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22/05/2013 Amandola insorge.
Il sindaco di Amandola, Giulio Saccuti, è fortemente amareggiato in quanto la Sanità montana è stata fortemente penalizzata a causa dei tagli dei posti letto per acuti.Il sindaco è pronto a battersi su tutti i fronti e con lui sul piede di guerra è sceso anche il Comitato intercittadino.Sulle condizioni della Sanità nell'alto entroterra del fermano , lancia l'allarme anche la Cisl Fp di Giuseppe Donati che denuncia le condizioni precarie che affrontano i cittadini per effettuare gli esami richiesti.Il Comitato "Difendiamo l'ospedale" ha convocato un'assemblea pubblica nella quale si discuterà della difficile situazione.
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20/05/2013 I sindacati insieme con gli amministratori per non dimenticare il sociale.
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, e i sindacati dei pensionati, si sono incontrati con l'amministrazione comunale di Grottammare, in particolare con il sindaco Luigi Merli e l'assessore ai servizi sociali Daniele Mariani. I sindacati premono affinchè le Amministarzioni, attanagliate dalla crisi, non perdano di vista le politiche sociali e il controllo del prelievo fiscale e tributario nei confronti dei più deboli. Con grande soddisfazione delle parti, al termine dell'incontro, è stato firmato il protocollo d'intesa che tra gli obiettivi pevede: mantenere inalterata l'aliquota della Tares e  mantenere invariato il costo dei servizi a domanda individuale. Per quanto riguarda gli anziani è previsto il miglioramanto del livello di qualità nell'assistenza presso le strutture residenziali protette, l'assistenza domiciliare e l'assistenza domiciliare integrata. Sono stati presi provvedimenti anche per quanto riguarda l'area dei minori e dei disabili. Numerosi sono stati gli interventi, Paola Federici della Cisl, Francesco Vagnoni della Spi Cgil, Francesco Fabiani Uil pensionati e Ubaldo Falcioni della Uil. Unanime la richiesta per un maggior impegno verso il sociale, affinchè non si dimentichino le fasce più deboli.
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17/05/2013 Servizi smantellati e raffica di chiusure
Rispetto alla sanità fermana il Segretario Fp Giuseppe Donati descrive un quadro apocalittico: molti dei servizi perfifici sono a rischio.In prossimità delle ferie estive anche un'organizzazione sa­nitaria come quella dell'Area Vasta 4 deve adeguarsi.Dal primo giugno parte l'assetto estivo con il trasferimento di alcuni servizi o la chiusura (l'unica) della medicina di Sanr'Elpidio a Mare, che migre­rà a Fermo.Chiuderanno fino al 30 settembre il punto di primo inter­vento di Montegiorgio e la residen­za sanitaria riabilitativa di Porto San Giorgio; sarà ridotta l'attività programmata di chirurgia a Fermo e ad Amandola (garantite le urgen­ze).Sono, inoltre, previsti accorpa­menti nel dipartimento di chirur­gia del `Murri'; ad Amandola saran­no accorpati medicina e chirurgia.Saranno trasferiti nei distretti di Amandola l'ambulatorio e i servizi di Pontemaglio; chiuderanno per due settimane i distretti di salute mentale di Petritoli e Porto Sant'El­pidio. Via la medicina da Sant'El­pidio, ma non c'è «alcuna certezza che al suo posto sarà attivato altro, visto che non risulta nessun finan­ziamento per l'attivazione conte­stuale della casa della salute. Il ri­schio concreto è che l'ospedale per­da la medicina, il punto di primo intervento e a breve non abbia al­cun servizio territoriale alternati­vo. Il reparto che mi­grerà a Fermo, inoltre, comporterà il recupero di almeno 16 posti letto. Si andrà a ridurre drasticamente il reparto di malattie infettive nella parte ambulatoriale e del day hospital per fare l'ennesimo 'riattacco' e inserire i posti di Medicina». 
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17/05/2013 Confronto pubblico con i candidati Sindaci del Comune di Ancona
Le Segreterie Territoriali CGIL CISL UIL organizzano un confronto pubblico  con i candidati sindaci del Comune di Ancona - lunedì 20 maggio  ore 15.30.Leggi il Documento Unitario sul confronto  
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16/05/2013 Residenze protette, i sindacati sollecitano la Regione
L'accordo sulle residenze protette prevede dal 2013 la messa a regime delle strutture con l'erogazione dei 100 minuti di assistenza a fronte di una retta di 66 euro giornalieri di cui al 50 5 a carico del servizio sanitario.Nonostante i ripetuti solleciti, in attesa di una risposta della Regione, le Segreterie del Sindacato pensionati, denunciano la gravissima situazione in cui si verrebbero a trovare gli anziani e le famiglie nel caso in cui non si rispettassero gli accordi sottoscritti. 
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16/05/2013 La lingua spagnola a scuola
In base ad un'ordinanza del Tribunale di Fermo, della quale si ha avuto notizia solo in questi giorni, la seconda lingua comunitaria si sceglie in base ai docenti con contratto a tempo indeterminato nella scuola. Il collegio ha, difatti, accolto il ricorso presentato da una docente di francese, la quale lamentava che la normativa sugli organici non prevedesse la possibilità di cambiare la seconda lingua qualora ciò potesse determinare l'insorgenza di situazione di soprannumerarietà. Nell'ordinanza si evince che la condizione prevista dalla normativa per consentire la sostituzione della seconda lingua straniera è che il docente della lingua che c'è già continui ad avere una cattedra intera, tutta nella stessa scuola.  Se, invece, per accontentare i genitori che chiedono lo spagnolo, il docente di Francese deve completare la cattedra in un altro istituto o diventa soprannumerario, lo spagnolo non può essere introdotto e permane il Francese. Il collegio ha spiegato, inoltre, che la normativa di riferimento ha una precisa ratio e cioè quella di tutelate la titolarità di cattedra dei docenti in ruolo "arginando la rincorsa alle mode ed alle richieste delle famiglie per l'attivazione di nuove lingue".      
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15/05/2013 Trasporto locale, sindacati in stato di agitazione
La manifestazione regionale di ieri svoltasi in maniera unitaria, dopo lo sciopero nazionale di 24 ore dello scorso 22 marzo, è l' ultima di una serie di iniziative a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2007, per il finanziamento pubblico del trasporto locale, per la regolazione del processo di riassetto del settore e per scongiurare ulteriori tagli al Trasporto Pubblico Locale della Regione Marche. Nell’incontro avuto con l’Assessore Viventi abbiamo ricevuto assicurazioni ancora non completamente soddisfacenti, dal momento che si è teso rinviare la soluzione dei problemi a contributi che dovrebbero arrivare dal Governo Nazionale e dalle azioni conseguenti all’efficientamento e alla riprogrammazione dei servizi. Come sindacati abbiamo comunque ribadito, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana. Occorre, a nostro giudizio, reperire risorse economiche certe che siano adeguate ai costi standard del settore e che diano una garanzia, nell’imminenza delle gare, per l’affidamento di tali servizi. Mantengono comunque lo stato di mobilitazione, affinché vengano garantiti livelli occupazionali del comparto comprese le tutele relative al lavoro per tutta la durata degli affidamenti. Le Segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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15/05/2013 Sanità e polemiche
Nell'imminenza delle ferie estive anche l'organizzazione sanitaria dall'Area Vasta 4 deve adeguarsi. Così dal primo di giugno parte l'assetto estivo con il trasferimento di alcuni servizi o la chiusura della medicina di S'Antelpidio a  Mare, che migrerà a Fermo. Sono inoltre previsti accorpamenti nel dipartimento di ghirurgia del Murri; ad Amandola saranno accorpate medicina e ghirurgia. Questa situazione pone degli interrogativi diversi e peculiari. Proprio in queste ore i Sindacati prendono in mano la vicenda per fare un'analisi generale della Sanità fermana che il mondo politico dovrà presto affrontare. A parlare è La Cisl tramite il suo Segretario Provinciale Giuseppe Donati che denuncia una situazione drammatica a causa delle chiusure a raffica dei reparti ospedalieri. Mentre si fa poco per rendere più efficienti gli ospedali, nel territorio continua il processo di smantellamento che non dà corso ad alcuna scelta di riorganizzazione sanitaria.
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15/05/2013 Scommettere sull'edilizia. Un appello ai candidati sindaco
Un appello ai 13 candidati a Sindaco alle Elezioni Amministrative del 26 e 27 Maggio prossimi. Lo lancia la Filca (Categoria dei lavoratori del settore edile e del legno) della Cisl Marche, per tentare di risollevare il settore delle costruzioni piombato nella recessione più grave dal dopoguerra ad oggi.In un comunicato  il Segretario Regionale Massimo Giacchetti dichiara che «dal 2009 l’edilizia ha perso il 30% degli investimenti. A soffrire sono tutti i comparti, dalla produzione di nuove abitazioni (-54,2%) alle opere pubbliche (-42,9%). Solo la riqualificazione degli immobili registra una tenuta (+ 12,6%).  Gli effetti sull’ occupazione sono stati pesantissimi. Nelle Marche hanno chiuso almeno 2.000 imprese  e 10.000 sono state le persone hanno perso il posto di lavoro. Dal 2009 il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 190,85%.»Giacchetti chiede ai candidati a sindaco un impegno concreto per riqualificare le città, scommettendo sull’ edilizia come settore trainante per l’intera economia. Pensiamo a provvedimenti da attuare dei primi 100 giorni del mandato amministrativo che possono invertire il declino di un settore che, prima della crisi rappresentava il 13% del PIL regionale.”Per la Filca Cisl la priorità è incentivare gli investimenti privati sulla sicurezza e sul risparmio energetico riducendo le tariffe degli oneri accessori gli interventi di recupero, ampliamento o variazione d’uso del patrimonio edilizio esistente.Necessaria anche maggiore attenzione nella selezione delle imprese, istituendo un apposito albo degli operatori economici da utilizzare per l’affidamento dei lavori con procedura negoziata e abbandonando il criterio del massimo ribasso per escludere, specie nei lavori pubblici, le offerte troppo basse.A difesa del lavoro la Filca Cils sollecita infine i futuri sindaci a controllare la regolarità delle imprese, comunicando per via telematica agli enti preposti ai controlli le informazioni riferite al rilascio dei titoli abilitativi, come i permessi a costruire e le comunicazioni di inizia attività.IL COMUNICATOL'APPELLO 
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14/05/2013 Banca Marche. I sindacati chiedono un presidente di garanzia
  «Un presidente di garanzia per rilanciare Banca Marche»  «Una figura di garanzia per i lavoratori e per i territori, che possa accelerare il progetto di rilancio». Questo l’identikit del nuovo presidente di Banca Marche secondo i sindacati Dircredito – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil che oggi pomeriggio alle 16,30 incontreranno il Direttore Generale. «L’Assemblea Generale del 22 Aprile ha chiesto con forza alle istituzioni della Regione Marche di interagire con le Fondazioni Proprietarie al fine di ricreare quel clima di coesione, elemento fondante e indispensabile per il progetto dell’Autonomia di Banca Marche e le Istituzioni si stanno muovendo in tal senso», spiegano ancora i sindacati.Dircredito – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil affermano a proposito del piano industriale, che, «Finora abbiamo sentito parlare solo di “spending review”; ma non si può parlare di contenere i costi quando, ad oggi non sono state tagliate le consulenze “interne” ed esterne, benefit, costi dei “campanili”. Addirittura in assemblea degli azionisti è stato deliberato un aumento dei compensi (a vario titolo) del Consiglio d’Amministrazione». È necessario, inoltre, il tempestivo avvio di un serio e approfondito confronto sulla policy e il processo del credito. «Bisogna contemperare il giusto rigore e il dovuto contenimento del rischio con le esigenze di sostegno al territorio, alle aziende e alle famiglie.» Infine, secondo i rappresentanti dei lavoratori «Il Piano industriale deve essere un vero, credibile e condiviso progetto di rilancio e va discusso costantemente col Sindacato; il progetto deve avere come unico orizzonte l’Autonomia della Banca e la tutela della occupazione presente e futura nei Territori».Jesi, 10 Maggio 2013   Dircredito – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil 
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13/05/2013 L'ASUR "strozza" il Fermano
La situazione della sanità fermana si fa sempre più complicata. Si avvicinano i masi estivi e la Cisl Fp parla di un disperato tentativo da parte del Direttore dell'area Vasta 4 di portare a casa un piano di assunzioni maggio-giugno congruo, per permettere la fruizione del diritto alle ferie estive del personale e, nello stesso tempo, mantenere tutti i servizi esistenti.Il tentativo è naufragato di fronte alla "ragioniesistica" intenzione di Ciccarelli di "fare cassa" sulle spalle dei cittadini ed operatori del nostro territorio. Nemmeno il provvedimento del passato Governo, inserito nella Legge di Stabilità, che andava in favore dei lavoratori precari, prorogando i contratti fino a luglio 2013, é stato valorizzato. Anzi, i territori, in primis il fermano,  che lo hanno attuato completamente, sono stati penalizzati. A conti fatti, quindi, tra cessazioni, mancate proroghe dei tempi determinati, mobilità varie, il saldo degli infermieri è fortemente negativo. Non solo. Anche le nuove assunzioni a tempo indeterminato, che potranno essere fatte, procureranno disagi enormi per l'organizzazione del lavoro perchè non arriveranno in tempo per il periodo feriale oppure sconteranno il normale il normale periodo di inserimento e tutoraggio. Il risultato sarà che chi resterà in servizio si dovrà sobbarcare un carico di lavoro enorme e molti servizi verranno ridotti o chiusi.
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13/05/2013 Preoccupazione per la Quadrilatero
Le Segreterie provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil (le Categorie dei lavoratori del settore delle costruzioni) esprimono forte preoccupazione per la stato dei cantieri della Quadrilatero e per le vicende societarie della ditta affidatrice: Impresa SPA. La ripartenza a singhiozzo del lavoro, il lento declino dei cantieri di Borgo Tufico e Cancelli, il perdurare del ricorso alla cassa integrazione per due terzi del personale non lasciano ben sperare. I contatti con l’azienda, gli incontri che si sono succeduti, i vari tavoli che si sono avvicendati nelle ultime settimane, sembrano indicare che ci troviamo di fronte all’ ennesima incompiuta su territorio nazionale. Ad un mese e mezzo dalla sospensione dei cantieri non si sono ancora concretizzate manifestazioni di interesse da parte di altre imprese, né si è pronunciato il Tribunale sulla ristrutturazione del debito, né gli istituti di credito hanno assicurato nuova finanza (che poteva consentire una ripresa piena). La ripresa spot dei lavori nei cantieri di Pianello in provincia di Perugia, a fronte anche di incertezza sui pagamenti degli stipendi, si inserisce in un quadro molto instabile che non da certezze sul futuro e sulle prospettive del cantiere. Le condizioni già al limite dei lavoratori, sempre denunciate, si sono progressivamente deteriorate e le aziende del territorio coinvolte nei lavori si trovano senza alcuna prospettiva. I fornitori, la mensa e i sub affidatari denunciano un credito significativo verso l’azienda esecutrice. I dipendenti diretti e quelli dei subappalti non hanno neanche un percorso di ammortizzatori sociali paragonabili alle altre realtà industriali del territorio. Lunedì i sindacati incontreranno il Presidente della Regione Spacca per fare il punto della situazione. Il 17 maggio è in programma un incontro in azienda per monitorare le condizioni del cantiere e, per il 20 maggio, c’è una convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico a seguito della richiesta di Impresa SpA di attivare la procedura di amministrazione straordinaria, o in alternativa la procedura prevista dalla Legge Marzano per le grandi imprese insolventi. Si richiamano tutti i soggetti, ognuno per il proprio ruolo, a prendere atto con attenzione della situazione. La sospensione del cantiere significa il progressivo deperimento dei mezzi, la dispersione di risorse, professionalità e uomini e compromette definitivamente la ripartenza degli stessi. O si interviene subito o si rischia la fine dell’idea di infrastrutture che per anni si è inseguita, anche perché sul territorio di Fabriano sarebbe la seconda incompiuta dopo la Pedemontana.
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12/05/2013 Congresso Filca Nazionale
In programma nei giorni 13, 14 e 15 maggio prossimi a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) è stato definito il programma del XV Congresso della Filca-Cisl nazionale.Nel pomeriggio di lunedì 13 è prevista l’apertura dei lavori e poi, in particolare, la relazione del segretario generale della categoria, Domenico Pesenti.Martedì ci sarà la presentazione della Ricerca “Reset” a cura di Ivo Lizzola, Docente all’Università di Bergamo.Mercoledì 15, invece, interverranno l’economista Alberto Berrini e poi il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.Grande spazio sarà dedicato, ovviamente, ai vari interventi.Giovedì 16, invece, la proclamazione degli eletti e la convocazione del Consiglio Generale.  
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10/05/2013 Lavori in corso del 10/05/2013
Sommario - Copertura della cassa integrazione in deroga e sostegno alle imprese artigiane: una priorità della Cisl - Ammortizzatori sociali, una questione sempre più delicata: la situazione nelle Marche - Raffineria Api di Falconara: incertezze tra riapertura e collocazione dei lavoratori ancora in attesa di lavoro - A rischio il posto di lavoro: i lavoratori della Canalini in mobilitazione - Scuola, scatti di anzianità una vittoria importante
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10/05/2013 Riconversione Sadam: adesso basta polemiche!
  FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL Ancona  COMUNICATO STAMPA  RICONVERSIONE SADAM : ADESSO BASTA POLEMICHE  Le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   esprimono un giudizio molto positivo rispetto  al lavoro e all’approvazione da parte della Regione Marche  della delibera del 7 maggio circa il piano regionale del commercio e la salvaguardia del progetto SADAM. Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   non è  corretto continuare ad avanzare lo spettro dell' impoverimento della città di Jesi  per l’apertura di un megastore , ma è vero l'esatto contrario.Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   è importante evidenziare che un gruppo imprenditoriale importante mantenga le proprie attività nel territorio di Jesi,  e dia occasione di sviluppo economico al territorio,   In quanto gli investimenti per la realizzazione del progetto sono superiori ai 60 milioni di euro e richiederanno l'utilizzo delle imprese locali per la realizzazione del progetto. Si parla  di impiantistica , edilizia , infrastrutture, idraulica ed altro, attività tali  da dare un contributo al superamento della attuale fase economica recessiva  del territorio. La delibera regionale coglie  i dettami della legge nazionale sulla riconversione degli ex zuccherifici e le possibilità occupazionali che verranno a generarsi saranno di gran lunga superiori al numero dei lavoratori SADAM da ricollocare.Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   è  singolare che in questa discussione trovino affinità soggetti come Rifondazione Comunista  ed il suo candidato sindaco Chiaravalle che alle lotte dei lavoratori sceglie invece gli interessi delle associazioni dei commercianti .Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   è altresì opportuno ribadire al sindaco di Jesi, che oltre alla coerenza istituzionale , che è un atto dovuto per qualunque amministratore,  un ' altra qualità richiesta alla politica è la partecipazione alla risoluzione dei problemi e non dichiarazioni generiche che non risolvono i problemi .In questa logica  le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   credono che la delibera regionale  sia stato un atto di grande responsabilità  e coerenza politico istituzionale.Le segreterie provincialiFAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL Ancona 10 maggio 2013 
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10/05/2013 Solidarietà al Ministro Kyenge, isoliamo i razzisti
I militanti di una nota associazione neofascista si sono resi colpevoli di un altro sconcertante episodio di intolleranza e razzismo. Solo pochi giorni fa abbiamo assistito alla squallida provocazione nei confronti del sindacato, simbolicamente perpetrata il giorno della festa dei lavoratori. Oggi compaiono scritte sulla sede del Partito Democratico contro il Ministro della Repubblica per l’Integrazione Cecile Kyenge, alla quale esprimiamo la nostra convinta solidarietà insieme agli auguri di buon lavoro. Di lavoro da fare ce n’è molto per promuovere l’integrazione nel nostro paese. E’ necessaria una riforma organica dell’immigrazione e dei meccanismi che ne regolano l’ingresso, da semplificare rendendoli più coerenti alle esigenze del mercato del lavoro. Va favorito il diritto all’unità familiare, garanzia di un’integrazione stabile e profonda sul territorio. Bisogna infine riformare la legge sul riconoscimento della cittadinanza, riconoscendola ai figli degli immigrati nati in territorio italiano. Queste sono solo alcune delle proposte che la Cisl porta avanti anche attraverso l’Anolf (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere) fondata nel 1989 e attiva in tutti i capoluoghi di Provincia. La sezione maceratese opera con degli sportelli nei Comuni di Potenza Picena e Civitanova Marche e nelle Sedi Cisl di Macerata, Civitanova Marche, Matelica, Tolentino e Porto Recanati. Nel 2012 l’Anolf di Macerata ha erogato più di 500.000 ore di attività di mediazione culturale grazie all’impegno dei propri collaboratori e volontari. E’ prossimo a partire un progetto di mediazione culturale all’interno dell’Ospedale di Macerata, espressione di un impegno importante per la tutela della salute degli immigrati. L’immigrazione per la Cisl è una risorsa da valorizzare non un problema da risolvere. Facciamo un appello a tutte le istituzioni e le forze sociali che condividono questa nostra convinzione. Insieme dobbiamo isolare i razzisti e i violenti, dimostrando loro che non avranno “diritto di cittadinanza” in una comunità locale sana ed accogliente come quella maceratese. Marco Ferracuti (Segretario Cisl Marche) e Samuel Kunoun (Presidente sezione Anolf di Macerata).
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10/05/2013 L'Asur taglia il personale ma i pazienti rischiano
Alle già note vicende legate al piano ferie estive che per l’Area Vasta 4, nell’assoluto silenzio dei Sindaci e dei Consiglieri Regionali eletti nel fermano, comporterà un ulteriore taglio di servizi, disagi ai pazienti ed accorpamenti selvaggi, che come spesso abbiamo detto assomigliano più ad “ ammucchiate” che ad altro, va sottolineato che la politica di tagli indiscriminati messa in atto dalla Regione e dall’ASUR, potrà avere ripercussioni molto pericolose sugli assistiti.Vogliamo evidenziare due casi emblematici che stanno passando in sordina ma sono l’immagine del disinvestimento lento e progressivo attuato sulla sanità del fermano, nella piena indifferenza dei più.1)    STROKE UNIT: è l’unità di letti di Neurologia inserita nel reparto di Medicina di Fermo che prevede un’assistenza intensiva a pazienti critici neurologici e che attualmente non è presidiata costantemente né da medici né da infermieri dedicati. Paradossalmente i pazienti sono collegati a dei monitor per l’ECG a loro volta collegati ad una centrale di controllo, che nelle situazioni normali, viene sorvegliata da un professionista sanitario perché in ogni momento i pazienti potrebbero avere delle GRAVISSIME complicazioni. Il monitoraggio e la sorveglianza servono per garantire un precoce intervento salvavita. A Fermo, tutto questo non vale. Siccome il personale infermieristico è insufficiente ed i letti di Stroke Unit sono inseriti in un reparto di medicina di base ( 120 minuti d’assistenza) nessun infermiere o medico è dedicato alla costante sorveglianza dei pazienti e questo, a detta del Direttore della Direzione Medica, è del tutto normale perché è un unità di primo livello. Allora di due l’una: o i monitor servono come scenografia oppure il Direttore della Direzione Medica sbaglia di grosso, mettendo a rischio operatori e malati. Di tutto questo importa a qualcuno? C’è la volontà d’intervenire per migliorare l’assistenza e lavorare perché Fermo abbia almeno una dignitosa Stroke Unit? Al momento sembrerebbe proprio di no, visto che l’Asur ha tagliato l’assunzione di 20 infermieri rispetto all’estate scorsa. La Regione pensa a fare cassa ma chi rischia la pelle sono i malati e chi rischia di andare davanti al Giudice sono gli infermieri ed i medici, magari sventolando la lettera della dott.ssa Padovani che asserisce che è tutto normale.2) ASSISTENZA RIABILITATIVA IN S.R.R.: gli utenti del Servizio Residenziale e Riabilitativo del Dipartimento di Salute Mentale, sono malati che necessitano di un tempo di reinserimento graduale nella vita sociale e familiare dopo un periodo di malattia. Le figure professionali principali, oltre agli infermieri, sono gli Educatori Professionali, responsabili del percorso riabilitativo. Chi dovrebbe occuparsi invece dell’assistenza ai bisogni primari degli ospiti sono gli OSS. Bene, a Fermo, nonostante quanto scritto dalla stessa Regione Marche in un recente Regolamento per le Residenze, chi copre i turni fissi in SRR sono gli Educatori Professionali, che così non possono svolgere la propria funzione riabilitativa. L’assurdo però è che gli Educatori Professionali, professionisti laureati, siccome sono in numero assolutamente insufficiente, vengono sostituiti in caso di assenza dagli OSS del reparto Psichiatrico dell’Ospedale. Al danno quindi la beffa: si rende impossibile o quasi agli Educatori poter approntare un percorso riabilitativo qualificato secondo la loro professionalità perché costretti a coprire turni di servizio rigidi ( la figura dell’Educatore non è una figura assistenziale bensì riabilitativa) e vengono talmente svuotati dalla loro mission professionale tanto che in caso di assenza possono essere sostituiti da OSS, che con la riabilitazione nulla c’entrano. Tutto questo sempre perché il problema fondamentale nella nostra sanità non è più la qualità dell’assistenza ma il RISPARMIO che si deve portare a casa. Pure in questo caso, nulla trapela all’esterno perchè fa comodo che queste cose non si sappiano. La CISL FP, invece, anche se va controcorrente, vuole continuare a denunciarle perché non ci può essere scambio alcuno tra il diritto alla salute ed il budget da rispettare.Il segretario FpGiuseppe Donati
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09/05/2013 Sanità, tagli agli sprechi
Dopo le due assemblee pubbliche del 29 e 30 Aprile scorsi è stato elaborato un documento di poche righe in cui è racchiusa "la denuncia" della Rsu dell'Area Vasta 5 congiuntamente alle Segreterie Provinciali di categoria della funzione pubblica nei confronti dell'Asur.Stante la grave situazione della sanità pubblica dell'Area Vasta 5, i punti che i rappresentanti dei lavoratori contestano sono: la mancanza di un progetto di tagli agli sprechi a favore della qualità dei servizi;  i tagli al personale sanitario, tecnico ed amministrativo negli ospedali di Ascoli e San Benedetto del Tronto; la mancanza di alternative all'ospedalizzazione per la carenza dei servizi sul territorio e infine, la totale assenza di una politica di riduzione delle liste d'attesa.
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08/05/2013 Pensionati marchigiani sempre più poveri
COMUNICATO STAMPA PENSIONATI MARCHIGIANI SEMPRE PIU’ POVERI: I SINDACATI CHIEDONO INTERVENTI  CONCRETI. ALLA REGIONE DI RISPETTARE GLI ACCORDI SULLE RESIDENZE PROTETTE  Le Segreterie Regionali di   Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil  denunciano la situazione di estrema precarietà in cui versano  pensionati marchigiani, l’età media è elevata, il 69,1% dei pensionati ha più di 70 anni (62,2% media nazionale) e percepisce una pensione di 695,86 euro, circa 180 euro in meno della media italiana. Gli ultraottantenni sono il 29,1% a fronte del 24,6% nazionale e si evidenziano ulteriormente per la straordinaria crescita nelle fasce ultra 85enni con un +38,6% e ultra centenari con un +161% rispetto al censimento precedente. I pensionati  con il  blocco della rivalutazione delle pensioni, l’introduzione indiscriminata dell’IMU sulla prima casa, i tagli ai servizi socio-sanitari e l’aumento dei prezzi di beni, servizi e tariffe,  stanno pagando un prezzo altissimo e non più sopportabile. Sempre più estesa è la fascia degli anziani costretti a tagliare le spese, a partire  dagli alimentari e dalle bollette delle utenze per arrivare a quelle relative alla salute.A fronte di questo scenario  le Segreterie del Sindacato Pensionati, oltre ad incalzare  il nuovo Governo per avviare atti concreti e non più rinviabili, per dare  risposte reali ai tanti drammi presenti nel Paese a partite dai temi del lavoro e delle pensioni, sollecitano la Regione Marche e gli Enti Locali a promuovere interventi mirati a sostenere i redditi dei pensionati e una nuova politica fiscale che contrasti l’evasione e riduca la tassazione sui redditi  da pensione e da lavoro dipendente.Il tema della non autosufficienza resta un dramma delle persone anziane che viene caricato, prevalentemente, sulle famiglie troppo spesso lasciate sole a rispondere al bisogno di assistenza.Vero è che per la Regione Marche  sono previste risorse per il 2013 pari a 7.947.500 € derivanti dal fondo nazionale per la non autosufficienza voluto fortemente e ripristinato anche grazie all’azione e all’impegno del Sindacato Pensionati. Le Segreterie del Sindacato Pensionati sollecitano la Regione Marche, come già ribadito, nei giorni scorsi, durante la Conferenza regionale sul sistema socio-sanitario marche,  a  porre  attenzione ad una sostanziale rivisitazione e rivalutazione del sistema socio-sanitario  per dare  risposte concrete alla cronicità, che partendo dalla “presa in carico” del paziente si sviluppi  sul fronte della domiciliarità e della residenzialità. In merito alla residenzialità le Segreterie del Sindacato Pensionati, in attesa di una specifica risposta della Regione, sull’attuazione dell’accordo sulle  Residenze Protette con l’ adeguamento tariffario della retta e l’eventuale restituzione da parte dei gestori delle strutture in caso di tariffe diverse dalle 33 € giornaliere, ritengono ingiustificato un eventuale percorso di riallineamento diverso da quello convenuto nell’accordo siglato nel 2010.Le Segreterie Spi Fnp Uilp torneranno a riunirsi nei prossimi giorni, per articolare meglio le azioni da intraprendere affinché si  diano risposte concrete ai tanti pensionati vittime di un vivere  che diventa ogni giorno più insostenibile.  Le Segreterie RegionaliSpi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil
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