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24/07/2015 Whirlpool, firmato l'accordo sul piano industriale
E' stato firmato stamattina, a Palazzo Chigi, l'accordo tra governo, sindacati ed azienda sul piano industriale in Italia del gruppo Whirlpool. In rappresentanza del Governo, oltre al premier Matteo Renzi che ha siglato l'accordo, anche il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Presenti anche i Segretari generali di Fim, Fiom, Uilm, Ugl metalmeccanici (Bentivogli, Landini, Palombella e Spera), e i Governatori delle Regioni Marche, Lombardia, Piemonte e Campania. La firma rende applicabile l'accordo quadro sul piano industriale Whirlpool, la multinazionale ora proprietaria della Indesit, sulla base dell'intesa raggiunta il 2 luglio scorso e approvata dai dipendenti degli stabilimenti italiani con i referendum del 13 e 14 luglio scorso. Un accordo importante che avrà ricadute positive per molti siti produttivi italiani e in particolare per il territorio di Fabriano,  dove la Indesit occupa più di 1.800 dipendenti.  Già dalla prossima settimana azienda e sindacati cominceranno a lavorare per affrontare le diverse questioni necessarie ad avviare  concretamente l'integrazione tra le due aziende.
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24/07/2015 L'ospedale di Pergola...tra presente e futuro
L’ospedale SS. Donnino e Carlo di Pergola …..tra presente e futuro !! E’ questo il tema dell’assemblea pubblica organizzata dalla Cisl di Fano che si terrà a Pergola presso la sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo venerdì 31 luglio alle ore 16.30. Sarà l’occasione per riprendere la discussione sul destino della sanità del territorio insieme a Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl  Fano, Luca Talevi Segretario Generale Cisl FP Marche e Sauro Rossi Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO Assemblea Osp Pergola 31 Luglio 2015
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21/07/2015 Jp, ora intervenga il Governo
L'appello è stato lanciato dal Segretario della Fim (Metalmeccanici Cisl) Marche Andrea Cocco, in occasione dell'assemblea svolta ieri con i lavoratori della Jp Industries dello stabilimento di Maragone a Fabriano. Assemblea nella quale è stato illustrato l'esito dell'incontro di martedì 12 luglio scorso al Ministero per lo sviluppo economico. I lavoratori hanno invitato i rappresentanti sindacali ad alzare il tiro e fare tutto quanto possibile per sollecitare le istituzioni a sbloccare la situazione della Jp Industries, il cui acquisto della Ardo è stato bloccato con ricorso dalle Banche creditrici dell'A. Merloni. I primi due gradi di giudizio hanno dato ragione a queste ultime, ma i commissari straordinari hanno fatto ricorso in Cassazione, presso la quale si attende ora la data dell'udienza, prevedibilmente per settembre. «Una vicenda assurda e grottesca - commenta Andrea Cocco - ma allo stesso tempo complessa e delicata. E' a rischio il futuro di 700 lavoratori e di un intero territorio, le cui sorti sono legate all'esito positivo di questo progetto industriale. Per questo, dopo l'annuncio della firma per Whirlpool, chiediamo al Governo di intervenire in prima linea e fare tutto il possibile per risolverla».
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20/07/2015 Oggi x domani, manifestazione nazionale edili a Roma
Riduzione dell’età pensionabile, rafforzamento della sicurezza sul lavoro, lotta al lavoro nero e precario, rilancio degli investimenti. Questi i temi al centro della manifestazione nazionale di sabato 18 luglio scorso, organizzata a Roma dalle Categorie dei lavoratori edili di Cgil Cisl e UIl (Fillea, Filca e Feneal).  Migliaia di persone, lavoratori edili provenienti da tutta Italia, si sono concentrati in Piazza Santi Apostoli con lo slogano “Oggi X domani”. Agli interventi dei tre Segretari generali di Categoria, Schiavella, Presenti e Panzarella, si sono alternati quelli dei tre Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Camusso, Furlan e Barbagallo, che hanno chiesto al Governo di trasformare i proclami in azioni. Il riferimento è alle affermazioni del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dello stesso premier Renzi, che nei giorni scorsi hanno ventilato la disponibilità di 20 miliardi di euro a disposizione per sbloccare le infrastrutture. E' certo che l'edilizia non può aspettare. Dall’inizio della crisi sono andati in fumo 800mila posti di lavoro. In sette anni, dal 2008 al 2014, il settore ha perso il 32% degli investimenti e si colloca sui livelli di attività più bassi degli ultimi 50 anni. Far ripartire l'edilizia, che contribuisce per circa l’11% al Pil nazionale, vuol dire rimettere in moto l’intera economia del Paese. Tra le richieste arrivate da Piazza SS. Apostoli anche la riduzione dell’età pensionabile per i lavori gravosi e maggiore legalità in un settore che, come dimostrano recenti studi di Legambiente e Bankitalia, è troppo spesso terra di conquista per le organizzazioni criminali. Per i Segretari generali delle tre Categorie "non possiamo più aspettare, il Governo deve passare dagli annunci ai fatti. Il paese ha bisogno di lavoro e di opere utili, di scelte strategiche e risorse per far partire i cantieri utili, di lavoro buono e di imprese regolari". "Per questo occorre rafforzare la lotta ad irregolarità, lavoro nero e corruzione, per questo serve una nuova legge sugli appalti e la revisione della norma sul Durc on-line. Per questo serve rafforzare le regole ed i controlli, a partire da quelli sulla sicurezza, in un settore che drammaticamente sta pagando un tributo di sangue e morti intollerabile”
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20/07/2015 Se c'è chi soffia sul fuoco....
Pure le liste di proscrizione e l’olio di ricino vengono evocati dal vice presidente del Consiglio regionale delle Marche, il leghista Zaffiri, contro gli uomini delle istituzioni, come il Prefetto di Roma Franco Gabrielli,  che stanno gestendo la distribuzione dei profughi nei vari territori. E’ cosa nota che, specie in tempi di crisi, aumenti il rischio di contrapposizioni semplicistiche e sterili e sia più facile parlare alla pancia che alla testa o al cuore delle persone; infatti l’esponente politico della Lega lo ammette, si giustifica dicendo che non ci sono liste, che si tratta di un suo parlare un po’ folcloristico, ma che la sua gente vuole “parole forti”. Mario Calabresi sulla Stampa un mese fa ha ricordato le cifre della “presunta invasione”, sottolineando come le quantità di profughi accolte in questi anni da paesi come la Turchia o il Libano siano 100 o 1000 volte maggiori di quelle su cui si stanno accapigliando i 28 paesi dell’Unione Europea, con manifestazioni, scontri, frontiere chiuse a tratti, muri di sbarramento in costruzione. La complessità delle situazioni prossime all’Italia e all’Europa è enorme; dalla Siria all’Iraq, dalla Libia ai paesi del Corno d’Africa, all’Ucraina… Conflitti, dittature, Stati smembrati, attentati terroristici, esecuzioni di massa. Potenti interessi economici, intolleranze religiose, persecuzioni politiche, odi razziali costituiscono una miscela che consente le peggiori nefandezze. Due cose dobbiamo chiederci: in primo luogo quanta responsabilità abbiamo come paesi europei e in generale occidentali, nell' aver contribuito ad accrescere, con le nostre scelte geopolitiche, economiche e militari degli ultimi quindici anni, il livello di disordine e conflittualità nelle aree prossime all' Europa ? Inoltre, chi di noi trovandosi in una condizione di violenza, di fame, di distruzione, di torture, protratta per anni, non penserebbe a fuggire portando in salvo sé stesso e la propria famiglia ? Certo bisogna applicare le leggi e verificare l’ammissibilità o meno delle domande di protezione per motivi umanitari, politici o religiosi, sapendo che molti dei richiedenti asilo puntano tra l’altro a raggiungere mete diverse dall’Italia. Certo bisogna controllare che le organizzazioni che prendono in carico i profughi adottino criteri di trasparenza ed efficienza nella gestione delle risorse. Nelle Marche ci sono finora circa 2400 profughi, le risorse arrivano dallo Stato e restano sul territorio ospitante per i bisogni di casa, cibo, vestiario, salute delle persone ospitate. Non possiamo rimuovere la complessità, chiudendoci nelle nostre presunte certezze, alimentando paura e ostilità verso la diversità, dimenticando anche i milioni di italiani emigrati per cercare altrove pane, lavoro, spesso tra discriminazioni e sfruttamento. Per fermare la tratta di esseri umani e le stragi in mare non basta aumentare controlli e mezzi alle frontiere; bisogna rafforzare la diplomazia in situazioni di conflitto e riavviare una corretta cooperazione allo sviluppo. E poi dovremmo ragionare sulle scelte politiche e gli strumenti giuridici necessari per perseguire una solidarietà sostenibile, capace di abbinare diritti‐doveri, rispetto della dignità, responsabilità e legalità, di disinnescare conflitti sociali deleteri per la tenuta del sistema economico, della democrazia e della convivenza civile. La Cisl è stata e sarà ancora tra i soggetti che contribuiscono a questa riflessione e a questa evoluzione civile e che si opporrà con fermezza agli atteggiamenti di coloro che, avendo cariche pubbliche, stuzzicano i peggiori istinti del nostro popolo, fomentano ostilità e rancore sociale, invocano l’olio di ricino per chi fa il proprio dovere. Da parte di tutti coloro che esercitano un ruolo pubblico, sia esso politico, sociale o religioso, servono  discernimento, responsabilità, capacità di visione e di coesione. 20 luglio 2015 - Stefano Mastrovincenzo
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18/07/2015 Scuola, assegnati 140 posti alle Marche
Dopo mesi di proteste, lettere, articoli sui giornali, incontri a livello regionale con i rappresentanti delle forze politiche (Presidente del Consiglio compreso) e i parlamentari della regione, oggi sono stati assegnati alle Marche 140 posti aggiuntivi nell'organico di fatto dei docenti. Oggi tiriamo le somme di una lunga vertenza, che avremmo voluto si concludesse prima, con il recupero di 131 posti tagliati nel diritto! Non abbiamo ottenuto il primo risultato desiderato - avevamo richiesto 200 posti -  ma non ci siamo arresi e finalmente sono arrivati 140 posti.  Ora sta a noi continuare a lavorare per cercare di usarli nella maniera migliore! In tanti hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato: gli Onorevoli Morani, Carrescia, Manzi, il neo assessore regionale Bravi. Fondamentale il ruolo del Direttore regionale M.L. Melina. Ma senza la nostra costanza, determinazione, caparbietà, senza il Sindacato (regionale e nazionale) che ha tenuto viva l'attenzione sul problema e ha continuato a chiedere con forza ciò che serviva alle nostre scuole, non avremmo ottenuto questo risultato. Anna Bartolini (Segretario generale Cisl Scuola Marche) 
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18/07/2015 Riforma Province, incontro a Macerata
Si è svolto oggi, sabato 18 luglio, l’incontro organizzato da Cgil Cisl Uil di Macerata nell’ambito della campagna di sensibilizzazione riguardante il complessivo assetto del comparto delle autonomie locali alla luce di quanto contenuto nel decreto legge 78/2015. Molte le criticità evidenziate in modo particolare nell’ambito delle trasformande  amministrazioni provinciali in Enti di Area Vasta. Sono state illustrate le proposte unitarie di emendamento al d.l. 78/2015 (in allegato) e uno spaccato della situazione dell’Amministrazione provinciale di Macerata. Particolari ed approfonditi i focus dedicati alla situazione in cui versano i Centri per l'Impiego ed il Servizio di Polizia Provinciale, nonché i problemi del bilancio pluriennale e rispetto del patto di stabilità dell'Area Vasta. I senatori e parlamentari presenti hanno apprezzato il confronto e promesso interessamento affinché nei giorni prossimi il Governo accolga gli emendamenti proposti.  
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16/07/2015 “Stringete i denti, non chiudetevi in voi stessi” così Schibeci saluta la Cisl
  "Stringete i denti, non chiudetevi in voi stessi.  Andate avanti, siate aperti alla famiglia, agli amici, a Dio"  Con queste parole, dettate nelle sue ultime ore e lette dalla moglie Maria Antonietta ieri al funerale, Bartolomeo Schibeci, segretario generale regionale della Femca Cisl, scomparso prematuramente martedì, ha salutato ed esortato i tanti parenti,  amici e colleghi  che hanno gremito la chiesa Santa Maria di Nazareth di Agugliano.  I ringraziamenti della famiglia a tutta la Cisl Marche: «Nostro padre amava il suo lavoro, parte integrante della sua vita, fonte inesauribile di soddisfazioni e sfide. Nel lavoro, nella CISL, nella FEMCA, aveva trovato una famiglia della quale anche noi, soprattutto in questi giorni, ci siamo sentiti parte. L’affetto, la stima, la riconoscenza che vi siete sentiti di esprimere con telegrammi, parole di conforto, dimostrazioni infinite di affetto ed amicizia e non ultimo, proprio ieri, attraverso le parole di Stefano Mastrovincenzo e Piero  Francia, che sono state voce di tutti voi, ci hanno commosso ma soprattutto fatti sentire fieri di un uomo che per noi era già grande. Da tutta Italia, dalle altre sigle sindacali, dalle aziende che papà seguiva ci sono arrivati messaggi di cordoglio segno del rispetto che si è guadagnato in tanti anni di lavoro onesto ed appassionato. Grazie a tutti. A chi c'è stato, a chi non ha potuto. A chi ci ha riservato un posto nei propri pensieri e a chi ci ha abbracciato. Grazie a chi si proposto e a chi è rimasto in disparte. Semplicemente Grazie da tutta la nostra famiglia. » I figli Emanuela, Giuseppe e la moglie Maria Antonietta Tutta la Cisl è in lutto per la scomparsa prematura di Bartolomeo Schibeci, 61 anni, Segretario generale della FEMCA CISL Marche e componente del Consiglio generale della Cisl Marche, avvenuta il 14 luglio scorso.  Era la fine degli anni ’70 quando, giovanissimo,  iniziò a militare nella categoria dei ferrovieri della Cisl di Ancona per  poi passare alla categoria dei chimici, energia e moda.  Un impegno sindacale  portato avanti con grande passione e determinazione in tutta la sua carriera sindacale. Tenacia e attaccamento al lavoro hanno caratterizzato anche l’ultimo periodo quando, solo fino a  pochi giorni fa, nonostante fosse molto provato dalla malattia, ha continuato ad assicurare la sua vicinanza ai lavoratori e colleghi.  I funerali si sono svolti il  15 luglio alle ore 16 presso la  Chiesa Santa Maria di Nazareth - Piazza della Vittoria, 1 - Agugliano.  
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15/07/2015 Le scelte in sanità rispettino il territorio anconetano
«Le scelte in sanità rispettino il territorio anconetano» è il monito di Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl intervenendo nel dibattito, di questi ultimi giorni, sulle ipotesi per la definizione di una nuova direzione in Area Vasta 2.  «Non è certo compito del sindacato indicare i nomi dei Direttori ma  invitiamo la politica a riflettere se sia effettivamente necessario un cambio alla guida dell’Aera Vasta 2 o se  piuttosto sarebbe più opportuno, nella tanto decantata logica della “discontinuità”, capire cosa si intende cambiare a livello dell’assetto del sistema regionale.» Per  CGIL – CISL –UIL,  sono chiare le complesse questioni del territorio anconetano, in particolare   dovrebbero essere affrontate prioritariamente: la costituzione delle reti cliniche dell'area vasta 2 il consolidamento dei servizi erogati dagli ospedali di rete di Senigallia, Jesi, Fabriano e Osimo il potenziamento dei servizi territoriali, delle cure domiciliari e dell’attività di prevenzione l’attivazione dell'integrazione tra l’ospedale di Torrette e il presidio di Chiaravalle l’integrazione Inrca-Osimo Il mantenimento o meno della vocazione regionale/interregionale dell’ ospedale di Torrette e la sua integrazione con i servizi dell’area vasta l’ avvio dei lavori dell'ospedale dell' ASPIO «Affinché queste urgenze non siano affrontate solo con spirito ragionieristico e con l’unica preoccupazione della quadratura dei conti è necessario che la direzione dell’Area vasta  abbia un profilo con alcune caratteristiche irrinunciabili a partire da una forte “sensibilità territoriale”. - proseguono -  In effetti uno dei temi che aveva contraddistinto la campagna elettorale del presidente Ceriscioli era proprio il contatto con il territorio e l’ascolto delle istanze che provengano da esso. Non sono accettabili soluzioni che vengono catapultate nella provincia di Ancona,  e che già nel passato avevano dato prova di scarso interesse al mantenimento dei servizi erogati sul territorio, nonché di mancanza di rispetto per i diritti, le prerogative e le conquiste della contrattazione decentrata.» Secondo la Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl  occorre riconoscere al territorio di Ancona la sua dignità, prendendo anche atto del faticoso lavoro avviato in questi ultimi due anni sul piano delle relazioni sindacali, tra grandi difficoltà, per arrivare alla costruzione di una realtà omogenea di area vasta, e che vede attivati una serie di tavoli, di monitoraggio e confronto, come previsto dal Protocollo d’Intesa Programmatico Sanitario e Socio-Sanitario firmato in Regione il 17/02/2014. « Serve un approccio dialogante con i territori e con gli operatori del settore che non può che nascere dalla conoscenza della realtà provinciale, e che mette al primo posto l’erogazione dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori. - concludono -  Le operazioni che mirassero al solo rispetto dei conti o che  assomigliassero ad una sorta di “commissariamento” di un territorio non potranno che trovarci contrari.»
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14/07/2015 Mastrovincenzo: rilanciare Accordo di programma e salvare i 700 lavoratori della JP
 Si è svolto nella mattina di oggi, a Roma, l'incontro al Ministero dello sviluppo economico tra la Direzione generale per gli incentivi alle imprese, Invitalia, Regione Marche e Umbria, i sindacati confederali e di categoria e i vertici della J.P. Industries. All'ordine del giorno l'ex Antonio Merloni e l'Accordo di programma area Fabriano. Per Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, presente all'incontro « è molto importante che la revisione della Legge 181 sia vicina alla pubblicazione e quindi alla operatività; questo consentirà di rilanciare l’Accordo di Programma per l’area ex Merloni, agevolando maggiormente chi vorrà investire.  - prosegue Mastrovincenzo -  Sulla  vicenda JP Industries,  serve una azione rapida e decisa del Governo: non possiamo rischiare di perdere altri  700 posti di lavoro, legati ad un progetto industriale che potrebbe portare anche a nuovi investimenti. Ci aspettiamo che il 7 settembre,  data del prossimo incontro, si abbiano novità positive sull'accordo con le banche. Altrimenti cresceranno l’esasperazione dei  lavoratori e la sfiducia di  territori già fortemente falcidiati dalla crisi.  - conclude - Apprezziamo la presenza del Presidente Ceriscioli all'incontro e gli chiediamo l’impegno della Regione  per una soluzione della delicata vicenda». Lunedì 20 luglio  i sindacati di categoria Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil,  incontreranno in assemblea,  i lavoratori   della JP Industries, per aggiornali sugli esiti dell'incontro al Mise.
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13/07/2015 Edilizia in crisi dalle Marche a Roma, sindacati mobilitati
I segretari regionali di Fillea- Cgil, Filca-Cisl  e Feneal-Uil, hanno incontrato nella mattinata  presso la Cassa Edile Assistedil di Ancona,  i parlamentari ed i senatori eletti nelle Marche, per fare il punto sull'andamento del settore edile in regione e a livello nazionale. Presenti al confronto l'On. Carrescia (Pd), l'On. Lodolini (Pd),  il Sen. Morgoni (Pd) e il consigliere regionale Bisonnni (M5S). «La crisi economica in corso ha colpito, rispetto agli altri settori, maggiormente e in forma più grave,  il settore delle costruzioni- hanno ribadito Giacchetti della Filca Cisl Marche, Vertenzi, Fillea Cgil Marche e Fioretti, Feneal Uil - Nelle Marche il settore rischia di scomparire,  imprese e  occupati sono diminuiti del 50%. Più di 10.000  lavoratori  hanno perso il lavoro ed hanno cessato l’ attività più di 2.000 imprese». In questo scenario la  presunta disponibilità del Governo a rivedere il meccanismo delle pensioni e degli ammortizzatori sociali, diventa importante un confronto  di merito con tutti i soggetti, a partire dai sindacati di categoria, che seguono  il settore edile. Per questo  ed in vista della manifestazione nazionale del settore delle costruzioni in programma per il  18 luglio   a Roma, le segreterie  regionali  Fillea- Cgil, Filca-Cisl  e Feneal-Uil, hanno incontrato oggi i parlamentari ed i senatori marchigiani, dando avvio così alla mobilitazione. Al centro del confronto le priorità inserite nella Piattaforma sindacale e le richieste dei lavoratori edili: il superamento dell'iniqua riforma delle pensioni Fornero, che tenga conto delle specificità del settore e delle peculiarità dei lavoratori dalla discontinuità contributiva-lavori usuranti-flessibilità in uscita etc; un'attenzione particolare alla legalità e sicurezza nel settore edile. Serve una nuova legge sugli appalti, la revisione della norma sul Durc on-line, un efficace azione contro il lavoro nero e irregolare, contrastando le false partite Iva e l’utilizzo dei voucher.Occorre rafforzare il sistema dei controlli e le sanzioni per le imprese che non rispettano le norme di sicurezza; più investimenti e politiche industriali adeguate per la riqualificazione del  settore; nelle Marche come in italia va rilanciato lo sviluppo dell'edilizia civile ed infrastrutturale  Scarica la Piattaforma Filca Cisl Fillea Cgil Feneal Uil
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09/07/2015 Ospedale di Pergola,risolvere le criticità per scongiurare il declino
In questo momento di rinnovamento istituzionale a livello regionale, l' Area Sindacale Territoriale della Cisl di  Fano insieme alla Cisl Marche e al sindacato di categoria della Funzione Pubblica vogliono riportare all'attenzione dell’opinione pubblica e della nuova Giunta Regione, alcune criticità che riguardano l’Ospedale di Pergola, in particolare:  la parziale e non corretta applicazione di alcune delibere regionali approvate dalla precedente Giunta, come ad esempio la delibera sul riordino delle reti cliniche (1345/2013), le quali garantirebbero al presidio ospedaliero di Pergola un percorso di riqualificazione funzionale tale da assicurare una risposta sanitaria sulla medio/bassa intensità di cura e un’azione di filtro per patologie a più alta complessità da indirizzare ad altre strutture del territorio; l’attivazione della multispecialità nel Day Surgery Chirurgico, aspetto qualificante per Pergola, è, ad oggi, incompleta. Non si è dato  sbocco, ad esempio, a  specialistiche come l’ortopedia, che avrebbero ulteriormente arricchito la risposta sanitaria per i cittadini dell’entroterra; il ritardo delle nomine che riguardano le figure apicali in Area Vasta 1. Altra criticità , che il sindacato  solleva, è l’organizzazione del servizio di anestesia, per una risposta immediata e corretta  deve essere garantita la presenza continua dell’anestesista nella struttura. «A fronte di una programmazione nazionale e regionale in particolare “il Piano sanitario 2012/2014”, che prevede la garanzia di servizi sanitari nelle aree interne e disagiate, rispondente alle necessità della popolazione, in Area Vasta 1 a tutt'oggi, non si è completato il percorso previsto in tal senso.- sottolineano - Le varie criticità che abbiamo segnalato se non verranno affrontate, porteranno inesorabilmente la struttura pergolese ad un declino irreversibile.  Riteniamo  che la risposta sanitaria vada garantita a tutti i cittadini in modo omogeneo, con contenuti e percorsi appropriati e non con vaghe  promesse. Non si chiede,  al neo Presidente regionale che è  anche assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli, un trattamento di favore per l’Ospedale di Pergola ma che vengano rispettate e applicate quelle delibere che riconoscevano la peculiarità della struttura in relazione agli  elementi geografici e logistici definiti.»
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09/07/2015 11 Luglio Sciopero IKEA Ancona
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs  insieme al coordinamento unitario delle delegate e delegati IKEA proclamano, per la giornata di sabato 11 luglio 2015 lo sciopero nazionale  per l’intero turno di lavoro. Una decisione presa a seguito della rigidità delle posizioni aziendali al tavolo di confronto e dopo l’insistenza a riproporre tagli lineari al salario dei lavoratori attraverso la decurtazione della maggiorazione domenicale e festiva oltre alla variabilizzazione del premio aziendale e  alla disdetta unilaterale  di oltre 20 anni di contrattazione da parte di IKEA . I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs  insieme al coordinamento unitario delle delegate e delegati IKEA, a  difesa dei diritti dei lavoratori e  del contratto integrativo,   chiedono all’azienda di rivedere le proprie posizioni.  Ad Ancona Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil  si ritroveranno in presidio  con i lavoratori   dall'apertura del negozio IKEA ANCONA a partire dalle ore 9.30 - 10.00 fino alle ore 12.00- 12.30.  
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08/07/2015 Iftar collettivo: "incontrarsi" tra famiglie cristiane musulmane
Sabato 11 luglio a San Lorenzo in campo il Centro culturale  in  collaborazione con l’Alleanza delle Comunità Islamiche PU ha organizzato un incontro per condividere insieme il momento della rottura del digiuno. Durante la serata interverranno il Dott. Hicman Rachdi, presidente Alleanza delle Comunità Islamiche PU, Don Federico Tocchini, Parroco di Santi Biagio e Martino a San Lorenzo, Abdellah Biya, Presidente centro culturale islamico a San Lorenzo , Claudio Franchini, membro dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso e Luciano Schiaroli, vice-direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dei migranti ed itineranti.
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08/07/2015 Lavoro Pubblico #contrattosubito le priorità in 10 punti
  Scarica il testo integrale della Piattaforma_ContrattoSubitoScarica la sintesi della Piattaforma in 10 punti
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08/07/2015 Jp Industries nuovo incontro al Mise
J.p. Industries, ex Antonio Merloni - Accordo di Programma area Fabriano  al centro dell'incontro  al Ministero dello sviluppo economico, convocato  per martedì prossimo,14 luglio alle ore 11.00.
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08/07/2015 Assemblea organizzativa dei pensionati di Fano
I pensionati Cisl della zona di Fano, Fossombrone e Pergola si incontreranno il 9 luglio per l’assemblea programmatica e organizzativa. Sarà l’occasione per fare il punto sulla organizzazione e per chiarire con il responsabile Luciano Rovinelli i temi che stanno più a cuore ai pensionati: il tema della sanità e della non autosufficienza, la questione della sentenza della Corte Costituzionale n.70 sul blocco 2012-2013 della perequazione delle pensioni e la questione del fisco. Un buon numero di persone hanno firmato per la campagna proposta dalla Cisl “per un fisco più equo e più giusto”. Significativa e rappresentativa l’assemblea se si considera che le persone presenti nei comuni della Rls di Fano (composto dai comuni del’ambito di Fano e di Fossombrone) con più di 65 anni sono 31013, il 21,98 % della popolazione totale.Verrà presentata anche una ricerca condotta dalla Rls e dalla Cisl di Fano sull’incidenza della tassazione locale sui redditi dei pensionati. Sono stati presi in considerazione 7 comuni e, a fronte delle pensioni di vecchiaia medie che vanno dai 1036,60 € del Comune di Fano agli € 809,35 del comune di San Giorgio di Pesaro e dell’assegno sociale che è di media è di 380 €, si è verificato quanto incidono le diverse aliquote dell’Irpef, della Tasi e dell’Imu sui redditi dei pensionati. Per la Tasi una stessa abitazione con gli stessi metri quadri e la stessa rendita catastale può pagare 137 € a Fano e 55 € a Monteporzio. Anche considerando l’Imu per una seconda casa si passa da 206 € del comune di Mondolfo a 148 € del comune di Monteporzio. Significativi, quindi, i protocolli firmati dai sindacati con le amministrazioni comunali di Fano, Unione Roveresca e San Costanzo che salvaguardano le fasce più deboli della popolazione, per citarne una le detrazioni del comune di Fano per quanto riguarda la Tasi per coloro che possiedono un isee pari o inferiore a 12.000. Oltre a questo sono state prese in considerazione le bollette per i rifiuti, per il servizio idrico, per l’energia elettrica e per il metano. Queste voci, più la Tasi e l’Irpef, prendendo a campione una famiglia composta da due pensionati su una pensione media di vecchiaia, incidono mensilmente per il 17,80%.
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06/07/2015 Rinnovato il contratto di solidarietà alla Raffineria : firmata l'intesa tra RSU e API
 Firmato, nel pomeriggio di oggi, l'accordo tra la Direzione aziendale e le Rappresentanze Sindacali Unitarie  della  Raffineria API di Falconara M. -  assistite dalle segreterie regionali di FEMCA, FILCTEM e UILTEC -  per il  rinnovo del contratto di solidarietà scaduto il 30 giugno scorso. L’intesa,  che avrà valore sino al 30 giugno  2016 e sarà prorogabile per  ulteriori 12 mesi, prevede nello specifico:  l' abbattimento del numero degli esuberi da 85 a 65 unità;  l’impegno delle parti ad individuare, nel corso del periodo di validità dell'intesa, soluzioni riorganizzative finalizzate ad un ulteriore diminuzione del numero delle eccedenze;  il ricorso ad una procedura di mobilità volontaria ed incentivata, con modalità da definire,  per un numero massimo di 50 unità.  Il prossimo 9 luglio a Roma è previsto un incontro tra API e sindacati per definire il rinnovo del contratto integrativo aziendale di secondo livello, relativo al triennio 2015 - 2017.
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06/07/2015 Un futuro possibile per l'area ex Sadam e tutta la Vallesina
Presente all'Open Innovation Contest anche la Cisl di Jesi. L’iniziativa, che si è svolta lo scorso 3 luglio, è stata promossa  dal Gruppo Maccaferri insieme a  Confindustria Ancona, Università  Politecnica delle Marche e Comune di Jesi, per la riqualificazione dell’area ex Sadam di Jesi. Cinque gruppi di studio – attraverso l’incubatore JCube -   hanno disegnato il futuro dell’area ex Sadam e di tutta  Vallesina. Scelto, dal comitato territoriale costituito appositamente,  un progetto per la realizzazione di un polo tecnologico e ricerca a servizio dell’agroalimentare marchigiano. « Senza dubbio è una grande opportunità per il territorio, che  sta guardando al futuro cercando di sviluppare una grande potenzialità delle nostre Marche. – ha commentato Maurizio Andreolini responsabile della Cisl di Jesi -  Ora il compito di tutti, compresa la Regione, è continuare a seguire il percorso affinché nel più breve tempo possibile il lavoro di ricerca si traduca in esperienze concrete per  essere volano di sviluppo e occupazione sostenibile nel tempo. – conclude Andreolini -  Per questo anche la Cisl   si è impegnata, responsabilmente,  a dare il proprio contributo in termini di idee oltre a dare sostegno  al progetto e  allo stesso incubatore.»
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04/07/2015 Allegion-CISA annuncia licenziamenti, i lavoratori in corteo a Faenza
Un corteo di oltre 2000 persone ha sfilato questa mattina per le strade di Faenza, con tutta la città che si è stretta al fianco dei lavoratori della Allegion-CISA., contro il piano presentato dal nuovo presidente EMEA della Allegion-CISA, multinazionale americana  che ha  8500 lavoratori nel mondo di cui 2300 in Europa e 760 in Italia,  che prevede la delocalizzazione delle lavorazioni meccaniche e 238 licenziamenti a Faenza e 20 Monsampolo di Ascoli. «Diciamo  no ad un piano industriale che giudichiamo irricevibile in quanto prevede licenziamenti - afferma Romina Rossi,  Fim Cisl Marche, a Faenza con i lavoratori del sito di Monsampolo -  ci aspettiamo che il 16  luglio prossimo, nell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico  con l'azienda, si  arrivi con un piano di rilancio che prevede investimenti e che salvaguardino l'occupazione» Un altra multinazionale che con il suo piano di riorganizzazione prevede la perdita di posti di lavoro con conseguenze ben più gravi  sicuramente per Faenza  «ma altrettanto problematiche per un territorio martoriato in questi anni come quello ascolano.  - ribadisce Romina Rossi - Oggi qui a Faenza, tutti insieme, chiediamo con forza la modifica del piano industriale e nuovi investimenti per evitare i licenziamenti.»  Presenti anche i  leader nazionale di Fim, Fiom  e Uilm . Marco Bentivogli, Fim Cisl,  intervenendo dal palco del comizio: «il piano industriale ferisce al cuore l’industria della Regione e della città di Faenza e di  Monsampolo. Dopo aver costretto alla retromarcia gli americani di Whirlpool – dice - lo faremo anche con la Allegion-CISA, perché la ricetta, per il rilancio si chiama investimenti e salvaguardia dell’occupazione non tagli, l’azienda deve investire in macchinari, che ad oggi sono ancora quelli degli anni ‘70.Ci aspettiamo un cambio di piano già a partire dal prossimo incontro, che si terrà il 16 luglio al Mise. Altrimenti la nostra mobilitazione continuerà fino a quando l’azienda non farà marcia indietro.»    
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04/07/2015 Ambito sociale di Fano: le preoccupazioni della Cisl
Su quanto sta accadendo nell’Ambito Sociale 6, le cui irregolarità amministrative sono al varo della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, la Cisl di Fano esprime le sue preoccupazioni. La delicata situazione sociale e il particolar momento di crisi ha ripercussioni pesanti sulle fasce più deboli della popolazione: anziani, portatori di handicap, disoccupati e soggetti svantaggiati bisognosi di inclusione sociale. “Per far fronte a questa difficile situazione è necessaria una programmazione delle politiche sociali e di welfare. Non vorremo invece, afferma il responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli - che la situazione di grave difficoltà dell’Ambito territoriale sociale di Fano, composto dai comuni di Fano, Mondolfo, Mondavio, Monterporzio, San Costanzo, San Lorenzo in campo, Unione Roveresca, Fratterosa e Pergola con un numero complessivo di 103.750 abitanti, abbia pesanti ripercussioni sulla gestione ordinaria dei servizi erogati dall’ambito E SUL PERSONALE DELLE COOPERATIVE che gestiscono i vari servizi”. Ci preoccupa moltissimo, che a fronte di verifiche amministrative e contabili necessarie e dovute, si blocchino tutte le attività ordinarie e le prestazioni sociali erogate dall’ambito sociale territoriale. Invitiamo pertanto il Comitato dei Sindaci, che è l’organo di controllo e di indirizzo dell’Ambito , a prendere nel più breve tempo possibile le decisioni opportune per garantire i servizi ordinari  in modo da non pregiudicare il welfare e la tenuta sociale del territorio. La Cisl di Fano auspica che questa situazione sia l’occasione per riaprire un ampio confronto sulle politiche sociali del territorio e sulla gestione associata dei servizi che non possono continuare ad essere erogati frammentariamente e in modo disomogeneo.
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03/07/2015 Rivalutazione pensioni, arretrati anche per gli eredi
Sulle pensioni in pagamento dal 1 agosto 2015 verranno corrisposti gli arretrati dovuti secondo il Decreto legge n. 65, che ha dato attuazione alla Sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione delle pensioni nel biennio 2012-2013. Gli arretrati spettano nelle percentuali stabilite dal Decreto stesso, per le sole pensioni di importo lordo compreso tra €. 1.450 e € 2.900. Per le pensioni di importo inferiore gli arretrati non spetteranno, in quanto queste non furono soggette al blocco della rivalutazione. Per le pensioni di importo superiore a € 2.900 non è prevista alcuna rivalutazione, e quindi nessun arretrato sarà corrisposto ai loro titolari. La Circolare Inps n. 125 stabilisce che le somme arretrate sono dovute, ovviamente pro quota, anche agli eredi dei pensionati deceduti dal 2012 ad oggi. La relativa domanda va presentata entro il termine di decadenza di cinque anni. Presso le sedi dei sindacati dei pensionati di Cgil Cisl UIl e dei rispettivi Patronati Inca, Inas e Ital gli eredi possono ricevere assistenza per la redazione e la presentazione delle relative domande.Le Segreterie regionali di SPI Cgil, FNP Cisl, UILP Uil
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03/07/2015 Whirpool, c'è l'accordo: nessun licenziamento
Non ci saranno esuberi strutturali ma  solo esodi volontari. Firmato, ieri al Mise, l’ipotesi di accordo quadro Whirlpool tra le parti sociali e il colosso americano.    « L'accordo, che ora dovrà essere approvato dai lavoratori,  contiene garanzie sul piano industriale 2015-2018 a cui seguiranno intese locali su ammortizzatori sociali . - spiega Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl Nazionale - Entro ottobre inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi, si prevede di completarla entro metà 2016. Il piano prevede missioni industriali per tutti i siti, attraverso l’insourcing di attività, la crescita di 650.000 pezzi dei volumi prodotti in Italia. L’incremento verso il 70% della saturazione produttiva di tutti i siti e  513,5 mln€ di investimenti, in tre anni. Il 75% di tutti gli investimenti su R&S di tutta l’area EMEA concentrati in Italia.  Il testo dovrà contenere un quadro a cui seguiranno accordi applicativi in sede locale e nazionale con ammortizzatori sociali che a partire dai contratti di solidarietà, escludano esuberi strutturali. L’accordo contiene la specifica delle missioni industriali e degli assetti occupazionali di tutti i siti e degli incentivi per esodi o trasferimenti volontari .  - continua Bentivogli - Abbiamo ottenuto per gli esodi l’incremento degli importi e  garanzie per i lavoratori; per coloro che utilizzeranno mobilità o Naspi fino  alla pensione, avranno un’integrazione salariale tale da non avere perdite di retribuzione dall'interruzione del rapporto di lavoro all'accesso alla pensione. Cancellati i 2060 licenziamenti, ci saranno solo esodi volontari. - conclude Bentivogli - Impedita  la chiusura di Carinaro che ripartirà con 320 lavoratori e in cui verrà concentrato il polo EMEA per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente. L’azienda investirà, inoltre, 2mln€ per la re-industrializzazione del sito di Teverola su cui ci sono già due offerte di acquisizione.»  C'è  soddisfazione per l'accordo firmato « un'intesa che arriva al termine di un difficile braccio di ferro tra azienda e sindacati  che scongiura di fatto il rischio licenziamento per gli oltre  2 mila lavoratori del gruppo. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche -  Nei siti produttivi della nostra regione, in particolare l'accordo prevede   che   Melano diventerà unico punto di produzione Emea di  piani cottura, con rientro delle produzioni dall'estero, e vi saranno concentrati anche i lavoratori attualmente in forza ad Albacina - spiega Bartolucci -  A Comunanza verranno prodotti lavatrici a carica frontale e sarà sito esclusivo  Emea di lavasciuga. Mentre per   gli Uffici  rimarranno i poli di Varese e Fabriano,  con circa 600 impiegati  nel sito marchigiano.» Ora l'accordo - quadro  passa al vaglio dei lavoratori .  Programmate le  assemblee  in tutti gli stabilimenti italiani Whirpool . Nei siti produttivi marchigiani sono state  fissate per  il 6 luglio a Comunanza e per l'8 luglio a Fabriano.  Poi l'intesa passerà alla consultazione delle RSU e al referendum,  nei giorni  13 e 14 luglio, di tutti i dipendenti italiani della multinazionale americana.
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30/06/2015 Presidente Regione Marche incontra i Segretari Cgil Cisl Uil
Nella mattina di oggi i segretari generali delle organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil Marche, rispettivamente Ghiselli, Mastrovincenzo e Fioretti, sono stati ricevuti, a Palazzo Raffaello, dal nuovo presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.  Durante l’incontro sono state prese in esame le urgenze e le problematiche principali del territorio e fatte le prime riflessioni su come sviluppare il confronto tra la Giunta e i sindacati. È stato, inoltre, definito un primo confronto con l’esecutivo regionale per il prossimo 13 luglio.  
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30/06/2015 "Pensioni, il decreto va cambiato"
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil  della provincia di Ancona, hanno incontrato, ieri a Jesi,  alcuni parlamentari marchigiani per discutere sul decreto relativo alla corresponsione degli arretrati per la rivalutazione delle pensioni, attualmente in discussione in parlamento . Le Segreterie dello SPI Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil  Territoriali e Zonali    hanno spiegato le ragioni della mancata  condivisione del decreto sia per la parziale restituzione del pregresso pensionistico, ma soprattutto per il ridotto recupero sul montante previdenziale,  che  penalizza in modo irreversibile gli importi delle future pensioni ed apre spazi di contenzioso . Le Segreterie dello SPI Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil  Territoriali e Zonali   hanno manifestato la necessità che venga  modificato il decreto  coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali. Inoltre le segreterie chiedono che il confronto sia allargato anche ai temi legati all’equità , alla crescita e alla solidarietà. Queste sono priorità importanti per  ampie fasce di persone e di famiglie del territorio anconetano peraltro cadute nelle povertà assoluta. L' On. Piergiorgio Carrescia  e l' On. Emanuele Lodolini,  presenti all'incontro, hanno ricordato che  in commissione parlamentare sono arrivati tanti documenti rivolti a chiedere il miglioramento del decreto. Hanno assicurato, inoltre,  che,anche se  il 30 giugno inizia la discussione alla Camera, ci sono i tempi utili per trovare un’intesa con i sindacati. Punti di intesa,da inserire nella nuova legge di stabilità 2016, dovranno essere ricercati anche  sui  temi dei giovani e degli  esodati .  A conclusione dell’incontro i parlamentari hanno comunque espresso la volontà di trovare tutte le soluzioni possibili per riequilibrare il sistema pensionistico, prevedendo anche un possibile nuovo sistema di indicizzazione.
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29/06/2015 CGIL, CISL E UIL MARCHE: SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO A LAVORATORI ANSA E MESSAGGERO
I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Marche, Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti, esprimono sostegno e solidarietà ai lavoratori dell’Ansa, in agitazione per l’annunciato ridimensionamento dell’organico. Solidarietà e sostegno da parte di Cgil, Cisl e Uil anche ai giornalisti del Messaggero che, nelle Marche, chiuderà le redazioni di Pesaro e Ascoli. In entrambe le situazioni, si vive un profondo stato di incertezza per un settore, quello dell’editoria, necessario per un Paese libero. Meno realtà informative significa meno libertà d’informazione e, quindi, un danno per tutta la comunità. I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Ghiselli, Mastrovincenzo e Fioretti auspicano una soluzione positiva per entrambe le vertenze considerando che, in ballo, c’è anche la sorte di tanti lavoratori e delle loro famiglie.
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