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21/02/2014 Ridurre le liste d'attesa governando l'intramoenia
Le liste d’attesa per visite e prestazioni specialistiche sono un problema annoso della sanità italiana e regionale. Per risolverlo è necessario eliminare le distorsioni organizzative che comportano incredibili differenze tra i tempi d’attesa per le prestazioni erogate in regime istituzionale rispetto a quelle in libera professione. Per il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi “il punto di svolta sta nel rendere effettivamente esigibile il rispetto della normativa nazionale che impone il divieto di erogare in regime di libera professione più del 50% del totale delle prestazioni effettuate. Questo vincolo, a nostro avviso, andrebbe riferito non all’Azienda – Ente, bensì ad ogni singolo professionista che opera al suo interno, per evitare che quelli di maggiore prestigio “scarichino” prestazioni pubbliche sui loro assistenti, riservando per se stessi quelle in regime di libera professione”. Bene le azioni di cui parla il Direttore del Servizio Salute Piero Ciccarelli nell’intervista di oggi, specie sull’appropriatezza e sull’aumento dell’offerta di prestazioni. Sul primo dei due punti è necessario, in sede di accordi collettivi nazionali e regionali, vincolare i medici di medicina generale convenzionati ad una maggiore collaborazione e responsabilità in fase di prescrizione. Però serve anche altro. E’ necessario procedere da subito con una rilevazione precisa ed attendibile dei tempi d’attesa per le prestazioni più critiche, tema sul quale finora la Regione si è rivelata inefficiente. La mancanza di dati oggettivi è stata infatti alla base della mancata attuazione del precedente piano di governo (Delibera di Giunta regionale n. 1040 del 2011). Per il Segretario generale dei Pensionati Cisl Marche Mario Canale “la regolamentazione dell’intramoenia (prestazioni in regime di libera professione erogate da professionisti dipendenti del Servizio Sanitario Regionale) è la vera chiave di volta per risolvere una situazione che pregiudica scandalosamente i diritti dei cittadini in particolare pensionati, troppo spesso costretti a rivolgersi alle cure private con costi che, specie in questo momento di crisi, sono diventati insostenibili. Tanto che, come dimostrano recenti ricerche, molti rinunciano a curarsi, con conseguenze gravi sulla loro salute e con successivo aggravio di costi sul Servizio Sanitario”. Su questi aspetti il Sindacato è pronto a confrontarsi in seno al gruppo di lavoro che affiancherà il tavolo tecnico, istituito dalla Delibera di Giunta regionale n. 1 del 2014 (il nuovo Piano di governo delle liste d’attesa per la specialistica ambulatoriale) e ribadito dal Protocollo programmatico Regione - Sindacati firmato lunedì scorso.
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21/02/2014 I patronati su "Striscia": Inas esempio di correttezza e trasparenza
Sabato scorso è andato in onda su Striscia la notizia un servizio che ha messo sotto la lente di ingrandimento l’operato degli Enti di Patronato. La storia raccontata da “Striscia” mette in evidenza il comportamento scorretto di un Patronato che, per la compilazione di una domanda di disoccupazione, ha chiesto il pagamento di un corrispettivo di € 20. Si tratta di un atto molto grave perché gli Enti di Patronato non possono chiedere compensi di alcun tipo per i servizi che erogano al cittadino, così come dispone la legge 152/2001. E’ un comportamento disonesto e lesivo che rischia di gettare discredito nei confronti di Patronati come l’INAS Cisl, che come dimostrato dal servizio stesso, hanno sempre fatto della serietà, moralità, trasparenza e correttezza una questione di principio. In questi anni abbiamo dato assistenza a numero sempre crescente di persone che, a causa della complessità della legislazione e dei meccanismi di accesso alle prestazioni e ai diritti previdenziali e assistenziali, trovano in noi un punto di riferimento solido e sicuro. Nel 2013 il Patronato Inas nelle Marche ha presentato agli Enti previdenziali e assistenziali, oltre 93.000 domande per conto dei cittadini con un incremento sul 2012 del 32,5%. Abbiamo una forte responsabilità sociale e non possiamo accettare che alcuni patronati, con i loro comportamenti disonesti, compromettano l’immagine e il ruolo che abbiamo conquistato in tanti anni di attività. E’ vero anche che dalla riforma introdotta dalla legge 152 ad oggi, grazie a comportamenti compiacenti di alcuni Ministri e Presidente dell’Inps, sono stati riconosciuti Patronati non rappresentativi e privi dei requisiti previsti per poter operare,  a vantaggio di categorie professionali che hanno interesse a far pagare ogni tipo di prestazione. La legislazione prevede un sistema di controlli che se eseguiti con puntualità, è in grado di sanzionare i comportamenti illegittimi di quanti, in modo infedele, chiedono soldi per i servizi che debbono essere erogati a titolo gratuito. Il Coordinatore Regionale INAS CISL MARCHE- Fabrizio Valentini  
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19/02/2014 JP Industries, la Fim si costituisce in giudizio
La Fim (Categoria dei lavoratori metalmeccanici della Cisl) insieme ad un gruppo di lavoratori si è costituita in giudizio nel processo sulla vendita dell'ex Antonio Merloni alla J.P. Industries. Lo ha dichiarato il Segretario della Fim Cisl Marche Andrea Cocco, motivando la decisione con la volontà di difendere i lavoratori ed il lavoro. Nel frattempo slitta la seconda udienza davanti Corte di Appello di Ancona,  rinviata al prossimo 2 aprile a causa dello sciopero degli avvocati.  
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19/02/2014 Ferretti, salvati i posti di lavoro
Si è concluso positivamente ieri in tarda serata l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tra l’azienda Ferretti e le Federazioni di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) L’accordo raggiunto ha una durata di quattro anni ed impegna l’azienda ad una verifica periodica (trimestrale) con le Organizzazioni Sindacali sulle prospettive industriali ed economiche. Sul fronte occupazionale viene scongiurata la chiusura dello stabilimento di Forlì e vengono mantenuti gli impegni produttivi di tutti gli stabilimenti in Italia, compreso quello di Mondolfo. L’ utilizzo degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione straordinaria e la mobilità volontaria, così come le flessibilità contrattuali in tema di orario di lavoro e la rivisitazione del premio di risultato, consentiranno all’azienda di avere risultati strutturali sul fronte dei costi ed in particolare del costo del lavoro. «Un accordo importante - secondo le Organizzazioni Sindacali - raggiunto anche grazie allo sciopero dei lavoratori dello stabilimento di Mondolfo. Abbiamo costretto l’azienda a discutere di un serio piano industriale e a far marcia indietro sul tema dei licenziamenti e degli esuberi. Ora chiederemo alle Istituzioni ed in particolare alla Regione Marche di sostenere il settore della nautica a partire dalla imminente programmazione regionale dei fondi europei 2014-2020, che possono rappresentare una opportunità per favorire progetti finalizzati a risultati di ricerca industriale innovativa»
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19/02/2014 Pulizie in appalto nelle scuole, è sciopero nazionale il 4 marzo
I lavoratori marchigiani dei servizi di pulizia in appalto nelle scuole aderiranno allo sciopero nazionale proclamato per l'intera giornata del 4 marzo prossimo. La decisione - spiegano in un comunicato unitario le Federazioni regionali di Categoria del commercio e dei servizi di Cgil Cisl e Uil  (Filcams, Fisascat e Uiltucs) - è stata presa per protesta contro la  mancata individuazione di soluzioni per salvaguardare il posto di lavoro degli otre 300 addetti nelle Marche (24.000 in tutta Italia).  Il 28 febbraio prossimo scade infatti il termine per la proroga concessa ai servizi in appalto in oltre 4.000 istituti scolastici italiani (circa 100 nelle Marche), Applicando senza correttivi i parametri del nuovo appalto si rischiano  conseguenze gravissime sui lavoratori - ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici -  sul servizio e sugli istituti scolastici stessi. «Abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con le istituzioni regionali - dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil E Uiltucs delle Marche - dalle quali ci aspettiamo risposte formali a sostegno dell'occupazione e di un contratto dignitoso per questi lavoratori, che da da anni un importantissimo servizio a garanzia del decoro degli ambienti scolastici dove vivono milioni di ragazzi».IL COMUNICATO STAMPA
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18/02/2014 Firmato il protocollo sulla riorganizzazione della sanità
Firmato ieri il protocollo programmatico tra la Giunta regionale e Cgil Cisl e Uil Marche, sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria.  Un accordo in cui la Regione si è impegnata su alcuni percorsi di tutela e qualificazione del personale  - copertura integrale del turn over per il 2014, stabilizzazione dei precari, sostegno finanziario ai processi di mobilità - e su azioni di rafforzamento della rete territoriale e dell’integrazione  socio sanitaria. I sindacati hanno ottenuto la garanzia di investimenti sulle Case della Salute, luogo principale del sistema delle cure primarie e dell’integrazione socio- sanitaria - ne sono previste tra 36 e 39 su tutto il territorio regionale - il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali - saranno circa 450 i nuovi posti da attivare/convenzionare per anziani, disabili e salute mentale - e il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Previste anche azioni di contenimento della mobilità passiva e delle liste d’attesa, per le quali verrà attivato un gruppo di lavoro con il compito di analizzare le differenze che si riscontrano nei tempi d’attesa previsti per la stessa prestazione, quando effettuata in regime pubblico piuttosto che in libera professione. «Il confronto si è sviluppato nella cornice del vincolo stringente di un equilibrio finanziario necessario per scongiurare il rischio di commissariamento della sanità marchigiana – afferma il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi – ciò  ha inevitabilmente condizionato il percorso segnato da ripetuti arresti e riprese “a strappi”.» «La nostra partecipazione al tavolo – prosegue Rossi – ha rappresentato un tenace esercizio di responsabilità da parte del sindacato che ha perseguito, sin dall’inizio, l’obiettivo di ridurre la distanza tra la sanità marchigiana “sulla carta”, quella ipotizzata nei vari atti deliberativi, che  la rendono un modello di riferimento a livello nazionale, e  quella reale, rispetto alla quale cittadini utenti ed operatori sperimentano ancora disagi evidenti.» Tra gli elementi qualificanti del protocollo va segnalato il tema della partecipazione, rivitalizzata attraverso la previsione di tre diversi livelli di concertazione con il sindacato (regionale, di area vasta e distrettuale) e l’apertura di una serie di tavoli di confronto su temi specifici, che saranno strumenti fondamentali per gestire i percorsi attivati dal protocollo. SCHEDA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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18/02/2014 Prevenzione contro l'osteoporosi a Fossombrone
Continua la campagna di prevenzione contro l'Osteoporosi organizzata dai coordinamenti  Donne SPI  - CGIL, FNP - CISL,  UILP-UIL  e la Regione Marche. L'incontro si terrà il 21 febbraio a Fossombrone presso il chiosco di S.Agostino, interverranno il Dr. Lacetera, Direttore reparto geriatria Ospedale Riuniti Marche Nord, Lorenza Mancini, coordinatrice donne Regionale che illustrerà il progetto regionale e i geriatri Dr. Cenci, Dr Lamanna e Dr. Montanari. Concluderà i lavori Catia Rossetti, segretaria Spi Cgil.Durante il dibattito sarà possibile effettuare il test DEFRA per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all'attenzione del proprio medico di famiglia.locandina osteoporosi Fossombrone
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17/02/2014 Cittadinanza europea e lavoro in Europa
L’anno appena concluso è stato dedicato dall’Unione Europea al tema della cittadinanza europea. Questa scelta, che dalla celebrazione deve passare ora ad una riflessione concreta, appare ogni giorno di più in tutta la sua centralità. In particolare per una organizzazione sindacale, che vede nel lavoro uno dei diritti di cittadinanza maggiormente messo in discussione in un' epoca di grande transizione come quella che stiamo vivendo. Essere cittadini e lavoratori in movimento all’interno dell’Unione appare oramai non solo una opportunità o un diritto da rendere sempre più esigibile ma, prima ancora, una necessità verso la quale tendere di fronte alla forte compromissione della coesione sociale legata, soprattutto nel contesto italiano, ad un mercato del lavoro avaro di certezze: sia per i giovani che vi muovono i primi passi; sia per chi da adulto si ritrova a dover ricostruire un futuro professionale; sia per chi, come famigliare, si trova costretto a prendere in carico le conseguenze di un problema che immaginava consegnato all’autonomia delle generazioni a lui future, ai suoi figli, ai suoi nipoti. Da qui nasce l’idea di mettere a disposizione una iniziativa per tutti coloro che in Cisl, a vario titolo, si stanno interrogando su come essere vicini oggi a chi è in difficoltà a causa del lavoro. In particolare la Cisl Marche e la Federazione Nazionale Pensionati Cisl delle Marche, grazie al contributo ideativo apportato in questa occasione dai rispettivi Coordinamenti Donne, vogliono continuare a coltivare in maniera inclusiva la loro riflessione e la loro progettualità sui bisogni delle persone che abitano questa epoca, condividendole con gli uomini e con le donne, insieme tra generi e generazioni. In questa direzione, il desiderio è quello di aggiungere un ulteriore tassello ad alcune delle attenzioni sviluppate negli ultimi anni dalla Federazione dei pensionati e dall’intera Cisl marchigiana: scoprire nell’incontro tra generazioni una risorsa e non un conflitto; imparare a sostenere giovani e adulti nel navigare all’interno di un mercato del lavoro che sta rimettendo in discussione la vita di tanti (lavoratori, famiglie, reti parentali, comunità territoriali). L’iniziativa, programmata per il 20 febbraio 2014 presso il CONERO BREAK di Ancona (Via Albertini, 6, a 600 mt dall’uscita del casello di Ancona Sud, direzione Baraccola), vedrà la presenza di esperti interni ed esterni alla Cisl. Si tenterà anche di coinvolgere in chiave di testimoni alcuni giovani e adulti che hanno già avuto o vorrebbero avere esperienze di lavoro in Europa.  IL PROGRAMMA9.00 - Apertura lavori (Lorenza Mancini, Coordinatrice donne Fnp Cisl Marche)9.30 - I diritti dei cittadini europei (Silvia Spinaci, Dip. Ricerca, Formazione e Sviluppo Organizzativo, Cisl Marche)10.15 - Dibattito11.00 - Pausa11.15 - Il fenomeno dell’emigrazione degli Italiani in Europa oggi (Delfina Licata, redattrice Rapporto italiani nel mondo 2013, Fond. Migrantes della CEI)12.00 - Dibattito12.45 - Pranzo14.00 - Accompagnare al lavoro in Europa nelle Marche La mappa dei servizi presenti nel territorio regionale (Roberta Fabretti, Informagiovani Cisl Ancona, staff area Mercato del Lavoro Cisl Marche) La mappa delle aspettative e dei bisogni dei lavoratori “europei” (Testimonianze)  15.00 - Orientare al lavoro in Europa: senso, approcci e competenze di un modo nuovo di essere vicini ai lavoratori (Bernd Faas, consulente, formatore e orientatore, Eurocultura, Vicenza) 15.45 - Dibattito16.45 - Conclusioni (Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche) 
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14/02/2014 Crisi settore nautico: Cisl di Fano in allarme
Il giorno 18 ci sarà al MISE l’incontro tra la Ferretti e le OO SS per la vertenza che si aperta con la dichiarazione dell’azienda a procedere alla chiusura dello stabilimento di Forlì e lo spostamento dei lavoratori presso i siti produttivi di Cattolica e La Spezia, annunciando anche un esubero di 55 dipendenti. Auspichiamo che in questo incontro la proprietà manifesti realmente le sue intenzioni riguardo :il futuro di questo prestigioso marchio; agli investimenti per l’introduzione di nuovi prodotti; la presentazione di un piano industriale credibile e funzionale per il potenziamento di questo marchio. La vertenza del gruppo Ferretti pone tutta un serie di interrogativi anche sullo sviluppo industriale del nostro territorio e sulle dimensione della disoccupazione A fine 2013 sono state licenziate più di 800 lavoratori, nelle imprese con più di 15 dipendenti, e quasi tutte le aziende stanno ricorrendo all’utilizzo degli ammortizzatori sociali Cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà. Paradossalmente in questi primi mesi dell’anno ci sono state più di 200 ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE , segno che alcune aziende soprattutto metalmeccaniche hanno commesse e lavoro. Denunciamo altresì in alcuni casi , un uso improprio degli ammortizzatori sociali e per questo invitiamo gli organi ispettivi a controllare il corretto uso deli Ammortizzatori sociali.La crisi ha praticamente dissolto tutto il sistema nautico del nostro territorio perdendo cosi le competenze e le professionalità di aziende e di lavoratori. Nel nostro territorio siamo difronte ad una desertificazione industriale con capannoni chiusi e con intere aree abbandonate e dismesse. La nautica nonostante la crisi deve essere sostenuta rilanciando e sostenendo con al riqualificazione del proto il suo dragaggio e il completamento della darsena dedicata agli Yacht che oggi si presenta in uno stato di abbandono e di incuria per rilanciare la manutenzione e il rimessaggio degli Yacht che durante i mesi invernali necessitano di manutenzione e cura. In questa prospettiva ci piacerebbe saper a che punto è la famosa strada di collegamento con il porto? E’ svanita con la crisi o i nostri politici si sono dimenticati che il sistema manifatturiero si sostiene e si sviluppa anche con le infrastrutture. Si riattiverebbe cosi una filiera dedicata a questo settore e si rilancerebbe una parte significativa del nostro settore manifatturiero.La Cisl di Fano chiede pertanto di avviare un confronto territoriale sul futuro del nostro settore manifatturiero sulle politiche di sostegno alle imprese e sulle misure da metter in campo per la riqualificazione del territorio industriale e per la ricollocazione degli operai espulsi dal ciclo produttivo. Per questo la Cisl di Fano invierà nei prossimi giorni una richiesta ufficiale di convocazione alle forze istituzionali per affrontare la situazione occupazionale del territorio fanese e per discutere in quella sede le misure necessarie per il rilancio del sistema produttivo, tenuto conto anche della prossima programmazione dei fondi europei totalmente assenti dal dibattito politico e istituzionale locale. E’ chiaro che in mancanza di risposte la Cisl di Fano avvierà una intensa fase di informazione fra i lavoratori e la cittadinanza riguardo alla vertenza territoriale.Giovanni GiovanelliResponsabile Cisl di Fano
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14/02/2014 Indesit: i risultati dell'incontro del 12 febbraio
COMUNICATO FIM CISL SULL’ INCONTRO SINDACALE DEL 12 FEBBRAIO  Il giorno 12 febbraio si è tenuto a Roma un incontro tra la direzione del gruppo Indesit, Fim Fiom Uilm Nazionali e il Coordinamento delle Rsu del gruppo.Nel corso della riunione sono stati forniti alcuni dati relativamente ai risultati del gruppo per il 2013 ed è stato discusso il tema della maturazione degli istituti salariali durante la cassa integrazione straordinaria.Risultati 2013L’ Azienda ha comunicato che il 2013 si conferma a consultivo un anno difficile: il  fatturato diminuisce come anche l' ebit e il risultato netto.Tra i fattori determinanti di questo risultato ci sono  i cambi rublo/euro e sterlina/euro il calo delle vendite nel mercato russo.Valutazioni più precise in merito, anche per quanto riguarda la componente del PDR legata alla redditività 2013, saranno disponibili nei prossimi giorni.RateiFacendo seguito a quanto già detto il 28 gennaio, in occasione della firma del' accordo sulla Cigs in sede ministeriale, l'Azienda ha confermato che la rotazione verrà effettuata per garantire  una  corretta distribuzione dei costi e delle opportunità tra tutti i lavoratori.La cassa integrazìone sarà consistente in ragione della scelta condivisa con l’ accordo di dicembre 2013 di non effettuare licenziamenti e garantire la stabilità occupazionale.In particolare per lo stabilimento di Caserta nel 2014 si accentuerà l' utilizzo della cigs che andrà poi riducendosi nella seconda parte del' anno con l' arrivo delle nuove produzioni.Un fenomeno analogo è prevedibile per gli stabilimenti fabrianesi nel 2015.Questo produce effetti sulla prestazione lavorativa e  sulle retribuzioni, non solo,per quanto riguarda la parte direttamente legata al lavoro svolto ( le ore di cigs sono indennizate dall’ Inps con una retribuzione oraria definita per legge ) ma anche per gli istituti indiretti.Il criterio di maturazione degli istituti finora adottato dall' azienda durante i periodi di Cigo è il seguente�    13ma: riproporzionamento in base alle ore lavorate�    Ferie PAR, PDR, Premio feriale riproporzionamento in base alla presenza di retribuzione superiore o inferiore al 50% delle giornate retribuite nel mese.L’ uso intenso della Cig, qualunque sia il criterio utilizzato, ne ridurrà  la maturazione; per questo abbiamo chiesto all’ Azienda di valutare modalità che consentano ai lavoratori il minore danno considerato che il sacrificio salariale consistente.Nel corso della riunione di ieri è stata avanzata dalla Direzione Aziendale una proposta così fatta:- mantenimento della prassi in atto per la 13.ma- riproporzionamento in base alle alle settimane di Cig di tutti gli altri istituti- garanzia di maturazione del 50% nel caso le settimane lavorate non siano almeno il 50% di quelle lavorabili.Consideriamo questa proposta al di sotto delle attese ed insufficiente.Inoltre riteniamo che il Premio di Risultato, nato dalla contrattazione fatta col Gruppo Indesit, meriti particolare attenzione e debba essere preservato, valorizzato e non decurtato in quanto:�    rappresenta salario incentivante per quanto riguarda produttività, qualità, e presenza al lavoro.�    usufruisce di un migliore trattamento fiscale  per il lavoratore.L’ Azienda ha comunicato nella parte conclusiva della riunione che in mancanza di un accordo procederà comunque al riproporzionamento di tutti gli istituiti come fanno la maggior parte delle aziende ed è consentito dalla legge.Noi chiediamo alla Direzione Aziendale di rivedere questa posizione: abbiamo condiviso un accordo complicato che ha bisogno di essere ben gestito ed applicato per produrre esiti positivi; non è un buon inizio una decisione unilaterale che non tenga conto della necessità di coinvolgere positivamente i lavoratori della Indesit in questo complesso processo e contemporaneamente delle necessità di proteggerne il salario.                           Roma, 13 febbraio ’14
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13/02/2014 Camera di Commercio di Macerata, serve un profondo rinnovamento
In questo momento, nel quale si è aperto un dibattito su chi dovrà guidare la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura della Provincia di Macerata, come CISL riteniamo che in una situazione di emergenza occupazionale e di progressivo sgretolamento del tessuto economico della Provincia, ogni sforzo dovrebbe essere speso per fare in modo che la Camera di Commercio sia più partecipativa ed inclusiva e  diventi il volano per rilanciare il territorio. Occorrono a nostro avviso progetti mirati ed integrati, che colgano appieno anche le opportunità offerte dai fondi strutturali 2014-2020 messi a disposizione dalla Comunità Europea, che ricordiamo essere le uniche risorse sulle quali potremo contare nei prossimi sette anni. Progetti che per noi CISL devono avere al centro il lavoro e devono saper coniugare la ripresa produttiva ed economica delle aziende con il recupero ed il potenziamento dei livelli occupazionali. Per questo riteniamo indispensabile un cambio di passo ed un profondo rinnovamento nel pensare e nell’agire a tutti i livelli e per questa ragione, una volta ufficializzate le candidature, sosterremo soltanto chi veramente saprà interpretare questo ruolo ed offrire queste garanzie.I responsabili CISL della Provincia di MacerataLidia Felicita Fabbri – Giuseppe Spernanzoni – Primo Antonelli”
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12/02/2014 Macroregione, incontro Sindacati ieri a Bruxells. Presenti CGIL CISL UIL Marche
La strategia della Macroregione Adriatico Ionica avrà quest’anno il suo varo definitivo durante il semestre di presidenza italiana della UE. Anche le parti sociali hanno partecipato al percorso di confronto a livello nazionale e regionale sui temi prioritari che la caratterizzano: economia del mare, mobilità e infrastrutture, attrattività turistico-culturale, tutela dell’ambiente. A Bruxelles si sono incontrati ieri i rappresentanti dei sindacati degli 8 paesi coinvolti nella macroregione.  Presenti anche Cgil, Cisl, Uil Marche, oltre al Segretario della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) Luca Visentini, il quale porterà all’esame del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) le istanze emerse nel corso dell’incontro. Nel suo intervento il segretario generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha evidenziato che  “è una prospettiva innovativa di cooperazione tra gli Stati e tra le regioni; l’approccio macroregionale, che va assunto nella programmazione dei Fondi europei, offre alle Marche una importante possibilità per ripensare al proprio sviluppo e alle priorità per rilanciarlo in questo periodo difficile per tante famiglie ed imprese. Secondo il segretario generale Uil Marche Graziano Fioretti “è necessario fare il possibile perché anche i sindacati abbiano la possibilità di dare un autonomo contributo, attraverso un Forum specifico che si affianchi a quelli già esistenti delle città, delle università, delle camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio.”  “La dimensione sociale deve essere rafforzata; favorire la creazione di occupazione nuova e di qualità sulle due sponde del nostro mare è un obiettivo che deve essere posto come priorità ulteriore rispetto a quelle già individuate nella strategia macroregionale” ha sostenuto il segretario regionale Cgil Marco Manzotti.
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11/02/2014 Fiducia al Governo su Azioni ed Alitalia
Fiducia al Governo sul tema del collocamento in Borsa di una quota minoritaria della azioni di Poste Italiane. L'ha espressa ieri Dario Dominici, Segretario generale della SLP, il Sindacato dei postali della Cisl Marche, nel corso del Consiglio direttivo regionale di Categoria. «Il 35% del capitale è già detenuto da anni da Cassa depositi e prestiti - sostiene Dominici - mentre il processo di partecipazione costituirà un modello anche per altre aziende del paese e ci consentirà di allontanare il pericolo dello spacchettamento della azienda che ipotecherebbe la sua stessa esistenza». Semaforo verde anche sul tema Alitalia. «Non vedo perché avremmo dovuto scoraggiare il management da una partecipazione ha consentito di salvare 17.000 posti di lavoro e che consentirà, in un paio di anni, il rientro delle somme impegnate e la raccolta di ulteriori ricavi per il gruppo». Più di 200 persone hanno partecipato al Consiglio Direttivo. Gruppo dirigente, Rsu, quadri, attivisti, iscritti e simpatizzanti provenienti da tutta la Regione. Un incontro arricchito dai contributi del Segretario generale aggiunto nazionale Luca Burgalassi e dal Segretario della Cisl regionale Sauro Rossi. Si è parlato anche di rinnovi contrattuali - il 2014 dovrebbe essere l'anno del rinnovo della parte sia normativa che economica del contatto collettivo nazionale -  e del Testo unico sulla rappresentanza, «frutto di un accordo storico che scongiura incursioni e intrusione della legislazione ordinaria in tema di contrattazione e che rafforza il ruolo delle parti sociali, cui viene riconosciuta la capacità di assumersi responsabilità per il bene dei lavoratori che rappresentiamo e del Paese».
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11/02/2014 Ricostruire l'Inrca di Appignano
La Cisl di Macerata e la Federazione dei pensionati esprimono forte preoccupazione per il grave ritardo nella ricostruzione della struttura residenziale per anziani di Appignano. Demolito per inagibilità, l’edificio avrebbe dovuto essere riedificato già da tempo ad opera dell’Inrca, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di livello nazionale. La ricostruzione era oggetto di uno specifico accordo con l’Ente Falconi (proprietario della Casa di riposo), che a suo tempo aveva donato l’edificio all’INRCA, dietro obbligo di quest’ultima di riservare alcuni posti letto agli anziani residenti nel Comune di Appignano. Per la ricostruzione servono diversi milioni di €, per i quali la Regione ha autorizzato l’Inrca a contrarre un mutuo. A quanto sembra però, nessun istituto di credito si è reso disponibile per finanziare l’operazione. E’ una situazione grave ed inaccettabile. Pur comprendendo le difficoltà legate alla riorganizzazione della sanità marchigiana, riteniamo necessario eliminare con urgenza gli ostacoli burocratici che si frappongono all’inizio dei lavori. La ricostruzione della struttura residenziale non è solo un atto dovuto -  moralmente e giuridicamente - verso la popolazione di Appignano, ma rappresenterebbe anche un segnale importante per tutto il territorio maceratese, specie in un momento in cui la riduzione dei posti letto per acuti e la riconversione dei piccoli ospedali rende necessario rafforzare i servizi per gli anziani e i soggetti più fragili. Lidia Fabbri (Cisl Macerata) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl Macerata)   
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11/02/2014 Allarme ammortizzatori sociali in Provincia di Pesaro Urbino: aumento preoccupante
Per quanto riguarda  la provincia di Pesaro  Urbino il dato è  chiaro: nuove aziende in difficoltà e aumento drammatico delle imprese in cui la crisi si aggrava o diventa strutturale. Ciò  spiega il consistente  ricorso agli ammortizzatori sociali e il significativo aumento a Gennaio 2014  sia della Cassa Ordinaria ma soprattutto della Straordinaria, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Cassa Ordinaria Gennaio   2013       158.454 ore autorizzate Cassa Ordinaria Gennaio   2014       261.568 ore autorizzate (+65%) Cassa Straordinaria Gennaio 2013    466.529  ore autorizzate Cassa Straordinaria Gennaio 2014  1.044.735 ore autorizzate (+ 123%) Preoccupante, se fosse confermato nella verifica che viene fatta al tavolo regionale sulle ore effettivamente utilizzate, il dato della Cassa Integrazione in Deroga che nella Provincia decuplica letteralmente passando da 159.787 ore di Gennaio 2013 a 1.157.176 ore a Gennaio 2014. Il dato  conferma che a soffrire maggiormente sono le piccole aziende e le piccolissime attività del territorio. Per quanto riguarda i settori maggiormente colpiti nella provincia di Pesaro Urbino nell’anno 2013: il legno con 51.674 ore di Cassa Integrazione Ordinaria e 741.640 ore di Straordinaria autorizzate la meccanica con 49.351 ore di Cassa Integrazione Ordinaria e 142.507 ore di Straordinaria autorizzate l’edilizia con 72.061 ore di Cassa integrazione autorizzate cui vanno aggiunte le 53.786 ore delle attività estrattive ed il Commercio con 57.000 ore di Straordinaria autorizzate.                                     Dipartimento Mercato del lavoro                                          Cisl Marche    
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10/02/2014 Arte e natura tra Liguria e Toscana
4 - 11 maggio 2014 1° GIORNO: SENIGALLIA MONTECATINI (315 km) – PISTOIA (16Km) Partenza da Ancona alle ore 5,00 – Falconara M. 0re 5,15 – Marzocca di Senigallia ore 5,30 – Senigallia ore 05,45.-Arrivo a Montecatini ore 10,30.- Sistemazione in Hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita guidata di Pistoia, piccolo gioiello architettonico, con Piazza del Duomo, la Cattedrale ed il Battistero. Cena e pernottamento in Hotel. 2° GIORNO: MONTECATINI-PISA (Km.54)-MONTECATINI-VINCI(20Km) Prima colazione in Hotel. Al mattino trasferimento a Pisa per la visita guidata della splendida piazza del Duomo, Patrimonio UNESCO, dove ammirare i più bei capolavori del romanico europeo: la Catttedrale, il Battistero ed il Campanile, meglio noto come Torre Pendente. Rientro in Hotel per il pranzo e nel pomeriggio trasferimento a Vinci per la visita dei Luoghi di Leonardo, con il borgo, la casa natia, la Chiesa del battesimo e l’interessantissimo Museo Leonardiano. Cena e pernottamento in Hotel. 3° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km. 47) Prima colazione in Hotel. Intera giornata dedicata alla visita di Firenze, la culla del Rinascimento. Nel corso della  visita guidata si potranno ammirare Piazza Duomo con la superba Cattedrale, il campanile di Giotto, il Battistero, Piazza della Signoria, la Galleria degli Uffizi, iol Caratteristico Ponte Vecchio, Palazzo Pitti. Pranzo in ristorante in corso di escursione e nel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 4° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km.47) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Firenze per completare la visita guidata della splendida città. Si ammireranno la Chiesa di Santa Maria Novella, le maestose Cappelle Medicee, Piazza Santa Croce con la grandiosa chiesa ove sono sepolti Michelangelo e Galileo e la Galleria dell’Accademia, ove ammirare la statua in marmo originale del David di Michelangelo. Pranzo in ristorante in corso di e4scursione enel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 5° GIORNO: LUCCA Prima colazione in Hotel e trasferimento a Lucca per la visita guidata dell’incantevole cittadina, tra le principali città d’arte d’Italia, con il suo centro storico racchiuso intatto tra le possenti mura rinascimentali. Al termine della visita, rientro in Hotel per il pranzo. Pomeriggio libero. Cena e pernottamento in hotel. 6° GIORNO: MONTECATINI-VOLTERRA (Km.80) – SAN GIMINIANO (Km.30) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Volterra, la città dell’alabastro. Visita guidata del centro storico, adagiato sulle dolci colline toscane. Proseguimento per San Gimignano e visita dell’antico Borgo Medievale, Patrimonio dell’UNESCO, famoso per le belle torri che svettano sul panorama. Pranzo in Ristornte in corso di escursione. Al termine della visita rientro a Montecatini in Hotel per la cena e il pernottamento.  7° GIORNO: MONTECATINI-SIENA (Km.120) Prima colazione in Hotel, trasferimento a Siena e visita guidata della Città del Palio. Imperdibile la passeggiata nel centro storico. Patrimonio UNESCO, con la caratteristica Piazza del Campo e il Duomo, tra i più preziosi esempi di architettura romanico-gotica. Pranzo in ristorante in corso di escursione e tempo a disposizione per lo shopping tra le botteghe tipiche del centro. Al termine, rientro in hotel. Cena e pernottamento. 8° GIORNO: LE CINQUE TERRE Prima colazione in Hotel. Trasferimento a La Sezia per un’intera giornata dedicata alla visita guidata delle Cinque Terre. Ci si trasferirà in treno sino a Riomaggiore. Breve passeggiata nel piccolo borgo e proseguimento in treno fino a Manarola (se ripristinata, si potrà percorrere l’incantevole Via Dell’Amore) da qui, proseguimento per Vernazza, borgo di origine medievale tra i più Belli d’Italia. Visita del Centro Storico, interamente ricostruito dopo la terribile alluvione e passeggiata nella bella piazzetta sul mare. Pranzo in ristorante. Rientro in treno a La Spezia e prosecuzione in Bus GT per Hotel sulla Riviera di Levante. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento. 9° GIORNO: CINQUE TERRE – PORTOVENERE – SENIGALLIA (Km.400) Prima colazione in Hotel e prosecuzione della visita guidata delle Cinque Terre. Trasferimento in treno da LaSpezia a Monterosso, Visita del borgo più grande delle Cinque Terre e da qui suggestiva navigazione in battello per ammirare Le Cinque Terre dal mare, in tutta la loro bellezza. Arrivo a Portovenere e sosta nella splendida cittadina. Rientro in Hotel pranzo ed al termine partenza per il rientro a Senigallia. LA QUOTA COMPRENDE: Intero Tour in bus GT riservato – Sistemazione in Hotel 4 Stelle a Montecatini Terme e ottimo 3 Stelle a Sarzana – Pasti come da programma – Bevande ai pasti (1/4 vino – ½ litro di acqua a pax a pasto) visite guidate ed escursioni come da programma – treno + traghetto alle Cinque Terre – Polizza Assicurativa medico – bagaglio Silver Travel di Unipol Assicurazioni Spa (copertura delle patologie preesistenti e senza limiti di età) Assicurazione R.C.T. per danni causati a terzi – Assicurazione per mancata partecipazione dovuta ad improvvisa malattia o fatto grave. Mance incluse.LA QUOTA NON COMPRENDE: Ingressi, Extra – Eventuale tassa di soggiorno Comunale – tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”Supplemento euro 20,00 al giorno per camera singolaCOSTO: EURO 800 a persona. Acconto euro 300 trecento da versare all’atto dell’iscrizione che deve avvenire entro il 15 marzo 2014.PER ISCRIZIONI ED INFORMAZIONI RIVOLGERSI AI SEGUENTI NUMERI TELEFONICI:071 698256 – 331 1050966 – Zezza Carlo339 2040914 – Spadini Giovanna340 3265314 – Belardinelli Quinto071 28221 – Cisl Ancona – Signora Raccosta Manuela
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07/02/2014 Ancona, emergenza sociale: rilanciare il dialogo contro ogni prevaricazione
Questa città vive una stagione difficile. Emergenze sociali si scontrano con la difficoltà di affrontarle in maniera serena, lungimirante e senza estremismi. Occorre abbassare i toni e riprendere il filo del ragionamento per evitare che si arrivi ad atti inaccettabili come avvenuto con la violazione della sede del Partito Democratico della provincia di Ancona. Cgil Cisl e Uil ritengono ineludibile il rilancio del dialogo tra tutti i soggetti sociali che intervengono sulle emergenze cittadine, a partire da quella abitativa. Siamo fermamente contro ogni forma di prevaricazione che impedisce la costruzione di soluzioni condivise ai gravi problemi della città e che serve più a garantire la visibilità dei singoli che a risolvere i problemi delle persone coinvolte. Per questo è necessario dare continuità e concretezza al percorso sulle fragilità sociali della città, avviato la scorsa settimana tra Organizzazioni sindacali, mondo associativo e Istituzioni, dandogli obiettivi definiti, attori competenti e risorse certe.
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07/02/2014 Nuove risorse per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro
foto da cronache maceratesi Più flessibilità nel lavoro delle donne con figli piccoli, e anche dei padri. Una strategia di intervento condivisa per migliorare le condizioni di vita e lavoro di lavoratori e lavoratrici è l'obiettivo del protocollo di intesa firmato in Regione dall'assessore ai Diritti e Pari opportunità, con Anci, Upi, organizzazioni sindacali regionali (Cgil, Cisl, Uil) e Associazioni regionali dei datori di lavoro (Confapi, Confesercenti, Cgia, Cna, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confindustria, Comitato Imprenditoriale Femminile). Un contributo statale di 381.600 euro sarà messo a bando e destinato alle aziende con madri lavoratrici che hanno partorito e che hanno figli fino a 10 anni di età (con priorità fino a tre anni). La flessibilità dovrà interessare anche i padri, con una primalità alle aziende che la proporranno. Il bando finalizza risorse a sostegno delle imprese che insieme ai lavoratori, nella logica della contrattazione  mettono in atto progetti di conciliazione che vanno dalla flessibilità oraria, al part time, alla formazione, anche sperimentando nuove forme di organizzazione del lavoro, e promuovendo intese per un approccio integrato sul territorio con gli enti locali. Per  Cristiana Ilari del coordinamento donne Cisl Marche « la firma del protocollo  è  il risultato di un  percorso di concertazione iniziato nel settembre scorso e che ci ha visto promotrici attive della rete che ha coinvolto le Istituzioni e le Associazioni datoriali.  Pur nella crisi siamo riuscite a mettere in campo delle risorse per il bando, il cui Protocollo di Intesa costituisce l'opportuna premessa politica». «Il Sindacato - prosegue Ilari - si impegna  quotidianamente perché donne e uomini abbiano dignità e pieno diritto di cittadinanza a partire dal lavoro. Per questo siamo attivi nel territorio sul doppio fronte della violenza e della conciliazione, rendendoci promotrici o partner attive di varie iniziative in rete con Comuni, Provincie e Regione, Commissione Regionale Pari Opportunità, Associazioni, Consigliere di Parità. «La promozione della conciliazione - ricorda l'Assessore regionale alle pari opportunità Paola Giorgi - è un fattore di competitività del territorio e può contribuire a rilanciare l'economia e ad aumentare il benessere delle persone e delle famiglie.  Il progetto, con la diretta regia regionale, richiede una forte condivisione da parte dei vari attori sociali e istituzionali del territorio, per rendere effettivo un sistema di interventi che favorisca la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e allo stesso tempo incoraggi lo sviluppo dell'occupazione femminile».IL PROTOCOLLO D'INTESA
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06/02/2014 Gruppo Ferretti, sciopero il 10 febbraio
Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori di tutti gli stabilimenti della Ferretti. Il Coordinamento sindacale nazionale del gruppo ha proclamato 4 ore di sciopero per lunedì 10 febbraio in  tutti i cantieri del gruppo. Altre 4 ore saranno effettuate con modalità ancora da definire. L’incontro del 5 febbraio scorso, tra i vertici del Gruppo e il coordinamento sindacale composto dai Sindacati di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea  Filca e Feneal) e dalle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) aziendali, non ha cambiato il giudizio negativo rispetto al piano industriale, che prevede tra l'altro, la chiusura dello stabilimento di Forlì. In un comunicato unitario Fillea, Filca e Feneal spiegano le ragioni della mobilitazione «Continuano a non essere chiari gli obiettivi produttivi e commerciali, non è dato sapere quale sia la reale situazione finanziaria dell'impresa. Insomma non abbiamo avuto la possibilità di discutere un vero e proprio piano industriale.» Forte è la preoccupazione anche per lo stabilimento CRN di Ancona. «Continuano ad essere risibili i risparmi collegati alla chiusura dello stabilimento forlivese  - proseguono i Sindacati  -  così come c'è un'evidente sproporzione tra i risparmi effettivi (nel 2014 non si andrà oltre i 2 milioni di euro) e le conseguenze sociali ed occupazionali che si produrranno.» Per l'11 febbraio  è convocato un tavolo con le Regioni Marche ed Emilia Romagna. Nell’occasione  i sindacati formalizzeranno per iscritto le proprie proposte. L'apertura urgente di un tavolo è stata richiesta anche al  Ministero dello sviluppo economico. Per il sindacato  gli obiettivi di contenimento dei costi fissati nel piano sarebbero ampiamente raggiungibili senza produrre conseguenze irreversibili e traumatiche sul piano occupazionale e  sociale. Il timore è che la chiusura dello stabilimento di Forlì rappresenti l'inizio di una fase di disinvestimenti, con conseguenze su tutto il gruppo e sull'indotto». L’azienda ha assunto più volte l’impegno - non mantenuto - di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per affrontare la difficile situazione di mercato, prima di considerare interventi che abbiano effetto sull’ occupazione. Nei mesi scorsi diversi lavoratori hanno manifestato la volontà di aderire alla procedura di mobilità volontaria e incentivata ancora in corso, anche per questa via potrebbe esserci una soluzione non traumatica per i lavoratori. Nel frattempo sono ancora numerose le attività  effettuate all’esterno del gruppo o affidate in appalto, mentre in una fase di contrazione delle attività avrebbe senso concentrare alcune di queste lavorazioni sullo stabilimento di Forlì. «Ci sono pertanto tutte le condizioni - concludono Fillea, Filca e Feneal - per avviare una vera discussione sulla revisione del piano industriale senza mettere inutilmente in discussione tanti posti di lavoro, camuffandoli con dei trasferimenti».LE FOTO DELLO SCIOPERO IL COMUNICATO STAMPA
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06/02/2014 Accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione: istruzioni per l'uso
Circa cento sindacalisti della Cisl oggi al “Conero Break” di Ancona, in un incontro concluso da Luigi Sbarra segretario della Cisl Nazionale e organizzato per valutare il Testo Unico sulla Rappresentanza, intesa raggiunta il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. L’Accordo segna davvero una svolta sui temi della rappresentanza sindacale e della contrattazione, che in questi anni hanno visto posizioni contrastanti tra i sindacati, nel mondo delle imprese, nel dibattito politico e perfino nelle sentenze della magistratura del lavoro. «Avere regole chiare e certe nei rapporti è importante, perché ogni sforzo ora deve essere teso a favorire la creazione di nuovo lavoro, in questa fase così difficile per tante persone, per tante famiglie». ha dichiarato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. L’accordo fissa il criterio per la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale, tramite un mix tra numero degli iscritti a ciascuna organizzazione sindacale e voti ricevuti nella elezione delle RSU. Si stabiliscono inoltre la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale e le modalità volte a garantire l’effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. «Siamo convinti che un' efficace misurazione della rappresentatività e la garanzia di piena attuazione degli accordi raggiunti favoriscano da un lato un salto di qualità nelle relazioni industriali e dall’altro contribuiscano a dare maggiori certezze anche a chi voglia investire nel nostro Paese» è stata la conclusione del Segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra. Nelle prossime settimane l’Accordo sarà illustrato anche ai lavoratori marchigiani in una serie di incontri e assemblee nei luoghi di lavoro.
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06/02/2014 Rinviato lo sciopero dei trasporti
Le Segreterie nazionali delle Categorie dei trasporti di Cgil Cisl e Uil (Filt, Fit e Uiltrasporti) hanno deciso il differimento dello sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto pubblico locale programmato per l’intera giornata del prossimo 5 febbraio. La decisione è stata presa in considerazione in considerazione delle gravi condizioni di mobilità provocate dall'intenso maltempo, che ha colpito gran parte del territorio nazionale, e dell'invito della Commissione di Garanzia. Le Segreterie nazionali, con successiva comunicazione riprogrammeranno lo sciopero nazionale ad altra data.
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06/02/2014 Servizio TGR Marche del 3 febbraio 2014
Assemblea pubblica delle Autonomie Locali
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06/02/2014 Ferretti, sciopero per salvare il lavoro
Dopo il confronto sulla revisione del Piano Industriale con la direzione aziendale della Ferretti SpA  e la conferma della volontà di chiudere lo stabilimento di Forlì, i Sindacati di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) unitamente al coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), proclamano lo stato di agitazione in tutti i cantieri del Gruppo Ferretti spa, con un primo pacchetto di 8 ore di sciopero di tutte le maestranze del gruppo. Domani 4 febbraio sciopero di quattro ore in tutti gli stabilimenti. In quello di Mondolfo sarà articolato dalle ore 11.00 alle ore 15.00 per i lavoratori a orario continuato e le ultime 4 ore della giornata per chi lavora a orario spezzato. La mobilitazione coinvolge tutti i lavoratori del gruppo,  perché la chiusura dello lo stabilimento di Forlì mette in discussione tutti gli assetti produttivi del gruppo. Forte è la preoccupazione dei sindacati perché nonostante  l’azienda abbia  assunto, più volte, l’impegno ad utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, ha annunciato interventi pesanti sul mantenimento dell’occupazione. Gli ammortizzatori sociali sono ancora tutti a disposizione dell’Azienda e devono essere utilizzati per affrontare la difficile situazione di mercato. Mentre si pensa alla chiusura dello stabilimento di Forlì ci sono ancora numerose attività che vengono effettuate all’esterno del gruppo o affidate in appalto.  In una fase di contrazione delle attività per Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal  Uil  è auspicabile che alcune di queste lavorazioni  siano spostate sullo stabilimento di Forlì. Il coordinamento di gruppo pertanto ritiene che ci siano tutte le condizioni per avviare una vera discussione sulla revisione del piano industriale e respinge con forza l’impostazione dell’azienda che mette inutilmente in discussione tanti posti di lavoro (camuffandoli con dei trasferimenti).Il prossimo incontro con l’azienda si terrà il 5 febbraio p.v. a conclusione dello stesso sarà deciso come utilizzare le restanti 4 ore di sciopero delle 8 ore annunciate, e le altre iniziative che saranno ritenute opportune. Ancona 3 febbraio
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05/02/2014 Servizio TGR Marche del 3 febbraio 2014
Assemblea pubblica delle Autonomie Locali
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31/01/2014 Tutelare l'occupazione, le retribuzioni e la professionalità dei lavoratori
Oltre duecento delegati in rappresentanza dei circa 15.000 dipendenti del Comparto delle Autonomie Locali marchigiani ( di cui 2.200 operanti presso le cinque province ), parteciperanno all'attivo unitario di lunedì 3 febbraio 2014 ore 9,30  presso il Conero Break di Ancona   Nel corso dell'attivo si lancerà la mobilitazione dei lavoratori del Comparto Autonomie (Comuni, Province) con al centro la sfida sindacale per la riorganizzazione dei servizi, il recupero di risorse dai costi della politica ed il taglio delle consulenze, con l'obbiettivo di dare ossigeno a retribuzioni base  ferme da cinque anni e con salari accessori ih costante calo e con decisioni unilaterali di recupero ai dipendenti di risorse avviate da alcuni enti in seguito ad ispezioni del Ministero economia e finanza.   Fp Cgil /Cisl/ Uil Marche chiedono poi alla Regione che si attivi quanto prima il tavolo regionale , previsto dall'accordo nazionale sottoscritto con il Governo il 19 novembre 2013 , per condividere  a livello regionale un percorso teso sancire il principio che il riordino istituzionale ed organizzativo del sistema delle autonomie abbia alla sua base la salvaguardia dei livelli occupazionali. Il tavolo dovrà vedere la partecipazione anche delle rappresentanze delle autonomie (ANCI e UPI) stante anche i percorsi di associazionismo previsti dalla normativa e che dovranno vedere la Regione definire le dimensioni territoriali ottimali per la gestione associata delle funzioni fondamentali dei Comuni. Una Regione - la nostra - che deve  assolvere  al ruolo di guida, sostegno e supporto ai Comuni nel processo di aggregazione, puntando alla valorizzazione di  quando esiste già sul territorio quale l' esperienza positiva e consolidata rappresentata dagli Ambiti Sociali Territoriali alla quale fare riferimento.   Sono indispensabili percorsi di risoluzione da applicare a livello locale, che permettano di evitare l'esplodere della vertenzialità e che favoriscano un clima positivo, a garanzia della sostenibilità dei servizi ai cittadini. I contratti decentrati vanno rilanciati, le norme sulle assunzioni e sul contenimento della spesa per il personale vanno riviste, la riorganizzazione dei servizi sul territorio va incoraggiata.                Le Segreterie Regionali FP CGIL     CISL FP    UIL FPL                                                                   A.Pertoldi   L.Talevi  C.Santini        Ancona 31 gennaio AttivoUnitario Attivo Regionale Unitario AALL 03-02-2014
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30/01/2014 Scenari e regole del mercato del lavoro
   Parlare di lavoro ai giovani in tempo di crisi: è’ questa la sfida che la CISL delle Marche affronterà Lunedi sera  3 Febbraio presso la Casa giovani della Diocesi di Fano all’interno del percorso di formazione promosso dalla Pastorale giovanile  della Diocesi  di Fano. Quali sono le risposte che il sindacato offre ai giovani, quali percorsi di aggregazione e di confronto per continuare ad affrontare questa crisi nella condivisione di un percorso che  aperto al confronto al dibattito nella ricerca di un nuovo orizzonte culturale sociale ed economico  permetterà di creare condizioni di sviluppo  più eque e solidale. Interverranno Francesco Quagliani (Cisl Marche) e Giovanni Giovanelli (Responsabile Cisl Fano)   
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