Notizie dalla Usr

08/03/2023 8 Marzo 2023 CGIL CISL UIL Marche Donne in Prima Fila sit in ad Ancona in contemporanea nazionale
Cgil, Cisl e Uil Marche, con l’iniziativa di questo 8 Marzo “Donne in prima fila”,  vogliono ribadire che le organizzazioni sindacali sono dalla parte delle donne, italiane, straniere, immigrate, e per questo motivo l’iniziativa avrà un taglio internazionale, per ricordare che esistono donne forti e coraggiose in Italia e nel mondo. Un percorso che proseguirà con un’iniziativa  promossa dalle donne pensionate di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil in programma per  il 30 marzo prossimo con gli studenti delle scuole superiori. «Il nostro purtroppo, non è un Paese per donne e questo è il risultato delle mancate politiche per la tutela del mondo femminile. Persiste infatti, ancora un problema di resistenza culturale perché abbiamo ancora meno donne che si laureano in materie scientifiche, che sono retribuite di meno, che fanno più fatica a trovare un lavoro, e quando lo trovano è precario senza diritti e tutele. - sottolineano le Segretarie regionali Loredana Longhin della Cgil, Cristiana Ilari, della Cisl e Caudia Mazzucchelli, della Uil -  Per il sindacato è fondamentale migliorare la condizione di vita e di lavoro delle donne perché solo così potrà avere un miglioramento complessivo di tutto il sistema paese. Riteniamo il lavoro fattore principale di emancipazione, di libertà e di valorizzazione per le donne, e riteniamo strategico diffondere nei luoghi di lavoro e nelle nostre comunità una cultura delle pari opportunità, attraverso la contrattazione, la lotta alla violenza e alle discriminazioni.»   «È necessario attivare tutti gli strumenti utili a praticare una contrattazione di genere a tutti i livelli e ad incrementare il numero di protocolli per l’eliminazione delle molestie e delle discriminazioni in tutti i luoghi di lavoro. L’incremento dell’occupazione femminile si risolve realizzando politiche sociali vere e strutturali, come dimostra appunto il fatto che l’occupazione femminile aumenta laddove crescono le infrastrutture sociali. - proseguono le sindacaliste - Non possiamo permetterci che le disuguaglianze aumentino, per questo dobbiamo combatterle non solo quando si evidenziano, ma vanno precedute con una strategia complessiva di lungo respiro che riguarda il mercato del lavoro, la formazione, i servizi per l’infanzia e per gli anziani.» È bene ricordare che senza lavoro le donne non sono libere di scegliere, e sono più ricattabili e vittime di violenza. Molto spesso dietro la dipendenza economica si cela appunto la violenza fisica. Garantire la libertà di scelta, significa anche libertà per le donne di disporre del proprio corpo. «Per questo è necessario che la Regione ci dia delle risposte sulla piena applicazione della 194 e sul potenziamento dei consultori. Chiediamo, pertanto, che venga garantito, in ogni luogo delle Marche, l’accesso al percorso previsto dalla 194 e che vengano finanziati i consultori e i centri anti-violenza, luoghi fondamentali per consentire alle donne ascolto, protezione ed emancipazione. - rilanciano  e concludono Longhin, Ilari e Mazzucchelli - Viviamo in tempi difficili, dove si intrecciano dubbi e paure, in uno scenario nazionale e internazionale minaccioso. Dove donne iraniane, afgane, ucraine, birmane, irachene, libiche, siriane e di tanti paesi dell’Africa vedono minate vita e autodeterminazione da regimi teocratici e dittatoriali e insieme agli uomini formano popoli che insieme con grande coraggio non si rassegnano alla sopraffazione e continuano a lottare per la libertà. Esempi che spingono al prendere posizione contro l’inerzia dell’indifferenza come la denuncia della preside del Liceo di Firenze che nei giorni scorsi ha condannato i pestaggi avvenuti davanti alla scuola come atti fascisti.»
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25/02/2023 Sabato 25 febbraio ad Ancona manifestazione regionale per la PACE
Sabato 25 febbraio, ad un anno dall'inizio del conflitto in Ucraina, la CISL Marche aderisce alla manifestazione regionale per la PACE  ad Ancona. «Siamo in piazza per invocare una Conferenza internazionale per una pace giusta, la fine delle ostilità russe e per ribadire il nostro sostegno, a tutto campo, al popolo ucraino.» sottolinea Sauro Rossi, Segretario Generale CISL Marche.      
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24/02/2023 La CISL per una Pace Giusta : bandiere della Pace e dell’Ucraina esposte in tutte le sedi Cisl
In continuità con le ragioni della mobilitazione sociale dello scorso 5 novembre, la CISL conferma il proprio sostegno alle iniziative di pace e solidarietà con il popolo ucraino convocate questa settimana a un anno dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina. «Sosterremo le ragioni di una pace giusta, chiedendo agli attori coinvolti di convocare una Conferenza internazionale per mettere fine al conflitto armato e ristabilire convivenza pacifica e rispetto tra i popoli. -  sottolinea il Segretario Generale della CISL, Luigi Sbarra - La CISL conferma altresì la propria dura condanna all’amministrazione di Putin per la feroce aggressione armata e rinnova il suo impegno a dare sostegno e continuità alla comunità internazionale, all’Unione Europea e agli Stati attivi nel fornire aiuti umanitari, logistici, militari al popolo ucraino e ad una resistenza legittimata dal diritto internazionale a difesa dell’autodeterminazione e della libertà di un popolo. Il 24 ed il 25 febbraio tutte le sedi della CISL esporranno le bandiere della pace e dell’Ucraina per ribadire il ripudio della guerra, manifestando piena solidarietà a un popolo tragicamente colpito”.  
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31/01/2023 6 Febbraio 2023 Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili
La CISL, anche per il 2023, promuove la campagna di sensibilizzazione “MGF – Mutilazioni Genitali Femminili” in occasione della Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili (MGF), che ricorre il 6 febbraio. Una pratica disumana, violenta, che ancora colpisce e devasta, nel fisico e nella psiche, tantissime giovani donne. Secondo le stime dell’OMS, sono coinvolte oltre 200 milioni di ragazze, tra cui purtroppo moltissime bambine, prevalentemente dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’America Latina e tra le comunità provenienti da queste regioni. Si stima, inoltre che, sebbene illegale nell’UE, circa 600mila donne che vivono in Europa, siano state vittime di questa pratica, e che altre 180mila sarebbero a rischio in 13 paesi comunitari, Italia compresa.  Un quadro drammatico, connesso anche al fenomeno delle spose bambine, che ogni anno si alimenta di nuovi casi. Di fronte al concreto rischio che le diverse dinamiche di destabilizzazione, aumento di povertà e disuguaglianza in atto in questi anni, possano far peggiorare questa piaga, la CISL e l’ANOLF riconfermano l’impegno a promuovere una cultura del rispetto e delle pari opportunità contro ogni forma di abuso e violenza. Per la CISL «è una battaglia di civiltà e di umanità che non vogliamo e non possiamo perdere. Abbiamo bisogno di affermare e concretizzare il valore della solidarietà tra donne e uomini, come base di un’azione collettiva per il bene comune. Proseguiamo, pertanto, il percorso a sostegno di azioni d’informazione e sensibilizzazione rivolte alle donne immigrate, insieme al rafforzamento e al potenziamento della  nostra presenza in tutti gli ambiti territoriali e nei relativi presidi sanitari. »
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27/01/2023 CISL, confronto e crescita nel 2023 Intervista Rai a Sauro Rossi
Meglio del previsto l’economia marchigiana in chiusura del 2022 ora la CISL guarda le politiche per dare stabilità allo sviluppo. «Abbiamo visto degli spiragli di luce importanti, speriamo  che vengano confermati e che ci siano politiche di sostegno al  nostro nuovo sistema industriale che consentano di dare stabilità a questi  percorsi. » dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale CISL Marche intervistato al TGR Rai Marche.
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27/01/2023 27 Gennaio 2023 Giornata della Memoria
«Mai dimenticare la tragedia terribile della Shoah. Dobbiamo coltivare e rinnovare il ricordo, contrastare xenofobia e razzismo, diffondere i valori di libertà, democrazia, inclusione, rispetto per ogni vita umana, principi fondamentali della nostra Costituzione » afferma il Segretario Generale della CISL nazionale Luigi Sbarra in occasione della Giornata della Memoria.   fonte:https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/giornata-della-memoria-sbarra-mai-dimenticare-la-tragedia-terribile-della-shoah/
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17/01/2023 CISL Marche tra i promotori della VI edizione del concorso didattico "Sulle vie della parità nelle Marche" - a.s. 2022/23
Come ogni anno, con l'inizio della scuola, al via il concorso "Sulle vie della parità̀ nelle Marche" .  Parte del concorso nazionale "Sulle vie della parità" (Edizione X) promosso da Toponomastica femminile con la partecipazione e il patrocinio di numerose realtà nazionali, istituzioni e associazioni, il bando regionale, alla sua sesta edizione, è indetto dall'Osservatorio di Genere in collaborazione con ATS 15 Macerata, Università di Camerino e il suo Sistema museale, Settenove edizioni, Lions Club Macerata Host, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche. Il bando, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione delle Marche, si pone tre obiettivi fondamentali: dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici; diffondere l’uso di un linguaggio non sessista;  promuovere percorsi educativo-didattici attenti alle differenze di genere volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società. Un'opportunità di cittadinanza attiva e partecipazione. Il concorso si articola in quattro diverse sezioni che hanno tutte come temi trasversali la cittadinanza attiva, la partecipazione e la legalità. Per tutte le sezioni, la consegna è il 28 febbraio 2023. A. CITTADINANZA ATTIVA  L’attività relativa a questa sezione ha caratteristiche di storytelling e consiste in interviste e testimonianze, ricerca di fonti riservate e private, in registri anagrafici e archivi fotografici, da cui far emergere figure femminili attive ieri e oggi nella cultura e nella vita cittadina. FINALITÀ - Conoscere figure di donne, del presente e del passato, che si sono contraddistinte per il loro impegno sociale, politico e/o culturale. - Raccontare storie attuali di percorsi di appartenenza di genere che mettano in evidenza temi quali: l’emancipazione femminile, i diritti civili, la libertà di espressione e di appartenenza, la violenza di genere, la lotta all’omofobia. Tutti gli elaborati devono essere inediti, mai diffusi mediante stampa o altri mezzi di divulgazione. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   B. LAVORO I gruppi partecipanti svilupperanno il proprio elaborato producendo ricerche territoriali, documentarie e fotografiche, sul lavoro femminile, passato e presente, con una particolare attenzione alla valorizzazione di attività lavorative innovative e significative della contemporaneità (blogger, influencer, social-media manager, e-commerce, ecc.), utilizzando modalità espressive letterarie, multimediali o miste e corredando la ricerca di bibliografia ed eventuali testimonianze orali e scritte. FINALITÀ - Conoscere figure di donne, del presente e del passato, che si sono contraddistinte nel mondo del lavoro aprendo nuove opportunità e rompendo schemi e stereotipi; - promuovere l'Agenda 2030 attraverso le scelte lavorative di donne che hanno operato in ambiti correlati ai 17 Obiettivi dell'agenda 2030 e la cui attività si orienta verso il futuro. Tutti gli elaborati devono essere inediti, mai diffusi mediante stampa o altri mezzi di Divulgazione. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   C. STEM L’attività relativa a questa sezione ha l’obiettivo di far comprendere a pieno la natura delle materie STEM - Science, Technology, Engineering and Mathematics, e abbattere gli stereotipi e pregiudizi rispetto al fatto che le donne non siano portate per natura ad affrontare determinate materie. Contrariamente a quanto si immagina, da sempre le scienze hanno impiegato estro e sensibilità femminile. La sezione prevede libere tipologie di lavoro volte a portare alla luce il lavoro fatto dalle scienziate nella storia. L’elaborato deve essere frutto di ricerca storica che includano almeno una proposta di intitolazione di uno spazio pubblico (via, piazza, giardino, rotonda, marciapiede, cortile, aula…) e l’integrazione di materiale fotografico e cartografico che consenta di riconoscere i luoghi prescelti. Le classi impegnate nella ricerca-studio saranno stimolate a sviluppare il lavoro in modo autonomo, critico e responsabile. L’attività può essere svolta in collaborazione con l’Università di Camerino. FINALITÀ - Superamento degli stereotipi di genere che impattano sulle scelte da parte delle ragazze di un percorso accademico e professionale in ambito STEM. - Ricordare il contributo di donne scienziate che negli hanno lavorato e nell’ambito delle STEM. PRODOTTO La partecipazione al concorso prevede la realizzazione di contributi che rappresentino in modo originale ed efficace i temi del concorso. Possono essere inviati: video, video-lettere, canzoni, fumetti, progetti, app, software, fotografie, testi e racconti. Il prodotto finale potrà essere corredato da un eventuale video di presentazione non dovrà avere durata superiore a due minuti e mezzo. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   D. PERCORSI La sezione prevede libere tipologie di lavoro, frutto di ricerca storica e di analisi territoriale che includano almeno una proposta di intitolazione di uno spazio pubblico (via, piazza, giardino, rotonda, marciapiede, cortile, aula…) e l’integrazione di materiale fotografico e cartografico che consenta di riconoscere i luoghi prescelti. Le classi impegnate nella ricerca-studio saranno stimolate a sviluppare il lavoro in modo autonomo, critico e responsabile. Le scuole di ogni ordine e grado sono invitate a elaborare dei progetti di creazione di itinerari in natura o in ambiente urbano che dovranno ripercorrere i passi, sia in senso immaginifico che reale (laddove possibile), delle partigiane marchigiane che nella nostra Regione parteciparono attivamente alla Resistenza. FINALITÀ - Superare il gender gap intitolando cammini e percorsi alle donne della Resistenza marchigiana; - progettare itinerari in natura o in ambiente urbano, della lunghezza di minimo 5 e massimo 25 km; - condurre un’uscita scolastica sul sentiero individuato, documentandola adeguatamente. PRODOTTO Il gruppo classe dovrà elaborare il tracciato del percorso ideato su una mappa; indicare le motivazioni della scelta di tale percorso e della scelta della donna a cui lo si vuole intitolare, fornendo una biografia inedita della stessa. Il prodotto finale potrà essere di tipo cartaceo o multimediale (audio, video, presentazione, podcast, ecc) e, in entrambi i casi, corredato di immagini e fotografie. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   LINEE GUIDA Il carattere trasversale della toponomastica e dell’analisi del territorio offre numerose opportunità didattiche di integrazioni interdisciplinari e nel contempo permette a bambine e bambini, a ragazze e ragazzi di sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città, nel rispetto dei valori dell’inclusione. Il nome e lo spazio in cui si vive, infatti, coniugano l’astrazione del nome con la concretezza dei luoghi fisici, mettendo in evidenza che uno spazio fisico può in molte occasioni assumere valore simbolico. Considerando l'emergenza epidemiologica ancora in atto, si offre la possibilità alle/ai docenti di lavorare con le proprie classi su questi temi in modalità a distanza e/o outdoor, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dalla rete e dalle nuove tecnologie. Visibilità. Rendere visibili le donne nello spazio pubblico è fornire modelli di identificazione autorevoli a bambine e ragazze, promuovere la crescita dell’autostima femminile e del riconoscimento reciproco, favorire lo sviluppo di tante forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città. Linguaggio. “Senza nome non esisti”: nella ricerca della visibilità per la storia e le azioni delle donne, si chiede attenzione al linguaggio, attraverso un opportuno e corretto uso della grammatica e dell’educazione a parole rispettose di ogni differenza e “non ostili”. Ambiente. “Comprendere i concetti del prendersi cura di sé, della comunità, dell’ambiente… per essere consapevoli che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile e favoriscono la costruzione di un futuro equo e sostenibile” (Legge 2019/92). Basilari sono la formazione e la valorizzazione di atteggiamenti rispettosi dell’ambiente che, partendo dal periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, si intreccino con riflessioni sul corpo, le relazioni, la cura, la città che vogliamo e il ruolo delle donne in questo.   Si potrà utilizzare la tipologia espressiva preferita (saggio, prodotto multimediale, graphic novel, giochi da tavolo, progetti artistici, espositivi o di spettacolo…). Scuole/atenei/enti di formazione inoltreranno i lavori completi, la relativa documentazione e la relazione docente a odg@osservatoriodigenere.com entro e non oltre il 28 febbraio 2023 Del materiale multimediale, caricato in rete dalle singole scuole, sarà spedito il solo link. L’invio di eventuale materiale fisico, qualora necessario, avverrà per mezzo posta ordinaria all’indirizzo che verrà comunicato via mail, a richiesta, sezione per sezione. Le/i docenti referenti sintetizzeranno l’attività svolta in una breve relazione (circa 2.000 battute) da inserire nella scheda didattica allegata al presente bando, che andrà compilata in ogni sua parte. Il Comitato organizzatore regionale, a cui parteciperà, oltre a tutti i rappresentanti dei partner, anche Maria Pia Ercolini (presidente di Toponomastica femminile) valuterà i lavori pervenuti, tenendo conto delle fasce di età. Le scuole vincitrici saranno proclamate durante una conferenza stampa l'8 marzo 2023 mentre la cerimonia di premiazione finale di tutte le sezioni si terrà nel mese di Maggio 2023 in presenza presso l'Università di Camerino. SINGOLI, GRUPPI E CLASSI VINCITRICI RICEVERANNO DIPLOMI DI MERITO, LIBRI E/O PREMI DEGLI SPONSOR (CHE SARANNO INDICATI IN UN SECONDO MOMENTO). Le classi vincitrici della Sezione C – STEM saranno ospitate dall'università di Camerino che riserverà loro esperienze laboratoriali presso il Dipartimento di informatica e una visita all'orto botanico.   Per adesioni ed informazioni scrivere a: ODG@OSSERVATORIODIGENERE.COM   fonte:https://www.osservatoriodigenere.com/progetti/concorso-didattico-sulle-vie-della-parit%C3%A0-nelle-marche/803-vi-edizione-del-concorso-didattico-sulle-vie-della-parit%C3%A0-nelle-marche-a-s-2022-23.html      
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16/12/2022 Un' ora di lavoro per gli alluvionati: un Natale di solidarietà Cgil Cisl Uil e Confindustria Marche
Confindustria Marche, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche hanno sottoscritto nei giorni scorsi un Protocollo d’intesa con il quale hanno deciso congiuntamente di sostenere un impegno di solidarietà a favore dei territori, delle popolazioni e delle attività produttive delle Marche gravemente colpite dall’alluvione del settembre 2022. A tal fine è stato attivato un apposito Fondo nel quale confluiranno i contributi versati dai lavoratori e dalle imprese nell’apposito conto corrente bancario aperto congiuntamente. In analogia con precedenti interventi attivati a livello nazionale a fronte di calamità, è stata lanciata una sottoscrizione volontaria tra tutti i lavoratori e le imprese aderenti al Sistema Confindustriale delle Marche. I fondi raccolti saranno destinati a finanziare progetti individuati congiuntamente da appositi comitati paritetici costituiti dai sottoscrittori. La trattenuta da effettuare sarà pari all’equivalente di 1 ora di lavoro (importo lordo in busta) da dedurre, secondo i divisori contrattuali, dall’importo netto mensile spettante al lavoratore nella busta paga successiva a quella della raccolta della delega debitamente sottoscritta. Le aziende sono invitate, a loro volta, a devolvere un loro contributo almeno equivalente a quello trattenuto ai lavoratori. I contributi delle aziende e dei lavoratori dovranno essere insieme versati nel   CONTO CORRENTE BANCARIO N. 1000/00192316 INTESTATO A “CONFINDUSTRIA MARCHE Federazione regionale degli industriali – CGIL - CISL - UIL MARCHE UN NATALE DI SOLIDARIETA’” PRESSO BANCA INTESA SANPAOLO – FILIALE 55000 FILIALE ACCENTRATA IBAN IT19 N030 6909 6061 0000 0192 316     In base al Protocollo siglato da Confindustria Marche e CGIL Marche-CISL Marche-UIL Marche, la raccolta dei contributi terminerà entro 28 febbraio 2023.  
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15/12/2022 Migliorare la Manovra, contrattare le riforme 15 dicembre a Roma Assemblea nazionale dei delegati e pensionati della Cisl Sbarra: “Il Governo apra un confronto permanente con il sindacato”
«Ci ritroviamo ancora una volta insieme, a Roma. Come un anno fa. E come un anno fa, credo sia chiaro il motivo e lo spirito con cui oggi siamo qui. Le ragioni, le motivazioni, sono in maniera perfetta racchiusi nel titolo che abbiamo voluto dare a questa Giornata e a questa grande Assemblea nazionale: ‘migliorare, cambiare questa Legge di Bilancio, contrattare e negoziare le riforme». Così Luigi Sbarra dal palco dell’Assemblea nazionale dei delegati e dei pensionati Cisl svoltasi oggi a Roma all’Auditorium del Massimo per discutere sulla manovra economica e sulle proposte di modifica presentate dalla Cisl al governo ed a tutte le forze parlamentari. Presente anche una delegazione marchigiana di delegate e delegati,  in rappresentanza di tutti i settori lavorativi, e di pensionati.«Sono messaggi, parole, ragioni e identità con cui abbiamo riempito la piazza della responsabilità lo scorso anno a Santi Apostoli – ha ricordato il leader della Cisl – Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo in piena libertà, con autonomia, senza essere mai subalterni a nessuno. Lo facciamo con la responsabilità, con la concretezza, con il pragmatismo che da sempre ci permettono di non seguire falsi totem delle ideologie ma di batterci invece ogni giorno, concretamente ed efficacemente, nell’interesse esclusivo delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati italiani. È solo a loro che dobbiamo e vogliamo rendere conto» ha sottolineato. «Avere la misura della realtà non è uno scherzo - ha proseguito Sbarra - Vuol dire fare i conti spesso con la durezza dei fatti, con la dimensione del possibile, con la pazienza di tessere e costruire affidamento, senza urlare alla luna, senza demagogie, parlando e divulgando nei luoghi di lavoro e nel territorio il linguaggio della verità. E’ con questo spirito che vogliamo tenere la bara dritta su un’agenda sociale che metta al centro il lavoro, le persone , il tema della crescita, dello sviluppo sostenibile. Gli investimenti sull’innovazione, il tema della coesione sociale, il contrasto alle disuguaglianza, il tema della partecipazione. E’ questa la rotta che vogliamo impostare e che dobbiamo saper portare nella plancia della politica economica e di sviluppo del nuovo governo». La Cisl pensa che «in questa fase lo sciopero è sbagliato perché, in una condizione di grande difficoltà delle famiglie, scarica costi economici sulle spalle dei lavoratori e trasferisce tensioni e conflitti nei luoghi di lavoro e nelle aziende. Ecco perché stiamo articolando la nostra mobilitazione con assemblee nei luoghi di lavoro, iniziative nei territori e oggi con una grande assemblea di delegati e pensionati». «Siamo alla vigilia di un cammino in salita, soprattutto nel rapporto con il nuovo governo, una strada piena di curve in cui non mancheranno insidie. E in questo noi abbiamo scelto la via della buona rappresentanza, del negoziato competente ma intransigente, che parte sempre dal misurare la realtà, Un tempo “complicato”, dunque, ma anche “decisivo "- prosegue Sbarra - perché se la partita sulla manovra si chiude il 31 dicembre per noi dovrà poi proseguire nei mesi successivi per sostenere il cammino delle riforme che disegneranno nel bene, se andranno in porto, nel male, se così non sarà, il vero volto dell’Italia del futuro. Una partita questa – aggiunge – che la Cisl si appresta a giocare “da protagonisti senza accontentarci di sederci sugli spalti, più o meno accesi delle tifoserie, o fare da spettatori. E non faremo sconti a nessuno.» E ancora «Sulla manovra non si può dire, se non in malafede, che non c’è nulla di positivo siamo impegnati per correggere e migliorare le cose che non vanno ma quando si agita troppo lo sciopero, lo si trasforma in un rito, che non produce risultati, ma scarica il peso sulle spalle dei lavoratori, e trasferisce il conflitto nelle aziende.»Per Sbarra «è un teorema sbagliato affidarsi solo alla protesta. Serve un profilo sindacale sul terreno della responsabilità, del pragmatismo, dell’autonomia. Oggi serve cercare e promuovere sempre il confronto, negoziare sempre con responsabilità e assunzione reciproca di impegni. Apriamo un confronto per migliorare la legge di bilancio. È il tempo della responsabilità, non della conservazione e dell’antagonismo. Per questo vogliamo stare in campo con le nostre idee. Occorre tornare all’unità di intenti, alla strada che abbiamo davanti come percorso comune.»E rinnova al governo ma anche ai sindacati cugini e a Confindustria l’appello ad un nuovo patto sociale «Apriamo un confronto permanente e strutturato che ci aiuti a cambiare e a migliorare la manovra ma soprattutto a definire un quadro di priorità che guardino al bene comune del Paese. Dobbiamo costruire un campo largo, una vera e grande alleanza per la crescita e l’innovazione . Una sfida questa che potremo vincere se tutti saranno in partita, se remeremo tutti nella stessa direzione.» Sbarra parla pertanto di aprire «una nuova stagione per rilanciare la qualità e la stabilità del lavoro. E’ questa una straordinaria opportunità che non possiamo bruciare, ne commettere errori, sarebbe drammatico” prosegue ribadendo la necesssità di tornare alla responsabilità, all’unità di intenti, alla concordia, alla capacità di guardare alla strada che abbiamo davanti come a un cammino comune. Perché - conclude - questo è il tempo del coraggio non della conservazione nè dell’antagonismo » Nel merito dei contenuti della manovra si era già espresso a margine dell’Assemblea sottolineando che «la Cisl, rispetto a Cgil e Uil, ha un giudizio un po’ diverso sulla legge di bilancio, nel senso che vediamo luci, che noi pensiamo vadano capitalizzate e valorizzate, e ci sono ombre e sulle ombre ci stiamo mobilitando per sollecitare i gruppi parlamentari e lo stesso governo a dare risposte rispetto alle priorità che abbiamo indicato. Pensiamo che questo è il tempo della responsabilità; forze politiche, istituzioni nazionali e locali, forze sociali devono remare tutti nella stessa direzione per aiutare il paese a risollevarsi dalle macerie dell’emergenza sanitaria, della crisi energetica e della crisi economica - ha aggiunto - Bene l’intervento di assicurare la perequazione alle pensioni basse ma bisogna alzarla anche a quelle medie: è un problema di giustizia, è’ un problema di equità. Pensiamo sia possibile fare uno sforzo in più. » Secondo Sbarra, «i pensionati non hanno altro modo per difendere il loro potere d’acquisto rispetto all’inflazione ecco perché nelle misure emendative che abbiamo presentato, tramite alcuni gruppi parlamentari per l’esame della legge di stabilità, consideriamo questa una grande priorità - inoltre - bisogna assicurare la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione» . «L’Europa fa bene a richiamare l’Italia ad aprire una grande discussione, così com’era già impegnata nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, sulla riforma fiscale. Noi pensiamo che bisogna negoziare una riforma che assicuri il principio della progressività del prelievo, dobbiamo ridurre le tasse a chi veramente le paga ogni anno fino all’ultimo centesimo: lavoratori dipendenti e pensionati -  ha aggiunto Sbarra - e’ necessario alzare l’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale che pesa 100 miliardi di euro di mancati introiti nelle casse dello Stato.»   E sulle pensioni «importante e da non sottovalutare di aver disinnescato dal primo gennaio 2023  lo scalone di 5 anni della legge Fornero ma a condizione che parta come abbiamo già definito il 19 di gennaio un tavolo di confronto per giungere ad una riforma complessiva del sistema pensionistico  e previdenziale  per restituire allo stesso profili di flessibilità, di inclusività, di sostenibilità, di stabilità delle regole. Penso alla stretta ingiustificata e sbagliata su “Opzione donna”: difendere e sostenere la maternità non ha nulla a che fare, ma proprio nulla, con la discriminazione delle donne che non hanno figli. Su opzione donna il Governo deve tornare sui proprio passi. Togliere i vincoli  ed assicurare gli attuali requisiti. Anche per una ragione  semplice e banale: le donne che decidono di uscire con questa misura devono sopportare  il peso e la difficoltà di una condizione che calcola  quel trattamento pensionistico con il contributivo puro  che significa tagliare la pensione in alcuni casi dal 25 al 35 %. Sbagliato aggiungere  a queste penalizzazioni altre, vale a dire la possibilità di uscire nel senso che una donna può uscire a 58 anni  se ha due figli, a 59 se ne ha 1,  diversamente esce a 60. Quale ragione è questa? E se una donna non ha potuto avere figli  o se ha fatto una scelta personale, familiare, legata anche alla  condizione lavorativa, perché penalizzarla? Il Governo deve tornare sui propri passi.» ha concluso il Segretario Generale della Cisl nazionale Luigi Sbarra.   Fonte:https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/assemblea-nazionale-dei-delegati-e-pensionati-della-cisl-migliorare-la-manovra-contrattare-le-riforme-sbarra-necessario-uno-sforzo-in-piu-sulla-perequazione-delle-pensioni-non-rinunceremo-a/
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12/12/2022 “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme” ad Ancona l’assemblea regionale dei delegati Cisl
Oltre 200 rappresentanti di tutti i settori lavorativi, pubblici e privati e di tutta la regione si sono riuniti stamattina, lunedì 12 dicembre, al Conero Break di Ancona per l’assemblea regionale dei delegati Cisl in vista dell’assemblea nazionale che si terrà a Roma giovedì 15 dicembre. I lavori, alla presenza del Segretario Confederale della Cisl Nazionale, Giorgio Graziani, hanno affrontato i principali temi del confronto con il Governo, nel solco della responsabilità, sulla Legge di Bilancio 2023 e sul cammino delle riforme, con lo scopo di incalzare la politica a migliorare la Manovra come prima tappa di un percorso di cambiamento partecipato per affrontare anche i grandi temi degli investimenti e delle riforme, a partire da previdenza e fisco, politiche attive, strategie industriali ed energetiche, sanità e politiche sociali, scuola e non autosufficienza, lotta alla povertà, sostenibilità. Innovazioni indispensabili per costruire un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare solidarietà, crescita, coesione e sostenibilità sociale. A conclusione dei lavori, Graziani ha espresso il giudizio articolato della Cisl sulla Legge di Bilancio: «Apprezziamo lo sforzo sui premi di risultato, ma su pensioni e fisco servono misure più eque ed efficaci – ha dichiarato il Segretario Confederale - Insieme, possiamo migliorare questa Manovra e costruire una prospettiva. Questo non è il momento di scioperare, ma di far ripartire il Paese insieme». «La Legge di Bilancio è un passaggio importante per dare soluzione a tanti problemi che si stanno manifestando – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche - Alcune misure previste vanno già nella giusta direzione, ad esempio per dare supporto adeguato ad imprese e famiglie per affrontare l’emergenza energetica. Servono misure più incisive per rafforzare la contrattazione e avviare una nuova fase di rilancio dell’economia, qualificando il lavoro, rafforzando le reti di welfare e potenziando le infrastrutture».
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12/12/2022 Dall’Agenda sociale alla Legge di Bilancio 2023
Il volantone a cura della Cisl Nazionale sulla Legge di Bilancio    
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07/12/2022 Manovra Cisl: “15 dicembre a Roma Assemblea Nazionale dei delegati per migliorare la manovra e contrattare le riforme”
 “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme”: è  lo slogan dell’Assemblea nazionale di delegate e delegati convocata dalla Cisl il 15 dicembre a Roma per ribadire il giudizio articolato del sindacato di via Po sul DDL Bilancio e incalzare Governo, gruppi parlamentari e partiti politici a migliorarlo. «L’inizio del percorso di approvazione della Finanziaria – si legge in un comunicato della Cisl Nazionale – chiama la Cisl a mettere in campo un’iniziativa nazionale nel solco della responsabilità, in cui indicare gli avanzamenti e le criticità nel testo approvato dal Consiglio dei ministri, riaffermando che la via del miglioramento passa dal confronto e dal negoziato con le forze politiche e istituzionali, a partire dall’Esecutivo. È il motivo per cui la Cisl ha inviato a tutti i soggetti parlamentari e politici richiesta di incontro finalizzata a rappresentare le proposte emendative sui dossier di lavoro, crescita, sanità e politiche sociali, pensioni, salari e contrattazione. Vogliamo aprire un confronto che vede nell’approvazione della Legge di Bilancio una prima e importante tappa di un percorso di cambiamento partecipato, e affrontare in questo ambito anche i grandi temi degli investimenti e delle riforme, a partire da previdenza e fisco, politiche attive, strategie industriali ed energetiche, sanità e politiche sociali, scuola e non autosufficienza , lotta alla povertà, sostenibilità . Innovazioni indispensabili per costruire un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare solidarietà, crescita, coesione e corresponsabilità sociale. »   fonte: https://www.cisl.it/comunicati-stampa/manovra-cisl-il-15-dicembre-a-roma-assemblea-nazionale-di-delegati-per-migliorare-la-manovra-e-contrattare-le-riforme/    
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25/11/2022 "Jesi 2040 - Meno giovani, più anziani: opportunità e sfide nelle relazioni sociali del nostro futuro"
Giovedì 1 dicembre il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi interverrà all'incontro pubblico "Jesi 2040 - Meno giovani, più anziani: opportunità e sfide nelle relazioni sociali del nostro futuro"  organizzato  e promosso dall' Azione Cattolica di Jesi nell'ambito del Laboratorio di cittadinanza e partecipazione . All'iniziativa, che si svolgerà a partire dalle ore 17,30  a Jesi - presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni, Corso Giacomo Matteotti, 19 - interverranno Franco Pesaresi, Direttore Asp 9, e Fabio Ragaini, Responsabile Gruppo Solidarietà Moie di Maiolati Spontini. I lavori saranno moderati da Pietro Balducci. 
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24/11/2022 Farmacie Comunali di Jesi, per tutti gli iscritti Cisl sconti e servizi a tariffe agevolate
La Cisl Marche ha attivato una nuova convenzione con Jesi servizi spa  riservata a tutti gli iscritti per l'acquisto di prodotti e servizi a prezzi agevolati nelle Farmacie Comunali di Jesi .  Nello specifico sarà possibile beneficiare di una scontistica   dal 4% all'8%,  per i prodotti parafarmaco, cosmetica, alimentazione speciale e presidi sanitari assorbenti, oltre a tariffe speciali per tamponi covid, ECG, Holter pressorio, Holter cardiaco e screening densiometria ossea.  Le agevolazioni riservate a tutti gli iscritti Cisl Marche -  presso le Farmacie Comunali di Jesi (AN) rispettivamente in via  Ancona, 13/A e  in  via S. Francesco,75 -  sono  valide dal 1 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023  Scopri tutte le convenzioni riservate agli iscritti CISL MARCHE al link:https://cislmarche.it/convenzioni
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24/11/2022 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Per un mondo libero dalla violenza sulle donne CGIL CISL UIL Marche al fianco delle donne iraniane e afghane: donne vita e libertà - “jin, jiyan azadî”
Donne. Vita. Libertà. Lo slogan delle donne curde rivoluzionarie che risuona ogni giorno nelle manifestazioni di protesta in Iran ha riecheggiato anche nella nostra regione. Nonostante la censura iraniana, non si è arrestata l’onda di solidarietà da tutto il mondo, a seguito del femminicidio di Mahsa Ahmini.  «E ‘importante continuare a tenere i riflettori accesi sulla condizione femminile in tutto il mondo. -affermano Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie regionali di CGIL, CISL, UIL - Il sentore che abbiamo è che ci sia un arretramento che colpisce le donne ovunque e la storia delle donne afghane e iraniane. Quello che accade altrove non ci deve lasciare indifferenti, ma ci deve insegnare che dobbiamo vigilare sempre su diritti e libertà.»  La donna è da sempre il fulcro del cambiamento, la sua vita e la sua libertà è la vita e la libertà per tutti, come dimostra il fatto che in Iran la protesta delle donne ha da subito trovato la solidarietà degli uomini e insieme chiedono non solo l’abolizione dell’obbligatorietà dell’hijab, ma anche di vivere sotto un diverso sistema di governo che rispetti i diritti fondamentali della persona. Le generazioni che manifestano a partire da quelle piazze e poi in tutto il mondo sono un movimento contro la cultura patriarcale di oppressione, per il diritto di scelta e di autodeterminazione di donne e uomini che riesce a raccogliere la solidarietà di tutti e che parla a tutti. Secondo Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli «Il controllo sul corpo delle donne cammina di pari passo con la violazione di altri diritti e libertà, compresi quelli del lavoro e sindacali. Lontana dall’essere una celebrazione rituale, questa giornata deve farci riflettere sulla condizione femminile in ogni parte del mondo, anche in Italia e nelle Marche.» I dati diffusi dalla Regione evidenziano che le richieste ai Centri Antiviolenza delle Marche sono aumentate: 663 donne si sono rivolte ai CAV, 180 in più rispetto al 2020 a testimoniare l’emergenza del fenomeno, come purtroppo hanno evidenziato anche i recenti femminicidi avvenuti ad Osimo e a Fano. Certo va riconosciuto che, rispetto al passato, la capillarità dei CAV e la diffusione delle campagne antiviolenza hanno favorito l’emersione di un fenomeno in passato spesso nascosto. Delle donne che si sono rivolte ai CAV marchigiani 489 sono italiane, 174 straniere e la fascia d’età più esposta è quella che va dai 30 ai 50 anni, donne adulte in maggioranza coniugate o unite civilmente e proprio entro le mura domestiche si sviluppa la maggioranza delle violenze. «Il consolidamento della RETE ANTIVIOLENZA territoriale, di cui anche CGIL CISL UIL sono parte attiva, è più che mai una priorità per accogliere e tutelare le donne e per prevenire la violenza» sottolineano Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli Le donne vittime di violenza chiedono ascolto, consulenza psicologica e legale, orientamento, accompagnamento e sostegno all’autonomia per cui alloggio e lavoro sono fondamentali. Proprio il lavoro deve essere il fattore principale di emancipazione, di libertà e di valorizzazione per le donne, mentre spesso purtroppo nel lavoro si consumano forme di violenza o di esclusione. 170000 donne disoccupate, 167000 donne inattive, 759 lavoratrici madri che hanno lasciato il posto di lavoro in un anno, 51,1% delle donne part time e 23,2 a tempo determinato, 14.279 € retribuzione media lorda annua delle donne a fronte dei 18.109 € di retribuzione media lorda annua degli uomini sono dati che ci testimoniano come ancora troppe donne nelle Marche siano escluse dal mondo del lavoro o lavorino in condizione di precarietà, con bassi salari, con scarse tutele. E troppe donne ancora nei luoghi di lavoro subiscono discriminazioni, ricatti, molestie, svalorizzazione e marginalizzazione, disparità salariale e nei percorsi di carriera. Fenomeni da combattere con energia affermando nei luoghi di lavoro e nelle nostre comunità una cultura delle pari opportunità e del valore. «Per questo oggi  - concludono - rilanciamo il nostro impegno a tutela dei diritti delle donne e del lavoro delle donne per la protezione, la prevenzione, la lotta alla violenza e alle discriminazioni con l’assistenza, la formazione e la sensibilizzazione culturale, perché il lavoro deve promuovere per tutte e tutti VITA e LIBERTÀ”.
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22/11/2022 Lavoro, Sviluppo, Welfare: le richieste urgenti di Cgil, Cisl, Uil alla Regione. “Sino ad oggi, relazioni inadeguate”
Lavoro, Sviluppo, e  Welfare:  su questi temi, Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione di avviare un confronto per il rilancio delle Marche. Temi su cui i sindacati ripropongono  le loro priorità annunciando che, da subito, prenderanno il via assemblee nei luoghi di lavoro e in tutti i territori. Di questo si è discusso oggi, ad Ancona, all’H3 Coworking, nel corso dell’assemblea regionale, dal titolo: “versomarche2025”: per un nuovo sviluppo delle Marche”. In un documento, Cgil, Cisl e Uil individuano proposte concrete  sulle questioni da risolvere per uno sviluppo sostenibile nella nostra regione. Il tutto con una premessa: a due anni dall’insediamento della giunta, ci sono relazioni sindacali che sarebbero inadeguate in un periodo di normalità, figurarsi in un contesto politico e socio-economico complicato.  Per questo, si auspica una nuova stagione di partecipazione. SVILUPPO – Le Marche, secondo gli ultimi dati, stanno perdendo l’aggancio con le regioni più avanzate con un -24% del Pil pro capite in 20 anni; si chiede, dunque, una politica industriale che incentivi i progetti di filiera e di ricerca ma anche di selezionare i settori innovativi considerando che l’investimento in ricerca e sviluppo è solo l’1% del Pil. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di adottare criteri di premialità per le imprese che promuovono processi di miglioramento delle condizioni di lavoro e che si valorizzino le conoscenze e le competenze dei lavoratori. I sindacati fanno presente che, tra i finanziamenti di rilievo, ci sono quelli del Pnrr ma anche i 690 milioni delle risorse ordinarie del fondo europeo per lo sviluppo regionale e i 346 milioni del fondo sociale europeo. INFRASTRUTTURE, SERVIZI PUBBLICI LOCALI, ENERGIA – Per le infrastrutture, Cgil, Cisl e Uil sollecitano un sistema efficiente puntando su tempi celeri per il raddoppio Orte-Falconara, il by-pass, la Fano-Grosseto, l’uscita a nord dal porto di Ancona, la Pedemontana, la terza corsia A14 a sud di Porto Sant’Elpidio, la Mezzina ma anche la Ferrovia dei due mari. Sul trasporto pubblico locale, come sul ciclo dei rifiuti e su quello dell’acqua, si chiede un intervento della Regione contro la frammentazione. E poi, per l’energia, si sollecita un nuovo piano regionale. Sugli appalti, si propone di aggiornare il protocollo d’intesa con la Regione mentre su tasse e tariffe, di rafforzare il carattere progressivo dell’Irpef, studiando soluzioni per agevolare le persone a basso reddito. LAVORO -  Per quanto riguarda il lavoro che non c’è, si chiedono politiche attive, più formazione e investimenti sul sistema della conoscenza; sul lavoro che si perde, 10.500 posti persi nel 2020 e 60.000.000 ore di Cig nel 2021, si invocano tutele e accompagnamento con politiche di lavoro e formazione. Quanto al lavoro che non ha futuro, il 16% di neet nel 2021, si sollecitano incentivi che premino talento e capacità di intrapresa. E poi, sul lavoro “meglio che niente”, con 10mila euro di retribuzione media lorda annua, si chiede di puntare sulla qualità e sulla contrattazione. Sul lavoro irregolare, con un tasso dell’83,4%, si esige la lotta al lavoro nero. Quanto al lavoro non sicuro che registra 16.306 infortuni, si sollecitano più controlli. Per far fronte a questo capitolo, ci sono 296 milioni di euro di fondi Ue cui si sommano altri 50 milioni dello Stato; per il 2022, dal Pnrr, per le Marche ci sono 21.384.000 euro, dal Fondo di potenziamento delle competenze, ci sono 1.470.000 euro. Su tutta questa partita, si propone un Patto per il lavoro e lo sviluppo condiviso. SANITA’ E WELFARE – Sulle Case di comunità, si sollecita  un progetto di distribuzione omogenea, per le strutture residenziali, si chiede di aumentare gli standard di assistenza e il blocco dell’ aumento delle rette. Sul fondo sociale di solidarietà, si chiede che venga esteso in modo strutturale. Quanto ai tempi di attesa per le visite, si sollecita di monitorare il tutto e di applicare regole certe e trasparenti. Per la rete ospedaliera  si auspica un confronto  sui criteri di riassetto mentre si sollecita un rafforzamento della prevenzione (a cominciare dagli organici).    Rispetto al sottodimensionamento del personale del comparto del SSR marchigiano si esige  di potenziare  le dotazioni organiche dal 1 gennaio 2023, quando, con l’operatività delle 5 Aziende Sanitarie Territoriali, rischiano di ampliarsi le differenze di trattamento già esistenti tra i dipendenti delle diverse Aree Vaste dell’ASUR.        
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09/11/2022 Cgil Cisl Uil Marche su mobilità sanitaria e liste attesa: le Marche spendono di più e curano meno
I dati Agenas, elaborati da Ires Cgil, fotografano una situazione della sanità marchigiana davvero preoccupante. Tra il 2020 e 2021 aumentano i volumi e i valori economici della mobilità sanitaria interregionale delle prestazioni di ricovero. In particolare, dopo il crollo del 2020, nelle Marche si evidenzia un forte aumento dei costi per la mobilità passiva (+16,3%), ovvero della spesa effettuata per i propri pazienti verso Strutture Sanitarie, pubbliche e private, fuori dalla regione di residenza. Molto meno accentuato risulta invece l’incremento dei valori economici per la mobilità attiva (+3,7%). Il saldo complessivo nel 2021 è di -21,1 mln di euro. Entrando nello specifico della mobilità passiva, nel 2021 i dati mostrano una forte componente di spesa per mobilità c.d. evitabile, 48,2 mln di euro (48,1% del valore complessivo), ossia per casi di ricovero effettuati fuori regione per ottenere prestazioni disponibili anche sul territorio di residenza. Mentre il valore di spesa per la mobilità c.d. accettabile – ricoveri per i quali la mobilità interregionale si rende necessaria per l’alta specializzazione delle cure richieste – ammonta a 35,7 mln di euro (35,6% del valore complessivo). Meno accentuato il valore della cosiddetta mobilità apparente (16,3 mln di euro), che rappresenta le prestazioni di ricovero riferita ai domiciliati fuori regione. Considerando i costi pro-capite per la mobilità passiva, le Marche detengono la maglia nera rispetto alle altre Regioni d’Italia: per la mobilità accettabile le Marche registrano un costo di 23,8 euro pro-capite, che sale a 32,2 euro pro-capite per la mobilità evitabile; valori più alti rispetto all’Italia nel complesso (13,7 euro pro-capite per mobilità accettabile – 18,9 euro pro-capite per mobilità evitabile). Il focus sugli interventi di chirurgia oncologica mostrano che nel 2021, nelle Marche, 1.009 pazienti (15,72 % del totale dei pazienti marchigiani che ha fatto un intervento di chirurgia oncologica) si sono rivolti presso strutture fuori regione. Di fatto, le Marche mostrano un indice di fuga più elevato rispetto all’Italia in generale.  “Le Marche spendono di più e curano meno”, è chiaro che c’è qualcosa che non funziona, non è così che si garantisce il diritto alla salute.   I cittadini marchigiani hanno il diritto di potersi curare nella propria regione, ma per garantire questo è necessario avere una rete ospedaliera efficiente ed un’adeguata assistenza territoriale, che siano in grado di soddisfare i requisiti di qualità. Anche le liste di attesa per gli interventi non è un dato trascurabile se si vuole evitare la fuga fuori Regione. L’altro dato inquietante, che merita attenzione è l’alta percentuale di chi si rivolge al privato convenzionato. Per  Cgil Cisl e Uil Marche, «questa è una problematica che si continua a sottovalutare a danno soprattutto delle persone più fragili e svantaggiate. La sanità deve essere per tutti e non privilegio concesso solo a chi ha sufficienti disponibilità economiche. I marchigiani hanno bisogno di avere strutture di qualità in cui curarsi, con la certezza dei tempi, sarebbe utile che l’impegno che la regione sta mettendo per riorganizzare “le “strutture di comando” del servizio sanitario entro la fine dell’anno, lo mettesse anche per migliorare i servizi e risolvere i problemi che i cittadini vivono sulla loro pelle.»     LISTE DI ATTESA I dati sulla mobilità trovano parziale riscontro anche in un indicatore come quello dei tempi di attesa. Nel dettaglio, osservando il rispetto dei tempi di attesa per interventi di classe A per tipologia di struttura, emerge che nelle strutture pubbliche marchigiane il 67,1% dei pazienti effettua l’intervento entro 30 giorni dalla prenotazione, contro il 92,8% di quelli che vengono gestiti dalle strutture private accreditate. Tra i due dati si rileva dunque un differenziale di oltre 25 punti percentuale, tra i più alti a livello regionale.   Rispetto tempi di attesa di 30 giorni per gli interventi di classe A per tumori maligni - anno 2021   Regione Privato accreditato   Pubblico P.a. Bolzano - 95,9% Veneto 97,6% 90,9% Valle d'Aosta   89,2% Toscana 87,5% 86,2% Molise 100,0% 84,8% Calabria 92,8% 84,6% Abruzzo 91,0% 79,2% Sicilia 80,0% 76,8% Basilicata - 76,2% Emilia-Romagna 97,0% 71,5% Lombardia 81,1% 70,7% Lazio 71,3% 68,5% Marche 92,8% 67,1% Piemonte 49,2% 65,5% Friuli Venezia Giulia 73,2% 64,9% Campania 96,7% 63,5% Puglia 90,4% 60,6% Liguria 62,9% 60,1% Umbria 96,2% 58,4% P.a. Trento 33,3% 55,4% Sardegna 92,5% 47,8% Fonte: elab. IRES Cgil Marche su dati
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03/11/2022 Nuova convenzione Progetto Agos per gli iscritti Cisl Marche
La Cisl Marche ha attivato una nuova convenzione con Agos riservata a tutti gli iscritti che prevede condizioni vantaggiose per piccoli prestiti. Nello specifico sarà possibile  chiedere un prestito che prevede importi che vanno da 500,00 euro fino a 3000,00 con un tasso fisso promozionale del 4,85%. Questa offerta riservata a tutti gli iscritti Cisl Marche è  valida fino al 31.12.2022. Scopri tutte le convenzioni riservate agli iscritti CISL MARCHE al link:https://cislmarche.it/convenzioni
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28/10/2022 Concluso il Progetto Europeo MOB4APP
Concluso in questi giorni il progetto europeo MOB4APP,   un progetto  che mira a favorire lo sviluppo professionale dei professionisti dell’Istruzione e Formazione Professionale (IFP) al fine di migliorare, gestire e supportare la mobilità a lungo termine degli apprendisti (LTMA).I risultati del progetto hanno fornito  percorsi formativi, risorse e strumenti, in particolare IO1 Programma di formazione,  IO2 Toolkit (Sezione comune; Toolkit per le PMI; Toolkit per gli apprendisti) e  IO3 MOOC. Ogni risultato si rivolge a un gruppo target specifico. Il Programma di formazione e il MOOC sono pensati per i professionisti dell’istruzione e della formazione professionale, mentre il Toolkit è rivolto alle aziende (PMI) e agli apprendisti. Per ulteriori informazioni per  coloro che sono interessati a un supporto nell’organizzazione della mobilità a lungo termine degli apprendisti (LTMA) inviare una mail a: usr_marche@cisl.it
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20/10/2022 Ammortizzatori emergenza alluvione Marche CGIL CISL UIL MARCHE “Serve un intervento legislativo del nuovo Governo”
A seguito dell’incontro con Ministero del Lavoro e Direzione generale dell’Inps, CGIL CISL UIL delle Marche valutano positivamente l’impegno dell’INPS a coprire le sospensioni dell’attività delle lavoratrici e dei lavoratori allargando ai trattamenti del Fondo d’integrazione salariale e dei Fondi bilaterali di solidarietà le facilitazioni per casi di eventi imprevisti già messe in campo per la Cassa Integrazione ordinaria, subito dopo l’alluvione che ha devastato le nostre comunità. Durante l’incontro, richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali, era stata infatti rappresentata la questione della tutela sociale di quei lavoratori e datori che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione ordinaria, ad esempio operai a tempo determinato dell’agricoltura, lavoratori della pesca, lavoratori autonomi e domestici, lavoratori dipendenti impossibilitati a recarsi al lavoro. CGIL CISL UIL hanno inoltre richiesto la neutralizzazione delle settimane di cassa integrazione per l’evento alluvione, in quanto esso si somma ad una situazione di crisi preesistente e, soprattutto per alcuni settori, a possibili rischi connessi all’approvvigionamento di materie prime e all’aumento dei costi energetici. Su questo punto, pur non trascurando il segno di attenzione da parte del Ministero, i sindacati prendono atto con rammarico dell’impossibilità tecnica di intervenire a legislazione corrente. CGIL CISL UIL Marche chiedono con forza alla Regione Marche di sostenere l’iniziativa e di rinnovare la richiesta al nuovo Governo di un intervento legislativo specifico. Il sindacato da parte sua continuerà ad esercitare con forza la propria azione di tutela e rappresentanza affinché siano accolte le istanze di un territorio duramente colpito che deve e vuole ripartire dal lavoro. 
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20/10/2022 Crisi energetica, occupazione, sicurezza sul lavoro: Sauro Rossi ospite in diretta a "Vera Mattina"
Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, è intervenuto ieri, mercoledì 19 ottobre, in diretta a Vera Mattina, su Vera Tv, per parlare di crisi energetica, occupazione e sicurezza sul lavoro.   «La crisi energetica sta impattando su tutti i settori - ha detto Rossi -. Servono misure europee e nazionali per porre rimedio a questa crisi, ma occorre anche ripensare le modalità di lavoro e di produzione, soprattutto per le filiere energivore e a ciclo continuo».   Il Segretario Generale ha poi affrontato il tema del mercato del lavoro nella nostra regione: «Nel 2022 il tasso di occupazione nelle Marche crescerà di poco, ma siamo preoccupati da quanto potrebbe avvenire nei prossimi mesi. Le tre principali criticità, che vorremmo affrontare con la Regione Marche, sono occupazione femminile, occupazione giovanile, rioccupazione delle persone con basso livello di istruzione. Con il rallentamento dell'economia, rischiamo di tornare a un mercato del lavoro asfittico».   Infine, il tema della sicurezza sul lavoro, al centro della manifestazione nazionale che Cgil Cisl e Uil organizzeranno a Roma sabato 22 ottobre. «Nell’ultimo anno, anche nelle Marche, sono complessivamente peggiorate le condizioni di sicurezza sul lavoro: la manifestazione nazionale di sabato prossimo a Roma serve a rilanciare i punti cardine per rafforzare la sicurezza e tutelare la salute dei lavoratori: formazione a tutto campo, sostegno alle imprese che operano per migliorare la sicurezza, sensibilizzazione sul tema e rafforzamento del sistema dei controlli, anche attraverso un aumento del personale».
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18/10/2022 Part-time ciclico verticale: in arrivo il bonus da 550 euro
Un'indennità di 550 euro una tantum per lavoratrici e lavoratori con rapporto di lavoro dipendente con contratto part-time ciclico verticale: è quanto previsto dal Decreto Aiuti, già convertito in legge. I lavoratori interessati dovranno presentare domanda all’INPS, entro il 30 novembre 2022, esclusivamente in via telematica, utilizzando i canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di Patronato sul portale web dell’Istituto. La domanda è disponibile accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del sito web dell’Istituto www.inps.it, seguendo il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e selezionando la prestazione “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”. Una volta presentata la domanda, sarà possibile visionare e scaricare le ricevute e i documenti prodotti dal sistema, monitorare lo stato di lavorazione della domanda e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento ove necessario. Le credenziali di accesso ai servizi per la presentazione delle domande sono le seguenti: • SPID di livello 2 o superiore; • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); • Carta nazionale dei servizi (CNS). In alternativa al portale web, l’indennità una tantum può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Questi i requisiti per ottenere il bonus:  titolari di contratto di lavoro part-time ciclico verticale nell’anno 2021 con periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e, complessivamente,  non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane alla data della domanda, non gli interessati non devono essre titolari di altro rapporto di lavoro dipendente, percettori di NASPI o di trattamento pensionistico. Ti aspettiamo nelle nostre sedi del Patronato Cisl per aiutarti a presentare domanda.
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18/10/2022 22 ottobre manifestazione nazionale Cgil Cisl Uil a Roma per fermare le stragi sul lavoro
Per fermare le stragi sul lavoro Cgil, Cisl, Uil proclamano una manifestazione nazionale a Roma, sabato 22 ottobre, alle ore 10, in piazza Santi Apostoli. La mobilitazione è stata preceduta da una settimana di assemblee e iniziative territoriali e nei luoghi di lavoro.In Italia, nel 2022, si sono registrati, ad oggi, 600 morti, 400mila infortuni, 77% di irregolarità aziendali. Per le tre Confederazioni «non sono solo numeri, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i loro diritti», per questo invitano tutte e tutti a mobilitarsi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.Sul palco si alterneranno le testimonianze di lavoratrici e lavoratori, prenderanno poi la parola i Segretari Generali confederali:  Luigi Sbarra, Cisl, PierPaolo Bombardieri, Uil e Maurizio Landini Cgil.La manifestazione sarà trasmessa in diretta sui siti e sui canali social delle tre organizzazioni sindacali. fonte: https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/lavoro-cgil-cisl-uil-il-22-ottobre-manifestazione-a-roma-per-la-salute-e-la-sicurezza-appuntamento-ore-10-in-piazza-santi-apostoli-previsti-gli-interventi-di-sbarra-bombardieri-landini/
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17/10/2022 Ricostruzione post-sismica: Cgil Cisl Uil Marche chiedono attenzione al rilancio economico del cratere
La ricostruzione post sisma in centro Italia è ormai in una fase matura: negli ultimi due anni ha fatto registrare una realizzazione importante con l'apertura di oltre 10.000 cantieri nell' edilizia privata e un'accelerazione molto significativa negli interventi pubblici con 365 opere terminate. Cgil, Cisl e Uil delle Marche vogliono mettere in risalto questo risultato positivo nella gestione commissariale della ricostruzione, sottolineando, al tempo stesso, le esigenze di coniugare, alla ricostruzione fisica, misure di rilancio dello sviluppo economico nei territori coinvolti dagli eventi sismici. Il problema che adesso si pone è il passaggio dalla fase emergenziale a quella di amministrazione ordinaria. La caduta del governo Draghi, che aveva approvato lo scorso gennaio un disegno di legge delega per l’adozione del “Codice unico delle ricostruzioni”, ha impedito di coronare con l’approvazione in Parlamento un lavoro prezioso che ha rielaborato l’esperienza di sei modelli precedenti di ricostruzione. La proposta, approvata da tutti i gruppi parlamentari, ha previsto la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alla ricostruzione sul piano nazionale, nell'ambito della Presidenza del Consiglio in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con la possibilità di nomina di commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse e l'introduzione di uno "stato di ricostruzione" che segue lo "stato di emergenza”, preparando un passaggio coordinato tra la prima assistenza alla popolazione con la gestione dello stato di emergenza affidati alla Protezione Civile, alla fase successiva con la piena responsabilità dei livelli regionali e locali. Il sistema proposto rischia ora di essere di essere messo in discussione facendo rinascere antiche e pericolose impostazioni dispersive e frammentarie o centralistiche e non partecipate. Fin dall'inizio l'opera della ricostruzione, che riguarda un danno nel complesso di circa 27 miliardi che con gli aggiornamenti inflazionistici viene oramai calcolato oltre 30 miliardi, è stato quello di affiancare agli aspetti fisici, territoriali e urbanistici quelli dello sviluppo economico. Come recita la conclusione di un rapporto OCSE – Università di Groningen sulle politiche di rinascita post-sismica, la chiave per la ripresa economica sociale sta nello sviluppo delle attività a più elevata intensità di conoscenza ed il sostegno alla crescita economica. Ora è arrivato il momento di affiancare alla ricostruzione fisica il sostegno al rilancio economico, assegnando un ruolo centrale al sistema scolastico, delle università e degli altri centri di trasferimento di innovazione e conoscenza. A tal fine, riteniamo fondamentale coinvolgere le organizzazioni di rappresentanza del mondo del lavoro, finora lasciate troppo a margine del processo di ricostruzione. Senza possibilità di produrre reddito e di esercitare diritto di cittadinanza non c'è la possibilità di permanenza sul territorio della popolazione. Altro punto qualificante è garantire che i finanziamenti alle aziende abbiano ricadute virtuose per i lavoratori, implementando tutte le forme di contrattazione volte a rafforzare i diritti negoziali, anche sotto forma di misure di welfare aziendale. L'esperienza commissariale ha visto l'impostazione del cosiddetto CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo); sulla scorta del CIS è stato poi elaborato il Fondo Complementare area sisma 2009-2016, riuscendo a ricavare nell'ambito del dell'intervento straordinario PNRR un fondo di 1780 milioni, di cui 1080 riferiti alla ricostruzione pubblica delle città e 700 milioni riferiti allo sviluppo economico. Sulle basi del Fondo complementare, intrecciate alle politiche comunitarie che hanno le medesime priorità del PNRR, bisogna insistere nel futuro. Bisognerà infine bilanciare il rapporto che riguarda le Agenzie nazionali, (Casa Italia, la Protezione Civile i vari Ministeri) con il Parlamento per quello che riguarda l'aggiornamento e monitoraggio ed il finanziamento futuro della ricostruzione, per adesso finanziata per circa 17 miliardi sui circa 30 necessari. L'altro livello fondamentale, in una logica sussidiaria, è il passaggio alla fase ordinaria della ricostruzione, che incentra nelle Regioni e nei Comuni la fase programmatica di indirizzo dello sviluppo economico. Come Cgil, Cisl e Uil delle Marche auspichiamo quindi che il nuovo Parlamento e il nuovo Governo lavorino per mantenere un impianto i cui risultati siano convincenti e alla creazione di uno strumento pronto per ogni evenienza calamitosa e capace di organizzare in maniera efficiente il livello centrale e le sue complesse ramificazioni con quello locale che, finita l'emergenza, ridiventi protagonista degli indirizzi dello sviluppo. Il tema della ricostruzione è indissolubilmente legato allo sviluppo e alla conseguente sopravvivenza delle aree interne della nostra regione, pertanto deve essere attenzionato costantemente e alimentato con approfondimenti ed iniziative. Ne va del futuro dell’intera nostra regione.
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17/10/2022 17 Ottobre 2022 Giornata Mondiale della lotta contro la povertà – Al via l'Osservatorio sulle vulnerabilità promosso dall' Alleanza contro la Povertà nelle Marche
L’Alleanza contro la Povertà nelle Marche nasce a Loreto il 17 Ottobre del 2015, nella ricorrenza della Giornata mondiale di lotta contro la povertà indetta dall’ONU nel dicembre del 1992. E’ un’alleanza di scopo, e come a livello nazionale, raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nella nostra Regione. Oggi ne fanno parte: ACLI Marche ▪ CARITAS Marche ▪ CISL Marche ▪ CGIL Marche ▪ UIL Marche - Forum Regionale Terzo Settore ▪ CSV Marche ▪ Confcooperative Marche ▪ LegaCoop Marche ▪ Adiconsum Marche ▪ Arci Marche ▪ Gruppi di Volontariato Vincenziano ▪ Banco Alimentare ▪ Save the children ▪ Ordine Assistenti Sociali Marche. L’obiettivo dell’Alleanza contro la Povertà nelle Marche è quello di mettere a punto specifiche misure per contrastare la povertà assoluta e quindi l’esclusione economica e sociale e di costruire un sistema stabile di relazioni tra soggetti delle istituzioni pubbliche, terzo settore e forze sociali e non solo,« perché siamo convinti che nessuna risposta realmente efficace si potrà avere senza questa necessaria costruzione di una rete attiva sul territorio tra pubblico e privato sociale, forze sociali, mondo produttivo e non solo, che insieme collaborino al reinserimento sociale delle famiglie in difficoltà, sotto la soglia della povertà. - sottolinea Fabio Corradini, portavoce Alleanza contro la Povertà nelle Marche -  Come anticipato nel semiario del 23 giugno scors, promosso d’intesa con la Regione Marche, grazie al lavoro svolto da Andrea Tondi  della Caritas Marche, Marco Amichetti, di CGIL Marche e Carmen Carotenuto di CISL Marche, abbiamo realizzato il primo Report 2022 (dati riferiti al periodo 2019- 2021) dell'Osservatorio sulle Vulnerabilità nelle Marche che abbiamo fortemente voluto per monitorare, osservare e studiare l’andamento delle povertà ed i nuovi rischi sociali che si annidano sul territorio regionale, rendendo vulnerabili e ancor più fragili cittadini e famiglie.» Sono stati selezionati degli indicatori al fine di fornire elementi utili e validi per una lettura annuale dell’evoluzione del  fenomeno povertà  a supporto di proposte e scelte progettuali e programmatiche da poter condividere con i soggetti interessati coinvolti, prima tra tutti la Regione Marche. Tali indicatori rispondono ad alcuni criteri specifici: •  disponibilità dell’informazione su banche dati accessibili (es. Istat, Inps, Mef); •  reperibilità dell’informazione in archi temporali; •  coerenza della struttura per evitare quanto più possibile una sovrapposizione tra i vari indicatori elementari; •  utilità per realizzare focus di approfondimento su specifici argomenti Tra i dati più significativi che emergono dal Report 2022, rispetto all'area lavoro, nel triennio 2021-2019 gli occupati nelle Marche sono scesi a -15.930 unità, in prevalenza donne con -11.183. Dal lato della qualità del lavoro, emerge che la tipologia maggiormente presente nelle assunzioni è il contratto a termine, che nel triennio rappresenta sempre una quota superiore al 38% (dati Istat e INPS). Allo stesso tempo le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate nel corso del triennio presentano dati molto altalenanti: 14.396.619 ore nel 2019, 102.206.439 ore nel 2020, rispetto al 2021 con 59.818.216 ore. Il dato del 2020 è inconsueto rispetto agli anni precedenti e contribuisce a mostrare quale sia stato l’effetto della pandemia sull’intensità di impiego del fattore lavoro, di fatto diminuite nel 2021 (dati INPS). Secondo i dati dell’area cosidetta trasversale (socio lavorativa) dal punto di vista demografico si evince che la popolazione marchigiana invecchia, gli over 64 nel 2021 sono 381.162, il 25,8% della popolazione e l’indice di dipendenza anziani (ossia il rapporto tra ultra 65enni e popolazione attiva) è in crescita, difatti dal 39,8% del 2019 si è passati al 40,8% del 2021 (dati Istat). Secondo i dati dell’area sociale (dati INPS e ISTAT) i nuclei richiedenti almeno una mensilità del reddito di cittadinanza sono in aumento: da 14.180 del 2019, si è passati a 19.005 del 2020, a 20.045 del 2021 (+5.865 variazione tra 2021-2019) e l’incidenza di coloro che vivono in famiglie in povertà relativa è lievemente in calo, in media nel triennio rappresentano il 13% (-1,8% variazione tra 2021-2019). Nel complesso i dati demografici e quelli sui redditi attestano un progressivo invecchiamento della popolazione ed un impoverimento sia per la popolazione attiva che anziana, con effetti significativi che comportano  alla rinuncia ad un’adeguata alimentazione, in quanto in media solo il 20,2% della popolazione dai sei anni in su fa pasti completi con frutta e verdura, ed una progressiva rinuncia alle prestazioni sanitarie passando dal 6,9% del 2019 all’11,3% del 2021 (variazione tra il 2021- 2019 del 4,4%). Per l’area dell’abitare, dai dati raccolti presso i Centri di Ascolto Caritas si evince un aumento significativo dei senza fissa dimora: dal 2019 al 2021 hanno osservato una crescita del 13,6%. «Come Alleanza contro la Povertà nelle Marche, siamo convinti che la vera sfida che ci attende è quella di fare tutti gli sforzi possibili per cercare di collaborare, fare sistema, per creare una rete virtuosa volta a contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita di famiglie e cittadini marchigiani, costruendo un “modello” d’intervento condiviso da promuovere insieme, Istituzioni Pubbliche, terzo settore, forze sociali ed altri attori interessati. - rilancia e conclude Fabio Corradini - E’ nostra intenzione organizzare al più presto, sempre d’intesa con la Regione Marche, un seminario di studio ed approfondimento su quanto emerge dal questo primo Report per avviare subito il percorso sopra descritto, che ci deve portare a valutare quali azioni mettere in atto congiuntamente per contrastare il fenomeno della povertà e dare un concreto aiuto alle famiglie in difficoltà.».        
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10/10/2022 CGIL, CISL E UIL MARCHE CONTRO LA STRAGE SUL LAVORO: LUNEDI’ 10 OTTOBRE UN’ORA SCIOPERO MANIFESTAZIONE REGIONALE AL PORTO DI ANCONA
“Fermiamo la strage sul lavoro”: con questo slogan, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno proclamato un’ora di sciopero con assemblee, lunedì 10 ottobre, nelle principali aziende delle Marche e incontri con le varie Prefetture della regione. Ad Ancona si svolgerà la principale manifestazione regionale: si terrà presso lo scalo dorico, di fronte all’ingresso di Fincantieri, sotto l’arco di Traiano, dalle ore 10,30 alle 11,30.Per quella giornata, sono previste circa 60 assemblee in tutte le Marche che coinvolgeranno circa 6mila lavoratori. L’obiettivo della mobilitazione è di chiedere più controlli, maggiore formazione e sicurezza. Nelle Marche, da gennaio ad agosto 2022, si sono registrati 13.018 infortuni sul lavoro, circa il 23% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Sono per lo più i giovani, under 19, a pagare il conto, e gli over 50: in queste fasce di età si concentra il 45% degli infortuni. Da gennaio ad agosto, i mortali sono stati 20 ovvero una media di 2,5 al mese. I settori più colpiti sono i trasporti e logistica con un incremento del 201%, le costruzioni dove l’aumento è del 37%, e i manifatturieri tra cui spiccano i metalmeccanici con un più 13,5%. «Questo peggioramento ha precise responsabilità: nella gestione aziendale della sicurezza e della prevenzione, in un mercato del lavoro sempre più precario e irregolare nonché nel mancato rafforzamento del sistema pubblico dei controlli.  - sottolineano Cgil Cisl Uil Marche - La prevenzione si fa con la formazione/informazione vera, capace di coinvolgere tutti i soggetti: dalle istituzioni al sistema scolastico, dalla rappresentanza del mondo delle imprese a quella dei lavoratori.» «Per questo, la proclamazione dell'ora di sciopero con assemblee nei luoghi di lavoro, è solo la prima fase di un percorso che ci porterà alla manifestazione unitaria nazionale a Roma del 22 ottobre - rilanciano e concludono le Segreterie unitarie di Cgil Cisl Uil Marche -  in cui verrà data visibilità e voce ai rappresentanti della sicurezza dei lavoratori e ad altre iniziative nei prossimi mesi.»
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