«Ancora una volta i lavoratori degli appalti ferroviari operanti nel lotto di Trenitalia Direzione Business Regionale Marche si ritrovano a fare i conti con l’ennesimo cambio di appalto e con i soliti annosi problemi che questo produce. I fatti: il servizio di pulizia dei treni del Trasporto Regionale è stato affidato nel 2023 al Consorzio CNS che, a sua volta, lo fa gestire a due sue consorziate: Ideal Building Maintenance soc. coop. ed Il Faro Soc. coop. Durante questi 2 anni i lavoratori hanno continuamente lamentato mancanze in busta paga, competenze non pagate e le due aziende si sono “palleggiate” tra di loro i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato così da evitare la trasformazione dei loro contratti a tempo indeterminato.- scrivono in una nota stampa le Segreterie regionali di FILT CGIL ,FIT CISL,UILTRASPORTI,UGL,FAST FS, ORSA FERROVIE - Ora l’epilogo: le due società abbandonano l’appalto a fine mese e mentre IBM, pur avendo pagato lo stipendio, si è “dimenticata” di corrispondere l’una tantum contrattualmente previsto e gli aumenti delle competenze accessorie, Il Faro soc. coop. non si è nemmeno degnata di pagare le retribuzioni né tantomeno di inviare le buste paga. Dal momento che le stesse poi dovranno liquidare, nel prossimo mese, oltre gli stipendi, le competenze di fine rapporto (TFR, ratei 13ma, 14ma, ferie e permessi non goduti ecc…) ed eventuali arretrati, visti i precedenti non si prevedono sicuramente buone notizie per i lavoratori.»
«Questi lavoratori vivono nell’incertezza continua: ogni mese non hanno certezza se gli verrà pagato lo stipendio o meno ed è difficile su tali presupposti far fronte alle spese familiari o, per i più giovani programmare un progetto di vita. - proseguono i sindacati di categoria - Senza contare che ad ogni cambio appalto chi va via si “dimentica” sempre di liquidare qualche arretrato. Tali cifre, se prese singolarmente per ciascun lavoratore, non sono rilevanti e difficilmente il medesimo agirà per un recupero forzoso considerando le spese per avviare una simile vertenza. Ed il gioco è fatto: le società risparmiano migliaia di euro e i lavoratori perdono soldi. E’ una rincorsa continua poi al recupero del TFR: se va bene si attendono mesi, nella peggiore delle ipotesi invece si deve ricorrere al tribunale. E’ ora di fare basta: Trenitalia risparmia nelle gare d’appalto speculando esclusivamente sulla pelle dei lavoratori. Un fatto questo che denunciamo da anni ma purtroppo ci troviamo ad affrontare un cambio appalto mediamente ogni anno circa. - rilanciano e concludono - Da novembre del 2019 ad oggi i lavoratori hanno cambiato 4 datori di lavoro nello stesso appalto e a ottobre arriverà il 5^: praticamente un rapporto di lavoro dura mediamente 14 mesi. I lavoratori si riuniranno in assemblea domani 25 settembre dalle 11 alle 13 per discutere e decidere le azioni da mettere in campo per far valere i loro diritti.»