Notizie dalla Usr

21/12/2023 Auguri di buone feste dalla CISL delle Marche
La Cisl delle Marche augura a tutti Buon Natale e Buon Anno! 
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19/12/2023 Sauro Rossi dalle Marche a Roma: eletto in segreteria CISL nazionale
Sauro Rossi, Segretario Generale della CISL  Marche, è stato eletto oggi a Roma,   nella Segreteria Nazionale della CISL, al fianco di Luigi Sbarra.  E’ il primo rappresentante della CISL Marche a ricoprire la carica di Segretario Nazionale CISL. Originario di Urbania (PU) 59 anni, sposato con due figli, ha iniziato la sua esperienza sindacale nella categoria dei tessili Filta CISL. Nel 1993 entra nella Segreteria della Cisl di Pesaro Urbino, occupandosi prioritariamente di politiche del lavoro, sicurezza sul lavoro e contrattazione nei settori privati.  Nel 2005 ha assunto la guida di tale struttura. Nel 2013  entra a far parte  della Segreteria  della Cisl Marche con delega al welfare, alla contrattazione sociale e alla sicurezza sul lavoro e nel 2017 ne  viene eletto Segretario Generale .  La sua nomina a Segretario Nazionale CISL rappresenta e  testimonia il riconoscimento del suo impegno e della sua competenza.
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14/12/2023 Fine del mercato tutelato per la fornitura Luce e Gas: scopri tutte le novità
La completa liberalizzazione del mercato dell’energia è ormai prossima.  Sono ancora circa 10 milioni di consumatori (di cui 4,5 milioni vulnerabili) presenti nel servizio di maggior tutela. Che significa? Vuol dire avere un contratto le cui regole e il cui prezzo sono fissati da Arera, l’Autorità per l’energia. Cosa cambierà nel mercato di luce e gas nel 2024? La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con un progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero: per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024; per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da aprile 2024;  I clienti vulnerabili potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall'Autorità.  Chi sono i clienti vulnerabili? ü  coloro che percepiscono il bonus sociale di luce e gas ü  gli over 75 anni ü  i soggetti con disabilità (art. 3, legge 104/92) ü  i consumatori con un’utenza in un’abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi A questi si aggiungono, solo per l’elettricità: ü  coloro che versano in gravi condizioni di salute e necessitano di apparecchiature elettromedicali ü  chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa  Gli over 75 resteranno automaticamente nel mercato di maggior tutela, mentre per le altre categorie è necessario compilare un’autocertificazione.  Cosa succederà per tutti gli altri? ·       Si può passare alla tariffa offerta dal tuo attuale fornitore nel mercato libero, oppure cambiare operatore e stipulare un nuovo contratto ·       Se non si sceglie, automaticamente ti sarà applicata: o   per il gas  l’Offerta PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela) da parte del tuo attuale gestore, a prezzi determinati liberamente con condizioni contrattuali decise dall’Arera. o   Per l’energia elettrica l’Offerta STG (Servizio Tutele Graduali) passando all’operatore che si è aggiudicato la selezione Arera. I prezzi saranno determinati liberamente dal fornitore con condizioni contrattuali decise dall’Autorità. Tale servizio avrà durata di 3 anni.   IMPORTANTE DA SAPERE Sia che scegli liberamente il tuo fornitore del mercato libero sia che ti venga assegnato a seguito di aste, hai sempre la facoltà di cambiare operatore in ogni momento. Hai ricevuto una telefonata commerciale nella quale ti si diceva che in caso di mancata scelta del fornitore del mercato libero, ti avrebbero staccato la luce o il gas? È una FAKE NEWS! In caso di dubbi invitiamo i cittadini a rivolgersi agli sportelli di Adiconsum Marche presenti su tutto il terriorio regionale.   CONVENZIONE CISL MARCHE – ASTEA ENERGIA Per accompagnare i propri iscritti in questa fase particolare, la CISL Marche ha stipulato una convenzione con una società del territorio, Astea Energia Spa. La convenzione prevede tariffe agevolate per energia elettrica e gas ed una apposita scontistica a favore degli iscritti alla CISL e alle associazioni ed enti collegati. E' possibile sottoscrivere il contratto in convenzione   presso le sedi sindacali territoriali della  CISL di Pesaro, Fano, Urbino, Ancona, Jesi, Senigallia, Fabriano, Osimo, Macerata, Civitanova Marche, Tolentino, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Fermo  e in tutti gli  sportelli di Adiconsum Marche presenti sul territorio regionale.    
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06/12/2023 CISL Marche a Roma per l'Assemblea Organizzativa nazionale 2023
Una delegazione della CISL Marche, accompagnata dal Segretario generale Sauro Rossi e dai Segretari regionali, Cristiana Ilari e Marco Ferracuti, sta partecipando ai lavori dell'Assemblea nazionale organizzativa 2023 “Guidiamo il cambiamento”  che si sta svolgendo  in questi giorni all'Auditorium del Massimo a  Roma. «Per guidare il cambiamento occorre rinsaldare la circolarità tra pensiero e azione: un pensiero lucido, coerente, lungimirante; un'azione pronta, equilibrata, responsabile ed efficace. Per guidare il cambiamento bisogna aggiornare la lettura dell'esistente, saper progettare il nuovo, rinnovare propositi virtuosi, rinsaldare i legami, valorizzare la logica sussidiaria. - ha sottolineato il Segretario Generale della CISL Marche, Sauro Rossi, nel suo intervento all'Assemblea organizzativa 2023 -  Per guidare il cambiamento bisogna sapersi guadagnare nuovi spazi, esprimere protagonismo, combattere la paura dell'inedito, mostrare determinazione e coltivare autentico spirito generativo, ricordando che il domani si comincia a modellarlo con la cura dell'oggi.  È il tempo delle opportunità e la CISL, unita, saprà dare forma al nuovo per migliorare in ogni ambito tutela, assistenza e rappresentanza, valorizzando l'azione di ognuno di noi.»   https://www.cisl.it/senza-categoria/assemblea-nazionale-organizzativa-cisl-sbarra-solidarieta-liberta-autonomia-responsabilita-prossimita-contrattazione-partecipazione-sono-da-sempre-il-riferimento-alla-nostra-rotta/ https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/assemblea-organizzativa-nazionale-cisl-fumarola-nel-triennio-2020-2022-la-cisl-ha-registrato-una-crescita-di-iscritti-delle-federazioni-attive-di-49-252/
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29/11/2023 Sconti per la fornitura di Luce e Gas CISL Marche e Astea Energia SpA firmano la convenzione per tutti gli iscritti CISL
In previsione della fine del mercato tutelato prevista per il gas per il prossimo gennaio 2024, mentre per l'energia elettrica per il mese di aprile 2024, la CISL delle Marche ha stipulato una convenzione con Astea Energia SpA per l’erogazione a condizioni agevolate della fornitura di luce e gas, riservata a tutti gli iscritti alla CISL e/o agli associati degli Enti e Associazioni promossi da Cisl Marche. I beneficiari potranno usufruire di agevolazioni previa presentazione della tessera dell'anno in corso al momento della richiesta di prestazione. «Abbiamo ritenuto importante stipulare una convenzione con Astea Energia – ha sottolineato Sauro Rossi, Segretario Generale della CISL Marche – per offrire, su scala regionale  ai nostri iscritti,  una buona opportunità  per orientarsi in un contesto problematico come quello del mercato libero su cui c’è bisogno di acquisire informazioni corrette e fare valutazioni adeguate sui costi. Sui due punti, va detto, nel passato non ci sono sempre state informazioni puntuali e trasparenti per i consumatori. Con Astea Energia questo tipo di rapporto si è sviluppato fino ad arrivare ad una convenzione che avvantaggia i nostri iscritti.» «Astea Energia ha piacere di impegnarsi per il territorio perché è una realtà locale – ha detto l’avvocato Federico Riccardi, Consigliere delegato di Astea Energia – e tra gli obiettivi c’è quello di collaborare con le Associazioni e gli organismi intermedi che rappresentano una parte importante della società marchigiana. Con la convenzione vogliamo essere vicini agli associati della CISL Marche con tariffe luce e gas e con soluzioni di efficienza energetica a costi contenuti. Siamo sempre disponibili a guidare e supportare i consumatori anche con la nostra rete e con le strutture che sono presenti sul territorio.» Per la fornitura di luce e gas Astea Energia mette a disposizione, degli iscritti alla CISL e/o agli associati degli Enti e Associazioni promossi da Cisl Marche,  un'offerta dedicata, con uno sconto speciale, rispetto alle corrispondenti offerte di listino, denominate Reale Luce e Dinamica Gas. Lo sconto sarà accreditato mensilmente direttamente sulla bolletta. Questa agevolazione si applicherà sia nel caso in cui i beneficiari diventino clienti Astea Energia mediante il passaggio da altro operatore, sia se sono già clienti e decidono di sottoscrivere un cambio prodotto conformemente alle offerte indicate.Mentre per i prodotti di efficienza energetica Astea Energia offre uno sconto sul totale imponibile del preventivo di una vasta gamma di prodotti e di soluzioni di efficienza energetica, quali impianti fotovoltaici, pompe di calore, caldaie, condizionatori, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, depuratori di acqua e addolcitori. Per ulteriori  informazioni e per  ottenere gli sconti riservati agli iscritti CISL ci si può rivolgere presso le sedi sindacali territoriali della  CISL di Urbino, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Osimo, Jesi, Fabriano, Macerata, Tolentino, Civitanova Marche,Fermo, San Benedetto, Ascoli Piceno e in tutti gli  sportelli di Adiconsum Marche presenti sul territorio regionale.      
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28/11/2023 Ebam rinnova i vertici. Massimo Giacchetti nominato vicepresidente
  Rinnovati i vertici all'EBAM, Ente Bilaterale Artigianato Marche: nominato Massimo Giacchetti, nel ruolo di Vicepresidente e riconfermato Presidente Riccardo Battisti.  Entrambi resteranno in carica per tre anni fino al termine del 2026. Ebam è un Ente nato dagli Accordi Interconfederali tra le associazioni imprenditoriali, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori CGIL, CISL e UIL, per lo sviluppo, la sicurezza, la formazione, il welfare, il sostegno in caso di crisi. «Accolgo con piacere l’invito a ricoprire il ruolo di vicepresidente – ha detto Massimo Giacchetti – e lo faccio con senso di responsabilità convinto del ruolo fondamentale che Ebam porta avanti nelle Marche. Garantisco – ha rilanciato - la rappresentanza di tutte le organizzazioni sindacali che fanno parte di questo consiglio di amministrazione assicurando la mia disponibilità ed esperienza a contribuire a mitigare gli effetti di una congiuntura non certo favorevole che ci costringe a produrre soluzioni per bisogni vecchi e nuovi.» «C’è bisogno di più bilateralità e di dare risposte sempre più puntali attraverso il potenziamento del welfare contrattuale. - ha sottolineato  il Presidente Riccardo Battisti -  Ringrazio Daniele Boccetti per il lavoro compiuto in questi anni nel ruolo di vicepresidente – ha aggiunto  -  Conosco da molti anni Massimo Giacchetti con il quale sono certo porteremo avanti il lavoro che serve per svolgere le delicate funzioni che competono a questo Ente bilaterale andando incontro alle esigenze delle imprese e dei lavoratori e considerando la richiesta sempre crescente di prestazioni. » Il lavoro di Ebam  continuerà ad essere coordinato dalla Direttrice Cinzia Marincioni che guida la struttura regionale dell’Ente.  
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25/11/2023 La Cisl delle Marche a Roma per la manifestazione nazionale “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”
La CISL delle Marche  ha partecipato oggi a Roma in Piazza Santi Apostoli a Roma, alla manifestazione nazionale CISL “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”per chiedere al Governo e al Parlamento un impegno tangibile nel migliorare la Manovra in corso soprattutto sul piano pensionistico e lanciare a governo, sistema delle imprese e anche agli altri sindacati la sfida di un “Patto sociale” e di una “Agenda 2024” fondata sul protagonismo sociale nella individuazione delle politiche di crescita e di coesione. Un nastro rosso al braccio per  tutti i partecipanti, un simbolo contro la  violenza sulle donne in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. L'intervento del  Segretario Generale della CISL Nazionale Luigi Sbarra ha concluso la manifestazione.
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23/11/2023 Concluso con successo il primo modulo formativo del Corso per delegati CISL Marche 2023-2024
Si è concluso oggi il primo modulo, dei cinque previsti, del percorso formativo di primo accostamento 2023-2024, organizzato e promosso dalla CISL Marche, rivolto ai nuovi delegati CISL delle otto Aree Territoriali sindacali presenti su tutto il territorio regionale, dal titolo "LA MIA CISL: Orientarsi nell’organizzazione e nell’esercizio del proprio ruolo". La prima giornata di formazione, che si è svolta ad Ancona per i delegati delle AST CISL di Ancona e di Senigallia - Jesi - Fabriano; a Fano per i delegati delle AST CISL di Fano e di Pesaro - Urbino; e a Porto San Giorgio (FM) per i delegati delle AST CISL di Macerata - Civitanova Marche, di Tolentino - Camerino, di Fermo, di Ascoli Piceno - San Benedetto, ha visto la partecipazione complessiva di un'ottantina di delegati su un centinaio di iscritti. Un'occasione di formazione sindacale e di confronto costruttivo, che ha visto la partecipazione di Sauro Rossi, Segretario generale della CISL Marche, di Cristiana Ilari, Segretaria regionale CISL Marche e di Marco Ferracuti, Segretario regionale della CISL Marche. I lavori sono stati condotti e guidati da Francesco Quagliani, del Dipartimento formazione CISL Marche insieme a Desi Goffi, Carmen Carotenuto, Matteo Moretti, Sara Michetti e Alessandro Papalino, dello Staff Fnp e Cisl Marche Il primo modulo "IO, NOI E LA CISL" è stato dedicato a comprendere le opportunità e le sfide che i delegati sperimentano nell'esercizio del loro ruolo appena intrapreso e nel rapporto con l'organizzazione sindacale, oltre a conoscere la storia della CISL, ripercorrendo i valori che hanno plasmato l'identità sindacale. Un percorso formativo, dinamico e partecipativo, progettato per fornire ai nuovi delegati gli strumenti necessari per svolgere al meglio il loro ruolo all'interno dei luoghi di lavoro e per contribuire in modo significativo al benessere della comunità marchigiana.
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23/11/2023 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza contro le donne
In uno scenario internazionale dove le donne vedono minate vita e autodeterminazione dalle guerre e da regimi teocratici e dittatoriali, occorrono parole forti di concretezza per confermare la necessità di un impegno comune per la difesa della pace, della libertà, dei diritti, della parità, combattendo ogni rischio di arretramento verso una cultura patriarcale fondata sul possesso, sul controllo e sulla sopraffazione. Un appuntamento importante quello del 25 novembre, alla luce dei dati nazionali sulla violenza di genere: nel 2023 sono state 105 le donne vittime di femminicidio, di cui 4 nella nostra Regione, mentre 23 sono le donne uccise nelle Marche dal 2017 ad oggi. Ma il femminicidio è la manifestazione estrema di una lunga scia di violenza se pensiamo che solo nel 2022, 705 donne si sono rivolte ai Centri antiviolenza delle Marche. Quindi una Giornata Internazionale contro la violenza che non sia una celebrazione ritualistica ma la presa di coscienza e la mobilitazione di tutte e tutti contro un fenomeno sempre più pervasivo che non conosce limiti di età, di estrazione sociale, di origine geografica, come purtroppo ci dimostrano i recenti femminicidi, per cui diventa urgente un’assunzione collettiva di responsabilità per passare dall’indignazione all’azione. Più di metà delle donne ammazzate quest’anno (56) sono state massacrate da mariti, fidanzati, compagni ed ex per le “solite” ragioni, inaccettabili: gelosia, possesso, incapacità di accettare la separazione o le libere scelte delle partner, vendette, dimostrazione di potere, ritorsione. Ad esse vanno aggiunte le tante vittime di violenza sessuale e delle altre forme di violenza: dallo stalking, alle molestie verbali a quelle fisiche, fino alla denigrazione continua e il ricatto affettivo ed economico che genera dipendenze ed esclusioni. Preoccupa il dato che si è abbassata di molto l’età delle giovani donne vittime di violenza, un fenomeno quindi che investe sempre più adolescenti e ragazze. Secondo Eleonora Fontana, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie  regionali  di CGIL, CISL, UIL, «le azioni e i provvedimenti normativi adottati fino ad oggi, non hanno determinato quel contrasto alla violenza contro le donne e i numeri, nella loro drammaticità, ci dicono che bisogna fare di più. Le emergenze, sanitaria prima, economica poi, hanno aggravato le diseguaglianze e le discriminazioni di genere, generando isolamento sociale, una delle principali cause delle situazioni di violenza.  Occorre lavorare in rete e su più direzioni: sul piano culturale ed educativo per combattere gli stereotipi di genere, sul piano della repressione e della sicurezza per proteggere in modo più efficace le vittime, sul piano sociale ed economico per rendere le donne autonome dal punto di vista lavorativo sostenendo e valorizzando i percorsi di emancipazione. Per questo chiediamo alla Regione Marche di stanziare risorse aggiuntive per il reddito di libertà, un aiuto concreto alle donne vittime di violenza, che però ha visto diminuire le risorse destinate a livello nazionale così da non coprire le tante richieste.» Se da un lato bisogna lavorare sull’inclusione lavorativa come fattore necessario di autonomia, dall’altro occorre riflettere sulle reali condizioni di lavoro di tante donne che, nella nostra regione come nel resto del Paese, si misurano con disoccupazione, precarietà, riduzione dei diritti e con condizioni economiche difficili che le rendono più indifese di fronte a ricatti, soprusi e molestie anche nei luoghi di lavoro. Il contesto del lavoro nelle Marche vede da anni le donne fortemente penalizzate, in termini di occupazione, di qualità del lavoro, di valorizzazione delle competenze. Molte donne hanno perso il lavoro (nelle Marche 6000 posti per le donne lavoratrici nel 2022) o si misurano con lavori poveri e la mancanza di sicurezza economica e di una rete di relazioni le espone ancora di più al rischio della violenza.  «Per questo – aggiungono Fontana, Ilari e Mazzucchelli – è necessario riconoscere il ruolo delle donne nella società così come nel lavoro, superando ogni forma di discriminazione e diseguaglianza, ma è altrettanto importante che il lavoro sia dignitoso e di qualità e possa avere adeguate tutele per tutte e tutti.In questi giorni sono tante le iniziative nei vari territori per affermare la necessità di porre fine alla violenza e alle molestie di genere e il Sindacato ribadisce il proprio impegno affinché l’ambiente di lavoro sia un luogo sicuro e rispettoso della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Rivendichiamo con forza il diritto delle donne alla libertà e al rispetto, nella vita privata, nella società e nel lavoro, e il diritto a una vita senza violenza».  
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21/11/2023 Manovra: CISL il 25 novembre manifesta a Roma in piazza Santi Apostoli
“Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”: sarà questo lo slogan della manifestazione nazionale che la Cisl terrà a Roma, in piazza Santi Apostoli, sabato 25 novembre dalle 10.00 alle 14.00 con le conclusioni del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. Obiettivo dell’ iniziativa cambiare alcuni aspetti negativi della legge di bilancio soprattutto sul piano pensionistico e lanciare a governo, sistema delle imprese e anche agli altri sindacati la sfida di un “patto sociale” e di una “Agenda 2024” fondata sul protagonismo sociale nella individuazione delle politiche di crescita e di coesione.   fonte: https://www.cisl.it/comunicati-stampa/manovra-cisl-il-25-novembre-manifesta-a-roma-in-piazza-santi-apostoli/
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10/11/2023 Manovra: CISL sabato 25 novembre manifestazione nazionale a Roma
Sabato 25 novembre alle ore 10,00 la CISL scenderà in piazza Santi Apostoli, a Roma, per dar vita a una manifestazione nazionale dal titolo “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”. Lo rende noto un comunicato della Segreteria Nazionale della Confederazione, che ha esercitato oggi il mandato ricevuto dal Comitato Esecutivo del sindacato di via Po. “Sarà una giornata di mobilitazione in cui intendiamo incalzare Governo e Parlamento sui miglioramenti da apportare alla Legge di Bilancio, ma anche indicare la via di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. Alzeremo le bandiere di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella Manovra Economica a cominciare dalle pensioni, con una marcia indietro sulle rigidità introdotte nelle regole di flessibilità e su aliquote e rendimenti dei trattamenti pensionistici di alcune categorie”. "Chiediamo più risorse sulla sanità, sull’istruzione, sugli enti locali, con lo sblocco delle assunzioni e le stabilizzazioni del precariato, più forti strumenti contro la povertà, sostegno della disabilità e della non autosufficienza. E daremo al Governo, al sistema delle imprese e anche agli altri sindacati, la bussola di un’Agenda Sindacale fondata sul protagonismo sociale nella individuazione delle politiche di crescita e di coesione. Vuol dire migliorare la Manovra, ma andare anche oltre, guardando alla piena attuazione del Pnrr, al necessario cammino delle Riforme, al rinnovo dei contratti pubblici e privati, alla definizione di un nuovo Patto sociale”. “È il sentiero che porta ad un grande Accordo che passa dalla difesa e il riscatto del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, ad una nuova politica dei redditi; dal rilancio degli investimenti pubblici e privati al recupero di produttività, ad una riforma fiscale autenticamente redistributiva; ed al cambiamento delle Legge Fornero, al rilancio delle politiche attive, della formazione e delle competenze, all’azzeramento dei morti sul lavoro; ad una nuova visione di politica industriale ed energetica , allo sblocco delle infrastrutture, alla ripartenza del Sud; alla valorizzazione della contrattazione a una più forte partecipazione dei lavoratori alle scelte e ai profitti delle imprese." “Su questa Agenda la Cisl incalza tutti gli attori responsabili che hanno a cuore il rilancio quantitativo e qualitativo del lavoro ed una ripartenza che metta a frutto ogni competenza e ogni energia riformista del Paese” fonte:https://www.cisl.it/senza-categoria/manovra-cisl-sabato-25-novembre-manifestazione-nazionale-a-roma/  
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07/11/2023 WE CARE percorso di democrazia creativa e partecipativa
Per il secondo anno consecutivo, la Commissione Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Senigallia promuoverà il percorso We Care, rivolto ai giovani studenti di un istituto superiore del nostro territorio. Nel 2022, la prima edizione è stata ospitata dal Liceo scientifico e linguistico E. Medi. La seconda edizione vedrà protagonisti i giovani del Polo Tecnico Professionale IIS Corinaldesi Padovano. Il percorso We care nasce dalla richiesta delle istituzioni, della società civile e delle parrocchie di formare i più giovani ai valori del bene comune. Il sottotitolo sarà “La democrazia che vogliamo”, in sintonia con il percorso avviato dal Comitato per le Settimane sociale dei cattolici che ha scelto di approfondire il tema della democrazia viva, dal basso, partecipata e creativa. L’edizione che partirà il prossimo 23 novembre affronterà tre temi fondativi: Il lavoro libero creativo partecipativo, con il prof. Canavesi e la CISL di Senigallia ed il Policoro Disuguaglianze e dipendenze, con la cooperativa L’imprevisto Sviluppo sostenibile, con il prof. M. Bastiani. Il percorso We Care si caratterizzerà anche quest’anno per le call to action, cioè delle azioni sul territorio proposte agli studenti dal Team We Care e che li vedrà entrare in dialogo con persone, associazioni, istituzioni che sul territorio diocesano promuovono i temi prescelti del lavoro, delle disuguaglianze, dello sviluppo sostenibile. Il Team We Care è affiancato dalla preziosa collaborazione dei docenti dell’Istituto Corinaldesi Padovano e dei responsabili del Progetto Policoro. Il primo appuntamento sarà il 23 novembre con la prof.ssa Elena Granata, docente presso il Dipartimento di Architettura e studi urbani del POLIMI e Vicepresidente del Comitato per la Settimana sociale dei cattolici 2024. La Commissione PSL organizzerà prossimamente anche degli incontri serali sui temi del We Care, rivolgendosi a genitori ed adulti in generale.   fonte: https://www.diocesisenigallia.it/we-care-percorso-di-democrazia-creativa-e-partecipativa-con-i-giovani-dellistituto-tecnico-professionale-iis-corinaldesi-padovano-inaugurazione-del-percorso-giovedi-23-novembre-ore-10-press/      
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06/11/2023 Manovra2024 le conquiste della CISL con le mobilitazioni e la trattativa. E cosa c'è da cambiare
I 24 miliardi di cui si compone la Manovra, 16 dei quali in deficit, a cui si aggiungono 4 miliardi del Decreto Fiscale, da soli non sono sufficienti a dare uno sprone espansivo alla politica di sviluppo nazionale. L’ambizione anticiclica, almeno per il 2024, resta quasi esclusivamente legata al completo utilizzo delle nuove tranche del Pnrr, in merito al quale la Cisl ha il dovere di incalzare ad ogni livello le istituzioni per accelerare la piena messa a terra dei progetti.Va tuttavia evidenziato come gran parte delle dotazioni della Manovra siano focalizzate su interventi di coesione e sostegno dei redditi di lavoratori, pensionati e famiglie. Misure che rispondono alle priorità avanzate dalla Cisl nell’Agenda Sociale, durante la mobilitazione di aprile e maggio, nelle manifestazioni e le iniziative nazionali, ai tavoli di negoziato a Palazzo Chigi e con i Ministri del Governo.Il giudizio complessivo della Cisl sul DDL Bilancio 2024 è articolato, e si misura con molte e importanti luci e alcune ombre. COSA ABBIAMO CONQUISTATO Lavoro Cuneo contributivo: 10 miliardi per la proroga del taglio ai redditi medio-bassi da lavoro su tutto il 2024Riduzione Irpef: scende dal 25% al 23% l’aliquota per i redditi tra i 15-28mila€No tax area: per lavoratori dipendenti sale a 8.500 euro.Fringe benefit: si alza da 256 a 1.000€ la soglia di detassazione per chi non ha carichi familiariContrattazione: confermata la detassazione al 5% sui frutti degli accordi decentratiTutele sociali: risorse confermate per gli ammortizzatori, estese e rese strutturali le garanzie dell’Iscro per i lavoratori autonomi Pensioni Adeguamento inflazione: indicizzazione piena fino a quattro volte il trattamento minimo, incremento straordinario per pensioni minimeConguaglio 2023: anticipo della perequazione entro dicembrePensione contributiva: il vincolo per la pensione di vecchiaia a 67 anni viene ridotto da 1,5 a 1 volta l’assegno sociale Pubblica amministrazione e sanità Risorse aggiuntive: si sbloccano 8 miliardi complessivi sul 2024 e si riavvia la stagione contrattualeRinnovi CCNL pubblici: 5 miliardi nel pubblico impiego nel 2024 e 5 miliardi nel 2025 per rinnovare i CCNL pubblici, 2 miliardi entro dicembre in busta paga dei lavoratori pubblici per compensare la vacanza contrattualeSistema Sanità: 3 miliardi per il rinnovo 2022/2024 e il potenziamento del Fondo sanitario nazionale. Incentivi su detassazione straordinari e premi obiettivo per abbattere liste d’attesa Famiglia e natalità Super-deduzione: a favore di chi assume madri, under 30, percettori di Adi e fragiliCongedi parentali: 30 giorni aggiuntivi retribuiti al 60%Asili nido: sostegni economici per chi ha almeno due figliSostegno all’occupazione femminile: contribuzione lavoro a carico dello Stato per chi ha tre o più figli Investimenti Ponte sullo Stretto: stanziati 780 milioni per l’avvio dei cantieriReshoring: incentivi per il rientro e l’investimento dei capitali dirottati all’esteroIndustria: rifinanziati Contratti di Sviluppo e nuova Sabatini COSA VA CAMBIATO Superare la Legge Fornero: rimuovere le penalizzazioni su quota 103 e quelle sulle rendite pensionistiche retributive di insegnanti d’asilo e scuole elementari parificate, lavoratori degli enti locali, operatori sanitari, ufficiali, aiutanti e coadiutori giudiziari. Introdurre una pensione di garanzia per i giovani, nuove misure di flessibilità in uscita dal Mdl, rafforzare ed allargare Ape Sociale, risolvere vertenza Opzione Donna. No all’incremento dell’importo minimo per l’anticipo della pensione contributiva a tre volte l’assegno sociale. Piena rivalutazione di tutte le pensioni ed estensione delle 14me mensilità. Sostenere e incentivare l’adesione per la previdenza complementarePolitiche sociali: più risorse a sostegno della disabilità e della povertà. Finanziare la legge sulla non autosufficienza per supportare anziani, famiglie e persone fragiliFisco: azzerare la tassazione sulla contrattazione decentrata da estendere ai settori pubblici, rendere permanente il taglio del cuneo contributivo, detassare subito le tredicesime da lavoro e pensione in modo proporzionale al redditoSanità: sbloccare assunzioni di medici, infermieri, personale socio-sanitario; investire sulla medicina territoriale, azzerare le liste di attesa, garantire il diritto alla salute e prestazioni sanitarie e sociali in ogni territorioPubblico impiego: incrementare le risorse per Scuola, Enti Locali, Ricerca, Università e sbloccare le assunzioni stabilizzando il precariato storico. Negoziare un NUOVO PATTO SOCIALEContinua e si intensifica il pressing sindacale su Governo e Parlamento per migliorare i contenuti della Legge di Bilancio e negoziare un nuovo Patto sociale che sostenga crescita economica e riforme, produttività e investimenti accelerando la messa a terra partecipata del PNRR, rilanciando qualità e quantità dell’occupazione, stabilità del lavoro, formazione e politiche attive, innalzandosalari e pensioni attraverso una nuova politica dei redditi, garantendo sicurezza nei luoghi di lavoro, realizzando adeguate politiche industriali,infrastrutture materiali, digitali e sociali, riscatto del Sud, partecipazione dei lavoratori alle decisioni e ai profitti d’impresa.   fonte: https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/manovra-cosa-abbiamo-conquistato-con-le-mobilitazioni-e-la-trattativa-e-cosa-ce-da-cambiare/          
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30/10/2023 “CAFFE’ CULTURALI: STORIE COLLETTIVE DI INCONTRO ED INCLUSIONE” 30 OTTOBRE EVENTO CONCLUSIVO AD ANCONA
 “Storie collettive di incontro ed inclusione” al Teatro Panettone di Ancona  per l’ evento finale del progetto “CAFFE’ CULTURALI. Cultura Arte Formazione Fraternità Emancipazione” , iniziativa finanziata dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.Il progetto "CAFFE' CULTURALI," con  ANTEAS Marche APS capofila, in collaborazione con ANOLF Marche ODV, ADICONSUM Marche APS, ISCOS Marche ODV, Il Pozzo nel deserto APS e le ANTEAS territoriali di Ancona APS, Falconara ODV, Osimo APS e Senigallia ODV,  in collaborazione con CISL Marche ed il supporto delle Amministrazioni comunali di Ancona, Falconara, Osimo e Senigallia ha puntato a promuovere il benessere, la coesione sociale e lo sviluppo del tessuto associativo attraverso l'arte e la cultura. L'attenzione è stata rivolta in modo particolare alle persone italiane, residente nella provincia di Ancona,  e non che versano in condizioni di fragilità e vulnerabilità, con l'obiettivo di fornire loro opportunità di crescita e inclusione. Durante l'evento, i protagonisti del progetto hanno condiviso  testimonianze di quanto vissuto e realizzato. I responsabili, i volontari e i partecipanti hanno raccontato le azioni messe in atto per promuovere la cultura come strumento di benessere e inclusione sociale. L'evento ha visto la partecipazione, con un proprio contributo, dell'Assessore ai Servizi sociali, Welfare, Politiche integrazione e sociosanitarie del Comune di Ancona, Manuela Caucci, del Segretario Generale FNP CISL Marche, Dino Ottaviani e della Coordinatrice della Rete Welfare Culturale Regione Marche, Rita Socci. «Un progetto importante che ha messo in atto un  percorso molto stimolante e di valore.  – ha sottolineato il Segretario Generale della CISL Marche Sauro Rossi -   Oltre a fare i conti con quelli che sono i processi importanti di inclusione, si è messo in gioco anche il concetto dell’integrazione, che per la Cisl è molto interessate da sviluppare,   per  completare con ciò che manca quello che serve per dare maggiore nervo solidale alle nostre comunità.» E'  stato consegnato il " Premio volontario dell'anno 2023"  al Liceo scientifico Galileo Galilei di Ancona per i progetti di solidarietà e inclusione messi in campo.     
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25/10/2023 Fiaccolata per la pace: Israele-Palestina, fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la pace
La CISL Marche aderisce e partecipa alla "Fiaccolata per la pace: Israele-Palestina" domenica 29 Ottobre  ad Ancona, con partenza del corteo da Piazza IV Novembre (Passetto) alle ore 17,30. Una fiaccolata regionale, promossa  e organizzata dall'Università per la pace, in collaborazione con numerose Associazioni e Organizzazioni marchigiane, per condannare ogni forma di violenza, per salvare vite umane, per chiedere una pace giusta che riconosca a palestinesi e israeliani la stessa dignità, la stessa libertà, gli stessi diritti, la stessa sicurezza.  
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23/10/2023 CGILCISLUIL FLCCGIL CISLScuola UILScuola Marche: “ Dimensionamento scolastico: la Regione si assuma la responsabilità di scegliere”
Sul dimensionamento scolastico ancora molta confusione e ritardi in un accavallarsi di ipotesi e proposte che generano disorientamento e non aiutano a definire una programmazione di respiro. Questa la denuncia dei Sindacati confederali e di categoria della scuola, CGIL, CISL, UIL e FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola Marche. Dopo quattro incontri, il primo il 5 luglio, l’ultimo il 18 ottobre, ancora la Regione Marche non si assume la responsabilità di orientare il lavoro di pianificazione sul territorio delle Province, così come stabilito dalla normativa di riferimento a partire dal Titolo V della Costituzione, dando peraltro un’interpretazione parziale del PNRR senza cogliere l’opportunità di ripensare all’organizzazione del sistema scolastico con l’obiettivo di fornire soluzione a due problemi: la riduzione del numero degli alunni per classe e il dimensionamento stesso; Ricostruire il percorso aiuta a rendersi conto del caos che si sta generando nella nostra regione. Già dall’estate scorsa, dopo l’emanazione del decreto interministeriale che ha stabilito i nuovi parametri di dimensionamento per la nostra regione, prevedendo 25 autonomie da tagliare nell’arco del triennio, di cui 19 per il prossimo anno scolastico, i Sindacati hanno invitato la Regione ad aggiornare le Linee guida per consentire alle Province di elaborare un piano strategico pluriennale che potesse tenere insieme qualità e coerenza dell’offerta formativa rispetto alla situazione demografica ma anche alle caratteristiche territoriali e alle esigenze del sistema scolastico marchigiano nel suo complesso. Così non è stato e le Province hanno iniziato a lavorare, ognuna coerentemente in relazione alla propria comunità territoriale di riferimento, seppur coordinate dall’UPI, elaborando ipotesi sulla base di criteri numerici, che però sono stati via via riformulati alla ricerca di una sintesi regionale necessaria ma difficile da raggiungere senza che a monte siano stati forniti dalla regione parametri oggettivi. E ancora oggi questi mancano. Difatti, anche se la Regione ha finalmente predisposto le linee di indirizzo, queste fanno riferimento ad un solo anno scolastico e non ad una programmazione di medio-lungo periodo. Le linee continuano a prevedere un parametro numerico (600 alunni con deroga a 400 per i comuni montani) che in realtà non è più vincolante; sono molto generiche tanto da non consentire la distribuzione delle autonomie tra le province in modo oggettivo innescando una inevitabile dinamica di “difesa” territoriale;   A complicare una situazione già confusa, pur nell’apprezzabile tentativo di uscire dall’impasse, il Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale da qualche settimana ha iniziato a proporre alle Province e alle scuole “casi di studio” su possibili accorpamenti, focalizzando inevitabilmente l’attenzione solo sulle singole scuole e sulle attuali dirigenze scolastiche, senza conoscere realmente le situazioni locali dal punto di vista geomorfologico, socioeconomico, infrastrutturale (rete viaria, trasporti, reti territoriali già in essere), tanto che prevede la realizzazione di istituti omnicomprensivi (scuole che tengono insieme alunni dalla scuola dell’infanzia alle superiori) dove in realtà non vi sono affatto le condizioni di isolamento che contempla la norma per la loro costituzione. Tra l’altro il dimensionamento scolastico vede tra i soggetti protagonisti nella fase di pianificazione e proposta gli Enti locali e non l’Ufficio scolastico che è parte, come peraltro i soggetti sociali, della fase concertativa e non propositiva. A nostro avviso proporre la formazione di Istituti omnicomprensivi è un errore di prospettiva in una regione che ha bisogno di alimentare le reti tra le comunità, soprattutto in un’ottica di salvaguardia e di rilancio delle aree interne, facendo crescere un sistema culturale e socioeconomico aperto senza chiudere in enclave dal breve respiro, territori che già rischiano l’isolamento. La genericità della delibera regionale avrà come effetto pratico la penalizzazione delle aree interne e delle zone del cratere del sisma, creando Dirigenze scolastiche che avranno fino a 7 Comuni da gestire. La scuola è un sistema complesso, è comunità educante in stretta relazione con le famiglie, con le istituzioni, con il tessuto sociale ed economico del territorio e la sua strutturazione deve guardare al presente e al futuro delle Marche favorendone lo sviluppo. Ecco perché il dimensionamento scolastico non è solo questione per addetti ai lavori e necessita di una visione di prospettiva. Le Organizzazioni Sindacali tornano a ribadire con forza la necessità di una scelta, il più possibile condivisa e strutturale. Ognuno si assuma le sue responsabilità.         Rassegna stampa:  https://www.marchenotizie.info/74042/dimensionamento-scolastico-regione-marche-si-assuma-responsabilita-di-scegliere
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20/10/2023 “CAFFE’ CULTURALI: Storie collettive di incontro ed inclusione” 30 ottobre evento conclusivo ad Ancona
Lunedì 30 ottobre al Teatro Panettone di Ancona, in via Maestri del Lavoro, alle ore 15.00 “Storie collettive di incontro ed inclusione” evento finale del progetto “CAFFE’ CULTURALI. Cultura Arte Formazione Fraternità Emancipazione”, iniziativa finanziata dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il progetto con ANTEAS Marche APS Capofila, ANOLF Marche ODV, ADICONSUM Marche APS, ISCOS Marche ODV , Il Pozzo nel deserto APS, le ANTEAS territoriali di Ancona APS, Falconara ODV, Osimo APS e Senigallia ODV, in collaborazione con CISL Marche ed il supporto delle Amministrazioni comunali di Ancona, Falconara, Osimo e Senigallia, ha coinvolto la rete dei partner nell’obiettivo di generare benessere, promuovere la coesione sociale e sviluppare il tessuto associativo attraverso l'arte e la cultura, con la realizzazione di iniziative significative di welfare culturale rivolte alla popolazione residente nella provincia di Ancona, in modo particolare persone italiane e non in condizione di fragilità e vulnerabilità. Nel corso dei lavori coordinati da Massimo Giacchetti – Co Presidente ANOLF Marche, interverranno Cinzia Verdenelli -Responsabile Progettazioni Anteas Marche e i partners del progetto che porteranno le testimonianze di responsabili, volontari e partecipanti con uno storytelling curato da Caterina Fattori -Fotografa, Videomaker e Designer Grafica. In questo modo saranno raccontate le azioni messe in campo per promuovere la Cultura come strumento di benessere e inclusione sociale: per l’educazione, per la cura delle fragilità e l’inclusione, per la riscoperta della bellezza delle città e delle comunità. Previsti i saluti dell’Assessore ai Servizi sociali, Welfare, Politiche integrazione e sociosanitarie del Comune di Ancona Manuela Caucci, del Segretario Generale FNP CISL Marche Dino Ottaviani e gli interventi della Coordinatrice della Rete Welfare Culturale Regione Marche Rita Soccio e del Segretario Generale  CISL Marche Sauro Rossi. L’incontro terminerà con la consegna del premio speciale “Volontario dell‘anno per l‘inclusione“ Anteas Edizione 2023 e con la condivisione di un aperitivo finale.  Evento ad ingresso libero, la cittadinanza è invitata a partecipare. Per informazioni: ANTEAS MARCHE email: anteasmarche@gmail.com; tel: 347 7711161 (Cinzia Verdenelli)ANOLF MARCHE email: anolf.segreteria@gmail.com - tel: 3756447257 (Claudia Ruta)
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17/10/2023 A Pesaro 300 delegati per l’Assemblea organizzativa CISL Marche .Un marchigiano su quattro usa i servizi CISL
Il senso della giornata lo ha dato in apertura il segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra: «Bella presenza e numerosa, voglio esprimervi gratitudine per l’impegno con cui portate avanti il duro lavoro della rappresentanza sociale in modo libero e autonomo con responsabilità e solidarietà. Sono convinto che nelle Marche ci siano i tratti distintivi di impegno e laboriosità, esempio di una Italia impegnata a produrre sviluppo economico e benessere sociale. Considero la Cisl Marche  un esempio nazionale per capacità di innovazione» Un successo di presenze (trecento i delegati) e contenuti di grande interesse per l’assemblea regionale organizzativa della Cisl Marche che si è svolta oggi nella sala congressi del Baia Flaminia di Pesaro: “Guidiamo il cambiamento”  il titolo scelto per l’incontro chiuso dal segretario nazionale Luigi Sbarra dopo le relazioni dei segretari generale e regionale Cisl Marche, rispettivamente Sauro Rossi e Marco Ferracuti.  Ad aprire i lavori della giornata, introdotti dalla segretaria regionale Cristiana Ilari, è stato Sauro Rossi: «Pensiero lungimirante e azione responsabile ed efficace. Riflettere, rilanciare, rendicontare. Trovare la forza e la capacità di assistere le persone che si rivolgono a noi, massimo livello di sinergie per tradurre l’organizzazione in azione. Tutela, assistenza e rappresentanza sono presenti in ogni attività che ci caratterizza. Lavorare per far sì che le nostre comunità siano assistite, il domani si costruisce modellando l’oggi, pagine da scrivere grazie al nostro impegno verso le persone che si rivolgono a noi per essere assistite». Marco Ferracuti:« L’importante è partecipare, essere cioè presenti, capaci di dare la parola e la soluzione giusta a quanti incontriamo. Una domanda, un sorriso, una risposta. Uno, ma anche centinaia di migliaia. Già perché i numeri della Cisl nelle Marche sono enormi: lo scorso anno oltre ai 152mila nostri iscritti, circa 170mila persone si sono rivolte ai servizi, agli enti e alle associazioni della Cisl per almeno un servizio. Un marchigiano su quattro, tra i maggiorenni, ha avuto contatti con Cisl Marche». Di grande interesse le conclusioni del leader nazionale Luigi Sbarra: «L’obiettivo della Cisl in questi mesi è stato quello di far riaccendere l’auricolare dell’ascolto a un Governo che aveva deciso di non confrontarsi con le parti sociali, grazie alla nostra mobilitazione il Governo ha cambiato strada aprendosi al confronto sulle riforme. Il frutto sono le misure entrate ieri mattina nel decreto stabilità. Dobbiamo raccontare alle persone la verità senza demagogia e populismo. Non abbiamo disponibilità illimitata di risorse, ci sono le pressioni delle lobbies che stanno cercando di mettere le mani sulla torta, in attesa di conoscere il testo integrale posso dire che si tratta di un provvedimento che ha un respiro sociale. Di nostro, della Cisl, è entrata la proroga per il 2024 del taglio al cuneo contributivo per i lavoratori dipendenti». Molto partecipato anche il dibattito che ha visto protagonisti esponenti Cisl in rappresentanza di tutto il territorio regionale.
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17/10/2023 17 Ottobre 2023 - Giornata Mondiale della lotta contro la povertà
L’Alleanza contro la Povertà nelle Marche nasce a Loreto proprio il 17 Ottobre del 2015, nella ricorrenza della Giornata mondiale di lotta contro la povertà indetta dall’ONU nel dicembre del 1992. E’ un’alleanza di scopo, e come a livello nazionale, raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nella nostra Regione. Oggi ne fanno parte: ACLI Marche ▪ CARITAS Marche ▪ CISL Marche ▪ CGIL Marche ▪ UIL Marche - Forum Regionale Terzo Settore ▪ CSV Marche ▪ Confcooperative Marche ▪ LegaCoop Marche ▪ Adiconsum Marche ▪ Gruppi di Volontariato Vincenziano ▪ Banco Alimentare ▪ Save the children ▪ Ordine Assistenti Sociali Marche. L’obiettivo dell’Alleanza contro la Povertà nelle Marche è quello di mettere a punto specifiche misure per contrastare la povertà assoluta e quindi l’esclusione economica e sociale nella nostra regione e di costruire un sistema stabile di relazioni tra soggetti delle istituzioni pubbliche, Terzo settore e Forze sociali. In occasione della ricorrenza della Giornata mondiale della lotta contro la povertà del 17 Ottobre 2023, abbiamo realizzato il secondo REPORT 2023 (dati riferiti al periodo 2019-2022) dell’Osservatorio sulle Vulnerabilità nelle Marche, per monitorare, osservare e studiare l’andamento delle povertà ed i nuovi rischi sociali che si annidano sul territorio della nostra regione, rendendo vulnerabili e ancor più fragili i cittadini marchigiani e le loro famiglie. Gli indicatori sono stati selezionati e scelti al fine di fornire elementi utili e validi per una lettura annuale dell’evoluzione di tale fenomeno a supporto di proposte e scelte progettuali e programmatiche da poter condividere con i soggetti interessati coinvolti, prima tra tutti la Regione Marche. Con l'occasione lanciamo anche il sito www.osservatoriovulnerabilitamarche.it in cui sarà sempre possibile scaricare i vari report e visionare l'andamento degli indicatori.  Illustriamo i dati più significativi delle sei aree di interesse (Lavoro – Sociale – Trasversale – Sanità – Educativa – Abitare) che emergono dal Report 2023. Analizzando i dati rilevati all’area lavoro nel triennio 2019-2022 gli occupati nelle Marche aumentano pur se dell’1,1% e il tasso di occupazione per la fascia di età tra i 15-64 sale al 66,8%. Nel contempo diminuiscono i disoccupati da 60.000 del 2019 a 42.000 unità nel 2022 e si riduce il tasso di disoccupazione che si attesta introno al 6,2%. Dal lato della qualità del lavoro, emerge che la tipologia contrattuale maggiormente presente nelle assunzioni è il contratto a termine, pur se con leggera flessione nel quadriennio. Nel 2022 infatti risulta al 37,9%, a seguire vi è il contratto ad intermittenza (17,6%). Il part time incide per il 35% delle assunzioni, ma per le donne la percentuale sale al 49,3%, contro il 23,7% degli uomini. Inoltre, rimangono salde le differenze di genere: tra le donne il tasso di occupazione si attesta al 59,8% (73,9% per gli uomini) e quello di inattività sale al 35,4% (21,9% per gli uomini), confermandosi un connotato che interessa prettamente il genere femminile. Le differenze di genere vi sono anche sul fronte retributivo (gender gap). Le lavoratrici donne, dipendenti del settore privato, percepiscono mediamente € 15.321 lordi, ovvero € 7.341 in meno (-32,4%) rispetto ai colleghi uomini. Naturalmente queste differenze sono condizionate anche dal maggior utilizzo, per le lavoratrici donne, del part time o dei contratti a termine. Secondo i dati dell’area trasversale (socio-lavorativa) dal punto di vista demografico si evince che la popolazione marchigiana invecchia, gli ultra64 nel 2022 sono 382.607, il 25,7% della popolazione e l’indice di dipendenza anziani (ossia il rapporto tra ultra65 e popolazione attiva) è in crescita, difatti dal 39,8% del 2019 si è passati al 41,6% del 2022 (Dati Istat). Le pensioni del settore privato nel 2022 sono aumentate e sono n. 540.434 e si attestano intorno a € 828 come importo medio mensile; quelle del settore pubblico sono circa n. 85.106 e si attestano come valore medio lordo intorno € 1.941. Le prestazioni di invalidità civile sono 83.386, le pensioni/assegni sociali sono 13.994. Secondo di dati dell’area sociale (dati INPS) i nuclei percettori di almeno una mensilità del reddito di cittadinanza sono in aumento nel periodo 2019-2022 da 14.180 del 2019, si è passati a 17.886 (variazione 2019-2022 del 26,1%, ma in diminuzione rispetto al 2021-2022 anni della pandemia con variazione di -10,1%). Nel complesso i dati attestano una maggiore fragilità sia per la popolazione attiva che per quella anziana, con effetti significativi che possono comportare, come si evince dagli indicatori dell’area Sanità: una rinuncia ad un’adeguata alimentazione (il dato dice che in media solo il 18,9% della popolazione dai tre anni in su fa pasti completi con frutta e verdura, dato in peggioramento rispetto al 2019, quando la percentuale era di 20,3%) ed una progressiva rinuncia alle prestazioni sanitarie che passa dal 6,9% del 2019 al 7% del 2022 (+0,1 punti percentuali), mentre tra 2021-2022 diminuisce del 4,3% (- 4,3 punti percentuali). Le rinunce ad una sana ed adeguata alimentazione e alle prestazioni sanitarie dei cittadini, nonché il disagio psicologico in aumento tra i giovani adolescenti con crisi di ansia, depressione, perdita di controllo comportamentale ed emozionale e del benessere psicologico (indice di salute mentale attesta che nel 2022 è del 66,9/100 con una variazione pari a -0,8 punti tra il 2019-2022. Fonte Istat) ed il fenomeno dell’abbandono scolastico, ancora presente anche se in calo, rispetto agli anni della pandemia, devono farci riflettere come comunità, famiglie e istituzioni. Sono segnali importanti di povertà e disagio sociale. Per l’area dell’abitare dai dati raccolti dalla Caritas Marche, la presenza di persone senza dimora intercettati nei suoi Centri di Ascolto, è variata da 450 persone del 2019, salendo a 558 nel 2020, a 511 nel 2021 ed infine a 534 nel 2022. La casa è un bene primario. Il caro mutui ed affitti per cittadini e studenti universitari (il 29% di questi ultimi ha problemi per pagare affitti e bollette), gli sfratti per morosità (di n.751 sfratti, dati 2021, n. 625 per morosità, di questi n. 300 ad Ancona), le emergenze dovute al sisma ed alle alluvioni, nonché le difficoltà familiari dovute alle vulnerabilità sociali, lavorative di cui sopra, sono questioni emergenziali e pertanto occorrono soluzioni condivise.  Come Alleanza contro la Povertà nelle Marche, siamo convinti che la vera sfida che ci attende è quella di fare tutti gli sforzi possibili per cercare di collaborare, fare sistema, per creare una rete virtuosa volta a contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita di famiglie e cittadini marchigiani, costruendo un “modello” d’intervento condiviso da promuovere insieme, Istituzioni Pubbliche, Terzo Settore, Forze Sociali.  
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14/10/2023 Festa della Partecipazione : tutte le piazze marchigiane
La Cisl torna nelle piazze nelle Marche sabato 14 ottobre  per sostenere la raccolta di firme legata alla proposta  Legge di iniziativa popolare, "La Partecipazione al Lavoro”, che propone una partecipazione più attiva di lavoratrici e lavoratori nelle scelte e negli utili delle aziende. Un’azione capillare in tante città delle Marche che ha visto  protagonisti militanti e vertici dalla Cisl con il Segretario Generale Cisl Marche Sauro Rossi che presente a Fermo in  Piazza del Popolo. Un grande sforzo organizzativo, quello che sta per essere messo in campo, che risponde anche al grande interesse per il tema in discussione, appunto quello del lavoro con la legge di iniziativa popolare della Cisl che si pone, tra gli altri, l’obiettivo di potenziare i meccanismi di partecipazione dei lavoratori all’interno delle imprese. Un mondo del lavoro che negli ultimi decenni ha subìto trasformazioni profonde legate alle innovazioni tecnologiche, alla formazione professionale e al tentativo di eludere i diritti dei lavoratori iniziando dall’adeguamento dei salari: da queste considerazioni nasce l’azione Cisl con una proposta di legge che si propone di innovare le relazioni sociali e industriali rendendo parte attiva i lavoratori, prevedendo da contratto la loro partecipazione alle dinamiche aziendali.  La norma che fissa i termini di presentazione delle proposte di legge prevede che, per poter accedere alla fase del dibattito parlamentare, la stessa debba essere corredata da almeno cinquantamila firme ma la Cisl, forte di un grande numero di associati, punta a numeri molto più elevati. Non per dare una dimostrazione di forza fine a se stessa, ma per evidenziare come la qualità di una proposta di legge si possa felicemente abbinare a un forte sostegno popolare. Ed ecco allora spiegato il senso della “Festa della partecipazione” che  la Cisl Marche ha organizzato in molti luoghi di lavoro e  nelle principali città della regione. Nelle Marche le  firme per la Partecipazione al Lavoro, in occasione della “FESTA DELLA PARTECIPAZIONE”   sono state raccolte, sabato 14 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 12.00  nei banchetti presenti in tutte le province marchigiane:   Provincia di PESARO - URBINO PESARO - Via Branca (ingresso centro) URBINO - Via Raffaello VALLEFOGLIA - davanti sede Cisl, Via Nazionale 112/H GABICCE MARE - Piazza Municipio MONDOLFO Loc. Centocroci-  Via San Sebastiano n.39 FANO - Piazzetta Omiccioli n.2 Provincia di ANCONA  ANCONA - Piazza Roma  ANCONA - Piazza D'Armi FALCONARA - Centro commerciale Le Ville, Via Puglie,8/A OSIMO - Piazza Boccolino JESI - Corso Matteotti angolo Piazza Repubblica JESI - Corso Matteotti angolo Piazza Pergolesi SENIGALLIA - Piazza Roma FABRIANO - Piazza del Comune,  Fontana Sturinalto Provincia di MACERATA MACERATA - C.so Cavour 36 CORRIDONIA - P.zza del Popolo, 23 RECANATI - nei pressi di Piazza Leopardi CIVITANOVA MARCHE - Via Ciro Menotti TOLENTINO - Piazza Martiri di Montalto  Provincia di FERMO FERMO - Piazza del Popolo PORTO SAN GIORGIO - Incrocio via Cavallotti Piazza Le Marine   PORTO SANT'ELPIDIO - Piazza Garibaldi Provincia di ASCOLI PICENO ASCOLI PICENO - Centro commerciale Il Battente, Via del Commercio, 52 ASCOLI PICENO - Mercato Comunale di Via Kennedy CASTEL DI LAMA - Centro commerciale Città delle Stelle, Viale dei Mutilati e Invalidi del Lavoro, 106 SAN BENEDETTO - Centro commerciale Porto Grande, Via Pasubio,144  
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12/10/2023 “Guidiamo il Cambiamento” Assemblea Regionale Organizzativa 2023 Cisl Marche
“Guidiamo il Cambiamento” è lo slogan scelto per l’Assemblea Regionale Organizzativa 2023 CISL Marche, che si terrà a Pesaro  il prossimo 17 ottobre 2023, a partire dalle ore 9.00, presso il Centro Congressi Hotel Baia Flaminia, in via Parigi, 8. L'assemblea regionale rappresenta un momento cruciale per fare il punto sugli assetti organizzativi e sull’attività del sindacato marchigiano degli ultimi quattro anni  e per guardare al futuro, con un focus particolare sui dati dell’organizzazione e sul ruolo della CISL Marche nel guidare il cambiamento in atto. Previste circa 300 persone provenienti da tutte le Marche tra iscritti, delegati e dirigenti sindacali, di categoria, enti e associazioni,  chiamate a ragionare sugli strumenti organizzativi per  adattarli ai nuovi bisogni e alle mutevoli dinamiche del contesto attuale. I lavori saranno aperti  dal Segretario Generale della CISL Marche, Sauro Rossi, seguirà la relazione del Segretario Regionale della CISL Marche,  Marco Ferracuti che offrirà un’analisi approfondita sull’attività sindacale, dei servizi e delle associazioni, dal 2019 ad oggi,  e, in prospettiva, sui progetti futuri della CISL Marche. L'Assemblea Organizzativa rappresenta una fondamentale opportunità di partecipazione, di innovazione e di consolidamento dell'identità della CISL Marche, che conta ad oggi oltre 153 mila iscritti, impegnata a rafforzare la sua articolazione nella rappresentanza nei luoghi di lavoro e sul territorio.  L'Assemblea è, inoltre, un'occasione unica per consolidare l'impegno della CISL nella tutela, assistenza e promozione del benessere dei lavoratori, un momento di confronto e di dibattito, dove voci diverse si uniranno per tracciare il futuro della CISL Marche. A chiudere i lavori dell'Assemblea Regionale Organizzativa 2023 sarà il Segretario Generale della CISL Nazionale, Luigi Sbarra. L’appuntamento del 17 ottobre a Pesaro sarà l’occasione  per definire il percorso della CISL Marche e per continuare a "Guidare il Cambiamento" in un'epoca di sfide e opportunità.  
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25/09/2023 1922 L'occupazione fascista delle Marche : La presa di Ancona
Dal 26 settembre all’ 8 ottobre 2023, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona,   "Marche1922 L'occupazione fascista delle Marche : La presa di Ancona"  mostra, curata dall’Istituto Gramsci Marche e promossa tra gli altri anche da CISL Marche.
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18/09/2023 Concorso CISL Marche "Per la persona per il lavoro: il sindacato oggi per costruire futuro" per tutte le scuole di secondo grado delle Marche
La CISL delle Marche  ha indetto il concorso “Per la persona per il lavoro: il sindacato oggi per costruire futuro”, indirizzato a studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado della regione Marche che potranno concorrere con una rappresentazione originale grafico/pittorica, anche di tipo multimediale «Abbiamo deciso di avviare questo concorso con l'obiettivo di promuovere nelle ragazze e nei ragazzi della nostra comunità regionale una riflessione autonoma sul ruolo del Sindacato confederale come soggetto sociale votato alla tutela, assistenza e rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, azioni, queste, fondate sui valori della libertà, della partecipazione, della responsabilità e della solidarietà» ha sottolineato il Segretario Generale della CISL Marche, Sauro Rossi. Le opere d'arte selezionate durante il concorso saranno utilizzate per decorare le sale della nuova sede della CISL Marche, offrendo ai partecipanti la possibilità di lasciare un'impronta tangibile nella storia dell'organizzazione sindacale. Inoltre, gli studenti vincitori riceveranno premi in denaro come riconoscimento per il loro talento e impegno. Un premio speciale sarà consegnato anche al docente che avrà guidato gli studenti nel loro percorso creativo e di riflessione. Infine verrà donato un tablet alla scuola di provenienza degli studenti vincitori. La partecipazione al concorso è gratuita. Iscrizioni entro il 10 novembre 2023, consegna degli elaborati entro il 31 gennaio 2024. Tutte le informazioni dettagliate sul concorso, compreso il regolamento completo e le modalità di partecipazione, sono disponibili nel bando allegato.
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18/09/2023 CISL MARCHE AL CINEOFF - FESTIVAL DI CINEMA INDIPENDENTE 2023
CISL Marche in giuria  anche per la  IV edizione del Festival internazionale di cinema indipendente CINEOFF 2023  che  si terrà a Jesi (AN) dal 27 al 30 settembre 2023 .     CineOFF è un osservatorio sul cinema indipendente nato per rendere visibile e premiare la qualità, la sperimentazione, la ricerca e il linguaggio poetico del panorama cinematografico. L'ingresso è gratuito per tutti gli eventi del Festival  che si terranno a Jesi  presso il Palazzo dei Convegni e dell’Hotel Federico II. In galleria il programma del Festival Per maggiori informazioni: https://www.cineoff.it/      
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15/09/2023 Festival della storia 2023 ad Ancona
La CISL Marche tra i sostenitori del Festival della Storia che si terrà ad Ancona dal 21 al 24 settembre presso la Mole Vanvitelliana  
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11/09/2023 Sulle vie dalla parità nelle Marche: al via il concorso
Al via il concorso "Sulle vie della parità̀ nelle Marche" . Fa parte del concorso nazionale "Sulle vie della parità" (Edizione XI) promosso da Toponomastica femminile con la partecipazione e il patrocinio di numerose realtà nazionali, istituzioni e associazioni, il bando regionale, alla sua settima edizione, è indetto dall'Osservatorio di Genere in collaborazione con ATS 15 Macerata, Università di Camerino e il suo Sistema museale, Settenove edizioni, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche. Tra le novità, una nuova veste grafica realizzata da Aurora Carassai e una sezione dedicata simbolicamente a Michela Murgia, oltre a premi più ricchi per le scuole vincitrici. Il bando, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione delle Marche, si pone tre obiettivi fondamentali: dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici; diffondere l’uso di un linguaggio non sessista;  promuovere percorsi educativo-didattici attenti alle differenze di genere volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società. Un'opportunità di cittadinanza attiva e partecipazione. Il concorso si articola in quattro diverse sezioni che hanno tutte come temi trasversali la cittadinanza attiva, la partecipazione e la legalità. Per tutte le sezioni, la consegna è il 28 febbraio 2024. Maggiori informazioni al link: https://www.osservatoriodigenere.com/progetti/concorso-didattico-sulle-vie-della-parit%C3%A0-nelle-marche/835-vii-edizione-del-concorso-didattico-sulle-vie-della-parit%C3%A0-nelle-marche-a-s-2023-24.html
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07/09/2023 10.000 Infortuni sul lavoro nelle Marche primo semestre 2023, CISL: "Trend ancora inaccettabile"
 «Quasi 10.000 infortuni denunciati nelle Marche nel primo semestre 2023. Un trend che, seppur in leggera diminuzione rispetto al 2022 , rischia di riportare le Marche ai livelli degli anni pre pandemia quando nel 2019 gli infortuni furono 19.117»   è quanto emerge dall’analisi del Dipartimento salute e sicurezza nei luoghi di lavoro della CISL Marche  dei dati INAIL sulle denunce di infortunio.  Nel periodo gennaio-luglio 2023 sono stati 9.948 gli infortuni nelle Marche con significative differenze tra le singole provincie. Quella in cui si registra il maggior numero di eventi è la provincia di Ancona con 3.370 infortuni (33,87%), segue Pesaro e Urbino con 2.410 infortuni (24,22%), Macerata con 2.096 infortuni (21,06%), Ascoli Piceno con 1.335 infortuni (13,41%), Fermo con 737 infortuni (7,40%). Rispetto al primo semestre 2022, nel 2023 aumentano gli infortuni nel settore nell’industria (+ 2,37%), tra i lavoratori extra comunitari (+8,21) e tra i giovanissimi fino a 19 anni (+13,98). Gli infortuni mortali nel periodo gennaio-luglio 2023 sono stati 15, quasi tutti accaduti nell’industria e servizi (14).  «Una strage inaccettabile di fronte alla quale serve un cambio di paradigma di tutti gli attori, pubblici e privati, che si occupano di prevenzione. Occorre concentrare le risorse sulla formazione di qualità per i lavoratori e per i datori di lavoro; sulla vigilanza, incrementando il personale dei dipartimenti di prevenzione delle AST e dell’Ispettorato del lavoro; sul sostegno alle piccole imprese per metter in sicurezza gli ambienti di lavoro. – sottolinea Massimo Giacchetti, Responsabile del Dipartimento salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -  La prevenzione deve partire dalle scuole ed accompagnare il lavoratore durante tutta il percorso professionale, per sviluppare quella attenzione alla prevenzione che porti imprese, lavoratori e Istituzioni a considerare la sicurezza un investimento e non un costo.»
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07/09/2023 CISL Onboarding ! “Generazioni in viaggio tra valori, organizzazione e visioni del ‘sindacato nuovo’ Summer school CISL Marche 2023 a Villa Bassa Prelato di Fano
“Generazioni in viaggio tra valori, organizzazione e visioni del ‘sindacato nuovo’. Cisl Onboarding!”  è il tema, per l’edizione 2023,  della Summer School CISL Marche, organizzata in collaborazione con la Fnp CISL Marche e il Progetto Policoro che si terrà  dal 12 al 14 settembre a Villa Bassa Prelato di Fano (PU). «In questa occasione il percorso sarà dedicato alla cura dell’incontro e della socializzazione con l’esperienza CISL. – afferma Cristiana Ilari, Segretaria CISL Marche – Il gruppo dei partecipanti a questa edizione della Summer School sarà unico nel suo genere. All'interno di un'aula intergenerazionale, si riuniranno sia operatori neo-assunti provenienti da varie aree organizzative che nuovi collaboratori e collaboratrici della Federazione Pensionati di Cisl Marche. L’iniziativa sarà anche aperta ad alcuni giovani provenienti da quelle realtà che, come la Cisl, si occupano di animare le nostre comunità territoriali intorno ai temi della giustizia, del benessere sociale, della solidarietà e della sostenibilità integrale, e con cui la Cisl intesse collaborazioni e reti di prossimità. -  precisa la Segretaria CISL Marche - Sarà quindi l’occasione per accogliere e accompagnare chi è appena salito a bordo del nostro sindacato e chi, collaborandovi, lo vuole conoscere più da vicino.» Sarà un viaggio volto ad esplorare i principali elementi legati alla conoscenza dell’organizzazione, alla sua storia, ai suoi valori fondanti e al suo funzionamento. Ma non solo.« L’obiettivo sarà anche quello di orientare chi muove i primi passi nell’organizzazione e nei suoi “dintorni”, sostenendo sin dall’inizio la cultura delle sinergie, dell’integrazione e della prossimità sia dentro che fuori la CISL – conclude Cristiana Ilari -  avendo tutti a cuore la vita dei nostri territori e delle persone che li abitano.» Ai lavori della Summer school 2023 porteranno il loro contributo: Adriana Coppola, Responsabile della Formazione per Fnp CISL Lombardia, Nicoletta Merlo, Responsabile nazionale politiche giovanili e vice- coordinatrice dell’Assemblea del Consiglio nazionale dei Giovani, Ennio Ripamonti, psicologo sociale, docente a contratto Università Cattolica di Milano e Università degli studi Milano – Bicocca. Interverranno inoltre il Segretario Generale della CISL Marche, Sauro Rossi, la Segretaria CISL Marche, Cristiana Ilari e il Segretario CISL Marche, Marco Ferracuti.
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22/08/2023 Verso la ripartenza autunnale: intervista al Segretario generale CISL Marche, Sauro Rossi
«I cantieri in gioco sono diversi: tra le priorità da considerare c'è soprattutto quella di dare speditezza agli investimenti per la messa in sicurezza del territorio, per evitare tragedie come quelle che hanno causato le recenti alluvioni. - ha dichiarato Sauro Rossi, Segretario Generale della CISL Marche, nell'intervista in diretta al TRG Marche - Successivamente c'è da dare ulteriore accelerazione agli interventi per la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma e poi arrivare a sostenere in maniera adeguata tutto il processo di ammodernamento nei vari settori, puntando sull'innovazione tecnologica ma soprattutto sulla formazione degli addetti. C'è poi da tenere in considerazione l'importante margine da dare agli investimenti in scuole e sanità.» «E poi far sì che anche nelle Marche ci sia una tutela delle persone, delle famiglie in merito al potere d'acquisto, perché l'inflazione ancora è molto incidente sulle nostre realtà e c'è bisogno di intervenire, adeguando salari e soprattutto tenendo sotto controllo prezzi rette e tariffe. » - ha sottilineato il Segratrio CISL Marche «Nelle Marche come in Italia, più che di salario minimo, bisogna parlare di adeguatezza complessiva dei salari.  - ha precisato Rossi - Noi viviamo in una regione in cui il livello medio dei salari è inferiore alla media nazionale, ma abbiamo un fenomeno nazionale che vede negli ultimi 30 anni una perdita di 10 punti percentuale dell'incidenza dei salari sul prodotto interno lordo a beneficio di profitti e rendite. Va invertita questa rotta. Per farlo serve un intervento strutturato su più piani, a cominciare dall'estensione della contrattazione a quei  settori che non sono coperti e riguardano circa il 7% di lavoratrici e lavoratori in Italia. Sono settori legati, per esempio, ad alcune aree della logistica, alcune aree dei servizi alla persona che non vedono applicata ad oggi il livello di contrattazione nazionale adeguato. Dove opera già la contrattazione, bisogna intervenire perché ci sia una migliore distribuzione della produttività a favore di lavoratrici e lavoratori.  - ha rilanciato, concludendo, Sauro Rossi - Poi serve anche una fiscalità di vantaggio sul lavoro e un contrasto del lavoro nero e del lavoro precario.»  
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21/08/2023 CGIL, CISL E UIL MARCHE BOCCIANO IL PIANO SOCIO SANITARIO
Il piano socio sanitario 2023/2025 approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 9 agosto, è un piano che non ci convince perché così come è concepito è inutile, fatto di tante promesse, ma senza alcuna scelta concreta nei fatti, che possa far presupporre un reale miglioramento della sanità marchigiana nei tempi di vigenza del Piano stesso. Il documento inoltrato da CGIL, CISL e UIL della Marche a tutti i consiglieri regionali  ,  ha messo in evidenza tutte  le carenze del Piano che non sono state certo confutate dal dibattito che ne è seguito in Consiglio Per Cgil Cisl e Uil la programmazione dei servizi sociosanitari soprattutto se fatta  dopo una pandemia, dovrebbe aggredire i problemi che il covid ha messo in luce e non limitarsi solo ad enunciazioni di principio e dovrebbe, con decisione, affrontare i nodi strutturali della Sanità marchigiana, precisando priorità e tempi di attuazione degli interventi. Purtroppo invece i problemi dei cittadini soprattutto quelli più fragili rimangono tutti in piedi. In questi mesi durante gli incontri fatti con il Presidente e l’Assessore abbiamo espresso le nostre valutazioni, e abbiamo consegnato le nostre proposte ponendoci sempre con un atteggiamento costruttivo e responsabile. Nonostante le rassicurazioni di prendere in considerazione le nostre osservazioni quasi sempre condivise dall’assessore Saltamartini, di ciò non se ne vede traccia nemmeno nell’ultima stesura del Piano. Ad un anno esatto dall’approvazione della legge regionale n. 19-22 di riorganizzazione del SSR, (riforma ad oggi incompiuta ed inefficace) la Giunta tiene lo stesso atteggiamento di allora quando, adducendo ragioni di urgenza, nulla di quanto avevamo osservato e proposto era stato seriamente considerato.   A distanza ormai di quasi tre anni dall’insediamento di questa Giunta, il tempo delle promesse è scaduto, ora è necessario iniziare a risolvere i problemi che hanno contorni ben precisi: si chiamano liste di attesa, pronto soccorso, sanità territoriale, integrazione socio-sanitaria, rette per le residenze degli anziani; prevenzione, ruolo del privato, potenziamento delle dotazioni organiche (per superare le critiche situazioni di lavoro in cui si dibattono da anni gli operatori) E invece il Piano che è stato approvato non affronta nessuno di questi temi. Sul potenziamento della sanità territoriale, tema cruciale per il futuro, è carente perchè non chiarisce i criteri e le modalità di sviluppo delle Case e degli Ospedali di Comunità. Così come è inadeguata l’attenzione che il documento riserva all’integrazione socio sanitaria, che presuppone sia il rafforzamento dei Distretti sanitari, genericamente evocato, sia la coincidenza dei confini di questi ultimi con quelli degli Ambiti Territoriali Sociali, della quale si evita accuratamente di parlare nonché la diffusione dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali in tutta la regione. In merito al tema della non autosufficienza, non si propongono correttivi alle criticità del sistema della residenzialità e semi residenzialità sociosanitaria: sottofinanziamento; disomogenea distribuzione territoriale; rette eccessivamente alte in carico all’utente. Anche sul versante delle reti ospedaliere, il Piano è lacunoso, non affronta alcuna valutazione in merito alle necessità di riequilibrio territoriale; di superamento delle duplicazioni e delle ridondanze esistenti.  Invece di affrontare queste criticità, la Giunta ha partorito l’idea di rispondere ai bisogni di salute della popolazione dell’entroterra marchigiano creando gli “Ospedali di base in zone particolarmente disagiate”. Una tipologia di struttura incompatibile con le attuali carenze di personale, inadeguata alle reali esigenze dei cittadini che risiedono in quei Comuni, che sono principalmente di tipo sociosanitario e che sarebbe più congruo soddisfare attraverso: Strutture e Servizi territoriali e di prossimità piuttosto che con Ospedali; il potenziamento delle POTES (Postazioni Territoriali dell’Emergenza Sanitaria), e del Sistema del 118 piuttosto che l’attivazione di strutture di Pronto Soccorso che non sarebbero in condizione di operare correttamente ed in sicurezza. Del tutto insoddisfacente risulta il modo in cui si elude il problema dell’indispensabile rafforzamento di tutti i servizi della Prevenzione, a cominciare da quelli della Sicurezza negli ambienti di lavoro.  La manifestazione del 15 Luglio ad Ancona a cui hanno partecipato migliaia di persone, ha dimostrato che i marchigiani chiedono una sanità diversa e più rispondente ai problemi che quotidianamente incontrano, e per questo meritano una risposta che sia all’altezza, ma che non si ritrova nel piano approvato dal Consiglio. Nonostante ciò CGIL, CISL e UIL delle Marche continueranno nel loro impegno per apportare correttivi al sistema attraverso il confronto che si svolgerà ai tavoli tematici previsti dal Dipartimento Salute della Regione, congiuntamente ad ARS ed Aziende Sanitarie  Regionali.
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08/08/2023 CGIL CISL UIL Marche su Piano Socio Sanitario: lettera ai consiglieri regionali
Il Consiglio Regionale delle Marche si appresta ad approvare nella seduta dell’8 agosto, il Piano Socio Sanitario Regionale 2023/2025, già inserito all’ordine del giorno, riteniamo perciò importante condividere direttamente con Voi la nostra opinione in materia, sostenuta dal confronto diretto con tanti cittadini marchigiani . Valutata l’ultima stesura dell’atto in questione , comprendente le modifiche apportate dalla commissione consiliare competente, CGIL, CISL e UIL Marche non possono che esprimere delusione e rammarico per non aver ritrovato al suo interno, le indicazioni e i suggerimenti avanzati dalla parte sindacale nel vano tentativo di socializzare e condividere con Presidente della Giunta ed Assessore competente , un percorso comune che pensiamo avrebbe portato ad un reale miglioramento della sanità marchigiana per il triennio 2023/2025, nonostante in più occasioni lo stesso Assessore avesse condiviso le nostre eccezioni e garantito le necessarie integrazioni e modifiche a riguardo. Non è stata ascoltata neanche la voce di tanti cittadini che il 15 luglio, sfidando il caldo, avevano manifestato il proprio dissenso scendendo in piazza ad Ancona con CGIL,CISL,UIL Si conclude di fatto un percorso tutto burocratico, basato essenzialmente sull’imbonimento delle istituzioni locali, su promesse a lunga scadenza, su ipotesi di rafforzamento della ospedalità a discapito di quella che doveva essere invece il vero obiettivo del piano ovvero una reale implementazione dell’assistenza territoriale, basata sul superamento delle disuguaglianze, a garanzia di pari opportunità per tutti i cittadini marchigiani nell’accesso alle cure ed ai relativi servizi sociosanitari. Un documento che riteniamo carente rispetto alla gestione della quotidianità e senza risposte alle necessità urgenti della cittadinanza, in particolare quella che non può permettersi cure private a pagamento o che non riesce più a sopportare le rette delle strutture residenziali, diventate per molti insostenibili. Nulla di immediato per la riduzione delle liste e dei tempi di attesa per l’accesso a visite specialistiche e alla diagnostica, e nulla per rendere in tempi brevi più agevole l’accesso alle prenotazioni. Difficoltà nella rilevazione dei reali fabbisogni della popolazione, nessuna certezza sulla reale integrazione sociosanitaria che deve passare attraverso la coincidenza degli Ambiti Territoriali Sociali con i Distretti Sanitari ( a riguardo, a rischio l’attuazione del vigente piano regionale sulla non autosufficienza), incertezze e confusione nella riclassificazione della rete ospedaliere in funzione del DM 70/2015, e delle strutture per l’assistenza territoriale previste dal più recente DM 77/2022.   Nulla di concreto, nei tempi e nelle modalità, per quanto riguarda il potenziamento del sistema di emergenza urgenza, che rappresenta oggi un vero e proprio “sistema salvavita” grazie ai mezzi di soccorso avanzati, ma solo se dotati delle specifiche attrezzature e professionalità, invece del tutto carenti. Del contenuto del Piano abbiamo condiviso con la Giunta la rilevazione delle tante criticità che caratterizzano oggi la sanità marchigiana, così come la individuazione degli obiettivi da raggiungere, ma non possiamo che bocciare l’assoluta mancanza di definizione delle modalità con cui raggiungere quegli obiettivi, delle risorse, ma soprattutto dei tempi. E’ evidente che, se la maggior parte degli interventi previsti si basa sulle risorse e sulle scadenze previste dal PNRR che, se tutto va bene, il PSSR sarà già scaduto. Da ricordare inoltre che la stessa attuazione del PSSR è affidata alle Aziende nate dalla L.R. 19/22, relativa alla soppressione dell’ASUR e della Azienda Marche-Nord, che ha dato origine ad ulteriori 3 aziende (oggi 7 in tutto anziché 4), moltiplicando i centri decisionali, gestionali ed organizzativi, oltre quelli di costo. Tali aziende stentano a decollare perché ancora prive del proprio Atto Aziendale e quindi del proprio assetto organizzativo e funzionale. Il Governo regionale ha scelto di non risolvere con pragmatismo ed immediatezza i problemi quotidiani della salute dei marchigiani, preferendo invece produrre un corposo testo che di fatto rinvia a tempi lunghi ogni necessaria forma di intervento provocando a nostro parere nel breve periodo, un aumento del disagio e delle difficoltà per la maggior parte degli utenti. Ciò nonostante, CGIL, CISL e UIL Marche continueranno con impegno ad insistere e adoperarsi affinché alcune delle proposte, avanzate dalla parte sindacale per la soluzione immediata dei problemi che più stanno a cuore ai marchigiani, siano riprese e valutate positivamente dalla Regione in quella che continuerà ad essere, indipendentemente dai tomi accademici, la gestione quotidiana del sistema sanitario regionale. Auspichiamo che sin da subito i tavoli tematici ipotizzati dal Dipartimento salute congiuntamente ad ARS, aziende sanitarie e a CGIL, CISL UIL, possano riprendere i loro lavori con un reale mandato politico volto a trovare soluzioni condivise idonee alla migliore gestione dell’intero sistema sanitario regionale e quindi idonee a rendere più fruibili i servizi sociosanitari da parte di tutta la popolazione marchigiana.     Le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche
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28/07/2023 Firma protocollo benessere dei lavoratori
Benessere in azienda , Marche modello di sviluppo grazie al protocollo d’intesa sottoscritto ieri a Palazzo Raffaello tra la Regione, CGIL, CISL e UIL e gli rappresentanti delle parti sociali ed economiche. La Regione Marche riconoscerà premialità di punteggio o contributi economici alle imprese aderenti che partecipano ai bandi del Fesr, il fondo europeo di sviluppo regionale finanziato con 500 milioni di euro. Dalla Regione arriveranno supporto nella progettazione degli interventi di welfare aziendale e di  iniziative di tutela della salute. Le parti, a loro volta, si impegnano a diffondere le finalità del protocollo e ad aiutare le imprese nella progettazione e nella gestione dei piani aziendali personalizzati. Gli interventi potranno riguardare gli orari e le modalità di lavoro, il sostegno al reddito del dipendente e della famiglia, la formazione, il supporto della genitorialità,  i servizi del tempo libero, la salute e il benessere psico-sociale, l’introduzione della figura del welfare manager in azienda. Il protocollo d’intesa - che ha visto per la Regione l’azione del governatore Francesco Acquaroli e dell’assessore alle Attività produttive Andrea Maria Antonini - nasce da un obiettivo condiviso, quello di «sostenere la crescita del benessere dei lavoratori attraverso un percorso condiviso che possa diventare un modello di intervento in tutti gli ambiti e settori produttivi regionali, rafforzando le connessioni fra le iniziative pubblico-private al fine di contribuire alla costruzione e diffusione di una cultura fondata sui valori della responsabilità sociale tra le imprese e della partecipazione quale fattore strategico di sviluppo aziendale e alla crescita sostenibile del territorio». L' analisi del segretario regionale Cisl Marco Ferracuti: «Un messaggio potente quello partito dalla Regione e dalle parti sociali: si danno contributi economici o premialità nei punteggi alle aziende che realizzano azioni di benessere per i lavoratori. Si sta affermando che il benessere dei lavoratori e la qualità della vita sono prioritari e  aumentano la competitività e la produttività delle aziende. Un primo importante passo verso un nuovo modello di sviluppo a trazione sociale. Siamo riusciti a sottoscrivere un ottimo accordo con la Regione perchè c’è stata una reale concertazione con le parti sociali,un accordo frutto di molti incontri: se si dialoga i risultati arrivano. Altro risultato positivo è quello di aver costituito una cabina di regia permanente che servirà a monitorare costantemente gli esiti.del protocollo di intesa.I decisori pubblici orientano i percorsi virtuosi delle aziende sulla strada del benessere dei lavoratori e per questo auspichiamo che ci siano sempre più risorse a disposizione per raggiungere questo obiettivo».
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15/07/2023 CGIL CISL UIL SU SANITA’ MARCHE: GRANDE PARTECIPAZIONE A MOBILITAZIONE REGIONALE DI OGGI AD ANCONA. I SINDACATI: “LA REGIONE RISPONDA ALLE NOSTRE RICHIESTE”
Grande mobilitazione, questa mattina, ad Ancona, promossa da Cgil, Cisl e Uil, in difesa della sanità pubblica. Tanta partecipazione al corteo, partito da piazza Cavour in direzione Passetto. Le richieste dei sindacati alla Regione sono precise. Si parte dalla necessità di ridurre la mobilità passiva  a quella di contenere i tempi di attesa anche riorganizzando il Cup regionale. Ma non solo: occorre, per Cgil, Cisl e Uil, riordinare la rete ospedaliera e le reti cliniche  e approvare Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali più efficienti. Inoltre, bisogna aumentare le risorse per la prevenzione e per l’assistenza territoriale, rafforzare i Distretti sanitari  e  implementare  la rete di  Case e Ospedali di comunità. E ancora: occorre investire nelle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie, finanziare il Fondo di solidarietà, dare impulso alla Medicina di genere, stabilizzare i precari della sanità. Tutte questioni rispetto alle quali, secondo i sindacati, la Regione mostra ritardi nella programmazione degli interventi che si renderebbero necessari per il rilancio della sanità pubblica delle Marche. E’ mancata, fino ad oggi , la volontà di un dialogo concreto con le forze sociali che affronti i nodi urgenti, già a partire dai contenuti del piano socio sanitario approvato dalla Giunta e che sarà in fase di discussione in consiglio nelle prossime settimane. Per questo, se non ci saranno risposte, la mobilitazione proseguirà.
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13/07/2023 Gabriele Monaldi eletto Presidente Comitato Consultivo INAIL provincia di Fermo
Eletto nella mattinata di oggi  Gabriele Monaldi come Presidente del Comitato Consultivo INAIL della provincia di Fermo Gabriele Monaldi, dirigente sindacale della CISL , con la sua vasta esperienza e competenza nel settore, sarà un punto di riferimento fondamentale per promuovere la tutela e la sicurezza dei lavoratori nell'ambito dell'INAIL di Fermo. La sua elezione rappresenta un importante passo avanti nella rappresentanza e nella voce dei lavoratori, garantendo un dialogo costruttivo tra l'ente e le realtà provinciali. La sua guida sarà essenziale per affrontare le sfide che il settore della sicurezza sul lavoro presenta  portando avanti l'importante compito di promuovere la cultura della prevenzione e di adottare politiche di tutela sempre più efficaci. A Gabriele Monaldi vanno le congratulazioni da tutta la CISL  per questa prestigiosa nomina e un  augurio  a lui e a tutto il team del Comitato Consultivo Provinciale INAIL  per un proficuo lavoro nel perseguimento degli obiettivi di sicurezza e tutela dei lavoratori.  Le Congratulazioni a Monaldi, Segretario Generale Aggiunto ed organizzativo della Fai CISL Marche arrivano anche dal Segreterio Generale della Fai CISL Marche,  Danilo Santini « una scelta che corona una lunga esperienza sindacale che sicuramente porterà un valore aggiunto alla guida di questo Co. Co. Pro. che si appresta a ben operare sul territorio .»
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11/07/2023 Sistema moda: diamo forma al lavoro Seminario a Fermo il 13 luglio 2023
13 LUGLIO ORE 17 - Centro Congressi Fermo Forum (FM). La Regione Marche con il Programma Regionale Marche FSE Plus 2021-2027 promuove un importante intervento di formazione ad occupazione garantita del valore complessivo di circa € 2.500.000,00 con l’obiettivo di creare profili professionali rispondenti ai reali fabbisogni produttivi delle imprese regionali, con un’attenzione particolare al “sistema moda” (€ 920.250,00 solo per tessile abbigliamento, calzaturiero). Entro sei mesi dalla fine del percorso formativo e per un periodo minimo di 24 mesi, almeno il 50% dei formati verrà assunto stabilmente, con l’auspicio che questa percentuale possa crescere ulteriormente.I progetti formativi saranno dedicati a tutte le persone in cerca di lavoro in particolare i giovani e i disoccupati di lungo periodo, con la finalità di favorirne l’inserimento o il reinserimento lavorativo, formando personale specializzato con competenze utili ad attivare processi di innovazione produttiva, tecnologica, gestionale e digitale.  L’intervento si concretizza in un bando aperto “a sportello” che prevede l’attivazione di undici corsi; il progetto di risposta al bando deve essere presentato congiuntamente da un ente di formazione e da un’impresa. Per semplificare le procedure e ridurre i tempi di attivazione, l’avviso sarà realizzato secondo la modalità “just in time” che prevede la valutazione dei progetti pervenuti entro 30 giorni dalla presentazione e l’immediata concessione del finanziamento. Fonte e maggiori informazioni al link:https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Fondi-Europei/News-ed-eventi/Post/97438/Sistema-moda-diamo-forma-al-lavoro-Seminario-a-Fermo-il-13-luglio-2023 Iscriviti al link: https://bit.ly/3XM0H2A
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11/07/2023 Cultura, benessere e sviluppo del territorio convegno ad Urbisaglia
Al Teatro comunale San Giorgio di Urbisaglia (MC)  giovedì 20 luglio ore 16.30 si terrà il  convegno “Cultura, benessere e sviluppo del territorio” promosso da CISL e  FNP CISL di Macerata - Civitanova, Tolentino – Camerino, CISL  Marche e Fnp CISL Marche, con il patrocinio del Comune di Urbisaglia. Quattro aree di intervento su cultura, sviluppo del territorio e salute e benessere delle persone al centro dei lavori introdotti e coordinati dal Responsabile della CISL di Macerata- Civitanova, Rocco Gravina. La valorizzazione della cultura e il benessere delle comunità locali sono temi di grande importanza per lo sviluppo di un territorio. Nella provincia di Macerata, sono stati identificati cinque casi esemplari in cui la cultura ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere il benessere delle persone e contribuire allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali,  interverranno:  il Sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, Rita Soccio, Assessore alla Cultura del Comune di Recanati e Coordinatrice della Rete per il Welfare culturale nelle Marche,  Sofia Cingolani, Direttrice del Parco archeologico di Urbisaglia, Francesco Pizzimenti, Funzionario della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e Roberto Perna, Professore ordinario di Archeologia Classica presso Università di Macerata. Gli  interventi che mettono in luce l'importanza della cultura e della salute sono stati affidati a Fabio Renzi, Segretario generale di Symbola,  e al dr.Enzo Grossi, medico chirurgo e Advisor Scientifico di Fondazione Bracco. Previsto in apertura l’intervento del Segretario Generale della Fnp CISL Marche Dino Ottaviani. Conclude i lavori il Segretario Generale di Cisl Marche, Sauro Rossi con un intervento su  “Cultura, salute, sviluppo : le prospettive di CISL Marche per la vita delle persone e dei territori “ .      
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06/07/2023 "Aggiungi un posto al tavolo" entra nel vivo Marche la campagna di raccolta firme l'intervista al Segretario generale Sauro Rossi
Entra nel vivo anche nelle Marche la raccolta firme   sulla proposta di legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro”, che ha l’obiettivo di potenziare i meccanismi di partecipazione dei lavoratori all’interno delle imprese. "Aggiungi un posto al tavolo" il nome della campagna, che vede la CISL impegnata in tutta Italia e nella nostra regione.  «Nella logica del lavoro sostenibile, va favorita la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle scelte delle imprese, per aumentare la produttività e di conseguenza i salari» ha affermato  Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche. Tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali possono sostenere la proposta di legge recandosi, con un documento di riconoscimento valido, in tutte le sedi CISL e nei punti allestiti per la raccolta firme.   
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05/07/2023 Prestiti AGOS fino a 1000 euro a tasso 0 per gli iscritti alla Cisl Marche
La CISL ha recentemente attivato una convenzione speciale con AGOS, volta ad offrire un piccolo prestito a tasso zero per gli iscritti delle Marche, regione duramente colpita dagli eventi alluvionali nei mesi scorsi. Grazie a questa iniziativa, gli associati, residenti delle province marchigiane, potranno acquisire liquidità fino a 1000 euro senza dover sostenere interessi o spese aggiuntive. L'accordo, firmato tra CISL e AGOS, mira a sostenere i residenti delle province marchigiane che hanno subito danni a causa dell'alluvione. L'obiettivo è fornire un aiuto concreto e immediato, consentendo alle persone colpite di affrontare le spese necessarie per la riparazione e la ricostruzione delle proprie abitazioni. L'offerta del prestito a tasso 0 rappresenta un'opportunità unica per gli iscritti della CISL delle Marche, poiché consente loro di accedere a liquidità immediata senza dover sostenere ulteriori costi. Questa iniziativa si rivela particolarmente significativa, considerando le difficoltà finanziarie che spesso accompagnano situazioni di emergenza come l'alluvione. L'attivazione della convenzione dimostra l'impegno della CISL  nel sostenere i propri iscritti in momenti di crisi e difficoltà. Gli iscritti interessati possono richiedere il prestito contattando il referente AGOS Marco Ubertini, per la provincia di Pesaro e Ancona, al numero 3201408931  mentre per la provincia di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo la referente AGOS Federica Di Giovanni al numero 3276516535 saranno fornite tutte le informazioni necessarie per avviare la pratica e ottenere il prestito a tasso 0. INFO:https://cislmarche.it/convenzioni/credito-finanziario/agos-ducato
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29/06/2023 #SALVIAMO LA SANITÀ MARCHIGIANA 15 luglio manifestazione regionale ad Ancona
Sabato 15 luglio 2023,ore 9:00, ad Ancona, si terrà una manifestazione regionale organizzata CGIL CISL UIL delle Marche, con l'obiettivo di denunciare la grave situazione in cui versa il Servizio Sanitario Regionale marchigiano. I problemi sono ormai sotto gli occhi di tutti: liste di attesa infinite, caos nei Pronto soccorso, turni massacranti e ripetuti per il personale, servizi di prevenzione sottodimensionati, servizi territoriali ai minimi termini, cure domiciliari inadeguate, rette eccessivamente onerose per le strutture residenziali destinate agli anziani, una rete ospedaliera frammentata e poco efficiente, mobilità passiva, servizi di emergenza-urgenza sottodimensionati e case e ospedali di comunità senza un chiaro progetto di sviluppo. La popolazione marchigiana continua a subire le conseguenze di una gestione inefficiente e di una mancanza di interventi concreti. È quindi arrivato il momento di alzare la voce e chiedere un cambio di rotta. Le priorità per CGIL CISL UIL Marche sono chiare e mirano a risolvere i principali nodi del sistema sanitario regionale: Ridurre la mobilità passiva: bisogna favorire la fruizione dei servizi sanitari più vicini al luogo di residenza dei cittadini, evitando viaggi eccessivamente lunghi e stressanti. Riorganizzare i CUP (Centri Unici di Prenotazione) per contenere i tempi di attesa e rendere più trasparente l'attività di libera professione. È fondamentale garantire un accesso tempestivo alle prestazioni sanitarie e migliorare la comunicazione tra pazienti e operatori. Riordinare la rete ospedaliera e le reti cliniche: è necessario definire una struttura organizzativa più efficiente, che consenta una migliore gestione delle risorse e una maggiore collaborazione tra gli ospedali e le diverse specializzazioni. Aumentare le risorse per la prevenzione e l'assistenza territoriale: investire nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie è un passo fondamentale per ridurre i costi a lungo termine e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Rafforzare i distretti sanitari, le case e gli ospedali di comunità: garantire una presenza capillare sul territorio, con strutture sanitarie vicine alle persone, è un aspetto cruciale per una sanità efficiente e inclusiva. Investire in strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie: occorre migliorare l'assistenza agli anziani, ai disabili e alle persone con disturbi mentali, offrendo loro una rete di supporto adeguata e un'attenzione mirata alle loro esigenze specifiche. Creare un fondo di solidarietà per aiutare gli anziani, i disabili e le persone con disturbi mentali: è fondamentale garantire una tutela sociale adeguata a coloro che si trovano in situazioni di fragilità, offrendo loro un sostegno economico e sociale. Dare impulso alla medicina di genere, alla medicina d'iniziativa, alla teleassistenza e alla telemedicina: l'innovazione tecnologica può contribuire a migliorare l'accesso alle cure e a favorire una medicina personalizzata e orientata alle esigenze individuali. Allineare distretti sanitari e ambiti territoriali sociali: una maggiore collaborazione tra i servizi sanitari e i servizi sociali può portare a una migliore integrazione e a una presa in carico globale dei bisogni dei cittadini. Stabilizzare il personale sanitario precario delle Aziende sanitarie regionali: è necessario garantire la stabilità lavorativa e il riconoscimento dei diritti dei professionisti della sanità, al fine di attrarre e trattenere le migliori risorse umane nel settore. L'appuntamento è fissato alle ore 9:00 in piazza Cavour, da cui partirà il corteo che si dirigerà verso piazza IV Novembre. È fondamentale che tutti coloro che credono nella necessità di salvaguardare e migliorare il Servizio Sanitario Regionale delle Marche partecipino attivamente a questa manifestazione. È un momento per unirsi e far sentire la propria voce, affinché le istituzioni regionali prendano finalmente sul serio la situazione e adottino le misure necessarie per risolvere i gravi problemi che affliggono il sistema sanitario. La salute è un diritto fondamentale di ogni persona, e la qualità della sanità di una regione è un indicatore del benessere e della civiltà di una comunità. È doveroso esigere un servizio sanitario efficiente, accessibile e di qualità per tutti i cittadini delle Marche. La mobilitazione CGIL CISL UIL Marche del 15 luglio rappresenta un'occasione importante per salvare la sanità marchigiana.   
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26/06/2023 Alluvione Marche 2022 tutti gli interventi finanziati dal Fondo di solidarietà CGIL CISL UIL Marche
Le Segreterie di CGIL CISL UIL Marche dopo un'attenta ricognizione effettuata dalle loro strutture territoriali sulle necessità delle aree anconetana e pesarese colpite dall’alluvione del 15 Settembre 2022 hanno destinato e  ripartito  le risorse del FONDO di SOLIDARIETA' per un totale di 157.726,74 €.      
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22/06/2023 ‘La Partecipazione al Lavoro’: la lettera del Segretario Generale Luigi Sbarra alle iscritte e agli iscritti. “La nostra proposta di legge incarna pienamente la storia, l’identità e lo spirito della CISL”
Cara amica, caro amico,giovedì primo giugno, in Piazza del Popolo a Roma, il nostro sindacato avvierà la campagna di raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro”, che ha l’obiettivo di potenziare i meccanismi di partecipazione dei lavoratori all’interno delle imprese.Avremo una nostra postazione con gazebo e banchetti per illustrarne i dettagli e raccogliere le firme. Perché sia discussa in Parlamento, ne bastano 50mila ma noi, forti del grande numero di associati in tutti i segmenti produttivi e sociali, puntiamo a un’adesione ben più ampia,anche al di fuori del nostro perimetro associativo.La legge ambisce ad innovare le relazioni sociali e industriali, sostenendo soluzioni contrattuali che consentano ai lavoratori di accedere a quattro modalità di partecipazione:• gestionale: i lavoratori potranno entrare nei consigli di sorveglianza e di amministrazione compartecipando alle scelte strategiche delle proprie aziende. Inoltre sarà possibile prevedere una figura che rappresenta i lavoratori e le lavoratrici all’interno dei CdA dellesocietà a partecipazione pubblica;• finanziaria: chi lavora avrà la possibilità di partecipare a nuove forme di azionariato diffuso e a nuove modalità di distribuzione degli utili;• organizzativa: ci saranno incentivi e meccanismi premianti per le aziende che consentiranno a chi lavora di contribuire alle politiche per l’innovazione e all’efficientamento dei processi produttivi;• consultiva: i sindacati saranno consultati in via preventiva e obbligatoria su molte scelte strategiche in più rispetto a quelle previste dalla legislazione attuale.Questa proposta di legge incarna pienamente la storia, l’identità e lo spirito della CISL, da sempre un sindacato riformista, contrattualista, partecipativo, che prova a interpretare i cambiamenti del mercato del lavoro e le nuove esigenze dei lavoratori.Arriviamo alla giornata del primo giugno, dunque, al termine di un percorso che nasce da lontano In queste settimane la CISL è impegnata in un’intensa attività di discussione e confronto sulle principali scelte politiche nazionali. Tra queste pensiamo debba esserci anche la piena applicazione dell’Articolo 46 della Costituzione, che sancisce il diritto dei lavoratori a partecipare alle dinamiche delle aziende.“La Partecipazione al Lavoro” deve essere al centro della nostra azione, anche in termini di visibilità mediatica.Per questo motivo chiediamo a tutti i nostri associati, militanti, delegati, quadri e dirigenti, in ogni parte d’Italia, di dedicare il massimo delle energie, nelle prossime settimane, per costruire iniziative, proseguire la raccolta delle firme e per concentrarsi sulla promozionedi questa proposta di legge, accompagnando ogni contenuto comunicativo con l’hashtag #unpostoaltavolo. Vi ringraziamo per quello che farete per la CISL, per l’Italia e soprattutto per chi lavora ogni giorno e merita di ottenere un riconoscimento ancora maggiore per i suoi sforzi all’interno dei luoghi di lavoro.Affettuosi saluti.Luigi Sbarra   vai allo speciale su www.partecipazione.cisl.it/    
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21/06/2023 Trasporto locale e transizione green Cgil Cisl Uil: “Questo è il momento di cambiare. Apriamo un confronto con la Regione Marche “
Cgil, Cisl e Uil delle Marche ritengono urgente un confronto in Regione per valutare le strategie migliori per rivitalizzare il trasporto pubblico locale. «Abbiamo appreso nei giorni scorsi delle voci di alcuni imprenditori marchigiani del trasporto pubblico locale,  che denunciano crescenti difficoltà dovute ai costi e ipotizzano la solita via di uscita a carico della finanza pubblica. - riportano Cgil Cisl Uil Marche -  Nessuna contestazione, da parte nostra, sul  fatto che ci sia stato un problema di costi, gli aumenti sono oggettivi, ma la via di uscita non può sempre e solo essere l’utilizzo delle risorse pubbliche, riteniamo occorra invece un lavoro di efficientamento del servizio pubblico, di analisi del territorio e delle nuovo esigenze dei marchigiani. Sono oltre venti anni che le aziende propongono gli stessi collegamenti, è il momento di cambiare e progettare l’introduzione di qualche innovazione.» Alcuni esempi: se l’ultimo aereo da Roma a Falconara arriva nel tardo pomeriggio, è logico pensare che i turisti che arrivano vogliano visitare la regione e che possano avere a disposizione - diversamente da adesso - bus per raggiungere i maggiori centri turistici. Se una zona industriale è sede di aziende che occupano centinaia di addetti, magari si può valutare il collegamento in bus dal centro abitato più vicino dando così una mano ai lavoratori che lascerebbero il mezzo a casa con un utile risultato anche in termini ambientali e di sicurezza stradale. Diversamente si favorirebbe il diffondersi di incrostazioni, di rendite di posizione senza curarsi appunto dell’evoluzione dei bisogni dei marchigiani. Secondo Cgil Cisl Uil Marche è necessario che la Regione promuova l’avvio di una rete condivisa del trasporto pubblico, una rete che non sia fatta, come ora, da una moltitudine di piccole aziende chiuse in se stesse che si occupano solo del loro tratto, immodificabile da decenni. «Chiediamo un incontro urgente con l’assessore regionale Goffredo Brandoni - rilanciano i sindacati -  per capire quali iniziative si possono mettere in campo per spingere le aziende a collaborare alla ricerca di una soluzione condivisa, al riparo da prese di posizioni - come quelle di tagliare i servizi o ridurre gli investimenti -  che appaiono più che altro di minaccia visto che c’è un contratto di servizio da rispettare. » «Il sindacato confederale si rende disponibile a ragionare, così come abbiamo sempre fatto, per non trovarci di nuovo di fronte a ulteriori finanziamenti pubblici per la rete del tpl in assenza di un tavolo di confronto che tenga ben presenti i nostri quattro obiettivi che sono la solidità delle aziende, la valorizzazione e la tutela dei lavoratori, la qualità del servizio per i cittadini e la necessità di una mobilità sostenibile per accompagnare una non più rinviabile transizione ecologica. - sottolineano e concludono Cgil Cisl Uil Marche -  Urge un confronto in Regione prima che si diano ulteriori fondi alle imprese senza alcun corrispettivo sociale.»
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19/06/2023 Lettera aperta di CGIL CISL UIL Marche al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e all’Assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini
Egregio Presidente, Egregio Assessore, le scriventi organizzazioni sindacali intendono con la seguente esprimere tutto il proprio sconcerto e la propria delusione in merito all’approvazione, da parte della Giunta regionale, della proposta di Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025, avvenuta il 25 maggio scorso. Anche in questa occasione si è ripetuto quanto successo in sede di approvazione della legge regionale n. 19-22 di riorganizzazione del SSR, quando nulla di quanto avevamo osservato e proposto era stato preso in considerazione, adducendo ragioni di urgenza. L’11 maggio scorso, al termine dell’ultimo incontro avuto sulla proposta di PSSR, dopo aver illustrato perplessità e osservazioni al documento, abbiamo registrato l’impegno, da parte di entrambi, per un approfondimento tecnico con il quale definire insieme alcuni punti considerati meritevoli di confronto. Ancora una volta la promessa di condividere passaggi verso obiettivi comuni non è stata rispettata, ed anzi è stata smentita dai fatti. Questo comportamento rende evidente una totale mancanza di rispetto nei confronti di CGIL CISL e UIL Marche e soprattutto delle persone che rappresentiamo. Un comportamento che stigmatizziamo con forza e che riteniamo non possa essere più tollerato. Chi fa (o ha fatto) attività sindacale sa bene che, pur nelle differenze delle posizioni, il confronto sindacale, quand’anche aspro, è un momento di imprescindibile importanza a patto che vi sia la volontà di farlo con lealtà, franchezza e correttezza. CGIL CISL e UIL Marche, con grande senso di responsabilità, si sono sempre poste in modo costruttivo proponendo idee concrete e strade percorribili per migliorare la gestione e l’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale. L’atteggiamento riscontrato è stato però superficiale e poco attento ai nostri rilievi. Malgrado le assicurazioni contrarie, ci conferma nei fatti la mancanza di una reale volontà di confronto.     Le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche    
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07/06/2023 CISL Marche in lutto per la scomparsa di Natalino Serresi: una vita spesa nel sindacato
La CISL della Marche in lutto per la scomparsa di Natalino Serresi, una vita spesa nel sindacato, avvenuta questa notte, all'età di 89 anni dopo una breve malattia. Serresi ha dedicato tutta la sua vita alla CISL: inizia il suo impegno sindacale nei primi anni ‘70  al fianco dei lavoratori del pubblico impiego, distinguendosi per il suo impegno instancabile e la sua passione senza confini. Natalino Serresi, fu un punto di riferimento nel movimento sindacale cislino marchigiano,  dove ha ricoperto vari incarichi ai vertici  prima nella categoria del pubblico impiego, poi nel livello confederale per concludere il suo impegno nel sindacato dei pensionati della CISL . La sua integrità, la sua dedizione e la sua determinazione  sono stati esempi per tutti coloro che lo hanno conosciuto e lavorato al suo fianco. «Natalino Serresi non solo ha svolto un ruolo fondamentale nel sindacato, ma è stato anche un amico e un mentore per molti, sempre pronto ad ascoltare e offrire sostegno. – ha ricordato il Segretario Generale della CISL Marche, Sauro Rossi -  Con tutta la CISL delle Marche  esprimiamo  le più sincere condoglianze alla famiglia, la sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il movimento sindacale. La sua memoria rimarrà sempre viva nei nostri cuori.» I funerali si svolgeranno venerdì  9 giugno alle ore 16,00  presso la parrocchia del Santissimo Crocefisso, via Vasari 18, nel quartiere Archi di Ancona. La camera ardente è aperta dalle 17,00 del 7 giugno presso la Casa Funeraria Tabossi in via della Montagnola 13.  
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06/06/2023 CGIL, CISL E UIL MARCHE: SINDACATI INCONTRANO COMMISSARIO GUIDO CASTELLI SU BUSTA PAGA PESANTE E RICOSTRUZIONE
Busta paga pesante, rilancio della ricostruzione, sicurezza nei cantieri, lavoro e servizi nel territorio, fondi per le comunità energetiche rinnovabili, futuro utilizzo delle Sae, tempi definiti e stop alle proroghe infinite. Sono questi alcuni dei temi che Cgil, Cisl e Uil hanno trattato  con il Commissario alla Ricostruzione post-sisma, Guido Castelli, nel corso di un incontro che si è svolto ieri presso la  sede Usr di Piediripa. Temi importanti e grande attenzione alle questioni esposte, in un lungo incontro al termine del quale, il commissario Castelli ha assicurato impegno anche in funzione d’interfaccia con il Governo per le tematiche non di sua diretta competenza. Al centro dell’incontro, la questione della busta paga pesante che interessa migliaia i cittadini che inizialmente avevano avuto una sospensione della tassazione, poi trasformata in riduzione Irpef del 60%; ma sono tanti anche coloro che ne sono  stati tagliati fuori per non aver aderito inizialmente. E’ noto: ci sono stati ricorsi con l’Agenzia delle Entrate che si sta rivolgendo in Cassazione contro le pronunce univoche delle Commissioni tributarie territoriali che la vedono soccombente anche in Appello. Insomma, ulteriore stress per chi è già provato dal trauma del terremoto. Qualche numero chiarisce l’entità del fenomeno: sono 10mila le persone che stanno seguendo la fase dei ricorsi seguiti dai legali di Cgil, Cisl e Uil, il recupero medio per ogni lavoratore e contribuente ammonta a circa 1800 euro. L’incontro si è rivelato utile anche per sottolineare la necessità di una ricostruzione fisica e sociale del l’area del cratere: sono importanti le opere ma la strategia vincente è solo quella che vede tutti i protagonisti e cioè  istituzioni, imprese, forze sociali, impegnati a portare nei territori lavoro e  servizi ai cittadini, a partire  dalla scuola. A tal proposito, è importante la proroga per gli organici della scuola ma bisogna agire sulla norma visto che i cinque anni decisi non sono  indeterminati. I sindacati hanno insistito  sulla necessità di una regia capace di visione unitaria complessiva; sul tema del lavoro, si è chiesto di favorire l’occupazione nei territori del sisma ma anche di porre attenzione alla sicurezza dei lavoratori nei cantieri della ricostruzione. Altro argomento trattato è stato il futuro utilizzo delle Sae e l’esigenza che, anche su questo fronte, ci siano regole uniche per tutto il cratere . Soddisfazione è stata espressa per il bando che finanzia i progetti per le Comunità energetiche rinnovabili: sono pervenute tantissime domande per una mole di investimenti nettamente superiori alle risorse finanziarie finora messe in campo. In questo caso, si tratta di fare un ulteriore forzo ed individuare nuovi canali di finanziamento per rispondere alle esigenze manifestate sulle rinnovabili. Il commissario Guido Castelli ha ascoltato con attenzione le questioni poste dai sindacati Cgil, Cisl e Uil; ora si attendono le risposte.
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06/06/2023 Firmata convenzione tra CISL Marche e implantologia sociale per il benessere dentale di tutti gli iscritti CISL
CISL Marche e Implantologia sociale hanno recentemente sottoscritto una convenzione riservata  agli iscritti alla CISL Marche. La convenzione firmata consente agli iscritti CISL Marche di usufruire di tariffe ridotte presso gli studi dentistici che aderiscono a Implantologia sociale. Implantologia sociale è un'organizzazione composta da professionisti odontoiatri che si preoccupano di rendere i trattamenti dentali accessibili a tutti. Uno degli aspetti distintivi di Implantologia sociale è l'utilizzo della chirurgia guidata o software assistita per la maggior parte degli interventi di implantologia. Questa tecnica all'avanguardia permette di eseguire interventi mini invasivi, con risultati immediati e minimi disagi post-operatori. La partnership tra CISL Marche e Implantologia sociale rappresenta un passo importante per rendere l'implantologia più accessibile a un pubblico più ampio. Gli iscritti della CISL Marche avranno l'opportunità di usufruire di trattamenti dentali di alta qualità a tariffe agevolate.   Scopri tutte le convenzioni riservate agli iscritti CISL MARCHE al link:https://cislmarche.it/convenzioni
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15/05/2023 La CISL Marche piange la scomparsa di Ferdinando Ilari: un uomo giusto
La CISL delle Marche piange la scomparsa di Ferdinando Ilari, storico sindacalista della CISL e padre della Segretaria regionale CISL Marche, Cristiana Ilari e di Alessandro Ilari, morto all'età di 87 anni, dopo una lunga malattia. «Guida autorevole dell’organizzazione, a vari livelli, di lui sono stati apprezzati l’acume politico, la capacità di mediazione, l’equilibrio nelle scelte, la dedizione al lavoro e un profondo senso di giustizia sociale. – ha ricordato Sauro Rossi, Segretario Generale CISL Marche – Tutta la CISL Marche esprime forte vicinanza alla famiglia. » Ilari è stato una figura di spicco nella CISL e non solo. Ha  iniziato il suo impegno nelle ACLI, dove ha svolto un ruolo importante nella promozione dei valori cristiani. In seguito, ha lavorato nella Federpubblici Cisl nazionale, contribuendo alla difesa dei diritti dei lavoratori nel settore pubblico. Nei primi anni '70, è stato Segretario generale  della CISL Ancona e successivamente Segretario generale CISL Marche dal 1977 al 1987, dove ha lavorato instancabilmente per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori marchigiani. Grazie alla sua lungimiranza fu ideatore e promotore di  “Impegno Sindacale”, il primo giornalino di informazione agli iscritti, permettendo ai lavoratori di essere costantemente informati sui diritti e le opportunità a loro disposizione. Ha dedicato gran parte della sua vita alla causa sindacale e successivamente ha avuto un forte impegno politico nelle fila della Democrazia Cristiana, adoperandosi per la promozione dei valori democratici. Ha concluso la sua militanza sindacale come formatore  nella FNP CISL Marche, il sindacato dei pensionati. I funerali si svolgeranno  martedì 16 maggio alle ore 14.30 presso la parrocchia di San Carlo Borromeo, via Gentiloni 4, Ancona La camera ardente sarà aperta  lunedì 15 maggio  dalle ore 15.00  presso la Casa del Commiato Tabossi, via Montagnola 13, Ancona.
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11/05/2023 Elezioni Comune di Ancona confronto pubblico con i candidati sindaco
Ad Ancona,  presso la Sala delle Polveri alla Mole Vanvitelliana, si è svolto nel pomerggio di oggi un  incontro pubblico  organizzato e promosso da  Cgil Cisl Uil Ancona insieme al sindacato dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil pensionati, con i candidati Sindaco al Comune di Ancona in  vista delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio. Al centro del dibattito  i temi del lavoro, dello sviluppo del territorio, della sanità e dei servizi sociali, delle infrastrutture e dei servizi pubblici locali. Al confronto sono intervenuti i sei candidati: Marco Battino, per Ripartiamo dai Giovani; Roberto Rubegni, per Europa Verde; Francesco Rubini Filogna, per Altra Idea di Città e Ancona Città Aperta; Daniele Silvetti, per Forza Italia, Udc, Fratelli d'Italia, Lega, Civitas Civici, Silvetti Sindaco per Ancona Protagonista e Rinasci Ancona; Ida Simonella, per Ancona Futura, Repubblicani per Ancona, Ancona Diamoci del Noi, Ancona Popolare, Partito Democratico e Azione-Italia Viva; Enrico Sparapani, per Movimento 5 Stelle.  
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06/05/2023 Mobilitazione CGIL CISL UIL Sabato 6 maggio CISL MARCHE a Bologna
La CISL Marche  presente alla prima della tre manifestazioni indette da Cgil, Cisl e Uil "Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti" a Bologna.  Una mobilitazione organizzata unitariamente per ottenere un cambiamento delle politiche economiche, sociali e occupazionali e che proseguirà il 13 maggio a Milano e il 20 a Napoli. A Bologna in  piazza Maggiore, si sono alternati gli interventi di lavoratori, pensionati e dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri. Le tre confederazioni hanno deciso ad aprile di avviare una fase di mobilitazione unitaria iniziata con una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori. L'iniziativa intende sostenere le richieste unitarie avanzate al Governo e del sistema delle imprese con l'obiettivo di tutelare i redditi dall'inflazione e aumentare il valore reale delle pensioni e dei salari. I sindacati chiedono poi il rinnovo dei contratti pubblici e privati; una riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie; il potenziamento occupazionale e l'incremento dei finanziamenti al sistema socio-sanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza. Tra gli obiettivi di Cgil, Cisl e Uil anche un mercato del lavoro inclusivo che metta fine alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, un sistema di formazione permanente, politiche attive e ammortizzatori sociali funzionali alla transizione. E misure concrete per dire basta alle morti e gli infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Nella piattaforma unitaria spazio infine alla riforma del sistema previdenziale; politiche industriali e d'investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione; azioni necessarie a realizzare gli investimenti e le riforme previsti dal Pnrr, rafforzando un modello di governance partecipata che veda l'azione congiunta di Governo, Regioni, enti locali e parti sociali per attuare i progetti e per favorire la spesa effettiva ed efficace delle risorse previste.    
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03/05/2023 CGIL CISL UIL Marche: "Le Lavoratrici marchigiane dimenticate in piazza a Bologna il 6 maggio"
Le donne continuano ad essere i soggetti deboli del mercato del lavoro marchigiano, anche gli ultimi dati confermano il divario di genere riguardante l’occupazione: rispetto al 75% degli uomini, solo il 59,7% di donne sono occupate con un gap di oltre 15 punti; ancora più allarmante il dato riguardante l’inattività: il 34,9% di donne inattive rispetto al 21,5% degli uomini; circa 163.000 donne nelle Marche non cercano neanche più lavoro « una rassegnazione che comporta una dispersione di energie, potenzialità, talenti e che impoverisce la nostra comunità e il nostro tessuto produttivo.- commentano Loredana Longhin, Cgil Marche, Cristiana Ilari, Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Uil Marche -  Le donne spesso non lavorano o continuano a lavorare poco e male.»  Anche il problema della qualità del lavoro colpisce maggiormente le donne: il rapporto Inail segnala la crescita del fenomeno  delle dimissioni delle lavoratrici madri: 1156 nel 2021 rispetto alle 759 del 2020. «E quando il lavoro c’è per le donne è troppo spesso a tempo determinato, in part time, con orari ridotti quindi con bassa retribuzione, e con un divario salariale di genere, se consideriamo la parte variabile della retribuzione, stimato al 25% nel privato e al 17% nel pubblico.  – continuano le sindacaliste - Disoccupate, inattive, lavoratrici più povere, con carriere più discontinue o mansioni più basse, sovente non valorizzate rispetto alle loro competenze oppure, al contrario, con bisogni formativi fondamentali per l’accesso al lavoro, con maggiori carichi di cura della famiglia, sempre più sproporzionati in relazioni alle dinamiche demografiche. »  La complessità del contesto regionale è fatta di debolezze ormai stratificate  tali da esigere chiavi di lettura condivise per elaborare proposte fattive frutto dell’ascolto e del dialogo con i soggetti sociali, a partire dal Sindacato confederale che rappresenta migliaia di lavoratrici marchigiane. «Un ascolto e un dialogo che ancora una volta purtroppo registriamo come deficitario : basti pensare al  prossimo convegno sulla "Parità di genere nel mondo del lavoro",  organizzato dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche per il 6 maggio, senza  dare voce alle tante lavoratrici marchigiane, evitando qualsiasi confronto con il Sindacato che le rappresenta.  – denunciano Longhin, Ilari e Mazzucchelli - Lavoratrici marchigiane che dalla piazza di Bologna, alla manifestazione unitaria del 6 maggio organizzata da CGIL CISL UIL,  faranno sentire chiaro il loro dissenso contro scelte politiche regionali e nazionali che non le tutelano.  Abbiamo invece bisogno di politiche che affrontino le problematiche del lavoro femminile partendo dai bisogni reali. - rilanciano  e concludono le Segretarie regionali di Cgil Cisl Uil -  Più lavoro di qualità, più formazione mirata, contrasto alla povertà educativa e forte investimento sull’innalzamento delle competenze, più sicurezza e legalità, un welfare strutturato e strutturale con servizi che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione dei carichi familiari. Nella consapevolezza che non c’è vero sviluppo senza equità e parità di genere, non c’è vera crescita senza l’inclusione e la valorizzazione delle donne nel mercato del lavoro.»
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01/05/2023 CGIL CISL UIL MARCHE: PRIMO MAGGIO A CANTIANO CELEBRANDO I 75 ANNI DELLA COSTITUZIONE E ALL’INSEGNA DELLA SOLIDARIETA’
CGIL CISL UIL Marche insieme per un Primo Maggio celebrando  i 75anni della Costituzione e all’insegna della solidarietà. In occasione della Festa dei lavoratori,  i sindacati oggi a Cantiano, in provincia di Pesaro e Urbino,  in piazza Luceoli, dove sono intervenuti il Sindaco, Alessandro Piccini e i segretari regionali di  CGIL CISL UIL, Giuseppe Santarelli, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli.   «Non siete soli....ci siamo e continueremo ad esserci»: così Marco Ferracuti, segretario regionale CISL Marche, ha chiuso oggi il suo intervento. Ferracuti ha invitato a guardare avanti: «Oggi siamo convinti che Cantiano possa invece diventare simbolo di successo. Tutte le istituzioni (Regione e Governo) devono fare la loro parte, essere semplicemente conseguenti alle promesse fatte nei giorni successivi all’alluvione». Come agire? « Occorre lavorare su due piani: sviluppo vocazionale  che tenga conto delle specificità e siano garantiti ammortizzatori sociali. Poi agire sulla prevenzione. Se le risorse spese per la ricostruzione si fossero investite per la prevenzione si sarebbe speso meno ed evitate sofferenze». Un appello alle istituzioni: « Le risorse ci sono, le istituzioni devono dare prova di essere capaci di progettare, pianificare ed essere veloci nella realizzazione. Una visione che sembra non esserci, assenza figlia di mancanza di idee e  della sindrome dell’istante, legata alla tentazione che  i progetti diano risultati entro la legislatura. Serve invece farsi carico del futuro..  Cgil, Cisl e Uil continueranno a stare al vostro fianco». La scelta del luogo non è casuale: come è noto, il comune di Cantiano è stato tra i più colpiti dall’alluvione del settembre 2022 e per questo, i sindacati confederali hanno festeggiato il Primo Maggio come giornata di riflessione e di proposta sui temi del lavoro ma anche come occasione di solidarietà. Il tutto donando alla locale amministrazione,  cinquantamila euro, parte della cifra raccolta nel corso della sottoscrizione avviata dalle tre sigle nei giorni successivi all’alluvione, cui hanno aderito tanti cittadini e associazioni da tutta Italia. La somma sarà destinata alla riqualificazione di una sala polivalente, luogo fondamentale per le relazioni sociali del paese. La scelta di celebrare la Costituzione si lega ai temi stessi sanciti dalla Carta come il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione e al ripudio della guerra e  permette di rilanciare i  valori di libertà, democrazia, uguaglianza, in un momento ancora difficile per le Marche. Il 2023 segna ancora una profonda situazione d’incertezza per l’economia locale che non ha recuperato, nonostante la crescita soft del post pandemia, i livelli occupazionali degli anni passati. Le maggiori difficoltà restano per  le donne e  soprattutto per i giovani alle prese spesso con un lavoro povero, discontinuo e precario. Da circa due mesi, si stanno svolgendo assemblee nei luoghi di lavoro  per presentare il documento unitario #versoMarche2025 promuovendo nei territori l’idea di sviluppo di  CGIL CISL UIL con particolare riferimento alla necessità: di legare all’ammodernamento dei settori produttivi la formazione degli addetti, di dare impulso ad un lavoro di qualità sicuro e adeguatamente retribuito, di puntare  ad un rafforzamento della sanità territoriale pubblica e delle infrastrutture, materiali e immateriali. L’occasione del Primo Maggio rappresenta per CGIL CISL UIL una giornata per rimettere al centro i temi del lavoro e della transizione tecnologica e ambientale su cui bisogna colmare al più presto i ritardi accumulati e sui quali la Regione continua a non dare risposte adeguate.          A livello nazionale la città di  Potenza, in Basilicata,   è stata scelta da CGIL CISL UIL come città simbolo della difficile situazione del meridione ma anche come luogo dal quale può partire una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud. Inizio previsto  ore 10.30 con gli interventi delle delegate, dei delegati e pensionati, ai quali seguiranno le conclusioni dei tre Segretari Generali UIL, CISL, CGIL: Bombardieri, Sbarra, Landini.        
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28/04/2023 “Un’alleanza per liberare le Marche dall’amianto entro il 2030”
Quest’anno ricorrono 31 anni dalla legge 27.03.1992 n. 257, che ha messo al bando l’amianto, secondo un programma di dismissioni diretto a vietare l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la sua produzione. L’applicazione di questa fondamentale normativa di civiltà si è, però, scontrata da subito con: Ø  la progressiva scoperta della diffusione di materiali e prodotti di amianto in Italia in quantità enormi, probabilmente non conosciuti e forse mai del tutto conoscibili; Ø una serie di ostacoli complessi e di difficile risoluzione. Pertanto, in Italia e nelle Marche, vi è ancora una altissima presenza di amianto. Per tali motivi, si è andata diffondendo nell’opinione pubblica una convinta e preoccupata sensibilità al problema, considerato che, se non si intervenisse con urgenza e determinazione, si rischierebbe di convivere con l’amianto ancora a lungo. Nelle Marche il dato relativo alla presenza di amianto è allarmante, dai dati rilevati dal sito del Ministero della Transizione Ecologica (al 31.12.2020), emerge che le Marche sono tra le regioni maggiormente virtuose nelle azioni di censimento/mappatura dell’amianto, ma anche che la rilevazione si ferma al 2017. Nella Banca dati amianto risultano 108.000 mila siti interessati alla presenza della fibra al 2020, di cui il 55% dei dati è riconducibile a due sole regioni: il Piemonte e le Marche. La superficie mappata nella nostra regione risulta essere di circa 7.400.441 mq, a fronte di un dato nazionale di 36.457.019 mq. A fronte di questo dato risulta, però, che dalla mappa, pubblicata sul sito del Ministero della Transizione Ecologica, relativa allo stato delle bonifiche dei siti di amianto (dati rilevati al 31.12.2020), risulta che nelle Marche, a fronte di un importante dato positivo sul censimento/mappatura, è stata realizzata una limitata bonifica totale o parziale dei siti segnalati. A fronte di questi dati, già di per sé non positivi, è possibile negativamente aggiungere il dato sulle discariche presenti in Italia ai fini dello smaltimento. Come è noto, infatti, il numero delle discariche operative in Italia è particolarmente basso (complessivamente risulta essere, nell’anno 2019, in numero di 19: di cui 15 discariche per rifiuti non pericolosi e 4 per rifiuti pericolosi) e, pertanto, completamente insufficiente ad accogliere il materiale bonificato annualmente, mentre nelle Marche non risultano né discariche né siti di stoccaggio relativi allo smaltimento di amianto.   Tutto ciò produce ovviamente un grande allarme sociale per le gravi conseguenze per la salute di lavoratori e cittadini derivanti dall’esposizione alle fibre di asbesto che ogni anno producono un numero elevatissimo di malattie gravi e mortali. A livello mondiale, il numero di patologie amianto correlate è stato stimato intorno a 230.000 decessi/anno. In Italia, sono stati stimati circa 4.500 decessi/anno attribuibili all’asbesto, di cui 1.500 circa per mesotelioma, 58 per asbestosi, 3.000 per tumore polmonare e 15 per tumore ovarico (fonte: Istituto Superiore di Sanità). Nelle Marche risulta che le patologie, correlate all’asbesto, hanno causato un alto numero di decessi stimati, nell’anno 2020, in complessivi 180 casi, così ripartiti: 50 decessi per mesotelioma, 100 per tumore polmonare da amianto e 30 per altre malattie asbesto correlate. Per quanto riguarda i dati epidemiologici dal 1996 al 31 dicembre 2020, nell’intera regione sono stati registrati 743 casi di mesotelioma, 575 maschi (78%) e168 femmine (28%). Dei 735 casi certi, probabili e possibili (8 casi sono in fase di definizione), il 93% sono pleurici (680 casi), il 7% peritoneali (51 casi), 2 casi del pericardio e 2 casi della tunica vaginale del testicolo. La metà dei casi registrati nell’intero periodo di rilevazione provengono dalla provincia di Ancona (354 casi, in pratica il 48%), 156 casi sono di Pesaro – Urbino (21%), 111 casi Macerata (15 %), 61 casi Fermo (8%) e 53 casi Ascoli Piceno (7%). Anche per il solo anno 2020 i casi registrati sono per la metà esatta relativi alla provincia di Ancona (24 casi).   Per questi motivi, le organizzazioni sindacali CGIL – CISL – UIL si pongono, con l’iniziativa odierna, l’obiettivo di costruire un’ampia alleanza tra istituzioni, pubbliche amministrazioni, parti sociali e associazioni private attive in questo ambito di rischio, per rimettere al centro del dibattito e del confronto politico il tema dell’amianto. Confronto che abbia al centro i seguenti punti strategici per liberare le Marche dall’amianto entro il 2030: Ø potenziamento della mappatura dei siti di amianto nella regione Marche, ai fini di un suo aggiornamento e completamento; Ø accelerazione della sorveglianza sanitaria, per una sempre maggior diffusione nei confronti degli ex esposti professionali e degli esposti ambientali e lavorativi, anche attraverso lo sviluppo e la promozione di una sorveglianza attiva secondo modalità personalizzate; Ø intervento con finanziamenti specifici, in aggiunta a quelli già previsti, per le bonifiche dell’amianto a favore degli edifici pubblici e privati, Ø realizzazione di un sistema di controllo della tracciabilità dell’amianto bonificato e sviluppo di una forma di controllo sulle merci in entrata nella nostra regione che contengono amianto; Ø sostegno con finanziamenti mirati alla ricerca e alla cura delle malattie dovute all’amianto (patologie asbesto correlate) valorizzando anche le valide esperienze marchigiane già realizzate o in fase di realizzazione; Ø creazione di adeguate discariche di prossimità (per le esigue quantità) per il conferimento dell’amianto bonificato; Ø potenziamento del Registra Nazionale Mesoteliomi alimentato dal Centro Operativo Regionale delle Marche, anche coinvolgendo l’Inail regionale; Ø elaborazione di un piano di informazione e comunicazione (comunicazione del rischio permanete per l’amianto).  
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27/04/2023 Consiglio Generale CISL Marche, Rossi: "Lavoro e sviluppo. Pronti alla mobilitazione "
Si è svolto oggi il consiglio generale della CISL Marche, un appuntamento centrale e significativo per il sindacato con il segretario generale Sauro Rossi autore di un intervento di particolare interesse, giocato sui valori identitari e sulle prospettive. Quanto ai valori, Rossi ha esordito sottolineando le recentissime celebrazioni del 25 Aprile, con l’iniziativa di Milano che ha visto la presenza del segretario  generale  Gigi Sbarra, ed evocando le prossime per la ricorrenza del 1° Maggio. Come dire che il tema del lavoro è in legame stretto, non solo temporale, con quello della libertà e della democrazia, argomenti che la CISL coltiva come dimostra anche la recente manifestazione organizzata all’Università di Camerino, un concorso indetto dalla Fnp Marche tra le scuole maceratesi sul valore e l’attualità della nostra carta costituzionale. Un messaggio ai giovani, ma anche la citazione (Tina Anselmi) di esempi di come la memoria si tramandi con azioni concrete. Valori, ma anche concretezza quotidiana. Il segretario Rossi ha indicato tre punti focali del prossimo agire: la nuova fase di mobilitazione nazionale e, in parallelo,  quella regionale; l’iniziativa della raccolta firme sulla proposta di legge d’iniziativa popolare sulla partecipazione e il piano di proselitismo. Cosa lega questi temi? «Il raccordo - ha osservato Rossi - che dobbiamo assicurare, con coerenza e responsabilità, tra visione e dati di realtà. Da sempre la Cisl si fa interprete di un modello di sviluppo sostenibile che faccia perno sulla logica pattizia e su un costante confronto tra istituzioni e parti sociali per individuare le soluzioni più appropriate  per combinare crescita economica ed equità sociale. Era un approccio valido per i tempi durissimi della pandemia ma conserva tutto il suo rilievo anche oggi che si debbono fronteggiare poderose spinte inflattive, arginare chiare derive speculative, salvaguardare il potere d’acquisto di salari e pensioni, dare qualità al lavoro, ammodernare tutti i settori produttivi, potenziare le reti infrastrutturali, perseguire equità attraverso la riforma di previdenza e fisco». Definiti i temi, ecco gli interlocutori, dal Governo alla Regione. Si parte dalla premier Meloni e dall’agire del Governo da lei guidato. «Nello scorso autunno e a fine anno, in occasione del varo della Legge di bilancio, il Governo Meloni, oltre che adottare misure di sostegno ad imprese e famiglie sul caro-energia, si era dichiarato disponibile a valorizzare il confronto e aveva annunciato l’apertura di  tavoli su sicurezza lavoro, previdenza e fisco. Stante quest’approccio, così come era accaduto con il Governo Draghi, avevamo ritenuto fuori misura ed inappropriata, l’alzata di scudi di Cgil e Uil che  ponevano lo sciopero a monte e non a valle del confronto, tradendo pregiudiziali ideologiche da cui è sempre bene guardarsi. In questo scorcio 2023 però nessuno dei percorsi annunciati di confronto ha avuto una sua concretizzazione. Nemmeno il Def recentemente illustrato risponde alle necessità. Ha un carattere eccessivamente difensivo, non offre risposte alle esigenze di rinnovo dei contratti pubblici, al contrasto del fiscal-drag, al mantenimento per il 2024 dei livelli di taglio del cuneo contributivo a favore delle retribuzioni medio-basse, al contenimento delle spinte inflattive. Da qui deriva la necessità di avviare una nuova fase di mobilitazione». Dal fronte nazionale lo sguardo si rivolge alla Regione: «Il confronto con la Regione  - sono le parole del segretario Rossi - risulta altalenante, disorganico, poco concreto. Ad eccezione sul piano generale di alcuni passaggi sulle politiche dello sviluppo e del lavoro e, sul piano settoriale, di ciò che ha prodotto, ad oggi, il  Tavolo della moda, in cui si è riusciti a legare buoni propositi e misure operative, facciamo i conti con incertezze ed evasività. Un aspetto che accomuna Il Governo regionale a quello centrale è l’approccio controfattuale (di negazione della realtà) che mostrano, rispettivamente, con grande disinvoltura, ad esempio su temi come quelli dei Pronto soccorso e dell’immigrazione». Temi generali, ma anche riferimenti specifici: «Per stare alle contraddizioni della Regione. Nei Pronto soccorso manca personale; sono strutture in difficoltà anche perché debbono fronteggiare richieste (codici bianchi e verdi) che non sono appropriate e dovrebbero essere filtrate da altre strutture territoriali; sono da ridurre perché in numero superiore a quanto previsto dalle norme. Cosa prevede la Regione nella bozza di Piano sociosanitario? L’incremento del numero. Vi sono poi anche altri segnali peculiari che la Regione, per quanto in modo disordinato, manda. L’interlocuzione privilegiata va assicurata alle imprese. E già su questo ci sarebbe da ridire. Infatti poi avvalla iniziative come quella del prossimo 6 maggio, dove su parità di genere nel mondo del lavoro, non ritengono di raccogliere alcuna voce sindacale. E parlando d’imprese pensa a mondi specifici (e assai poco rappresentativi della realtà marchigiana). Infatti firma un Protocollo sullo sviluppo solo con Confindustria. Siamo a livelli quasi paradossali, ma proprio queste difficoltà ci debbono portare a non deflettere rispetto all’intento di far conoscere anche fuori dai palazzi regionali le nostre proposte. Se poi, entro l’estate, non dovessimo trovare concrete risposte, a cominciare dai contenuti di atti come il Pssr, dovremo alzare l’asticella». Valori fondanti, interlocutori diversI, rapporti con le Istituzioni, ma l’azione Cisl resta ben radicata al territorio e legata alle persone. «Oggi, di fronte alle nuove dinamiche demografiche e socio-economiche, dobbiamo provare a fare un altro scatto: qualificare le azioni di proselitismo. Di fronte alla potente spinta dell’artificialità, ai suoi aspetti accattivanti ma nel contempo insidiosi e pervasivi c’è un solo elemento che ci permette di contrastare il suo effetto spiazzante: il tasso unico ed irripetibile di umanità che sprigioniamo nella relazione diretta con le altre persone. Relazione diretta che ovviamente può appoggiarsi anche sui più evoluti mezzi comunicativi ma, in ogni frangente deve saper esprimere senso di cura per l’altro. Nel rispetto assoluto perciò delle politiche delle varie categorie, dobbiamo provare a studiare forme nuove di lavoro sinergico tra l’area sindacale e le strutture dei servizi, per non disperdere alcun contatto». I bisogni delle persone come riferimento dell’azione sindacale, l’attenzione a chi è in difficolta. Come conferma il fatto, senza nulla togliere ovviamente alle iniziative del 1 maggio a Porto Sant’Elpidio, a Porto Recanati e a Matelica, l’iniziativa simbolicamente pìù significativa, sarà quella che vedrà CGIL CISL UIL Marche a Cantiano, consegnare al sindaco della cittadina, una quota di circa 50mila euro, un terzo di quanto raccolto nel fondo a suo tempo costituito  dai sindacati. La parte rimanente sarà indirizzata nelle prossime settimane a realtà della parte anconetana colpita, come Ostra, Arcevia, Sassoferrato. Azione solidale, ma anche fermezza sulle linee guida: «Lavoro, sviluppo, welfare, fisco e pensioni sono da tempo messe in evidenza le nostre priorità: rafforzare le politiche attive del lavoro, investire sulla formazione nell’ottica life long learning, agevolare l’inserimento di donne e giovani nel mondo del lavoro; promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e contestualmente irrobustire il sistema dei controlli; snellire le procedure di appalto senza mettere in discussione le tutele del lavoro; aggiornare il piano degli investimenti infrastrutturali, anche nella logica del superamento dei gap territoriali; orientare maggiori risorse su scuola, sanità e rivedere le politiche di assistenza sociale, rivedendo strumenti come il reddito di cittadinanza senza smantellarlo e dando attenzione alle aree di povertà che risultano in allargamento, anche per i nuclei in cui sono presenti degli occupati, avviare una riforma fiscale capace di garantire l’alleggerimento del prelievo fiscale sui redditi medio-bassi e sul lavoro in genere». Sul fronte della previdenza: «Altrettanto chiari gli obbiettivi in tema di previdenza: adeguata rivalutazione dei trattamenti in essere; messa a punto di un nuovo schema di flessibilità in uscita, a partire dai 62 anni e valorizzando 41 anni di contribuzione; allargamento della platea dei lavori gravosi ed usuranti; adeguata valutazione del lavoro di cura; revisione dei coefficienti di trasformazione dei montanti e pensioni di garanzia nell’ambito dei trattamenti integralmente contributivi». Ha osservato infine Rossi, ricordando la lezione di alcuni decenni fa di H.Jonas: «Non c’è alcun circuito partecipativo che possa prescindere da un’adeguata attenzione al coinvolgimento di chi si trova in gioco. Il nostro agire richiede responsabilità ed umiltà e dobbiamo approcciarci alle scelte con umiltà per arginare quel potere, garantito dalla tecnologia,  che rende il fare eccedente rispetto al prevedere, al valutare, al giudicare. Un potere che perde perciò senso della prospettiva, lungimiranza, difetta di responsabilità. Non è un po’ quello che imputiamo ai nostri attuali interlocutori?»
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19/04/2023 ”Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione”: la Cisl aderisce all’appello del Forum Associazioni antifasciste e della Resistenza
   CGIL CISL UIL  nelle Marche aderiscono alle iniziative   che si svolgeranno ad Ancona, Macerata e Recanati:                
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13/04/2023 #versomarche2025 Assemblee ad Arcevia e a Castelleone di Suasa
Martedi 18 aprile ore 15 ad Arcevia (AN) presso la sala convegni Centro Culturale  San Francesco in corso Giuseppe Mazzini, 64,   assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati e patrocinata dal Comune di Arcevia.   Venerdì 21 aprile ore 16 a Castelleone di Suasa (AN) presso la sala delle Pitture Museo Archeologico in  corso Mazzini,   assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati.     Ver
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04/04/2023 CGIL CISL UIL Marche su Piano socio-sanitario regionale
Nel pomeriggio di mercoledì 29 marzo CGIL, CISL e UIL hanno incontrato il Presidente della Regione Marche e l’Assessore alla Sanità Saltamartini. Il lungo ma poco efficace incontro ha avuto per oggetto il  Piano socio sanitario, di prossima emanazione. CGIL, CISL e UIL si vedono costrette a rimarcare, ancora una volta, l’ impossibilità di un confronto serio, costruttivo ed efficace senza che la documentazione oggetto dell’ incontro venga consegnata con un congruo anticipo. Le slide inviate qualche giorno prima dell’incontro   generiche, una mera elencazione di titoli senza una pianificazione di obbiettivi programmabili e raggiungibili. Durante l’ incontro le organizzazioni sindacali hanno reiterato la richiesta del testo completo del piano socio sanitario, inviato poi nel tardo pomeriggio di domenica 2 aprile, ora oggetto di un attento esame al fine di produrre, in tempi brevi, le opportune  osservazioni. Il confronto con la Giunta sul PSSR, annunciato dal Presidente,  è appena iniziato;  CGIL, CISL e UIL si augurano che possa essere costruttivo e produrre risultati positivi per i cittadini marchigiani che continuano a subire tutti i disagi e le conseguenze di una sanità non adeguata alle loro esigenze. Sarebbe veramente inaccettabile se si esaurisse in un nulla di fatto, così come è stato con la legge n. 19 sul riordino del servizio sanitario marchigiano. Già da un mese, CGIL CISL UIL stanno svolgendo assemblee nei luoghi di lavoro e incontri nei territori per ascoltare la voce di lavoratori e pensionati e condividere possibili soluzioni alle tante criticità della sanità marchigiana che vengono evidenziate.   A oltre due anni dall’ insediamento di questa Giunta, potendo comunque contare su risorse europee, CGIL CISL e UIL non possono più tollerare il perdurare di questa situazione, pertanto se non ci saranno risposte convincenti, saranno  pronte a mobilitarsi.  
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08/03/2023 8 Marzo 2023 CGIL CISL UIL Marche Donne in Prima Fila sit in ad Ancona in contemporanea nazionale
Cgil, Cisl e Uil Marche, con l’iniziativa di questo 8 Marzo “Donne in prima fila”,  vogliono ribadire che le organizzazioni sindacali sono dalla parte delle donne, italiane, straniere, immigrate, e per questo motivo l’iniziativa avrà un taglio internazionale, per ricordare che esistono donne forti e coraggiose in Italia e nel mondo. Un percorso che proseguirà con un’iniziativa  promossa dalle donne pensionate di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil in programma per  il 30 marzo prossimo con gli studenti delle scuole superiori. «Il nostro purtroppo, non è un Paese per donne e questo è il risultato delle mancate politiche per la tutela del mondo femminile. Persiste infatti, ancora un problema di resistenza culturale perché abbiamo ancora meno donne che si laureano in materie scientifiche, che sono retribuite di meno, che fanno più fatica a trovare un lavoro, e quando lo trovano è precario senza diritti e tutele. - sottolineano le Segretarie regionali Loredana Longhin della Cgil, Cristiana Ilari, della Cisl e Caudia Mazzucchelli, della Uil -  Per il sindacato è fondamentale migliorare la condizione di vita e di lavoro delle donne perché solo così potrà avere un miglioramento complessivo di tutto il sistema paese. Riteniamo il lavoro fattore principale di emancipazione, di libertà e di valorizzazione per le donne, e riteniamo strategico diffondere nei luoghi di lavoro e nelle nostre comunità una cultura delle pari opportunità, attraverso la contrattazione, la lotta alla violenza e alle discriminazioni.»   «È necessario attivare tutti gli strumenti utili a praticare una contrattazione di genere a tutti i livelli e ad incrementare il numero di protocolli per l’eliminazione delle molestie e delle discriminazioni in tutti i luoghi di lavoro. L’incremento dell’occupazione femminile si risolve realizzando politiche sociali vere e strutturali, come dimostra appunto il fatto che l’occupazione femminile aumenta laddove crescono le infrastrutture sociali. - proseguono le sindacaliste - Non possiamo permetterci che le disuguaglianze aumentino, per questo dobbiamo combatterle non solo quando si evidenziano, ma vanno precedute con una strategia complessiva di lungo respiro che riguarda il mercato del lavoro, la formazione, i servizi per l’infanzia e per gli anziani.» È bene ricordare che senza lavoro le donne non sono libere di scegliere, e sono più ricattabili e vittime di violenza. Molto spesso dietro la dipendenza economica si cela appunto la violenza fisica. Garantire la libertà di scelta, significa anche libertà per le donne di disporre del proprio corpo. «Per questo è necessario che la Regione ci dia delle risposte sulla piena applicazione della 194 e sul potenziamento dei consultori. Chiediamo, pertanto, che venga garantito, in ogni luogo delle Marche, l’accesso al percorso previsto dalla 194 e che vengano finanziati i consultori e i centri anti-violenza, luoghi fondamentali per consentire alle donne ascolto, protezione ed emancipazione. - rilanciano  e concludono Longhin, Ilari e Mazzucchelli - Viviamo in tempi difficili, dove si intrecciano dubbi e paure, in uno scenario nazionale e internazionale minaccioso. Dove donne iraniane, afgane, ucraine, birmane, irachene, libiche, siriane e di tanti paesi dell’Africa vedono minate vita e autodeterminazione da regimi teocratici e dittatoriali e insieme agli uomini formano popoli che insieme con grande coraggio non si rassegnano alla sopraffazione e continuano a lottare per la libertà. Esempi che spingono al prendere posizione contro l’inerzia dell’indifferenza come la denuncia della preside del Liceo di Firenze che nei giorni scorsi ha condannato i pestaggi avvenuti davanti alla scuola come atti fascisti.»
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25/02/2023 Sabato 25 febbraio ad Ancona manifestazione regionale per la PACE
Sabato 25 febbraio, ad un anno dall'inizio del conflitto in Ucraina, la CISL Marche aderisce alla manifestazione regionale per la PACE  ad Ancona. «Siamo in piazza per invocare una Conferenza internazionale per una pace giusta, la fine delle ostilità russe e per ribadire il nostro sostegno, a tutto campo, al popolo ucraino.» sottolinea Sauro Rossi, Segretario Generale CISL Marche.      
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24/02/2023 La CISL per una Pace Giusta : bandiere della Pace e dell’Ucraina esposte in tutte le sedi Cisl
In continuità con le ragioni della mobilitazione sociale dello scorso 5 novembre, la CISL conferma il proprio sostegno alle iniziative di pace e solidarietà con il popolo ucraino convocate questa settimana a un anno dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina. «Sosterremo le ragioni di una pace giusta, chiedendo agli attori coinvolti di convocare una Conferenza internazionale per mettere fine al conflitto armato e ristabilire convivenza pacifica e rispetto tra i popoli. -  sottolinea il Segretario Generale della CISL, Luigi Sbarra - La CISL conferma altresì la propria dura condanna all’amministrazione di Putin per la feroce aggressione armata e rinnova il suo impegno a dare sostegno e continuità alla comunità internazionale, all’Unione Europea e agli Stati attivi nel fornire aiuti umanitari, logistici, militari al popolo ucraino e ad una resistenza legittimata dal diritto internazionale a difesa dell’autodeterminazione e della libertà di un popolo. Il 24 ed il 25 febbraio tutte le sedi della CISL esporranno le bandiere della pace e dell’Ucraina per ribadire il ripudio della guerra, manifestando piena solidarietà a un popolo tragicamente colpito”.  
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31/01/2023 6 Febbraio 2023 Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili
La CISL, anche per il 2023, promuove la campagna di sensibilizzazione “MGF – Mutilazioni Genitali Femminili” in occasione della Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili (MGF), che ricorre il 6 febbraio. Una pratica disumana, violenta, che ancora colpisce e devasta, nel fisico e nella psiche, tantissime giovani donne. Secondo le stime dell’OMS, sono coinvolte oltre 200 milioni di ragazze, tra cui purtroppo moltissime bambine, prevalentemente dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’America Latina e tra le comunità provenienti da queste regioni. Si stima, inoltre che, sebbene illegale nell’UE, circa 600mila donne che vivono in Europa, siano state vittime di questa pratica, e che altre 180mila sarebbero a rischio in 13 paesi comunitari, Italia compresa.  Un quadro drammatico, connesso anche al fenomeno delle spose bambine, che ogni anno si alimenta di nuovi casi. Di fronte al concreto rischio che le diverse dinamiche di destabilizzazione, aumento di povertà e disuguaglianza in atto in questi anni, possano far peggiorare questa piaga, la CISL e l’ANOLF riconfermano l’impegno a promuovere una cultura del rispetto e delle pari opportunità contro ogni forma di abuso e violenza. Per la CISL «è una battaglia di civiltà e di umanità che non vogliamo e non possiamo perdere. Abbiamo bisogno di affermare e concretizzare il valore della solidarietà tra donne e uomini, come base di un’azione collettiva per il bene comune. Proseguiamo, pertanto, il percorso a sostegno di azioni d’informazione e sensibilizzazione rivolte alle donne immigrate, insieme al rafforzamento e al potenziamento della  nostra presenza in tutti gli ambiti territoriali e nei relativi presidi sanitari. »
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27/01/2023 CISL, confronto e crescita nel 2023 Intervista Rai a Sauro Rossi
Meglio del previsto l’economia marchigiana in chiusura del 2022 ora la CISL guarda le politiche per dare stabilità allo sviluppo. «Abbiamo visto degli spiragli di luce importanti, speriamo  che vengano confermati e che ci siano politiche di sostegno al  nostro nuovo sistema industriale che consentano di dare stabilità a questi  percorsi. » dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale CISL Marche intervistato al TGR Rai Marche.
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27/01/2023 27 Gennaio 2023 Giornata della Memoria
«Mai dimenticare la tragedia terribile della Shoah. Dobbiamo coltivare e rinnovare il ricordo, contrastare xenofobia e razzismo, diffondere i valori di libertà, democrazia, inclusione, rispetto per ogni vita umana, principi fondamentali della nostra Costituzione » afferma il Segretario Generale della CISL nazionale Luigi Sbarra in occasione della Giornata della Memoria.   fonte:https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/giornata-della-memoria-sbarra-mai-dimenticare-la-tragedia-terribile-della-shoah/
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17/01/2023 CISL Marche tra i promotori della VI edizione del concorso didattico "Sulle vie della parità nelle Marche" - a.s. 2022/23
Come ogni anno, con l'inizio della scuola, al via il concorso "Sulle vie della parità̀ nelle Marche" .  Parte del concorso nazionale "Sulle vie della parità" (Edizione X) promosso da Toponomastica femminile con la partecipazione e il patrocinio di numerose realtà nazionali, istituzioni e associazioni, il bando regionale, alla sua sesta edizione, è indetto dall'Osservatorio di Genere in collaborazione con ATS 15 Macerata, Università di Camerino e il suo Sistema museale, Settenove edizioni, Lions Club Macerata Host, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche. Il bando, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione delle Marche, si pone tre obiettivi fondamentali: dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici; diffondere l’uso di un linguaggio non sessista;  promuovere percorsi educativo-didattici attenti alle differenze di genere volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società. Un'opportunità di cittadinanza attiva e partecipazione. Il concorso si articola in quattro diverse sezioni che hanno tutte come temi trasversali la cittadinanza attiva, la partecipazione e la legalità. Per tutte le sezioni, la consegna è il 28 febbraio 2023. A. CITTADINANZA ATTIVA  L’attività relativa a questa sezione ha caratteristiche di storytelling e consiste in interviste e testimonianze, ricerca di fonti riservate e private, in registri anagrafici e archivi fotografici, da cui far emergere figure femminili attive ieri e oggi nella cultura e nella vita cittadina. FINALITÀ - Conoscere figure di donne, del presente e del passato, che si sono contraddistinte per il loro impegno sociale, politico e/o culturale. - Raccontare storie attuali di percorsi di appartenenza di genere che mettano in evidenza temi quali: l’emancipazione femminile, i diritti civili, la libertà di espressione e di appartenenza, la violenza di genere, la lotta all’omofobia. Tutti gli elaborati devono essere inediti, mai diffusi mediante stampa o altri mezzi di divulgazione. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   B. LAVORO I gruppi partecipanti svilupperanno il proprio elaborato producendo ricerche territoriali, documentarie e fotografiche, sul lavoro femminile, passato e presente, con una particolare attenzione alla valorizzazione di attività lavorative innovative e significative della contemporaneità (blogger, influencer, social-media manager, e-commerce, ecc.), utilizzando modalità espressive letterarie, multimediali o miste e corredando la ricerca di bibliografia ed eventuali testimonianze orali e scritte. FINALITÀ - Conoscere figure di donne, del presente e del passato, che si sono contraddistinte nel mondo del lavoro aprendo nuove opportunità e rompendo schemi e stereotipi; - promuovere l'Agenda 2030 attraverso le scelte lavorative di donne che hanno operato in ambiti correlati ai 17 Obiettivi dell'agenda 2030 e la cui attività si orienta verso il futuro. Tutti gli elaborati devono essere inediti, mai diffusi mediante stampa o altri mezzi di Divulgazione. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   C. STEM L’attività relativa a questa sezione ha l’obiettivo di far comprendere a pieno la natura delle materie STEM - Science, Technology, Engineering and Mathematics, e abbattere gli stereotipi e pregiudizi rispetto al fatto che le donne non siano portate per natura ad affrontare determinate materie. Contrariamente a quanto si immagina, da sempre le scienze hanno impiegato estro e sensibilità femminile. La sezione prevede libere tipologie di lavoro volte a portare alla luce il lavoro fatto dalle scienziate nella storia. L’elaborato deve essere frutto di ricerca storica che includano almeno una proposta di intitolazione di uno spazio pubblico (via, piazza, giardino, rotonda, marciapiede, cortile, aula…) e l’integrazione di materiale fotografico e cartografico che consenta di riconoscere i luoghi prescelti. Le classi impegnate nella ricerca-studio saranno stimolate a sviluppare il lavoro in modo autonomo, critico e responsabile. L’attività può essere svolta in collaborazione con l’Università di Camerino. FINALITÀ - Superamento degli stereotipi di genere che impattano sulle scelte da parte delle ragazze di un percorso accademico e professionale in ambito STEM. - Ricordare il contributo di donne scienziate che negli hanno lavorato e nell’ambito delle STEM. PRODOTTO La partecipazione al concorso prevede la realizzazione di contributi che rappresentino in modo originale ed efficace i temi del concorso. Possono essere inviati: video, video-lettere, canzoni, fumetti, progetti, app, software, fotografie, testi e racconti. Il prodotto finale potrà essere corredato da un eventuale video di presentazione non dovrà avere durata superiore a due minuti e mezzo. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   D. PERCORSI La sezione prevede libere tipologie di lavoro, frutto di ricerca storica e di analisi territoriale che includano almeno una proposta di intitolazione di uno spazio pubblico (via, piazza, giardino, rotonda, marciapiede, cortile, aula…) e l’integrazione di materiale fotografico e cartografico che consenta di riconoscere i luoghi prescelti. Le classi impegnate nella ricerca-studio saranno stimolate a sviluppare il lavoro in modo autonomo, critico e responsabile. Le scuole di ogni ordine e grado sono invitate a elaborare dei progetti di creazione di itinerari in natura o in ambiente urbano che dovranno ripercorrere i passi, sia in senso immaginifico che reale (laddove possibile), delle partigiane marchigiane che nella nostra Regione parteciparono attivamente alla Resistenza. FINALITÀ - Superare il gender gap intitolando cammini e percorsi alle donne della Resistenza marchigiana; - progettare itinerari in natura o in ambiente urbano, della lunghezza di minimo 5 e massimo 25 km; - condurre un’uscita scolastica sul sentiero individuato, documentandola adeguatamente. PRODOTTO Il gruppo classe dovrà elaborare il tracciato del percorso ideato su una mappa; indicare le motivazioni della scelta di tale percorso e della scelta della donna a cui lo si vuole intitolare, fornendo una biografia inedita della stessa. Il prodotto finale potrà essere di tipo cartaceo o multimediale (audio, video, presentazione, podcast, ecc) e, in entrambi i casi, corredato di immagini e fotografie. INTITOLAZIONE Le scuole aderenti dovranno richiedere alle amministrazioni locali l’intitolazione del percorso alla donna individuata.   LINEE GUIDA Il carattere trasversale della toponomastica e dell’analisi del territorio offre numerose opportunità didattiche di integrazioni interdisciplinari e nel contempo permette a bambine e bambini, a ragazze e ragazzi di sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città, nel rispetto dei valori dell’inclusione. Il nome e lo spazio in cui si vive, infatti, coniugano l’astrazione del nome con la concretezza dei luoghi fisici, mettendo in evidenza che uno spazio fisico può in molte occasioni assumere valore simbolico. Considerando l'emergenza epidemiologica ancora in atto, si offre la possibilità alle/ai docenti di lavorare con le proprie classi su questi temi in modalità a distanza e/o outdoor, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dalla rete e dalle nuove tecnologie. Visibilità. Rendere visibili le donne nello spazio pubblico è fornire modelli di identificazione autorevoli a bambine e ragazze, promuovere la crescita dell’autostima femminile e del riconoscimento reciproco, favorire lo sviluppo di tante forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città. Linguaggio. “Senza nome non esisti”: nella ricerca della visibilità per la storia e le azioni delle donne, si chiede attenzione al linguaggio, attraverso un opportuno e corretto uso della grammatica e dell’educazione a parole rispettose di ogni differenza e “non ostili”. Ambiente. “Comprendere i concetti del prendersi cura di sé, della comunità, dell’ambiente… per essere consapevoli che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile e favoriscono la costruzione di un futuro equo e sostenibile” (Legge 2019/92). Basilari sono la formazione e la valorizzazione di atteggiamenti rispettosi dell’ambiente che, partendo dal periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, si intreccino con riflessioni sul corpo, le relazioni, la cura, la città che vogliamo e il ruolo delle donne in questo.   Si potrà utilizzare la tipologia espressiva preferita (saggio, prodotto multimediale, graphic novel, giochi da tavolo, progetti artistici, espositivi o di spettacolo…). Scuole/atenei/enti di formazione inoltreranno i lavori completi, la relativa documentazione e la relazione docente a odg@osservatoriodigenere.com entro e non oltre il 28 febbraio 2023 Del materiale multimediale, caricato in rete dalle singole scuole, sarà spedito il solo link. L’invio di eventuale materiale fisico, qualora necessario, avverrà per mezzo posta ordinaria all’indirizzo che verrà comunicato via mail, a richiesta, sezione per sezione. Le/i docenti referenti sintetizzeranno l’attività svolta in una breve relazione (circa 2.000 battute) da inserire nella scheda didattica allegata al presente bando, che andrà compilata in ogni sua parte. Il Comitato organizzatore regionale, a cui parteciperà, oltre a tutti i rappresentanti dei partner, anche Maria Pia Ercolini (presidente di Toponomastica femminile) valuterà i lavori pervenuti, tenendo conto delle fasce di età. Le scuole vincitrici saranno proclamate durante una conferenza stampa l'8 marzo 2023 mentre la cerimonia di premiazione finale di tutte le sezioni si terrà nel mese di Maggio 2023 in presenza presso l'Università di Camerino. SINGOLI, GRUPPI E CLASSI VINCITRICI RICEVERANNO DIPLOMI DI MERITO, LIBRI E/O PREMI DEGLI SPONSOR (CHE SARANNO INDICATI IN UN SECONDO MOMENTO). Le classi vincitrici della Sezione C – STEM saranno ospitate dall'università di Camerino che riserverà loro esperienze laboratoriali presso il Dipartimento di informatica e una visita all'orto botanico.   Per adesioni ed informazioni scrivere a: ODG@OSSERVATORIODIGENERE.COM   fonte:https://www.osservatoriodigenere.com/progetti/concorso-didattico-sulle-vie-della-parit%C3%A0-nelle-marche/803-vi-edizione-del-concorso-didattico-sulle-vie-della-parit%C3%A0-nelle-marche-a-s-2022-23.html      
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16/12/2022 Un' ora di lavoro per gli alluvionati: un Natale di solidarietà Cgil Cisl Uil e Confindustria Marche
Confindustria Marche, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche hanno sottoscritto nei giorni scorsi un Protocollo d’intesa con il quale hanno deciso congiuntamente di sostenere un impegno di solidarietà a favore dei territori, delle popolazioni e delle attività produttive delle Marche gravemente colpite dall’alluvione del settembre 2022. A tal fine è stato attivato un apposito Fondo nel quale confluiranno i contributi versati dai lavoratori e dalle imprese nell’apposito conto corrente bancario aperto congiuntamente. In analogia con precedenti interventi attivati a livello nazionale a fronte di calamità, è stata lanciata una sottoscrizione volontaria tra tutti i lavoratori e le imprese aderenti al Sistema Confindustriale delle Marche. I fondi raccolti saranno destinati a finanziare progetti individuati congiuntamente da appositi comitati paritetici costituiti dai sottoscrittori. La trattenuta da effettuare sarà pari all’equivalente di 1 ora di lavoro (importo lordo in busta) da dedurre, secondo i divisori contrattuali, dall’importo netto mensile spettante al lavoratore nella busta paga successiva a quella della raccolta della delega debitamente sottoscritta. Le aziende sono invitate, a loro volta, a devolvere un loro contributo almeno equivalente a quello trattenuto ai lavoratori. I contributi delle aziende e dei lavoratori dovranno essere insieme versati nel   CONTO CORRENTE BANCARIO N. 1000/00192316 INTESTATO A “CONFINDUSTRIA MARCHE Federazione regionale degli industriali – CGIL - CISL - UIL MARCHE UN NATALE DI SOLIDARIETA’” PRESSO BANCA INTESA SANPAOLO – FILIALE 55000 FILIALE ACCENTRATA IBAN IT19 N030 6909 6061 0000 0192 316     In base al Protocollo siglato da Confindustria Marche e CGIL Marche-CISL Marche-UIL Marche, la raccolta dei contributi terminerà entro 28 febbraio 2023.  
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15/12/2022 Migliorare la Manovra, contrattare le riforme 15 dicembre a Roma Assemblea nazionale dei delegati e pensionati della Cisl Sbarra: “Il Governo apra un confronto permanente con il sindacato”
«Ci ritroviamo ancora una volta insieme, a Roma. Come un anno fa. E come un anno fa, credo sia chiaro il motivo e lo spirito con cui oggi siamo qui. Le ragioni, le motivazioni, sono in maniera perfetta racchiusi nel titolo che abbiamo voluto dare a questa Giornata e a questa grande Assemblea nazionale: ‘migliorare, cambiare questa Legge di Bilancio, contrattare e negoziare le riforme». Così Luigi Sbarra dal palco dell’Assemblea nazionale dei delegati e dei pensionati Cisl svoltasi oggi a Roma all’Auditorium del Massimo per discutere sulla manovra economica e sulle proposte di modifica presentate dalla Cisl al governo ed a tutte le forze parlamentari. Presente anche una delegazione marchigiana di delegate e delegati,  in rappresentanza di tutti i settori lavorativi, e di pensionati.«Sono messaggi, parole, ragioni e identità con cui abbiamo riempito la piazza della responsabilità lo scorso anno a Santi Apostoli – ha ricordato il leader della Cisl – Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo in piena libertà, con autonomia, senza essere mai subalterni a nessuno. Lo facciamo con la responsabilità, con la concretezza, con il pragmatismo che da sempre ci permettono di non seguire falsi totem delle ideologie ma di batterci invece ogni giorno, concretamente ed efficacemente, nell’interesse esclusivo delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati italiani. È solo a loro che dobbiamo e vogliamo rendere conto» ha sottolineato. «Avere la misura della realtà non è uno scherzo - ha proseguito Sbarra - Vuol dire fare i conti spesso con la durezza dei fatti, con la dimensione del possibile, con la pazienza di tessere e costruire affidamento, senza urlare alla luna, senza demagogie, parlando e divulgando nei luoghi di lavoro e nel territorio il linguaggio della verità. E’ con questo spirito che vogliamo tenere la bara dritta su un’agenda sociale che metta al centro il lavoro, le persone , il tema della crescita, dello sviluppo sostenibile. Gli investimenti sull’innovazione, il tema della coesione sociale, il contrasto alle disuguaglianza, il tema della partecipazione. E’ questa la rotta che vogliamo impostare e che dobbiamo saper portare nella plancia della politica economica e di sviluppo del nuovo governo». La Cisl pensa che «in questa fase lo sciopero è sbagliato perché, in una condizione di grande difficoltà delle famiglie, scarica costi economici sulle spalle dei lavoratori e trasferisce tensioni e conflitti nei luoghi di lavoro e nelle aziende. Ecco perché stiamo articolando la nostra mobilitazione con assemblee nei luoghi di lavoro, iniziative nei territori e oggi con una grande assemblea di delegati e pensionati». «Siamo alla vigilia di un cammino in salita, soprattutto nel rapporto con il nuovo governo, una strada piena di curve in cui non mancheranno insidie. E in questo noi abbiamo scelto la via della buona rappresentanza, del negoziato competente ma intransigente, che parte sempre dal misurare la realtà, Un tempo “complicato”, dunque, ma anche “decisivo "- prosegue Sbarra - perché se la partita sulla manovra si chiude il 31 dicembre per noi dovrà poi proseguire nei mesi successivi per sostenere il cammino delle riforme che disegneranno nel bene, se andranno in porto, nel male, se così non sarà, il vero volto dell’Italia del futuro. Una partita questa – aggiunge – che la Cisl si appresta a giocare “da protagonisti senza accontentarci di sederci sugli spalti, più o meno accesi delle tifoserie, o fare da spettatori. E non faremo sconti a nessuno.» E ancora «Sulla manovra non si può dire, se non in malafede, che non c’è nulla di positivo siamo impegnati per correggere e migliorare le cose che non vanno ma quando si agita troppo lo sciopero, lo si trasforma in un rito, che non produce risultati, ma scarica il peso sulle spalle dei lavoratori, e trasferisce il conflitto nelle aziende.»Per Sbarra «è un teorema sbagliato affidarsi solo alla protesta. Serve un profilo sindacale sul terreno della responsabilità, del pragmatismo, dell’autonomia. Oggi serve cercare e promuovere sempre il confronto, negoziare sempre con responsabilità e assunzione reciproca di impegni. Apriamo un confronto per migliorare la legge di bilancio. È il tempo della responsabilità, non della conservazione e dell’antagonismo. Per questo vogliamo stare in campo con le nostre idee. Occorre tornare all’unità di intenti, alla strada che abbiamo davanti come percorso comune.»E rinnova al governo ma anche ai sindacati cugini e a Confindustria l’appello ad un nuovo patto sociale «Apriamo un confronto permanente e strutturato che ci aiuti a cambiare e a migliorare la manovra ma soprattutto a definire un quadro di priorità che guardino al bene comune del Paese. Dobbiamo costruire un campo largo, una vera e grande alleanza per la crescita e l’innovazione . Una sfida questa che potremo vincere se tutti saranno in partita, se remeremo tutti nella stessa direzione.» Sbarra parla pertanto di aprire «una nuova stagione per rilanciare la qualità e la stabilità del lavoro. E’ questa una straordinaria opportunità che non possiamo bruciare, ne commettere errori, sarebbe drammatico” prosegue ribadendo la necesssità di tornare alla responsabilità, all’unità di intenti, alla concordia, alla capacità di guardare alla strada che abbiamo davanti come a un cammino comune. Perché - conclude - questo è il tempo del coraggio non della conservazione nè dell’antagonismo » Nel merito dei contenuti della manovra si era già espresso a margine dell’Assemblea sottolineando che «la Cisl, rispetto a Cgil e Uil, ha un giudizio un po’ diverso sulla legge di bilancio, nel senso che vediamo luci, che noi pensiamo vadano capitalizzate e valorizzate, e ci sono ombre e sulle ombre ci stiamo mobilitando per sollecitare i gruppi parlamentari e lo stesso governo a dare risposte rispetto alle priorità che abbiamo indicato. Pensiamo che questo è il tempo della responsabilità; forze politiche, istituzioni nazionali e locali, forze sociali devono remare tutti nella stessa direzione per aiutare il paese a risollevarsi dalle macerie dell’emergenza sanitaria, della crisi energetica e della crisi economica - ha aggiunto - Bene l’intervento di assicurare la perequazione alle pensioni basse ma bisogna alzarla anche a quelle medie: è un problema di giustizia, è’ un problema di equità. Pensiamo sia possibile fare uno sforzo in più. » Secondo Sbarra, «i pensionati non hanno altro modo per difendere il loro potere d’acquisto rispetto all’inflazione ecco perché nelle misure emendative che abbiamo presentato, tramite alcuni gruppi parlamentari per l’esame della legge di stabilità, consideriamo questa una grande priorità - inoltre - bisogna assicurare la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione» . «L’Europa fa bene a richiamare l’Italia ad aprire una grande discussione, così com’era già impegnata nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, sulla riforma fiscale. Noi pensiamo che bisogna negoziare una riforma che assicuri il principio della progressività del prelievo, dobbiamo ridurre le tasse a chi veramente le paga ogni anno fino all’ultimo centesimo: lavoratori dipendenti e pensionati -  ha aggiunto Sbarra - e’ necessario alzare l’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale che pesa 100 miliardi di euro di mancati introiti nelle casse dello Stato.»   E sulle pensioni «importante e da non sottovalutare di aver disinnescato dal primo gennaio 2023  lo scalone di 5 anni della legge Fornero ma a condizione che parta come abbiamo già definito il 19 di gennaio un tavolo di confronto per giungere ad una riforma complessiva del sistema pensionistico  e previdenziale  per restituire allo stesso profili di flessibilità, di inclusività, di sostenibilità, di stabilità delle regole. Penso alla stretta ingiustificata e sbagliata su “Opzione donna”: difendere e sostenere la maternità non ha nulla a che fare, ma proprio nulla, con la discriminazione delle donne che non hanno figli. Su opzione donna il Governo deve tornare sui proprio passi. Togliere i vincoli  ed assicurare gli attuali requisiti. Anche per una ragione  semplice e banale: le donne che decidono di uscire con questa misura devono sopportare  il peso e la difficoltà di una condizione che calcola  quel trattamento pensionistico con il contributivo puro  che significa tagliare la pensione in alcuni casi dal 25 al 35 %. Sbagliato aggiungere  a queste penalizzazioni altre, vale a dire la possibilità di uscire nel senso che una donna può uscire a 58 anni  se ha due figli, a 59 se ne ha 1,  diversamente esce a 60. Quale ragione è questa? E se una donna non ha potuto avere figli  o se ha fatto una scelta personale, familiare, legata anche alla  condizione lavorativa, perché penalizzarla? Il Governo deve tornare sui propri passi.» ha concluso il Segretario Generale della Cisl nazionale Luigi Sbarra.   Fonte:https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/assemblea-nazionale-dei-delegati-e-pensionati-della-cisl-migliorare-la-manovra-contrattare-le-riforme-sbarra-necessario-uno-sforzo-in-piu-sulla-perequazione-delle-pensioni-non-rinunceremo-a/
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12/12/2022 “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme” ad Ancona l’assemblea regionale dei delegati Cisl
Oltre 200 rappresentanti di tutti i settori lavorativi, pubblici e privati e di tutta la regione si sono riuniti stamattina, lunedì 12 dicembre, al Conero Break di Ancona per l’assemblea regionale dei delegati Cisl in vista dell’assemblea nazionale che si terrà a Roma giovedì 15 dicembre. I lavori, alla presenza del Segretario Confederale della Cisl Nazionale, Giorgio Graziani, hanno affrontato i principali temi del confronto con il Governo, nel solco della responsabilità, sulla Legge di Bilancio 2023 e sul cammino delle riforme, con lo scopo di incalzare la politica a migliorare la Manovra come prima tappa di un percorso di cambiamento partecipato per affrontare anche i grandi temi degli investimenti e delle riforme, a partire da previdenza e fisco, politiche attive, strategie industriali ed energetiche, sanità e politiche sociali, scuola e non autosufficienza, lotta alla povertà, sostenibilità. Innovazioni indispensabili per costruire un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare solidarietà, crescita, coesione e sostenibilità sociale. A conclusione dei lavori, Graziani ha espresso il giudizio articolato della Cisl sulla Legge di Bilancio: «Apprezziamo lo sforzo sui premi di risultato, ma su pensioni e fisco servono misure più eque ed efficaci – ha dichiarato il Segretario Confederale - Insieme, possiamo migliorare questa Manovra e costruire una prospettiva. Questo non è il momento di scioperare, ma di far ripartire il Paese insieme». «La Legge di Bilancio è un passaggio importante per dare soluzione a tanti problemi che si stanno manifestando – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche - Alcune misure previste vanno già nella giusta direzione, ad esempio per dare supporto adeguato ad imprese e famiglie per affrontare l’emergenza energetica. Servono misure più incisive per rafforzare la contrattazione e avviare una nuova fase di rilancio dell’economia, qualificando il lavoro, rafforzando le reti di welfare e potenziando le infrastrutture».
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12/12/2022 Dall’Agenda sociale alla Legge di Bilancio 2023
Il volantone a cura della Cisl Nazionale sulla Legge di Bilancio    
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07/12/2022 Manovra Cisl: “15 dicembre a Roma Assemblea Nazionale dei delegati per migliorare la manovra e contrattare le riforme”
 “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme”: è  lo slogan dell’Assemblea nazionale di delegate e delegati convocata dalla Cisl il 15 dicembre a Roma per ribadire il giudizio articolato del sindacato di via Po sul DDL Bilancio e incalzare Governo, gruppi parlamentari e partiti politici a migliorarlo. «L’inizio del percorso di approvazione della Finanziaria – si legge in un comunicato della Cisl Nazionale – chiama la Cisl a mettere in campo un’iniziativa nazionale nel solco della responsabilità, in cui indicare gli avanzamenti e le criticità nel testo approvato dal Consiglio dei ministri, riaffermando che la via del miglioramento passa dal confronto e dal negoziato con le forze politiche e istituzionali, a partire dall’Esecutivo. È il motivo per cui la Cisl ha inviato a tutti i soggetti parlamentari e politici richiesta di incontro finalizzata a rappresentare le proposte emendative sui dossier di lavoro, crescita, sanità e politiche sociali, pensioni, salari e contrattazione. Vogliamo aprire un confronto che vede nell’approvazione della Legge di Bilancio una prima e importante tappa di un percorso di cambiamento partecipato, e affrontare in questo ambito anche i grandi temi degli investimenti e delle riforme, a partire da previdenza e fisco, politiche attive, strategie industriali ed energetiche, sanità e politiche sociali, scuola e non autosufficienza , lotta alla povertà, sostenibilità . Innovazioni indispensabili per costruire un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare solidarietà, crescita, coesione e corresponsabilità sociale. »   fonte: https://www.cisl.it/comunicati-stampa/manovra-cisl-il-15-dicembre-a-roma-assemblea-nazionale-di-delegati-per-migliorare-la-manovra-e-contrattare-le-riforme/    
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25/11/2022 "Jesi 2040 - Meno giovani, più anziani: opportunità e sfide nelle relazioni sociali del nostro futuro"
Giovedì 1 dicembre il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi interverrà all'incontro pubblico "Jesi 2040 - Meno giovani, più anziani: opportunità e sfide nelle relazioni sociali del nostro futuro"  organizzato  e promosso dall' Azione Cattolica di Jesi nell'ambito del Laboratorio di cittadinanza e partecipazione . All'iniziativa, che si svolgerà a partire dalle ore 17,30  a Jesi - presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni, Corso Giacomo Matteotti, 19 - interverranno Franco Pesaresi, Direttore Asp 9, e Fabio Ragaini, Responsabile Gruppo Solidarietà Moie di Maiolati Spontini. I lavori saranno moderati da Pietro Balducci. 
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24/11/2022 Farmacie Comunali di Jesi, per tutti gli iscritti Cisl sconti e servizi a tariffe agevolate
La Cisl Marche ha attivato una nuova convenzione con Jesi servizi spa  riservata a tutti gli iscritti per l'acquisto di prodotti e servizi a prezzi agevolati nelle Farmacie Comunali di Jesi .  Nello specifico sarà possibile beneficiare di una scontistica   dal 4% all'8%,  per i prodotti parafarmaco, cosmetica, alimentazione speciale e presidi sanitari assorbenti, oltre a tariffe speciali per tamponi covid, ECG, Holter pressorio, Holter cardiaco e screening densiometria ossea.  Le agevolazioni riservate a tutti gli iscritti Cisl Marche -  presso le Farmacie Comunali di Jesi (AN) rispettivamente in via  Ancona, 13/A e  in  via S. Francesco,75 -  sono  valide dal 1 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023  Scopri tutte le convenzioni riservate agli iscritti CISL MARCHE al link:https://cislmarche.it/convenzioni
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24/11/2022 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Per un mondo libero dalla violenza sulle donne CGIL CISL UIL Marche al fianco delle donne iraniane e afghane: donne vita e libertà - “jin, jiyan azadî”
Donne. Vita. Libertà. Lo slogan delle donne curde rivoluzionarie che risuona ogni giorno nelle manifestazioni di protesta in Iran ha riecheggiato anche nella nostra regione. Nonostante la censura iraniana, non si è arrestata l’onda di solidarietà da tutto il mondo, a seguito del femminicidio di Mahsa Ahmini.  «E ‘importante continuare a tenere i riflettori accesi sulla condizione femminile in tutto il mondo. -affermano Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie regionali di CGIL, CISL, UIL - Il sentore che abbiamo è che ci sia un arretramento che colpisce le donne ovunque e la storia delle donne afghane e iraniane. Quello che accade altrove non ci deve lasciare indifferenti, ma ci deve insegnare che dobbiamo vigilare sempre su diritti e libertà.»  La donna è da sempre il fulcro del cambiamento, la sua vita e la sua libertà è la vita e la libertà per tutti, come dimostra il fatto che in Iran la protesta delle donne ha da subito trovato la solidarietà degli uomini e insieme chiedono non solo l’abolizione dell’obbligatorietà dell’hijab, ma anche di vivere sotto un diverso sistema di governo che rispetti i diritti fondamentali della persona. Le generazioni che manifestano a partire da quelle piazze e poi in tutto il mondo sono un movimento contro la cultura patriarcale di oppressione, per il diritto di scelta e di autodeterminazione di donne e uomini che riesce a raccogliere la solidarietà di tutti e che parla a tutti. Secondo Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli «Il controllo sul corpo delle donne cammina di pari passo con la violazione di altri diritti e libertà, compresi quelli del lavoro e sindacali. Lontana dall’essere una celebrazione rituale, questa giornata deve farci riflettere sulla condizione femminile in ogni parte del mondo, anche in Italia e nelle Marche.» I dati diffusi dalla Regione evidenziano che le richieste ai Centri Antiviolenza delle Marche sono aumentate: 663 donne si sono rivolte ai CAV, 180 in più rispetto al 2020 a testimoniare l’emergenza del fenomeno, come purtroppo hanno evidenziato anche i recenti femminicidi avvenuti ad Osimo e a Fano. Certo va riconosciuto che, rispetto al passato, la capillarità dei CAV e la diffusione delle campagne antiviolenza hanno favorito l’emersione di un fenomeno in passato spesso nascosto. Delle donne che si sono rivolte ai CAV marchigiani 489 sono italiane, 174 straniere e la fascia d’età più esposta è quella che va dai 30 ai 50 anni, donne adulte in maggioranza coniugate o unite civilmente e proprio entro le mura domestiche si sviluppa la maggioranza delle violenze. «Il consolidamento della RETE ANTIVIOLENZA territoriale, di cui anche CGIL CISL UIL sono parte attiva, è più che mai una priorità per accogliere e tutelare le donne e per prevenire la violenza» sottolineano Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli Le donne vittime di violenza chiedono ascolto, consulenza psicologica e legale, orientamento, accompagnamento e sostegno all’autonomia per cui alloggio e lavoro sono fondamentali. Proprio il lavoro deve essere il fattore principale di emancipazione, di libertà e di valorizzazione per le donne, mentre spesso purtroppo nel lavoro si consumano forme di violenza o di esclusione. 170000 donne disoccupate, 167000 donne inattive, 759 lavoratrici madri che hanno lasciato il posto di lavoro in un anno, 51,1% delle donne part time e 23,2 a tempo determinato, 14.279 € retribuzione media lorda annua delle donne a fronte dei 18.109 € di retribuzione media lorda annua degli uomini sono dati che ci testimoniano come ancora troppe donne nelle Marche siano escluse dal mondo del lavoro o lavorino in condizione di precarietà, con bassi salari, con scarse tutele. E troppe donne ancora nei luoghi di lavoro subiscono discriminazioni, ricatti, molestie, svalorizzazione e marginalizzazione, disparità salariale e nei percorsi di carriera. Fenomeni da combattere con energia affermando nei luoghi di lavoro e nelle nostre comunità una cultura delle pari opportunità e del valore. «Per questo oggi  - concludono - rilanciamo il nostro impegno a tutela dei diritti delle donne e del lavoro delle donne per la protezione, la prevenzione, la lotta alla violenza e alle discriminazioni con l’assistenza, la formazione e la sensibilizzazione culturale, perché il lavoro deve promuovere per tutte e tutti VITA e LIBERTÀ”.
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22/11/2022 Lavoro, Sviluppo, Welfare: le richieste urgenti di Cgil, Cisl, Uil alla Regione. “Sino ad oggi, relazioni inadeguate”
Lavoro, Sviluppo, e  Welfare:  su questi temi, Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione di avviare un confronto per il rilancio delle Marche. Temi su cui i sindacati ripropongono  le loro priorità annunciando che, da subito, prenderanno il via assemblee nei luoghi di lavoro e in tutti i territori. Di questo si è discusso oggi, ad Ancona, all’H3 Coworking, nel corso dell’assemblea regionale, dal titolo: “versomarche2025”: per un nuovo sviluppo delle Marche”. In un documento, Cgil, Cisl e Uil individuano proposte concrete  sulle questioni da risolvere per uno sviluppo sostenibile nella nostra regione. Il tutto con una premessa: a due anni dall’insediamento della giunta, ci sono relazioni sindacali che sarebbero inadeguate in un periodo di normalità, figurarsi in un contesto politico e socio-economico complicato.  Per questo, si auspica una nuova stagione di partecipazione. SVILUPPO – Le Marche, secondo gli ultimi dati, stanno perdendo l’aggancio con le regioni più avanzate con un -24% del Pil pro capite in 20 anni; si chiede, dunque, una politica industriale che incentivi i progetti di filiera e di ricerca ma anche di selezionare i settori innovativi considerando che l’investimento in ricerca e sviluppo è solo l’1% del Pil. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di adottare criteri di premialità per le imprese che promuovono processi di miglioramento delle condizioni di lavoro e che si valorizzino le conoscenze e le competenze dei lavoratori. I sindacati fanno presente che, tra i finanziamenti di rilievo, ci sono quelli del Pnrr ma anche i 690 milioni delle risorse ordinarie del fondo europeo per lo sviluppo regionale e i 346 milioni del fondo sociale europeo. INFRASTRUTTURE, SERVIZI PUBBLICI LOCALI, ENERGIA – Per le infrastrutture, Cgil, Cisl e Uil sollecitano un sistema efficiente puntando su tempi celeri per il raddoppio Orte-Falconara, il by-pass, la Fano-Grosseto, l’uscita a nord dal porto di Ancona, la Pedemontana, la terza corsia A14 a sud di Porto Sant’Elpidio, la Mezzina ma anche la Ferrovia dei due mari. Sul trasporto pubblico locale, come sul ciclo dei rifiuti e su quello dell’acqua, si chiede un intervento della Regione contro la frammentazione. E poi, per l’energia, si sollecita un nuovo piano regionale. Sugli appalti, si propone di aggiornare il protocollo d’intesa con la Regione mentre su tasse e tariffe, di rafforzare il carattere progressivo dell’Irpef, studiando soluzioni per agevolare le persone a basso reddito. LAVORO -  Per quanto riguarda il lavoro che non c’è, si chiedono politiche attive, più formazione e investimenti sul sistema della conoscenza; sul lavoro che si perde, 10.500 posti persi nel 2020 e 60.000.000 ore di Cig nel 2021, si invocano tutele e accompagnamento con politiche di lavoro e formazione. Quanto al lavoro che non ha futuro, il 16% di neet nel 2021, si sollecitano incentivi che premino talento e capacità di intrapresa. E poi, sul lavoro “meglio che niente”, con 10mila euro di retribuzione media lorda annua, si chiede di puntare sulla qualità e sulla contrattazione. Sul lavoro irregolare, con un tasso dell’83,4%, si esige la lotta al lavoro nero. Quanto al lavoro non sicuro che registra 16.306 infortuni, si sollecitano più controlli. Per far fronte a questo capitolo, ci sono 296 milioni di euro di fondi Ue cui si sommano altri 50 milioni dello Stato; per il 2022, dal Pnrr, per le Marche ci sono 21.384.000 euro, dal Fondo di potenziamento delle competenze, ci sono 1.470.000 euro. Su tutta questa partita, si propone un Patto per il lavoro e lo sviluppo condiviso. SANITA’ E WELFARE – Sulle Case di comunità, si sollecita  un progetto di distribuzione omogenea, per le strutture residenziali, si chiede di aumentare gli standard di assistenza e il blocco dell’ aumento delle rette. Sul fondo sociale di solidarietà, si chiede che venga esteso in modo strutturale. Quanto ai tempi di attesa per le visite, si sollecita di monitorare il tutto e di applicare regole certe e trasparenti. Per la rete ospedaliera  si auspica un confronto  sui criteri di riassetto mentre si sollecita un rafforzamento della prevenzione (a cominciare dagli organici).    Rispetto al sottodimensionamento del personale del comparto del SSR marchigiano si esige  di potenziare  le dotazioni organiche dal 1 gennaio 2023, quando, con l’operatività delle 5 Aziende Sanitarie Territoriali, rischiano di ampliarsi le differenze di trattamento già esistenti tra i dipendenti delle diverse Aree Vaste dell’ASUR.        
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09/11/2022 Cgil Cisl Uil Marche su mobilità sanitaria e liste attesa: le Marche spendono di più e curano meno
I dati Agenas, elaborati da Ires Cgil, fotografano una situazione della sanità marchigiana davvero preoccupante. Tra il 2020 e 2021 aumentano i volumi e i valori economici della mobilità sanitaria interregionale delle prestazioni di ricovero. In particolare, dopo il crollo del 2020, nelle Marche si evidenzia un forte aumento dei costi per la mobilità passiva (+16,3%), ovvero della spesa effettuata per i propri pazienti verso Strutture Sanitarie, pubbliche e private, fuori dalla regione di residenza. Molto meno accentuato risulta invece l’incremento dei valori economici per la mobilità attiva (+3,7%). Il saldo complessivo nel 2021 è di -21,1 mln di euro. Entrando nello specifico della mobilità passiva, nel 2021 i dati mostrano una forte componente di spesa per mobilità c.d. evitabile, 48,2 mln di euro (48,1% del valore complessivo), ossia per casi di ricovero effettuati fuori regione per ottenere prestazioni disponibili anche sul territorio di residenza. Mentre il valore di spesa per la mobilità c.d. accettabile – ricoveri per i quali la mobilità interregionale si rende necessaria per l’alta specializzazione delle cure richieste – ammonta a 35,7 mln di euro (35,6% del valore complessivo). Meno accentuato il valore della cosiddetta mobilità apparente (16,3 mln di euro), che rappresenta le prestazioni di ricovero riferita ai domiciliati fuori regione. Considerando i costi pro-capite per la mobilità passiva, le Marche detengono la maglia nera rispetto alle altre Regioni d’Italia: per la mobilità accettabile le Marche registrano un costo di 23,8 euro pro-capite, che sale a 32,2 euro pro-capite per la mobilità evitabile; valori più alti rispetto all’Italia nel complesso (13,7 euro pro-capite per mobilità accettabile – 18,9 euro pro-capite per mobilità evitabile). Il focus sugli interventi di chirurgia oncologica mostrano che nel 2021, nelle Marche, 1.009 pazienti (15,72 % del totale dei pazienti marchigiani che ha fatto un intervento di chirurgia oncologica) si sono rivolti presso strutture fuori regione. Di fatto, le Marche mostrano un indice di fuga più elevato rispetto all’Italia in generale.  “Le Marche spendono di più e curano meno”, è chiaro che c’è qualcosa che non funziona, non è così che si garantisce il diritto alla salute.   I cittadini marchigiani hanno il diritto di potersi curare nella propria regione, ma per garantire questo è necessario avere una rete ospedaliera efficiente ed un’adeguata assistenza territoriale, che siano in grado di soddisfare i requisiti di qualità. Anche le liste di attesa per gli interventi non è un dato trascurabile se si vuole evitare la fuga fuori Regione. L’altro dato inquietante, che merita attenzione è l’alta percentuale di chi si rivolge al privato convenzionato. Per  Cgil Cisl e Uil Marche, «questa è una problematica che si continua a sottovalutare a danno soprattutto delle persone più fragili e svantaggiate. La sanità deve essere per tutti e non privilegio concesso solo a chi ha sufficienti disponibilità economiche. I marchigiani hanno bisogno di avere strutture di qualità in cui curarsi, con la certezza dei tempi, sarebbe utile che l’impegno che la regione sta mettendo per riorganizzare “le “strutture di comando” del servizio sanitario entro la fine dell’anno, lo mettesse anche per migliorare i servizi e risolvere i problemi che i cittadini vivono sulla loro pelle.»     LISTE DI ATTESA I dati sulla mobilità trovano parziale riscontro anche in un indicatore come quello dei tempi di attesa. Nel dettaglio, osservando il rispetto dei tempi di attesa per interventi di classe A per tipologia di struttura, emerge che nelle strutture pubbliche marchigiane il 67,1% dei pazienti effettua l’intervento entro 30 giorni dalla prenotazione, contro il 92,8% di quelli che vengono gestiti dalle strutture private accreditate. Tra i due dati si rileva dunque un differenziale di oltre 25 punti percentuale, tra i più alti a livello regionale.   Rispetto tempi di attesa di 30 giorni per gli interventi di classe A per tumori maligni - anno 2021   Regione Privato accreditato   Pubblico P.a. Bolzano - 95,9% Veneto 97,6% 90,9% Valle d'Aosta   89,2% Toscana 87,5% 86,2% Molise 100,0% 84,8% Calabria 92,8% 84,6% Abruzzo 91,0% 79,2% Sicilia 80,0% 76,8% Basilicata - 76,2% Emilia-Romagna 97,0% 71,5% Lombardia 81,1% 70,7% Lazio 71,3% 68,5% Marche 92,8% 67,1% Piemonte 49,2% 65,5% Friuli Venezia Giulia 73,2% 64,9% Campania 96,7% 63,5% Puglia 90,4% 60,6% Liguria 62,9% 60,1% Umbria 96,2% 58,4% P.a. Trento 33,3% 55,4% Sardegna 92,5% 47,8% Fonte: elab. IRES Cgil Marche su dati
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03/11/2022 Nuova convenzione Progetto Agos per gli iscritti Cisl Marche
La Cisl Marche ha attivato una nuova convenzione con Agos riservata a tutti gli iscritti che prevede condizioni vantaggiose per piccoli prestiti. Nello specifico sarà possibile  chiedere un prestito che prevede importi che vanno da 500,00 euro fino a 3000,00 con un tasso fisso promozionale del 4,85%. Questa offerta riservata a tutti gli iscritti Cisl Marche è  valida fino al 31.12.2022. Scopri tutte le convenzioni riservate agli iscritti CISL MARCHE al link:https://cislmarche.it/convenzioni
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28/10/2022 Concluso il Progetto Europeo MOB4APP
Concluso in questi giorni il progetto europeo MOB4APP,   un progetto  che mira a favorire lo sviluppo professionale dei professionisti dell’Istruzione e Formazione Professionale (IFP) al fine di migliorare, gestire e supportare la mobilità a lungo termine degli apprendisti (LTMA).I risultati del progetto hanno fornito  percorsi formativi, risorse e strumenti, in particolare IO1 Programma di formazione,  IO2 Toolkit (Sezione comune; Toolkit per le PMI; Toolkit per gli apprendisti) e  IO3 MOOC. Ogni risultato si rivolge a un gruppo target specifico. Il Programma di formazione e il MOOC sono pensati per i professionisti dell’istruzione e della formazione professionale, mentre il Toolkit è rivolto alle aziende (PMI) e agli apprendisti. Per ulteriori informazioni per  coloro che sono interessati a un supporto nell’organizzazione della mobilità a lungo termine degli apprendisti (LTMA) inviare una mail a: usr_marche@cisl.it
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20/10/2022 Ammortizzatori emergenza alluvione Marche CGIL CISL UIL MARCHE “Serve un intervento legislativo del nuovo Governo”
A seguito dell’incontro con Ministero del Lavoro e Direzione generale dell’Inps, CGIL CISL UIL delle Marche valutano positivamente l’impegno dell’INPS a coprire le sospensioni dell’attività delle lavoratrici e dei lavoratori allargando ai trattamenti del Fondo d’integrazione salariale e dei Fondi bilaterali di solidarietà le facilitazioni per casi di eventi imprevisti già messe in campo per la Cassa Integrazione ordinaria, subito dopo l’alluvione che ha devastato le nostre comunità. Durante l’incontro, richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali, era stata infatti rappresentata la questione della tutela sociale di quei lavoratori e datori che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione ordinaria, ad esempio operai a tempo determinato dell’agricoltura, lavoratori della pesca, lavoratori autonomi e domestici, lavoratori dipendenti impossibilitati a recarsi al lavoro. CGIL CISL UIL hanno inoltre richiesto la neutralizzazione delle settimane di cassa integrazione per l’evento alluvione, in quanto esso si somma ad una situazione di crisi preesistente e, soprattutto per alcuni settori, a possibili rischi connessi all’approvvigionamento di materie prime e all’aumento dei costi energetici. Su questo punto, pur non trascurando il segno di attenzione da parte del Ministero, i sindacati prendono atto con rammarico dell’impossibilità tecnica di intervenire a legislazione corrente. CGIL CISL UIL Marche chiedono con forza alla Regione Marche di sostenere l’iniziativa e di rinnovare la richiesta al nuovo Governo di un intervento legislativo specifico. Il sindacato da parte sua continuerà ad esercitare con forza la propria azione di tutela e rappresentanza affinché siano accolte le istanze di un territorio duramente colpito che deve e vuole ripartire dal lavoro. 
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20/10/2022 Crisi energetica, occupazione, sicurezza sul lavoro: Sauro Rossi ospite in diretta a "Vera Mattina"
Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, è intervenuto ieri, mercoledì 19 ottobre, in diretta a Vera Mattina, su Vera Tv, per parlare di crisi energetica, occupazione e sicurezza sul lavoro.   «La crisi energetica sta impattando su tutti i settori - ha detto Rossi -. Servono misure europee e nazionali per porre rimedio a questa crisi, ma occorre anche ripensare le modalità di lavoro e di produzione, soprattutto per le filiere energivore e a ciclo continuo».   Il Segretario Generale ha poi affrontato il tema del mercato del lavoro nella nostra regione: «Nel 2022 il tasso di occupazione nelle Marche crescerà di poco, ma siamo preoccupati da quanto potrebbe avvenire nei prossimi mesi. Le tre principali criticità, che vorremmo affrontare con la Regione Marche, sono occupazione femminile, occupazione giovanile, rioccupazione delle persone con basso livello di istruzione. Con il rallentamento dell'economia, rischiamo di tornare a un mercato del lavoro asfittico».   Infine, il tema della sicurezza sul lavoro, al centro della manifestazione nazionale che Cgil Cisl e Uil organizzeranno a Roma sabato 22 ottobre. «Nell’ultimo anno, anche nelle Marche, sono complessivamente peggiorate le condizioni di sicurezza sul lavoro: la manifestazione nazionale di sabato prossimo a Roma serve a rilanciare i punti cardine per rafforzare la sicurezza e tutelare la salute dei lavoratori: formazione a tutto campo, sostegno alle imprese che operano per migliorare la sicurezza, sensibilizzazione sul tema e rafforzamento del sistema dei controlli, anche attraverso un aumento del personale».
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18/10/2022 Part-time ciclico verticale: in arrivo il bonus da 550 euro
Un'indennità di 550 euro una tantum per lavoratrici e lavoratori con rapporto di lavoro dipendente con contratto part-time ciclico verticale: è quanto previsto dal Decreto Aiuti, già convertito in legge. I lavoratori interessati dovranno presentare domanda all’INPS, entro il 30 novembre 2022, esclusivamente in via telematica, utilizzando i canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di Patronato sul portale web dell’Istituto. La domanda è disponibile accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del sito web dell’Istituto www.inps.it, seguendo il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e selezionando la prestazione “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”. Una volta presentata la domanda, sarà possibile visionare e scaricare le ricevute e i documenti prodotti dal sistema, monitorare lo stato di lavorazione della domanda e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento ove necessario. Le credenziali di accesso ai servizi per la presentazione delle domande sono le seguenti: • SPID di livello 2 o superiore; • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); • Carta nazionale dei servizi (CNS). In alternativa al portale web, l’indennità una tantum può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Questi i requisiti per ottenere il bonus:  titolari di contratto di lavoro part-time ciclico verticale nell’anno 2021 con periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e, complessivamente,  non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane alla data della domanda, non gli interessati non devono essre titolari di altro rapporto di lavoro dipendente, percettori di NASPI o di trattamento pensionistico. Ti aspettiamo nelle nostre sedi del Patronato Cisl per aiutarti a presentare domanda.
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18/10/2022 22 ottobre manifestazione nazionale Cgil Cisl Uil a Roma per fermare le stragi sul lavoro
Per fermare le stragi sul lavoro Cgil, Cisl, Uil proclamano una manifestazione nazionale a Roma, sabato 22 ottobre, alle ore 10, in piazza Santi Apostoli. La mobilitazione è stata preceduta da una settimana di assemblee e iniziative territoriali e nei luoghi di lavoro.In Italia, nel 2022, si sono registrati, ad oggi, 600 morti, 400mila infortuni, 77% di irregolarità aziendali. Per le tre Confederazioni «non sono solo numeri, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i loro diritti», per questo invitano tutte e tutti a mobilitarsi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.Sul palco si alterneranno le testimonianze di lavoratrici e lavoratori, prenderanno poi la parola i Segretari Generali confederali:  Luigi Sbarra, Cisl, PierPaolo Bombardieri, Uil e Maurizio Landini Cgil.La manifestazione sarà trasmessa in diretta sui siti e sui canali social delle tre organizzazioni sindacali. fonte: https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/lavoro-cgil-cisl-uil-il-22-ottobre-manifestazione-a-roma-per-la-salute-e-la-sicurezza-appuntamento-ore-10-in-piazza-santi-apostoli-previsti-gli-interventi-di-sbarra-bombardieri-landini/
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17/10/2022 Ricostruzione post-sismica: Cgil Cisl Uil Marche chiedono attenzione al rilancio economico del cratere
La ricostruzione post sisma in centro Italia è ormai in una fase matura: negli ultimi due anni ha fatto registrare una realizzazione importante con l'apertura di oltre 10.000 cantieri nell' edilizia privata e un'accelerazione molto significativa negli interventi pubblici con 365 opere terminate. Cgil, Cisl e Uil delle Marche vogliono mettere in risalto questo risultato positivo nella gestione commissariale della ricostruzione, sottolineando, al tempo stesso, le esigenze di coniugare, alla ricostruzione fisica, misure di rilancio dello sviluppo economico nei territori coinvolti dagli eventi sismici. Il problema che adesso si pone è il passaggio dalla fase emergenziale a quella di amministrazione ordinaria. La caduta del governo Draghi, che aveva approvato lo scorso gennaio un disegno di legge delega per l’adozione del “Codice unico delle ricostruzioni”, ha impedito di coronare con l’approvazione in Parlamento un lavoro prezioso che ha rielaborato l’esperienza di sei modelli precedenti di ricostruzione. La proposta, approvata da tutti i gruppi parlamentari, ha previsto la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alla ricostruzione sul piano nazionale, nell'ambito della Presidenza del Consiglio in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con la possibilità di nomina di commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse e l'introduzione di uno "stato di ricostruzione" che segue lo "stato di emergenza”, preparando un passaggio coordinato tra la prima assistenza alla popolazione con la gestione dello stato di emergenza affidati alla Protezione Civile, alla fase successiva con la piena responsabilità dei livelli regionali e locali. Il sistema proposto rischia ora di essere di essere messo in discussione facendo rinascere antiche e pericolose impostazioni dispersive e frammentarie o centralistiche e non partecipate. Fin dall'inizio l'opera della ricostruzione, che riguarda un danno nel complesso di circa 27 miliardi che con gli aggiornamenti inflazionistici viene oramai calcolato oltre 30 miliardi, è stato quello di affiancare agli aspetti fisici, territoriali e urbanistici quelli dello sviluppo economico. Come recita la conclusione di un rapporto OCSE – Università di Groningen sulle politiche di rinascita post-sismica, la chiave per la ripresa economica sociale sta nello sviluppo delle attività a più elevata intensità di conoscenza ed il sostegno alla crescita economica. Ora è arrivato il momento di affiancare alla ricostruzione fisica il sostegno al rilancio economico, assegnando un ruolo centrale al sistema scolastico, delle università e degli altri centri di trasferimento di innovazione e conoscenza. A tal fine, riteniamo fondamentale coinvolgere le organizzazioni di rappresentanza del mondo del lavoro, finora lasciate troppo a margine del processo di ricostruzione. Senza possibilità di produrre reddito e di esercitare diritto di cittadinanza non c'è la possibilità di permanenza sul territorio della popolazione. Altro punto qualificante è garantire che i finanziamenti alle aziende abbiano ricadute virtuose per i lavoratori, implementando tutte le forme di contrattazione volte a rafforzare i diritti negoziali, anche sotto forma di misure di welfare aziendale. L'esperienza commissariale ha visto l'impostazione del cosiddetto CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo); sulla scorta del CIS è stato poi elaborato il Fondo Complementare area sisma 2009-2016, riuscendo a ricavare nell'ambito del dell'intervento straordinario PNRR un fondo di 1780 milioni, di cui 1080 riferiti alla ricostruzione pubblica delle città e 700 milioni riferiti allo sviluppo economico. Sulle basi del Fondo complementare, intrecciate alle politiche comunitarie che hanno le medesime priorità del PNRR, bisogna insistere nel futuro. Bisognerà infine bilanciare il rapporto che riguarda le Agenzie nazionali, (Casa Italia, la Protezione Civile i vari Ministeri) con il Parlamento per quello che riguarda l'aggiornamento e monitoraggio ed il finanziamento futuro della ricostruzione, per adesso finanziata per circa 17 miliardi sui circa 30 necessari. L'altro livello fondamentale, in una logica sussidiaria, è il passaggio alla fase ordinaria della ricostruzione, che incentra nelle Regioni e nei Comuni la fase programmatica di indirizzo dello sviluppo economico. Come Cgil, Cisl e Uil delle Marche auspichiamo quindi che il nuovo Parlamento e il nuovo Governo lavorino per mantenere un impianto i cui risultati siano convincenti e alla creazione di uno strumento pronto per ogni evenienza calamitosa e capace di organizzare in maniera efficiente il livello centrale e le sue complesse ramificazioni con quello locale che, finita l'emergenza, ridiventi protagonista degli indirizzi dello sviluppo. Il tema della ricostruzione è indissolubilmente legato allo sviluppo e alla conseguente sopravvivenza delle aree interne della nostra regione, pertanto deve essere attenzionato costantemente e alimentato con approfondimenti ed iniziative. Ne va del futuro dell’intera nostra regione.
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17/10/2022 17 Ottobre 2022 Giornata Mondiale della lotta contro la povertà – Al via l'Osservatorio sulle vulnerabilità promosso dall' Alleanza contro la Povertà nelle Marche
L’Alleanza contro la Povertà nelle Marche nasce a Loreto il 17 Ottobre del 2015, nella ricorrenza della Giornata mondiale di lotta contro la povertà indetta dall’ONU nel dicembre del 1992. E’ un’alleanza di scopo, e come a livello nazionale, raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nella nostra Regione. Oggi ne fanno parte: ACLI Marche ▪ CARITAS Marche ▪ CISL Marche ▪ CGIL Marche ▪ UIL Marche - Forum Regionale Terzo Settore ▪ CSV Marche ▪ Confcooperative Marche ▪ LegaCoop Marche ▪ Adiconsum Marche ▪ Arci Marche ▪ Gruppi di Volontariato Vincenziano ▪ Banco Alimentare ▪ Save the children ▪ Ordine Assistenti Sociali Marche. L’obiettivo dell’Alleanza contro la Povertà nelle Marche è quello di mettere a punto specifiche misure per contrastare la povertà assoluta e quindi l’esclusione economica e sociale e di costruire un sistema stabile di relazioni tra soggetti delle istituzioni pubbliche, terzo settore e forze sociali e non solo,« perché siamo convinti che nessuna risposta realmente efficace si potrà avere senza questa necessaria costruzione di una rete attiva sul territorio tra pubblico e privato sociale, forze sociali, mondo produttivo e non solo, che insieme collaborino al reinserimento sociale delle famiglie in difficoltà, sotto la soglia della povertà. - sottolinea Fabio Corradini, portavoce Alleanza contro la Povertà nelle Marche -  Come anticipato nel semiario del 23 giugno scors, promosso d’intesa con la Regione Marche, grazie al lavoro svolto da Andrea Tondi  della Caritas Marche, Marco Amichetti, di CGIL Marche e Carmen Carotenuto di CISL Marche, abbiamo realizzato il primo Report 2022 (dati riferiti al periodo 2019- 2021) dell'Osservatorio sulle Vulnerabilità nelle Marche che abbiamo fortemente voluto per monitorare, osservare e studiare l’andamento delle povertà ed i nuovi rischi sociali che si annidano sul territorio regionale, rendendo vulnerabili e ancor più fragili cittadini e famiglie.» Sono stati selezionati degli indicatori al fine di fornire elementi utili e validi per una lettura annuale dell’evoluzione del  fenomeno povertà  a supporto di proposte e scelte progettuali e programmatiche da poter condividere con i soggetti interessati coinvolti, prima tra tutti la Regione Marche. Tali indicatori rispondono ad alcuni criteri specifici: •  disponibilità dell’informazione su banche dati accessibili (es. Istat, Inps, Mef); •  reperibilità dell’informazione in archi temporali; •  coerenza della struttura per evitare quanto più possibile una sovrapposizione tra i vari indicatori elementari; •  utilità per realizzare focus di approfondimento su specifici argomenti Tra i dati più significativi che emergono dal Report 2022, rispetto all'area lavoro, nel triennio 2021-2019 gli occupati nelle Marche sono scesi a -15.930 unità, in prevalenza donne con -11.183. Dal lato della qualità del lavoro, emerge che la tipologia maggiormente presente nelle assunzioni è il contratto a termine, che nel triennio rappresenta sempre una quota superiore al 38% (dati Istat e INPS). Allo stesso tempo le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate nel corso del triennio presentano dati molto altalenanti: 14.396.619 ore nel 2019, 102.206.439 ore nel 2020, rispetto al 2021 con 59.818.216 ore. Il dato del 2020 è inconsueto rispetto agli anni precedenti e contribuisce a mostrare quale sia stato l’effetto della pandemia sull’intensità di impiego del fattore lavoro, di fatto diminuite nel 2021 (dati INPS). Secondo i dati dell’area cosidetta trasversale (socio lavorativa) dal punto di vista demografico si evince che la popolazione marchigiana invecchia, gli over 64 nel 2021 sono 381.162, il 25,8% della popolazione e l’indice di dipendenza anziani (ossia il rapporto tra ultra 65enni e popolazione attiva) è in crescita, difatti dal 39,8% del 2019 si è passati al 40,8% del 2021 (dati Istat). Secondo i dati dell’area sociale (dati INPS e ISTAT) i nuclei richiedenti almeno una mensilità del reddito di cittadinanza sono in aumento: da 14.180 del 2019, si è passati a 19.005 del 2020, a 20.045 del 2021 (+5.865 variazione tra 2021-2019) e l’incidenza di coloro che vivono in famiglie in povertà relativa è lievemente in calo, in media nel triennio rappresentano il 13% (-1,8% variazione tra 2021-2019). Nel complesso i dati demografici e quelli sui redditi attestano un progressivo invecchiamento della popolazione ed un impoverimento sia per la popolazione attiva che anziana, con effetti significativi che comportano  alla rinuncia ad un’adeguata alimentazione, in quanto in media solo il 20,2% della popolazione dai sei anni in su fa pasti completi con frutta e verdura, ed una progressiva rinuncia alle prestazioni sanitarie passando dal 6,9% del 2019 all’11,3% del 2021 (variazione tra il 2021- 2019 del 4,4%). Per l’area dell’abitare, dai dati raccolti presso i Centri di Ascolto Caritas si evince un aumento significativo dei senza fissa dimora: dal 2019 al 2021 hanno osservato una crescita del 13,6%. «Come Alleanza contro la Povertà nelle Marche, siamo convinti che la vera sfida che ci attende è quella di fare tutti gli sforzi possibili per cercare di collaborare, fare sistema, per creare una rete virtuosa volta a contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita di famiglie e cittadini marchigiani, costruendo un “modello” d’intervento condiviso da promuovere insieme, Istituzioni Pubbliche, terzo settore, forze sociali ed altri attori interessati. - rilancia e conclude Fabio Corradini - E’ nostra intenzione organizzare al più presto, sempre d’intesa con la Regione Marche, un seminario di studio ed approfondimento su quanto emerge dal questo primo Report per avviare subito il percorso sopra descritto, che ci deve portare a valutare quali azioni mettere in atto congiuntamente per contrastare il fenomeno della povertà e dare un concreto aiuto alle famiglie in difficoltà.».        
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10/10/2022 CGIL, CISL E UIL MARCHE CONTRO LA STRAGE SUL LAVORO: LUNEDI’ 10 OTTOBRE UN’ORA SCIOPERO MANIFESTAZIONE REGIONALE AL PORTO DI ANCONA
“Fermiamo la strage sul lavoro”: con questo slogan, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno proclamato un’ora di sciopero con assemblee, lunedì 10 ottobre, nelle principali aziende delle Marche e incontri con le varie Prefetture della regione. Ad Ancona si svolgerà la principale manifestazione regionale: si terrà presso lo scalo dorico, di fronte all’ingresso di Fincantieri, sotto l’arco di Traiano, dalle ore 10,30 alle 11,30.Per quella giornata, sono previste circa 60 assemblee in tutte le Marche che coinvolgeranno circa 6mila lavoratori. L’obiettivo della mobilitazione è di chiedere più controlli, maggiore formazione e sicurezza. Nelle Marche, da gennaio ad agosto 2022, si sono registrati 13.018 infortuni sul lavoro, circa il 23% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Sono per lo più i giovani, under 19, a pagare il conto, e gli over 50: in queste fasce di età si concentra il 45% degli infortuni. Da gennaio ad agosto, i mortali sono stati 20 ovvero una media di 2,5 al mese. I settori più colpiti sono i trasporti e logistica con un incremento del 201%, le costruzioni dove l’aumento è del 37%, e i manifatturieri tra cui spiccano i metalmeccanici con un più 13,5%. «Questo peggioramento ha precise responsabilità: nella gestione aziendale della sicurezza e della prevenzione, in un mercato del lavoro sempre più precario e irregolare nonché nel mancato rafforzamento del sistema pubblico dei controlli.  - sottolineano Cgil Cisl Uil Marche - La prevenzione si fa con la formazione/informazione vera, capace di coinvolgere tutti i soggetti: dalle istituzioni al sistema scolastico, dalla rappresentanza del mondo delle imprese a quella dei lavoratori.» «Per questo, la proclamazione dell'ora di sciopero con assemblee nei luoghi di lavoro, è solo la prima fase di un percorso che ci porterà alla manifestazione unitaria nazionale a Roma del 22 ottobre - rilanciano e concludono le Segreterie unitarie di Cgil Cisl Uil Marche -  in cui verrà data visibilità e voce ai rappresentanti della sicurezza dei lavoratori e ad altre iniziative nei prossimi mesi.»
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22/09/2022 Lavoro, sviluppo, welfare e scuola la CISL MARCHE in formazione
Lavoro, sviluppo economico, welfare e scuola al centro del seminario residenziale promosso e organizzato dalla Cisl Marche, che riprende così, ad Assisi dal 20 al 22 settembre, la tradizione della formazione di fine estate  con il proprio gruppo dirigente.  «Un momento di formazione e approfondimento dedicato a chi ha la responsabilità di governare a tutti i livelli la Cisl marchigiana in un’epoca inedita, dove l’attività di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori assume forme e traiettorie sempre più complesse. – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche – Un impegno, preso in occasione del nostro ultimo Congresso della Cisl delle Marche, fatto di contenuti, visioni e ipotesi di azione,  che inizia così ad essere declinato, nell’ottica del pragmatismo cislino, nella vita quotidiana della nostra esperienza sindacale.  In particolare tenteremo di comprendere in maniera più approfondita cosa possa significare dare un’impronta sociale allo sviluppo, con un approccio che sentiamo essere tutto orgogliosamente nostro, della Cisl, riprendendo le parole di J. Jaurés, quello basato sul “coraggio di andare verso l’ideale comprendendo la realtà “» I lavori del primo giorno sono stati  aperti dall’intervento di Barbara Zagaglia, docente di demografia UnivPM, “Oltre la “dittatura” della demografia, verso una demografia inclusiva” e conclusi dal Segretario Cisl nazionale Andrea Cuccello . Mercoledì 21 settembre è stata la volta, da remoto,  di Francesco Seghezzi, Presidente della Fondazione Adapt, Stefano Raia, Dirigente del Coordinamento dei servizi per il lavoro e Collocamento mirato ANPAL su “Politiche attive, gestione delle transizioni e protagonismo delle agenzie formative: quale futuro per un lavoro di qualità?” . Sono intervenuti inoltre  Roberto Benaglia, Segretario Generale Fim Cisl nazionale e Stefano Mastrovincenzo, Presidente di Ial Nazionale su “Manifattura, ambiente, formazione: il nostro sguardo sul futuro del lavoro”; Donato Iacobucci, docente di Economia dei sistemi industriali all’UnivPM, Emanuele Frontoni, docente di Sistemi di elaborazione delle Informazioni all’UniMC e Francesco Fatone, docente di Circular processes and chemical- environmental plants all’UnivPM  su “Lo sviluppo delle Marche tra impresa, territorio e sostenibilità sociale”. La giornata è stata  conclusa dal Segretario Cisl nazionale Giorgio Graziani. L’ultimo giorno è stato dedicato al tema della scuola e della formazione  con gli interventi di Laura Formenti,  docente di Pedagogia della famiglia all’UnivMIBicocca  e Alessandra Rucci, Dirigente scolastico  Liceo Scientifico “G.Galilei” di Ancona, su “Trasformare la formazione: come rigenerare la prospettiva del tempo- scuola e dell’apprendimento permanente?”. Ha portato il suo contributo la Segretaria Generale della Cisl Scuola nazionale, Ivana Barbacci con  “Una scuola, più generazioni: come ripensare la rete della conoscenza di fronte alla sfida delle dinamiche demografiche?”. Ha concluso  i lavori della tre giorni, in collegamento da remoto il Segretario Generale della Cisl Lugi Sbarra. «Due giorni di lavoro con un programma ricco ed intenso con relatori di spicco che  ci hanno aiutato negli approfondimenti e nelle riflessioni. Siamo consapevoli che per qualificare la nostra azione di rappresentanza dobbiamo sempre sapere ben definire le caratteristiche di una comunità, registrandone i bisogni, le aspettative, scorgerne le debolezze e le potenzialità, fotografando l’oggi e provando a delinearne il domani nel segno della inclusione e della coesione sociale. – rilancia e conclude il Segretario Generale della Cisl Marche - Occorre tornare ai posti di lavoro e ai territori come luoghi di partecipazione, ambiti di socialità e sviluppo ma anche di scambio gratuito, di tessitura di legami solidali, espressioni di piccole e grandi comunità di destino. E questo presuppone presenza, impegno e testimonianza coerente.»
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21/09/2022 Infortuni sul lavoro: aumento del 20% rispetto allo scorso anno
Aumentano del 20% rispetto allo scorso anno gli infortuni sul lavoro nella nostra regione. La Cisl lancia l'appello a non abbassare la guardia sul fronte della sicurezza. L'intervista di Tvrs a Massimo Giacchetti, Responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cisl Marche
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20/09/2022 Alluvione: Cgil Cisl Uil Marche lanciano fondo di solidarietà per le popolazioni colpite
Le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil Marche hanno istituito un fondo di solidarietà per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha sconvolto il nostro territorio. Per aderire, basta fare una semplice donazione sul CC IT32U0538702684000003692832 attivato presso BPER e intestato a CGIL, CISL, UIL DELLE MARCHE FONDO DI SOLIDARIETÀ PER LE POPOLAZIONI COLPITE DALL’ALLUVIONE.  Le organizzazioni sindacali effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza e la trasparenza nella destinazione e la rapidità nella realizzazione. Sono in fase di valutazione altre iniziative congiunte con le associazioni datoriali.  La raccolta fondi avrà termine il 31 dicembre 2022.
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14/09/2022 Il Progetto Mob4App aderisce alla piattaforma EPALE
Mob4App, progetto co-finanziato dal programma Erasmus+ sulla mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa che vede Cisl Marche come unico sindacato italiano tra i partner, aderisce alla piattaforma EPALE, community europea multilingue e a iscrizione aperta di professionisti dell'apprendimento degli adulti, tra cui insegnanti e formatori degli adulti, personale che si occupa di orientamento e sostegno, ricercatori, accademici e responsabili delle politiche. EPALE è finanziato dal programma Erasmus+ ed è parte della strategia dell'Unione europea per la promozione di maggiori e migliori opportunità di apprendimento per tutti gli adulti. Sul sito della piattaforma EPALE sono stati recentemente pubblicati i documenti relativi ai primi due output intellettuali del progetto Mob4App: il primo riguarda il programma di formazione per gli operatori della formazione professionale, il secondo è un toolkit, una "cassetta degli attrezzi" per apprendisti e piccole - medie imprese impegnati nei progetti di mobilità transnazionale. Il programma di formazione mira a consentire l'acquisizione di competenze teoriche e abilità pratiche per la promozione della mobilità transfrontaliera a lungo termine degli apprendisti ed è il risultato di diverse fasi di lavoro intraprese dai partner del progetto durante i primi 6 mesi e di test pilota. Durante la prima fase, sono state svolte due sessioni di gruppo in ciascuno dei paesi partner per comprendere quali sono le esigenze di metodologie didattiche, materiali di supporto, nonché conoscenze e abilità per implementare la mobilità a lungo termine. Nella seconda fase, dopo aver raccolto feedback e valutazioni dalla sperimentazione pilota, è stato affinato il programma di formazione, che si compone di 7 moduli per un totale di 32 ore di corso per migliorare le competenze degli operatori della formazione professionale nell'implementazione, gestione, promozione e supporto -mobilità a termine degli apprendisti. Il programma di formazione è disponibile in sei lingue: olandese, inglese, tedesco, italiano, polacco e spagnolo. Il toolkit per le aziende e gli apprendisti punta a fornire loro informazioni chiave, guide e strumenti pratici per il supporto e la gestione della mobilità a lungo termine. Più di 60 questionari sono stati raccolti da PMI e più di 40 da operatori della formazione professionale da luglio 2021 a settembre 2021 per poi sviluppare il toolkit. I questionari sono stati raccolti nei 6 paesi in cui risiedono i partner del progetto. Attraverso questi questionari, si è stati in grado di raccogliere sufficiente esperienza nella guida e nel supporto della mobilità a lungo termine. Il toolkit è suddiviso in una parte comune per PMI e apprendisti e due parti esclusive con contenuti focalizzati su diverse tipologie. Il toolkit è disponibile sia nella piattaforma online che in formato pdf, all'interno del quale PMI e apprendisti possono scegliere la propria strada. La piattaforma è suddivisa in diverse sezioni: una comune con focus sul quadro giuridico e sulle regole contrattuali; una sezione per le PMI (ruoli e responsabilità, fonte di informazioni, modalità di candidatura, attività preparatorie, valutazione, tutoraggio e formazione in azienda, benefit, input finanziari, dove trovare PMI, apprendisti e organizzazioni disponibili, informazioni pratiche, lingua sbarre); una sezione per gli apprendisti (ruoli e responsabilità, fonte di informazioni, modalità di candidatura, attività preparatorie, valutazione, tutoraggio, benefit, input finanziari, dove reperire PMI e organizzazioni disponibili, informazioni pratiche, barriere linguistiche, risultati e certificazioni); e un glossario.  
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07/09/2022 Le proposte di CGIL CISL UIL Marche ai candidati alle elezioni politiche 2022
Le Segreterie Regionali di Cgil Cisl e Uil Marche intendono condividere con i candidati alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre le proposte del sindacato sui temi del lavoro, dello sviluppo, delle infrastrutture, della sostenibilità e dell'equità sociale. Responsabilità e cura del bene comune, centralità del lavoro, solidarietà intergenerazionale, inclusione e coesione sociale, rispetto e promozione dei diritti civili e sociali delle persone nelle comunità, costituiscono per Cgil Cisl e Uil delle Marche l’orizzonte valoriale entro cui collocare le politiche volte a uno sviluppo equo e sostenibile. Facciamo appello alle forze politiche affinché si misurino con le nostre proposte e ai candidati nelle Marche affinché si impegnino a rappresentare le istanze della nostra comunità.    LAVORO  La priorità della nuova legislatura deve essere costituita da politiche mirate di protezione del lavoro e garanzia della sua qualità, in ogni settore, pubblico e privato: aumentare i salari, fermare la precarietà, favorire una equa distribuzione ed organizzazione del lavoro, garantire legalità e sicurezza sul lavoro. La condizione di precarietà rappresenta la radice dell’impoverimento salariale oltre che delle condizioni di arretramento di diritti e tutele e la bassa crescita di nuovi posti di lavoro di qualità. Per questo è necessario intervenire riconoscendo la centralità del lavoro, riducendo le forme di lavoro precarie e favorendo l’attivazione di rapporti di lavoro stabili e tutelati: risposte concrete e tangibili all’impoverimento dei salari, alla perdita di valore del lavoro e alla creazione di nuova occupazione di qualità.  La deregolamentazione del mercato del lavoro, attuata negli anni, ha portato alla proliferazione delle tipologie contrattuali, alla frammentazione dei cicli produttivi, alla svalorizzazione del lavoro.  Contrastare la precarietà vuol dire garantire occupazione stabile e di qualità, costruire un sistema organico di diritti e tutele, contrastare il fenomeno in aumento del lavoro povero. Con particolare attenzione ai giovani e alle donne, che pagano oggi il prezzo più alto.  Ruolo fondamentale giocano adeguate politiche attive del lavoro e determinante deve essere la funzione svolta dai Servizi per l’Impiego, in sinergia e con il supporto dei servizi privati accreditati, ricostruendo una filiera delle politiche attive del lavoro che metta strutturalmente a sistema: presa in carica, orientamento, accompagnamento, incontro domanda-offerta di lavoro, personalizzando le azioni in base ai bisogni differenziati di lavoratori e disoccupati. Una azione di indirizzo e verifica dal nazionale sulla progettazione, programmazione e sulle azioni realmente messe in campo dalle regioni è indispensabile e va adeguatamente strutturata. I sistemi di istruzione e formazione devono integrarsi, programmando e investendo sulle nuove competenze necessarie ad affrontare e vincere le sfide che le transizioni ecologica-ambientale e digitale rappresentano per lo sviluppo del territorio, ma senza impoverire o aziendalizzare il valore culturale della formazione pubblica e garantita a tutti.  Le politiche per il lavoro posso essere anche il sostegno ad un necessario processo di riqualificazione dell’industria e del terziario, con il rilancio e la trasformazione di tutti i sistemi produttivi, individuando in anticipo fabbisogni e bacini occupazionali e coniugando politiche del lavoro e politiche industriali, favorendo la contrattazione decentrata, per accrescere produttività, valorizzare il lavoro e le competenze, oltre che per aumentare la qualità del lavoro e delle retribuzioni.  Il PNRR e i piani regionali di attuazione dello stesso sono stati una opportunità, non completamente colta, di condividere un impegno progettuale con le parti sociali, per garantire una coesione sociale che non lasci soli i più vulnerabili; i momenti di condivisione e di confronto, teoricamente garantiti dalle intese nazionali, non sono sufficientemente attuati e la loro efficacia e qualità sono molto lontane dall’essere quelle auspicate e utili.  È necessario attivare misure per aumentare i salari: attraverso una spinta al rinnovo dei CCNL, con norme chiare sulla rappresentanza e sulle clausole sociali, che colpiscano dumping contrattuali, illegalità e sfruttamento; attraverso l’introduzione, nel rispetto di quanto previsto dalla Direttiva europea, di un salario minimo che prenda a riferimento i trattamenti economici e le tutele complessive previste dai CCNL; attraverso una tassazione generale più progressiva ed una agevolata sulle premialità della contrattazione di secondo livello.  Nelle Marche così come nel resto del territorio nazionale, il tema della sicurezza sul lavoro deve assumere una priorità di intervento assoluta: i lavoratori pagano troppo spesso con la perdita della propria vita e della propria salute la bassa cultura della sicurezza, i pochi controlli e la mancanza di investimenti adeguati a garantire la sicurezza a tutti i lavoratori in ogni luogo di lavoro.   SVILUPPO E INFRASTRUTTURE  Le Marche scontano uno storico isolamento sia infrastrutturale che politico rispetto al resto del Paese. Dopo la crisi economica del 2008 che ha messo in evidenza i limiti del vecchio modello industriale marchigiano decretandone la fine, il contesto si è ulteriormente aggravato con il sisma del 2016-2017 che ha modificato profondamente la geografia sociale regionale ed infine con la pandemia, portando la nostra economia tra quelle delle regioni in transizione e quindi delle regioni meno sviluppate. Una politica di sviluppo, di ripresa del sistema produttivo e del tessuto sociale marchigiano, non può non passare per tre macro-fattori: un forte potenziamento delle infrastrutture materiali (ferrovie, strade, Porto, Aeroporto e Interporto) e infrastrutture immateriali (reti digitali); una spinta incisiva sulla ricostruzione delle aree terremotate e rivalorizzazione delle aree interne; l’attivazione delle Zone Economiche Speciali (ZES). La principale e imprescindibile condizione affinché si realizzi quanto sopra è la messa a punto e il compimento di quanto previsto dal PNRR per le Marche in tutte le sue articolazioni.  Le politiche industriali, necessarie per il rilancio del territorio, non possono continuare ad essere assenti dal dibattito nazionale e locale. Negli ultimi mesi le Marche sono salite agli onori della cronaca solamente per le vertenze che hanno toccato alcune importanti aziende del territorio: Elica, Caterpillar, Whirpool, Embraco, Guzzini ad esempio. Vertenze che hanno colpito aree già da tempo in difficoltà e che hanno evidenziato una mancanza di visione relativa al sistema produttivo marchigiano e l’assenza di una politica propedeutica allo sviluppo industriale con il rilancio di una occupazione di qualità.  La fine dell’isolamento marchigiano passa attraverso un sistema infrastrutturale efficiente ed efficace, capace di trasformare le esigenze di un territorio in potenzialità. L’efficientamento della rete ferroviaria marchigiana, oltre ad avere un ruolo nei corridoi europei TEN-T, è un primo fondamentale tassello di un sistema infrastrutturale a rete, utile non solo al nostro territorio ma a tutto il centro Italia: il completamento in tempi celeri del raddoppio della Falconara - Orte e dell’efficientamento della tratta adriatica, con l’arretramento e/o raddoppio della linea, e i by-pass già progettati, è cosa non più rinviabile. Nella rete stradale va completata la Fano - Grosseto, così come l’uscita a Nord dal Porto di Ancona e le altre opere interne, come la Pedemontana. Inoltre, va rivendicata con forza una maggiore quantità di risorse relative al trasporto pubblico locale, visto che la regione Marche nella ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale Trasporti ne percepisce la quantità minore. Una politica che guarda alla transizione ecologica e allo sviluppo delle aree interne deve essere legata ad una quantità di risorse adeguata alle esigenze del nostro territorio.  Il trasporto pubblico può essere un servizio strategico nella direzione sia della transizione ecologica che di uno sviluppo sostanziale delle aree interne, in particolare quelle colpite dallo spopolamento aggravato dal sisma, in quanto prive di servizi.  Nell’ambito In generale gli investimenti nel settore dovrebbero prioritariamente essere indirizzati: all’ammodernamento del parco mezzi; all’aggiornamento delle tratte; al contenimento del costo per gli utenti della ricostruzione post sisma, oltre alla rapidità nell’individuare le priorità dei progetti da realizzare, è necessario che la ricostruzione fisica sia vincolata alla ricostruzione sociale e produttiva di un territorio che negli ultimi anni si è gradualmente spopolato e destrutturato in termini di cittadini, servizi, aziende. Occorre perciò utilizzare tutte quelle leve per portare a un rapido compimento i cantieri e le opere già avviate e aprire i cantieri non ancora avviati. Riteniamo però necessaria una visione d’insieme, onde evitare la realizzazione di opere fini a sé stesse e che una volta realizzate non vengano poi utilizzate. Per questo è importante, nei confronti delle aree terremotate così come delle aree interne, una politica da un lato attenta ai servizi, al sociale, all’assistenza, alla garanzia di presidi per l’istruzione pubblica, e dall’altro volta all’innovazione e all’incentivazione della digitalizzazione, condizione essenziale per lo sviluppo di quei territori e delle loro comunità.  L’attivazione della Zes per la nostra regione è necessaria affinché le imprese del nostro territorio possano beneficiare dei vantaggi derivanti dalle agevolazioni fiscali e dalle semplificazioni amministrative previste. Un’occasione questa che deve essere colta al volo e che il contesto di difficoltà che il nostro territorio vive pone come non più rinviabile. L’attivazione della ZES richiede al tempo stesso, oltre alla necessaria rapidità, un progetto più ampio ed una visione d’insieme di sviluppo che guardi a tutto il territorio regionale e non solo alle aree dove è possibile attivare i benefici fiscali e amministrativi della Zes stessa.    SOSTENIBILITÀ ED EQUITÀ SOCIALE  La sostenibilità e l’equità dello sviluppo è assicurata dal lavoro di qualità e dal rafforzamento delle reti di welfare, intese come un articolato sistema di servizi, tutele ed assistenza nel campo del sociale.  Per orientare le politiche sociali, è necessario considerare il contesto demografico. Nel panorama nazionale, le Marche sono una delle regioni con il maggiore indice di invecchiamento e di decremento della popolazione.  Questa tendenza può essere invertita solo con l’attivazione di misure sinergiche e complementari che diano fiducia alle famiglie (supportando la genitorialità, riorganizzando i servizi, favorendo l’invecchiamento attivo, garantendo adeguati livelli di cura alle persone), in un quadro di riequilibrio delle politiche migratorie.  Vanno colte e rilanciate le opportunità che può offrire il Family Act con i decreti attuativi (L. n.32 del 2022). Si devono migliorare i congedi parentali, così da facilitare l’accesso da parte dei padri e ridurre l’abbandono del lavoro da parte delle madri. Occorre poi aumentare il congedo di paternità ad almeno 30 giorni e renderne la fruizione entro un arco temporale più ampio; va rifinanziato il fondo che incentiva la contrattazione collettiva destinata alla promozione della conciliazione vita/lavoro (ex art.25 del d.lgs. n. 80 del 2015). Contestualmente è necessario aumentare i posti disponibili negli asili nido e puntare ad una progressiva riduzione fino all’azzeramento delle rette. Va monitorata e migliorata la fruizione dell’Assegno Unico e Universale, la cui istituzione è un valido sostegno alla genitorialità, facendo una verifica sugli esclusi ed estendendo la soglia ISEE di riferimento.  Il settore dell’istruzione necessita di una profonda riforma e di importanti investimenti, sia nell’edilizia scolastica, che negli organici, in particolare con il rinnovo del CCNL, attraverso nuove risorse per la rivalutazione delle retribuzioni, la riduzione del precariato e nuove procedure di reclutamento del personale. Potremo davvero costruire da ora il futuro del nostro Paese e della nostra Regione solo con un serio investimento nel sistema della conoscenza aprendolo sempre di più alla prospettiva dell’Apprendimento permanente.  La pandemia ha evidenziato il grande valore del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma anche i suoi limiti. In particolare, sono emerse significative disparità territoriali nell’erogazione dei servizi, soprattutto in termini di prevenzione e assistenza sul territorio, tempi di attesa e grado di integrazione tra servizi ospedalieri, territoriali e sociali. La Sanità è uno dei settori strategici sui quali focalizzare l’attenzione. Sarà fondamentale procedere a una corretta attuazione degli investimenti e delle riforme previste nel PNRR. Le priorità da perseguire: un’ulteriore implementazione del Fondo Sanitario Nazionale; i rinnovi contrattuali e il superamento del tetto di spesa per il personale per consentire le indispensabili assunzioni, la stabilizzazione dei precari, l’attuazione della riforma sull’assistenza territoriale, la costruzione di una concreta sinergia tra ospedale e servizi territoriali, l’investimento sulla formazione del personale sanitario e socio-sanitario, l’abbattimento delle liste d’attesa, l’integrazione tra le Missioni 5 (inclusione) e 6 (salute) del PNRR, la diffusione della medicina di genere e la promozione delle politiche per l’invecchiamento attivo.  Va subito approvata la legge delega per la riforma dell’assistenza alle persone non autosufficienti, inserita nel PNRR grazie alle nostre mobilitazioni, coordinandola con la legge delega n.227/21 in materia di disabilità. Va garantita l'universalità dei servizi sociosanitari e la loro uniformità sull’intero territorio nazionale ed è necessario armonizzare e semplificare le diverse modalità di valutazione/certificazione della disabilità e non autosufficienza. Occorre investire di più sull’assistenza sociosanitaria domiciliare, riconoscendo, sostenendo e qualificando il ruolo dei caregiver e degli assistenti familiari.  Anche nelle Marche è necessario intervenire in modo tempestivo ed efficace contro tutti gli aspetti e le conseguenze della povertà; 70.000 tra famiglie e individui hanno richiesto il Reddito di Cittadinanza, che ha rappresentato, insieme al Reddito di Emergenza, un argine alla diffusione della povertà, ma ha anche mostrato inadeguatezza negli aspetti di politica attiva del lavoro; quindi non va smantellato ma va migliorato rivedendo i criteri per il riconoscimento, i parametri per la misura, le condizioni per il cumulo, il collegamento efficace alla rete di politiche attive.  L’immigrazione, umanitaria ed economica, va considerata un’opportunità, e non solo un problema. Il fenomeno migratorio va gestito con razionalità e con una condivisione di responsabilità tra gli Stati dell’Unione europea, a partire dalla rivisitazione del Trattato di Dublino e la revisione degli accordi Italia-Libia. Tra le misure prioritarie: l’incremento dei numeri programmati d’ingresso sul prossimo decreto flussi; il superamento dei gravi ritardi nell’esame delle domande di regolarizzazione e l’estensione dei percorsi di emersione a tutti quei settori con un’alta presenza di lavoratori immigrati; il rafforzamento degli Sportelli Unici per l’Immigrazione con personale stabilizzato; la valorizzazione di tutti gli accordi di settore sulla formazione e l’inserimento dei lavoratori rifugiati; il riconoscimento della cittadinanza ai figli di migranti attraverso lo Ius Scholae. L’attenzione mediatica e politica spesso si concentra sull’immigrazione che, nella nostra regione come nell’intero paese, si è fortemente ridimensionata per le note ragioni economiche, sottovalutando il fenomeno crescente e molto preoccupante della emigrazione dei nostri giovani verso altre regioni o all’estero. Vanno indagate le ragioni di questo fenomeno e messe in atto politiche mirate al contrasto della dispersione delle competenze e dei suoi effetti demografici.  Il sistema previdenziale necessita di una riforma nel segno dell’equità, della sostenibilità e della inclusività tale da garantire meccanismi di flessibilità in uscita. Ribadiamo le nostre proposte: pensione contributiva di garanzia per i giovani; riconoscimento del lavoro di cura; sostegno pubblico all’adesione alla previdenza complementare; maggiore supporto ai lavoratori precoci, a chi svolge lavori gravosi e usuranti e Ape sociale permanente e allargata; possibilità di andare in pensione a partire da 62 anni e anche in presenza di 41 di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Per quanto riguarda le donne, chiediamo sconti contributivi alle madri lavoratrici e rivisitazione dei coefficienti di calcolo. Per i pensionati, infine, chiediamo l’estensione della 14ma e nuovi adeguamenti al costo della vita.  Serve una riforma complessiva del fisco che ridistribuisca il carico a favore delle fasce deboli e risponda alla piaga dell’evasione. Riteniamo importante proseguire sul percorso avviato nell’ultima Legge di Bilancio, attraverso una riduzione del peso del fisco su lavoratori dipendenti e pensionati, semplificando l’imposta e garantendone la progressività. Altri interventi da tenere in considerazione riguardano la revisione delle spese fiscali, il contrasto concreto ed efficace all’evasione fiscale, l’introduzione di una tassa di successione sui grandi patrimoni, la continuità nella digitalizzazione dei pagamenti e delle fatturazioni, l’azzeramento della tassazione sui premi di produttività, la revisione delle aliquote IVA nell’ottica di distinguere i beni necessari da quelli di lusso, diversamente dall’ipotesi di estensione di tassazione piatta.  CGIL CISL e UIL delle Marche chiedono con forza ai parlamentari, che verranno eletti in questa regione, un dialogo continuativo con questo territorio e con le forze sociali che lo rappresentano, un impegno fattivo ed una presenza costante, nel dibattito politico nazionale, rispetto ai problemi e alle difficoltà della nostra comunità.  
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02/09/2022 Sauro Rossi: «Autunno difficile per le Marche. Regione non perda tempo»
In questa coda d’estate i dati che emergono fanno pensare ad un autunno molto impegnativo anche per la nostra regione. Il 2021 l’economia marchigiana aveva chiuso in crescita (+6.2% rispetto al 2020) ma nell’ultimo trimestre si erano manifestati segnali preoccupanti, collegati ancora alla coda pandemica, in tema di approvvigionamento di diverse materie prime e d’incremento dei costi energetici, con annessa ripresa dell’inflazione.  Il quadro risultava molto diversificato con settori come legno, meccanica e costruzioni in buona espansione e con ristorazione, trasporti e calzaturiero in difficoltà. Permanenza della pandemia e soprattutto guerra in Ucraina, dal febbraio scorso, hanno di molto amplificato i problemi. La crescita c’è ancora ma è in forte rallentamento. Il primo semestre si è chiuso con un + 4.6% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma le stime Prometeia parlano di una chiusura 2022 a + 2.4 (0.5% in meno rispetto alla media italiana). Se questo dato fosse confermato significa che a fine anno l’economia regionale rimarrebbe sotto i valori del 2019 (ante – pandemia) di circa lo 0.8%. In parallelo si teme una crescita ulteriore dell’inflazione che fino a giugno ha già raggiunto il valore del 7.9% su base annua. Sul piano occupazionale c’è ancora una certa   tenuta (+ 4.1% delle ore lavorate) ma le nubi all’orizzonte sono minacciose. A rendere problematico il quadro concorrono inoltre: il nuovo squilibrio tra import-export -- le importazioni (+ 16.9%), superano in previsione le esportazioni (+9.7%), di più di 7 punti percentuali-- che aggrava la bilancia commerciale; il calo degli investimenti che passano in un anno dal 15.2 al 8% e alcuni evidenti segni di sfiducia da parte di famiglie ed imprese. A fronte di un incremento del reddito disponibile del 6.2%, le prime hanno contratto i consumi del 5.7% del 2021 al 2.4% del 2022 e le seconde fanno registrare un – 10% d’iscrizioni e +53% di cessazioni rispetto al 2021, anno in cui si registravano ancora 1.314 unità attive in meno rispetto al 2019. Considerando la criticità del quadro che si profila diventa indispensabile l’apertura di un confronto della Regione con le parti sociali e territori per indirizzare al meglio le scelte volte a sostenere l’economia e nel contempo tutelare famiglie e imprese dalle insidie inflattive. Nel futuro bilancio vanno individuate con lucidità le misure da adottare per interventi, in campo sociale ed economico, capaci di incidere sui problemi, in forma complementare a quelli collegati a PNRR e ai Fondi strutturali. I temi in gioco sono numerosissimi e richiedono alte capacità di selezione. Sul tema lavoro, in combinazione con interventi nei vari settori per procedere alle necessarie stabilizzazioni e superare l’annoso problema dell’occupazione di donne e giovani, c’è da attuare e valorizzare il programma GOL; sul piano dello sviluppo, oltre all’accelerazione da imprimere ai vari progetti infrastrutturali sospesi, serve lavorare con più decisione sul riequilibrio territoriale, partendo dalle Aree colpite dal sisma e da quelle interne in generale. Sul piano sociale necessita un’azione più coordinata tra Comuni, ATS e Regione per arginare il fenomeno della povertà che sta coinvolgendo sempre più famiglie marchigiane. Analoga attenzione va dedicata a Sanità, Scuola e Trasporto Pubblico Locale, con interventi che debbono vedere legato ad una complessiva rivisitazione dell’assetto dei servizi per renderli più rispondenti ai bisogni, un alleggerimento dei costi a carico delle famiglie, a cominciare ovviamente da quelle più in difficoltà. A differenza di ciò che è stato fatto anche recentemente in tema di strutture socio-sanitarie  e di trasporto pubblico locale, con decisioni della Regione assunte considerando esclusivamente le esigenze dei gestori dei servizi e in tema di riassetto del SSR, impedendo di fatto una discussione su come riorganizzare, in maniera coerente,  servizi e strutture,   serve un confronto a tutto campo per arrivare, con senso di responsabilità da parte di ognuno, alle scelte più incisive ed equilibrate possibili, per scongiurare nuove fasi recessive e conseguenti tensioni sociali.  Alla Regione diciamo che la campagna elettorale non può giustificare rinvii perché il tempo stringe e non c’è un minuto da perdere.   Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche  
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01/09/2022 Conciliazione vita - lavoro: le novità su congedi, maternità e paternità
Nuove disposizioni in materia di conciliazione tra vita e lavoro: scopri le novità su congedi, maternità e paternità nel volantino a cura di Cisl Marche
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24/08/2022 Rappresentanza sindacale e servizi per gli psicologi: firmato il protocollo d'intesa tra Altrapsicologia Cisl Medici e Cisl Marche
Rappresentanza sindacale per gli psicologi dipendenti del servizio sanitario Regione Marche o liberi professionisti,  accesso alle forme agevolate dei servizi di natura legale, fiscale e previdenziale erogati dal sistema CISL MARCHE, oltre  alle convenzioni previste per gli iscritti al sindacato cislino,  e per i liberi professionisti la possibilità di accedere  a specifiche forme di informazione, consulenza e supporto contrattuale, per tutti gli psicologi aderenti all’Associazione Altrapsicologia  che decidessero di iscriversi alla CISL Medici Marche.  E’ quanto prevede il protocollo  firmato,  il 9 maggio scorso a Bologna, dalla Presidente dell’Associazione Altrapsicologia  Fortunata Pizzoferro dai vertici di CISL Medici nazionale e CISL Medici Marche,  Benedetto Magliozzi e Gabriele Brandoni, e dal Segretario Generale CISL MARCHE, Sauro Rossi. «Da tempo con  l’Associazione Altrapsicologia  abbiamo  aperto tavoli di discussione per valutare modalità di collaborazione volte ad offrire ai professionisti psicologi operanti sia nell'ambito pubblico del SSN sia in ambito privato, forme di tutela, assistenza e rappresentanza sindacale» hanno sottolineato i Segretari generali della CISL MARCHE e della CISL Medici Marche, Sauro Rossi e Gabriele Brandoni. « Con questo accordo diamo avvio ad una collaborazione, aperta ed integrabile con  eventuali ulteriori forme di cooperazione e ci permette di offrire, in raccordo con la Cisl Medici nazionale e Cisl Marche, a tutti i professionisti psicologi dipendenti del sevizio sanitario pubblico e privato  o in libera professione – precisa e conclude  il Segretario generale CISL Medici Marche Brandoni  -  uno spazio di specifica rappresentanza all'Area psicologi e un set di servizi di tutela e assistenza di natura legale, previdenziale e fiscale »
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16/08/2022 «Teniamo conto delle esigenze delle famiglie»: la Cisl Marche punta a un patto sociale con la Regione per fronteggiare la crisi economica
Un patto sociale con la Regione per fronteggiare la crisi economica. La Cisl delle Marche rilancia la necessità di un dialogo tra istituzioni e parti sociali per trovare soluzioni condivise capaci di assecondare i bisogni del tessuto produttivo e delle famiglie. Sta infatti per iniziare un autunno difficile per la nostra regione, tra inflazione in aumento e una crescita economica che stenta a decollare. «Servono interventi non solo a sostegno delle imprese: bisogna tenere conto delle esigenze delle famiglie, operando scelte di sviluppo sostenibile e scegliendo insieme alle parti sociali le priorità di intervento» dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche.  
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09/08/2022 Trasporto pubblico locale, Cgil Cisl Uil: «Nelle Marche aumentano le tariffe ma i servizi restano al palo»
Mentre molti marchigiani hanno iniziato le ferie, la Giunta Regionale, in silenzio, ha deliberato l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico. È quanto denunciano le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, che portano come esempio l’aumento del biglietto base fino al 15% a seconda della classe chilometrica, con un incremento pari all’8% nella classe 1 (da 0 a 6 km di percorrenza) che si traduce in un rincaro del biglietto da 1,25 euro a 1,35. Se la media delle tariffe non registra aumenti, è solo grazie alla riduzione dei biglietti con percorrenza superiore ai 100 km (classi 14 - 23). Di fatto hanno aumentato le tariffe più utilizzate dai cittadini e ridotto quelle residuali. Un gioco di prestigio che formalmente appare una rimodulazione, ma in realtà aumentano i costi per i cittadini a favore delle imprese. I più penalizzati saranno gli utenti di tratte tra i 60 e i 70 km, che subiranno appunto un rincaro del 15% del titolo di viaggio, da 4,20 euro a 4,85. Nessun aumento in vista, invece, per gli abbonamenti settimanali, mensili ed annuali, ma cambiano i termini di decorrenza, essendo ora legati alla settimana o al mese solare. I rincari non risparmiano neppure gli studenti: l’abbonamento annuale ad essi dedicato non sarà più calcolato su 7 mesi ma su 7 e mezzo: un aumento che sfiora il 10%. «Da tempo abbiamo chiesto all'assessore Castelli di rivedere I collegamenti degli autobus marchigiani – dichiarano Giuseppe Santarelli (Cgil Marche), Marco Ferracuti (Cisl Marche) e Giorgio Andreani (Uil Marche) -. Sono oltre 20 anni che le percorrenze sono sempre le stesse ma, come abbiamo fatto notare all'assessore, i bisogni dei marchigiani sono profondamente mutati. Per aumentare l'utilizzo del trasporto pubblico occorre avere il coraggio di cambiare, fare una mappatura delle nuove esigenze di trasporto e di conseguenza adeguare le percorrenze». «Abbiamo proposto nuovi collegamenti tra le zone industriali e le città limitrofe, tra l'aeroporto e le stazioni ferroviarie, tra entroterra e costa – proseguono i sindacati -. Ci siamo anche resi disponibili a partecipare alla creazione e alla diffusione di un questionario per capire i bisogni dei marchigiani. La risposta della Regione è stata invece l'aumento delle tariffe lasciando invariati i servizi». «Mentre in altre regioni si fanno scelte che rendono i servizi di trasporto pubblico accessibili gratuitamente agli studenti, anche in ottica di sostenibilità ambientale, nella Marche si rincarano i prezzi, in un momento tra l'altro in cui ampie fasce di marchigiani si vedono falcidiare lo stipendio o la pensione dall'inflazione». «Ancora una volta – concludono le Segreterie regionali - si è cercata la via facile, lasciando pagare ai cittadini le inefficienze e l'incapacità progettuale delle aziende del settore, ancora restie a fare sistema per elevare il livello dei servizi».  
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06/08/2022 Riorganizzazione della sanità regionale. Cgil Cisl Uil Marche: «Perché tanta fretta?»
CGIL CISL e UIL delle Marche esprimono molte riserve sull’approvazione della proposta di legge 128/22, sia rispetto i contenuti della norma che ai modi in cui si è realizzata. I giorni scorsi le scriventi avevano fatto pervenire alla Regione alcune osservazioni in merito alla proposta di legge, pur sottolineando di non essere pregiudizialmente contrari alla riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Lunedì 1 Agosto, all’incontro con l’Assessore Saltamartini, lo stesso aveva dichiarato di condividere diverse nostre osservazioni, sottolineando l’importanza dell’ interlocuzione con il sindacato. L’esito della discussione fatta in Consiglio regionale, smentisce totalmente quanto ci era stato prospettato durante all’incontro, a riprova di quanto questa Giunta regionale svilisca quanto emerge nel confronto reale con le organizzazioni sindacali. Avevamo proposto un percorso di confronto preventivo più ampio e democratico, abbiamo assistito invece ad una corsa contro il tempo ingiustificata ed incomprensibile, vista l’importanza degli argomenti trattati dalla Pdl.  «Come organizzazioni sindacali - dichiarano le Segreterie Regionali - siamo convinti che in questo momento se la Regione Marche vuole davvero essere vicina alle esigenze dei cittadini così come afferma nelle finalità della legge, debba darsi altre priorità». Prima di tutto rivedere la gestione dell’emergenza pandemica e della campagna vaccinale, considerando il rischio di ripresa della recrudescenza con l’autunno; affrontare la grave situazione di difficoltà in cui versano tutti i dipartimenti, in particolare quello di emergenza-urgenza soprattutto in relazione alla carenza di organico; dare un impulso concreto all’irrobustimento dell’assistenza territoriale e delle cure primarie. Per ultimo ma non certo meno importante, il tema dei tempi d’attesa con il recupero delle prestazioni che sono state sospese negli ultimi due anni. Questi temi che per noi sono dirimenti perché incidono direttamente sulle condizioni di vita delle persone, non possono passare in secondo piano rispetto alla riorganizzazione sanitaria. Riteniamo che in questo caso la politica dei due tempi, (ossia prima l’organigramma organizzativo e poi tutto il resto), non tenga in giusta considerazione le esigenze dei cittadini e sia lesiva di diritti fondamentali.  Per questo serve da subito un deciso cambio di rotta.
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01/08/2022 Morte di Alika: il dolore e l'appello di sindacati, partiti e associazioni Mercoledì 3 agosto in piazza a Civitanova Marche
  “Piangiamo per lui e per quelle persone che lo hanno lasciato morire”  da un’amica di Alika Ogorchukwu I tragici fatti di Civitanova Marche hanno sollecitato le organizzazioni impegnate nell'accoglienza e nei processi di inclusione, ad assumere una responsabilità collettiva per offrire risposte a garanzia della coesione sociale e dello Stato di diritto. Come organizzazioni maceratesi/marchigiane impegnate nella promozione e nella difesa dei diritti, nella costruzione di una comunità pacifica e inclusiva, rispettosa delle diversità e attenta ai bisogni dei più fragili, e quindi di tutti, esprimiamo dolore e sconcerto per l’insensato atto di brutalità che ha portato alla morte di Alika Ogorchukwu, un giovane uomo, che provava ogni giorno, con i mezzi che aveva a disposizione, a garantire una vita dignitosa, un futuro alla sua famiglia, al suo bambino, una speranza. È davvero impossibile comprendere come si possa arrivare a riversare tanta rabbia cieca su una persona, ad esprimere in un gesto così efferato, barbaro il disprezzo per la vita umana; è assurdo pensare che un incontro casuale su un marciapiede, in pieno centro città possa scatenare una tale violenza, consumata sotto gli occhi attoniti di tanti che hanno assistito e fissato in immagini quanto accaduto, ma senza riuscire a fare un qualunque gesto che potesse evitarlo. Si tratta di una tragedia che ci interroga, prima di tutto come persone, spesso diventate ostaggio della paura del diverso, dell’insicurezza economica, dell’instabilità politica e sociale tanto da renderci incapaci di provare ogni empatia nei confronti dell’altro, di avere occhi per guardare oltre il nostro piccolo cortile che abbiamo eretto a fortino. Ma la morte di Alika ci interpella anche come comunità, che si è smarrita, disgregata, che ha sostituito la coesione con la contrapposizione, che non protegge più i suoi membri, ma li giudica, li emargina e li rifiuta, che vive un forte ritardo culturale sui temi del rispetto dei diritti, dell’accoglienza, della comunione, della solidarietà, che ha perso la capacità di progettare per il bene comune. Oggi è il momento del dolore, di stringerci alla famiglia di Alika, alla comunità nigeriana così profondamente ferite da questa assurda morte, ma è soprattutto il momento della responsabilità, dell’impegno perché questo non accada più. È fondamentale uno sforzo comune per superare le contrapposizioni, le distanze, per recuperare un atteggiamento, un linguaggio di comunione, di compassione, di solidarietà. Come organizzazioni sentiamo urgente un lavoro di contaminazione, di testimonianza, di radicamento di una cultura che sa comprendere, accogliere e non giudicare, che sia in grado di includere e riconoscere la dignità di ogni persona. Per questo ci ritroveremo Mercoledì 3 agosto 2022 a Civitanova, ore 21.00, in Piazza XX Settembre e ci appelliamo alle Istituzioni, alle comunità, al mondo dell’associazionismo religioso e laico, sociale e culturale, ai partiti, ai movimenti e a tutti i cittadini che credono nel valore della pace, della persona, della vita, della solidarietà e della democrazia per aderire all'iniziativa.   PRIMI FIRMATARI: REFUGEES WELCOME Macerata - CGIL – CISL - UIL - ARCI - ANPI – LIBERA Macerata - AMNESTY INTERNATIONAL Marche – RETE degli STUDENTI MEDI MARCHE - GRIS Marche – CNCA Marche - OFFICINA UNIVERSITARIA - ARTICOLO 1 - MACERATA BENE COMUNE - SINISTRA ITALIANA - Fed. Prov. PARTITO DEMOCRATICO – DEMOS Democrazia Solidale - PARTITO DEMOCRATICO Circolo di Macerata - AUSER      
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22/07/2022 Al via nelle Marche il Programma GOL Cgil Cisl Uil: «Lavorare insieme per sviluppo e politiche attive»
  Con l'approvazione da parte della Giunta Regionale delle Linee di indirizzo relative agli Avvisi su Politiche attive e Formazione, si dà l'avvio anche nella nostra Regione al Programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori), che nell'ambito del PNRR, costituisce il perno dell’azione di riforma delle politiche attive del lavoro. Un piano che conta come potenziali beneficiari un bacino di oltre 14 mila lavoratori marchigiani, molti dei quali in condizione di vulnerabilità. Come Cgil Cisl e Uil Marche « abbiamo costantemente ed unitariamente portato il nostro contributo al percorso regionale del programma GOL, discutendo in ogni seduta della Commissione Regionale Lavoro i passaggi e contenuti per noi indispensabili alla sua attuazione.» «Il programma nazionale – dichiarano Rossella Marinucci, Cristiana Ilari e Renzo Perticaroli delle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL -  mette a disposizione opportunità e risorse molto rilevanti legate ad obiettivi che non possono essere mancati dalla nostra regione dove negli ultimi anni le vulnerabilità sociali e lavorative sono aumentate esponenzialmente a fronte di un mercato del lavoro poco inclusivo e spesso stagnante e a una debolezza strutturale delle politiche attive che hanno invece lo scopo di orientare, accompagnare e sostenere le persone nelle transizioni». Cgil Cisl e Uil hanno espresso all’Assessore Aguzzi e a tutta la Commissione Regionale Lavoro le proprie preoccupazioni riguardo alcuni nodi strutturali che potrebbero rendere meno efficaci le azioni del Programma. Non risulta al momento adeguatamente definito e programmato un percorso di valida integrazione e cooperazione tra pubblico e privato. «È, a nostro avviso, carente la rilevazione dei fabbisogni e delle opportunità lavorative nel territorio come prerequisito fondamentale per l’incrocio domanda – offerta e per la programmazione degli interventi di politica attiva e di formazione, slegata da politiche regionali di sviluppo, così come appare poco valorizzato l’orientamento al lavoro, ambito che necessita di alte professionalità e competenze e di un profondo radicamento territoriale con il sistema produttivo e con il sistema di istruzione e formazione.» Manca, inoltre per i sindacati, un coordinamento completo tra politiche attive e formazione, declinata in upskilling e reskilling, per produrre azioni sinergiche e coerenti di presa in carico della persona, in grado di portare a compimento l’inclusione lavorativa del soggetto vulnerabile. «Le risorse del PNRR – proseguono Cgil Cisl Uil Marche - possono consentire anche alla nostra regione di attuare un programma di politiche attive efficaci che realizzi e metta in pratica una visione di sviluppo del nostro territorio capace di diminuire il numero di disoccupati e inattivi nel territorio, in gran parte giovani e donne. L’obiettivo, che non possiamo che auspicare essere ampiamente condiviso, deve essere quello di rafforzare le competenze di coloro che oggi sono ai margini del mercato del lavoro regionale e di creare lavoro stabile e di qualità per superare una inaccettabile precarizzazione del lavoro e delle vite delle persone. Continueremo a lavorare  - concludono Rossella Marinucci, Cristiana Ilari e Renzo Perticaroli delle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL - perché il confronto tra gli attori del territorio, su queste che noi consideriamo priorità improcrastinabili, si verifichi e produca risultati tangibili.»      
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06/07/2022 Sanità Cgil Cisl Uil Marche:” La Riforma non distragga dai problemi quotidiani"
Con la presentazione di una proposta di legge da parte della Giunta regionale delle Marche ha preso avvio il percorso di riorganizzazione del servizio sanitario regionale, che entro la fine del 2022 dovrebbe portare al definitivo superamento della legge regionale n.13 del 2003. Una riforma che si annuncia importante, in quanto modificherà profondamente l’assetto istituzionale ed organizzativo della sanità marchigiana, in particolare per quanto riguarda il superamento dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale. Cgil Cisl e Uil delle Marche la valuteranno con grande attenzione, e interverranno con osservazioni e proposte durante l’iter istituzionale di approvazione della legge, confidando nella dichiarata disponibilità da parte della Giunta di aprire un confronto serio e organico sui contenuti della legge stessa e sulle ragioni che hanno portato a questa scelta politica, presupposti fino ad oggi non del tutto esplicitati e non supportati da dati e da adeguate motivazioni.   Partendo dalla necessità di recuperare in forma esplicita il coinvolgimento delle rappresentanze sociali e sindacali, anche territoriali, nelle fasi di programmazione e organizzazione dei servizi. Tuttavia, già in fase di avvio di questo percorso, riteniamo importante tenere a mente che la proposta interviene sui “contenitori” dei servizi sanitari e sociosanitari. Aspetto importante, ma non più delle questioni relative ai “contenuti” e quindi alle caratteristiche di questi ultimi. Ci sono dei temi sui quali, fin dai prossimi mesi, sarà importante capire gli orientamenti della Giunta e il modo in cui questi saranno tradotti in pratica, stante i ritardi accumulati. Per ragioni di sintesi ne segnaliamo solo alcuni, a nostro avviso prioritari. L’esigenza di riequilibrare la ripartizione delle risorse tra i livelli assistenziali ospedaliero, distrettuale e della prevenzione, oggi nettamente sbilanciata a favore del primo. La necessità di strutturare una rete ospedaliera efficace, sostenibile ed omogenea tra i vari territori. Quella di dare concretezza al percorso di sviluppo delle Case e degli Ospedali di comunità, specie reperendo personale necessario a garantirne l’operatività, a partire da quello medico e infermieristico. Il recupero delle centinaia di migliaia di prestazioni di specialistica ambulatoriale sospese a causa di una pandemia con la quale, purtroppo, dobbiamo continuare a fare i conti. La rivisitazione dell’assetto dei servizi residenziali, semi-residenziali e domiciliari, in tutta la regione. Nella necessità di risolvere i tanti problemi aperti, che in alcuni casi si stanno acutizzando, creando disagi crescenti sia per i cittadini marchigiani che per gli operatori costretti a subire condizioni di lavoro ormai inaccettabili, occorre prestare la massima attenzione poiché andare ad agire sugli assetti generali del SSR rischia di allungare i tempi anche rispetto alla risoluzione di queste criticità, che ribadiamo per noi essere la vera priorità della sanità regionale. Tante sono le questioni di merito ancora aperte. Auspichiamo che la giusta e necessaria attenzione ai temi degli assetti non distragga completamente l’attenzione sui concreti problemi quotidiani. Per questo riteniamo necessario, parallelamente all’approvazione della nuova legge, essere quanto prima messi in condizione di interloquire con la Giunta, a partire dalle scelte che saranno adottate in sede di stesura del nuovo Piano Socio Sanitario regionale.
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24/06/2022 Progetto MOB4APP: è operativa la piattaforma online
Nuova importante tappa di MOB4APP, progetto co-finanziato dal programma Erasmus+ sulla mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa che vede Cisl Marche come unico sindacato italiano tra i partner. È finalmente operativa la piattaforma online del progetto, contenente i risultati già ottenuti da MOB4APP con lo scopo di fornire percorsi, risorse e strumenti per promuovere la mobilità a lungo termine degli apprendisti. La piattaforma, al momento disponibile in inglese, sarà presto implementata nelle lingue di tutti i partner del progetto.
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23/06/2022 Alleanza contro la Povertà nelle Marche : "Bisogna agire subito"
"La povertà nelle Marche: le proposte dell'Alleanza contro la povertà"al centro del seminario che si è svolto oggi presso la Sala Verde della Regione Marche. Un momento di confronto, di approfondimento  e  di proposte concrete  sul fenomeno della povertà nelle Marche. I dati  confermano che anche nelle Marche è necessario intervenire tempestivamente contro tutti gli aspetti e le conseguenze della povertà visto che 7 famiglie marchigiane su 100 vivono in povertà assoluta; 70.000 tra famiglie e individui hanno richiesto il reddito di cittadinanza;  9 minori tra i 6 e i 17 anni su 100 abbandonano la scuola; 47 giovani su 100 sono inattivi, donne e giovani lavorano in modo precario e discontinuo; 42 marchigiani su 100 dichiarano un reddito medio inferiore a 15.000€;  160.000 pasti sono stati erogati nelle mense della Caritas e 174.000 servizi erogati dalla Caritas per cittadini in difficoltà. I soggetti che aderiscono all’Alleanza contro la Povertà nelle Marche,  costituita dal 17 ottobre 2015, ad oggi sono : ACLI Marche ▪ CARITAS Marche ▪ CISL Marche ▪ CGIL Marche ▪ UIL Marche ▪ CSV Marche ▪ Forum Regionale Terzo Settore ▪ Confcooperative Marche ▪ LegaCoop Marche ▪ Adiconsum Marche ▪ Arci Marche ▪ Gruppi di Volontariato Vincenziano ▪ Banco Alimentare ▪ Save the children. ▪ Ordine regionale Assistenti Sociali, chiedono di agire subito. «Alla Regione Marche consegniamo oggi con forza la richiesta di potenziare i servizi sociali e integrarli con  i servizi sanitari e per l’impiego, di istituire un osservatorio regionale sulle povertà, di realizzare percorsi formativi comuni e mirati, di sviluppare percorsi di acquisizione di competenze professionali per i soggetti fragili e più lontani dal mercato del lavoro, di contrastare la povertà culturale ed energetica, di sostenere le famiglie con minori e non autosufficienti in condizioni di disagio, di diffondere soluzioni abitative e servizi integrati. - sottolineano e rilanciano i rappresentanti dell' Alleanza contro la povertà Marche -  Alle organizzazioni datoriali e di rappresentanza chiediamo di unirsi a questa alleanza e di costruire insieme iniziative e accordi per contrastare le povertà nella nostra regione.» «L’Alleanza contro la Povertà nelle Marche continuerà a lavorare per rafforzare la collaborazione con i soggetti, pubblici e privati, per creare una rete virtuosa in grado di rispondere congiuntamente, come sistema, ai bisogni dei soggetti e delle famiglie marchigiane più in difficoltà - concludono -  Auspichiamo che  quello di oggi possa essere solo il primo di molti momenti di confronto con gli altri enti istituzionali e non della rete per la costruzione di un “modello” d’intervento condiviso di azioni comuni per il contrasto alla povertà nella nostra regione.»
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20/06/2022 La povertà nelle Marche: le proposte dell’ Alleanza contro la Povertà
Giovedì 23 giugno ore 15.00  ad Ancona, presso la Sala Verde di  Palazzo Leopardi,  Regione Marche, in via Tiziano,44 si terrà il seminario ”LA POVERTÀ NELLE MARCHE: LE PROPOSTE DELL’ ALLEANZA CONTRO LA POVERTÀ”, con un’introduzione a cura del Portavoce Fabio Corradini. All’iniziativa, promossa e organizzata dalle forze sociali e associazioni del Terzo settore che aderiscono all’ Alleanza contro la povertà, dopo un saluto dell’ Assessore al lavoro Stefano Aguzzi, interverranno  Maria Elena Tartari, Dirigente Politiche sociali Regione Marche, Roberta Maestri, Dirigente Settore Servizi per l’impiego e politiche del lavoro della Regione Marche, il Coordinatore dell’ Ambito territoriale sociale VIII, Maurizio Mandolini e  Ranieri Alessandro, Coordinatore dell’ Ambito territoriale sociale XIX. Tra gli interventi programmati anche Franco Pesaresi, referente ANCI Marche.
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15/06/2022 Al via i lavori del nuovo Coordinamento donne della Cisl Marche
Al via i lavori del Coodinamento regionale donne della Cisl Marche, oggi ad Ancona, alla presenza della Segretaria regionale CISL MARCHE, Cristiana Ilari e della Coordinatrice donna regionale CISL MARCHE Maria Grazia Santini.   «Oggi abbiamo insediato il Coordinamento regionale donne della Cisl Marche, costituito da donne che provengono dal mondo del lavoro pubblico e privato e dalle pensionate Cisl, provenienti da tutto il territorio regionale.  Vogliamo essere un gruppo aperto e inclusivo con l’obiettivo di lavorare insieme, all’insegna della condivisione. – ha affermato la nuova Coordinatrice donne Cisl Marche, Maria Grazie Santini –  Siamo impegnate a costruire un programma di lavoro che ci vedrà in prima linea, nei  prossimi mesi, nell' affrontare diversi temi, in  particolare: sulle politiche di genere a livello regionale e locale,  sul contrasto alla violenza e femminicidi sia sui territori che nel mondo del lavoro, su azioni positive e contrasto alle discriminazioni, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla prevenzione e azioni di screening nel campo sanitario, sia sulle politiche di conciliazione e tanto altro. »    
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10/06/2022 Salario minimo, Sauro Rossi a TV Centro Marche: «Bene mettere al centro il rafforzamento dei salari, ma occorre estendere la contrattazione»
La Cisl delle Marche interviene nel dibattito sul salario minimo, all'indomani della Direttiva europea che introduce criteri comuni a tutti i paesi. Il servizio di TV Centro Marche con l'intervista a Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche.  
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31/05/2022 Luigi Sbarra rieletto Segretario Generale della Cisl. Grande partecipazione dalle Marche al XIX Congresso Nazionale
Luigi Sbarra è stato riconfermato all’unanimità Segretario Generale della Cisl al termine del XIX Congresso Confederale che si è tenuto dal 25 al 28 maggio alla Nuova Fiera di Roma. Il Consiglio Generale della Cisl Nazionale ha anche riconfermato la Segreteria Confederale, composta da Daniela Fumarola, Ignazio Ganga, Andrea Cuccello, Giorgio Graziani, Giulio Romani, Angelo Colombini. La Cisl delle Marche ha partecipato ai lavori congressuali con una numerosa delegazione, in rappresentanza di tutti i territori e di tutte le realtà lavorative della nostra regione. Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, è intervenuto per dare il proprio contributo al dibattito congressuale. «Per dare forza allo slogan di questo Congresso, Esserci per Cambiare, dobbiamo essere protagonisti, orientando la transizione ecologica e quella digitale, calandoci nella realtà, acquisendo coscienza di luogo e di tempo ed esprimendo capacità di cura - ha sottolineato Rossi -. Cosa implica la cura dell’oggi? Comporta attenzione alle dinamiche che aumentano le fragilità sociali, da quelle sanitarie a quelle economiche; non trascurare le solitudini involontarie; dare attenzione alle tematiche ambientali; salvaguardare la democrazia». «La transizione ecologica e quella digitale deve avere una marcata impronta sociale dello sviluppo: ciò può avvenire solo tramite l’ammodernamento dei vari settori produttivi, un massiccio investimento nella formazione, l'affermazione del lavoro di qualità, sicuro e ben retribuito e il rafforzamento delle reti di welfare - ha proseguito il Segretario Generale della Cisl Marche -. Tutte sfide che dovremo affrontare mettendo sempre al centro la persona e il lavoro».
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05/05/2022 Decreto Aiuti: le novità introdotte grazie al dialogo tra Governo e Sindacati
Dopo l’incontro del 2 maggio con il Governo, conquistiamo forti avanzamenti nel DL Aiuti. Risorse raddoppiate: passano da 7 a 14 miliardi, finanziati con l’aumento al 25% del prelievo sugli extraprofitti energetici Bonus di 200 euro a 28 milioni di lavoratori e pensionati con reddito fino a 35 mila euro Proroga del taglio sulle accise fino a luglio Bonus bollette energia confermato fino a settembre per le fasce deboli Sostegno agli affitti e alle grandi città per l’attuazione del Pnrr Supporto alle aziende energivore e ai cantieri per la tenuta produttiva e occupazionale.
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01/05/2022 PRIMO MAGGIO, CGIL, CISL E UIL MARCHE: «LA GUERRA HA IMPOVERITO FAMIGLIE E IMPRESE MARCHIGIANE, SERVONO INTERVENTI URGENTI»
“Al lavoro per la pace” è lo slogan all’insegna del quale Cgil Cisl Uil, festeggeranno la Festa del 1° Maggio quest’anno con l’auspicio che al più presto cessi la guerra scatenata dall’ aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, permettendo alle persone, oggi oggetto di violenze e bombardamenti, di riappropriarsi delle loro vite. I sindacati sostengono le iniziative volte a dare assistenza ai profughi e sostegno alle popolazioni colpite, nel rispetto del loro anelito di libertà. L’irresponsabile ed assurda offensiva lanciata da Putin il 24 febbraio ha cambiato lo scenario internazionale amplificando problemi che avevano cominciato, già sul finire del 2021, a condizionare la ripresa. Grazie agli effetti protettivi prodotti dai vaccini anche nel nostro Paese, seppure con la necessaria gradualità, ci si stava avviando all’uscita dall’emergenza pandemica.   Sul piano economico perduravano però alcune difficoltà nel reperimento di alcune materie prime ed era emerso il serio problema dell’aumento dei costi per l’approvvigionamento energetico. Anche nelle Marche lo scenario era di luci ed ombre. Il 2021 aveva fatto registrare un aumento sia della forza lavoro (+2213 unità, +0.3%) sia degli occupati (+4746 unità, +0.8%), con una ripresa anche del lavoro indipendente (+ 1967 unità, +1.4%). Gli aspetti critici riguardavano l’occupazione femminile (- 286 unità, -0.1%); il calo della forza lavoro nelle province di Ancona e Macerata e degli occupati a Macerata (- 3405 unità, - 2.71%); la contrazione importante del settore industria ( - 15374 addetti) a fronte della crescita degli altri settori ( agricoltura + 1112; costruzioni +1376; commercio +1999; servizi + 15632); la perdurante difficoltà a qualificare il lavoro dei giovani. Era già evidente come fosse indispensabile, oltre che favorire l’innalzamento tecnologico delle produzioni, rivitalizzare il mercato del lavoro, dando nuovo impulso alle politiche attive, attuando al meglio le linee d’intervento di Programmi innovativi come il GOL (Garanzia occupabilità lavoratori), ma anche accelerare l’opera di potenziamento delle infrastrutture, la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma e le tante azioni volte a dare nuove prospettive di sviluppo alle Aree interne. La guerra ha acuito tutti i problemi in campo e creato una condizione di grande incertezza. Anche nelle Marche soprattutto agricoltura, agro-alimentare, panificazione e calzaturiero sono entrati in forte difficoltà. Le misure previste dal Governo nel DEF risultano troppo deboli. Servono interventi più decisi per aiutare famiglie ed imprese alle prese con il caro - bollette; contenere il costo dei carburanti; arginare azioni speculative; combinare politiche di sobrietà nei consumi energetici con mantenimento delle capacità produttive; rafforzare il ricorso alle fonti di energia rinnovabili e salvaguardare il potere d’acquisto di salari e pensioni, messo a rischio dall’impennata dell’inflazione. Per affrontare questa nuova condizione d’emergenza serve un confronto stabile tra Governo, Autonomie locali e parti sociali. Lo stesso schema andrebbe adottato in ogni Regione per dare incisività alle politiche di sviluppo, considerando le peculiarità dei vari territori. Nel giorno della Festa dei Lavoratori ribadiremo con forza le nostre posizioni. Dare centralità al rispetto della dignità delle persone e al lavoro è la via maestra per dare concretezza agli ideali di libertà, giustizia e democrazia, dai quali consegue quello di pace e ai quali va ispirato ogni progetto di sviluppo, in Italia come in ogni parte del mondo.    
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22/04/2022 25 Aprile: un impegno costante per la libertà e la democrazia
La Festa del 25 Aprile unisce all’elemento simbolico della data di Liberazione, saldamente agganciato al senso d’identità nazionale, la riflessione, sempre attuale, sui valori universali della libertà, della democrazia e della pace. Ci apprestiamo a festeggiarla in un quadro molto controverso. Da un lato, pur con le attenzioni e la prudenza che la situazione pandemica ancora richiede, ci stiamo riappropriando di margini di movimento che, sul piano personale e quello comunitario, per due anni il Covid-19 aveva ridotto. Ed è bene ricordare che questo si deve alla fondamentale funzione protettiva assicurata dai vaccini. Dall’altro la proditoria, ingiustificabile aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, ha creato sgomento sul piano umanitario e amplificato, a dismisura, le preoccupazioni sul futuro prossimo dell’Italia, dell’Europa, del mondo intero. Per dare il giusto rilievo al 25 Aprile dovremmo innanzitutto fare memoria, onorando il sacrificio e l’impegno di tutti quelli che concorsero a liberare il nostro Paese dalle catene della dittatura fascista, riavviandolo ai percorsi democratici. Senza queste straordinarie persone niente di quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, in termini di diritti sociali, civili e politici, sarebbe stato possibile. E poi riflettere sui tanti insegnamenti che sono emersi nei quasi ottant’anni seguiti da allora. Libertà, democrazia e pace sono condizioni mai conseguite una volta per tutte e hanno bisogno d’incorporare giustizia. Richiedono impegno costante, perseveranza e caparbietà nel fare del rispetto della dignità della persona l’architrave della convivenza civile e della lotta alle disuguaglianze il fulcro delle politiche. Se, per ragioni strettamente economiche, si chiudono gli occhi su atteggiamenti illiberali, antidemocratici, prevaricatori, evidenti in altre parti del mondo, prima o poi, si pagherà dazio. L’atroce dilemma su come combinare l’anelito di pace con il diritto delle persone e di un popolo a difendere la propria libertà non deve mai portare a confondere la condizione di aggressore con quella di aggredito, le ragioni dell’oppressore con quelle dell’oppresso. E scegliere senza indugio, sempre, in ogni circostanza, ad ogni latitudine, come oggi con gli ucraini, di stare dalla parte dei secondi. W il 25 aprile. Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche
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21/04/2022 Al Lavoro per la Pace PRIMO MAGGIO 2022 ad Assisi
La manifestazione nazionale di Cgil Cisl Uil in occasione del Primo Maggio si svolgerà ad Assisi, in  piazza San Francesco. Al centro dell’iniziativa i temi della pace, del lavoro e della crescita del Paese. Previsti sul palco gli interventi dei tre Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil ( Landini, Sbarra, Bombardieri), la testimonianza di alcuni delegati sindacali. Nel pomeriggio è in programma il tradizionale Concertone che torna quest’anno a Roma nella cornice storica di Piazza San Giovanni in Laterano.
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06/04/2022 DDL Appalti: Cgil Cisl Uil incontrano i parlamentari delle Marche per ripristinare l’obbligo di clausola sociale
Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche, insieme alle categorie di riferimento Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil e Uiltrasporti, hanno avuto ieri, martedì 5 aprile, un confronto in videoconferenza con i parlamentari eletti nei collegi marchigiani per discutere l’iter legislativo del DDL Appalti. Le organizzazioni dei lavoratori, che avevano richiesto un incontro urgente a tutti i deputati e i senatori del territorio, hanno avuto modo di affrontare con gli Onorevoli Alessia Morani e Mario Morgoni gli aspetti più controversi del testo, già approvato dal Senato e in attesa di discussione alla Camera.  I sindacati, pur apprezzando alcuni aspetti positivi introdotti dal disegno di legge, come ad esempio il rispetto del Contratto Nazionale di settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative, l’applicazione delle medesime tutele economiche e normative per i lavoratori in subappalto, l’esclusione dei costi della manodopera e della sicurezza dai ribassi di gara, hanno sottolineato la presenza di una norma negativa e grave che vanifica l’effetto di tutto quanto fatto di positivo. Il testo, infatti, prevede non già l’obbligo ma la facoltà di inserire clausole sociali nei bandi di gara: un grave arretramento sul fronte dei diritti e delle tutele che determinerebbe effetti devastanti per centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, lavoratori “deboli”, occupati in comparti spesso essenziali come ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici.  Cgil Cisl Uil Marche, rappresentate nell’incontro dai Segretari Daniela Barbaresi, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli, ritengono profondamente sbagliato, e per questo da correggere, inserire tale facoltà quando il Codice dei Contratti Pubblici, all’art. 50, prevede l’obbligo di inserimento di specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità e continuità occupazionale del personale impiegato.  Gli Onorevoli Morani e Morgoni hanno ascoltato le ragioni delle organizzazioni dei lavoratori comprendendo la delicatezza della vicenda. I due parlamentari hanno espresso l’impegno di presentare alla Camera un emendamento per reintrodurre l’obbligo di inserire le clausole sociali nei bandi di gara, promettendo inoltre di tenere informati i sindacati sull’esito dell’iter legislativo. Un impegno che Cgil Cisl Uil Marche apprezzano, con l’auspicio di vedere presto soddisfatte le aspettative di migliaia di lavoratori marchigiani che stanno vivendo con trepidazione questo delicato passaggio che rischia di precarizzare ancor di più settori del mercato del lavoro già connotati da una fase di grande incertezza.
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04/04/2022 Gravi atti vandalici alla sede della Cgil Marche solidarietà e sostegno da Cisl Marche
  La Cisl delle Marche esprime la piena solidarietà e sostegno alla Cgil Marche e di Ancona per l’atto violento, intimidatorio e delirante di questa mattina. La sede della Cgil Marche e della Camera del Lavoro di Ancona, questa mattina,sono  state trovate vandalizzate con scritte inaccettabili e deliranti. «Paragonare la Cgil e tutto il sindacato confederale  al nazismo significa non conoscere la storia del movimento sindacale italiano ed il contributo politico e in vite umane pagato proprio dalle organizzazioni dei lavoratori durante il nazi fascismo. - scrivono in una nota unitaria Cgil Cisl Uil Marche  - Le sedi del sindacato sono luoghi di accoglienza e democrazia; gesti di questo tipo non faranno che rafforzare le nostre convinzioni anche in ragione  del ruolo svolto durante la lunga fase di emergenza.  La pandemia da Covid  ha ucciso e continua ad uccidere e per questo rivendichiamo e confermiamo le nostre idee ed il nostro massimo impegno per il sostegno alle campagne vaccinali e alla diffusione del vaccino nel mondo, sopratutto nelle aree più povere. Cgil Cisl Uil delle Marche non si fermeranno di fronte a queste intimidazioni.»    
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18/03/2022 XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie 21 marzo 2022
CISL MARCHE aderisce e partecipa alla XXVII  Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra il 21 marzo,  promossa da Libera e riconosciuta,  con  la Legge n. 20 dell’8 marzo 2017,  dallo Stato. La giornata di quest’anno, dal titolo “Terramia. Coltura-Cultura”, pone l’accento sul valore della cura, che riguardi il creato ed i suoi abitanti. Nelle Marche manifestazione a  Senigallia in Piazza Roma  ore 10,30 dove verranno ricordati i nomi delle vittime innocenti di mafia e dove si potrà seguire  il discorso di don Luigi Ciotti, in collegamento da Napoli. "Terra mia. Coltura I Cultura. È uno slogan che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire. Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. Coltura I Cultura: La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze. A partire dall’enciclica Laudato Sì, ha assunto centralità il concetto di ecologia integrale, una dimensione attraverso la quale il rispetto dell’ambiente deve coniugarsi con politiche più eque, capaci di porre le basi per una reale inclusione tra i popoli e di diminuire la forbice che vede ancora oggi una parte del pianeta sfruttarne un’altra. Si tratta di un approccio che valorizza lo scambio tra l’ambiente naturale, la società, le istituzioni e l’economia, costruendo un piano di riflessione e di azione unitario, utile a invertire la rotta. Con l’arrivo della pandemia, infatti, è stato ancora più evidente che non c’è tempo da perdere, che l’impegno per recuperare gli esiti nefasti dello sfruttamento incondizionato delle risorse naturali dev’essere immediato e deve prevedere un corale impegno internazionale tra gli Stati. Per attivare questo nuovo paradigma però è necessario uno scatto culturale, che viene provocato dai movimenti giovanili per l’ambiente ma che non è ancora patrimonio di tutti. Ma non si tratta di un’attenzione esclusivamente ambientale. Imboccare questa strada significa rivedere i rapporti di forza e centralità, ripensare alle forme di sopruso che quotidianamente vengono operate sull’ambiente per soddisfare un modello di consumo che non è più sostenibile, che piega i territori, i lavoratori, che omologa distruggendo le peculiarità locali, che impoverisce. Sappiamo che alla base della diffusione della cultura e della pratica mafiosa, così come corruttiva, c’è il bisogno, la mancata libertà che consente l’imposizione e l’assoggettamento. Si tratta di un sistema violento che riguarda molti ambiti e che possiamo disarmare, per recuperare sovranità, protagonismo e libertà. Dobbiamo impegnarci per comprendere a fondo tutte le forme di violenza quotidiana che viviamo nei nostri contesti, al fine di costruire risposte sociali capaci di interromperle, capaci di far crescere le radici di una cultura del cambiamento, non più procrastinabile." (fonte: https://www.libera.it/schede-1859-terramia)    
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08/03/2022 “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” XIII Congresso Regionale Cisl Marche - La relazione del Segretario Generale Sauro Rossi
"Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” è lo slogan del XIII Congresso Regionale Cisl Marche, tenutosi dal 3 al 4 marzo 2022 a Colli del Tronto (AP).   In allegato, i materiali della relazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.
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07/03/2022 8 marzo 2022 Giornata internazionale della Donna Cgil Cisl Uil Marche: ”Donne: pace, libertà, lavoro, uguaglianza, diritti”
Occorre rinnovare l’impegno di tutte e tutti per la pace, la libertà, il lavoro, l’uguaglianza, i diritti: è ciò che le donne rivendicano ancora con più forza in questi momenti difficili con un’emergenza sanitaria, economica e sociale che ha pesato e pesa ancora gravemente sulle loro spalle. Anche nelle Marche occorre fare di più. Dobbiamo farlo per le 9 mila donne che nel 2020 hanno perso il lavoro e per le 26 mila che il lavoro lo cercano senza riuscire a trovarlo o al massimo vengono offerti solo lavori precari, discontinui o a tempo parziale, tanto che nelle Marche solo una lavoratrice su tre può contare su un lavoro a tempo pieno e indeterminato e una retribuzione stabile e dignitosa, mentre gli  uomini con un lavoro stabile e a tempo pieno sono i due terzi dei lavoratori. Donne alle prese con vecchie e nuove diseguaglianze. Lavoratrici che ancora faticano a veder riconoscere e valorizzare le competenze che possono e vogliono esprimere sul lavoro e che ancora si misurano con le enormi difficoltà prima a trovare lavoro e poi nell’avanzamento di carriera, spesso segregate nelle mansioni e nei livelli più bassi. Diseguaglianze che si traducono in divari retributivi inaccettabili che nelle Marche portano le lavoratrici a percepire 6.800 euro lordi annui meno degli uomini nel lavoro privato e 9.400 euro in quello pubblico. Donne che lavorano il doppio, fuori e dentro casa, perché per una cultura patriarcale che non vuole morire, ci si aspetta da loro che siano buone madri, mogli e anche lavoratrici infaticabili. Donne costrette a rinunciare al desiderio di diventare madri perché temono che un figlio potrebbe compromettere il loro posto di lavoro. Donne che il lavoro l’hanno perso dopo la maternità, a partire dalle 800 lavoratrici che l’anno scorso hanno lasciato il lavoro dopo la nascita di un figlio: scelta a cui spesso sono state costrette per la mancanza di alternative, non potendo contare su un'adeguata rete di asili nido o per i costi troppo alti delle rette, e neanche su una rete familiare di supporto. Donne che lavorano e hanno figli ma vorrebbero avere dei tempi di vita e di lavoro più sostenibili basati sulla genitorialità condivisa e in un mondo del lavoro che tenga conto delle esigenze delle famiglie. Le donne vogliono essere libere di scegliere se essere o non essere madri. Vogliono che le leggi dello Stato siano pienamente applicate, compresa la Legge 194, vogliono che sia data subito piena attuazione alle linee guida del Ministero per l’aborto farmacologico e risorse per consultori efficienti e diffusi nel territorio. Le donne vogliono essere pienamente protagoniste nella ripresa e rilancio del Paese, con il loro lavoro, la loro intelligenza, la loro energia, la loro forza. Per questo continueranno a lottare, per tutte noi, per le donne che subiscono la tragedia insensata della guerra, per le donne costrette ad allontanarsi insieme alle famiglie dalla propria terra e dai propri affetti, per le donne che resistono e lottano per la libertà e la democrazia. Per Mia, la bimba nata nella metropolitana di Kiev, mentre fuori esplodevano le bombe russe, e per tutte le bambine del mondo. Buon 8 marzo a tutte!    
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07/03/2022 8 marzo Giornata Internazionale della donna: webinar Cgil Cisl Uil
In occasione della Giornata Internazionale della Donna Cgil Cisl Uil hanno organizzato il webinar: “Il protagonismo delle donne nella ripresa, per il lavoro di qualità, in sicurezza“ che si terrà l’8 marzo presso il Cnel dalle ore 9.30.  Un occasione per esaminare ed approfondire le sfide che nei prossimi mesi dovranno vederci protagonisti nella costruzione di una strategia di sviluppo incentrata anche e soprattutto sul pieno coinvolgimento delle donne nel lavoro degno, sicuro, ben formato e contrattualizzato. Centrale sarà l’utilizzo completo e virtuoso delle risorse del PNRR, con una governance partecipata che dia ai progetti forti condizionalità occupazionali e sociali. L’iniziativa è divisa in tre panel: “Lotta alla precarietà”, le cui conclusioni sono affidate al Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, “Sicurezza e prevenzione” e “Pnrr”, che verrà introdotto dalla Segretaria confederale Cisl Daniela Fumarola.       
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04/03/2022 Sauro Rossi riconfermato al vertice della Cisl Marche
Si è concluso oggi il XIII Congresso della Cisl Marche con la riconferma di Sauro Rossi al vertice regionale del sindacato cislino. La due giorni congressuale ‘Esserci per cambiare le Marche. Curando l’oggi e costruendo il domani’ che si è tenuta a Colli del Tronto ( AP)  ha visto la partecipazione, nel rispetto della normativa anti- covid  di oltre 300 persone, tra invitati e delegati eletti, dalle 19 Federazioni sindacali di categoria della Cisl Marche e nelle assemblee pre-congressuali  Ast,  Aree sindacali territoriali, attraverso un percorso congressuale che negli ultimi mesi ha coinvolto migliaia di lavoratori e pensionati in rappresentanza dei 154.291 iscritti alla Cisl delle Marche. Sauro Rossi, sarà affiancato nella nuova segreteria da Cristiana Ilari e Marco Ferracuti, nei prossimi quattro anni di mandato. «Per la Cisl lo sviluppo delle Marche deve essere connotato da una netta impronta sociale; è per noi necessaria un’innovazione di sistema, un cambio di paradigma che deve mettere al centro sempre le persone per realizzare equità e giustizia sociale, per affermare il lavoro di qualità, per qualificare il nostro sistema manifatturiero e dei servizi, per rafforzare le reti di welfare, con un forte investimento nella formazione e colmando i divari territoriali  – ha dichiarato Sauro Rossi, rieletto Segretario generale della Cisl Marche -. La transizione ecologica e digitale è un potente fattore di cambiamento per la nostra regione, a patto che sia governata dai principi della prossimità e della partecipazione, senza lasciare nessuno indietro, attraverso un grande patto tra istituzioni e forze sociali». «La rotta da seguire in tutto il paese deve essere quella di un modello di sviluppo sostenibile ed equo, mettendo al centro la transizione ecologica e quella digitale, welfare, lotta al precariato, adeguata formazione, la creazione di lavoro di qualità». Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra a margine del Congresso della Cisl Marche. «Anche nelle Marche persiste il problema storico delle infrastrutture che vanno connesse meglio sull’asse est-ovest, rafforzando le tratte ferroviarie lungo la dorsale adriatica e un’opera come la Falconara-Roma, che non può più essere ritardata, ovviamente, al completamento dei collegamenti con il porto di Ancona. Occorre anche investire nella sanità – prosegue Sbarra - spostando il baricentro dall’ospedale al territorio, incrementando attività, tecnologie, e nuove figure professionali. Sono obiettivi oggi raggiungibili grazie al PNRR e con i finanziamenti previsti dal nuovo ciclo di fondi strutturali europei. È un’opportunità unica. Fa bene la Cisl Marche ad incalzare la Regione affinché attivi subito il confronto su come procedere negli investimenti previsti nel PNRR, anche per sostenere il ruolo centrale degli enti locali. Occorre la massima condivisione sugli obiettivi e sugli strumenti da utilizzare per vincolare le risorse alla valorizzazione del capitale umano, al lavoro stabile, di qualità e soprattutto in assoluta sicurezza».
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28/02/2022 XIII Congresso regionale Cisl Marche “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” 3 - 4 marzo Colli del Tronto (AP)
Giovedì 3 marzo e venerdì 4 marzo  XIII Congresso Regionale della Cisl Marche a Colli del Tronto ( AP) presso il Centro Congressi Marche Hotel Il Casale. “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” è lo slogan che la Cisl delle Marche ha scelto per celebrare il suo XIII Congresso regionale, un appuntamento importante nella vita del sindacato fondato da Giulio Pastore, perché  fissa le basi dell’agenda politica della Cisl regionale e rinnova il gruppo dirigente per il prossimo quadriennio.  I lavori congressuali,  che si apriranno  giovedì 3 marzo alle ore 14.30 e saranno introdotti dalla relazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, vedranno la presenza dei 304 delegati, eletti nei congressi regionali di categoria  e nelle assemblee territoriali, provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza dei lavoratori del pubblico impiego, del mondo del lavoro privato e dei pensionati. Durante la giornata di venerdì 4 marzo, i cui lavori inizieranno alle ore 9.00, saranno presenti il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e il Segretario Generale della Cisl nazionale, Luigi Sbarra. Nel corso della due giorni, interverranno i Magnifici Rettori degli Atenei marchigiani: Prof. Francesco Adornato (UNIMC), Prof. Giorgio Calcagnini (UNIURB), Prof. Gian Luca Gregori (UNIVPM) e Prof. Claudio Pettinari (UNICAM). I lavori congressuali si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-covid.
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28/02/2022 CGIL CISL UIL MARCHE: si fermi la guerra in Ucraina! Tutti in piazza per la pace
CGIL CISL UIL Marche condannano l’aggressione militare russa e richiedono uno stop immediato delle ostilità: il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili.  Nel ripudiare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, come previsto dall’art. 11 della nostra Costituzione, esprimiamo la nostra solidarietà al popolo e ai lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina!  È necessario attivare urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea ed in sede ONU.  Occorre fermare la guerra in Ucraina e far partire un vero processo di pace. Mai come oggi è evidente che la pace ed il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale.  L’Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia.  Come in tante città italiane, anche nelle Marche CGIL CISL UIL hanno promosso, anche in collaborazione con numerose altre associazioni, movimenti e istituzioni, o aderito alle manifestazioni che si terranno nelle seguenti città: - FANO, venerdì 25 febbraio ore 17.30, sit-in piazza XX Settembre - PESARO, venerdì 25 febbraio ore 18.30, fiaccolata piazzale Lazzarini - ASCOLI PICENO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Ventidio Basso - SAN BENEDETTO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Matteotti - MACERATA, sabato 26 febbraio, ore 11.00, Piazza Cesare Battisti - ANCONA, domenica 27 febbraio, ore 17.00, piazza Cavour - FERMO, lunedì 28 febbraio, ore 18.00, piazza del Popolo    CGIL CISL UIL Marche invitano lavoratori/trici, pensionati/e, cittadini/e a partecipare per riempire le piazze per la pace e dire con forza che si fermi la guerra in Ucraina.   All'iniziativa di Ancona parteciperanno anche Cgil Cisl e Uil di Fabriano, unite nel condannare l'aggressione militare russa e a chiedere uno stop immediato delle ostilità. «L’invasione russa è un atto ingiustificabile, di una gravità inaudita - ribadiscono Cgil Cisl e Uil di Fabriano -. Massima solidarietà all’Ucraina, al suo popolo, alla sua comunità in Italia. La condanna unanime di queste ore è una buona notizia. Ma la pace non si costruisce con le parole. Servono azioni concrete, sanzioni esemplari, un sostegno forte a una Nazione e a un popolo sotto attacco. La pace e il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell'agenda politica italiana, europea e mondiale. L'Unione Europea deve agire ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia».            
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21/02/2022 CGIL CISL UIL: PNRR e sanità, un’altra occasione persa
La settimana scorsa la Giunta regionale ha deciso quali sono gli interventi e i progetti per accedere ai primi 183 milioni di euro della Missione 6 del PNRR. «Negli ultimi mesi abbiamo rivolto continue richieste e sollecitazioni affinché venisse attivato il necessario confronto con le Organizzazioni Sindacali sulla definizioni nelle Marche degli investimenti previsti dal PNRR, come peraltro previsto dal “Protocollo per la partecipazione e il confronto dell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza” sottoscritto dal Presidente del Consiglio e dai Segretari nazionali di CGIL CISL UIL, il quale definisce le modalità attraverso le quali ciascuna amministrazione titolare di interventi, dalle Regioni ai Comuni, debba attivare tavoli di confronto preventivi e periodici riguardanti i progetti di investimento, le loro ricadute economiche e sociali, nonché le ricadute dirette e indirette sul lavoro. Tutto ciò in attuazione dell’art. 8, comma 5 bis, del DL n. 77/2021. - sottolineano i Segretari Generali di Cgi CISL Uil Marche, Daniela Barbaresi, Sauro Rossi, Claudia Mazzucchelli -  A distanza di un mese dal primo e unico incontro con il Presidente Acquaroli e l’Assessore Saltamartini, nonostante gli impegni dichiarati, non solo il confronto non è mai stato concretamente avviato, ma non abbiamo ricevuto neanche nessuna documentazione che consentisse di conoscere almeno il quadro di massima degli interventi.»  «Ora che gli interventi e i progetti per Case e Ospedali di Comunità, COT, nuovi macchinari e tecnologie sono stati decisi dalla Giunta regionale, senza che le forze sociali siano state in alcun modo messe nelle condizioni di esprimersi, con estremo rammarico prendiamo atto della mancanza di volontà politica dell’Assessore Saltamartini di garantire il necessario percorso di partecipazione e confronto. - denunciano i Segretari generali regionali di Cgil CISL Uil - Ma a preoccuparci è soprattutto la totale mancanza di confronto su quello che è il complessivo progetto di definizione e organizzazione della rete di medicina territoriale da garantire nelle Marche e più in generale del complessivo sistema sanitario regionale. In sostanza una nuova idea di sanità e di tutela della salute dei cittadini che sta alla base degli obiettivi del PNRR; una sanità che punta a spostare il baricentro dell’assistenza dall’ospedale al territorio. Una sanità territoriale che richiede non solo strutture ma attività, tecnologie, nuove figure professionali (infermieri di famiglia e di comunità) e nuove modalità organizzative e di lavoro (equipe territoriali con i medici di medicina generale). Un sistema nel quale anche l’ospedale deve cambiare, non solo in termini di adeguamento tecnologico.» «Dunque il PNRR dovrebbe essere l’occasione per ripensare e far evolvere il sistema sanitario verso un modello completamente diverso rispetto a quello attuale, in un percorso trasparente e condiviso. Trasparenza e condivisione di cui finora non c’è traccia, così come non c’è traccia del progetto complessivo di sanità o almeno nessuno lo conosce.  E’ davvero l’ennesima occasione persa.» concludono Daniela Barbaresi, Cgil Marche, Sauro Rossi, Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Uil Marche. 
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15/02/2022 Sicurezza e alternanza scuola - lavoro. Sauro Rossi: «Prevenzione elemento essenziale. Dare costanza agli inteventi»
In seguito alla scomparsa di Giuseppe Lenoci, sedicenne di Monte Urano deceduto a causa di un incidente stradale nel corso di uno stage di alternanza scuola - lavoro, ci si torna a interrogare sul livello di sicurezza in questi percorsi di formazione. «Bisogna dare costanza agli interventi, ai corsi di preparazione e alla verifica dell'adozione delle misure che permettono di agire in sicurezza - dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche -. Questo va fatto giorno dopo giorno senza lasciare niente di intentato e per questo serve un collegamento serio tra imprese e istituzioni perché la prevenzione sia riferimento essenziale per qualificare il lavoro».
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14/02/2022 Assemblea pre -congressuale Cisl Jesi "Esserci per cambiare le Marche"
Lunedì 14 Febbraio 2022 si è svolta l' assemblea pre-congressuale della Area sindacale territoriale Cisl di Jesi per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori, che si sono tenuti presso Il Piccolo teatro di Jesi, nel rispetto della normativa anti- covi ,sono stati aperti dalla relazione del Responsabile della Cisl di Jesi Guanito Morici. Durante l'assemblea hanno portato la loro testimonianza gli operatori della Cisl di Jesi. Ha concluso l'assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.
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11/02/2022 ASSEMBLEA PRE – CONGRESSUALE CISL PESARO "Esserci per cambiare le Marche"
Venerdì 18 Febbraio 2022 ore 9,00 assemblea pre-congressuale della Area sindacale territoriale Cisl di Pesaro per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori, che si svolgeranno presso la Sala Circoscrizione Cinque Torri, nel rispetto della normativa anti- covi ,saranno aperti dal Responsabile della Cisl di Pesaro Maurizio Andreolini. Concluderà l’assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.     
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10/02/2022 ASSEMBLEA PRE – CONGRESSUALE CISL FANO "COSTRUTTORI DI FUTURO: NEL TERRITORIO PROTAGONISTI DI WELFARE E SVILUPPO SOSTENIBILE"
Mercoledì 16 Febbraio 2022 ore 15,00 assemblea pre-congressuale  della Area sindacale territoriale Cisl di Fano per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori, che si svolgeranno presso la Cooperativa Tre Ponti di Fano,  saranno aperti dalla relazione “ Costruttori di futuro: nel territorio protagonisti di welfare e sviluppo sostenibile” a cura del Responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli . Concluderà l’assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.  I lavori si svolgeranno nel rispetto della normativa anti- covid.    
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10/02/2022 ASSEMBLEA PRE – CONGRESSUALE CISL URBINO “VIVIAMO IL TERRITORIO PER ESSERNE AGENTI DI CAMBIAMENTO”
Venerdì  18 Febbraio 2022 ore 15,00 assemblea pre-congressuale  della Area sindacale territoriale Cisl di Urbino per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori che si svolgeranno ad Urbino presso la Sala Serpieri, ex Collegio Raffaello, in P.zza della Repubblica 13, saranno aperti dalla relazione “ Viviamo il territorio per esserne agenti di cambiamento”  del Responsabile della Cisl di Urbino Leonardo Piccinno . Concluderà l’assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi. E’ garantito il massimo rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione dal rischio di malattia COVID 19. Per l’accesso alla sala è obbligatorio essere muniti di green pass rafforzato e mascherina FFP2.
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10/02/2022 assemblea pre-congressuale Cisl Fabriano "Esserci per cambiare le Marche"
Lunedì 14 febbraio la Cisl di Fabriano si riunirà in assemblea per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche. L'assemblea pre-congressuale si terrà a partire dalle ore 9.00  presso  la Sala Ubaldi, Via dei Cappuccini 5, Fabriano (AN).  I lavori saranno aperti dalla relazione del Responsabile della Cisl di Fabriano Andrea Cocco e dall'intervento del dott. Nico Bazzoli, Ricercatore dell'Università Carlo Bo di Urbino sul rapporto tra giovani e lavoro. «Le aree montane come quella del fabrianese soffrono in maniera superiore la crisi economica. – sottolinea Andrea Cocco, Responsabile della Cisl di Fabriano - Tra i temi centrali per rilanciare il territorio ci sono sicuramente il lavoro, la sanità e le infrastrutture. Come Cisl siamo in prima linea nel mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori economici oltre alle istituzioni, imprese, lavoratori e banche. – conclude Cocco – Tutti devono fare la loro parte senza campanilismi, con  l’unico obiettivo di costruire un futuro migliore per i nostri giovani.» Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, concluderà i lavori dell’assemblea.
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08/02/2022 PNNR e sanità. CGIL CISL UIL MARCHE : “Mancano solo 20 giorni per presentare i progetti ma pare davvero che si navighi a vista”
Mancano solo 20 giorni di tempo per presentare i progetti per accedere ai primi 182 milioni del PNRR per gli investimenti nella sanità ma appare sempre più evidente come nelle Marche si navighi a vista. Riteniamo davvero sbalorditivo, infatti, apprendere dalla stampa che a pochi giorni dalla presentazione dei progetti, l'Assessore Saltamartini annunci un cambio di scenario rispetto  agli interventi previsti e ai criteri da seguire per la loro progettualità.   Quindi, non solo di quei progetti non si sa quasi niente, quel poco che si sa, sarebbe meglio non saperlo. Ora, in fretta e furia, i progetti dovranno essere rivisti e adeguati e c’è davvero da sperare che si riesca a fare tutto nei tempi strettissimi che rimangono.   Di fronte a questo scenario, i vertici regionali si ostinano a non rendere oggetto di confronto il quadro generale degli assetti dell’assistenza sanitaria territoriale nel quale innestare le singole scelte e i singoli investimenti finanziati e sostenuti dal PNRR.   A questo punto appare fin troppo velleitario chiedersi come pensano Acquaroli e Saltamartini di tradurre nelle Marche la nuova idea di sanità e di tutela della salute dei cittadini che sta alla base degli obiettivi del PNRR: una sanità che punta a spostare il baricentro dell’assistenza dall’ospedale al territorio.   Una sanità territoriale che richiede strutture, attività, tecnologie, figure professionali e modalità organizzative nuove. Le nuove strutture sono le Case e gli Ospedali della Comunità, le nuove attività sono la telemedicina e le Centrali Operative Territoriali, le nuove figure professionali sono gli infermieri di famiglia e di comunità, le nuove modalità organizzative e di lavoro sono quelle delle equipe territoriali con i medici di medicina generale. Un sistema nel quale anche l’ospedale deve cambiare, non solo in termini di adeguamento tecnologico o sismico.   Dunque il PNRR dovrebbe essere l’occasione per ripensare e far evolvere il sistema sanitario verso un modello completamente diverso rispetto a quello attuale, in un percorso trasparente e condiviso, come declinato nel Protocollo di Intesa tra Governo e Organizzazioni sindacali, firmato a dicembre scorso in attuazione dell’art. 8 del Decreto Legge 77/2021. Trasparenza e condivisione di cui finora non c’è traccia, così come non c’è traccia del progetto complessivo di sanità.   E di fronte a tanta approssimazione e disinvoltura, anziché scusarsi con i marchigiani, il Presidente Acquaroli continua a lamentarsi in TV per le Marche finite in zona arancione, come peraltro se fosse colpa di qualcun altro. Lo diciamo da tempo: basta parole vuote e propaganda: servono serietà, rigore e competenza.
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04/02/2022 6 Febbraio Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili
Il 6 febbraio 2022 si celebra la Giornata mondiale della “tolleranza zero” contro le mutilazioni genitali femminili (MGF).   Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), si stima che nel mondo circa 200 milioni di donne e ragazze abbiano subito mutilazioni genitali e, purtroppo anche quest’anno, sono a rischio circa 3 milioni di bambine. Le mutilazioni genitali sono principalmente diffuse presso gruppi ed etnie dei Paesi dell'Africa sub sahariana e della penisola arabica, ma sono praticate altresì in Asia, America Latina, Europa e per effetto dell'immigrazione, questo triste fenomeno si registra anche in Italia. La CISL e l’ANOLF, da sempre sono ben consapevoli che si tratti senza dubbio di una questione universale, che pone a rischio la salute fisica e psichica delle vittime, giovanissime e bambine in tenerissima età. Il Covid-19 e le sue conseguenze sociali, hanno minato i progressi avuti finora nella lotta a questa terribile pratica, ma le nostre Organizzazioni non si sono arrese continuando a sostenere azioni in tutti gli ambiti territoriali e nei relativi presidi sanitari, favorendo la solidarietà tra donne e uomini, necessaria per vincere una battaglia di civiltà, di sensibilità e di umanità.
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03/02/2022 Essere sindacato di prossimità per prendersi cura del territorio Assemblea pre-congressuale Cisl Tolentino Camerino
Mercoledì 9  febbraio la Cisl  di Tolentino Camerino si riunirà in assemblea per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche. L'assemblea pre-congressuale si terrà a partire dalle ore 15.00  presso  la Biblioteca Comunale Filelfica Largo Fidi,11  a Tolentino (MC).  I lavori saranno aperti dalla relazione del Responsabile della Cisl  di Tolentino Camerino Rocco Gravina . Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi concluderà i lavori dell’assemblea.      
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27/01/2022 27 gennaio Giornata della Memoria "L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria" (Primo Levi)
"L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria (Primo Levi)" .La Giornata della memoria non è un cerimoniale ritualistico ma la dovuta meditazione collettiva su ciò che è stato affinché non si ripeta. “Meditate che questo è stato”: il lascito delle vittime, l’impegno dei superstiti, l’imperativo morale di ciascuno di noi come persona e di tutti noi come civiltà, come comunità di popoli. Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo e la memoria della Shoah non è solo guardare un filmato o una foto; è anche questo perché la memoria va tenuta accesa e va tramandata con parole e immagini, ma è molto di più: è responsabilità civile e impegno per la pace, la libertà, la dignità di ogni essere umano in ogni parte del mondo. L’Olocausto, la tragedia disumana che non ha eguali, ha rappresentato il fallimento dell’umanità e oggi più che mai, nel tempo della paura, della divisione, della separazione, che però è anche il tempo della cura, della speranza, della rigenerazione, è necessario conoscere e ricordare insieme perché quell’indicibile orrore non si ripeta, perché quell’oscurità non ritorni, perché insieme, tutti noi, nell’affrontare il presente curando l’oggi e nell’immaginare il futuro iniziando già a costruire il domani, possiamo con energia essere “cuori pensanti”, facendo nostre le parole di Etty Hillesum, la giovane scrittrice ebrea olandese uccisa ad Auschwitz : “Sappilo, Dio: farò del mio meglio. Non mi sottrarrò a questa vita. Continuerò ad agire e a tentare di sviluppare tutti i doni che ho, se li ho. Non saboterò nulla. Di tanto in tanto, però, dammi un segno. E fa’ in modo che esca da me un pò di musica, fa’ in modo che trovi una forma ciò che è in me, che lo desidera così tanto.”   La Segreteria CISL MARCHE
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21/01/2022 Speranza e responsabilità vs. individualismo e assertività. La costruzione del bene comune negli anni di Covid-19
Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverrà giovedì 27 gennaio al webinar "Speranza e responsabilità vs. individualismo e assertività. La costruzione del bene comune negli anni di Covid-19” organizzato dall’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia “Mario Romani”. Il webinar si svolgerà dalle ore 17.00 alle 18.30 sulla piattaforma Google Meet Link: https://meet.google.com/ksu-bjkq-opf Nel corso del webinar, si rifletterà anche sul volume "Parole come pane. Tutto è connesso: ecologia integrale e novità sociali" di Bruno Bignami e Gianni Borsa (indialogo, 2021). ­Intervengono Don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CeiGianni Borsa, giornalista Sir, presidente dell’Azione Cattolica ambrosiana,  direttore di «Impegno» (Fondazione Mazzolari) DiscussantVincenzo Conso, presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e ricerchePaola Gilardoni, segretaria regionale Cisl LombardiaSauro Rossi, segretario generale Cisl Marche CoordinaGianpiero Fumi, ordinario di Storia economica – Università Cattolica del Sacro Cuore
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19/01/2022 Progetto CITTADINANZA DIGITALE: formazione gratuita per tutti
Dallo smart - working allo SPID passando per la DAD e le video-call così la  pandemia  ha  accelerato la necessità di una digitalizzazione sempre più diffusa tra i cittadini di oggi. È in questo contesto che si colloca il “Progetto Cittadinanza Digitale” un percorso formativo gratuito aperto a chi vuole migliorare le proprie competenze digitali, promosso da IAL - Innovazione Apprendimento Lavoro Marche in partenariato con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche,  la CISL  Marche e la Federazione dei Pensionati della CISL di Ancona. Il corso di formazione digitale aperto a tutti, partirà nei primi mesi del 2022 e si svolgerà presso le sedi IAL di  Ancona e Falconara.  Previsti sette incontri che verranno replicati in base al numero di iscritti. Il programma prevede  una formazione base sull’utilizzo di  applicazioni per la messaggistica istantanea (es. WhatsApp);  dello SPID e della identità digitale; sull’ uso delle App e dei contatti telematici con la Pubblica Amministrazione; sull’uso dei social media e della posta elettronica. I materiali didattici utilizzati nei corsi sono stati sviluppati, con una ricerca congiunta, dal Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università Politecnica delle Marche. Durante tutto il percorso formativo verranno osservate le misure previste dalla normativa vigente anti-covid. Il 18 gennaio 2022 è cominciata l'attività didattica rivolta ai formatori, in collaborazione con UNIVPM. Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare: IAL Marche 071 5051- 071 2814639 o inviare una email a: info@ialmarche.it
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19/01/2022 Chiusura Caterpillar vicinanza e solidarietà ai lavoratori dalla Pastorale sociale e del lavoro di Jesi, Senigallia e Ancona -Osimo
A seguito della crisi industriale dovuta all’annuncio della chiusura dello stabilimento di Jesi della Caterpillar, come segno di vicinanza e di solidarietà con i 270 lavoratori che saranno messi in mobilità  e che risiedono nelle diocesi di Jesi, Senigallia ed Ancona venerdì 21 Gennaio alle ore 18,30 avrà luogo a Jesi  nella Cattedrale di San Settimio,  in  piazza Federico II,  una riflessione condivisa su questa vicenda e su tutte le situazioni a rischio nel  territorio, ogni volta che l’economia non tutela il diritto al lavoro anteponendo ad esso la logica del profitto. L’evento è organizzato dai tre uffici per la Pastorale sociale e del lavoro di Jesi, Senigallia e Ancona insieme ai lavoratori coinvolti ed ai sindacati; saranno presenti anche in segno di vicinanza i vescovi Gerardo Rocconi, Franco Manenti e Angelo Spina. «Sono invitati tutti gli uomini e le donne di buona volontà, tutti i cittadini credenti e non credenti che hanno a cuore il presente e il futuro di questi nostri fratelli e sorelle lavoratori e che vogliono dimostrare, con la loro presenza, l’impegno per una nuova economia dal volto umano, una economia che, pur perseguendo il giusto profitto, agisca sempre in armonia con le esigenze dell’uomo, con quelle delle famiglie e nel rispetto del creato. - sottolineano in una nota stampa gli Uffici per la pastorale sociale e del lavoro  D iocesi di Jesi, di Sengallia e Arcidiocesi Ancona  Osimo -  I lavoratori chiedono di mantenere alta l’attenzione sulla loro situazione, tenendo conto anche della specializzazione raggiuta nel settore meccanico e sapendo che il  Ministero delle Sviluppo Economico non ha ancora aperto la vertenza a livello nazionale.» «Nel pieno rispetto delle norme di prevenzione al COVID-19 comunichiamo che la cattedrale di Jesi può ospitare un massimo di 150 persone, quindi si raccomanda chi volesse partecipare di prenotarsi ai seguenti riferimenti: Jesi: diocesi.jesi@progettopolicoro.it Senigallia: pastoralelavoro@diocesisenigallia.it  Ancona:   direttore.problemisociali@diocesi.ancona.it - concludono gli organizzatori - Ricordiamo che non essendo un evento di culto per accedere in cattedrale è necessario il Green pass rafforzato. »  
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17/01/2022 La Cisl piange la scomparsa dell'avvocato Lucchetti, Rossi: "Con Alberto se ne va un professionista che ha concorso a scrivere la storia della Cisl Marche"
La scomparsa dell’avvocato Alberto Lucchetti colpisce duramente la Cisl Marche tutta e in particolare la struttura di Ancona. «Alberto è stato un legale di grande caratura professionale, preparato, serio, acuto, disponibile.  Animato da un profondo senso civile e sociale ha condiviso, con la Cisl, fin dagli anni sessanta, importanti battaglie per l’affermazione dei diritti sul lavoro, in ogni settore: dall’agricoltura, all’industria e più avanti nel tempo anche nei servizi.- ricorda il Segretario Generale della CISL MARCHE, Sauro Rossi - Sono davvero molti i sindacalisti che hanno potuto contare sul suo appoggio e sulla sua alta competenza per affrontare complicate vertenze, sia di carattere individuale che collettivo, conseguendo risultati rilevantissimi  sul piano dell’elevazione delle tutele a favore di lavoratrici e lavoratori.» «La sua preparazione e la profonda conoscenza della nostra organizzazione l’hanno portato anche  ad assumere ruoli di rilievo negli organi di magistratura interna ( Collegio dei Probiviri) sia a livello regionale che nazionale. Con Alberto se ne va un professionista che ha concorso a scrivere la storia della Cisl nei nostri territori. - conclude il Segretario Generale della CISL MARCHE -  Esprimiamo allo stimato figlio Alessandro e per il suo tramite a tutta la famiglia le più sentite condoglianze.»    
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11/01/2022 CGIL CISL UIL: pandemia, la sanità è di nuovo nel caos basta propaganda, dalla Regione vogliamo soluzioni
Il caos dei giorni scorsi agli hub vaccinali, in occasione degli open day è stato solo l’ultima conferma di una gestione inadeguata dell’emergenza pandemica da parte della Regione Marche, molto attenta nella propaganda ma molto meno capace di affrontare la situazione. Inadeguatezza, disorganizzazione, sottovalutazioni di fronte a una situazione che si sta aggravando sempre più e che ha riportato, ormai da tempo, la sanità marchigiana in piena confusione. Confusione pagata a caro prezzo dal personale sanitario, messo a dura prova da due anni di emergenza pandemica, e soprattutto dai cittadini marchigiani. Nell’intervista al Corriere Adriatico di domenica il Presidente Acquaroli ha dichiarato che il livello dei contagi è tale da avere “un impatto ancora basso sulle ospedalizzazioni”. C’è da chiedersi se il Presidente conosca davvero i dati dei ricoveri visto che ieri risultavano complessivamente ben 522 persone ricoverate o comunque presi in carico dal sistema sanitario nelle Marche: 112 nelle terapie intensive o semi-intensive, 192 negli altri reparti ospedalieri, 148 nelle RSA e altre 70 “parcheggiate” nei Pronto Soccorso. L’occupazione dei posti letto dell’area medica è arrivata al 25%, sopra la media nazionale (24%): dunque un paziente su quattro è ricoverato per Covid. Ma preoccupano soprattutto i ricoveri nelle terapie intensive: secondo i dati ufficiali i pazienti Covid occupano il 21% dei posti letto complessivi (a fronte di una media nazionale del 17%), percentuale che salirebbe al 27% se si escludessero dal conteggio i 42 posti letto del Covid Hospital di Civitanova attualmente non disponibili. La gravità della situazione è ancora più evidente se si considera il numero dei ricoverati nelle terapie intensive in rapporto alla popolazione che colloca le Marche al 4° posto dopo Valle d’Aosta, Provincia di Trento e Veneto. Intanto negli ospedali si registra un’altissima tensione, non solo perché si sta gestendo l’emergenza Covid ormai da due anni ma perché l’organico è ridotto a numeri che hanno dell’inverosimile. Sono state nuovamente bloccate le ferie e interi reparti stanno ridimensionando pesantemente la propria attività per destinare il personale alle terapie intensive, si pensi all’attività delle chirurgie fortemente compromessa in quasi tutte le realtà, per non parlare dell’impatto del personale sanitario infettato dal Covid o comunque in quarantena. Caos anche nelle vaccinazioni, dove peraltro le Marche non hanno mai brillato per risultati visto che la percentuale di vaccinati è tra le più basse d’Italia. «Il modello totalmente autoreferenziale utilizzato dall’Assessore Saltamartini e dal Presidente Acquaroli - affermano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari di CGIL CISL UIL Marche - mostra tutti i suoi limiti nel fronteggiare le insidie della pandemia in fase di ripresa ma non meno gravi rimangono i ritardi sul superamento di tutte le altre criticità del sistema con particolare attenzione all’integrazione socio-sanitaria, alla prevenzione e alla medicina territoriale.» È ora di mettere fine alla propaganda e di affrontare la situazione seriamente attraverso modalità del tutto diverse da quelle utilizzate nell’ultimo anno.
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07/01/2022 Assegno unico: un aiuto per la tua famiglia! Come fare domanda
Dal 1° gennaio 2022 le famiglie potranno chiedere l’assegno unico, per ottenere un supporto economico mensile a partire dal 1° marzo. Nel volantino e nel video della Cisl, tutte le informazioni su come fare domanda. (Fonte: Cisl Nazionale)
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30/12/2021 PNNR e sanità. Assegnati alle Marche i primi 182 milioni Cgil Cisl Uil Marche: "Il tempo corre ma Acquaroli e Saltamartini che stanno facendo? “
«Che il PNRR rappresenti un’occasione storica per il nostro Paese anche per la nostra Regione è noto a tutti e questo vale soprattutto per gli obiettivi ambiziosi della Missione 6 sulla sanità. - scrivono in una nota stampa le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche -  Sono stati assegnati i primi 182 milioni di euro alla Regione Marche per la realizzazione degli interventi sulla sanità ma sul loro utilizzo concreto nessuno sa cosa stia facendo concretamente la Regione.» «Siamo fortemente preoccupati di questa situazione visto che finora si ignora completamente quali siano le analisi, le idee, le scelte e i progetti che la Regione dovrebbe mettere in atto  attraverso le misure  del PNRR. I casi sono due, o si sta decidendo tutto all’interno delle segrete stanze dei palazzi regionali, senza la garanzia della benché minima trasparenza e partecipazione, o siamo di fronte a un pericolosissimo immobilismo che segnerà pesantemente il futuro della sanità marchigiana.  Immobilismo, silenzio e ritardo sconcertanti, visto che entro il 28 di febbraio 2022 la Regione dovrà presentare al Ministero i suoi progetti» denunciano  i sindacati confederali . Dei 182 milioni destinati alle Marche circa 72 sono destinati ai servizi territoriali e in particolare 42,5 milioni sono destinati alla realizzazione di 29 Case della Comunità e 23, 2 milioni per 9 Ospedali di Comunità. Le prime dovranno essere luoghi delle cure primarie e strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici con la presenza di equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, ecc… Gli Ospedali di Comunità, che avranno da 20 a 40 posti letto, saranno strutture per pazienti che necessitano di interventi sanitari di media o bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. «Sono queste due aree d’intervento cruciali per un primo, reale, potenziamento dell’assistenza territoriale che nelle Marche presenta oggi  lacune ben più significative di quella rete ospedaliera, su cui si  è concentrata, pressochè esclusivamente, la comunicazione della Regione in questi mesi. - rilanciano le segreterie di Cgil Cisl Uil Marche - Ci sono poi 5,1 milioni di euro destinati alla realizzazione di 15 centrali operative territoriali, con il compito di coordinare le attività distrettuali, e 0,7 milioni per la sistematizzazione dei flussi informativi. Ci sono poi consistenti risorse destinate all’adeguamento strutturale, tecnologico e digitale della rete ospedaliera: 36,6 milioni per la digitalizzazione, 27,6 milioni per il rinnovo delle grandi apparecchiature e 48,4 milioni per gli adeguamenti antisismici.Si dovrà poi aumentare il volume dell’assistenza domiciliare fino a prendere in carico entro il 2026 il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti: 40 mila prese in carico, contro le attuali 15 mila. » Perché si possano utilizzare le risorse del PNRR assegnate alle Marche per i sindacati « è necessario decidere rapidamente dove costruire o adeguare gli edifici e soprattutto dove trovare il personale necessario a rendere operative le strutture. Occorrerà poi formare gli infermieri di famiglia e di comunità e definire nuovi accordi con i medici di medicina generale perché vadano a lavorare in equipe nelle Case di Comunità. Bisognerà decidere come intervenire nella rete ospedaliera.» Dunque, entro il 28 febbraio, la Regione dovrebbe fare scelte importanti « e dovrebbe farlo in modo trasparente e partecipato, ma delle scelte in trasparenza, tantomeno della partecipazione,  non c’è al momento  alcuna traccia. - incalzano e concludono Cgil Cisl Uil Marche - Ci preme poi ricordare al Presidente Acquaroli che in base al Protocollo per la partecipazione e il confronto sul PNRR recentemente sottoscritto dalla Presidente del Consiglio e dai Segretari di CGIL CISL UIL, dovranno essere attivati e convocati con regolarità Tavoli regionali nei quali sia dato conto delle ricadute sociali, economiche e occupazionali degli interventi del PNRR di competenza delle Regioni. Tavoli che chiediamo vengano attivati al più presto, perché come abbiamo già detto… il tempo corre e con esso le risorse e gli investimenti del PNRR.»
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29/12/2021 Prosegue l’impegno della CISL per la diffusione delle somministrazioni dei vaccini in ogni luogo di lavoro
Prosegue l’impegno della CISL per la diffusione delle somministrazioni dei vaccini in ogni luogo di lavoro per rilanciare crescita e occupazione. Per la Cisl occorre: - estendere le vaccinazioni a tutte le aziende - applicare i protocolli anti-covid - sostenere l'informazione e la divulgazione scientifica - introdurre l'obbligo vaccinale   Fonte: Cisl Nazionale
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28/12/2021 Le Marche nel 2022, Sauro Rossi: «Ripartire grazie al PNRR dando qualità a lavoro e produzione»
Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, intervistato dal Tgr Rai Marche per analizzare l'anno appena trascorso e le tendenze del 2022, anno in cui il Piano di ripresa e resilienza inizierà a far sentire i propri effetti. «Dare qualità alle produzioni e al lavoro è l'unico modo per dare alle nuove generazioni la possibilità di investire le proprie energie in un contesto che possa offrire un futuro occupazionale più significativo per le persone - dichiara Rossi, che osserva con preoccupazione il progressivo impoverimento del tessuto sociale -. Purtroppo registriamo nella nostra regione un incremento del 2% di famiglie e persone che si avvicinano alla soglia di povertà: sono i soggetti da cui dobbiamo partire per poter misurare l'impatto sociale delle misure legate ai vari investimenti in tutti i settori produttivi». L'operazione di rilancio deve però tenere conto anche della coesione territoriale: «La popolazione della nostra regione è polverizzata in tante piccole realtà e non deve essere penalizzata da processi che premino realtà che vedono un maggior addensamento della popolazione», conclude Rossi.    
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27/12/2021 Progetto CITTADINANZA DIGITALE: a gennaio al via la formazione gratuita per tutti
Dallo smart - working allo SPID passando per la DAD e le video-call così la  pandemia  ha  accelerato la necessità di una digitalizzazione sempre più diffusa tra i cittadini di oggi. E’ in questo contesto che si colloca il “Progetto Cittadinanza Digitale” un percorso formativo gratuito aperto a chi vuole migliorare le proprie competenze digitali, promosso da IAL - Innovazione Apprendimento Lavoro Marche in partenariato con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche,  la CISL  Marche e la Federazione dei Pensionati della CISL di Ancona. Il corso di formazione digitale aperto a tutti, partirà nel mese di gennaio 2022 e si svolgerà presso le sedi IAL di  Ancona e Falconara.  Previsti sette incontri che verranno replicati in base al numero di iscritti. Il programma prevede  una formazione base sull’utilizzo di  applicazioni per la messaggistica istantanea (es. WhatsApp);  dello SPID e della identità digitale; sull’ uso delle App e dei contatti telematici con la Pubblica Amministrazione; sull’uso dei social media e della posta elettronica. I materiali didattici utilizzati nei corsi sono stati sviluppati, con una ricerca congiunta, dal Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università Politecnica delle Marche. Durante tutto il percorso formativo verranno osservate le misure previste dalla normativa vigente anti-covid.  Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare: IAL Marche 071 5051- 071 2814639 o inviare una email a: info@ialmarche.it
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16/12/2021 Sauro Rossi a Corriere dell'Economia: «Dalla crisi pandemica si esce tutti insieme»
Lavoro, situazione post pandemia, infrastrutture, settori che ancora non si sono ripresi del tutto. Corriere dell'Economia ne parla con Sauro Rossi, segretario generale di Cisl Marche. La regione sta uscendo dalla crisi, i segnali di ripresa ci sono tutti, ma per raggiungere i livelli pre-covid bisogna ancora fare un po’ di strada. “Le proiezioni relativamente all’anno in corso sono confortanti. Sono in elaborazione i dati del terzo trimestre e vediamo buoni segnali sia per la produzione e il consumo, sia per il lavoro”. Nel primo semestre la crescita del Pil è stata dell’8,5 per cento: “Seppur di pochissimo, sopra alla media nazionale. E questo è un segnale importantissimo per le Marche che, nel decennio scorso, sono sempre cresciute di meno rispetto all’Italia. Notiamo una ripresa del lavoro, anche se la maggior parte dei nuovi avviamenti riguarda contratti a tempo determinato ( più dell’80 per cento). L’impulso alla ripresa c’è in tutti i settori: manifatturiero, servizi, costruzioni. Abbiamo un confortante +24.4 per cento rispetto al 2020 di nuove assunzioni, ma partivamo da un dato bassissimo a causa della pandemia. Rispetto al 2019 siamo infatti a -10,7 per cento e rispetto al 2018 al -20,6 per cento. Insomma, riassumendo, la ripresa c’è, ma bisogna ancora camminare per raggiungere i livelli pre crisi pandemica. Ci vorrà almeno tutto il 2022. Quello che ci fa ben sperare è che è cresciuta anche l’occupazione di giovani e donne, le categorie più penalizzate dalla crisi covid. Anche in questo caso, per raggiungere in valori assoluti i numeri del 2019 il tragitto è ancora lungo”. Argomento scottante nella regione è quello delle infrastrutture per evitare che le Marche restino isolate dal resto della nazione e, in generale, dallo sviluppo europeo: “E’ un obiettivo rilevantissimo dei prossimi anni. Speriamo di utilizzare bene le risorse del Pnrr perché abbiamo pagato dei ritardi nell’avvio delle infrastrutture viarie e immateriali, e mi riferisco al digitale. Ora bisogna intervenire con grande energia. La situazione è ancora sospesa per quel che riguarda i collegamenti con il porto di Ancona, c’è il famoso ultimo miglio che collega l’autostrada alla struttura portuale da completare, in modo da favorire un’entrata e un’uscita più fluida dalla città di Ancona. Il traffico portuale, nel 2021, ha registrato un buon andamento”. Ancona e il suo porto non sono gli unici punti importanti sulla cartina regionale: “Bisogna connettere meglio le Marche sull’asse est-ovest, rafforzare le tratte ferroviarie lungo la dorsale adriatica. Ci sono segnali per quel che riguarda la Falconara-Roma, opera che non può essere più ritardata. E poi situazioni che tutti conoscono, come i raccordi con la Quadrilatero. O le diverse sezioni delle Pedemontane. Infine, bisogna recuperare le grandi potenzialità legate al completamento della Fano-Grosseto”. Si torna sull’argomento ripresa per andare a scoprire se ci sono dei ‘calimero’ nei diversi comparti: “Gli andamenti più convincenti, in termini di domanda di lavoro, li abbiamo registrati nel meccanico e legno, (+91 per cento) ripresa un po’ più debole per tessile-abbigliamento-calzaturiero. Positive le costruzioni, con un +68 per cento rispetto al 2020, bene anche il turismo (+103.5 per cento). C’è un fatto su cui bisogna riflettere attentamente: le Marche devono fare i conti con un serio problema di innalzamento tecnologico delle produzioni. Si deve puntare sulla qualità di queste e sulla qualità del lavoro. Bisogna ragionare sugli investimenti necessari per rinforzare la base tecnologica delle nostre imprese. Altrimenti, resteremo ai margini dello scenario internazionale. Ci sono argomenti su cui ci battiamo da sempre, come la sicurezza sul lavoro e la formazione, su cui c’è tanto da investire. Riscontriamo alcuni elementi di debolezza, serve l’aggregazione tra imprese per irrobustirci e facilitare l’accesso al credito, diventando così ancora più competitivi nel manifatturiero e nei servizi”. Una battuta, infine, sullo sciopero generale del 16 dicembre 2021 a cui hanno aderito Cgil e Uil, ma non la Cisl: “C’è una diversa valutazione su ciò che è accaduto negli ultimi mesi nel confronto con il Governo per rilanciare l’economia del Paese. Noi siamo per una transizione digitale ed ecologica che interessi tutti i settori e abbia una marcata impronta sociale. La valutazione va fatta sul medio periodo (Pnrr e altri fondi comunitari) ma anche sulla Legge di bilancio. La Cisl non aderisce allo sciopero perché ritiene che in questa fase sia importante mantenere un canale di dialogo con il Governo e le altre parti sociali, e lo ribadiremo nella manifestazione di sabato prossimo. Noi vogliamo discutere di sviluppo. Lo sciopero rompe i canali di dialogo, speriamo solo momentaneamente. La manovra di bilancio non ha risolto tutti i problemi e non è stata fatta accogliendo tutte le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, ma dei miglioramenti evidenti ci sono stati; per esempio, su ammortizzatori sociali, assistenza sociale, sanità, contrasto alla povertà e sostegno alla rete scolastica. Valorizziamo ancora al meglio il confronto con Governo e Parlamento per provare a migliorare ulteriormente la Manovra nei giorni che mancano all’approvazione. Lo sciopero rischia di incrinare e disarticolare il confronto che invece va tenuto vivo, anche sui temi importanti della previdenza e del fisco. Da sempre, come Cisl, sosteniamo che in Italia serve lo sforzo di tutti i soggetti in campo per arrivare a un vero e proprio Patto sociale per lo sviluppo. Dalla pandemia si esce con il contributo di tutti e la logica degli interessi generali deve prevalere su quelli di parte”.
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15/12/2021 Legge di Bilancio: risposte, curiosità e dettagli sulla manovra fiscale
La parte fiscale: risposte a dubbi e curiosità e qualche dettaglio sulla manovra fiscale della Legge di Bilancio 2022
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13/12/2021 Manovra Sabato 18 dicembre Manifestazione Nazionale Cisl ”Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”
  “Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”. È il titolo eloquente con cui la Cisl darà vita, sabato 18 dicembre a Roma,  «una manifestazione nazionale responsabile e costruttiva che punta a migliorare i contenuti della manovra e ad impegnare il Governo sulle stringenti priorità economiche e sociali senza incendiare i rapporti sociali e industriali». L’iniziativa, decisa dal comitato esecutivo della Confederazione di via Po, si svolgerà in Piazza Santi Apostoli. «Gli avanzamenti conquistati in questo mese dall’azione sindacale nella Legge di bilancio sono rilevanti e positivi – si legge in una nota del sindacato - integrando molte delle nostre rivendicazioni su ammortizzatori sociali, abbassamento delle tasse su lavoratori e pensionati, sanità e contratti pubblici, non autosufficienza, politiche sociali, fondo caro bollette. Riteniamo fondamentali questi passi, come pure gli impegni del Governo ad aprire il confronto per superare le rigidità della Legge Fornero e ad accelerare l’apertura della discussione della riforma complessiva del sistema fiscale. Ora bisogna dissipare anche le ultime zone d’ombra e migliorare ulteriormente la Legge di bilancio su lavoro, scuola, politiche industriali, caro-bollette, occupazione di giovani e donne. Non è lo sciopero la via giusta: bisogna consolidare l’interlocuzione con il Governo, senza deporre gli strumenti dell’iniziativa sindacale ma nella consapevolezza che in questa delicata fase della storia nazionale serve coesione, responsabilità e partecipazione sociale. In questa prospettiva la Cisl rilancia la propria azione, dentro e fuori il perimetro della Manovra, incalzando il Governo per accelerare la riforma fiscale e previdenziale con interventi concertati che mettano in priorità i bisogni delle fasce deboli. Servono risposte di sistema, unità d’intenti e d’azione, per rispondere a un’agenda sociale ben definita nei temi dell’occupazione stabile e di qualità, della formazione, del contrasto all’inflazione, della ripartenza dei salari e di tutti i redditi, delle politiche industriali, della coesione sociale e territoriale, del governo partecipato degli investimenti e dei progetti del PNRR. Capitoli da inserire in un quadro organico e concertato, con riforme condivise, verso una nuova stagione di crescita e coesione che non escluda nessuno» – conclude la nota. fonte:https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/manovra-sabato-18-dicembre-manifestazione-nazionale-cisl-per-lo-sviluppo-il-lavoro-la-coesione-la-responsabilita-scende-in-piazza/    
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09/12/2021 Covid quarta ondata, Sindacati :" Servono risposte e azioni trasparenti"
«Ci prepariamo ad entrare nel terzo inverno pandemico e il peggioramento della situazione sanitaria pongono le Marche di fronte al rischio sempre più concreto di finire in zona gialla oltre ad alimentare la forte preoccupazione per la salute delle persone.  - scrivono in una nota le segreterie regionali  confederali  - Nel frattempo assistiamo, increduli e sgomenti, alla presenza ormai quasi quotidiana dell’Assessore alla sanità sui quotidiani regionali che, in modo a volte scomposto ma sempre poco convincente, prova a rassicurare l’opinione pubblica in merito all’efficacia dell’azione del governo regionale nel contrasto alla pandemia. » All’8 dicembre 2021 nelle Marche si registrano 464 nuovi casi positivi, in crescita e con un indice di positività dell’11,7%. Sono 142 le persone ricoverate negli ospedali regionali, dei quali 30 in terapia intensiva, 31 in semi intensiva e 81 in area medica, senza considerare i pazienti Covid nei Pronto Soccorso, di cui non si conosce il numero. «Preoccupa innanzitutto la situazione dei ricoverati nelle Terapie Intensive.  Non solo le Marche, con il 12% di posti letto di Terapia intensiva occupati dai pazienti Covid, risultano essere tra le 7 regioni che hanno superato la soglia limite del 10%, c’è anche un grande problema in più: nelle Marche sembra impossibile sapere con certezza come la Regione calcola tali posti letto. - proseguono i sindacati -  La Regione dichiara pronti ed operativi 246 posti (numero che, nella comunicazione istituzionale, varia quasi quotidianamente e senza alcuna ragione plausibile). Se così fosse, già saremmo al 12,6%. Almeno 48 di questi posti però - ad esempio, quelli del Covid Hospital di Civitanova Marche – non sono effettivamente operativi, nel senso che per attivarli sarebbe necessario del tempo, oltre che un adeguato numero di figure professionali da sottrarre alle attività sanitarie ordinarie, già oggi in fortissime difficoltà.  Un balletto incerto su numeri così importanti è sconcertante ed inaccettabile. Altrettanto inaccettabile è l’assenza di interlocuzione tra Assessore regionale e le Organizzazioni sindacali confederali che pretendono, come tutti i cittadini marchigiani, di conoscere con precisione la situazione reale delle Marche in termini di risposta ospedaliera alla crescente recrudescenza della pandemia. » «Allo stesso tempo, vorremmo avere aggiornamenti sul modo in cui procede la campagna vaccinale. Al 7 dicembre 2021 le Marche presentano percentuali di persone che hanno completato il ciclo (seconda dose) inferiore alla media nazionale per tutte le fasce d’età, salvo che per gli over 70 ed 80. I centri vaccinali sono oggi sottodotati e in evidente difficoltà nel somministrare le terze dosi. Anche in questo caso, chi ha la responsabilità di governare la sanità regionale non può limitarsi a denunciare genericamente la  carenza di personale sanitario. E’ arrivato il momento di dare risposte concrete, sotto forma di piani di azione operativi ed efficaci e condivisi.   Sottolineiamo due ulteriori problematiche legate alla gestione dell’emergenza. Il tracciamento dei contagi, rispetto al quale i Servizi di Prevenzione - che come ripetiamo in ogni possibile occasione, nelle Marche sono storicamente sottodimensionati - faticano a tenere il passo, specie per quelli che avvengono negli Istituti scolastici. La situazione nelle strutture residenziali socio sanitarie per anziani non autosufficienti, all’interno delle quali è necessario coniugare l’esigenza di evitare nuovi contagi con quella di garantire a queste persone il contatto con i parenti, e più in generale una vita sociale dignitosa. » Da ultimo, è in fase di approvazione il bilancio regionale di previsione 2022. L’occasione sarebbe preziosa per aprire un confronto, ormai urgente, sul modo in cui utilizzare le risorse che il PNRR destina alla sanità, con particolare riferimento a quelle volte al potenziamento dell’assistenza territoriale (cure domiciliari, Case della Salute, Case di Comunità). 
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09/12/2021 Il cammino della CISL per migliorare e cambiare la Legge di Bilancio
«La manovra del Governo è stata indubbiamente migliorata grazie ad una mobilitazione sindacale intransigente, responsabile e costruttiva, che è riuscita a riallacciare i fili dell’interlocuzione.  - ha dichiarato il Segretario della Cisl nazionale, Luigi Sbarra - I risultati sono arrivati sulla via del dialogo e del confronto e su questa via la Cisl intende proseguire esercitando una forte pressione sul Parlamento per migliorare ulteriormente la legge di bilancio e la politica di sviluppo su lavoro e pensioni, politiche industriali e scuola, sostegno al reddito e lotta al caro bollette per assicurare nuove e maggiori opportunità ai nostri giovani e alle donne, soprattutto nel Mezzogiorno.»    
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07/12/2021 Super Green Pass tutte le nuove regole
  Il volantino e le card con tutte le informazioni sul Green Pass “Rafforzato” in vigore dal 6 dicembre 2021 in tutta Italia. Il volantino è stato elaborato dalla Cisl Nazionae sulla base del Decreto Legge 26 novembre 2021, N. 172.      
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29/11/2021 I giovani della Cisl Marche a Roma per guardare al futuro insieme
"I giovani in Cisl per guardare al futuro insieme" è l’iniziativa della Cisl che si è svolta oggi a Roma all’Auditorium del Massimo, sulle politiche giovanili, sul lavoro e sulla partecipazione, con il Segretario Generale della Cisl Nazionale Luigi Sbarra, la Segretaria Cisl Nazionale Daniela Fumarola e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando. Presenti anche i giovani della Cisl Marche,  insieme al Segretario regionale Marco Ferracuti, che hanno portato  la testimonianza dell'esperienza della Summer School della Cisl Marche come laboratorio per avvicinare i giovani alla vita del sindacato.
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29/11/2021 Settore moda: giuste tutele per un sistema strategico delle Marche
   Il “sistema moda” marchigiano conta circa 2.500 imprese, artigiane e industriali, con 32mila lavoratori e lavoratrici dipendenti. Oltre la metà del settore è rappresentata dal calzaturiero che, da solo, vale il 15% di tutto il manifatturiero regionale. Tessile, abbigliamento, calzature: settori fondamentali per l’economia della nostra regione e che più di altri hanno subito gli effetti della crisi pandemica. «Per questo - sottolineano le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  abbiamo valutato positivamente le misure di sostegno al reddito destinate specificatamente a questo settore (17 settimane di Cassa Covid nel dl 73 e ulteriori 9 settimane nel dl 146 decreto fiscale  con conseguente proroga del Blocco dei Licenziamenti). I dati INPS confermano 14,5 milioni di ore di Cig autorizzate nel sistema moda regionale nei primi 9 mesi del 2021, addirittura superiori a quelle autorizzate in tutto il 2020 (12,9 milioni) ed equivalenti al mancato lavoro di oltre 10 mila lavoratori a tempo pieno. Gli strumenti sulla carta quindi ci sono e sono importanti… ma le risorse?» «Il pagamento della Cassa Integrazione del primo decreto era rimasto fermo per esaurimento dei fondi disponibili, sin quando a fine ottobre si è reso disponibile il rifinanziamento operato dal decreto fiscale. Ma anche questo rifinanziamento si è esaurito, e attualmente le domande, 2000 in tutto il territorio nazionale, sono nuovamente bloccate. - affermano i sindacati - Non dubitiamo che le risorse necessarie saranno stanziate e disponibili per la copertura di tutte le richieste presentate, ma i lavoratori hanno bisogno di certezze.» «Chiediamo quindi urgentemente all’Inps regionale di comunicare la quantità delle domande ad oggi sospese, quante aziende e quanti lavoratori e lavoratrici sono coinvolti da questo ritardo,  e alla Regione Marche di intervenire verso il Ministero per sbloccare al più presto le risorse necessarie.- rilanciano e concludono  le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  Tempi certi per l’indennità di cassa integrazione di tanti lavoratori e tante lavoratrici e investimenti per rilanciare un settore così importante per lo sviluppo economico e sociale del territorio.»          
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23/11/2021 25 novembre 2021: Cgil Cisl Uil Marche insieme contro la violenza contro le donne
25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza contro le donne. Non è una celebrazione né una ricorrenza, soprattutto in questi momenti difficili in cui sono da evitare più che mai formule retoriche mentre occorrono parole forti di concretezza per confermare la necessità di un impegno comune per la difesa della libertà, dei diritti, della parità, combattendo ogni rischio di arretramento culturale.  Un appuntamento importante, considerando le proporzioni in aumento del fenomeno alla luce degli ultimi dati nazionali: nel 2021 sono state 103 le donne vittime di femminicidio, 87 delle quali sono state assassinate in ambito familiare-affettivo, 60 di loro per mano del partner o ex partner con un aumento del 2% rispetto allo scorso anno. Ad esse vanno aggiunte le tante vittime di violenza sessuale e delle altre forme di violenza: dallo stalking, alle molestie verbali a quelle fisiche, fino alla denigrazione continua e il ricatto affettivo ed economico che genera dipendenze ed esclusioni.  Secondo Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie regionali di CGIL, CISL, UIL, «sono tante le azioni e i provvedimenti anche normativi, come il reddito di libertà, che vanno nella giusta direzione di contrastare la violenza contro le donne ma i numeri, nella loro drammaticità, ci dicono che bisogna fare di più. Peraltro, l’emergenza sanitaria ed economica, ha aggravato le diseguaglianze e le discriminazioni di genere, mentre l’isolamento sociale ha esacerbato o innescato situazioni di violenza». Nel 2020 sono state 483 le donne che si sono rivolte a uno del Centri Antiviolenza attivi nelle Marche e nei primi 6 mesi del 2021 hanno richiesto aiuto contattando il numero di telefono 1522 contro la violenza di genere 318  donne (577 nel 2020). Occorre riflettere anche sulle reali condizioni di lavoro di tante donne, che, nella nostra regione come nel resto del Paese, si misurano con disoccupazione, precarietà, riduzione dei diritti e con condizioni economiche difficili che rendono le donne, le lavoratrici più indifese di fronte a ricatti, soprusi e molestie anche nei luoghi di lavoro. Il contesto del lavoro nelle Marche vede da anni le donne fortemente penalizzate, in termini di occupazione, di qualità del lavoro, di valorizzazione delle competenze. Molte donne hanno perso il lavoro o si misurano con lavori poveri e la mancanza di sicurezza economica e di una rete di relazioni le espone ancora di più al rischio della violenza.   «Per questo – aggiungono Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli – è necessario riconoscere il ruolo delle donne nella società così come nel lavoro, superando ogni forma di discriminazione e diseguaglianza, ma è altrettanto importante che il lavoro sia di qualità e possa avere adeguate tutele per tutte e tutti». «In questi giorni sono tante le iniziative nei vari territori per affermare la necessità di porre fine alla violenza e alle molestie di genere e il Sindacato ribadisce il proprio impegno affinché l’ambiente di lavoro sia un luogo sicuro e rispettoso della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Rivendichiamo con forza il diritto delle donne alla libertà e al rispetto, nella vita privata, nella società e nel lavoro, e il diritto a una vita senza violenza».  
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20/11/2021 Pensioni, fisco, lavoro, sviluppo: una manovra inadeguata Manifestazione regionale Cgil Cisl Uil ad Ancona
La bozza di legge di bilancio non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese e sostenere i processi di sviluppo sostenibile indotti dal PNRR e da altri Fondi comunitari. Per queste ragioni, CGIL CISL UIL avviano un percorso di mobilitazione, per migliorarne i contenuti sulla base della piattaforma unitaria. Nelle Marche, Cgil Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione regionale che si è svolta sabato 20 novembre ad Ancona, in Piazza Pertini,  conclusa da Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL. In attesa degli approfondimenti  che emergeranno, su fisco e previdenza, nei tavoli di confronto con le Organizzazioni Sindacali, annunciati dal Governo, tante le  questioni che verranno portate in piazza sugli ulteriori temi del  lavoro, dello sviluppo e del  sociale.   PENSIONI. No a quota 102. Serve una pensione di garanzia per i giovani, più sostegno a donne, lavoratori disoccupati, discontinui e precoci e forti incentivi per la previdenza complementare. Possibilità di pensione: da 62 anni di età o con 41 anni di contributi senza limiti di età. Va migliorata l’Opzione donna e rafforzato l’APE sociale estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti.   FISCO. E’ prioritario garantire le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati. Vanno contrastati lavoro nero, evasione ed elusione fiscale e  superato il meccanismo degli incentivi a pioggia.   LAVORO. Servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive. Sono obbiettivi prioritari il contrasto della precarietà e il rilancio del potere d’acquisto di salari e pensioni. Occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni nei settori pubblici, a partire da sanità e scuola.   SVILUPPO. Necessita: rafforzare le politiche industriali e di sviluppo; sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione; affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale; risolvere le crisi aziendali ferme al MISE.   SOCIALE. Rimane fondamentale:  incrementare le risorse e introdurre i livelli essenziali in vista della legge sulla non autosufficienza; contrastare la povertà,  anche migliorando il reddito di cittadinanza e potenziando le politiche di inclusione.              
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01/11/2021 Progetto Mob4app, tutte le attività del mese di ottobre
Programma di formazione per i Professionisti dell'IFP Il primo Prodotto Intelletuale del progetto Mob4app è stato pubblicato a Giugno 2021 ed è ora disponibile sul nostro sito web. Il “programma di formazione" ha l'obiettivo di consentire l'acquisizione di conoscenze teoriche e competenze pratiche per i professionisti dell'IFP per promuovere la mobilità transfrontaliera a lungo termine degli apprendisti. Visita il  sito web del progetto Mob4app per accedere alle versioni tradotte nelle lingue del partenariato.   TOOLKIT per gli apprendisti e per le PMI Come parte dello sviluppo del secondo Prodotto Intelletuale del progetto, tutti i partner hanno intervistato i manager delle PMI e i formatori IFP durante l'estate per scoprire quali strumenti sono necessari per promuovere la mobilità a lungo termine per l'apprendistato. I risultati sono stati raccolti e vengono ora utilizzati per sviluppare il Toolkit. Questo strumento sarà presto disponibile sul sito web.   LTTA – Corso di Formazione Transnazionale Dal 27 settembre al 1 ottobre, il partner di progetto, Berlink, ha organizzato il primo corso di formazione transnazionale online di Mob4app. Durante il corso, quattordici partecipanti provenienti dalle organizzazioni del partenariato (Co.Meta, Pro Work, Cisl Marche, Università Pedagogica, BICC, SCC) hanno appreso come promuovere, guidare e facilitare esperienze di mobilità a lungo termine.   Incontro Transnazionale di Progetto L'8 ottobre, i rappresentanti di tutti i partner si sono riuniti per il secondo incontro transnazionale del progetto Mob4app che si è tenuto online. Questo incontro è stato fondamentale per discutere lo stato dell'arte del progetto, analizzare le strategie future e raccogliere opinioni su come strutturare le prossime attività. Massive Open Online Course (MOOC) Inoltre, l'incontro transnazionale ha offerto l'opportunità di discutere la strategia per lo sviluppo e l'organizzazione del terzo e ultimo Prodotto Intelletuale del progetto Mob4app: il MOOC. I partner hanno avuto la possibilità di presentare esempi che possono facilitare l'organizzazione e la scelta degli strumenti necessari. La realizzazione di questo output sarà il focus dei prossimi mesi di attività del progetto.        Il parternariato Cámara de Comercio de España https://www.camara.es Email: carolina.perondi@camara.es CISL Marche https://cislmarche.it Email: usr.marche@cisl.it Co.Meta S.r.l. www.consultingmeta.com/ Email: g.gabbianelli@consultingmeta.it PRO WORK https://www.pro-work.nl Email: info@pro-work.nl BERLINK https://www.berlink.eu Email: info@berlink.eu Pedagogical University of Krakow https://www.up.krakow.pl/ Email: krzysztof.gurba@gmail.com Belgian-Italian Chamber of Commerce http://www.ccitabel.com/ccib/en/ Email:info@ccitabel.com  
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26/10/2021 Istruzione e formazione professionale, percorsi di qualifica professionale e formazione tecnica superiore incontro tra Regione e sindacati
Istruzione e  formazione professionale, in particolar modo i percorsi di qualifica professionale e la formazione tecnica superiore sono stati al centro dell'incontro di stamattina  tra Cgil Cisl Uil Marche e l'Assessore al lavoro  della Regione Marche . «Un’occasione proficua per iniziare un percorso insieme, considerando anche quanto previsto dal Pnrr e i fondi che arriveranno dalla nuova programmazione comunitaria - ha commentato dell’assessore al lavoro Stefano Aguzzi - Dall’incontro è emersa la necessita di programmare nel lungo periodo l’azione della formazione professionale della Regione Marche, cercando di intercettare i fabbisogni formativi che emergono dal territorio condividendoli con le organizzazioni sindacali, datoriali e le imprese. Particolare attenzione è stata posta ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) con necessità di dare una prospettiva nel lungo periodo e anche dignità rispetto ai percorsi di istruzione, questo avvalendosi sia degli istituti professionali che delle agenzie formative accreditate».   Lo sviluppo della filiera formativa verticale e la prospettiva di offrire opportunità formative ai NEET è stato l’altro tema di cui si è discusso. Particolare attenzione è stata posta all’apprendistato. « Buona l‘esperienza di combinare l’apprendistato di primo livello con la formazione tecnica superiore e ampia l’offerta formativa pubblica messa in campo sull’apprendistato professionalizzante» è stato il giudizio condiviso dai presenti. Infine il potenziamento dei centri per l’impiego: maggiore dovrà essere il raccordo tra questi e le imprese per dare una vera risposta all’incrocio domanda e offerta di lavoro. Da Cgil Cisl Uil Marche è emersa la necessità di condividere le scelte anche in futuro «perché l’investimento nel sistema della conoscenza – è convinzione comune -  deve essere centrale nelle politiche della Regione per porre basi solide per una crescita sostenibile, fondata sull’accrescimento continuo delle competenze, su qualità e innovazione dei sistemi produttivi, condizioni essenziali per contrastare la crisi, la disoccupazione e la precarietà del lavoro».
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25/10/2021 Green Pass e smartworking: la situazione nelle Marche
Circa il 15% dei lavoratori marchigiani non sarebbe vaccinato: la stima è stata elaborata dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che pongono le Marche al terzo posto tra le regioni con il più alto numero di non vaccinati nei luoghi di lavoro. Un dato da verificare, ma che la Cisl guarda con attenzione, Nel frattempo, nel settore pubblico, si continua a parlare di smartworking e diritto alla disconnessione: temi, dice il sindacato, da inserire nella contrattazione. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche
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22/10/2021 Sauro Rossi a Il Diario del Lavoro: «Anche chi lavora rischia la povertà»
Sauro Rossi è intervenuto su Il Diario del Lavoro a proposito delle situazioni di disagio e fragilità sociale, drammaticamente cresciute durante la pandemia. Per il Segretario Generale della Cisl Marche le riforme e i progetti da finanziare con il PNRR saranno fondamentali per la ripresa della regione. (LEGGI L'INTERVISTA SU "IL DIARIO DEL LAVORO") L’introduzione del green pass nella sua regione ha causato difficoltà? Il livello di tensione nelle Marche non è mai salito, ci sono state due manifestazioni nella città di Ancona e soltanto una ha coinvolto la zona del porto per poi arrivare alla prefettura. Ci sono stati disagi sul piano della mobilità perché per qualche ora è stato bloccato l’accesso al porto ma comunque entrambe le manifestazioni si sono tenute senza alcuna violenza. Anche fuori Ancona ci sono state piccole adunanze, specialmente nei pressi di alcune industrie del settore manifatturiero, ma si sono tenute senza alcuna tensione. Molti chiedono che le imprese paghino i tamponi anche ai lavoratori che hanno deciso di non vaccinarsi: cosa ne pensa? La linea della Cisl è chiara: stiamo chiedendo al Governo di abbattere il costo dei tamponi calmierando i prezzi e vorremmo che ciò avvenisse con un provvedimento nazionale. Infatti sappiamo che tale azione sarebbe immediatamente possibile perché il costo effettivo dei tamponi è ampiamente sotto i 10 euro. In questo momento ci si sta muovendo anche sul piano della contrattazione, sempre a livello nazionale, per poter calmierare i prezzi in modo uniforme per non creare differenze tra i territori e le tipologie di imprese. Noi, comunque, riteniamo sempre che l’obbligo vaccinale sia lo strumento migliore per contenere la pandemia e quindi rimane il nostro obiettivo prioritario. La regione Marche si sta riprendendo dalla crisi covid? La ripresa si avverte anche nelle Marche; purtroppo non è omogenea né nei settori né nei territori. Anche prima dell’arrivo della pandemia la situazione non era rosea. Dobbiamo risollevarci da tre crisi che si sono stratificate: quella economica del 2008, quella dovuta al sisma e adesso anche quella pandemica. È un dato di fatto che la caduta del PIL delle Marche, nel 2020, è stata superiore a quella nazionale. I dati attuali di questa ripresa, ancora, non ci consentono di capire se si sta recuperando il gap nelle categorie che erano state più penalizzate dalle crisi precedenti, come donne, giovani e lavoratori autonomi. È ancora presto per capire se questa ripresa è strutturale. I fondi del PNRR stanno per arrivare alle regioni: le Marche ha progetti pronti su cui investire? La regione ha iniziato delle riflessioni su come investire i fondi del PNRR ma non c’è stato ancora alcun confronto ufficiale con le parti sociali e noi riteniamo che la regione non possa approntare i propri progetti senza tale confronto. Sicuramente i due vettori più importanti secondo noi sono quello della transizione ecologica e quello della transizione digitale. A questi due, naturalmente, sono correlati anche importanti trasformazioni infrastrutturali. Le due transizioni devono promuovere il lavoro di “qualità” e rafforzare le reti di welfare. Il nuovo sviluppo, infatti, deve essere sostenibile, anche sul piano sociale. Dunque è essenziale aprire una riflessione con le istituzioni e i soggetti sociali ed economici per trovare una strada condivisa. In più nelle Marche, oltre ai fondi del PNRR, arriveranno i finanziamenti previsti anche dal nuovo ciclo di fondi strutturali europei: saranno tutti fondamentali per accompagnare un ulteriore sviluppo di qualità sul territorio e sarà essenziale selezionare le priorità condivise da tutti. Tra dieci giorni scadrà il termine del blocco dei licenziamenti, quale scenario dobbiamo aspettarci? Le Marche sono l’emblema della necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. Infatti, nel 2021, la maggioranza degli interventi per le imprese nei settori in crisi -tessile, calzaturiero e dell’abbigliamento – è avvenuto in “deroga”. Ciò significa che sono state usate risorse che in regime ordinario non sarebbero arrivate perché concentrate in settori senza copertura. Quindi riteniamo essenziale che prima di sbloccare i licenziamenti venga definito un nuovo impianto di tutele che in questa realtà sono vitali. Se si tornasse alla situazione prepandemica il nostro tessuto produttivo, caratterizzato prevalentemente da industrie di piccole e piccolissime dimensioni, non potrebbe accedere agli ammortizzatori sociali. Ogni giorno leggiamo nuovi aggiornamenti sul numero in crescita degli incidenti mortali sul lavoro, quale è la situazione nelle Marche? Cosa devono fare le istituzioni, anche a livello nazionale a tutela della sicurezza sul lavoro? Il tema della sicurezza sul lavoro, purtroppo, si sta riproponendo in modo drammatico. Nelle Marche dobbiamo addirittura registrare una crescita degli incidenti mortali rispetto agli ultimi anni. Questo è ormai un dramma che va affrontato con grande determinazione: serve migliorare i controlli e costruire un sistema di responsabilità del lavoro. Il lavoro di qualità del nuovo sviluppo post-covid deve essere legato anche alla sicurezza sul lavoro. Serve quindi promuovere e rafforzare una vera e propria “cultura della sicurezza” e ampliare il numero dei tecnici della prevenzione che attualmente sono evidentemente insufficienti. La cultura della sicurezza deve riguardare tutti i settori, dall’agricoltura alle costruzioni al manifatturiero, ai servizi. Come sindacato avvertite un disagio sociale diffuso sul territorio? Anche da noi registriamo situazioni di difficoltà e di vulnerabilità. Nelle Marche abbiamo registrato un incremento della povertà relativa di circa 2 punti percentuali, questo è un dato assolutamente non trascurabile e soprattutto una situazione del tutto nuova. L’elemento su cui riporre più attenzione è che emergono situazioni di difficoltà anche in famiglie in cui ci sono persone che lavorano. Questo fenomeno è dovuto alla precarizzazione del lavoro che non garantisce più un reddito costante e continuativo. Quindi anche qui stiamo assistendo all’ampliamento del disagio sociale. Per questo motivo a livello nazionale riteniamo essenziale perfezionare gli strumenti contro la povertà come ad esempio il reddito di cittadinanza per facilitare il sostegno e la reintroduzione nel mondo del lavoro di chi si trova a rischio di emarginazione sociale. Si apre un autunno di grandi riforme nazionali, quali sono i temi su cui riponete maggiore attenzione? Una delle riforme che cerchiamo di seguire con maggiore attenzione è quella degli ammortizzatori sociali, ma teniamo sotto controllo anche quella del fisco; poi vogliamo controllare anche la riforma del sistema salute italiano e la riforma della scuola intesa anche come formazione lunga tutto l’arco della vita delle persone. Ad oggi è ancora difficile pronunciarsi nel merito delle riforme in lavorazione: notiamo dei segnali importanti sul tema del fisco in cui riteniamo si debba perseguire la strada dell’abbassamento della pressione fiscale sui lavoratori e sui pensionati e rivedere la posizione degli incapienti. Riteniamo, perciò, opportuna anche una riforma dell’IRPEF per renderla più equilibrata a vantaggio dei redditi bassi e medi. Un altro tema che seguiamo con particolare cura è quello della scadenza di Quota 100: vogliamo evitare che si crei uno scalone improvviso per il conseguimento della pensione; la nostra priorità è comunque dare attenzione ai lavori gravosi e usuranti. È essenziale creare flessibilità in uscita: ad esempio una strada potrebbe essere quella di permettere l’uscita dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni oppure, a prescindere dall’età, una volta arrivati a 41 anni di contributi. Mentre i lavori gravosi devono essere trattati come situazioni con regole specifiche. In più per dare una copertura previdenziale adeguata ai giovani, viste le carriere discontinue che li caratterizzano, è fondamentale rafforzare la previdenza complementare e rivedere i coefficienti di calcolo. Infine, come deve essere interpretato il recente attacco alla sede sindacale della Cgil a Roma? L’attacco alla sede della Cgil è sicuramente il gesto deprecabile di una minoranza che fa della violenza una modalità di espressione; tuttavia questo è un segnale che non può e non deve essere sottovalutato. Dobbiamo arginare qualsiasi forma violenta e squadrista. Il margine a questa deriva deve essere eretto dai sindacati con la stessa determinazione che ci ha visti uniti negli ultimi giorni. L’episodio singolo non va sottovalutato perché questi fenomeni vanno condannati ma anche emarginati. Il mondo del lavoro si è sempre impegnato per emarginare i fronti eversivi, il disagio non deve trasformarsi in terreno fertile di crescita delle frange violente.  
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18/10/2021 Sauro Rossi a CUOREECONOMICO: «Impronta sociale al modello di sviluppo rispettando le vocazioni dei territori»
Un territorio in cui il rimbalzo dell’economia si sente forte e chiaro. Ma che deve attuare un modello di sviluppo in cui i territori siano protagonisti con le loro vocazioni e la qualità del lavoro sia al centro.  Sauro Rossi, segretario Cisl Marche ne ha parlato a CUOREECONOMICO. (Leggi qui l'intervista) Internazionalizzazione, sostenibilità, digitalizzazione e territorio saranno i temi del prossimo Glocal Economic Forum ESG89 di fine novembre a Roma. Abbiamo volutamente inserito il territorio come fattore vincente e strutturale per la ripartenza del Paese. Come stanno reagendo le Marche? «Nelle Marche si sta registrando qualche confortante segno di ripresa che va però attentamente esaminato perché appare di altalenante intensità nei vari settori, irregolare nella sua distribuzione territoriale e ancora a basso impulso occupazionale. È ancora difficile capire quanto terreno si stia recuperando dopo la caduta generata dalle recenti crisi; certo è opportuno ripartire rilanciando i territori, come aree in cui tracciare nuove traiettorie di sviluppo che sappiano combinare innovazione tecnologica, sostenibilità sociale ed ambientale e apertura internazionale, avviando processi di ammodernamento produttivo in tutti i settori, dall’agricoltura, al manifatturiero per arrivare anche ai servizi e alla pubblica amministrazione  per ridare opportunità di lavoro prioritariamente a giovani e donne, che hanno pagato più di tutti dazio in questi anni». Verso che modello di sviluppo dovrebbero andare le Marche anche per garantire occupazione? «Le Marche debbono dare una marcata impronta sociale allo sviluppo, mettendo al centro della transizione ecologica e di quella digitale, un lavoro di qualità e il rafforzamento delle reti di welfare. Il lavoro di qualità presuppone attenzione massima alla sicurezza, riduzione del precariato, retribuzioni adeguate, robusto ricorso alla formazione. Al necessario innalzamento delle basi tecnologiche delle produzioni va infatti affiancata un’opera imponente di qualificazione delle competenze di lavoratrici e lavoratori. Ma per accompagnare lo sviluppo armonico dei territori vanno potenziate Scuola, Sanità e politiche sociali, con una particolare attenzione alle esigenze delle Aree interne e di quelle colpite dal Sisma. Si ravvisa l’urgente necessità di assumere un nuovo paradigma in cui le politiche industriali e quelle del lavoro, quelle sociali, sanitarie ed ambientali si integrino in ecosistemi innovativi, che riconnettano territori e comunità. Un paradigma che richiede il superamento della settorialità e delle vecchie dicotomie (urbano-rurale, centro-periferia), non sia frenato dai vincoli di angusti confini amministrativi e veda costantemente aggiornate le riflessioni su come rendere attrattivi i territori nel rispetto delle loro vocazioni produttive, paesaggistiche, architettoniche e culturali».   fonte:https://www.cuoreeconomico.com/rossi-cisl-marche-impronta-sociale-al-modello-di-sviluppo-rispettando-le-vocazioni-dei-territori/
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13/10/2021 Imprese recuperate: firmato il protocollo tra sindacati, Regione e cooperative
Nella giornata di lunedì 11 ottobre è stata siglata una intesa fra Regione Marche, AGCI Marche, Confcooperative Marche e Legacoop Marche - l’Alleanza delle Cooperative delle Marche e Cisl Marche, Cgil Marche e Uil Marche per favorire la nascita di imprese rigenerate in forma cooperativa da aziende in crisi, difficoltà nel ricambio generazionale imprenditoriale o per la gestione di beni confiscati alla criminalità organizzata. Tale accordo nasce dalla volontà comune di promuovere la nascita di imprese recuperate in forma cooperativa, in gergo “workers buyout” ossia quelle che vengono costituite dai lavoratori di un’impresa in crisi. Una forma di rinascita del lavoro e dell’economia in cui i lavoratori si trasformano in soci diventando artefici del proprio destino imprenditoriale. «Sigliamo una intesa significativa con cooperative e organizzazioni sindacali per sostenere concretamente la nascita di imprese rigenerate sotto forma di cooperative - dichiara l'assessore regionale Mirco Carloni -. Pensiamo alla definizione di un bando ad hoc per irrobustire ed incentivare un fenomeno alternativo di fare impresa già diffuso nella nostra regione». Le imprese recuperate possono essere un’opportunità per risolvere difficoltà nei casi di ricambio generazionale nella gestione dell’azienda di carattere famigliare, in situazioni in cui è previsto l’utilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata e in aziende in cui i titolari intendano trasferire la proprietà o la gestione ai lavoratori dell’impresa stessa. L’accordo fra Regione, associazioni cooperative e sindacati prevede la costituzione di un Tavolo di confronto regionale e delle altre istituzioni di riferimento e la costituzione di una task force operativa per rendere concrete queste opportunità di rinascita aziendali. «Quello delle imprese recuperate è un fenomeno emerso negli ultimi anni anche nella nostra regione - afferma Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche -. L'accordo di oggi è un primo passo per facilitare questi esempi virtuosi e metterli a sistema, attraverso azioni concrete e risorse dedicate».
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12/10/2021 #MaiPiùFascismi: Cgil Cisl e Uil in piazza a Roma per il lavoro, la partecipazione e la democrazia
"Mai piu fascismi, per il lavoro, la partecipazione, la democrazia" lo slogan della Manifestazione Nazionale indetta da Cgil Cisl Uil per sabato 16 ottobre che si terrà in Piazza San Giovanni a Roma a partire dalle ore 14.00. «Una manifestazione che assume un significato di grande valenza sociale - sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra invitando alla mobilitazione ed alla partecipazione non solo gli iscritti al sindacato  - ma anche tutti i cittadini e le tante forze sane e democratiche del nostro paese». «Non sarà una manifestazione politica. Sarà una grande mobilitazione civile per riaffermare i valori della nostra Costituzione – tiene a precisare il leader della Cisl.-. Il coraggio della responsabilità è stato il motore della nostra battaglia per la diffusione della campagna vaccinale. Impegno che ci ha esposti tutti, ad ogni livello, all’attacco di gruppi estremisti e veri e propri movimenti neofascisti e neonazisti. Noi continueremo nella nostra strada, alzeremo un argine contro la violenza, respingendola, come abbiamo già fatto in passato contro il terrorismo, contro ogni forma di illegalità e di attacco alla nostra democrazia» conclude Sbarra.
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04/10/2021 La CISL aderisce alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità 2021
La Cisl aderisce  alla “Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità 2021” che si svolgerà domenica 10 ottobre 2021. La  Marcia PerugiAssisi,  che quest' anno  compie 60 anni, da sempre è  sostenuta dalla Cisl perché incarna i valori che sono alla base dell'impegno sindacale cislino: solidarietà, rispetto della persona, pace, integrazione fra i popoli contrasto ad ogni forma di violenza.  La Marcia partirà dai Giardini del Frontone di Perugia alle ore 9.00 e si concluderà alle ore 15.00 davanti alla Rocca Maggiore di Assisi per un percorso di 24 Km.
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01/10/2021 Progetto MOB4APP, conclusa la formazione online
Prosegue il progetto MOB4APP, progetto co-finanziato dal programma Erasmus+, sulla mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa. La CISL MARCHE, unico sindacato italiano partner del progetto, ha concluso la settimana di formazione on line, gestita ed organizzata dal partner tedesco Berlink, per scoprire  tutti gli aspetti relativi alla mobilità degli apprendisti. I temi trattati sono stati molteplici: si è discusso dei benefici dell'apprendistato all'estero attraverso la presentazione di casi di studio, delle modalità di gestione e organizzazione; delle tecniche di negoziazione, mediazione e promozione al fine di coinvolgere tutti gli attori interessati nella gestione del progetto ed infine delle modalità di comunicazione e promozione. Per approfondimenti consultare il sito del progetto:   https://www.mob4app.eu/il-progetto/ e la pagina Facebook  Mob4app https://www.facebook.com/Mob4app    
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27/09/2021 Progetto MOB4APP: un ciclo di formazione per l'apprendistato in Europa
Prosegue il progetto MOB4APP, progetto co-finanziato dal programma Erasmus+, sulla mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa.   La Cisl Marche, unico sindacato italiano partner del progetto, partecipa alla settimana di formazione on line, gestita ed organizzata dal partner tedesco Berlink, per scoprire  tutti gli aspetti relativi alla mobilità degli apprendisti.   Oggi, 27 settembre, prima giornata di formazione dedicata all'analisi e all'approfondimento del quadro giuridico di riferimento per capire come promuovere le esperienze di apprendistato a lungo termine.   Per maggiori informazioni, seguite la pagina Facebook Mob4app o consultate il sito del progetto.
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23/09/2021 "Sulle vie della parità nelle Marche": al via l'edizione 2021-22 del concorso per le scuole
CGIL CISL UIL  Marche sono promotori con Toponomastica Femminile e Osservatorio di Genere  in collaborazione con l'Ambito Territoriale Sociale 15, l'Università di Camerino e il suo Sistema Museale, Settenove edizioni, Lions Club Macerata Host, USIGRai, del bando di concorso per gli studenti delle scuole superiori marchigiane "Sulle vie della parità nelle Marche" Anche per l'anno scolastico 2021/22, il concorso è sponsorizzato da Coop Alleanza 3.0. Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione delle Marche, il concorso si pone tre obiettivi fondamentali: - dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici - diffondere l’uso di un linguaggio non sessista - promuovere percorsi educativo-didattici attenti alle differenze di genere volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società Il concorso si articola in quattro diverse sezioni che hanno tutte come temi trasversali la cittadinanza attiva, la partecipazione e la legalità.  A. CITTADINANZA ATTIVA consegna 28 febbraio 2022 B. LAVORO consegna 28 febbraio 2022 C. STEM consegna 28 febbraio 2022 D. PERCORSI DI LEGALITÀ E PARTECIPAZIONE consegna 28 febbraio 2022   Per maggiori informazioni, è possibile scaricare il bando in allegato    
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23/09/2021 GREEN PASS : ecco come funzionerà nei luoghi di lavoro pubblici e privati
Al via la campagna informativa CISL  sul decreto del Governo per l’introduzione dell’obbligo della certificazione verde per l’accesso nei luoghi di lavoro pubblici privati.   Il volantino  CISL  Green Pass è stato elaborato sul Decreto Legge del 21 settembre pubblicato in gazzetta ufficiale.   
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18/09/2021 Sindacati uniti sul Green pass per i lavoratori - Intervista TGR Rai a Sauro Rossi - Segretario Generale della Cisl Marche
È condivisa dalle diverse sigle sindacali l'idea di promuovere lo strumento della vaccinazione anti covid anche sul posto di lavoro. Gli ultimi numeri resi noti dalla Regione Marche indicano una percentuale del 60% di vaccinati tra i lavoratori in linea con il dato nazionale confermando anche la necessità di un intervento urgente. «Per conseguire questo obiettivo non saremmo stati contrari all’introduzione dell’obbligo vaccinale se però  introdotto da una legge nel rispetto della Costituzione – ha sottolineato Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche al Tgr Rai 3  - Siamo tutti d'accordo sul fatto che gli eventuali costi  alternativi dei tamponi per i soggetti fragili che non possono vaccinarsi debbano come previsto dalla norma essere gratuiti. Per  la CISL riteniamo che dev'essere fatto uno sforzo per abbassare ulteriormente i costi dei tamponi per chi decidesse di non vaccinarsi. » La mancata esibizione del Green pass da parte del lavoratore avrà come conseguenza la sospensione ma precisano i sindacati  è escluso che questo abbia conseguenze sulla conservazione del posto di lavoro   «La regolazione invece di come accettare il Green pass e come provvedere per regolare le posizioni di chi non dovesse dotarsi  di Green pass potrebbe essere oggetto di ulteriori specificazioni e chiarimenti perché dobbiamo evitare che questo aspetto importante crei delle tensioni sui luoghi di lavoro che invece vanno assolutamente scongiurate.» ha concluso Sauro Rossi,
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13/09/2021 Cambiare le pensioni adesso, le richieste di CGIL CISL UIL
«Mancano meno di quattro mesi alla scadenza della pensione con Quota 100 e, tuttavia, il Governo sembra non considerare prioritaria, insieme altre importanti riforme in cantiere in questo periodo, una revisione del nostro sistema previdenziale nell’ottica di una maggiore equità.» E’ quanto sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra ricordando che «un passaggio brusco dai requisiti previsti da Quota 100, alle regole generali della legge Monti-Fornero comporterebbe per molti lavoratori e lavoratrici uno scalone di 5 anni e sarebbe socialmente insostenibile. Tanto più alla luce del definitivo superamento del blocco dei licenziamenti e delle numerose crisi aziendali in atto che non potranno essere superate nell’arco di qualche mese, nonostante le positive previsioni economiche che si stanno delineando per il prossimo anno, né gestite con la sola riforma degli ammortizzatori sociali». «La riforma del sistema previdenziale che Cisl Cgil e Uil propongono nella piattaforma sindacale unitaria, non si limita all’introduzione di una maggiore flessibilità in uscita, – aggiunge – ma guarda anche alla necessità di correggere gli aspetti più iniqui del sistema contributivo, all’urgenza di sostenere la previdenza delle donne, particolarmente penalizzate dalle riforme pensionistiche di questi decenni, all’esigenza di assicurare un futuro previdenziale dignitoso ai giovani con l’introduzione di una pensione di garanzia, al bisogno di tutelare chi svolge lavori usuranti, lavori di cura e i lavoratori fragili. Inoltre, è importante rilanciare la previdenza complementare, che rischia di essere messa in discussione e preservare il potere di acquisto delle pensioni sostenendo in particolare i pensionati con redditi più bassi attraverso l’ampliamento della quattordicesima e la rivalutazione delle pensioni. Tutte queste richieste – tiene a ricordare Sbarra – sono state rinnovate al Ministro del lavoro Orlando nell’incontro del 27 luglio scorso ma fino ad ora non abbiamo avuto riscontri effettivi. Il tempo sta scorrendo, dal momento che entro fine mese verrà presentata dal Governo la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza propedeutica alla elaborazione della Legge di bilancio. Noi continueremo ad insistere in tutte le sedi istituzionali e politiche perché il tema della previdenza e delle pensioni venga assunto come prioritario» conclude.  fonte:https://www.cisl.it/notizie/attualita-2/previdenza-la-vertenza-continua-il-volantino-cgil-cisl-uil/
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01/09/2021 “Generazioni prossime prendersi cura insieme del futuro” Summer School Cisl Marche 2021
“Generazioni prossime prendersi cura insieme del futuro” è il tema, per l’edizione 2021,  della Summer School Cisl Marche, organizzata in collaborazione Progetto Policoro Marche che si terrà  dall’8 all’11 settembre a Villa Bassa Prelato di Fano (PU). «Anche l’edizione di quest’anno la dedichiamo alla cura delle giovani generazioni proseguendo nel tentativo di rendere il sindacato un luogo generativo di opportunità e in grado di promuovere il protagonismo di coloro che, in quanto giovani,  più di altri si trovano e si troveranno  a valutare le possibilità e le contraddizioni che l’epoca attuale sta proiettando sul futuro.  Le risorse europee legate al contrasto della  pandemia da COVID-19 annuncia forti impegni  nella direzione della “Next Generation. Anche in Italia il dibattito politico, economico e sindacale si sta preparando a definire nuove traiettorie di sviluppo in cui si combinino transizione digitale ed ecologica con  inclusione e coesione sociale, e si valorizzino  i giovani– sottolinea Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche - L’idea di fare sindacato, cioè “fare giustizia insieme” può assumere oggi nuove e inedite forme. L’attenzione va contestualmente  alle future generazioni   e alle generazioni vicine, cioè quelle dei giovani che già ci sono, che sono qui e ora, davanti a noi e che  danno già forma al mondo e  alle quali è giunto  il momento di offrire le opportunità che meritano.» Ai lavori della Summer School  interverranno la sociologa Cristina Pasqualini, Università Cattolica Milano; la referente delle politiche giovanili Cisl Nazionale e EUTEC Youth committee, Nicoletta Merlo; l’economista Vittorio Pelligra, Università di Cagliari; Natale Brescianini monaco Eremo di Monte Giove, Fano; il pedagogista Ivo Lizzola, Università di Bergamo; l’informatico Emanuele Frontoni e l’ingegnere Francesco Fatone dell’ Università Politecnica delle Marche; Pierpaolo Inserra, ricercatore sociale Piccola Università del Lavoro Sociale; il responsabile del Mercato del lavoro Regione Marche Stefano Raia; Francesco Lauria, ricercatore e formatore Centro Studi Cisl- Fondazione Tarantelli; Federica Bressan responsabile Partita Viva/viVace Cisl Vicenza; la segretaria della Cisl Nazionale Daniela Fumarola.    
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17/08/2021 Green Pass: Cisl Marche favorevole a una introduzione graduale nei luoghi di lavoro
Si al Green Pass nelle aziende e nelle mense come strumento per promuovere la vaccinazione e contenere la pandemia: è la posizione della Cisl Marche espressa dal Segretario Generale, Sauro Rossi, intervistato dal Tgr Rai Marche. «L'introduzione nei luoghi di lavoro deve contenere regole chiare che valorizzino la contrattazione - chiarisce Rossi -. Queste regole devono tenere conto delle differenze tra i vari ambiti produttivi e dei protocolli anti-contagio già operativi all'interno delle aziende».
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04/08/2021 Porto di Ancona: preoccupazioni e richieste Cgil, Cisl e Uil Marche
Il porto di Ancona è il più grande hub economico e lavorativo delle Marche e contribuisce in modo determinante a definire la rete infrastrutturale del territorio. Sono oltre 6500 le persone che, ogni giorno, entrano nell’area dello scalo per lavoro, con una movimentazione in crescita costante negli ultimi anni e che già oggi registra una netta ripresa di traffici sul 2020, con +24% di merci, riallineandosi al 2019. Di dimensioni maggiori sono le ricadute nell’indotto.  Numeri importanti, che restano, al di là delle incertezze temporanee create dalla pandemia. IL DINAMISMO DELLO SCALO – Sono diversi i fattori alla base del dinamismo del porto di Ancona. Ci sono la sua collocazione come porta d’Oriente, i fondali profondi e il numero delle banchine, il successo di un’impostazione pubblico-privata, la presenza della cantieristica pubblica e privata, la creazione di un sistema di servizi collegati, il riconoscimento di porto capofila dell’Autorità del Medio Adriatico nonché l’inserimento nei cosiddetti corridori Ten –T con la definizione di porto “core”. Per tutti questi motivi, lo scalo dorico va rilanciato. LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO – Nonostante tutto, però, in questi mesi si è perso tempo in una guerriglia politica che ha perso di vista, fin dall’inizio, il merito degli interessi del porto. Il risultato è evidente: sono stati messi da parte esperienza, consenso e progettualità e si è anche registrata la perdita della capacità di incidenza nelle scelte governative.  Oggi ci si affida ad un Commissariamento di riconosciuta autorevolezza con la speranza di individuare un nuovo presidente. Dalla Regione, il sindacato attende un atteggiamento costruttivo: anche rispetto a quello che è il nodo dell’attività portuale - ovvero la rete infrastrutturale - che non consente allo scalo, al momento, di dispiegare al massimo il proprio potenziale. Oggi vengono anticipati importanti incrementi di risorse che dovranno essere misurati alla prova della concretezza e della realizzazione, 62 milioni sono risorse importanti anche se, percentualmente, il porto di Ancona rappresenta una quota di attività, bel piú alta all'interno dell'Autorità di sistema portuale. Per ora,  restano le preoccupazioni.  LE RICHIESTE DI CGI, CISL E UIL MARCHE – Le richieste sono note da tempo ma restano ancora senza risposte adeguate. Eppure la stessa discussione sull’introduzione della Zes, (zona economica speciale), o della ZLSR (zona logistica semplificata rafforzata) -  per rilanciare lo sviluppo delle aree del cratere sismico come quelle del Fabrianese – si reggono solo attraverso una progettualità basata anche sul porto di Ancona.Per quanto riguarda ciò che emerge dal Pnrr, il solo intervento che abbia incidenza sul porto sono i 519 milioni per l’Orte-Falconara. Ma non basta, E’ importante anche realizzare il cosiddetto “ultimo miglio” che, uscito dal Pnrr, è ora tra le opere oggetto di commissariamento ministeriale: adesso si tratta di vigilare affinchè l’opera venga realizzata. Tanto più ora quando stanno prendendo corpo i cantieri per il raddoppio della Statale 16, nel tratto Torrette-Falconara. Per questo, servirà un protagonismo forte della Regione, che ha avuto una presenza sin qui ben poco incisiva per la programmazione del Pnrr. Da mesi, inoltre, si attende il completamento del “triangolone” di Rfi: 90 milioni di euro che consentirebbero di riprofilare la costa a nord del porto, riconnettendosi all’ “ultimo miglio”. In questo contesto, c’è anche una stretta connessione con l’Interporto di Jesi per una gestione integrata delle merci su rotaia.Il completamento della banchina 27 deve essere fatto nel più breve tempo possibile. Sull’altro versante, va salvaguardato al meglio il previsto investimento per ampliare le aree a mare, dedicate a Fincantieri: 90 milioni, un’occasione fondamentale per creare nuovi posti di lavoro. Al progetto, va affiancato un progetto d’insediamento formativo per  i lavoratori. Un’altra questione in ritardo è quella sul potenziamento della rete ferroviaria Adriatica. Mentre, sul fronte viario, occorre comprendere  che il porto di Ancona si colloca nella maniera migliore sulla direttrice trasversale  che, dai Balcani, arriva alla Spagna. Di qui, infine, la centralità di una strategia che consenta il più veloce collegamento Ancona- Civitaveccha: questo sarà infatti il futuro itinerario privilegiato di buona parte delle merci in transito, in un contesto nel quale,prima o poi, l’Europa metterà mano alla definizione dei corridoi trasversali. Il futuro Presidente dell’Autorità Portuale del Medio Adriatico dovrà essere capace di far proprie queste tematiche – con competenza, fuori da politicismi –  riprendendo i percorsi di positivo confronto realizzati in questi anni; in un quadro di valorizzazione dell’apporto fondamentale, per il futuro dello scalo, delle elevate professionalità dei lavoratori e della forte presenza delle organizzazioni sindacali da sempre vigili e attente alle tematiche strategiche, come alle questioni più direttamente attinenti  all’occupazione e alla sicurezza del lavoro. Un tema, questo, che andrà ripreso un attimo dopo l'insediamento dei nuovi vertici dell' autorità portuale.
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30/07/2021 Lavoro, Sbarra:" Dati crescita Pil positivi. Ma ora ripresa va consolidata con un vero patto sociale sulle riforme economiche e sociali. Ammortizzatori universali e formazione devono viaggiare insieme"
«Serve più impegno al confronto da parte della Regione Marche che finora langue sulle materie dello sviluppo, del lavoro dei trasporti e del welfare. Occorre un  Patto tra istituzioni e parti sociali per uno sviluppo sostenibile in un’ottica sociale ed ecologica» ha rilanciato il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi,  durante la sua relazione in apertura del Consiglio Generale della Cisl Marche che si è svolto  nella mattina oggi a Senigallia. Hanno partecipato ai lavori il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, in collegamento da Roma,  e  tutto il gruppo dirigente del sindacato marchigiano. «I dati della crescita del Pil di oggi sono importanti perché confermano la ripresa economica del Paese che dobbiamo ora consolidare e rafforzare dopo tanti mesi difficili di sacrifici e di emergenza sanitaria. E' un segnale indubbiamente positivo, anche se bisogna fare ancora molta strada per recuperare i nove punti di prodotto interno lordo e soprattutto gli indici di benessere che abbiamo perso nello scorso anno rispetto altri paesi europei. ». Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra in conclusione dei  lavori del Consiglio Generale della Cisl Marche. «Occorre ora una politica anticiclica, rilanciando l'occupazione e redistribuendo risorse ed opportunità, coinvolgendo le parti sociali in tutte le fasi di attuazione degli investimenti e dei progetti del PNRR, tanto nelle dimensione nazionale quanto a livello regionale, territoriale e delle categorie. C'è una unica via da seguire per la Cisl che è quella di una rinnovata concertazione. I progetti e gli investimenti dovranno essere esaminati preventivamente dal sindacato per valutare le ricadute di tipo economico, occupazionale e sociale. Questo vale anche per le Marche,  una regione che rischia più di altre di trovarsi in una condizione penalizzante a causa dell’isolamento infrastrutturale, all'impatto pesante di quattro crisi in 12 anni e a territori che, specie nelle aree interne, si stanno spopolando. -  ha ancora sottolineato il leader Cisl. - Abbiamo ottenuto la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa covid per il settore tessile, moda e calzaturiero che in questa regione sta attraversando una grave crisi. Ma ora bisogna riqualificare il settore manufatturiero, che resta la spina dorsale dell'economia delle Marche attraverso produzioni a più alto contenuto tecnologico, orientando allo stesso modo il sistema dei servizi perché possa essere un supporto efficace per le imprese-  ha aggiunto Sbarra - L’obiettivo delle prossime settimane è quello di costruire un nuovo sistema di protezione sociali che deve essere legato ad un grande piano di formazione delle competenze e di vero rilancio delle politiche attive  . Non ripartiremo verso il futuro senza porre al centro dell’agenda nazionale, il lavoro giovanile e femminile. Senza fornire a migliaia di ragazzi e ragazze conoscenze utili ad un qualificato inserimento lavorativo. Senza accompagnare le persone nei processi di riconversione e di transizione in tutte le fasi della vita lavorativa». Il Segretario Generale della Cisl,ha aggiunto che «è importante, in tal senso, che il Governo abbia raccolto la proposta di costituire, stanziando 50 milioni di euro, un Fondo speciale per i percorsi di formazione e riqualificazione per le persone in cassa integrazione e in Naspi. Si tratta, ora, di potenziare i Centri per l’impiego, di connetterli alle banche dati e alla rete viva della sussidiarietà coinvolgendo le Agenzie per il lavoro, costruendo sistemi territoriali che facciano incontrare aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS, università, fondi bilaterali . Questo sistema va agganciato in ogni territorio a un sistema di ammortizzatori sociali rinnovato, universale, inclusivo, mutualistico e di tipo assicurativo. Bisogna fare presto. Perché il 31 ottobre è vicino, e lasciare senza protezioni milioni di lavoratori dei servizi, del terziario, e di altri settori scarsamente protetti da reti istituzionali significherebbe condannare il Paese ad un autunno molto caldo.»
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30/07/2021 Politiche abitative, CGIL CISL UIL: "La nuova legge regionale è iniqua, discriminante e di dubbia legittimità costituzionale"
Il Consiglio regionale ha recentemente approvato la nuova legge regionale che rivede i criteri di assegnazione delle case popolari « criteri che riteniamo iniqui, discriminanti e di dubbia legittimità costituzionale, sui quali anche il CREL aveva espresso parere contrario. -  sottolineano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche - Innanzitutto la legge introduce, di fatto, un trattamento differenziato per italiani e stranieri, inammissibile nel nostro ordinamento, prevedendo l’obbligo per i cittadini extracomunitari di presentare la documentazione patrimoniale e reddituale del Paese in cui hanno la residenza fiscale, senza poter ricorrere all’autocertificazione, di fatto impedendo di rispettare, nella maggior parte dei casi i termini di presentazione delle domande. Richiedere agli stranieri tale specifica documentazione è già stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, anche di recente (Sentenza n. 9/2021), in quanto discriminatorio, irragionevole e pretestuoso.» Nella legge regionale si innalza poi la percentuale di riserva annuale di alloggi per far fronte a situazioni particolari, individuando tra le categorie speciali beneficiarie  di tale innalzamento anche gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e  i Vigili del Fuoco. «Una scelta che di fatto riduce ulteriormente la funzione sociale dell’edilizia popolare volta a rispondere ad un esigenza primaria, quale quella abitativa, di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno. - continuano i rappresentati sindacali -  Parimenti non è condivisibile l’introduzione dell’esclusione dall’accesso agli alloggi di coloro che abbiano riportato condanne penali per reati di vario genere, di dubbia legittimità costituzionale già evidenziata dalla Corte Costituzionale (Sentenza n. 9/2021). Peraltro, c’è da chiedersi se una legge regionale possa legittimamente intervenire per introdurre quella che nei fatti può essere considerata una sanzione accessoria.» «Sarebbe stato invece necessario e urgente modificare la normativa regionale per superare il requisito quinquennale di residenza o di svolgimento di attività lavorativa nella regione la cui incostituzionalità è stata ripetutamente sancita dalla Corte perché tale requisito mette in secondo ordine le condizioni familiari di disagio economico e abitativo, ma su questo il Consiglio regionale non è intervenuto affatto. - rilanciano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche -  Va ricordato che la Corte Costituzionale ha più volte rimarcato l’irragionevolezza di tale requisito temporale che contraddice la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica e viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza. Non possiamo non evidenziare che ancora una volta non si affrontano i nodi irrisolti nelle politiche abitative: la mancanza di un adeguato patrimonio pubblico, l’ingessamento delle assegnazioni e la mancanza di turnover, la durata eccessiva degli appalti.»   «Riteniamo urgente e prioritaria  l’attivazione del Piano Triennale, fermo al 2013 e soprattutto un finanziamento annuale costante regionale per l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, attualmente ridotto a pochi alloggi disponibili per l’assegnazione a fronte di sempre più numerosi aventi diritto. Non si può inoltre ovviare alla mancanza di finanziamenti annuali, con l’ estemporanea previsione da parte dell’ Amministrazione Regionale di un ulteriore piano di vendita di parte del patrimonio pubblico, peraltro a breve distanza dal precedente, a cui siamo decisamente contrari. Evitiamo di svendere un patrimonio già pesantemente ridotto anche in considerazione del fatto che in media, con la vendita di tre alloggi se ne ricostruisce solo uno e dopo 10 anni (con gli attuali tempi degli appalti), rinunciando all’introito dei fitti  per lo stesso periodo e con il risultato finale di avere una disponibilità’ sempre più’ ridotta di alloggi da destinare ai più bisognosi ed aventi diritto.» Per queste ragioni, le Segreterie di CGIL CISL UIL Marche e di Sunia, Sicet, Unitat Marche vogliono ribadire la loro contrarietà alla legge.  
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