Oggi, mercoledì 22 settembre 2021, si è svolto presso il Comune di Falconara l’incontro tra CGIL CISL UIL confederali e dei pensionati, l’Amministrazione Comunale e i vertici dell’Area Vasta 2, sulla situazione dei servizi sanitari territoriali di Falconara.
Da mesi le organizzazioni sindacali denunciano il progressivo smantellamento dei servizi, culminato con la chiusura della Radiologia di Falconara e la “crisi” dei Medici di famiglia. Per richiedere l’intervento delle istituzioni CGIL CISL UIL hanno effettuato volantinaggi e raccolto centinaia di firme.
L’incontro di oggi, alla presenza del Sindaco e del Direttore dell’ Area Vasta (con buona parte dei dirigenti interessati) ha permesso di evidenziare in maniera chiara molte problematiche: la carenza di medici di famiglia, la chiusura della radiologia, il ridotto tempo di apertura della cassa e dell’anagrafe sanitaria, la lunghezza delle liste d’attesa e la necessita di salvaguardare le ore di specialistica ambulatoriale, l’esigenza di psicologi e assistenti sociali per il consultorio, il trasferimento ad Ancona del servizio protesi. Un lungo elenco di questioni che pur vedendo qualche risposta, lascia in piedi la sensazione di una regressione dei servizi sanitari sul territorio cittadino.
L’Area Vasta 2 si è impegnata a rafforzare con una unità l’organico del front office del poliambulatorio, con l’intento di ampliare l’orario di apertura della cassa ticket (oggi limitato a due giorni la settimana), così come ha comunicato l’assunzione di una psicologa che potrà sostenere anche le esigenze del territorio falconarese. La direzione dell’Area Vasta ha anche dichiarato che verranno garantite tutte le attuali ore di specialistica ambulatoriale attualmente erogate a Falconara (216 ore settimanali).
Fumata nera invece per la radiologia, che la Direzione dell’Area Vasta non è intenzionata a riaprire, opponendo questioni di costi e di volumi di attività. Questione questa che vede la ferma contrarietà delle organizzazioni sindacali soprattutto perché non è accompagnata da alcun progetto territoriale dettagliato di riorganizzazione dei servizi diagnostici.
Sembra avviarsi a soluzione invece l’emergenza legata ai medici di medicina generale anche se il Direttore dell’Area vasta ha più volte segnalato la difficoltà a reperire medici. Un incontro importante per il fatto che ha permesso un ampio dialogo tra sindacati e istituzioni, ma da cui si attendevano soluzioni più concrete. I sindacati ritengono pertanto che questo canale di confronto debba rimanere aperto e nel frattempo rinnovano l'intenzione di rimanere vigili e pronti a nuove mobilitazioni per sollecitare il ripristino dei servizi essenziali per la comunità.