentale per il miglioramento complessivo del nostro mercato del lavoro nel quale le parti sociali e le istituzioni devono misurare le loro capacità di costruzione di futuro per il Paese e per i nostri giovani.(articolo  pubblicato il 7 maggio 2011 su Conquiste del Lavoro)
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12/05/2011 Buongiorno Marche con Paolo Santini
Venerdì 13 Maggio a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si parlerà di Lavoro e non solo con un'attenzione al territorio anconetano. con PAOLO SANTINI Segretario generale Cisl ANCONA . Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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11/05/2011 Le battaglie sindacali di Cgil e Fiom. Le ragioni (e il torto) della Cisl
Segnaliamo dal quotidiano il Corriere della Sera del 6 maggio 2011 l'articolo di Pietro Ichino "Le battaglie sindacali di Cgil e Fiom. Le ragioni (e il torto) della Cisl"Caro direttore, i dirigenti della Cgil, e della Fiom in particolare, che un giorno sì e uno no accusano la Cisl di tradimento farebbero bene a leggere il libro di Guido Baglioni "La lunga marcia della Cisl", fresco di stampa per i tipi del Mulino. È una lettura che aiuta ad accantonare le polemiche contingenti e a guardare i fatti dell’oggi alla luce di quelle di ieri e dell’altro ieri. Non solo la Cgil, ma anche l’intera sinistra politica italiana, se riconsidera serenamente questa storia, deve riconoscere che, negli ultimi sessant’anni, nei casi di più netta contrapposizione fra il blocco Cgil-sinistra e la Cisl, era per lo più quest’ultima ad avere ragione (non lo nota con compiacimento uno che, come chi scrive, ha lavorato nella Cgil per 10 anni e vi è iscritto da 41). [...] Continua a leggere su PietroIchino
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10/05/2011 Firmato l'accordo tra sindacati e Regione Marche su affitti e politiche abitative
«Un protocollo importante, quello che abbiamo firmato oggi  con la Regione. Si dà avvio ad un percorso  per dare concretezza, nell’ambito delle politiche abitative regionali,  a misure  di sostegno a chi è in difficoltà a sostenere il costo dell’ affitto e a chi è in condizione di  sfratto, anche a causa della perdita del lavoro – afferma Mario Canale, Segretario Regionale Cisl Marche – che insieme alla promozione di  interventi, per agevolare l’accesso alla prima abitazione a favore di   giovani under 35 anni di età, costituisce un ‘insieme di azioni  che ci impegneranno, per la definizione dei criteri, a partire dalle prossime settimane». Una firma che impegna, per le politiche abitative regionali, 2,7 milioni di euro, risorse derivanti dai complessivi 17,290 milioni di euro  previsti dall’accordo tra Regione, CGIL-CISL-UIL, SICET, SUNIA, UNIAT, Unione Inquilini, Assocasa e Ugl per le misure anticrisi per l’anno 2011,  siglato nei mesi scorsi. Nello specifico la cifra  è suddivisa in: 1,3 milioni per la copertura degli aumenti degli affitti per gli alloggi Erap, alleggerendo così le famiglie più colpite dalla crisi; 1,4 milioni, per  sovvenzionare le locazioni delle famiglie, in stato di povertà, che non riescono ad  arrivare alla fine del mese e quindi non possono pagare l'affitto per intero. Una novità prevista è rappresentata, sicuramente, dall’introduzione dell’indicatore della situazione economica equivalente, ISEE, per il calcolo dei canoni locativi e per l’ accesso agli alloggi ERAP.Verranno inoltre definite, nel prosieguo del percorso concertativo tra le organizzazioni sindacali e l’Assessorato alla Casa della Regione Marche,  le modalità d'alienazione di una parte dei beni immobili che potrebbero sostenere la costruzione di nuovi alloggi e la definizione del nuovo Piano Casa, prevedendo interventi a favore  delle giovani coppie per l’accesso alla prima casa. «Aumenta l'impegno della giunta regionale nei confronti delle politiche abitative - ha detto l'Assessore Regionale alla casa Antonio Canzian - La firma è importante non solo per i fondi a sostegno di chi non può pagare l'affitto o far fronte agli aumenti, ma anche perché` oltre che tamponare l'attuale crisi getta le basi per la futura proficua collaborazione con i sindacati in vista delle prossime decisioni da prendere insieme a cominciare dal Piano Casa regionale». Una sinergia tra Regione e Sindacati che sicuramente, potrà aiutare, con risposte  concrete,   i giovani e le famiglie sempre più in affanno e vulnerabili, perché colpite dalla crisi, ad accedere o a conservare uno dei beni più preziosi come quello della casa. IL PROTOCOLLO D'INTESA Leggi la Rassegna Stampa: Corriere Adriatico
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10/05/2011 Riorganizzazione Berloni: 166 esuberi
Pesaro - I timori delle organizzazioni sindacali in merito alla crisi della Berloni Spa  erano più che fondati. E’ giunta infatti la notizia che la riorganizzazione dell’intero gruppo prevede purtroppo, anche un esubero di circa 166 dipendenti  con relativa  richiesta della  cassa integrazione straordinaria alla quale inevitabilmente seguirà la messa in mobilità dei lavoratori. A questo si aggiunge l’alienazione dei relativi siti produttivi e la cessazione di tutte le attività del gruppo ad eccezione della produzione di cucine. Fillea e Filca di fronte allo spettro dello smantellamento di alcune attività e della disoccupazione dei dipendenti  annunciano  fin da ora la volontà di opporsi con tutti i mezzi ai licenziamenti e di attivare tutti gli strumenti e tutti i canali a disposizione per la salvaguardia dei  posti di lavoro. “Siamo disponibili a confrontarci con l’azienda – dichiarano  Fillea e Filca - a patto che ci presenti un piano industriale definitivo che comprenda un vero rilancio dell’attività produttiva e nessun posto di lavoro compromesso”. 5 maggio 2011                                                                                              FILLEA CGIL  -  FILCA CISL Il Comunicato Stampa di FILCA CISL e FILLEA CGIL del 1 aprile 2011 Il Comunicato Stampa dell'azienda BERLONI dell'8 aprile 2011
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09/05/2011 Riorganizzazione Berloni: 166 esuberi
Pesaro - I timori delle organizzazioni sindacali in merito alla crisi della Berloni Spa  erano più che fondati. E’ giunta infatti la notizia che la riorganizzazione dell’intero gruppo prevede purtroppo, anche un esubero di circa 166 dipendenti  con relativa  richiesta della  cassa integrazione straordinaria alla quale inevitabilmente seguirà la messa in mobilità dei lavoratori. A questo si aggiunge l’alienazione dei relativi siti produttivi e la cessazione di tutte le attività del gruppo ad eccezione della produzione di cucine. Fillea e Filca di fronte allo spettro dello smantellamento di alcune attività e della disoccupazione dei dipendenti  annunciano  fin da ora la volontà di opporsi con tutti i mezzi ai licenziamenti e di attivare tutti gli strumenti e tutti i canali a disposizione per la salvaguardia dei  posti di lavoro. “Siamo disponibili a confrontarci con l’azienda – dichiarano  Fillea e Filca - a patto che ci presenti un piano industriale definitivo che comprenda un vero rilancio dell’attività produttiva e nessun posto di lavoro compromesso”. 5 maggio 2011                                                                                              FILLEA CGIL  -  FILCA CISL Il Comunicato Stampa di FILCA CISL e FILLEA CGIL del 1 aprile 2011 Il Comunicato Stampa dell'azienda BERLONI dell'8 aprile 2011
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07/05/2011 Festa dei lavoratori: le nuove generazioni
Lavori in corso del 06/05/2011 - www.cislmarche.it
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