• Home/
  • Protesta nazionale delle Marinerie 23 giugno nelle Marche presidio al Mercato Ittico di Ancona

Manifestazione di protesta questa mattina,  presso  il Mercato Ittico del Porto di Ancona promossa dal mondo della rappresentanza delle cooperative, imprese e lavoratori Agci Agrital, Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentre, Coldiretti Imprespesca, Federpesca, Fai – Cisl, Flai – Cgil e Uila Pesca.

Anche le marinerie marchigiane si  sono mobilitate   per dire “NO” al piano d’azione della UE che impone una serie di misure che porteranno nel 2030 all’eliminazione della Pesca a Strascico, condannando la nostra Nazione alle importazioni di prodotti ittici.

L’obbiettivo della Commissione europea di eliminare gradualmente la pesca a strascico è ingiustificato e basati su pareri scientifici non oggettivi e senza considerare minimamente l’impatto catastrofico socio economico sul settore. 

«IL NO al Piano d’azione Ue che impone una serie di misure disastrose per l’assetto del settore, lo ribadiamo anche noi come Fai CisL Nazionale e come Fai CisL Regionale - afferma Danilo Santini Segretario Generale FAI CISL MARCHE Il Piano del Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Sinkevicius limita quasi totalmente la pesca a strascico in tutta Europa entro il 2030 e propone la creazione di ulteriori aree marine protette. L’impatto sociale ed economico non è stato minimamente considerato sulla base delle reali condizioni ma su dati scientifici non aggiornati e accurati. Un Piano che segnerà la totale dipendenza italiana dall’estero per qualunque tipo di prodotti ittici.»

«L’obiettivo è la salvaguardia del settore in modo da poter garantire sicurezza alimentare ed approvvigionamento equo, ma puntiamo ovviamente ad assicurare anche un futuro a migliaia di lavoratori famiglie ed imprese. – sottolinea Danilo Santini - Demolire in questo modo la pesca a strascico causerebbe inoltre un aumento delle importazioni da Paesi in cui la pesca non rispetta la nostra legislazione su ambiente, sicurezza e lavoro.»

«In Italia la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta totale con 2088 unità, circa 7000 lavoratori, il 30% degli sbarchi ed il 50% dei ricavi. – specifica e conclude Santini - In Europa rappresenta il 25% degli sbarchi totali di prodotti ittici ed il 38% dei ricavi, con oltre 7.000 imbarcazioni. Ci chiediamo come si possa  ripensare tutto questo, alla luce di un Piano di Azione così deleterio.»

 

 

Da Youtube