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  • Igiene ambientale: lavoratori in sciopero nazionale lunedì 30 maggio

I lavoratori del comparto igiene ambientale hanno scioperato lunedì 30 maggio dopo la brusca interruzione della trattativa per il rinnovo del contratto, sia per le aziende pubbliche sia per le aziende private, determinata dal rifiuto delle due Associazioni datoriali di valorizzare il nuovo contratto collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele.

Con il loro atteggiamento, Assoambiente e Utilitalia impongono alle lavoratrici e ai lavoratori il concreto rischio di una progressiva precarizzazione del loro rapporto di lavoro, un peggioramento delle condizioni lavorative e un mancato adeguamento salariale che, da oltre 28 mesi, pesa sulla qualità della vita delle famiglie. Per queste ragioni Fp Cgil Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel , hanno indetto lo sciopero nazionale di tutto il comparto igiene ambientale per l’intera giornata del 30 maggio 2016. Nelle Marche sono circa 1.830 i lavoratori del comparto igiene ambientali interessati allo sciopero. Ad Ancona, i lavoratori si sono riuniti in presidio regionale davanti alla Prefettura, piazza del Plebiscito, ore 10,00.

Le organizzazioni sindacali hanno inoltre stilato un elenco di proposte già presentate al tavolo di confronto con Assoambiente e Utilitalia:

1. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 6, per implementare le tutele e le garanzie occupazionali e contrattuali per i lavoratori nei passaggi di gestione. E’ necessario che l’articolo contenga:

• la condizione di miglior favore che tuteli, all’atto del passaggio di azienda, il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Per questo occorre introdurre l’obbligo di reintegra previsto dalla legge 92/2012 e sterilizzare le norme introdotte dal Jobs Act in materia di licenziamento individuale;

• l’assunzione senza soluzione di continuità dei lavoratori sottoposti al passaggio di gestione tra aziende;

• l’esigibilità piena delle garanzie dell’articolato contrattuale qui in evidenza;

•la garanzia occupazionale dei lavoratori in caso di reinternalizzazione dei servizi in appalto.

2. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 7, per implementare le garanzie occupazionali e contrattuali in caso di ristrutturazione aziendale. E’ necessario che l’articolo contenga:

• l’obbligo di assunzione immediata dei lavoratori aventi diritto come da articolo 6, all’atto del passaggio dei lavoratori tra l’azienda cedente e l’azienda subentrante, prima del confronto, in caso di ristrutturazione aziendale;

• l’obbligo di cercare tutte le soluzioni possibili per il mantenimento dei livelli occupazionali.

3. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 8, per implementare le garanzie in caso di esternalizzazione di servizi. E’ necessario che l’articolo contenga:

 la valorizzazione concreta della parte tecnica nell’offerta economicamente più vantaggiosa in caso di appalto di servizi;

• previsioni contrattuali che prevedano l’obbligo del passaggio di lavoratori tra imprese in appalto;

• clausole più ampie di risoluzione contrattuale per le imprese inadempienti riguardo le violazioni contrattuali anche concernenti il mancato pagamento delle quote destinate alla previdenza complementare;

• maggiori obblighi sulla responsabilità solidale.

4. Evoluzione della classificazione del personale attraverso:

• l’implementazione della stessa verso le nuove figure professionali;

•l’ampliamento dell’area spazzamento e raccolta per includere quelle figure professionali oggi fuori dal ciclo produttivo o esternalizzate, in una logica più inclusiva del CCNL;

• la previsione di nuove figure nell’area amministrativa per una maggiore possibilità di ricollocazione del personale inidoneo;

• l’implementazione delle quote economiche previste per gli operatori monoperatori addetti alla raccolta;

• la previsione dei costi per il rinnovo del CQC a carico delle imprese.

5. Nuovo sistema dell’orario di lavoro che contempli le necessarie garanzie a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, attraverso la definizione regolata dei riposi e degli orari complessivi con:

• l’orario giornaliero - 9 ore massime di lavoro giornaliero, rispetto alle attuali 10 ore, comprendenti l’orario ordinario e l’orario straordinario;

• l’orario settimanale - 48 ore massime di lavoro giornaliero, rispetto alle attuali 50 ore, comprendenti l’orario ordinario e l’orario straordinario;

• lo straordinario annuale - 150 ore massime di lavoro straordinario, con la possibilità di elevare il tetto in sede aziendale attraverso la contrattazione aziendale;

• la previsione nella contrattazione aziendale, in caso di superamento del tetto annuo del monte ore straordinario, attraverso la verifica delle condizioni di salute e sicurezza per chi effettua lavoro aggiuntivo e la valorizzazione delle politiche occupazionali attraverso la previsione di nuove assunzioni;

• l’inclusione dell’operazione di vestizione dei dispositivi di prevenzione individuali (DPI) nell’effettivo tempo lavoro.

6. Miglioramento del comporto e trattamento per infermità dovuta a malattia:

• con l’unificazione del comporto lungo con il comporto breve;

• con l’ampliamento delle tutele per i malati affetti da patologie gravi.

7. Miglioramento degli articoli contrattuali su salute e sicurezza sul lavoro attraverso:

• la contrattazione delle modalità e dei carichi di lavoro;

• la maggiore formazione degli RLS;

• l’implementazione delle norme degli istituti contrattuali;

• il richiamo più diligente agli obblighi del D.Lgs. 81/2008.

8. Fondo contrattuale di solidarietà: Istituzione del Fondo contrattuale – con la presenza delle istituzioni preposte - per permettere un pensionamento anticipato dei lavoratori in caso inidoneità certificata.

9. Parte riguardante gli aumenti economici contrattuali che comprendano il rinnovo del biennio economico e la revisione di alcune dinamiche economiche previste in piattaforma:

• 50 euro per il 2014 e il 2015 per il 3° livello A;

• 130 euro per il triennio 2016/2018 sempre il 3°livello A;

La proposta economica, sopra esposta, comprende anche la valorizzazione dello sviluppo dell’assistenza sanitaria integrativa, della previdenza complementare estesa a tutti i lavoratori, della contrattazione aziendale e del fondo di solidarietà per gli inidonei.

In sintesi, abbiamo riportato le questioni principali proposte dal Sindacato nelle trattative. In successivo momento, dopo la necessaria chiusura di questa parte, andranno concordati dei testi, nel tempo delle cosiddette "code contrattuali", relativi a tutti gli altri aspetti che in questa fase ancora non sono stati affrontati (regole sulla rappresentanza, mercato del lavoro, diritto di sciopero ecc).

Articolo 6:

• solo Utilitalia - diniego sull’esigibilità e sull’ampliamento contrattuale dello stesso;

• rifiuto a riconoscere la condizione di miglior favore che tuteli, all’atto dell’avvicendamento tra aziende, il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Quindi il rifiuto di introdurre l’obbligo di reintegra previsto dalla legge 92/2012;

• non disponibilità all’assumere senza soluzione di continuità il lavoratore sottoposto all’avvicendamento tra imprese.

Classificazione del personale:

• solo Assoambiente - unificazione dell’area spazzamento e raccolta con l’area della conduzione per implementare l’utilizzo dei conducenti nelle attività di raccolta;

•solo Utilitalia - eliminazione del parametro A;

•ampliamento delle mansioni per i livelli più bassi.

Esternalizzazione dei servizi – articolo 8:

• solo Utilitalia - ampliamento delle possibilità di esternalizzare i servizi e riduzione della responsabilità solidale.

In sintesi Utilitalia ritiene che gli appalti devono essere liberi da regole e senza troppe condizioni di tutela sia occupazionali sia contrattuali poiché, secondo l’“ssociazione datoriale, la libertà d’impresa è assoluta anche rispetto le tutele dei lavoratori stessi.

Sistema degli orari:

• aumento dell’orario normale settimanale a 38 ore;

• aumento della flessibilità e dei turni di reperibilità;

• riduzione delle maggiorazioni del lavoro straordinario e delle altre maggiorazioni contrattuali.

Comporto e trattamento per infermità dovuta a malattia:

•peggioramento del trattamento economico per le malattie brevi.

Fondo contrattuale di solidarietà:

•disponibilità di entrambe le Associazioni datoriali a costituire il Fondo.

Parte economica:

•Utilitalia non ha formulato nessuna proposta economica al Tavolo delle trattative e Assoambiente, a oggi, prevede fino al 2018 un aumento di 63 euro sul 3° livello A.