«Come Fisascat Cisl Marche, unitamente a tutte le lavoratrici, esprimiamo forte preoccupazione sul destino dell’asilo nido comunale “Il Girotondo” di Castelfidardo. La scelta, che avevamo condiviso insieme alle lavoratrici, di procedere alla ricostruzione del nido comunale attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR, rischia però di rilevarsi un boomerang per dipendenti e utenza. Ad oggi l’amministrazione comunale non è stata in grado di trovare una soluzione atta a garantire la continuità della gestione pubblica del servizio durante gli anni che saranno necessari alla demolizione e successiva ricostruzione della struttura. L’asilo nido comunale “Il Girotondo” così come lo hanno vissuto centinaia di famiglie e di bambini di Castelfidardo, rischia pertanto di morire» - sottolineano Fisascat CISL Marche e le lavoratrici dell'asilo nido “Il Girotondo".
«Alla sospensione del servizio e alla conseguente interruzione della gara di appalto alle cooperative conseguirà il licenziamento del personale che si vedrà pertanto costretto a cercare un impiego in altri servizi. La squadra di lavoratrici che per anni hanno rappresentato un’eccellenza nel settore, da tutti riconosciuta, sarà inevitabilmente smembrata e, a differenza di muri, tetto e pavimenti non potrà essere più ricostruita.- afferma Fisascat CISL Marche - Precarizzazione del lavoro, discontinuità educativa per i bambini, minor accesso al servizio di asilo nido nel territorio di Castelfidardo saranno i risultati prodotti qualora non venga data continuità al sevizio di asilo nido comunale.»
«Tutte le istituzioni che gravitano nel territorio di Castelfidardo devono adoperarsi con il massimo sforzo affinchè venga trovata una soluzione. - rilancia il sindacato di categoria insieme alle educatrici del nido - L’Amministrazione Comunale in primis ma anche i Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi del Comune, che potrebbero mettere temporaneamente a disposizione dei locali e da ultimo gli uffici della Regione Marche che, qualora dovessero essere coinvolti nel processo di autorizzazione di nuovi locali, dovranno procedere velocemente. Da ultimo riteniamo che non vada scartata l’ipotesi del noleggio da parte dell’Amministrazione Comunale di una struttura prefabbricata; una soluzione costosa ma la cui spesa potrebbe essere affrontata dal momento che per la costruzione del nuovo asilo non graverà sulle casse comunali.
Fisascat Cisl Marche e le lavoratrici dell’asilo nido comunale “Il Girotondo” chiedono a gran voce che il servizio non venga interrotto, proclamano lo stato di agitazione del personale e si riservano di individuare le azioni di protesta che riterranno più opportune qualora non venga trovata una soluzione che eviti la cessazione del servizio alla fine dell’attuale anno scolastico.
«Faremo di tutto - concludono - affinchè in questa occasione la fine del “Girotondo” non sia “tutti giù a terra!”»