Cgil, Cisl e Uil promuovono per il 9 febbraio dalle ore 15:00 a Piazza del Pantheon un presidio unitario, al quale parteciperanno i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per chiedere modifiche al decreto Milleproroghe sulle misure di carattere previdenziale. Il testo di tale decreto approvato alla Camera, infatti, non risolve i problemi che, tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro (o perchè coinvolti da crisi aziendali o per altre fattispecie), si trovano ad affrontare a seguito dell'innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento. Questi lavoratori e lavoratrici non possono essere costretti ad affrontare periodi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo vanno garantite le risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile esigenza. Inoltre vanno esclusi dalle penalizzazioni in caso di pensione anticipata ad età inferiori ai 62 anni anche i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto della laurea e al riscatto della contribuzione omessa. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di eliminare l'aggancio all'aumento dell'aspettativa di vita del requisito contributivo ai fini dell'accesso al pensionamento anticipato. Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa. Cgil, Cisl e Uil, infine, continueranno a porre al Governo e al Parlamento la necessità di restituire un carattere di gradualità nell'accesso al pensionamento senza il quale l'impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull'occupazione dei giovani, risulta particolarmente pesante.
ECCO IN PARTICOLARE I PUNTI del DECRETO da modificare secondo la CISL:
- per quanto riguarda i lavoratori in esodo la Cisl con Cgil e Uil ritengono che siatroppo restrittivo vincolare il beneficio alla cessazione del rapporto di lavoroentro il 31/12/2011 e all’accesso al pensionamento entro 24 mesi dalla datadell’entrata in vigore del DL 201/2011. Dalle deroghe non possono essereesclusi i licenziamenti individuali e collettivi avvenuti in assenza di accordinonché i lavoratori, nella stessa condizione, per i quali è iniziata, ma non si èconclusa, la procedura di licenziamento;
- per quanto concerne l’eliminazione della penalizzazione in caso di pensione anticipata ad età inferiore ai 62 anni è iniquo non prendere in considerazione anche i periodi di maternità facoltativa, di cassa integrazione straordinaria e quelli relativi al riscatto di laurea;
- per quanto riguarda le esenzioni e delle deroghe dall’applicazione della nuova disciplina previdenziale (comma 14 e 15 articolo 24) occorre prevedere percorsi, strumenti e risorse idonee ad assicurare, fin d’ora, la necessaria ed integrale copertura di tutte le esigenze che si porranno per i lavoratori disoccupati che concluderanno il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali, per i lavoratori collocati in mobilità, mobilità lunga, in esodo (anche volontario), a carico dei fondi di solidarietà di settore, autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione e in esonero ex art. 72 c. 1 D.L n. 112/2008;
- per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa.
I contenuti del provvedimento all’esame del Senato non esauriscono le questioni di natura previdenziale sottoposte all’attenzione del Parlamento e del Governo. Per la
Cisl rimangono da affrontare anche i temi relativi all’assetto di sistema della previdenza, cosi come disegnato dalla manovra. Alle norme approvate va, infatti, restituito un carattere di gradualità, senza il quale l’impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull’occupazione dei giovani risulta particolarmente pesante.
Per chiedere al Parlamento di modificare le misure di carattere previdenziale contenute nel provvedimento in esame e per sollecitare la riapertura di un confronto più ampio
sulle questioni sopra indicate il 9 febbraio p.v., a partire dalle ore 15.00 la Cisl con Cgil e Uil organizzano un apposito presidio in piazza del Pantheon a Roma con l’obiettivo di
coinvolgere i lavoratori, i pensionati e i cittadini e di sollecitare il Senato a correggere da subito le norme contenute nel provvedimento “Milleproroghe”, cogliendo le richieste
avanzate dalle Organizzazioni Sindacali.