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12/07/2017 A. Merloni CGG spa: protesta a tempo indeterminato
Protesta a tempo indeterminato all' A. Merloni, C.G.G.spa. E' quanto è stato deciso, a maggioranza, dai lavoratori, in sciopero per tutta la giornata di oggi, davanti i cancelli dell'azienda. « Nei prossimi giorni verranno effettuate 2 ore di sciopero a singhiozzo articolando le fermate durante la giornata lavorativa, fermando di fatto tutte le attività, comprese le spedizioni ed il ricevimento delle merci. - spiegano in una nota Fim Cisl, Fiom  Cgil, Uil Uilm  - Comunque la protesta  potrà subire variazioni che saranno comunicate di volta in volta senza preavviso.» I sindacati,  la R.S.U. e  tutti i lavoratori ribadiscono con forza che « in assenza di un piano industriale e di investimenti credibili al fine di  mantenere i livelli occupazionali del sito di Matelica, ci saranno forme di protesta sempre più dure, con l’unico obbiettivo di impedire lo smontaggio della linea produttiva. E' l’unica garanzia per un possibile futuro per la A. Merloni C.G.G.S.  - continuano  - Alle istituzioni locali, regionali e nazionali chiediamo un attenzione particolare per una trattativa, che vede ormai da tempo il non rispetto degli impegni da parte della proprietà; auspichiamo che si facciano garanti e vigili su eventuali azioni aziendali, che possano in qualche modo pregiudicare il prosieguo del lavoro.» Mercoledì  19 luglio  prossimo è previsto, in Regione,  un incontro tra  sindacati e azienda.   «  Consapevoli che questo incontro non  porterà alla soluzione dei problemi - affermano i sindacati-  chiediamo alla proprietà di assumere degli impegni concreti, di sviluppare ed attuare un piano industriale e di investimenti, degno di questo nome,  per un effettivo rilancio dell’azienda anche supportato dal buon andamento del lavoro di questi anni, che ha visto un aumento dei fatturati.»Per il 20 luglio Fim Cisl, Fiom  Cgil, Uil Uilm, e la   R.S.U. hanno convocato un'assemblea con tutti i lavoratori,  per valutare i contenuti dell'incontro   in Regione con l' Azienda . 12 luglio 2017
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12/07/2017 NEET: 2000 in meno nelle Marche, giovani donne le più penalizzate
Quasi un quinto dei giovani marchigiani ha terminato o interrotto il ciclo di studi e non è inserito in percorsi professionali o di formazione: sono i NEET, la generazione apparentemente “perduta” che non studia, non lavora e non si forma per migliorare le proprie competenze e, di conseguenza, le opportunità di carriera. Dopo l’inesorabile ascesa degli anni 2010 – 2013, dovuta al peggioramento della crisi economica e ai suoi riflessi sul mercato del lavoro, si è registrato dapprima un timido cambio di tendenza, poi notevolmente accentuato tra il 2015 e il 2016: nell’arco di 12 mesi, infatti, i giovani tagliati fuori dai processi produttivi o formativi sono scesi di oltre 2100 unità, passando da 43.931 a 41.803, pari al 19,2% dei marchigiani tra i 15 e i 29 anni. È quanto emerge dall’analisi e rielaborazione dei dati Istat 2016 sui giovani Neet, dell’Ufficio Studi della Cisl Marche. I dati Istat, però, non sono per noi del tutto confortanti: se è vero, da una parte, che il dato marchigiano risulta inferiore alla media nazionale (24,3%), l’incidenza per genere dimostra ancora una volta la peculiare fragilità lavorativa e sociale delle giovani donne: nel 2016, il 22,1% delle marchigiane nella fascia d’età 15-29 anni non ha intrapreso percorsi professionali o di formazione, contro il 16,4% dei loro coetanei maschi. «I dati ci dimostrano che anche nella nostra regione il percorso di studi e di inserimento lavorativo delle ragazze è più accidentato. – afferma Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche - Sono le ragazze ad abbandonare di più gli studi e in più gli indirizzi scolastici e universitari privilegiati dalle ragazze presentano tassi di occupazione ridotti e salari modesti. Autostima, capacità e competenze vanno costruite nel tempo in modo coerente a partire dall'orientamento scolastico e più che mai occorre tenere alta la guardia contro i fenomeni di discriminazione». In generale per tutti il drop out che porta i giovani alla condizione di NEET può essere combattuto «valorizzando il sistema integrato di Istruzione e Formazione professionale e realizzando esperienze innovative nell'ambito del sistema duale con apprendistato di primo e secondo livello, come avviene in altri paesi europei. Solo una forte politica di progettazione e investimento che metta insieme tutte le energie buone degli attori sociali, imprese e sindacati, sistema scolastico ed enti di formazione con la regia dell'istituzione regionale – conclude Cristiana Ilari - può davvero rendere i giovani protagonisti del loro futuro».
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11/07/2017 Quanto vale la vita di un figlio?
Un recente articolo della sociologa Chiara Saraceno riprende l’ormai discusso e non risolto problema della donna che lavora e che, avendo deciso di avere un figlio, di fatto rinuncia al 35% dello stipendio (dati Inps): una perdita economica che in tempo di crisi incide fortemente sul menage familiare. Oltre a dover sostenere i costi diretti della maternità, le donne devono fare i conti con una situazione occupazionale che diventa quantomai precaria: molte di loro, dopo la maternità, non riescono a ritornare al lavoro oppure, non trovando nel mercato del lavoro soluzioni idonne alla precedente professionalità, devono accettare occupazioni a più bassa retribuzione. Ciò si ripercuote anche a livello previdenziale, con una ridotta o mancata contribuzione che peserà sulla loro futura pensione. Tra i fattori che spesso costringono le madri a rinunciare temporaneamente al lavoro, spiccano le difficoltà nella conciliazione tra famiglia e lavoro, orari e organizzazione del lavoro poco amichevoli, una condivisione familiare tra padri e madri ancora molto asimmetrica, insufficienti miglioramenti nei servizi della prima infanzia, pochi e costosi, mancati rinnovi dei contratti a termine. Secondo i dati Istat, nel 2015 le nascite in Italia sono state 486.000, un livello minimo superato nel 2016, anno che ha registrato un numero di nascite ancora inferiore: 474.000. Sempre dalle statistiche Istat, emerge che i padri chiedono raramente il congedo parentale e spesso, forzati dal datore di lavoro, hanno difficoltà ad ottenere anche i soli due giorni di congedo di paternità obbligatorio introdotto per legge nel 2012. Il congedo di paternità è maggiormente richiesto al Nord e in misura molto inferiore nelle regioni del Sud Italia. Nel Mezzogiorno si rileva la più alta densità di richieste del “bonus maternità”, il quale costituisce solamente una soluzione momentanea. Quanto vale la vita di un figlio? Incontro una giovane lavoratrice che ha deciso di ricorrere alla fecondazione assistita. Oltre all’emozione di poter finalmente concepire un figlio, la donna ha provato il timore di dover comunicare al datore di lavoro le assenze che la cura può comportare: la normativa italiana, infatti, riconosce un periodo di “assenze di malattia” finalizzate al tempo della cura. La decisione della giovane lavoratrice convince però il datore di lavoro che in futuro vi potrebbero essere “disagi” per ambedue le parti: decide così di “invitare la dipendente” – prima di iniziare la cura - a lasciare l’occupazione. E così avviene. Un’altra giovane signora, che ha un contratto indeterminato, decide di tornare al lavoro al termine del congedo di maternità. Al datore di lavoro timidamente ”chiede” di poter usufruire di due mesi di permessi per l’allattamento: nessuna delle colleghe offre la propria disponibilità a modificare le presenze di lavoro solo per il periodo del godimento dei permessi e così Il datore “suggerisce alla dipendente il licenziamento”. la donna non ha altra scelta e accetta. Una giovane insegnante, mia madre, in anni remoti dovendo partecipare alla commissione degli esami di maturità liceale e destinata in una sede lontana dalla residenza, per un mese ha dovuto soggiornare stabilmente fuori provincia portando con sé le due figlie, “Le donne pagano un prezzo ingiusto per la maternità" (C.Saraceno): spesso le donne si fanno carico di un doppio lavoro e il peso è scaricato in termini di stress personale; ma anche la mancanza di figli potrebbe essere il risultato di una costrizione nascosta dalle numerose condizioni materiali a cui la donna è sottoposta.
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11/07/2017 Crisi Ragaini Radiatori: nuovo sciopero e corteo a Loreto
Fim, Fiom, Uilm e le Rsu Ragaini Radiatori hanno proclamato - domani mercoledì 12 luglio a partire dalle ore 5,00 - un’ulteriore giornata di sciopero, con presidio dei lavoratori davanti i cancelli della fabbrica di Loreto, per poi proseguire in corteo fino alla prima rotatoria verso la città di Loreto (ore 9,00 circa ) . Dopo aver portato le istanze al Sindaco di Loreto al Presidente del Consiglio Regionale al Prefetto di Ancona e in Consiglio Regionale, i lavoratori tornano a manifestare davanti i cancelli della Ragaini Radiatori. È terminata la prima fase di 45 giorni con un mancato accordo, dove le parti non sono riuscite a trovare soluzioni, ora la palla passa alle istituzioni, coinvolte sin dall’inizio. La procedura di mobilità si concluderà nei primi giorni di agosto dopo di che l’azienda potrà licenziare i lavoratori coinvolti nei 120 giorni seguenti. L’azienda ad oggi non ha avanzato nessuna proposta di riduzione del numero di esuberi, nessun seguito rispetto agli impegni presi dinnanzi il Prefetto di Ancona . Fim, Fiom, Uilm ribadiscono che il rischio di perdita di lavoro non è solamente per chi verrà licenziato ma per tutti i lavoratori, se non si troverà una soluzione condivisa.
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11/07/2017 Racconti di prossimità: il terremoto a San Ginesio
Il video di Anteas Nazionale presentato al XVIII Congresso Confederale Cisl. Musiche originali e regia di Giovanni Panozzo
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11/07/2017 Aerdorica, nominato un consulente tecnico. Sindacati, ora serve un incontro con il Presidente della Regione
Nominato dal giudice del Tribunale fallimentare di Ancona  un consulente tecnico di ufficio  per fare chiarezza sui conti di  Aerdorica, la società che gestisce l'Aeroporto delle Marche.   Soddisfatti  CGIL CISL e UIL unitamente alle categorie dei trasporti Filt Cgil,  Fit Cisl  e Uilt Uil, «con questa  nomina,  oggi,  si scongiura il   fallimento della società Aerdorica. Resta comunque fondamentale, a questo punto,  dare seguito alla richiesta di incontro  che avevamo  inviato nei giorni scorsi al Presidente Ceriscioli.  - ribadiscono- Ciò al fine di condividere prospettive per lo sviluppo ed il rilancio dell'Aeroporto delle Marche.» 10 luglio 2017  
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10/07/2017 Voucher a favore delle famiglie con minori 0 - 36 mesi per l'utilizzo di servizi socio-educativi
La Regione Marche ha pubblicato un AVVISO PUBBLICO per l'assegnazione di VOUCHER alle FAMIGLIE PER L'ACQUISIZIONE DI SERVIZI SOCIO EDUCATIVI PER MINORI A CARICO 0-36 MESI. La finalità dell'intervento è sostenere la particolare condizione di genitori occupati attraverso il potenziamento della fruibilità dei servizi-educativi per la prima infanzia, offerti da strutture pubbliche e/o private. DURATA La durata di validità dei voucher è stabilita in 12 mesi a partire dalla data indicata nell'atto di assegnazione dei voucher. CARATTERISTICHE DEL VOUCHER L'intervento prevede l'erogazione, per ogni richiedente ammesso a contributo, di un voucher da spendersi per l'acquisto di servizi socio-educativi. Il voucher andrà a coprire in tutto o in parte il costo della retta mensile a carico delle famiglie che utilizzano il servizio, potrà essere speso per un numero massimo di 10 mensilità e il valore massimo complessivo sarà di euro 2.000,00. Verrà riconosciuto un solo voucher a famiglia, anche a fronte della presenza di più figli in fascia di età 0-36. SOGGETTI AVENTI DIRITTO A PRESENTARE DOMANDA Le famiglie monogenitoriali e le famiglie nucleari con minori a carico di età compresa tra i 0-36 mesi e conviventi, devono essere in possesso dei seguenti requisiti: - essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione Europea o di una nazione non facente parte dell'Unione Europea in possesso di regolare permesso di soggiorno da almeno 3 anni; - essere residenti o domiciliati in uno dei Comuni della Regione Marche; - essere genitori/esercenti la potestà genitoriale di figli di età compresa tra 0 e 36 mesi, nello stato di coniugati o conviventi, divorziati, vedovi, separati o single; - risultare occupati, al momento della presentazione della domanda. Si precisa che nelle famiglie nucleari entrambi i genitori devono essere occupati; - possedere un ISEE in corso di validità non superiore ad euro 25.000,00. MODALITÀ DI PREDISPOSIZIONE E PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda dovrà essere presentata esclusivamente tramite internet, utilizzando lo schema nel sistema informatico SIFORM2 all'indirizzo https://siform2.regione.marche.it . In sintesi la procedura prevede: - accreditamento dell'utente; - accesso a SIFORM2; - accesso al presente avviso; - compilazione della domanda e compilazione del relativo formulario; - validazione del formulario; - verifica del contenuto dei files (domanda e progetto) generati da SIFORM2; - caricamento dei suddetti files dal SIFORM2 e della scanzione della DSU-ISEE nella sezione "Allegati"; - invio della domanda. L'invio telematico dovrà essere effettuato entro le ore 12:00 del 31/07/2017. SPESE AMMISSIBILI AI FINI DELL'EROGAZIONE DEL VOUCHER Il valore mensile del voucher è utilizzabile per sostenere i costi per l'acquisto di servizi socio-educativi 0-36 mesi nelle seguenti tipologie di strutture pubbliche e/o private accreditate: a. Asili nido pubblici o privati; b. Centri per l'infanzia con pasto e sonno; c. Centri per l'infanzia senza pasto e sonno; d. Nidi domiciliari. Gli ATS conserveranno un elenco dei Servizi accreditati da rendere disponibile ai destinatari dell'intervento. Il bando completo di tutti gli allegati è disponibile al sito https://siform2.regione.marche.it/siform2-web/login.htm
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10/07/2017 "Cosa metto nel piatto" Questionario sulle abitudini di consumo nel settore alimentare
Nella nostra società il cibo ha un ruolo importante che interessa una parte significativa del nostro tempo, del nostro denaro e della nostra salute. Per questo motivo Adiconsum Marche lancia un Questionario sulle abitudini di consumo nel settore alimentare, un questionario le cui risposte verranno poi sintetizzate per avere un quadro il più possibile completo sull’approccio dei consumatori marchigiani al cibo. Il questionario verte su alcune grandi aree: l’aspetto economico, l’importanza della qualità dei prodotti, (rapporto qualità –prezzo), l’importanza delle informazioni riportate in etichetta, le abitudini alimentari. Sarà possibile procedere alla compilazione del questionario (anonimo), sia in via cartacea che on line sul sito www.adiconsummarche.it. L’obiettivo è quello di ottenere uno spaccato aggiornato delle abitudini dei consumatori marchigiani in un’settore, quello del cibo e dell’alimentazione, sempre più importante per la tutela della nostra salute ma anche un settore in cui non tutti i consumatori riescono a filtrare in modo critico i messaggi che arrivano dall’industria e dal settore pubblicitario. I risultati del questionario, realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della regione Marche con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico- ripartizione 2015 – Intervento n. 2, verranno poi resi pubblici. LINK AL QUESTIONARIO
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10/07/2017 Incendi boschivi: parte la campagna Aib 2017
Cgil-Cisl-Uil Vigili del Fuoco sono soddisfatti dell'impegno ufficiale della Regione Marche a sottoscrivere la convenzione Aib 2017 così come proposto dalla direzione regionale Vigili del Fuoco. Quello che sta accadendo in diverse regioni d'Italia, colpite da incendi boschivi che hanno prodotto danni anche ad abitazioni ed attività produttive, dimostra che non bisogna mai abbassare la guardia e che occorre mettere in campo tutti gli strumenti necessari per essere pronti e ben organizzati a tali evenienza. In Italia gli incendi boschivi sono in aumento, anche per mano di piromani, la conferma arriva dai rapporti di Legambiente in cui si evince un aumento vertiginoso di incendi fra il 2014 e il 2015 che sfiora il 49%. Sono anni che queste Fp Cgil, Cisl Fns e Uil Uilpa chiedono che vengano rispettati i tempi per la predisposizione dei servizi antincendio boschivi e puntualmente, a ridosso dei periodi da bollino rosso, ci vediamo costretti a “mercanteggiare” sul budget economico che la Regione deve destinare ai Vigili del Fuoco per mettere in campo un’organizzazione e tutti gli strumenti necessari ad affrontare al meglio e con sicurezza gli eventi.
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07/07/2017 Anolf Cisl al Primo Piano Festival 9 -16 luglio ad Ancona
Cisl Ancona e l 'Anolf,  con i  ragazzi inseriti nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), aderisce e partecipa  alla prima edizione del  Festival Primo Piano - quartiere storico di  Piano San Lazzaro - dal 9 al 16 luglio ad Ancona. Il Festival, promosso dal Comune di Ancona,  è pensato come occasione per una nuova possibile percezione di un rione metropolitano, cosmopolita, ricco di occasioni e di stimoli, dove la commistione di stili e linguaggi è evidente. I  ragazzi dello Sprar  - Anolf    saranno protagonisti mercoledì 12 luglio ore 21.30  Concerto Riciclato Circo Musicale - Piazzetta Mercato - Piano San Lazzaro  e domenica  16 luglio  ore 18,30   in corteo per la Parata cittadina dal Palazzo del  Comune di Ancona a Piazza Ugo Bassi.  Programma degli eventi 7/7/2017  
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07/07/2017 Blocco perequazione pensioni. In attesa della Sentenza: attenzione alle notizie fuorvianti
La Fnp Cisl, Federazione dei Pensionati della Cisl, precisa che il prossimo 24 ottobre la Corte Costituzionale si riunirà in udienza per decidere in merito alla legittimità del meccanismo di rivalutazione, introdotto dal DL 65/15 (l.109/15) a titolo di restituzione parziale dopo il blocco della perequazione delle pensioni; e sottolinea che, nelle Marche,   sono oltre un migliaio i pensionati che ne hanno fatto richiesta attraverso il sindacato dei  pensionati della Cisl . Dopo la sentenza  n. 70/2015 con la quale la stessa Consulta aveva dichiarato illegittima la riforma previdenziale del Governo Monti nella parte che stabiliva la mancata perequazione sulle pensioni superiori a tre volte il trattamento minino Inps negli anni 2012-2013, il Governo Renzi  ha restituito solo in parte quanto dovuto ai pensionati. I procedimenti giudiziari successivi hanno portato all’attuale iter di pronunciamento  definitivo sulla legge 109. La  Fnp Cisl ricorda che  ad oggi non è  più necessario  presentare  nessun ricorso  per poter procedere nei confronti dell’Inps e ribadisce l’importanza di prestare attenzione rispetto all'attendibilità delle  notizie fuorvianti presenti sulla rete. 7/7/17
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05/07/2017 Caffè Alzheimer: gli appuntamenti di luglio 2017
Il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima organizza due incontri informativi nell'ambito delle iniziative a sostegno delle persone affette dal morbo di Alzheimer e dei loro familiari. Giovedì 6 luglio, alle ore 17, presso la Parrocchia del SS. Rosario, si terrà l'incontro sul tema "Sicurezza in casa" con ospite il sottotenente della Legione dei Carabinieri della Tenenza di Falconara Michele Ognisanti. Il secondo appuntamento si terrà giovedì 20 luglio, stessa sede e stessa ora, con l'incontro su "Malattia e sofferenza: la risposta della logoterapia". L'incontro si svolgerà con la dott.ssa Silvia Cenerelli che farà un’introduzione alla logoterapia e tratterà della cura medica dell'anima e del bilancio esistenziale. La logoterapia, che si basa sul senso, significato dell'esistenza, è la terza scuola viennese di psicoterapia fondata dallo psichiatra austriaco V. E. Frankl (1905-1997). Caffè Alzheimer è un progetto che coinvolge Anteas Marche, Ial Marche, Cisl Marche, Fnp Cisl Marche, Fondazione Masera, Parrocchia del SS Rosario, Inrca.
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05/07/2017 Al via il Bando per i progetti in favore delle vittime della tratta
Pubblicato dal Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri  il Bando per progetti di assistenza a favore delle vittime della tratta . L'avviso pubblico del Governo, annunciato durante  il XVIII Congresso confederale durante la tavola rotonda  "Donne: contro ogni forma di violenza", finanzia i  progetti, da attuarsi a livello territoriale,  finalizzati ad assicurare, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale (Programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale) a favore degli stranieri e dei cittadini dell’Unione Europea vittime dei reati di tratta e grave sfruttamento. I progetti dovranno anche garantire un programma specifico di assistenza per minori stranieri non accompagnati vittime di tratta, che assicuri adeguate condizioni di accoglienza e di assistenza psico-sociale, sanitaria e legale, prevedendo soluzioni di lungo periodo, anche oltre il compimento della maggiore età. Per la Cisl - impegnata da tempo anche su queste tematiche - si tratta di un altro importante tassello per contrastare le drammatiche piaghe della violenza, della prostituzione e dello sfruttamento, che pesano fortemente sulle libertà fondamentali delle vittime, spesso donne e minori, e ne ledono profondamente la dignità. Duranti i lavori congressuali è stata presentata anche la campagna, promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII,  "Questo è il mio corpo"  per la liberazione delle  donne vittime di tratta e sfruttamento, perché " la prostituzione viola la dignità e i diritti umani e i clienti sono complici della riduzione in schiavitù e dello sfruttamento di persone vulnerabili." La campagna prevede azioni concrete, a partire dalla richiesta  al Parlamento e al Governo di prevedere misure che "scoraggino la domanda" e  sanzioni il cliente, inoltre con la firma della  petizione, promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII,  si chiede al Parlamento di approvare la proposta di legge Bini - Atto Camera 3890- che prevede l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”. La Comunità Papa Giovanni XXIII, da 30 anni, si batte al fianco delle ragazze vittime di prostituzione trattata, per costruire con e per loro una vita dignitosa.
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05/07/2017 Premio Astrolabio del sociale: l'impegno dei giovani nel sociale e nella rappresentanza
In occasione del XVIII Congresso confederale è stato presentato il premio, promosso dalla Cisl, Astrolabio del Sociale per giovani studenti e ricercatori. Il premio, ispirato da Pierre Carniti e presieduto da Mario Colombo, è curato da un gruppo di studiosi di relazioni industriali e sindacalisti, con l'intento di premiare ricerche e studi realizzati da giovani nel campo delle politiche sociali, del lavoro e della lotta alle disuguaglianze. Si tratta di un'iniziativa che riteniamo essere utile occasione ed efficace stimolo per interessare sempre più giovani studenti e studiosi alle tematiche del lavoro e della rappresentanza. Per qualsiasi chiarimento è possibile fare riferimento a Francesco Lauria, referente organizzativo, al numero 055‐5032187 o alla mail: f.lauria@cisl.it.   Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle iniziative correlate è possibile inoltre consultare il sito internet: www.astrolabiosociale.it  e la pagina Facebook: astrolabiodelsociale
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04/07/2017 Sostegno per l'Inclusione Attiva: punti di forza e criticità nelle Marche
L’Alleanza contro la Povertà in Italia ha svolto una ricerca per il monitoraggio e la valutazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) dell’anno 2017, al fine di valutare i meccanismi di implementazione della misura che ne ostacolano o favoriscono il successo. A seguito dell’indagine, che ha coinvolto il 92% degli Ambiti Territoriali Sociali marchigiani, l’Alleanza contro la Povertà Marche rileva il successo dell’iniziativa nella nostra regione, mettendo in luce l’importanza della misura SIA, richiesta da circa 3.000 potenziali beneficiari nelle Marche, ma anche le carenze di tale strumento dovuto ai requisiti stringenti, visto che l’accoglimento delle stesse ha riguardato solo 700 persone. Con l’entrata in vigore dei criteri allargati del SIA, approvati nel mese di aprile 2017, si prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari a livello nazionale di circa 1,8 milioni di persone in condizione di povertà, per una spesa di oltre un miliardo e 700 milioni per il 2018 e oltre 2 miliardi per il 2019. Lo stanziamento proveniente dal Fondo Sociale Europeo di risorse finalizzate attraverso il PON Inclusione, pone ora la Regione Marche in condizione di implementare, attraverso i suoi atti (POR), la fase relativa alla progettazione individuale e la presa in carico al fine di realizzare l’inclusione socio-lavorativa. L’indagine ha messo in luce proprio queste criticità: nonostante la predisposizione di progetti personalizzati da parte degli ATS marchigiani (11 ATS ne hanno realizzati il 76%, 4 ATS tra il 51% -75%, 4 ATS tra il 50%-26%, 2 ATS intorno al 25%), risultano carenti gli interventi di inclusione lavorativa e le work experience come forme di esperienze attivate direttamente dagli ATS, Comuni e Servizi per l’impiego attraverso tirocini, cantieri sociali, prestazioni di lavoro socialmente utile, assegni di ricollocazione individuale, microcredito per attività autonome/d’impresa. Quel che si rileva è la difficoltà di agire sul fronte dell’inclusione lavorativa e socio-lavorativa dovuta a carenza di interlocuzioni interistituzionali e di una forte regia politica della Regione Marche che possa creare reti integrate tra sistemi pubblici e pubblico/privato (per lo più privato-sociale, ma non solo), valorizzando e connettendo le tante sinergie presenti sul territorio e la dote di relazioni create nel tempo nella nostra regione: livelli istituzionali, servizi sociali, scuole, sanità, ma anche centri per l’impiego, terzo settore, associazioni datoriali, associazioni sindacali, associazioni di volontariato, università, fondazioni. L’attivazione e il buon funzionamento del REI, che andrà a sostituire il SIA a partire da gennaio 2018, dovrebbero vedere concretizzarsi i percorsi appena avviati nella nostra Regione, sui quali, come Alleanza contro la Povertà, ci siamo confrontati da tempo e diverse volte sia a livello tecnico che politico con la Regione Marche, anche attraverso il coinvolgimento proprio della rete dell’Alleanza contro la Povertà, quale forza presente sul territorio e che risulta essere fondamentale non solo per una collaborazione più proficua con gli Ambiti Sociali Territoriali, ma anche per il recupero di risorse utili a contrastare la povertà e per lo sviluppo di un nuovo modello di welfare sociale che sia di sviluppo.
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03/07/2017 Centri per l'impiego: arriva l'intesa con la Regione nel giorno della mobilitazione nazionale
Cgil Cisl Uil Marche, d’intesa con le relative categorie del pubblico impiego, hanno siglato oggi con la Regione Marche, l'accordo sui Centri Pubblici per l'Impiego. La firma arriva dopo un lungo confronto con gli assessori regionali Bravi e Cesetti, nel giorno della mobilitazione nazionale - con presidio #emergenzaCpi presso il ministero del Lavoro - dalle ore 14,00 di oggi a Roma . L’intesa siglata detta le priorità a partire dalle istanze e i bisogni dei lavoratori dei 13 Centri presenti nelle Marche e l'urgenza di riorganizzare e potenziare il servizio necessario per esercitare quel ruolo fondamentale di sostegno per lavoratori e lavoratrici, giovani, occupati e disoccupati della nostra regione. Cgil Cisl Uil Marche con Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl, in attesa delle risposte nazionali esprimono «soddisfazione per la condivisione di un percorso che impegna da oggi il governo regionale alla stabilizzazione del personale e sulla riorganizzazione dei servizi investendo sull'omogeneizzazione delle attività dei centri per l’impiego, in termini di garanzia di qualità ed efficienza, sulla valorizzazione, formazione e riqualificazione del personale, sull'informatizzazione e sulla logistica delle sedi, sul rafforzamento della collaborazione dei servizi pubblici con i servizi privati, in una logica di collaborazione e integrazione». I centri per l'Impiego in questo senso sono, infatti, asse portante delle politiche attive finalizzate all'inclusione lavorativa in un territorio come quello marchigiano ancora duramente provato dalla crisi, aggravata dal terremoto nelle aree colpite, e sollecitato a realizzare nuovi modelli di sviluppo per cui l'azione di formazione, orientamento e sostegno lavorativo risulta fondamentale. «Per questo l'investimento sui Centri per l'impiego non è più procrastinabile pur tenendo conto di un quadro nazionale ancora molto confuso e incerto riguardo le competenze e gli assetti istituzionali, nonché la carenza di risorse, tanto che i sindacati confederali e di categoria, continuano la loro mobilitazione nei confronti del Governo. L'intesa siglata oggi impegna il governo regionale a cercare con il Ministero del lavoro una soluzione per la stabilizzazione del personale a tempo determinato» E su questo Cgil Cisl Uil non abbasseranno la guardia. Testo intesa Regione Marche - Sindacati su Centri per impiego Comunicato stampa Regione Marche
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03/07/2017 La Cisl delle Marche al XVIII Congresso confederale
Le immagini del XVIII Congresso confederale, Roma, 28 giugno - 1 luglio 2017, Palazzo dei Congressi EUR. #crescereperilfuturo
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03/07/2017 Cgil Cisl e Uil delle Marche a Fermo contro il razzismo
CGIL, CISL e UIL delle Marche partecipano ed aderiscono alla manifestazione di mercoledì 5 luglio 2017 a Fermo contro il razzismo e la xenofobia e per ricordare i tragici fatti di un anno fa, che hanno determinato la morte del giovane richiedente asilo, Emmanuel Chidi Namdi. Un’occasione importante per difendere i valori di civiltà e solidarietà che hanno sempre contraddistinto le nostre comunità e che la crisi e le strumentalizzazioni politiche stanno mettendo duramente in pericolo. Un’occasione preziosa per riflettere sul complesso tema delle migrazioni, tema profondamente mutato negli ultimi anni tanto da divenire fenomeno sociale, che rappresenta il vero snodo politico della contemporaneità . Quando, come sindacato, parliamo di continuo incremento della disuguaglianza nella nostra società, del deterioramento delle condizioni di vita e dei servizi non possiamo che farlo guardando anche a come proprio sui migranti si stanno sperimentando, in termini di mobilità, di condizioni di lavoro, di salute, e in termini di disconoscimento di diritti umani universali, le politiche più pericolose. Solo nel Mediterraneo oltre 35.000 persone sono morte e nessuno parla del dolore in cui vivono le loro famiglie. Non possiamo accettare una società che sterilizzi il dolore, nasconda il tema dei diritti umani e veda l’immigrazione come un problema collegato all’illegalità e al pericolo. Intendiamo affermare che per noi nessuna persona è illegale, ancor di più in una condizione che vede in Italia l’impossibilità reale di ingresso legale, che crea spesso un circolo vizioso di marginalità e sfruttamento. I problemi del lavoro, della salute, dell’alloggio, dell’istruzione e formazione, non sono diversi per gli autoctoni e per i vecchi e nuovi migranti, anzi vediamo nell’immigrazione una grande opportunità e vediamo nell’accoglienza, improntata però su un modello diverso da quello emergenziale, una chiave per far ripartire il sistema economico italiano ed europeo. Il razzismo non è solo un problema culturale e non si combatte con le belle parole ma cancellando dalle leggi dell’immaginario la figura del “clandestino” e le paure che esso incarna. Questo può solo avvenire provando a costruire progetti di cambiamento, a partire dalle nostre comunità regionali. Progetti di sperimentazione che facciano partecipare i migranti stessi nella costruzione del benessere collettivo e che facciano superare i modelli nazionali dei C.A.S., controproducenti e forieri di illegalità e che trasformano a volte l’accoglienza in business. Per questi motivi, riteniamo assolutamente importante che il movimento sindacale unitario delle Marche sia presente all’importante manifestazione del 5 luglio e che la manifestazione stessa possa rappresentare e stimolare l’avvio di una discussione su tutto il territorio regionale su un nuovo modello di accoglienza e di solidarietà, che non crei muri, ma ponti tra le persone, coinvolgendo tutti i Comuni, le Istituzioni, le associazioni e le forze democratiche. Solo così si potranno sconfiggere la paura, il razzismo e le forze politiche che ad arte alimentano la xenofobia. Queste le adesioni alla manifestazione pervenute: ANPI Ancona-FermoAssociazione Stefano CucchiBaobab ExperienceCampagna LasciateCIEntrareCollettivo Askavusa LampedusaARCI NAZIONALEAmnesty International Circoscrizione MarcheComitato “Nessuna persona è illegale” (Milano)Avvocati di stradaLegambiente MarcheRete Nazionale Operatori SocialiLàbas occupatoCentro Sociale TPO BolognaRedazione de “Il Manifesto”Ambasciata dei diritti MarcheCentri sociali delle MarcheAgedo MarcheAcli Provincia di FermoComunità Islamica del PicenoCGIL-CISL-UILFIOMLIBERA Presidio “Rocco Chinnici” AnconaISMLAradia APSEmergency FermoTiefArci libero spazio Stay HumanCasa ComuneMagicabulaLa Macchinasognante.com Rivista onlineFalkatraz onlus X la costituzione di spazi pubbliciComitato Citasfe FermoDiritto e rovescio di OsimoDiritto forteDonne di mondoCoop.Soc. NuovaRicerca.AgenziaResAloeOn the roadGusLIPU FermoI Sentinelli di Ascoli PicenoOsservatorio di Genere MacerataProgetto SPRAR Porto San Giorgio “Human Rights”Progetto SPRAR Fermo “Era Domani”Progetto SPRAR Porto Sant’Elpidio “Nuovi Inizi”Progetto SPRAR Porto San Giorgio “Sconfinamenti”Progetto SPRAR Grottammare “Together”Brigate di Solidarietà Attiva BSA Federazione NazionaleAssociazione Cittadinanza e Minoranze RomaUno e tre.it (Sito online Frosinone)Jesi in comuneGruppo Anarchico Kronstadt AnconaTerza ViaPartecipazione e Trasparenza Santa Maria Nuova (AN)Laboratorio Politico JesiPhilosofarte Ass. culturale MontegranaroFabriano ProgressistaFamiglie Adottive INSIEME Onlus FermoOsservatorio Altalena FerraraRete Studenti Medi (Marche)CVMSave the Youth Action Group MarcheComitato NoisetteTime for PeaceSpazio comune Heval – AnconaCoordinamento per la democrazia costituzionale- Jesi e VallesinaSpazio rosso – ChiaravalleGrancia Libera – ChiaravalleAntigone MarcheSlowfood (Condotta del Fermano)UAAR APAssociazione Artorius Porto Sant’ElpidioMovimento politico “Tolentino in comune”STAY HUMAN APSinistra Unita per le MarcheSinistra ItalianaRifondazione ComunistaMovimento Democratico Progressista Art.1PossibileRete KurdistanAssociazione Senza Confine
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01/07/2017 Annamaria Furlan riconfermata alla guida della Cisl
Annamaria Furlan, genovese, 59 anni, è stata riconfermata Segretaria Generale della Cisl al termine del XVIII Congresso Confederale che si è chiuso oggi a Roma al Palazzo dei Congressi. È stato il Consiglio Generale della Confederazione, composto da 203 membri, riunitosi a conclusione del Congresso, a rieleggere la Furlan con il 98% dei consensi come leader della Cisl. Eletti anche i componenti della Segreteria Confederale riconfermando in questa carica: Maurizio Petriccioli, Gigi Petteni, Piero Ragazzini, Giovanna Ventura, ai quali si aggiungono Angelo Colombini ed Andrea Cuccello. «Sono molto contenta. Avremo una grande responsabilità nei prossimi anni perché le cose da fare sono tante. Ma lo faremo con grande unità come lo è stato il nostro Congresso» ha detto la Furlan subito dopo la sua riconferma. LEGGI: Sindacato. Furlan: "Ripartire dagli ultimi per cambiare noi, modello contrattuale e di welfare" (sito Cisl Nazionale) 
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30/06/2017 Veneto Banca, Adiconsum: «Difendere anche i piccoli azionisti»
L’emanazione del decreto legge del 25 giugno, per la liquidazione delle ex Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, è un provvedimento che interviene nell’operazione di salvataggio delle banche nella fase del rilevamento da parte di Intesa San Paolo. Gli effetti del decreto coinvolgeranno molti risparmiatori marchigiani in quanto Veneto Banca ha anche acquisito Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Pur dando atto al Governo, ancorché fortemente in ritardo rispetto alle necessità di tenuta sul mercato delle due banche, di essere intervenuto in un’operazione importante di salvataggio, come più volte auspicato da Adiconsum, «riteniamo necessario che, - afferma Francesco Varagona Presidente di Adiconsum Marche - nella conversione in legge, vengano messe in atto iniziative di tutela anche dei piccoli azionisti». Il testo approvato dal Governo, infatti, pone in liquidazione coatta amministrativa le Banche Venete azzerando le partecipazioni azionarie - cancellando così il capitale investito dai singoli risparmiatori - e a differenza delle precedenti operazioni, in questo caso specifico il Governo ha inserito una previsione assolutamente punitiva per gli azionisti mantenendo indenne il soggetto che subentra nei rapporti, da qualsiasi responsabilità di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca assunta al momento della collocazione dei titoli. In buona sostanza, per chi ha reclamato o vorrà reclamare contro le due banche venete, lamentando comportamenti scorretti che hanno indotto i piccoli risparmiatori a comprare azioni dell’Istituto chiedendone ragione, con il decreto del Governo quelle iniziative non avranno senso e il risparmiatore che ha denunciato il danno, non potrà rivolgersi alla Banca acquirente, ma esclusivamente al soggetto in liquidazione che rischia di non essere in grado di risarcire. «Adiconsum ritiene fondamentale che - conclude Varagona - il Governo raccolga le istanze delle associazioni dei consumatori, rappresentanti di decine di migliaia di piccoli azionisti, permettendo la modifica responsabile del decreto legge appena approvato, restituendo così tutela a soggetti del tutto incolpevoli, vittime di gravissimi illeciti, recentemente accertati dalla Consob, che ha pubblicato numerosi provvedimenti sanzionatori a carico delle due banche». Al tal fine Adiconsum si attiverà in tutte le sedi e a tutti i livelli coinvolgendo le altre associazioni dei consumatori per richiedere al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel più breve tempo possibile, una modifica in sede di conversione del decreto per tutelare il risparmio delle tante famiglie colpite dalla grave situazione dalle banche oggetto del decreto.
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29/06/2017 XVIII Congresso Confederale: Per la persona Per il lavoro
"Per la persona, per il lavoro" è lo slogan scelto dalla Cisl per il suo XVIII Congresso il cui lungo percorso, avviato a novembre in tutta Italia con i 1062 congressi delle federazioni territoriali di categoria, si concluderà a Roma al Palazzo dei Congressi dell’Eur con la quattro giorni del Congresso confederale dal 28 giugno al 1° luglio. 63 congressi delle Unioni territoriali, 400 congressi delle federazioni di categoria regionali, 19 congressi delle Unioni regionali e 19 congressi delle federazioni nazionali hanno accompagnato il lungo e capillare percorso democratico con l’obiettivo di rinnovare il gruppo dirigente a tutti i livelli e rafforzare la scelta originaria del radicamento della CISL nei posti di lavoro e nel territorio.
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29/06/2017 Cristiana Ilari ospite a Buonasera Marche
Il segretario regionale Cristiana Ilari ospite a Buonasera Marche, ètvMarche ch12. Intervista a cura di Lucio Cristino.
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28/06/2017 Papa Francesco: «Sindacato sia profezia e innovazione»
Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Aula Paolo VI oltre mille delegati della Cisl in occasione del congresso nazionale in programma fino a sabato 1 luglio. Il Santo Padre si è soffermato sulla centralità del lavoro nella vita dell'individuo e della società, sull'economia come «economia sociale di mercato» e sul ruolo del sindacato per il bene comune: «Santità, è con grande commozione, senso di profonda ammirazione ed immensa devozione che Le porgo il saluto ed il ringraziamento delle delegate e dei delegati della Cisl, giunti oggi a Roma da ogni parte d'Italia in rappresentanza dei 4 milioni e duecento mila iscritti al nostro sindacato, un'organizzazione fondata 67 anni fa da Giulio Pastore sulla base dei valori cristiani ed universali della dignità della persona e del lavoro, della sussidiarietà, dei diritti di cittadinanza, di eguaglianza e di inclusione sociale», così ha esordito il segretario generale della Cisl Nazionale, Annamaria Furlan, nel corso dell'udienza che ha visto per la prima volta l'incontro ufficiale tra un Pontefice e una leader sindacale. «Sono lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani, immigrati che ben rappresentano la forza virtuosa del nostro Paese - ha ricordato la Furlan - che trovano ogni giorno nella Sua parola illuminata, Santo Padre, un punto di riferimento costante, un ancoraggio ed una ragione di speranza in un mondo caratterizzato da quella che Ella, Santità, ha definito giustamente una “guerra a pezzi”, combattuta nell'immobilismo delle istituzioni internazionali, nelle colpevoli omissioni dei Governi, nelle debolezze di un’Europa miope e chiusa in se stessa, che sembra aver accantonato il suo ruolo storico di portatrice di pace, giustizia sociale, solidarietà» ha sottolineato inoltre la leader della Cisl. «Una globalizzazione inumana, senza regole ed una finanza ingorda, ci hanno consegnato più diseguaglianze sociali, più povertà, più disoccupazione, senso di solitudine e frustrazione, soprattutto di tanti giovani emarginati, senza un lavoro stabile ed a volte anche sfruttati da un consumismo che non riconosce l'importanza ed il ruolo unificante del lavoro nella società. Noi non ci rassegniamo a questa situazione - ha aggiunto la Furlan. - Come Ella, Santo Padre, ha più volte sottolineato, il lavoro non è necessario solo per l’economia, ma per la realizzazione della persona, per il riconoscimento della sua reale dignità, per il suo diritto di cittadinanza. Le siamo infinitamente grati e riconoscenti, caro Santo Padre, per i Suoi appelli costanti, accorati, in tante vertenze che ci vedono duramente impegnati per difendere il “reddito” da lavoro, la tutela dei diritti fondamentali, la stabilità dell'impiego, la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro». «La Cisl si batte per questi obiettivi e per questo oggi pomeriggio, in occasione dell'apertura del XVIII Congresso Confederale, porremo al centro della nostra proposta sindacale il tema della crescita economica, della necessità di costruire un’Europa del lavoro e della giustizia sociale, chiedendo anche a tutti gli interlocutori istituzionali, politici ed economici, di fare di più, con grande senso di responsabilità, per la tutela della famiglia, la difesa della maternità, per l'accoglienza e l'integrazione di quanti fuggono dalle guerre, dalle persecuzioni, dalle malattie, dalla fame. Santo Padre, con questo spirito, la Cisl proseguirà nel suo cammino, traendo incoraggiamento e sostegno dalla Sua parola e dal Suo esempio», ha concluso la Furlan.  
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27/06/2017 Nuovi contatori, Adiconsum: «Consumatori più partecipi, ma ora risposte a povertà energetica»
Ieri mattina Adiconsum ha partecipato alla Presentazione del programma “Open Meter” alla presenza di Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel, Francesco Starace e del Direttore Divisione Globale Infrastrutture e Reti Enel, Livio Gallo. Parte il progetto di una delle opere infrastrutturali più rilevanti del Paese con la sostituzione di circa 32 milioni di contatori elettronici di prima generazione con il nuovo Open Mater di seconda generazione cosiddetto 2G. Il progetto verrà sviluppato in 8 anni con un investimento di oltre 4 miliardi di euro, tutta tecnologia italiana e verranno impiegate 4 mila persone. Negli anni successivi anche tutte le Aziende ex municipalizzate (altri 8 milioni circa di misuratori) completeranno l’opera di riorganizzazione delle infrastrutture del Paese nelle case di tutti gli utenti elettrici, con un ulteriore investimento di circa 2 miliardi. Con questo progetto il cliente avrà la possibilità, oltre che di conoscere in tempo reale i propri consumi e di poterli modulare in base alle necessità personali o familiari, anche di digitalizzare energia e di poterla cedere cambiando le sue connotazioni da consumatore a prosumer. «L’energia è indicatore della crescita e della sostenibilità, come ha affermato il Presidente del Consiglio dei Ministri, ma deve essere anche - sostiene Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale - funzionale allo sviluppo sociale di un Paese e del benessere di cui devono godere tutti i cittadini consumatori, nessuno escluso». «Il diritto di accesso all’energia rientra tra i principi fondanti di uno Stato democratico solidale, quello cioè della Sussidiarietà, che fa sì che Stato, imprese, terzo settore, Associazioni e cittadini più fortunati, possono dare il loro supporto ai cittadini in difficoltà – prosegue De Masi - Finora la povertà energetica è stata contrastata dallo Stato attraverso bonus sociali, il cui accesso complicato, da parte dei consumatori più vulnerabili, ne ha limitato fortemente la fruizione, dagli Enti locali e dalle Associazioni assistenziali con interventi economici diretti». Ci auguriamo che il nuovo contatore possa aiutare in tal senso, perché, purtroppo, la povertà energetica nel nostro Paese è una realtà. Ne sono colpite 4,5 milioni di famiglie, che hanno difficoltà a pagare le bollette per redditi sempre più bassi, aumento del prezzo delle forniture energetiche, scarsa efficienza degli edifici e degli apparecchi elettrici. «La povertà energetica – conclude De Masi - si può combattere, come abbiamo proposto noi dell’Adiconsum, allargando la possibilità a tutti di sviluppare una vera efficienza/risparmio energetico e creando un Fondo Sociale Nazionale alimentato dall’impiego di risorse della bolletta elettrica inutilizzate e/o utilizzate per altri settori (v. giacenze di cassa della CSEA), da fondi erogati ad Associazioni inutili; dallo sviluppo dell’iniziativa “Piccoli centesimi per una grande solidarietà” con l’arrotondamento dei decimali delle bollette».
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27/06/2017 Saldi estivi, i consigli di Adiconsum per evitare brutte sorprese
Al via dal 1 luglio, nelle Marche, la stagione dei saldi estivi per terminare il 1 settembre prossimo. Certamente i saldi costituiscono un’ottima occasione di incrementare le vendite per i commercianti, ma per i consumatori? Sono ancora un valido strumento per acquistare merce con un buon rapporto qualità – prezzo?  Non dobbiamo dimenticare che è una facoltà del commerciante quella di effettuare sconti durante tutto l’anno, molto diffuso ad esempio il fenomeno delle “tessere fedeltà”, che attribuiscono la possibilità di avere prezzi scontati anche al di fuori del periodo dei saldi.   Inoltre è sempre più diffuso il fenomeno dei “pre-saldi”, ossia il meccanismo con cui i negozianti avvisano i clienti affezionati che i saldi per loro iniziano prima, attraverso lettere, e-mail, sms, telefonate e così via. Il rischio quindi è che al momento dell’inizio ufficiale della stagione dei saldi i capi migliori saranno già stati venduti e quindi il “popolo dei saldi” si trovi di fronte a veri e propri fondi di magazzino. L’Adiconsum ritiene che la normativa sui saldi sia orami superata, e che sia dunque il tempo di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato in maniera tale che i commercianti si misurino per la loro reale capacità imprenditoriale e non per normative di protezione ormai obsolete.  Da considerare inoltre che sono sempre di più i consumatori che utilizzano il web per i loro acquisti, o che frequentano gli outlet dove durante tutto l’anno possono trovare prezzi competitivi. Tutto ciò rende certamente meno appetibile il periodo dei saldi, ma per chi volesse approfittarne ecco alcune regole da non dimenticare per evitare brutte sorprese: E’ sempre consigliabile fare un giro qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi per essere sicuri che la merce che si troverà in negozio sia veramente quella di stagione e non un avanzo di magazzino, anche annotando o fotografando il prezzo del capo o del prodotto di nostro interesse, in maniera tale da poter verificare lo sconto effettivamente praticato. Sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale; se il cartellino non riporta queste 3 informazioni è possibile rivolgersi alla Polizia Municipale, competente per tale violazione. Se viene indicato un solo prezzo tutti gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata devono essere venduti a tale prezzo; I prezzi pubblicizzati devono essere praticati nei confronti di qualsiasi compratore, senza limitazioni di quantità, fino all'esaurimento delle scorte; Fate attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto; Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici; Attenzione ai “saldi fittizi”, cioè quando il prezzo originale indicato sul cartellino viene aumentato, in modo che il prezzo "scontato" resti immutato anche dopo lo "sconto”. Ricordate: il riprezzamento in eccesso del prezzo originale del prodotto da parte dei commercianti costituisce una violazione della legge. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce; Chi vuole approfittare dei saldi per fare regali faccia attenzione perché il diritto al cambio merce vale soltanto per i prodotti difettosi. Il cambio dei capi per altri motivi, (es. colore, modello, taglia, ecc..) è a discrezione del commerciante, dietro presentazione dello scontrino fiscale. Adiconsum consiglia quindi, prima di acquistare un capo, di verificare col commerciante la possibilità di cambiare la merce. È indispensabile conservare lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa. La riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione dei diritti di chi compra. Il commerciante deve cambiare il prodotto difettoso anche in saldo. Se si rifiuta di farlo o non voglia restituirvi i soldi segnalate il caso allo sportello Adiconsum che potrà assistervi. 27/6/17
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26/06/2017 5 Minuti Cisl: Aeroporto delle Marche, le preoccupazioni della Fit Cisl - Camera di Commercio Unica
Luci e ombre per il decollo dell’Aeroporto delle Marche, le preoccupazioni della Fit Cisl. L'intervista al segretario generale della Fit Cisl Marche, Roberto Ascani. Camera di commercio unica per le Marche. La Cisl accetta la sfida e chiede con forza di garantire occupazione e servizi sul territorio. Le interviste a Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl, Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche e Paolo Coraducci, RSA Fp Cisl Unioncamere https://youtu.be/HzNL3hSrWb8
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22/06/2017 Manifattura italiana tabacchi Chiaravalle, una realtà che continua a dare lavoro
Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil, dopo gli incontri avuti con la proprietà di MIT Spa - Manifattura italiana tabacchi - seguono con particolare attenzione il percorso di risanamento e di rilancio intrapreso dall'azienda ormai dal mese di Ottobre 2016. L'attuale gestione ha superato una delicatissima fase scongiurando il rischio di un fallimento immediato della società che avrebbe portato alla chiusura dell'attività e alla perdita di oltre 80 posti di lavoro. In questi mesi grazie al costante impegno degli organi direttivi , delle maestranze e grazie alla nuova gestione di MIT, l'azienda ha ripreso in pieno l'attività produttiva incrementando di 10 unità i lavoratori attualmente in forza . Nel contempo la piena ripresa lavorativa ha fatto si che l’uso degli ammortizzatori sociali (contratto di solidarietà ) si sia interrotto già da gennaio 2017 . La procedura di concordato preventivo che l'azienda ha intrapreso costituisce una garanzia di mantenimento dei livelli occupazionali attuali e di tutela di uno stabilimento produttivo che rappresenta una fonte di reddito essenziale per centinaia di famiglie - considerando anche l'indotto - del nostro territorio. Per questi motivi Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil invitano l'attuale proprietà a proseguire il percorso già avviato con la procedura di concordato preventivo in continuità aziendale e si conferma il pieno sostegno dei lavoratori per il completamento degli obiettivi di risanamento di MIT, in parte già realizzati. Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil auspicano inoltre, che anche gli organi giudiziali e il Tribunale chiamati a vigilare e a decidere sulla procedura di concordato preventivo possano positivamente giudicare gli sforzi già intrapresi dall'azienda e da tutti gli addetti e salvaguardare il prevalente interesse dei lavoratori e della loro occupazione .
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22/06/2017 Marco Ferracuti ospite a Buonasera Marche
Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche,ospite a Buonasera Marche  èTVMarche. Intervista a cura del giornalista Andrea Fiano. https://youtu.be/GZpv9E_WtpA 22/6/17
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21/06/2017 Regione in ritardo sul futuro delle scuole del cratere sismico
Gli studenti marchigiani terremotati avranno, secondo l'annuncio del Ministero, i libri di testo gratuiti ma rischiano di non avere un tetto sopra la testa o docenti in classe. L'allarme arriva da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal delle Marche. Le sigle sindacali tornano a chiedere concretezza alle Istituzioni coinvolte perché, al di là degli incontri e dei comunicati stampa ufficiali di Regione e Ministero, al momento non ci sono certezze sulle risorse da destinare all'aumento dell'organico per quanto riguarda personale docente, amministrativi e collaboratori scolastici - in una Regione, per altro, che già in stato di normalità lavorava in emergenza – e sui tempi della ricostruzione. «Da oltre sette mesi chiediamo alla Regione un tavolo di confronto – attaccano Leonilde Garganelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) – e abbiamo appreso degli incontri con i sindaci e l'Ufficio scolastico regionale solo dalla stampa. A giugno sono state confermate le istanze che noi avevamo individuato e presentato al Miur lo scorso gennaio. Servirebbero ben altre tempistiche. Senza contare che le soluzioni individuate (mantenimento di classi e organici precedenti al sisma per tre anni), per quanto corrette, rischiano di essere vanificate dalla già avvenuta definizione delle dotazioni organiche, soprattutto per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, l’istruzione primaria e secondaria di primo grado». La soluzione che i sindacati hanno individuato è in un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che però è fermo alla presidenza di Palazzo Chigi. «Se approvato – proseguono le sindacaliste - si sbloccherebbero risorse specifiche per l’organico aggiuntivo a servizio delle scuole del cratere sismico. Già da settimane, le Organizzazioni Sindacali della scuola e le rispettive Confederazioni, si stanno prodigando in tal senso con frequenti contatti con tutte le forze politiche e con i parlamentari di riferimento del territorio. Auspichiamo che anche la Regione Marche faccia altrettanto per poter giungere a breve al varo di questo provvedimento». «È comunque opportuno ricordare che le Organizzazioni Sindacali della nostra regione si sono fatte carico della tutela dei lavoratori immediatamente dopo il sisma, ottenendo la sottoscrizione, già dalla metà di novembre, dell’unico contratto decentrato regionale per l’utilizzo del personale del cratere. I sindacati hanno chiesto e ottenuto, inoltre, l’inserimento del blocco delle classi pre-sisma nella circolare ministeriale del 15 maggio scorso. Continueremo con impegno e tempestività a segnalare qualsiasi anomalia e inadempienza rispetto alle disposizioni adottate, lottando sempre per il futuro di studenti, territori e personale scolastico»
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21/06/2017 Ape social e precoci: tutte le informazioni. Domande entro il 15 luglio
Ape Social e Precoci,  tutte le informazioni  nel nostro volantino scaricabile. Le richieste devono essere presentate entro il 15 luglio 2017. Per inviare la domanda o informazioni, contattare il patronato INAS Cisl : Ancona 071/2802322 Piazza Medaglie d'oro 12 Ascoli Piceno 0736/252551 Corso Vittorio Emanuele 37 Fermo 0734/609721 Via Sant'Alessandro 3 Macerata 0733/4075263 Via Valenti 27/35 Pesaro-Urbino 0721/32794-35523 Via Porta Rimini 11
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