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17/10/2017 Sisma e ricostruzione: DURC necessario per garantire regolarità e qualità del lavoro
Le organizzazioni sindacali chiedono alla Commissaria straordinaria del Governo alla ricostruzione, di emanare presto la già annunciata ordinanza che introduca il DURC di congruità, misura necessaria per assicurare la regolarità contributiva delle imprese e per contrastare in modo efficace fenomeni di lavoro irregolare e sommerso nelle opere di ricostruzione pubblica e privata nei territori colpiti dal sisma. In particolare, secondo i sindacati, confederali e di categoria : « è necessario che si introducano rapidamente norme per le quali, le imprese esecutrici di lavori di ricostruzione, sia pubblici che privati, oltre essere in regola con il DURC, il documento che attesta la regolarità formale contributiva, siano in regola anche con il certificato di congruità dell’incidenza della manodopera nel cantiere, rilasciato dalla Cassa Edile territorialmente competente.» In pratica, la Cassa Edile, che conosce gli importi dei lavori dei singoli cantieri attraverso il meccanismo delle notifiche preliminari, potrebbe determinare l’incidenza della manodopera edile necessaria per la realizzazione dei singoli lavori e certificare la regolarità del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali (INPS, INAIL, Cassa Edile/Edilcassa) da parte dei datori di lavoro nei confronti dei propri dipendenti.  Obiettivo del Durc di congruità è quello di garantire un controllo efficace non solo della regolarità contributiva ma anche della coincidenza tra le lavorazioni eseguite e il numero dei lavoratori impiegati nei singoli cantieri. In pratica, verificare che il numero di lavoratori impiegati nei cantieri, e il costo del loro lavoro, sia congruo rispetto al tipo di opera da realizzare.  Il controllo della congruità della manodopera sul valore complessivo dell’opera da realizzare,  soprattutto nell'ambito dei lavori di ricostruzione post sisma, è fondamentale per mettere al centro il lavoro di qualità e costituisce un efficace sistema di contrasto agli abusi e al lavoro irregolare, nonché uno strumento a difesa della legalità. Inoltre, questo meccanismo di verifica, che obbligherebbe all'allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni con i costi realmente sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, ridurrebbe i margini di concorrenza sleale che si possono generare con meccanismi di assegnazione dei lavori al massimo ribasso. Con un apposito accordo tra Commissario straordinario, Presidenti di Regione-Vicecommissari, Ministero del Lavoro, Struttura di Missione, INAIL e Organizzazioni Sindacali e Datoriali firmatarie dei CCNL del settore edile, dovranno essere definiti gli adempimenti, i criteri e le modalità di calcolo dell’incidenza della manodopera, le modalità di svolgimento delle attività di monitoraggio, controllo e verifica da parte degli organi preposti.   
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17/10/2017 Tecnowind: incontro al Mise il 23 ottobre. Si attendono i nomi dei potenziali acquirenti
Lunedì 23 ottobre la vertenza Tecnowind torna all'attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico con un vertice ritenuto cruciale per le prospettive future dell'azienda di cappe aspiranti. Durante l'incontro al Mise, infatti, l'azienda renderà note le manifestazioni di interesse all'acquisizione dello stabilimento fabrianese e degli altri siti produttivi in Cina e Romania: sulla base di quanto emergerà, sarà possibile procedere con un confronto sul nuovo piano industriale e sulle prospettive occupazionali. L'obiettivo è stringere i tempi prima di arrivare alla scadenza del 7 novembre, quando terminerà la proroga del concordato in continuità: «Ci aspettiamo chiarezza da parte dell'azienda su chi sono i soggetti intenzionati all'acquisizione sia dello stabilimento fabrianese che di quelli esteri - dichiara Massimo Bellucci della Fim Cisl -. Per quanto riguarda le Marche, vogliamo capire se, dopo le verifiche del Ministero del Lavoro, sarà possibile utilizzare le risorse regionali per la cassa integrazione in deroga. Vorremmo aggiornamenti anche sulle verifiche ministeriali sui soggetti intenzionati all'acquisizione in Italia, anche per comprendere quali strumenti possono essere messi in atto per coinvolgere tutti i lavoratori nello sviluppo del nuovo progetto industriale». 
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16/10/2017 Credito Cooperativo: a rischio fusioni Ancona - Falconara e BCC Picena - Picena Truentina
Passo falso negli iter di fusione tra la Banca di credito cooperativo di Ancona e la Bcc di Falconara e tra la Bcc Picena e la Bcc Picena Truentina. In entrambi i processi di fusione, i consigli di amministrazione delle quattro banche hanno violato la normativa contrattuale che prevede la convocazione delle organizzazioni sindacali, almeno 30 giorni prima delle assemblee straordinarie dei soci per l’approvazione della fusione, per informarle attraverso la consegna di un apposito documento, dei seguenti aspetti: a) i motivi del programmato processo di fusione; b) le conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori; c) le eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi; il tutto al fine di attivare la necessaria procedura di confronto tra le aziende e le organizzazioni sindacali. A tale riguardo non si capiscono le motivazioni che spingono le aziende in questione a tenere tale comportamento, nonostante le sollecitazioni avanzate dalle organizzazioni sindacali, le quali, a questo punto si vedono costrette a tutelare nelle opportune sedi i diritti dei dipendenti delle due realtà.
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16/10/2017 Monitoraggio nazionale Livelli essenziali di assistenza.Settimo posto alle Marche, Fp Cisl : "Si può fare di più"
Il Ministero della Salute nei giorni scorsi ha pubblicato il monitoraggio dei LEA (Livelli Essenziali Assistenza), regione per regione,  riferiti all'anno 2015. La classifica tiene conto dei livelli di assistenza ospedaliera, distrettuale e più complessivamente l’attività di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro. Le Marche risultano tra le regioni adempienti ma al settimo posto dopo Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Lombardia, Liguria, con un leggero peggioramento rispetto al 2013 e 2014 , a conferma che la sanità marchigiana pur ottenendo risultati migliori rispetto a molte altre regioni ha ancora margini di miglioramento. Tra le criticità rilevate, oltre ad alcune non adeguate percentuali di copertura vaccinale nei bambini sino a 24 mesi, l'eccessiva percentuale di parti cesarei, stante lo  scostamento notevole rispetto alla media nazionale  ( 26.41% contro la media  nazionale del 20% ) . «Al fine di mantenere una elevata qualità dei servizi è fondamentale una adeguata capacità di assunzione  e di copertura di personale.» sottolinea Luca Talevi, Segretario Generale FP Cisl Marche L'Asur, con determina 606 del 12 ottobre scorso , relativa al piano occupazionale 2017, ha previsto entro l'anno l'assunzione di personale inizialmente previsto per il 2016 , e non ancora assunto,           «certamente è  un primo timido segnale positivo  - continua Talevi - in materia di assunzioni e velocizzazione dei tempi per la copertura dei posti vacanti.» Complessivamente entro fine anno dovrebbero essere assunti 104 lavoratori  per il comparto ( 32 Area vasta 1, 9 Area Vasta 2, 23 Area vasta 3, 20 Area Vasta 4, 20 Area Vasta 5 )  e 141 per la dirigenza. Si conferma altresì, per il 2017, la copertura del 100% del turn - over,  «ma come denunciato più volte dalla Cisl è necessaria una maggiore capacità di assumere in grado, almeno in parte, di recuperare le oltre 2000 unità operative "perse" tra il 2011 ed il 2015.  - conclude Talevi -  Per  il personale precario  fondamentale che la Regione acceleri la elaborazione del piano di stabilizzazione degli oltre mille precari,  da anni fondamentali per la tenuta dei servizi quotidianamente erogati, così come condiviso nella riunione in Regione di venerdì scorso. 16 ottobre 2017
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14/10/2017 Pensioni, Lavoro, Giovani, mobilitazione Cgil, Cisl e Uil: presidi e manifestazioni nelle Marche
Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani, difendere l’occupazione, garantire una sanità dignitosa, rinnovare i contratti: Cgil Cisl e Uil delle Marche in presidio per sviluppo ed equità. Presidi territoriali e incontri con i Prefetti in occasione della giornata di mobilitazione nazionale indetta per sabato 14 ottobre da Cgil Cisl e Uil, a sostegno dei tavoli di trattativa in corso con il Governo sulla riforma delle pensioni e in vista della discussione sulla legge di bilancio. Ad Ancona, alla manifestazione, aderisce anche l’Udu. Cgil Cisl e Uil sollecitano l’inserimento, nella prossima legge di Bilancio, di provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo e rivendicano più risorse sia per l'occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali, il congelamento dell'innalzamento automatico dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita, un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani e una riduzione dei requisiti contributivi per l'accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura. I sindacati chiedono inoltre l'adeguamento delle pensioni in essere, la piena copertura finanziaria per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza. Vedi la Galleria fotografica di tutti i presidi territoriali: Ancona, Ascoli Piceno, Civitanova Marche, Fermo e Pesaro
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13/10/2017 "Oltre le Frontiere": il Festival delle Generazioni in Tour a Macerata
Il Festival delle Generazioni in Tour a Macerata, unica tappa del Centro Italia. Venerdì 13 ottobre l’appuntamento itinerante del l’evento nato e promosso per iniziativa della Fnp Cisl nazionale, un festival pensato per  “progettare un modello di vita finalmente vivibile, per condividere le esperienze di due generazioni”. Il tema del tour di quest’anno è “Oltre le frontiere: generazioni e culture”. Un momento di riflessione e di incontro tra giovani e anziani, ma che quest’anno esplorerà anche la frontiera tra culture diverse: il rapporto con l’altro che diventa non più luogo di conflitto, bensì punto di contatto e di scambio virtuoso. Momento centrale della tappa maceratese, organizzata con il patrocinio del Comune di Macerata, dell’Università e dell’Accademia di Belle Arti, è la tavola rotonda che sarà ospitata a partire dalle 9.30 nell’Aula Blu, Polo Pantaleoni dell’Università di Macerata. Il Rettore Francesco Adornato, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, il professor Emmanuele Pavolini, l’antropologo e regista Giorgio Cingolani e la dottoressa Maria Elena Tartari del Sistema Informativo Politiche Sociali della Regione Marche forniranno un contributo sulla capacità di superare le fratture apparentemente insanabili che appartengono alla narrazione sociale: le differenze tra generazioni, il rapporto tra mondo del lavoro e mondo della formazione, l’integrazione dei migranti saranno i temi portanti del dibattito. Quasi in contemporanea, la Galleria degli Antichi Forni sarà teatro, a partire dalle ore 8.30 dell’incontro-laboratorio dedicato agli studenti del Liceo Artistico di Macerata, che si confronteranno, sotto la guida di Francesca Zaffino, direttrice artistica del Festival, con i produttori e registi Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni  della casa di produzione Nanof. Dall’incontro prenderà vita uno spin off tutto maceratese della mostra “Oltre le generazioni: vita quotidiana e futuri condivisi”  che sarà inaugurata alle 15.30 alla presenza di Lucio Raffaele Caprio, vicepresidente nazionale Anteas, sempre alla Galleria degli Antichi Forni, e che sarà aperta tutti i giorni dalle 15 alle 19 e nelle mattine di mercoledì, sabato e domenica dalle 10 alle 13. La mostra raccoglie volti, incontri e storie da Nord a Sud, attraverso 6 città, 30 famiglie, 200 interviste per un grande mosaico dell’Italia che cambia. Sulla scorta di questa esperienza, quattro classi del Liceo Artistico lavoreranno insieme a tutor della Cisl di Macerata su quattro parole chiave (giovani-anziani-scuola-lavoro) per produrre altrettanti elaborati che saranno presentati in una giornata-evento a maggio 2018. Uno speciale evento live multimediale intitolato “Racconti di Generazioni” chiuderà la giornata alle 16.30 alla Galleria degli Antichi Forni: dialoghi del grande cinema e giganti della letteratura a confronto con i volti e le voci delle interviste raccolte in tutta Italia dal progetto “Oltre le Generazioni”. L’evento, introdotto da Francesca Zaffino e realizzato da Nanof e Acquario della Memoria in collaborazione con Anteas Nazionale, vedrà la partecipazione della Compagnia di Musicultura.
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13/10/2017 Marche Nord e Area Vasta, ancora troppe carenze. Cisl Pesaro-Fano- Urbino : "Il tempo dell'attesa è finito, senza risposte ci mobiliteremo".
A partire dal 14 ottobre negli Ospedali di Comunità verrà ridotto il servizio dei medici dipendenti, che non saranno più presenti nei giorni prefestivi. È quanto denunciano Alessandro Contadini e Maurizio Andreolini in rappresentanza della Cisl Fp Marche e della Cisl di Pesaro-Fano-Urbino, che mettono in luce i punti deboli della rete sanitaria di Marche Nord e dell'Area Vasta 1. «Ci tiriamo fuori dal dibattito politico, emerso di recente anche nell'ultima Conferenza dei Sindaci, che sembra ricondurre tutti i problemi della sanità in questa provincia alla collocazione del nuovo ospedale unico e allo spostamento della sede amministrativa dell'Area Vasta da Fano a Urbino - dichiarano i due sindacalisti -. Non sono questi i reali problemi della sanità, contraddistinta sempre più dal taglio dei servizi e dall'aumento della mobilità passiva, all'interno di un contesto in cui la dotazione di posti letto per il territorio di Pesaro-Urbino è la più bassa tra le province marchigiane». Nell'azienda ospedaliera Marche Nord «nonostante ci sta stato un aumento dell'attività e delle prestazioni chirurgiche programmate – premettono Contadini e Andreolini - l'integrazione tra gli ospedali di Pesaro, Fano e Muraglia è ancora sulla carta. I servizi e le prestazioni sono erogate solo grazie alla professionalità e al sacrificio del personale dipendente, che spesso non può godere d riposi e ferie per coprire i turni di lavoro. L’organizzazione e la differenziazione dei servizi tra i presidi di Pesaro e Fano è stata realizzata solo parzialmente. Emblematica è la situazione in cui versa il reparto di Medicina di Pesaro dove i posti letto sono prevalentemente utilizzati per ricoveri di pazienti non autosufficienti e non nei confronti di degenti che manifestano forme acute di malattia. Stiamo assistendo a continue assunzioni di personale medico senza prevedere però un aumento del personale infermieristico. La programmazione regionale non ha chiarito quale sia il ruolo dell'azienda ospedaliera all'interno di questa provincia, mentre appare chiaro il depauperamento giornaliero al quale assistiamo nell'Area Vasta e soprattutto nell'entroterra». La Cisl rileva che «l'ospedale di Urbino ha una carenza organica di posti letto e non è in grado di assorbire le richieste di tutto l'entroterra con l'attuale impostazione. A questo proposito, - proseguono Andreolini e Contadini - il tanto sbandierato potenziamento di 26 posti letto in più attraverso geriatria e medicina d'urgenza è ancora sulla carta. Il pronto soccorso, nonostante la recente ristrutturazione, non è in grado di rispondere a tutti gli accessi dell'entroterra, anche a seguito degli ibridi creati al posto dei punto di primo intervento, per i quali ancora non è chiara la denominazione (Pat, Acap), ma soprattutto non sono chiare le prestazioni erogate, creando così confusione tra i cittadini e di conseguenza accessi impropri ai pronti soccorsi. Nell'ospedale di Urbino mancano anche i responsabili medici in grado di dare una linea sicura ai principali reparti del nosocomio e attrarre le necessarie professionalità». L'ospedale di Pergola, organizzato come «presidio ospedaliero per acuti dalla programmazione aziendale regionale vive quotidianamente una continua spoliazione di servizi e prestazioni, tali da giustificare una riconversione nel breve periodo - è l'analisi dei sindacalisti Cisl -. Non solo non si sono attuate le delibere regionali che prevedono l'approccio multidisciplinare della chirurgia a ciclo breve, ma viene spogliata in continuazione anche dei servizi ambulatoriali, vedi Cardiologia ed Endoscopia. Pur avendo informato i vertici aziendali, ad oggi non abbiamo ricevuto risposte di alcun tipo». L’unione Urbino-Pergola come presidio per acuti, in considerazione dell’orografia, della pessima viabilità e della  distanza senza la necessaria funzione di filtro del nosocomio pergolese non può essere considerato funzionale per i cittadini dell’intera Valle del Cesano. Dal 1° gennaio 2017 gli ex ospedali di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro, sono di fatto ospedali di comunità, ovvero strutture territoriali che hanno perso ogni funzione ospedaliera. Premesso che ancora non è chiaro che cosa siano i posti letto di cure intermedie, la Cisl denuncia che in queste strutture non sono previsti neppure i servizi indicati dal Dgr 139 del 2016 che prevedono il potenziamento dell'attività ambulatoriale. Inoltre, «non risulta da nessun atto ufficiale, ma si fa sempre più insistente la voce di una gestione privatistica dell'ospedale di Cagli, e di quello di Sassocorvaro, dove è stata sospesa da inizio anno l'attività di Endoscopia. Sembra che entro la fine dell’anno Villa Montefeltro potrebbe gestire oltre all'attività chirurgica anche i servizi di Endoscopia e Radiologia, senza conoscere le ricadute sulla qualità dei servizi e su come smaltire le liste d'attesa. Nell'ospedale di Fossombrone non sono ancora stati attivati i 20 posti letto di cure intermedie, gestiti in convenzione con i medici di Marche Nord, per problemi di ammodernamento della struttura». Infine il nodo del personale medico dipendente nei giorni preferiali: «È arrivata una comunicazione dell'Area Vasta – riferiscono Contadini e Andreolini - con la quale siamo stati informati che a partire dal 14 ottobre, verrà ridotta negli ospedali di comunità la presenza del personale medico dipendente, che presterà servizio dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e quindi non più nei giorni prefestivi, quando resterà in servizio il personale medico di continuità assistenziale. L'attuale organizzazione del sistema emergenza-urgenza (Potes, 118), non è sufficiente a garantire il diritto alla salute. Il tempo dell'attesa è finito. La Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, si mobiliterà nelle prossime settimane per tutelare una sanità provinciale equa e che dia risposte adeguate ai cittadini».
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12/10/2017 Ius soli. Cgil, Cisl, Uil al "Cittadinanzaday" domani 13 ottobre a Roma
La Cisl aderisce , con Cgil e Uil,   al Cittadinanzaday  e sarà in Piazza Montecitorio a Roma, domani 13 ottobre, dalle ore 16,30  a  sostegno dello Ius Soli e  per chiedere al Parlamento di approvare la riforma della legge sulla cittadinanza entro la fine della legislatura.«Chiediamo al Parlamento di votare entro la fine di questa legislatura la riforma della legge 91/92 sulla Cittadinanza, già approvata due anni fa dalla Camera, che introduce i concetti dello Ius soli temperato e dello Ius culturae». Così in una nota congiunta a firma Kurosh Danesh e Selly Kane, responsabili Ufficio immigrazione Cgil nazionale, Liliana Ocmin, responsabile Immigrati Donne e Giovani Cisl nazionale, e Giuseppe Casucci, coordinatore Dipartimento politiche migratorie Uil nazionale in vista dell'iniziativa 'Cittadinanza Day', promossa da '#ItalianiSenzaCittadinanza' e 'L’Italia sono anch’io'. «Con la nuova legge infatti - spiegano Danesh, Kane, Ocmin e Casucci - i minori figli di cittadini stranieri lungo soggiornanti (5 anni), nati e cresciuti in Italia o giunti sul nostro territorio entro il 12° anno di età, che abbiano frequentato regolarmente un ciclo di studi di almeno 5 anni potranno diventare, su richiesta di uno dei due genitori, cittadini italiani». «A scanso di equivoci e strumentalizzazioni politiche - continuano - va precisato che la nuova legge non riguarda gli immigrati irregolari, i minori non accompagnati e tutti coloro che continuano a sbarcare sulle nostre coste. I potenziali beneficiari di questo provvedimento sarebbero nell'immediato circa 800 mila, 643 mila nati nel nostro Paese e 166 mila studenti nati all’estero, mentre per il futuro si stimano circa 50 mila nuovi cittadini l’anno». Pertanto Cgil, Cisl, Uil  «ritengono si tratti di una grande occasione di civiltà per l’Italia e credono fermamente che l’approvazione di questa legge rappresenti la base fondamentale per una politica di integrazione responsabile ed efficace, in grado di realizzare una convivenza civile e sociale basata realmente su valori fondanti e condivisi, come ci suggerisce la nostra Carta costituzionale.Continueremo ad impegnarci a tenere alta l'attenzione su questo tema insieme alle forze democratiche che vogliono un Paese aperto e civile».
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12/10/2017 Licenziamenti Ragaini Radiatori: la Cisl incontra i lavoratori
Un incontro per ripartire insieme: la Cisl non lascia soli i lavoratori della Ragaini Radiatori, sostenendoli dopo i 166 licenziamenti che potrebbero essere impugnati. Ma si guarda al futuro anche attraverso l'orientamento per la ricollocazione nel mondo del lavoro. Ieri, nella sede di Osimo, gli operatori dell'Ufficio Vertenze hanno incontrato gli ex dipendenti per ascoltarli e discutere insieme le prospettive future: «Innanzitutto ci siamo riuniti per conoscere le modalità con cui si possono impugnare i licenziamenti, per chi lo volesse, da effettuare entro 60 giorni dall’arrivo della lettera di licenziamento, e poi anche come fare richiesta per recuperare le spettanze, non solo la mensilità di settembre non pagata ma la chiusura del rapporto e il tfr e valutare la possibilità di accedere al fondo dell’Inps», ha spiegato Danilo Capogrossi della  Fim Cisl. «C’è una sensazione di grande spaesamento in questo momento così difficile ma altrettanto delicato – continua Capogrossi -. La Cisl vuole aiutarli. Occorre ripartire dalla base però, con i corsi di formazione, lezioni su come redigere un curriculum, tutto pur di non lasciarli soli».  
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11/10/2017 Restituzione dei contributi sospesi: ancore troppe incertezze e troppi rischi per i lavoratori colpiti dal sisma
Un’altra stangata rischia di colpire presto i lavoratori delle zone terremotate. In ballo, infatti, non c’è solo la restituzione dell’IRPEF sospesa con la c.d. busta paga pesante, ma anche quella dei contributi previdenziali anch’essi sospesi per effetto del d.l. 189/2016. E la restituzione dei contributi previdenziali rischia di aggiungere al danno anche la beffa. Il primo decreto sisma ha previsto, infatti, la sospensione nei Comuni del cratere dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a decorrere dagli eventi sismici e fino al 30 settembre 2017, specificando che la restituzione di quanto non versato sarebbe dovuta avvenire entro il 30 ottobre 2017 o in unica soluzione o in diciotto rate mensile a partire sempre da ottobre. In una circolare del 25 novembre 2016, l’INPS specificava che il datore di lavoro privato, se interessato a usufruire della sospensione contributiva, doveva sospendere sia la quota di contributi a proprio carico che a quella a carico del lavoratore. La scelta della sospensione è stata così messa in mano al solo datore di lavoro. Sin da subito abbiamo espresso forti dubbi rispetto a questa impostazione, chiedendo un ravvedimento, in quanto essa ha esposto i lavoratori al rischio di trovarsi, a fronte di buste paga un po’ più sostanziose, indebitati con l’INPS a propria insaputa e senza avere avuto la possibilità di dare il proprio consenso. Ma il peggio viene ora che il periodo di sospensione è scaduto e si avvicina il termine per la restituzione dei contributi previdenziali non versati. Lo scorso luglio, infatti, l’INPS, con proprio messaggio, dava le istruzioni operative per il versamento dei contributi sospesi in unica soluzione entro il 30 ottobre 2017 e rinviava ad altro successivo messaggio le indicazioni relative alla possibilità di richiedere la restituzione rateale in diciotto mesi. Il punto è che, a tutt’oggi, questo tanto atteso successivo messaggio INPS è ancora non pervenuto. Il 30 ottobre si avvicina e crescono i timori dei lavoratori di dover pagare in una sola rata e subito tutti i contributi che non sono stati versati, magari anche senza il loro consenso. L’unica soluzione è un intervento immediato dell’INPS che finalmente chiarisca i termini e le modalità della rateizzazione. Auspichiamo che le istituzioni e le forze politiche comprendano la gravità della situazione, si facciano carico del peso della continua incertezza normativa che finora è ricaduto sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie e delle imprese colpite dal sisma e quindi intervengano per correggere questioni finora gestite forse con troppa superficialità. CGIL – CISL – UIL Macerata
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11/10/2017 Crack Banca Marche: Adiconsum Marche si costituisce parte civile
Con la prossima udienza del 7 novembre si celebrerà una delle tappe fondamentali del complesso iter penale nell’ambito del quale 16 tra amministratori e dipendenti dell’Istituto Banca Marche vengono chiamati a rispondere della liquidazione dell’istituto. L’Adiconsum Marche ritiene doveroso costituirsi parte civile nel procedimento penale, sia in proprio, sia assistendo i propri associati; infatti il crack dell’istituto bancario non solo ha pesantemente danneggiato i singoli azionisti ed obbligazionisti, ma ha anche avuto gravi ricadute sul tessuto economico marchigiano, andando a ledere il diritto collettivo ad una corretta operatività del sistema bancario. Per le decine di migliaia di famiglie direttamente colpite dalla vicenda la costituzione di parte civile è certamente un diritto e costituisce un atto doveroso, ma è necessario fare chiarezza per non dare false illusioni: la costituzione di parte civile non permette, da sola, di vedere garantite le proprie ragioni. I risparmiatori che hanno creduto in Banca Marche hanno infatti perso risorse economiche e hanno il diritto di essere risarcite e il procedimento penale, per sua stessa natura, non è in grado di dare garanzia di risarcimento agli azionisti e agli obbligazionisti subordinati. Infatti va ricordato che il procedimento penale è orientato all’accertamento delle responsabilità, appunto, penali, e l’eventuale risarcimento riconosciuto dal giudice alle parti civili sarà a carico dei condannati. A tale proposito va sin da subito chiarito che il patrimonio personale degli imputati non potrà essere in alcun modo sufficiente a garantire la restituzione delle risorse sottratte alle migliaia di risparmiatori coinvolti ed il responsabile civile - la società fallita - che potrà essere citato nel procedimento penale è un soggetto privo della seppur minima capacità di rimborso. In sintesi, quanti si costituiranno parti civile nel procedimento penale rischieranno, in concreto dopo tre gradi di giudizio, di vedere accolte le proprie ragioni senza tuttavia ottenere un concreto risarcimento del danno. La costituzione di parte civile rappresenta dunque certamente il completamento di un’attività di difesa dei risparmiatori coinvolti nel crack Banca Marche che l’Adiconsum sta portando avanti già dall’indomani del commissariamento dell’Istituto, ma non può essere l’unico strumento messo in campo. L’Adiconsum Marche quindi, coglie questa occasione per rinnovare l’invito a verificare, caso per caso, la percorribilità del procedimento civile anche per il tramite del nuovo istituto dell’Arbitro per le Controversie Finanziare. L’attività di Adiconsum vede già incardinate un numero considerevole di cause civili oltre a molteplici ricorsi all’ACF, strumenti espressamente rivolti alla richiesta di risarcimento del danno subito. L’Adiconsum Marche intende infine ricordare la prossima scadenza di novembre - termine perentorio entro il quale gli obbligazionisti, possono attivare il procedimento arbitrale nei confronti del fondo di solidarietà.
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10/10/2017 Volontariato e Poesie, terza edizione del Premio Città di Recanati dell’ ANTEAS
Sabato 14 ottobre si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso di poesie “Città di Recanati”. L’appuntamento è per le ore 16.00 presso il Museo civico di Villa Colloredo – Mels.A questa terza edizione del Premio letterario parteciperanno 84 componimenti prodotti da 43 poeti provenienti da tutta Italia. Le novità di quest’anno sono rappresentate dalla forma dialettale dei componimenti in gara e dal tema scelto, ossia la situazione delle Marche dopo il terribile terremoto dello scorso anno. I 26 premi in palio saranno assegnati da una giuria composta da 7 giurati, scrittori e poeti.L’iniziativa è organizzata dall’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) di Macerata, l’associazione di volontariato della Cisl nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale.“Il Premio letterario – sostiene la Presidenza dell’Anteas di Macerata – è un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, anche in versi, dando così modo ad ognuno di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore”.La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.   
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10/10/2017 Un incontro dedicato alla Musicoterapia al Caffè Alzheimer
Giovedì 12 ottobre alle ore 17 il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima ospita un incontro sulla Musicoterapia. Grazie alla presenza del prof. Roberto Calosci, sarà possibile approfondire la conoscenza di questa metodologia che attraverso la musica facilita e  favorisce  la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità; mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione per migliorare la qualità della vita L'appuntamento si terrà nella sede del Caffè Alzheimer di Falconara Marittima in via Mameli 17, presso i locali della Parrocchia del SS Rosario.
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10/10/2017 Busta paga pesante: rivedere subito le modalità di restituzione
La busta paga pesante resta un pasticcio e, allo stato attuale della normativa, rischia di costituire per i lavoratori più in un disagio che un reale sostegno. I termini introdotti con le ultime norme hanno prorogato al 31 dicembre 2017 la durata della busta paga pesante, ma hanno al contempo previsto che la restituzione avverrà in 9 rate mensili a decorrere dal 16 febbraio 2018. Solo nove mesi, quindi, per restituire integralmente gli importi di nove mesi di IRPEF sospesa. Nove mesi in cui i lavoratori dipendenti colpiti dal terremoto rischiano di avere stipendi al limite, abbattimenti di reddito insostenibili e condizioni di disagio assolutamente irragionevoli e ingiustificabili. Un grave disagio che andrebbe a pesare su lavoratori e famiglie che stanno già da tempo affrontando enormi difficoltà quotidiane, a fronte di una ricostruzione ancora da venire e di un reinsediamento attraverso le SAE che presenta ingenti ritardi. Un’assurdità che abbiamo denunciato spesso negli ultimi mesi e su cui ancora non ci sono risposte. Anzi, con l’avvicinarsi della fine dell’anno la confusione sembra aumentare: ai lavoratori che hanno richiesto e poi interrotto il beneficio –spesso proprio per le troppe incertezze rispetto alle modalità di restituzione- stanno arrivando comunicazioni scritte secondo le quali, in assenza di diverse disposizioni normative, si dovrà procedere al conguaglio fiscale dell’intero importo precedentemente sospeso. Assurdità che appaiono ancora più irragionevoli se si considera che l’IRPEF sospesa a seguito del terremoto del 1997 è stata restituita nella misura del 40% e in 120 rate, ossia dieci anni. È certo che riteniamo la misura di rateizzazione introdotta assolutamente insufficiente e iniqua. Per questo ribadiamo la nostra richiesta alle istituzioni e alle forze politiche affinché la rateizzazione sia estesa almeno al numero di rate massimo previsto per queste fattispecie dallo Statuto del Contribuente (18 rate mensili) e la data di avvio della restituzione sia ulteriormente dilazionata nel tempo. In particolare chiediamo ai parlamentari del nostro territorio di continuare a farsi parte attiva su questa vicenda. Nei mesi scorsi i nostri parlamentari si sono dimostrati attenti alle nostre sollecitazioni e sono intervenuti, ad esempio, per correggere il campo di applicazione della misura, inizialmente legata al domicilio fiscale del datore di lavoro e non alla residenza del lavoratore CGIL CISL UIL MACERATA
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06/10/2017 Legno - Arredo: Attivo unitario a Fano
Giovedì 12 ottobre prossimo è in programma a Fano (Tag hotel, via Einaudi 2/A) l’Attivo unitario Feneal Filca Fillea dei quadri e delegati del settore del Legno-Arredo. Ai lavori, che saranno conclusi dal segretario nazionale della Filca Salvatore Federico, parteciperanno i quadri e delegati delle regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria. Il confronto sarà l’occasione in particolare per promuovere le linee guida per la contrattazione di secondo livello. Questo il programma dei lavori: Ore 9:30 registrazione partecipanti Presiede FABRIZIO PASCUCCI (segretario nazionale FENEALUIL) Relazione di GIANNI FIORUCCI (segretario nazionale Fillea Cgil) ore 10:40 Comunicazioni ARCO e ALTEA ore 11:10 Interventi FILCA Marche FENEAL Emilia Romagna FILLEA Umbria FILCA Emilia Romagna FENEAL Umbria FILLEA Marche FILCA Umbria FENEAL Marche FILLEA Emilia Romagna ore 12:30 conclusioni Salvatore Federico (segretario nazionale Filca-Cisl).
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06/10/2017 Infortunio cantiere SAE di Muccia: va garantita la sicurezza sul lavoro
Cgil Fillea Filca Cisl Feneal Uil esprimono forte preoccupazione per l’infortunio avvenuto ieri nel cantiere di realizzazioni delle S.A.E. di Muccia e auspicano che le autorità competenti facciano luce al più presto rispetto alle dinamiche dell’accaduto. I sindacati di categoria, consapevoli dell’importanza per le comunità colpite duramente dal sisma di ritornare nei luoghi di origine, sottolineano la necessità di garantire dignità e sicurezza del lavoro di chi sta lavorando alle soluzioni abitative di emergenza e si augurano che i ritardi accumulati nella fase iniziale non compromettano la sicurezza dei lavoratori nella realizzazione dei cantieri. Si rendono inoltre disponibili ad un incontro con tutte le aziende operanti nel cratere della provincia di Macerata volto a conciliare i tempi di realizzazione delle S.A.E con il rispetto delle norme contrattuali e legislative.
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05/10/2017 Infortunio cantiere SAE di Muccia. Sindacati: "Va garantita la sicurezza del lavoro"
Cgil Fillea   Filca Cisl Feneal Uil esprimono  forte preoccupazione per l’infortunio avvenuto nel primo pomeriggio di ieri  nel cantiere di realizzazioni delle S.A.E. in località Varano a  Muccia.  « Ora le autorità competenti facciano luce sulle dinamiche dell’accaduto. - afferma Jacopo Lasca, Filca Cisl Marche - Siamo consapevoli dell’importanza per le comunità colpite duramente dal sisma di ritornare nei luoghi  di origine, ma questo non può prescindere dalla necessità di garantire  dignità e sicurezza del lavoro di chi sta lavorando alle soluzioni abitative di emergenza.  - conclude -  Ci auguriamo che i ritardi accumulati nella fase iniziale non compromettano la sicurezza dei lavoratori nella realizzazione dei cantieri. Per questo siamo  disponibili ad un incontro con tutte le aziende operanti nel cratere della provincia di Macerata per conciliare i tempi di realizzazione delle S.A.E con il rispetto delle norme contrattuali e legislative.» Ancona 5 ottobre
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05/10/2017 Evitiamo il baratro: sciopero nazionale dei lavoratori delle Province e delle Città Metropolitane
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl lanciano l'allarme per salvare Province e Città Metropolitane dal dissesto finanziario. Venerdì 6 ottobre si svolgerà lo sciopero nazionale del personale di questi Enti Locali che, senza un intervento urgente, rischiano di non riuscire a chiudere i bilanci, con grave danno per i lavoratori e per i cittadini. I sindacati di categoria hanno inoltre organizzato un presidio in Piazza Montecitorio. La scelta dello sciopero, per quanto gravosa per cittadini e lavoratori, è ormai inevitabile di fronte alla situazione che si è venuta determinando in questi anni per le Province e le Città Metropolitane. «Con la scadenza dei termini per l'approvazione dei bilanci degli enti locali - denunciano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -, come accaduto negli ultimi anni, si apre per parte del sistema delle autonomie il grande rebus di come conciliare la crisi finanziaria con la garanzia di servizi ai cittadini». Ormai, infatti, aggiungono, «sempre più frequentemente il sistema di Comuni e soprattutto Province e Città metropolitane non riesce a chiudere i bilanci in regola. La violazione di vincoli di bilancio, infatti, comporta per questi enti piani di rientro che colpiscono immediatamente i cittadini attraverso l'incremento della tasse e, nei fatti, una riduzione della garanzia di diritti di cittadinanza fondamentali». Particolarmente delicata la condizione dei lavoratori: oltre al blocco del turn-over e la conseguente riduzione degli organici, scontano decurtazioni del salario, ritardi nei pagamenti dello stipendio, talvolta superiori ai sei mesi, e la mancata stabilizzazione dei precari. «Servono misure che evitino che a pagare il prezzo più grande della crisi siano i soggetti più deboli - proseguono i sindacati -.  Misure di buon senso soprattutto in una situazione per la quale la crisi finanziaria, come nel caso delle Province e Città Metropolitane, è frutto di scelte sbagliate che hanno deliberatamente impoverito questi enti». Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto, in occasione del presidio del 6 ottobre, un incontro con i Gruppi parlamentari di Camera e Senato per poter illustrare le ragioni dello sciopero e chiedere un urgente intervento legislativo a sostegno degli Enti Locali da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Anche nelle Marche scenderanno in sciopero i lavoratori delle cinque Province. Il perdurante impoverimento di questi enti, titolari di compiti fondamentali come la manutenzione delle strade e delle scuole ha non solo compromesso l'erogazione dei servizi ai cittadini, ma ha pesantemente penalizzato i lavoratori che hanno subito la decurtazione dei salari, il ridimensionamento degli organici ed un aumento costante del carico di lavoro stante il lungo blocco del turn-over. Allo sciopero parteciperanno anche i 364 lavoratori dei 13 Centri per l'Impiego, di cui 84 a tempo determinato. La Cisl ritiene fondamentale la stabilizzazione dei precari e le dovute risorse per garantire lo sviluppo professionale dei lavoratori e dei servizi. In ogni Provincia una delegazione di Cisl Cgil e Uil incontrerà nella mattinata di domani i Prefetti per illustrare le motivazioni della mobilitazione che in assenza di risorse nel Def proseguirà nelle prossime settimane. Le segreterie provinciali di Cisl Cgil e Uil sono state ricevute già oggi, giovedì 5 ottobre, dal Prefetto di Macerata d.ssa Preziotti per rappresentare suo tramite al governo la profonda difficoltà finanziaria in cui versano Province e Città metropolitane.
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04/10/2017 Cambiare le pensioni. Dare lavoro ai giovani
Oggi ad Ancona in oltre 300, tra quadri e delegati del lavoro pubblico e privato per l’avvio della campagna di informazione promossa da Cgil, Cisl e Uil sulle previdenza. Nel confronto con il Governo, per la cosiddetta “fase due”, l’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil è quello di ottenere risultati concreti sui punti fissati nel verbale firmato nel settembre 2016. La proposta unitaria è quella di superare alcune inaccettabili rigidità nell’accesso al pensionamento, favorire l’inserimento dei giovani e affrontare il tema dell’inadeguatezza degli attuali e futuri trattamenti pensionistici. La proposta presentata da Cgil, Cisl e Uil contempla una decina di punti tra i quali: 1. Il blocco dell’adeguamento dell’aspettativa di vita previsto per il 2018 e l’avvio di un confronto per la revisione dell’attuale meccanismo; 2. il superamento della disparità di genere e la valorizzazione del lavoro di cura; 3. il sostegno delle future pensioni, in particolare per i giovani, per aumentare la flessibilità nelle scelte individuali; 4. gli interventi per rafforzare la previdenza complementare; 5. la separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale; 6. il ripristino della perequazione dei trattamenti pensionistici ritornando al meccanismo di rivalutazione delle pensioni previsto dalla legge del 2000. I sindacati chiedono risposte precise al Governo in linea con gli impegni assunti con la sottoscrizione del verbale. In questa fase, Cgil, Cisl e Uil sono impegnate su tutto il territorio per informare e coinvolgere lavoratori e pensionati. In assenza di risposte, si intraprenderanno tutte le azioni necessarie. Manifestazioni territoriali organizzate da Cgil, Cisl e Uil sabato 14 ottobre, in tutte le province, davanti alle sedi delle prefetture: è la decisione assunta al termine delle riunioni dei rispettivi organismi delle tre organizzazioni sindacali, «a sostegno dei tavoli di trattativa in corso con il Governo», in vista della definizione della legge di bilancio, perché abbia «il carattere dell'equità e dello sviluppo». Cgil, Cisl e Uil chiedono, inoltre, «l'adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza». Secondo i sindacati, «una legge di bilancio che voglia avere il carattere dell'equità e dello sviluppo deve tenere conto di tali richieste, che Cgil, Cisl, Uil hanno avanzato ai tavoli di confronto». Pertanto, «la mobilitazione, capillare e diffusa, sosterrà queste rivendicazioni», concludono le tre confederazioni.  
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03/10/2017 Cure domiciliari: l'Asur fermi la privatizzazione ed apra il confronto
Trascorsi appena due mesi dalla ripresa del confronto sulla riorganizzazione della sanità regionale, le Segreterie confederali di CGIL CISL UIL Marche si trovano costrette a denunciare un incomprensibile colpo di mano operato dall’ASUR. Con Determina del Direttore generale n. 550 del 29 settembre scorso l’Azienda unica ha emesso un bando di gara per l’affidamento del servizio di cure domiciliari dell’Area Vasta n. 5 di Ascoli Piceno. L’importo dell’appalto è imponente: 27,6 milioni di € + IVA per 60 mesi, prorogabili di ulteriori 42 (6 mesi di proroga tecnica ed altri 36 di eventuale ripetizione). Più volte Cgil Cisl Uil Marche hanno ribadito di non avere alcuna pregiudiziale opposizione all’ingresso dei privati nella sanità regionale, a condizione che questo si traducesse in un potenziamento dei servizi erogati ai cittadini e in un miglioramento della loro qualità. Allo stesso tempo è indubbiamente positiva la volontà di potenziare un servizio come quello delle cure domiciliari, che abbiamo sempre considerato come fondamentale per garantire la presa in carico dei pazienti fragili e la continuità dell’assistenza. È però grave che nel pieno della ripresa di un percorso di confronto nel merito di tali questioni - proprio la scorsa settimana abbiamo affrontato con la Regione il delicato tema delle sperimentazioni gestionali nella sanità previste dalla PDL 145 – si proceda ad implementare l’esternalizzazione di un servizio di importanza fondamentale per i cittadini marchigiani, senza dare alcuna spiegazione sul senso della scelta e senza un reale confronto sull’esperienza già realizzata. Una decisione così improvvisa ed unilaterale è a tutti gli effetti inspiegabile per le conseguenze che questa è suscettibile di produrre sui dipendenti che l’ASUR oggi impiega nelle cure domiciliari. Conseguenze che, incredibilmente, nessuno ha ritenuto utile ed opportuno discutere con le rappresentanze dei lavoratori. La decisione è inspiegabile però, anche e soprattutto perché da anni stiamo inutilmente chiedendo all’ASUR dei dati che ci aiutino a comprendere lo stato dell’arte di un servizio sul quale nel 2015, anche grazie al nostro impegno, fu fatto un investimento di 1,3 milioni di € rispetto al quale, ancora oggi, non siamo stati messi in condizione di comprenderne gli effetti. Alla luce di tali considerazioni, chiediamo all’Azienda unica la sospensione dell’appalto e l’apertura immediata di un confronto sull’organizzazione delle cure domiciliari nella Regione Marche.
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03/10/2017 Crisi Gruppo Formentini: incontro e presidio in Regione
Giovedì 5 ottobre presidio unitario dei lavoratori del Gruppo Formentini, azienda leader nel settore delle calzature  femminili di Sant’Elpidio a Mare (Fm). Il presidio,   deciso dai lavoratori in assemblea sindacale nei giorni scorsi,  si è tenuto,   davanti alla sede della Regione Marche di via Tiziano  ad Ancona,  durante l’incontro tra Sindacati, Confindustria, Azienda e Assessorato al lavoro. Cassa integrazione in deroga fino  al 30 novembre 2017 per consentire eventuali manifestazioni di interesse all’acquisizione delle due aziende Zefiro e Maestrale  e formazione professionale a favore della ricollocazione dei lavoratori: questo l'esito dell'incontro. Formentini conta 100 dipendenti, 29 Maestrale e 27 Zefiro, le due aziende collegate alla ditta principale. «Obiettivo del tavolo regionale è quello di  trovare tutte le soluzioni possibili per la gestione di una crisi come quella del Gruppo  Formentini, che sta mettendo a rischio l’occupazione di 250 lavoratori  considerato l’indotto. – afferma Cristiano Fiori, della  Femca  Cisl Marche  - Per questo, come sindacato, siamo fortemente impegnati a non lasciare nulla di intentato e  facciamo appello alle istituzioni e alla politica affinché si trovino tutti gli strumenti di sostegno al reddito e  per il rilancio dell’azienda, e scongiurare così il rischio tangibile di un impatto sociale già compromesso da una crisi che ha colpito  fortemente il nostro territorio.  » 3 ottobre 2017
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03/10/2017 Giornata dell' accoglienza ed integrazione dei migranti
«Sono passati quattro anni da quel tragico 3 ottobre del 2013 e dal barcone della vergogna con i suoi 386 morti al largo di Lampedusa per cui si sono indignate le nostre coscienze anche qui nelle Marche. - ricorda Cristiana Ilari, Segretaria della Cisl Marche -  Quattro anni di morti in mare e di salvati tra polemiche su Ong, trafficanti, frontiere, muri e fili spinati. Oggi in un clima di perenne scontro politico sul complesso fenomeno migratorio è altissimo il rischio di strumentalizzazioni demagogiche, di populismo che alimenta paura o di retorica disancorata dai contesti. - continua Cristiana Ilari - Senso di realtà e umanità, come richiama papa Francesco, siano le coordinate dell'azione oltre stereotipi e false percezioni. Anche qui nella nostra realtà marchigiana il fenomeno percepito non tiene spesso conto dei dati reali. » Nel 2016 gli stranieri (compresi i comunitari) nelle Marche sono 140. 341 su una popolazione di circa un milione e cinquecento quarantamila abitanti, di cui il 32% nella provincia di Ancona. «Nessuna invasione quindi, anzi molti immigrati contribuiscono con il loro lavoro regolare alla vita economica e sociale del nostro territorio, soggetto dal punto di vista demografico a un costante invecchiamento. - prosegue la Segretaria regionale - Tante le azioni a sostegno dell'integrazione messe in campo da Anolf Marche in collaborazione con le istituzioni locali e la Prefettura. «Un grande impegno quotidiano di integrazione e accoglienza, che Anolf sta portando avanti già da alcuni anni  anche nel nostro capoluogo di regione. - raccontano Neli Isaej, Responsabile Anolf Marche e  Alessandro Mancinelli, Responsabile della Cisl di Ancona - Orientamento e tirocini lavorativi,  corsi di italiano e di educazione alla convivenza civile,  sono solo  alcune delle  azioni di integrazione per i giovani migranti che sono in accoglienza nei nostri progetti .» «Nelle Marche buona è la collaborazione tra istituzioni, scuole, associazioni per lavorare su accoglienza e integrazione: solo insieme possiamo rendere la nostra comunità aperta, solidale e vitale nel rispetto della legalità. - conclude Cristiana Ilari  -  Per noi le priorità imprescindibili sono: Ius soli e ius culturae per gli immigrati residenti ormai integrati; politiche efficaci e azioni di rete per gestione dei flussi; accoglienza, formazione e integrazione; attenzione a non voltarsi dall'altra parte di fronte alle emergenze umanitarie, penso in particolare ai "campi di concentramento" in Libia.» Per la Cisl , come ha sottolineato  in una nota Liliana Ocmin, Responsabile Giovani, donne, immigrati della Cisl : «occorre  un vero progetto di governance del fenomeno che, sotto l’egida dell’ONU e con il contributo fattivo dell’Europa, punti, se non ad eliminare, a ridurre sensibilmente questi rischi senza però staccare lo sguardo dai diritti fondamentali delle persone. L’Italia sta lavorando in questa direzione, ma occorre fare di più. La situazione in Libia, dopo gli accordi con il nostro Paese, racconta una situazione al limite dell’umano. I campi di raccolta profughi sono per lo più “zone franche” dove spesso i diritti umani vengono ripetutamente negati e calpestati. Lo sa l’Italia, lo sa l’Europa, lo sanno tutti. Bisogna far presto e agire con assoluta trasparenza. Ogni giorno, ogni ora che passa si rischia di spegnere non solo le speranze di questa gente ma la loro stessa vita». Iniziative  nelle Marche : 3 ottobre ore 18,00 Tensostruttura del Lido di Fano: Anolf di Pesaro partecipa a Insieme per non dimenticare, preghiera per le vittime di tutte le stragi in mare e in terra da parte delle varie confessioni religiose.https://youtu.be/7fBOrX8aTZk 3 ottobre 2017 
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02/10/2017 Caso Vignoni: interviene la Cisl Fp di Macerata
Il Responsabile della Cisl Fp di Macerata, Alessandro Moretti, auspica che il "caso Vignoni" si risolva celermente, nei modi che l'amministrazione riterrà più convenienti: la Cisl aveva già contestato alla precedente Amministrazione che non sarebbe stato utile, ancorché legittimo, aumentare le spese di Personale dell Ente per arruolare a tempo determinato un dirigente, mentre si poteva adeguare l'organico degli agenti del Corpo, da tempo in attesa di nuove assunzioni, al numero previsto dalla Legge Regionale di riferimento. «Oggi lo ribadiamo alla nuova Amministrazione - dichiara Moretti - certi che all'interno del Corpo civitanovese vi sono le professionalità adeguate alla Direzione dello stesso. Sarebbe utile avere una serie di incontri tra gli Amministratori e tutti gli addetti, al fine di capirne le difficoltà operative, organizzative e strutturali, ascoltando dai poliziotti locali le soluzioni proposte. Le addette e gli addetti della Polizia Locale di Civitanova Marche, sempre in mezzo a molte difficoltà, sono chiamati a rendere servizio con scarsità di mezzi, di formazione e di organizzazione». Un monito poi all'Amministrazione: «Si provveda verso gli uffici competenti affinché si dia seguito agli accordi pattuiti 9 mesi fa, - prosegue il responsabile della Cisl Fp - predisponendo i pagamenti a favore del personale che da mesi è in attesa, ed a convocare i soggetti sindacali, come già richiesto, al fine di procedere utilmente alla contrattazione aziendale sia per i dipendenti che per la dirigenza, ed all'apertura di un confronto sulla delibera 466/2016 unilateralmente adottata dalla precedente Amministrazione».
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02/10/2017 IAL Marche a DIDACTA Fiera Internazionale della Formazione
IAL Marche ha partecipato a DIDACTA-Fiera Internazionale della Formazione, il più importante appuntamento fieristico internazionale dedicato al mondo della scuola incentrato sulle esperienze di apprendistato di primo livello e sul sistema duale nelle istituzioni scolastiche e negli Enti di formazione. L'evento si è svolto alla Fortezza da Basso di Firenze  e ha previsto una parte espositiva, una sezione dedicata alla formazione degli insegnanti ed eventi, dibattiti, workshop e seminari. IAL Marche è stato invitato dalla Regione Marche a prender parte alla manifestazione, patrocinata dal MIUR, per testimoniare l’impegno nella sperimentazione del sistema duale nel territorio maceratese. L’occasione ha permesso di trattare di tematiche nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale, esporre le metodologie didattiche ed organizzative relative ai processi innovativi e sperimentali dell’Impresa Simulata e dell’Alternanza Scuola-Lavoro previsti all’interno del percorso di qualifica triennale di Operatore Meccanico che si svolge dal giugno 2017 a Civitanova Marche. La relazione è stata tenuta da Valentina Petrini.
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30/09/2017 Sanità pesarese: è finito il tempo dell'attesa
I pensionati della Cisl di Cisl di Fano riuniti giovedì 28 settembre a Sant‘Ippolito esprimono forte preoccupazione per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale e dello stato confusionale che le diverse delibere regionali hanno determinato in tutte le strutture e chiede di aprire un confronto con i Sindaci e con i livelli politici e decisionali della Regione Marche. Nel denunciare, relativamente al territorio costiero, il grave danno causato dalla superficialità con cui si è annunciata, a suo tempo, la costruzione del nuovo nosocomio Marche Nord di cui non si conosce né il progetto, né tanto mento i tempi per la sua realizzazione ed i relativi finanziamenti, rilevano con preoccupazione i pesanti disagi causati ai Cittadini dalla mancata implementazione e la necessaria razionalizzazione dei reparti e delle strutture ospedaliere di Pesaro e Fano. Quanto all’entroterra, la mancata realizzazione delle tanto decantate Case della Salute, denominate “Ospedali di Comunità”, il cui avvio non è dato conoscere, non ha impedito di tagliare posti letto, a seguito della delibera 1183 che parrebbe sospesa, ma non annullata…. L’entroterra è stato ulteriormente privato dei servizi più elementari e necessari, continuando a subire un pericoloso svuotamento di offerta sanitaria. Va anche ribadito il forte disagio causato dalle liste di attesa, alla soluzione delle quali il decalogo recentemente emanato non è in grado di dare soluzione, unitamente alla disorganizzazione dei servizi e la graduale perdita di fiducia dei cittadini, che nonostante il prodigarsi degli Operatori Sanitari sottoposti a ritmi di lavoro intollerabili,alimenta una pesante mobilità passiva, con ulteriori disagi e costi sia per chi è costretto a rivolgersi fuori regione che per le risorse marchigiane, sottoposte ad una vera e propria emorragia verso le regioni limitrofe; La gestione centralistica della Regione, ha accentuato i processi burocratici e tecnocratici determinando un vero e proprio distacco da una indispensabile visione oggettiva delle esigenze del territorio. Il numero dei posti letto nell’area Vasta 1 deve essere riportato nella media dei posti letto previsti nelle Aree Vasta della Regione Marche La FNP Cisl di Fano ritiene sia necessario aprire un ampio confronto che coinvolga la Regione Marche, le Amministrazioni Locali, le parti Sociali ed i Cittadini, al fine di rivedere e correggere i numerosi errori commessi e dare risposte utili e concrete alla richiesta di servizi socio-sanitari. La FNP di Fano ribadisce l’esigenza di aprire un confronto sulla sanità per ottenere risposte alle seguenti domande che da tempo stanno avanzando: 1) Come e quando e con quali risorse si costruirà il nuovo Ospedale Marche Nord? 2) Nel frattempo come si intende organizzare il servizio sanitario nelle due strutture e che soluzione si intende dare al posizionamento dei diversi servizi? 3) Come si intende organizzare il sistema delle reti cliniche, ed il sistema di presa in carico? 4) Che ruolo avranno gli ospedali di Urbino e Pergola e le strutture ospedaliere di Fossombrone, Cagli Sassocorvaro? Perché non viene attuato a Pergola quanto previsto dalle delibere regionali? 5) Quando si concretizzerà l’offerta sanitaria delle case della salute oggi diventate “ospedali di comunità”? 6) Quale dovrà essere il ruolo del privato nella sanità pesarese? Il tempo dei proclami delle chiacchiere e delle decisioni poi smentite, rettificate o sospese è terminato. Occorrono fatti e risposte precise; in caso contrario la Fnp CISL di Fano ritiene necessario avviare una fase di forte mobilitazione nel territorio
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29/09/2017 Teuco: un tavolo istituzionale per salvare il lavoro. Glass smentisce interesse ad acquisto
Mercoledì 4 ottobre alle ore 15 le organizzazioni sindacali hanno incontrato la direzione di Teuco, l'assessore regionale Loretta Bravi e i sindaci del territorio presso lo stabilimento di Montelupone per fare il punto sulla vertenza, dopo la messa in vendita dell'azienda da parte di Certina Holding, titolare dell'80% delle quote societarie. Nei giorni scorsi era circolata la voce dell'interessamento da parte di Glass, società veneta attiva in oltre 50 paesi nel campo dell'arredo bagno: l'azienda trevigiana ha però smentito qualsiasi proposta per l'acquisto o per l'affitto di Teuco. I lavoratori sono riuniti in presidio ad oltranza dal 26 settembre davanti ai cancelli dell'azienda e attendono di conoscere gli sviluppi futuri della vertenza: dei 140 lavoratori attualmente in forza a Teuco, 9 hanno accettato di uscire a partire dal 1 gennaio, mentre gli ammortizzatori sociali scadranno a dicembre. Non ci sono indicazioni, da parte della direzione aziendale, su come proseguirà l'attività produttiva e con quali numeri. Intanto vi sono difficoltà anche per il pagamento degli stipendi di luglio: ad oggi, l'azienda non ha comunicato una data per la retribuzione. «Eravamo consapevoli del possibile interessamento di un'azienda del Nord Italia. - dichiara Giuliano Caracini della Femca Cisl - Le ipotesi sul tavolo rimangono le stesse: o continuità aziendale per intero, o affitto di un ramo d'azienda. il nostro obiettivo è capire che tipo di attività verrà portata avanti e con quali numeri: quanti lavoratori rimarranno a Montelupone nell'ipotesi di un affitto di ramo d'azienda?». Caracini ringrazia il sindaco di Montelupone «per la possibilità di confrontarci ad un tavolo istituzionale: è fondamentale sensibilizzare ancor di più la Regione, che deve mantenere l'impegno di vigilare sulla situazione». «Conosciamo bene le difficoltà dell'azienda, soprattutto con i fornitori - prosegue il sindacalista della Femca - ma non dimentichiamo i 3 milioni di euro di ordinativi da sbloccare: Teuco è un'azienda che si può rimettere in gioco. Per noi è cruciale che si faccia attenzione su come viene utilizzata la cassa integrazione straordinaria e, soprattutto, capire quando e se riprenderà l'attività lavorativa».
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29/09/2017 Dalla parte delle donne: Cisl Marche collabora all'InformaDonna di Osimo
Cisl Marche collabora allo sportello InformaDonna istituito dal Comune di Osimo negli spazi del Cantinone su iniziativa della Consulta per le Pari Opportunità con lo scopo di fornire un punto di riferimento pubblico e gratuito a sostegno delle donne di ogni età e nazionalità nelle situazioni lavorative, familiari e sociali che le coinvolgono. Un punto d'ascolto e di orientamento che si avvale della presenza di operatrici qualificate, assistenti sociali e psicologhe: Carla Binci rappresenterà la Cisl e si occuperà di problematiche in ambito lavorativo, con particolare attenzione agli episodi di inosservanza dei contratti dietro ai quali si nascondono vere e proprie violazioni della dignità e dei diritti delle lavoratrici in quanto donne, fino ad arrivare a forme di mobbing. I servizi dello sportello sono gratuiti e disponibili negli orari di apertura della sede del Cantinone, adiacenti all’ufficio relazioni con il pubblico al civico 10 di via Fonte Magna; lo Sportello è aperto al pubblico, dal 4 Settembre, ogni martedì dalle 9.30 alle 12.30 e giovedì dalle 15.00 alle 18.00. Sarà inoltre possibile contattare lo sportello telefonicamente ai numeri 0717249246 e 0717249252 o via mail scrivendo a assistente.sociale@comune.osimo.an.it e progettiats13@comune.osimo.an.it ed eventualmente prendere anche un appuntamento per richieste specifiche e particolari.
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27/09/2017 Tra Italia ed Etiopia: firmato accordo con CETU
Cisl Marche, Cisl Emilia Romagna e gli Iscos di entrambe le regioni hanno organizzato oggi pomeriggio, mercoledì 27 settembre un incontro con  Follo Kassahun, presidente del sindacato etiope CETU, e Rahel Ayele Responsabile nazionale del Dipartimento Donne per rafforzare la collaborazione sindacale.  Il sindacato etiope CETU (Confederation of Ethiopian Trade Union) ha una relazione forte con le regioni dell'Emilia Romagna e delle Marche da almeno cinque anni: attraverso gli Iscos regionali ha sviluppato diversi progetti di cooperazione internazionale soprattutto incentrati sulla formazione sindacale sui temi della contrattazione, salute e sicurezza, politiche di genere e codice del lavoro. In questi anni il lavoro si è concentrato in modo particolare su tre settori: agricolo, tessile e del pellame, coinvolgendo direttamente le categorie a livello regionale (in particolare Fai e Femca Emilia Romagna). Le attività sono state finanziate con i fondi degli ISCOS e tramite contributi ottenuti dall'Unione Europea, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Chiesa Valdese. Attualmente è in corso di presentazione un grosso progetto consortile che coinvolge entrambe le Iscos regionali, il CETU e un consorzio di Ong olandesi che ha come obiettivo la riduzione della migrazione economica di giovani uomini e donne attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro, con particolare attenzione alla promozione del lavoro dignitoso. L'obiettivo è il miglioramento delle capacità dei cluster industriali selezionati tra quelli presenti in Etiopia attraverso la formazione dei nuovi dipendenti e dei gestori delle PMI. Il progetto ricade nell'ambito del Trust Fund dell'Unione Europea per l'emergenza in Africa, e in particolare sull'iniziativa per limitare la migrazione irregolare (SINCE). L'iniziativa è gestita dall'Ambasciata Italiana ad Addis Abeba. L'incontro di oggi pomeriggio, coordinato dal segretario generale della Cisl Emilia Romagna Giorgio Graziani, ha ripercorso la situazione economica dello stato africano, caratterizzato da un alto tasso di crescita ma anche da povertà diffusa, soffermandosi sulla condizione generale dei lavoratori etiopi, sulle politiche di genere messe in campo dal CETU, sui progetti di cooperazione in atto e sui futuri sviluppi del rapporto tra Cisl e sindacato etiope. Ha concluso i lavori Sauro Rossi, segretario generale della Cisl Marche. Memorandum di Accordo tra Confederation of Ethiopian Trade 27 settembre 2017
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26/09/2017 Nutrizione e demenza: incontro al Caffè Alzheimer
Al Caffè Alzheimer di Falconara giovedì 28 settembre alle ore 17,00 si  parla  di nutrizione e demenza con il dr Giuseppe Pelliccioni, direttore del Centro Diurno Alzheimer dell'Inrca.  La malattia di Alzheimer rappresenta nei paesi occidentali la principale causa di deterioramento cognitivo. Negli ultimi 50 anni la sua diffusione è andata costantemente aumentando e, con i dati di crescita attuali, gli epidemiologi calcolano che, entro il 2050, il tasso di diffusione possa addirittura quadruplicarsi. Lo sviluppo dei farmaci da utilizzare per la malattia di Alzheimer e per le demenze in genere è lento, difficoltoso e talora deludente. Gli studi recenti hanno individuato altri approcci terapeutici che prevedono l’utilizzo di nutrienti presenti nella nostra dieta mediterranea, costituita da pochi grassi, pesce, cereali, vino rosso ed olio di oliva, che possono migliorare le performance cognitive e ridurre il rischio di sviluppare la demenza. L'incontro si terrà nella sede del Caffè Alzheimerdi Falconara Marittima in via Mameli 17, presso i locali della Parrocchia del SS Rosario.
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26/09/2017 Il sindacato nuovo: V Congresso nazionale della Cisl FP
Manca un mese all'inizio del V Congresso della Cisl FP Nazionale. Lo slogan scelto per l’evento sarà “Il Sindacato Nuovo. Diamo valore ai servizi pubblici per cambiare l’Italia!”, richiamando quella grande tradizione sindacale di innovazione e rinnovamento che fa capo a Giulio Pastore, padre fondatore della Cisl. A Milano, vicino l’area dell’Expo2015, le delegate, i delegati, gli ospiti e le autorità invitate, si confronteranno per dar vita ad un vero e proprio laboratorio di idee e proposte per rinnovare gli organi della Federazione; per mettere al centro del dibattito il tema dei rinnovi contrattuali che le lavoratrici e i lavoratori attendono da tanto, troppo tempo; per ripensare il futuro della PA, partendo da una riorganizzazione possibile degli Enti Locali; per affrontare insieme le nuove regole che riguardano la responsabilità professionale degli operatori della Sanità; infine, per programmare il futuro di un’organizzazione che deve saper cogliere le trasformazioni e le sfide del mondo del Lavoro. I tavoli tematici pre-congressuali, inizieranno nel pomeriggio del 17 ottobre dalle ore 15.30: sarà possibile seguire i lavori del Congresso in diretta streaming sulle pagine social: https://www.facebook.com/CislFunzionePubblica https://twitter.com/cislfp
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