Le segreterie regionali di CGIL CISL e UIL Funziona Pubblica delle Marche, appresa l’avvenuta dichiarazione di fallimento della Salus s.r.l in data 16 luglio, chiedono la massima attenzione da parte delle istituzioni regionali al mantenimento dei livelli occupazionali della struttura che conta circa 150 lavoratori in servizio nella casa di cura privata Villa Serena di Jesi.
Dal 2013 le attività ed il personale della Salus s.rl. sono transitati nella nuova società Villa Serena s.p.a (diversa dalla Salus s.r.l.) che attualmente provvede a gestire, in affitto, la convenzione con il Sevizio Sanitario Regionale. Le preoccupazioni sono rivolte alla possibilità che la procedura fallimentare che ha investito la Salus s.r.l. possa determinare riflessi anche sulla affittuaria Villa Serena S.p.A., visto che la titolarità della struttura, delle licenze di accreditamento e dei posti letto rimangono in capo alla Salus s.r.l.
Altro elemento cruciale è rappresentato dalla nuova organizzazione della sanità privata imposta dal Decreto Balduzzi, secondo la quale, Servizio Salute AIOP Marche e le singole case di cura hanno sottoscritto un protocollo di riorganizzazione e redistribuzione dei posti letto e di risorse economiche della sanità privata accreditata regionale.
La nuova riorganizzazione prevede per Villa Serena s.p.a, un abbattimento di -20 posti letto di acuti ed una riduzione di Budget complessivamente percepito da Villa Serena S.p.A. di circa 560.000 euro annui a partire dal 2016.
CGIL FP - CISL FP - UIL FPL ritengono importante, come già ribadito in sede regionale nell'incontro del 8 luglio scorso che l’abbattimento del budget di Villa Serena, la riconversione della struttura ed il fallimento della Salus S.r.l non abbiano riflessi sulla tenuta occupazionale della Casa di Cura della Vallesina