Al sesto anno consecutivo di crisi del settore delle costruzioni appare ormai evidente che le ricette messe in atto finora per contrastarla siano state fallimentari. Le sole politiche dei tagli sulla spesa degli investimenti e di allentamento delle regole non producono lavoro.
Anche quest'anno, nonostante i dati, confermino un ulteriore calo del 10% degli occupati arrivando a circa 800.000 posti di lavoro bruciati dall'inizio della crisi, nei provvedimenti adottati dal Governo non si avverte un radicale cambiamento di quelle politiche e i timidi segnali positivi restano largamente insufficienti a dare risposte adeguate ai lavoratori del settore e ad un Paese che avrebbe quanto mai bisogno di un imponente piano di interventi di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio e in infrastrutture strategiche.
Per queste ragioni i lavoratori del settore delle costruzioni chiedono con forza risposte concrete capaci davvero di rilanciare la buona occupazione e di rispondere ai bisogni del Paese.
Per sostenere le richieste i sindacati di categoria indicono per domani 27 Novembre una Giornata di mobilitazione nazionale del settore delle costruzioni.