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25/03/2019 Cisl Marche aderisce a Le Marche plurali e accoglienti 6 aprile ad Ancona
Cisl Marche aderisce e partecipa al corteo regionale  "Le Marche plurali e accoglienti" che si terrà sabato 6 aprile 2019 ad Ancona con ritrovo  alle ore 16,30 al Passetto.  Appello  Corteo Regionale:  Siamo cittadine e cittadini, associazioni, enti e organizzazioni allarmati per i crescenti atti di intolleranza e violenza, che hanno coinvolto la nostra Regione, alimentati anche dal progressivo deterioramento della qualità del linguaggio e della complessa e variegata comunicazione sempre più caratterizzata da tratti violenti, xenofobi e razzisti. Temiamo fortemente che si arrivi ad un punto di non ritorno, di cui la storia ci ha già consegnato tristi e dolorosi esempi.  Le Marche sono una Regione che ha una significativa tradizione di accoglienza di ogni forma di fragilità umana: siamo e vogliamo restare Marche accoglienti, contro ogni deriva disumana. Nel corso degli anni abbiamo assistito alla costante erosione dei diritti. Sui migranti l'Europa ha perso la coscienza, la memoria, l'umanità! Sono ignorate, o peggio rimosse dalle agende politiche, le ragioni che costringono le persone a migrare: fame, povertà, guerra, cambiamenti climatici, non equa distribuzione delle risorse del Pianeta. Per quanto riguarda l'Italia, non condividiamo la Legge 132/2018 (conversione in legge del "decreto immigrazione e sicurezza») e i suoi effetti: l'idea generale è che la povertà estrema e la marginalità sociale siano un problema di ordine pubblico. Questa norma è in contrasto con i principi cardine della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei  Diritti dell'Uomo. Noi vogliamo costruire una società fondata sull'affermazione dei diritti umani, sociali e civili: Diciamo no al decreto immigrazione e sicurezza Diciamo no all'esclusione sociale Diciamo no a tutti i muri che imprigionano Diciamo si alla protezione umanitaria Diciamo si al porti aperti Diciamo si al rispetto dei diritti umani Diciamo che siamo e vogliamo restare Marche plurali e accoglienti! L'accoglienza è la base della civiltà  
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23/03/2019 Don Lorenzo Milani: a Recanati oltre 200 studenti per la presentazione del libro di Michele Gesualdi
Oltre 200 studenti delle scuole recanatesi hanno partecipato alla presentazione del libro "Don Lorenzo Milani L'esilio di Barbiana" di Michele Gesualdi, tenuta sabato 23 marzo presso l'Aula Magna del Comune di Recanati. L'iniziativa, organizzata da Cisl Marche, Acli Marche e Fondazione don Lorenzo Milani con il patrocinio del Comune di Recanati, è stata trasmessa in diretta streaming sul sito del Comune e ha visto la partecipazione di Sandra Gesualdi (Fondazione don Lorenzo Milani), Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche, e Marco Moroni (Acli Marche) ed è stata introdotta dal saluto del sindaco Francesco Fiordomo. Attiva la partecipazione dei ragazzi, con numerose domande all'ospite dell'evento, Sandra Gesualdi, che ha ricordato l'impatto educativo dell'esperienza della scuola di Barbiana: «Una scuola di rivoluzionari non violenti che hanno imparato ad esprimere al massimo il proprio potenziale, a prendersi cura degli altri e ad essere cervelli pensanti». Sauro Rossi e Marco Moroni si sono soffermati sull'eredità della figura di Don Milani. «Una figura con la quale non è facile confrontarsi – spiega Rossi – ma che ci ha lasciato un messaggio di impegno costante nel voler migliorare il tempo in cui si vive. Don Milani ci ha insegnato che si può crescere solo se non si lasciano indietro i più deboli». La presentazione del libro è la prima iniziativa organizzata da Cisl Marche e Acli Marche per celebrare Don Milani: il prossimo appuntamento è lunedì 15 aprile per l'inaugurazione della mostra "Gianni e Pierino: la scuola di Lettera a una professoressa", che sarà ospitata fino a venerdì 26 aprile nell'Atrio del Comune di Recanati.
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21/03/2019 Ricostruire le comunità, per il territorio e la persona. A Caldarola presentata la Campagna d'ascolto della Cisl
 La Cisl delle Marche, insieme alla Cisl di Macerata e alla Cisl di Tolentino – Camerino,  giovedì 21 marzo  a Caldarola ha promosso un’iniziativa pubblica per chiudere la prima fase della campagna di ascolto lanciata nelle aree maceratesi del sisma, con  assemblee pubbliche nelle aree SAE e la raccolta di dati e proposte da parte dei residenti dei comuni colpiti.  La Cisl ha dato voce ai territori del cratere coinvolgendo più di 3000 persone e raccogliendo 507 questionari anonimi tra lavoratori e pensionati, intercettando speranze, incertezze e tanta voglia di futuro delle comunità da ricostruire.  A Caldarola,  sono arrivati in tanti,  sopratutto tante persone residenti  nelle zone del cratere per chiedere risposte alle istituzioni presenti.   Nel corso della prima sessione, "La voce della comunità"  Silvia Spinaci, Responsabile della Cisl di Macerata insieme al Responsabile della Cisl di Tolentino – Camerino, Rocco Gravina, intervistati dalla giornalista Linda Cittadini che ha coordinato i lavori, hanno presentato gli esiti della campagna d'ascolto « SAE, CAS, e tempi della ricostruzione post-sisma, sono le richieste più sentite. I dati  che abbiamo raccolto sintetizzano le paure di chi ha perso la casa, uno su cinque teme di non tornare più nella propria abitazione.» Per il Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, «Servono coraggio, perseveranza, coralità e lungimiranza per dare nuova energia alla rigenerazione di territori e comunità locali.L’ascolto del territorio  serve per  valutare gli interventi, dare sostegno alle necessità dei cittadini ma soprattutto per condividere con loro un’idea di futuro. Altrimenti non è possibile ricostruire le comunità. Questa campagna di ascolto ci ha permesso di raccogliere tanti elementi che utilizzeremo nel confronto con le amministrazioni, Regione e Commissario per dare una prospettiva concreta al rilancio di questi territori. »  L'importanza della tutela del lavoro e della legalità in quello che è destinato a diventare il cantiere più grande d’Europa, è stata sottolineta, nell'intervento di  Jacopo Lasca, responsabile per il territorio maceratese della Filca Cisl Marche, che ha ribadito  il valore « di un  confronto contrinuo per garantire legalià e qualità della ricostruzione. Occorre mettere in campo strumenti per garantire trasparenza nei cantieri e applicazione nei contratti.» I sindaci dei territori colpiti sono stati  i protagonisti della seconda sessione " La visione degli amministratori". Presenti Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Luca Maria Giuseppetti, sindaco di Caldarola, Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino, Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche, e Valerio Valeriani, Coordinatore degli Ambiti Territoriali Sociali 16 17 e 18. «Non lasciateci soli» è stato  l'appello unanime degli amministratori locali presenti, che  hanno chiesto  semplificazioni normative e risposte  alle tante e diverse specificità dei territori. Altissima la partecipazione al dibattito, tante le richieste di risposte concrete da parte delle persone presenti, ma anche  rabbia per le tante incertezze ancora presenti a quasi tre anni dalle prime scosse.  In chiusura,   Angelo Sciapichetti, Assessore della Regione Marche, Cesare Spuri, Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, e Piero Farabollini, Commissario per la Ricostruzione  e  Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche hanno affrontato  la terza parte " Ricostruire e rigenerare: come e quando?" . « Siamo entrati nelle "case" della gente per ascoltare perplessità e  paure. - ha detto nel suo intervento Marco Ferracuti, Segretario Cisl Marche - I tempi della burocrazione e della riscostruzione  sono troppo lunghi. Servono  certezze e semplificazioni,   bisogna ricostruire prima di tutto la fiducia delle popolazioni colpite  e  per questo è necessario un cambio di passo.  Senza la stabilizzazione dei tecnici  che si stanno occupando della ricostruzione nella nostra regione  rischiamo di perdere un enorme capitale umano e  sarebbe la  pietra tombale sulla ricostruzione. »     
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21/03/2019 Cgil Cisl Uil. Il 21 marzo bandiere dell'Unione Europea esposte in tutte le sedi sindacali. "Più diritti, lavoro e solidarietà"
“Mai come ora l'Europa ha bisogno dell'Italia ed il mondo dell'Europa. Per questo oggi 21 marzo, inizio di primavera e festa di San Benedetto, Patrono d’Europa, la Cisl ha accolto con entusiasmo e con impegno civico l’iniziativa di esporre nelle nostre sedi sindacali la bandiera Europea e la bandiera Italiana che sono il simbolo di unità, di solidarietà, di pace, di democrazia, dell’identità di un’intera comunità che confida nella legalità, nella multiculturalità, nell’umanesimo condiviso. Iniziamo un nuovo percorso.” Lo scrive sulla pagina Facebook della Cisl la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando l’iniziativa “Bandiere  per il futuro“ in corso in tante città italiane.   Un “segno di forte identità europeista”, così  Cgil Cisl Uil definiscono la loro scelta di esporre le bandiere d’Europa da oggi, giovedì 21 marzo sino al 26 maggio, giorno in cui si svolgeranno le elezioni europee, presso tutte le  loro sedi e strutture. “I sindacati confederali italiani Cgil Cisl Uil - si legge in una nota unitaria - hanno contribuito fattivamente nella loro storia alla formazione dell’Unione Europea pensata come spinta propulsiva a una nuova comunità transazionale che si riconoscesse nei valori della Democrazia, della Coesione Sociale, del Lavoro, dell'Uguaglianza e della Pace. “In coerenza con il nostro cammino di sostegno e supporto di questi valori in questi tempi particolarmente delicati su questo versante, - prosegue la nota - in occasione del prossimo 21 marzo, data in cui ricorre il patrono d'Europa, si invitano le strutture territoriali e regionali a dare un segno di forte identità europeista, esponendo la bandiera dell’Unione Europea al fianco di quelle rappresentanti il nostro Paese e le nostre Organizzazioni sindacali, nelle sedi ove questo già non avvenga. Tali bandiere potrebbero restare esposte sino al 26 maggio, giorno in cui i cittadini europei saranno chiamati alle urne per rinnovare le proprie Istituzioni democratiche”. “Testimoniando e chiarendo nelle modalità più opportune - conclude la nota - il nostro rinnovato impegno per un'Unione Europea fondata su diritti,  lavoro e solidarietà”.   fonte: https://www.cisl.it/primo-piano/12312-europa-2.html
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21/03/2019 Cisl Marche aderisce alla XXIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Cisl Marche aderisce e partecipa alla  "XXIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie" promossa da Libera.  Il 21 Marzo 2019,riconosciuto, da legge dello Stato “Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno per le vittime delle mafie”, avrà una “piazza principale”, a Padova, e contemporaneamente, in ogni regione, sarà organizzata una manifestazione.   Nelle Marche, il Coordinamento Regionale di Libera ha scelto la città di Senigallia.  Il programma della giornata prevede il corteo che partirà da Piazza della Libertà – Rotonda di Senigallia, percorrerà il Lungomare, Via Rovereto, Corso Matteotti, Corso II Giugno per poi arrivare alle 11.00 in Piazza del Duca dove ci sarà la lettura sul palco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, in contemporanea in tutte le piazze d'Italia. Alle ore 15.00 si terranno due seminari, uno presso la sala del Palazzetto Baviera in Piazza del Duca avente come tema la Legge Regionale n. 27/2017 sulla Legalità e la cittadinanza responsabile, l’altro presso la sala mediateca della Biblioteca Comunale in Piazza Manni, organizzato in collaborazione con Legambiente Marche sul rapporto regionale delle Ecomafie.
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20/03/2019 Vertenza Aerdorica: sindacati delusi dalle risposte della Regione
La scorsa settimana si è svolto il tanto atteso incontro tra i sindacati dei Trasporti, FILT CGIL - FIT CISL - UILTRASPORTI, l'amministratrice unica di Aerdorica spa , la Regione rappresentata dall’assessore al lavoro e dal Segretario generale  al fine di anticipare la discussione su possibili esuberi che si potrebbero determinare  con la privatizzazione già  in atto. Infatti, i tempi sono molto stretti e si sta avviando una stagione estiva di profonda incertezza per le lavoratrici e i lavoratori di Aerdorica spa che non sanno  cosa accadrà   finita l'estate e questa incertezza preoccupa fortemente le parti sociali. I sindacati hanno richiesto di attivare da subito un incontro con i rappresentanti del FONDO NJORD ADREANNA per conoscere il piano industriale e le possibili ripercussioni sulle maestranze ivi occupate. Mentre i sindacati  hanno chiesto alla Regione di conoscere quali sono le possibili alternative a un piano di esuberi su Aerdorica spa, hanno  anche ricordato all'Ente che la ricapitalizzazione di 29 milioni che vanno al risanamento del debito  sono comunque  soldi pubblici. La vendita al privato non può  comportare una riduzione dei livelli occupazionali e determinare problemi ai lavoratori. I quali  non hanno sicuramente responsabilità della situazione debitoria di Aerdorica spa, anzi sono stati quasi gli unici artefici, con il taglio dei loro salari, alla realizzazione del piano concordatario (circa 450 milioni di taglio al costo del lavoro) e di fatto   consentire l'uscita dal concordato. Le risposte, secondo i sindacati, sono insufficienti e  gli stessi hanno chiesto un tavolo anche con i comuni soci di Aerdorica spa al fine di illustrare le finalità del protocollo di intesa e del tavolo permanente. I sindacati ritengono che, se non ci saranno risposte alle loro istanze, attiveranno già da subito azioni di mobilitazione che coincidono con lo sciopero nazionale di 4 ore del 25 marzo 2019 che riguarda tutto il settore del Trasporto Aereo a cui affiancheranno la vertenza Aerdorica spa. Inoltre, auspicano che  sia attivato immediatamente  il confronto con il FONDO NJORD ADREANNA anche per conoscerne i progetti e discutere della stagione estiva alle porte ritenendo oramai superata la gestione Massei, che in diverse occasioni ufficali ha affermato che rimarrà amministratrice unica fino all'omologa del concordato.  Non si può più attendere oltre. I sindacati hanno chiesto anche un incontro con i capigruppo consiliari.
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19/03/2019 Gioco d'azzardo e ludopatia: tavola rotonda ad Urbino
Martedì 26 marzo alle ore 15.30 presso la Sala Incisori - ex Collegio Raffaello di Urbino si terrà una tavola rotonda sul gioco d'azzardo organizzata da Cisl e Fnp Cisl. Partecipano ai lavori Leonardo Piccinno, Responsabile della Cisl di Urbino, Lucia Ciampi, Direttivo RLS Fnp Cisl Urbino, il dott. Andrea Bramucci, Medico Psicoterapeuta, Elena Pazzaglia, Responsabile Ambito Territoriale Sociale 4, Umberto De Simoni, Responsabile Politiche Sociali RLS  Fnp Cisl Urbino, e Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche.  
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19/03/2019 Cisl Fabriano e Cisl Fp:"Inaccettabile il taglio continuo alla sanità fabrianese"
«Si era cominciato con il ritardo nel restituire agibilità a molte aree dell’ospedale di Fabriano colpite dal sisma, poi si è continuato con la vicenda del punto nascita, ora chiuso, e adesso si procede a ridurre al lumicino la Pediatria….fino a dove arriverà il ridimensionamento dell’Ospedale di Fabriano?  - sottolineano la  CISL FP e CISL di Fabriano  - ci sono gravi lacune nel processo di riduzione dei servizi offerti del nosocomio fabrianese. Tutti questi interventi stanno avvenendo senza il minimo coinvolgimento dei sindacati,  anche se implicano non solo l’erogazione dei servizi ma anche la collocazione lavorativa di molti operatori. - continuano  -  Vi è poi una evidente mancanza di visione politica in quanto sta avvenendo: a fronte delle riduzioni attuate, quali servizi si propongono ad un territorio interno e montuoso su cui gravano specifici problemi sanitari, infrastrutturali e sociali? Nessun piano di riorganizzazione è stato presentato ai sindacati, nessuna visione sanitaria o socio-sanitaria da proporre alla popolazione.» «Non possiamo accettare -  denunciano  CISL FP e CISL di Fabriano - che si proceda allo scientifico smantellamento delle strutture sanitarie fabrianesi scaricando su tale territorio anche le necessità di rientro economico sulla spesa del personale dell’ASUR. Avevamo chiesto che la Regione Marche sviluppasse un sistema di servizi sanitari specifico delle aree interne e della montagna, al fine di prevedere una risposta completa di tutti i servizi sanitari per questi cittadini anche attraverso accordi o convenzioni che uscissero dai confini regionali ma non abbiamo visto nulla di tutto ciò.»   Secondo la Cisl : «Quanto sta accadendo a Fabriano è gravissimo, si tenta di far passare senza clamore il progressivo smantellamento di una struttura che con circa 150 posti letto assiste una popolazione di quasi 50 mila persone su 540 km quadrati di territorio. - concludono - E’ fondamentale che si apra una fase di confronto aperto tra Regione, Istituzioni e soggetti sociali ed economici del territorio che riporti l’attenzione sulla sanità fabrianese e che si inserisca nella vertenza sanità che le Organizzazioni sindacali, a livello unitario, stanno aprendo in queste ore nei confronti della Regione.»
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18/03/2019 Focus Lavoro: Donne e lavoro nelle Marche - Flash Mob e sit in precari scuola
Donne  e lavoro nelle Marche" presentata ad Ancona, in occasione dell'8 marzo,  l’indagine promossa da Cgil Cisl Uil Marche in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Interviste a  Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, Marco Cucculelli  e Gianluca Goffi, UNIVPM. Basta Precarietà #iolavoroascuola #nonsiamofantasmi flash mob e sit in  regionale ad Ancona, promosso dai sindacati della scuola. Interviste ad Anna Bartolini, Segretaria Generale Cisl Scuola e Gloria Belvederesi,  insegnante precaria.
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18/03/2019 "La malattia vista con gli occhi della fede": incontro al Caffè Alzheimer con don Giovanni Varagona
Giovedì 21 marzo presso il Caffè Alzheimer si terrà un appuntamento con don Giovanni Varagona su "La malattia vista con gli occhi della fede". La malattia è un condizione particolare di sofferenza che solleva problemi di ordine sociale, personale e la persona malata vive con limitazioni di varia natura, sottoponendosi a cure mediche nelle quali spesso si intersecano aspetti morali, scientifici ed economici. Tutte le malattie rivelano, a volte crudelmente, la fragilità della condizione umana: pur essendo il corpo una realtà biologica, nelle sue condizioni attuali di esistenza, esso non è dissociabile da una componente psichica complessa e da una dimensione spirituale che lo abita. L'incontro avrà inizio alle ore 17 presso il Centro Metropolis di via Leopardi,n. 6 - Falconara
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16/03/2019 Piano Socio Sanitario 2019-2021 Cgil Cisl Uil: le tante risposte che servono alla sanità delle Marche
La sanità  anche nelle Marche ha pagato un caro prezzo alle politiche di tagli e sottofinanziamento, confermate anche dall’ultima Legge di Bilancio. Tante le criticità rilevate da CGIL CISL UIL Marche che da tempo   sono mobilitate per dare voce al disagio e malcontento  espressi da cittadini e operatori del Servizio Sanitario. Il Piano socio sanitario regionale, già approvato dalla giunta, per Cgil, Cisl e Uil, presenta una serie di criticità relative alla struttura del documento, ai suoi contenuti e al percorso da sviluppare per migliorare e qualificare il servizio sanitario, superandone limiti e criticità: tempi di attesa, disagi nei Pronto Soccorso e nella rete dell’emergenza-urgenza, ticket, assistenza domiciliare insufficiente, ecc  In  particolare, nel Piano non è chiara la strategia sugli assetti istituzionali: rapporto tra Enti e Aziende del Servizio sanitario regionale, qualificazione della rete ospedaliera, ruolo dei presidi unici (compresi quelli di futura realizzazione).  La questione dell’assistenza ospedaliera viene affrontata in modo generico mentre occorre una riflessione sull’impatto della riconversione dei piccoli ospedali in Ospedali di Comunità, o alla prospettiva della realizzazione di future sedi ospedaliere.  Poco chiara è la prospettiva della riorganizzazione delle cure primarie e il progetto di sviluppo delle Case della Salute. Mancano chiare proposte progettuali sulle cure intermedie, sulla residenzialità socio sanitaria e sulle cure domiciliari, settori sui quali persistono rilevanti squilibri tra i territori. Grave è la situazione della mobilità sanitaria, affrontata solo genericamente illustrando solo i numeri di riferimento, senza indicare le strategie efficaci che si intendono adottare.  Anche sul tema della prevenzione manca la strategia della Regione per garantire un adeguato finanziamento a questo livello assistenziale. Particolare attenzione va dedicata alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, a partire dai cantieri post sisma.   Il Piano non affronta adeguatamente il tema del personale e soprattutto del tetto di spesa previsto dalla normativa nazionale (che impone alle Regioni di non superare quanto speso nel 2004, decurtato dell’1,4%). Ulteriori tagli, previsti in particolare per l’Asur, pregiudicheranno la possibilità di garantire i livelli essenziali di assistenza in un quadro di rispetto dei diritti e delle condizioni di lavoro dei dipendenti del SSR.  Quest’ultima prospettiva crea  forte preoccupazione rispetto all’apertura di ulteriori spazi di azione agli erogatori privati accreditati, ai quali verrebbero così affidati interi comparti del sistema sanitario e socio sanitario: una soluzione ancora più preoccupante considerando che nel Piano risulta generico il ruolo di committenza che dovrebbe essere esercitato dal servizio pubblico.  Sul fronte del personale poi va evidenziato che non è stata fatta sufficiente chiarezza sulla costituzione e l’utilizzo dei fondi aziendali di produttività, in particolar modo relativamente al superamento dei limiti di spesa del lavoro straordinario e alle modalità di recupero. Sono completamente assenti linee guida e visione organica relativamente al sistema dell’emergenza e del 118, così come non c'è nessuna indicazione relativamente alle possibilità di recupero di risorse previste all’art. 6 del CCNL. Sull’integrazione socio sanitaria, pur individuando nella mancata coincidenza tra Ambiti sociali e Distretti come una delle principali criticità di sistema, il Piano non traccia delle ipotesi rispetto ad un suo indispensabile superamento. Manca infine una riflessione sui Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali, strumenti necessari per integrare cure primarie, assistenza territoriale ed ospedaliera. Occorre sviluppare e declinare il capitolo sulla medicina di genere intesa come volta ad affrontare le differenze e non solo come superamento delle diseguaglianze, così come è necessario inserire il capitolo su come garantire l’applicazione della Legge 194/78. Tutte queste perplessità di Cgil, Cisl  e Uil, già manifestate alla Regione, saranno riprese nel corso delle  audizioni consiliari, previste per i prossimi giorni.  Alla sanità marchigiana servono risposte e servono subito.  
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14/03/2019 “GPS del Consumatore” Come orientarsi nelle insidie del mercato . Incontro il 22 marzo a Fabriano
Venerdì 22 marzo alle ore 9.30  presso la sede dell'Unione Montana dell’ Esino-Frasassi Via Dante, 268 Fabriano si terrà l'incontro “GPS del Consumatore” Come orientarsi nelle insidie del mercato, evento organizzato da Adiconsum Marche e Cisl Fabriano. Focus su telefonia, truffe e raggiri, buoni postali e mercato libero dell'energia. Interverranno Francesco Varagona, Presidente Adiconsum Marche, Loredana Baldi, Adiconsum Marche, Andrea Cocco, Responsabile Cisl Fabriano, e Gianni Pellacchia, FNP Cisl Fabriano
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14/03/2019 Summer JOB: a Fano il lavoro non va in vacanza
Stai cercando lavoro a Fano per la stagione estiva 2019?Vorresti fare esperienze di lavoro e di volontariato all'estero con vitto e alloggio gratuito?Vuoi conoscere meglio i contratti di lavoro, la naspi e tutti i tuoi diritti? Se uno di questi argomenti ti interessa corri ad iscriverti al SUMMER JOB !Programma 20 Marzo Time to Move: Esperienze all'estero15.30-17.00 Partire con Eures17:30-19.00 Sve - Work Away - Au PairVieni a scoprire tutte le opportunità finanziate per poter viaggiare, lavorare e/o far volontariato in Europa21 Marzo JOB Speed Date15:30 -18.30STAI CERCANDO LAVORO A FANO PER LA STAGIONE ESTIVA 2019?Se hai esperienza come Cameriera di Sala, Cameriera ai Piani, Receptionist, Aiuto Cucina, Lavapiatti, Banconista Gelateria, Cuoco, Pizzaiolo, Bagnino di Salvataggio, Animatore Turistico, questa è la tua occasione!Vieni a conoscere i titolari delle strutture ricettive che stanno cercando personale per la stagione estiva 2019 e fa in un pomeriggio i colloqui di lavoro che faresti in un mese!22 Marzo Lavorare Informati10.30-12.00Confrontati con gli esperti del settore per conoscere le caratteristiche dei vari contratti di lavoro e dell'indennità di disoccupazionePOSTI LIMITATIPARTECIPAZIONE GRATUITA CON ISCRIZIONE OBBLIGATORIA entro e non oltre Venerdì 15 Marzo.Per info ed iscrizioni agenziagiovani@comune.fano.ps.it
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14/03/2019 Area Vasta 1: Ancora disservizi per prenotare da telefono le prestazioni sanitarie
Continuano i troppi disservizi per i cittadini dell’Area Vasta 1.  Le notizie di stampa di questi giorni sulla situazione del sistema sanitario nel territorio dell’ Area Vasta 1 evidenziano, se ancora ce ne fosse bisogno, le contraddizioni che ripetutamente, come CGIL CISL territoriali, abbiamo denunciato nel corso di questi anni.  È sempre più manifesto il disagio ripetuto e continuo di coloro che dovendo prenotare prestazioni presso le strutture Sanitarie di MARCHE NORD, si devono recare personalmente allo sportello.  Motivo dichiarato, sembra da autorevoli dirigenti dell’area specialistica ambulatoriale, che dal CUP non si possa prenotare in quanto l’Azienda sta procedendo a realizzare alcune modifiche nelle agende di prenotazione, necessarie a garantire l’adeguatezza dei quesiti diagnostici.  Preso atto delle motivazioni di tale criticità di natura tecnica, chiediamo come sia possibile che la prenotazione debba avvenire, per alcune prestazioni, necessariamente con la presenza fisica del paziente e non già per il tramite del servizio CUP.  Stranezze, a nostro modesto parere poco logiche, visto l’ampia dotazione di tecnologia oggi a disposizione. Non ci si rende conto dei disagi a cui vengono sottoposti i pazienti, senza considerare il rischio reale delle complicazioni mediche, dal momento che gli stessi dirigenti riconoscono che le modifiche riguardano particolarmente le discipline e prestazioni più complesse. È ben strano che nelle Marche del 2019, per prenotare un esame non si possa  usare il telefono ma occorra recarsi di persona allo sportello affrontando anche percorsi stradali consistenti vista l’ampiezza del nostro territorio.  CGIL CISL di Pesaro Urbino invitano l’assessore alla sanità nonché Presidente Regione e i dirigenti di Marche nord ad accertare le responsabilità ed a provvedere immediatamente all’attivazione di un servizio pubblico fondamentale come le prenotazioni sanitarie, per tutte le prestazioni, tramite Cup. Chiediamo inoltre una maggiore semplificazione anche per il ritiro dei referti ed evitare ai cittadini inutili viaggi ai reparti.  CGIL CISL considerano la SANITA’ PUBBLICA, un bene imprescindibile da difendere e tutelare nella sua integrità organizzativa e di servizio alla popolazione e su cui continuerà, coinvolgendo anche le articolazioni categoriali, nel prosieguo della battaglia per la difesa di un sistema sanitario, moderno, funzionale ed in grado di rispondere ai bisogni del territorio.  Per queste ragioni, sollecitiamo il potenziamento dei territori rafforzando i servizi distrettuali, la rete dell’emergenza urgenza e la prevenzione sanitaria.
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14/03/2019 A Bruxelles l’evento conclusivo per il dialogo sociale nel Mediterraneo
Oggi al Comitato Europeo Economico e sociale sono presenti rappresentanti della Commissione Europea, degli imprenditori, dei sindacati e della società civile dei tre paesi coinvolti per celebrare la sottoscrizione della Carta del Dialogo sociale da parte dei tre Ministri di Marocco, Tunisia e Giordania. Una tappa importante verso la creazione di uno spazio sempre più ampio nel Mediterraneo di dialogo tra le parti sociali ed istituzionali, per la crescita della democrazia. Iscos ha contribuito a questo progetto soprattutto nel lavoro con i sindacati marocchini, collaborando ad un percorso comune tra le principali sigle sindacali per il lavoro dignitoso nelle realtà multinazionali, per la tutela dei migranti, per la tutela dei lavoratori del settore informale. La delegazione Iscos e Cisl è formata da Giuseppe Farina, presidente di Iscos Nazionale, Isabella Panfili, Responsabile Iscos Marche per il Marocco, Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche, Vincenzo Russo, Direttore Iscos Marche e Zakaria, il più giovane esperto sul dialogo sociale mai entrato nell’aula del CESE.
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14/03/2019 Sisma: le comunità del cratere maceratese si raccontano
Vicini alle persone e alle comunità del territorio, in ascolto dei bisogni reali, dei desideri e delle aspettative delle popolazioni colpite dal sisma per capire, sostenere e trovare insieme le risposte. Questo il senso e l’obiettivo della campagna di ascolto che la Cisl di Macerata e Tolentino ha condotto negli ultimi tre mesi tra le comunità del “cratere” maceratese. «Tre mesi densi di assemblee pubbliche nei luoghi più colpiti per informare e ascoltare, incontri con amministrazioni locali e servizi sociali, iniziative di ascolto “porta a porta” nelle aree SAE.» spiegano Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata e Rocco Gravina, responsabile della Cisl di Tolentino - San Severino.   La campagna ha anche previsto la diffusione di un questionario anonimo, che ha rappresentato per la CISL uno strumento prezioso per raccogliere esperienze, denunce e proposte delle persone coinvolte rispetto a temi centrali nella loro difficile quotidianità come la condizione abitativa, i tempi della ricostruzione, la qualità della vita nelle SAE e dei servizi nel territorio, gli spazi di socialità, partecipazione, coinvolgimento necessari per ricostruire le comunità.   «Abbiamo raccolto 507 questionari, lavorando nelle zone del maceratese più colpite dal sisma (il 40% del campione di indagine risiede, ad esempio, nell’area montana compresa tra Castelsantangelo sul Nera e Camerino), ascoltando lavoratori (54%) e pensionati (46%). - concludono Spinaci e Gravina - Incertezze, speranze e tanto bisogno di futuro; capacità di visione, coraggio e necessità di maggiore partecipazione e coinvolgimento delle comunità locali; resistenza e spirito di adattamento ma anche l’urgenza di interventi per qualificare e rendere sostenibile la vita nelle zone colpite, specie nelle aree SAE. Questa l’estrema sintesi dei tanti dati elaborati dall’analisi dei questionari.»   INCERTEZZE DA AFFRONTARE E SPERANZE DA CUSTODIRE   Il 74% delle persone coinvolte nell’indagine ha perso la propria abitazione: il 40% risiede in una SAE, il 33% è in autonoma sistemazione, l’1% ancora in una struttura ricettiva. Persona senza casa e con tanta incertezza e preoccupazione per i tempi della ricostruzione: se il 29% degli intervistati sa che il progetto di ricostruzione della propria abitazione è stata presentato, di questi solo il 9% sa indicare un tempo di massima per l’inizio dei lavori. Per il restante 71% invece è ancora “fumata nera” anche solo per la presentazione del progetto.   Un’incertezza che porta il 45% degli intervistati a ritenere che ci vorranno almeno 10 anni per poter tornare a vivere a casa propria e il 26% a spostare la data del rientro alla soglia dei 15 anni. Solo un 9% pensa di riuscire a rientrare in 5 anni e proviene in particolare dai comuni di Tolentino e San Severino. È preoccupante ed amaro che una persona su cinque di quelle intervistate ci abbia detto che non tornerà mai a vivere nella propria abitazione: una risposta più frequente nelle zone montane duramente colpite e soprattutto tra gli anziani, ma anche nella fascia di età compresa tra i 30 e i 40 anni (dato che fa temere che le famiglie più giovani stiano iniziando a progettare un futuro altrove).   Tanta incertezza anche sul Contributo di Autonoma Sistemazione: il 67% degli intervistati che stanno percependo il CAS ritiene che ci siano stati abusi nell’assegnazione del contributo e il 69% oggi teme che la “stretta” annunciata da mesi li porterà a perdere questa forma di sussidio prima di essere rientrato a vivere nella propria abitazione.   COMUNITÁ CAPACI DI VISIONE, MA SERVE PARTECIPAZIONE   Le comunità locali si dimostrano spesso capaci di visioni innovative e consapevoli dell’esigenza di scelte strategiche. Sulla ricostruzione delle scuole probabilmente scuole si sarbberocostruzione delle scuole si sarbberente si sarebberonovative e più ano spesso capci di visioni oraggioseere una ricostruzione delle scuole lgimento dellella propria abitazione.st fatte scelte diverse se ci fosse stato un maggiore coinvolgimento e un maggior dibattito pubblico visto che il 55% degli intervistati si dice disposto a rinunciare per i propri figli e nipoti alla “scuola sotto casa” per qualificare su scala sovracomunale i servizi e le strutture scolastiche. La fretta di promettere una ricostruzione delle scuole “dov’erano com’erano”, invece, non solo ha precluso questa strada, ma ha anche impedito di assumere su questo tema scelte davvero partecipate.   La riprova viene dalla sostanziale mancata informazione delle comunità locali rispetto ai documenti di programmazione regionale come il “Patto per la Ricostruzione e lo Sviluppo”: il 68% degli intervistati non ne ha mai sentito parlare, il 28% lo ha sentito nominare ma non ne conosce i contenuti e solo il 4% dichiara di sapere di cosa si stratta. Si sta perdendo una grande occasione di coinvolgimento dei territori e di empowerment democratico delle comunità locali: per questo chiediamo con decisione alla Regione di attivare i tavoli territoriali previsti dal Patto come strumento di informazione del territorio e di definizione partecipate delle strategie di sviluppo locale.   LA VITA NELLE SAE: TRA RESILIENZA E BISOGNI   Circa un intervistato su due si dice soddisfatto della SAE assegnata, ma questo non significa che gli assegnatari non abbiano preoccupazioni per la tenuta delle costruzioni di cui temono la scarsa qualità (29%) o la non adeguatezza alle condizioni climatiche locali (29%). La vita nelle aree SAE per tutti non è semplice: gli spazi sono ridotti (come dichiarato dal 32% degli intervistati) e, nonostante i rapporti tra gli abitanti siano da tutti valutati positivamente (il 92% li definisce buoni, sereni, di collaborazione), resta il problema di non poter disporre di spazi comuni che facilitino l’aggregazione e la socializzazione (i più richiesti sono in particolare sale riunioni e parchi gioco, rispettivamente dal 56% e dal 24% degli intervistati).   Allestire questi spazi comuni e qualificare la vita nelle SAE con maggiori servizi di prossimità (in particolare medici di famiglia e farmacie); al contempo attivare quanto prima i servizi di assistenza per i guasti (tutti gli intervistati ci hanno detto che in caso di necessità di un intervento non si sa davvero a chi rivolgersi) e rendere pienamente operativa la garanzia: queste sono per la CISL le prime urgenze su cui le istituzioni competenti devono intervenire e dare vere risposte concrete, soprattutto per la tanta gente che vive nella SAE e che conferma di non volersene andare (il 78% dichiara di volere rimanere nella SAE assegnata fino alla ricostruzione della propria abitazione).        
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14/03/2019 La Cisl sostiene lo sciopero degli studenti sui cambiamenti climatici
La Cisl delle Marche e la Fnp Cisl Marche sostengono l’iniziativa mondiale degli studenti per il prossimo 15 marzo promossa dal movimento fridaysforfuture.org. e saranno presenti alle manifestazioni organizzate in diverse città delle Marche. Dai disastri ambientali, alle migrazioni forzate, fino ai terribili danni sulla salute provocati dall’ inquinamento sono evidenti i sintomi dei cambiamenti climatici  che coinvolgono in gran parte le fasce più deboli della popolazione.  La presa di coscienza da parte dei giovani, la loro consapevolezza e il loro impegno non possono che trovare la nostra approvazione e sostegno. Dobbiamo prendere esempio dall’insegnamento e dalla presa di coscienza che proviene dal mondo giovanile ed essere al loro fianco per far crescere una nuova coscienza a difendere  il diritto primario ad una vita di progresso, ma anche di qualità della salute. L’azione degli studenti, tra l’altro, ben si collega con le richieste e le azioni del sindacato per la Just Transition, indirizzate proprio a contrastare i cambiamenti climatici. Invitiamo quanti possono tra i nostri delegati, iscritti o simpatizzanti a sostenere l’ iniziativa.  
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14/03/2019 Rinnovo CCNL Industria alimentare: al via le assemblee
Al via il piano delle assemblee  per  avviare la consultazione referendaria,  sulla piattaforma per il rinnovo del contratto Nazionale in scadenza 30/11/2019,  delle lavoratrici e lavoratori  dell’ Industria Alimentare ,  che nelle Marche conta 4000 addetti.  E’ quanto è stato deciso  dalle Segreterie   Regionali  di FAI CISL    FLAI-CGIL  UILA UIL .  La  consultazione si concluderà con la formale approvazione della piattaforma e dei suoi eventuali emendamenti il giorno 6 maggio 2019 con l’attivo regionale dei delegati . Il settore alimentare nelle Marche rappresenta una realtà molto significativa, sia per il numero degli addetti occupati sia per il volume di fatturato ( in buona parte derivato dal export ) . La piattaforma, che insiste sul tema dei diritti dei lavoratori, prevede una richiesta di aumento salariale di  € 205,00 medie e rimarca la necessità  della contrattazione di secondo livello di sito; ha anche l’obiettivo  del  miglioramento del welfare contrattuale  e   pone  regole   sul tema della qualità  e della sicurezza  alimentare per il cittadino .
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12/03/2019 "Don Lorenzo Milani L'esilio di Barbiana": a Recanati la presentazione del libro di Michele Gesualdi
Sabato 23 marzo alle ore 10 presso l'Aula Magna del Comune di Recanati si terrà la presentazione del libro "Don Lorenzo Milani L'esilio di Barbiana" di Michele Gesualdi. All'iniziativa, organizzata da Cisl Marche, Acli Marche e Fondazione don Lorenzo Milani con il patrocinio del Comune di Recanati, parteciperanno Sandra Gesualdi (Fondazione don Lorenzo Milani), Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche, e Marco Moroni (Acli Marche).   SARÀ POSSIBILE SEGUIRE L'EVENTO IN DIRETTA STREAMING SUL SITO DEL COMUNE DI RECANATI  (ottimizzato per Internet Explorer) https://www.comune.recanati.mc.it/index.php/governo/streaming-eventi-aula-magna
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11/03/2019 15 marzo: sciopero generale di tutti i settori dell'edilizia. Rilanciare il settore per rilanciare il Paese
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil da tempo sono convinte che per rilanciare il Paese occorre una politica industriale in grado di rilanciare l’intera filiera delle costruzioni: dall’edilizia ai materiali, dal settore del legno e arredo al cemento, dai lapidei al settore dei laterizi. Il settore dell’edilizia italiano in dieci anni di perdurante crisi economica, la più grave dal dopoguerra ad oggi, ha perso oltre 600 mila posti di lavoro, 120.000 aziende hanno chiuso (di cui il 90% piccole e medie aziende) ed in questi mesi stiamo assistendo alla crisi delle grandi imprese di costruzioni come Astaldi SpA e CMC su tutte, due imprese peraltro impegnate in grandi opere nella nostra regione. Nelle Marche i dati della crisi sono preoccupanti ed allarmanti: dal 2008 al 2018 si sono persi circa 13.000 posti di lavoro ed hanno chiuso circa 3.000 aziende mentre le ore lavorate nelle Marche passano da 25 Mln a 13 Mln. A questo quadro desolante si aggiunge che nelle Marche a due anni e mezzo dal grave sisma del 2016 solo l’8% circa dei 42.000 edifici danneggiati sono stati ricostruiti. Per di più la fase dell’emergenza non si è ancora completata con la consegna delle SAE. Tuttavia, la ricostruzione post sisma potrebbe essere per le Marche un volano importante di rilancio del settore delle costruzioni ma assistiamo ad una lentezza nella partenza della ricostruzione pesante a fronte invece di un fase emergenziale ancora aperta. Sulla ricostruzione come parti sociali sindacali delle costruzioni delle Marche siamo molto preoccupati sulla possibilità che venga depotenziato il DURC di congruità della manodopera, introdotto con l’ordinanza commissariale n. 58, perché questo strumento è molto utile per combattere fenomeni di illegalità ed evasione contributiva, in una regione dove le ore mensili lavorate in edilizia si attestano intorno a 110 ore, e quindi c’è ancora un pesante ricorso al lavoro nero e grigio. A questo si aggiunge sul lato infrastrutturale che nelle Marche sono fermi investimenti per 5 mld di euro stanziati negli ultimi anni che non si sono mai tramutati in cantieri per problemi amministrativi o burocratici o peggio ancora per problemi delle aziende vincitrici degli appalti. Oggi nella nostra regione sono ferme al palo opere importanti come: Quadrilatero (230 milioni di euro di lavori ancora da realizzare e tavolo di crisi Astaldi aperto al Mise); Nuovo Ospedale INRCA di Ancona (48 milioni di euro e tavolo di crisi CMC aperto al Mise); Nuovo Ospedale Salesi (56 milioni di euro); realizzazione nuova sede ferroviaria Montemarciano-Falconara Marittima (appalto RFI da circa 65 milioni di euro); completamento Fano-Grosseto (valore opera circa 310 milioni in attesa del via libera ministeriale); Intervalliva Tolentino - San Severino Marche; Galleria "Passo del Cornello" (iniziata 24 anni fa, scavata per 500m e lasciata al suo destino…); Svincolo S.S.77 a Civitanova Marche e bretella Macerata-La Pieve. La pesante crisi del settore delle costruzioni ha determinato anche la chiusura di alcune principali aziende del mobile e dei materiali da costruzioni come: Desi Mobili – Sicc – Bizzarri – Gatto – Bontempi - Sifa – Febal - Sacci - Foresi – Dignani. Per questo Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil proclamano lo SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE per il prossimo 15 MARZO in tutti i settori dell’intera filiera delle costruzioni, e dopo 25 anni si fermeranno tutti i lavoratori e le lavoratrici dei cantieri, delle fabbriche del legno e dell’arredo, delle cave e delle fornaci di tutte le Marche per manifestare in piazza del Popolo a Roma. Chiediamo al Governo di istituire un tavolo di crisi a Palazzo Chigi dove affrontare questa inusuale e lunga crisi delle costruzioni e contemporaneamente con la nostra iniziativa lanciamo proposte concrete per rilanciare il Paese e quindi il settore delle costruzioni. Occorre, pertanto, una cabina di regia nazionale per riaprire i cantieri con politiche mirate che intervengano tanto con strumenti finanziari mirati per le imprese del settore (un Fondo nazionale di Garanzia) che per sbloccare le grandi opere da Nord a Sud. Serve una politica di investimenti mirati in grado di essere immediatamente tradotti in piani straordinari per la messa in sicurezza di territori, strade, ponti. Dobbiamo qualificare le stazioni appaltanti sempre meno in grado di progettare e di rendere esecutivi i bandi fatti. Occorre un piano per la qualità delle materie prime al servizio di ristrutturazioni, rigenerazione e anti sismico, di nuove politiche abitative. Occorre una sistematizzazione degli incentivi, da quelli per le ristrutturazioni a quelli per il risparmio energetico e per il bonus mobile. Serve una politica di tutela e riconversione dell’occupazione nei settori dei materiali, serve qualificare l’impresa e contrastare il dumping contrattuale soprattutto in edilizia con un sistema che premi qualità e sicurezza. Occorre accelerare sugli appalti verdi al fine di premiare chi fa ricerca ed innovazione nei nostri settori. Serve una sburocratizzazione mirata di diversi passaggi del Codice Appalti senza ridurre tutele e diritti e senza tornare alla liberalizzazione dei sub appalti o al massimo ribasso. Servono, cioè, politiche di sviluppo, come richiesto dalla stessa piattaforma di CGIL, CISL e UIL. Per tutte queste ragioni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della filiera delle costruzioni saranno il prossimo 15 marzo in piazza del Popolo a Roma per chiedere lavoro e sviluppo consapevoli che il paese ripartirà se ripartirà il settore delle costruzioni.
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08/03/2019 Corso GRATUITO “OPERATORE MARKETING AGROALIMENTARE E VALORIZZAZIONE DELLA RISTORAZIONE E DEI PRODOTTI TIPICI MARCHIGIANI AGROALIMENTARI” scadenza 30 marzo 2019
Corso GRATUITO di Qualifica Professionale N/QA II Livello  OPERATORE MARKETING AGROALIMENTARE E VALORIZZAZIONE DELLA RISTORAZIONE E DEI PRODOTTI TIPICI MARCHIGIANI AGROALIMENTARI cod. 1006597 – 400 ore La partecipazione al corso è completamente GRATUITA, il corso è finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Marche. SEDE del corso: Centro Agroalimentare, Via Valle Piana, n. 80  – S. Benedetto del Tronto (AP).   PRESENTAZIONE DOMANDA: La domanda di partecipazione e i relativi allegati dovranno pervenire per posta con Raccomandata A/R (farà fede il timbro postale), o consegnata a mano entro il 30/03/2019  a IAL Innovazione, Apprendimento, Lavoro Marche – Impresa sociale,  Via dell’Industria, 17/a – 60127 Ancona. Bando del corso – clicca di seguito: BANDO OPERATORE MARKETING AGROALIMENTARE Domanda di partecipazione al corso – clicca di seguito: DOMANDA DI PARTECIPAZIONE L’Operatore Marketing Agroalimentare è una figura professionale in grado di operare nella Filiera Agroalimentare attraverso una comprensione dell’organizzazione e del funzionamento del sistema agroalimentare regionale e una conoscenza della normativa in materia di qualità e sicurezza alimentare. In particolare possiede conoscenze di marketing management in rapporto alle imprese agroalimentari regionali. La figura formata sarà in grado di operare nelle aziende del territorio, affiancare gli imprenditori e dialogare con gli enti pubblici, elaborando autonomamente strategie e piani di marketing per la tutela, la valorizzazione e la promozione dei prodotti e servizi agroalimentari.   Per informazioni:  IAL Marche srl – Impresa Sociale Via dell’industria, n. 17/a -Ancona Tel. 366/8036580 – 366/6995168 – 071/2814639 E-mail: daniela.marinelli@ialmarche.it
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08/03/2019 "Donne e lavoro nelle Marche": oggi il convegno di Cgil Cisl e Uil. Presentata indagine sulle donne occupate nella regione
Oggi, al convegno “Donne e lavoro nelle Marche”, promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche, viene presentata la ricerca sulle occupate nella regione, realizzata in collaborazione con la Politecnica, presenti Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche, Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Segretaria regionale Uil Marche. La ricerca è stata condotta attraverso questionari, somministrati tra giugno e agosto 2018,  su un campione di 810 donne di cui la maggior parte, pari all’89,8 %, lavoratrici dipendenti e con un contratto a tempo indeterminato. Per quanto riguarda i salari, il 18,4% guadagna meno di 1.000 euro mensili netti, quasi la metà guadagna dai 1.000 ai 1.500 euro e il 34,4% va oltre i 1.500 euro mensili. Uno studio dell’Ires Cgil Marche su 133 aziende marchigiane con oltre 100 dipendenti mostra che  la retribuzione media di un lavoratore è di 29.600 euro contro i 21.100 di una lavoratrice, ovvero il 28,8% in meno. Il 56,5% delle intervistate dichiara di non subire comportamenti discriminatori sul posto di lavoro, va però sottolineato che il 42,5% si sente discriminata per eventuali assenze, mansioni e per il pregiudizio relativo alle proprie capacità e comunque il 59,3% delle intervistate ritiene che vi sia una cultura dominante che penalizza la donna.  Nelle Marche, le opportunità di lavoro per le donne sono cresciute molto velocemente negli ultimi due decenni ma la componente femminile della forza lavoro mostra la necessità di avere un titolo di studio più elevato di quello maschile per competere sul mercato del lavoro locale.  Nell’era digitale, i processi di innovazione richiedono per le donne competenze ad altissimo livello per avere un ruolo di primo piano nella cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”. Per quanto riguarda la conciliazione tempi di vita-lavoro, le donne che lavorano non hanno vita facile in termini di tempi: l’occupazione femminile è molto condizionata dagli impegni familiari e questa indagine conferma che il lavoro domestico e di cura pesa decisamente sulle donne. Per CGIL, CISL e UIL Marche, a tutto questo non c’è un’unica soluzione ma una “concorrenza sinergica di azioni con il ruolo importante della contrattazione, da quella nazionale a quella aziendale e territoriale, un sistema di welfare moderno e adeguato ai bisogni delle persone ma anche una cultura del valore che deve comprendere tutti gli spazi del nostro vivere”.  
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07/03/2019 Basta precarietà #iolavorascuola 12 marzo Flash Mob #nonsiamofantasmi ad Ancona
  Basta precarietà!  #IOLAVOROASCUOLA 12 marzo 2019 sit-in dei precari in tutta Italia promosso dai sindacati scuola di CGIL, CISL e UIL .  Nelle Marche  FLASH MOB  #NONSIAMOFANTASMI  ad Ancona dalle ore  13,15 alle 13,45 davanti l’Ufficio Scolastico Regionale  in via XXV Aprile. La precarietà del lavoro continua a rappresentare nel mondo della scuola una vera e propria emergenza, alla quale non hanno posto alcun rimedio i ripetuti interventi legislativi in materia di reclutamento di cui si sono fatti promotori maggioranze e governi di differente segno politico negli ultimi vent'anni. Arrivano quasi a 150.000 i posti coperti quest'anno da insegnanti supplenti, e la situazione potrebbe farsi ancor più pesante l'anno prossimo, con i pensionamenti in più legati all'applicazione del meccanismo di quota 100. Ma il problema investe in modo rilevante anche l'area del personale ATA, dove peraltro le assunzioni in ruolo sono ogni anno limitate alla sola copertura del turn over. Per richiamare l'attenzione su questi problemi CISL Scuola, Flc CGIL e UIL Scuola hanno indetto una giornata di mobilitazione  in tutte le province d'Italia nella giornata di martedì prossimo, 12 marzo per RIMUOVERE le criticità che mettono a rischio il nuovo anno scolastico prevedendo una fase transitoria di immissioni in ruolo per assumere gli abilitati e i docenti di terza fascia con tre anni di servizio; per COPRIRE con immissioni in ruolo tutti i posti liberi, compresi quelli resi disponibili da “Quota 100”; per RIDURRE i costi dei percorsi di specializzazione su sostegno e incrementare i posti disponibili; per STABILIZZARE il personale ATA su tutti i posti vacanti e disponibili e per CONTRASTARE la regionalizzazione del reclutamento del personale.  
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07/03/2019 Whirlpool, sedi impiegatizie, Sindacati: "L'azienda non può' puntare solo sul taglio dei costi ma deve valorizzare le professionalità "
«Si è svolto oggi il tavolo territoriale Whirlpool di confronto sulle sedi impiegatizie: le comunicazioni fatte dall’azienda, inerenti la riorganizzazione di alcune funzioni sono causa di grande preoccupazione per le Organizzazioni Sindacali, in quanto ruoli importanti vengono spostati su altre zone europee con il rischio di impoverimento del territorio fabrianese»  riportano in una nota i sindacati di categoria Fiom Cgil,  Fim Cisl e Uilm Uil. «La strategia aziendale basata fondamentalemente sulla riduzione dei costi fissi per 50 milioni di dollari, rischia di non essere all’altezza della sfida che la multinazionale americana deve affrontare per tornare ad essere competitiva anche nell’area EMEA dove invece sono state perse grandi quote di mercato. - continuano i sindacati - E’ necessario preservare le professionalità ed investire sulle persone, sulla loro capacità e sulla loro intelligenza per superare le oggettive attuali difficoltà.   L’accordo ministeriale delle scorso 25 ottobre prevede un numero di eccedenze ancora da affrontare ma li sindacati  hanno più volte ribadito al tavolo, e ricordano «a tutte le lavoratrici e lavoratori Whirlpool, che non possono esserci licenziamenti forzosi ed unilaterali ma solo incentivati e dietro alla non opposizione delle persone, così come confermato dall’azienda.» Fiom Cgil,  Fim Cisl e Uilm Uil e le RSU ritengono a questo punto «fondamentale che si investa di piu nella riqualificazione dei dipendenti e che si fornisca in tempi rapidi una mappatura delle possibili riconversioni professionali che possono essere intraprese, nella logica di mantenere gli enti di Fabriano centrali nella strategia della Multinazionale nell’area EMEA. - concludono - Le grandi difficoltà di questa fase e la delicatezza della riorganizzazione in corso ormai da anni, rendono necessario un monitoraggio serrato e costante degli eventi in atto con momenti di confronto territoriali più frequenti fino a tornare, nei tempi previsti, al MISE.» A fine marzo è prevista  la convocazione del tavolo per lo stabilimento di Melano.  
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07/03/2019 Reddito di cittadinanza: al via le domande
Ieri, mercoledì 6 marzo, è stato il primo giorno utile per presentare la domanda per accedere al Reddito di cittadinanza. Le sedi Caf Cisl hanno ricevuto 180 domande a livello regionale
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07/03/2019 Firmato il contratto decentrato per i dipendenti del Comune di Sant'Elpidio a Mare: un buon segnale di cambio di rotta
Lunedì 4 marzo è stato firmato l'accordo definitivo dell'annualità economica 2017 per la destinazione delle risorse decentrate al personale dipendente del Comune di Sant’Elpidio a Mare insieme al tanto atteso regolamento delle progressioni economiche. Dopo il regolamento degli incentivi tecnici approvato a gennaio, un altro importante traguardo è stato raggiunto grazie al grande lavoro della RSU con la quale anche la Segreteria CISL FP ha fattivamente collaborato, ma anche degli Uffici competenti . Il percorso è stato in salita ed è durato oltre tre anni ma si è faticosamente arrivati ad un primo accordo, pur nella consapevolezza che tanto ancora rimane da fare per affrontare e risolvere  le numerose questioni ancora aperte. Rimangono ancora sul tavolo sindacale problematiche importanti tutte da aggredire e risolvere come la riorganizzazione generale dell’Ente e del personale, l'annualità economica 2018 e, soprattutto, la necessità impellente di aprire  quanto prima in confronto sul nuovo contratto decentrato integrativo, come previsto dal nuovo CCNL firmato a maggio 2018.  Con l’accordo firmato il 4 marzo, si pongono formalmente le basi per le Progressioni Orizzontali del personale dipendente. È stato infatti ratificato il Regolamento per l’attribuzione delle fasce economiche, atto fondamentale e propedeutico per l’emissione di un prossimo bando per le P.E.O. Un risultato importante che la Cisl Fp auspica possa rappresentare anche un  cambio di tendenza e tracciare una netta discontinuità con il non proprio edificante nei rapporti  sindacali. Senza falsi ed affrettati entusiasmi,  abbiamo potuto constatare un nuovo  modo di rapportarsi dell’Amministrazione che, nell’ultimo periodo, ha dimostrato un’attenzione ed una disponibilità rinnovata al confronto con la parte sindacale ed anche un impegno fattivo nel risolvere le annose problematiche tuttora irrisolte per rendere sempre  più efficiente l’erogazione degli stessi servizi.  Con l’arrivo del nuovo Segretario Comunale ed il rafforzamento dell’Ufficio del Personale, la Cisl Fp Marche ed i componenti RSU auspicano che i tempi di interlocuzione e realizzazione  degli obiettivi comuni ricevano ulteriore impulso perché la macchina comunale tutta ha bisogno di personale motivato e soprattutto messo in condizione di lavorare con professionalità ed in un clima sereno. Troppo spesso, negli ultimi anni, i dipendenti hanno dovuto sobbarcarsi carichi di lavoro e responsabilità eccessivi rispetto al dovuto, proprio perché l’organizzazione interna non è adeguatamente tarata alle necessità dell’utenza.  C’è ancora molto da fare ma sembra che ci sia la volontà del Sindaco e dell’Amministrazione di porre le basi per un cambio di passo.  La Cisl Fp Marche non potrà che rendersi disponibile a collaborare ma solo se vedrà dalla parte pubblica la voglia vera di risolvere i problemi. Il tempo della melina è concluso e non sarà più tollerato.    IL SEGRETARIO REGIONALE Giuseppe Donati      
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06/03/2019 Incidente mortale sulla piattaforma Eni: domani suoneranno le sirene in segno di lutto
Le Segreterie regionali di Fit Cisl, Filt Cgil e Uil Trasporti hanno indetto per domani, giovedì 7 marzo, alle ore 11.30 un sit in nel porto di Ancona per ricordare la scomparsa, in seguito a un incidente avvenuto ieri sulla piattaforma Barbara F. dell'Eni, di Egidio Benedetto. Il presidio si terrà nel piazzale antistante i rimorchiatori dello scalo (zona Porto Antico) e si concluderà alle ore 12 con il suono delle sirene di tutte le navi come segno di lutto per l'ennesima morte sul lavoro in un porto italiano.
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06/03/2019 Musica e parole: incontro sulla musicoterapia al Caffè Alzheimer
Giovedì 7 marzo presso il Caffè Alzheimer si terrà un appuntamento dedicato alla musicoterapia con il prof. Silvio Macrini. La musicoterapia è un approccio terapeutico che usa la musica per "arrivare" al paziente e renderlo a sua volta in grado di aprirsi ed esprimersi, essere parte della terapia. Il potere magico della musica, dunque, è rivolto al servizio dell’integrazione ed emotiva dei pazienti ed al trattamento di un ampio ventaglio di disabilità e malattie.. L'incontro avrà inizio alle ore 17 presso il Centro Metropolis di via Leopardi,n. 6 - Falconara
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