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27/01/2011 Intervista a Kol Nikollaj dei sindacati albanesi
http://www.youtube.com/watch?v=vPA8AaO4YbQ&feature=feedu
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27/01/2011 Rsa di Sarnano verso la chiusura, protesta il sindacato
La Cisl Funzione Pubblica di Macerata minaccia iniziative di protesta, anche plateali, contro la Direzione della Zona territoriale sanitaria n. 9.   Dal 1 febbraio 2011 verrà infatti chiusa la Residenza Sanitaria Assistenziale di Sarnano. Parte dei suoi attuali posti letto saranno accorpati alla RSA di S. Ginesio e il personale verrà ridistribuito, secondo criteri al momento sconosciuti, nelle diverse Unità Operative della Zona Territoriale Sanitaria n.9. La chiusura, a differenza di quanto comunicato, sarà probabilmente definitiva.  Secondo Sistino Tamagnini, responsabile della Cisl Funzione Pubblica per la Zona 9 di Macerata «prendono corpo così i timori espressi nelle settimane scorse sulle probabili ricadute negative dei tagli alla sanità decisi dall’ASUR. Questa è sola la prima di una probabile lunga serie di operazioni di “razionamento” che riguarderanno la Zona 9. Le prossime “ammucchiate di posti” dovrebbero interessare la Nefrologia e l’Urologia, da accorpare rispettivamente a Geriatria e ad Ortopedia. Avremo così pazienti con patologie molto diverse tra loro e quindi con necessità assistenziali peculiari e diversificate, che non potranno più fruire di un’assistenza personalizzata e specifica. Ammucchiate che nascondono la necessità, imposta dalla Regione Marche e dall’ASUR, di risparmiare milioni di euro tagliando solo sul personale del comparto, in particolare infermieri ed Operatori Socio Sanitari».  Di sicuro nell’immediato c’è una consistente perdita di posti letto di Residenza Sanitaria, che ricordiamo essere una struttura che assiste pazienti fragili e non autosufficienti – in particolare anziani – che necessitano ancora di cure sanitarie una volta dimessi dagli ospedali del territorio.   «Oltre ad essere inaccettabile dal punto di vista sociale – prosegue Tamagnini -  questa decisione, che non si fonda su alcun progetto di riorganizzazione e di miglioramento dell’assistenza, è stata presa senza alcun confronto sindacale e senza alcun rispetto dei lavoratori e della loro professionalità. Denunciamo l’esclusione del Sindacato da un confronto serio con la Direzione e con L’Area Vasta su temi che interessano l’organizzazione del lavoro. Si assiste ad una sorta di “fuga” dal confronto sindacale giustificata con il fatto che non sono state ancora costituite le delegazioni di parte pubblica e sindacale individuate secondo la nuova Legge regionale n. 17. Giustificazione pretestuosa dietro alla quale vengono effettuate, senza alcun disturbo, operazioni di razionamento inaccettabili per i cittadini ed i lavoratori».  «La CISL FP – conclude Tamagnini - sollecita per l’ultima volta la Direzione di Zona di Macerata a convocare il tavolo di concertazione per entrare nel merito di scelte importanti, perché i diritti dei lavoratori e degli utenti dei servizi sanitari vanno rispettati sempre, anche e soprattutto in tempi di crisi».
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27/01/2011 Protocollo tra l'Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino e CGIL-CISL-UIL sulle politiche di bilancio per l'anno 2011
Le parti si sono incontrate per effettuare un’approfondita disamina delle misure che l’Amministrazione intende adottare per dare equilibrio al proprio bilancio per l’anno 2011. Alla base delle preoccupazioni espresse vi sono sia le problematiche collegate al perdurare dello stato di crisi economica ed occupazionale che, pur in un quadro dove si registrano alcuni segni di ripresa, attanaglia ancora il territorio, che quelle indotte dalla traduzione degli interventi previsti dal D.L. 78/10, convertito in L. 122/10 che ha prodotto una forte contrazione delle risorse a disposizione degli Enti locali. Nell’anno 2010 la tensione occupazionale è salita considerevolmente e sono diventate in particolare più acute le difficoltà d’inserimento e di permanenza nel mondo del lavoro dei giovani che presentano un tasso di disoccupazione superiore al 20%. In tale contesto, di forte incertezza del mercato del lavoro, si evidenzia una diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-17,3%), contestualmente diminuisce anche il tasso di attività (-1,7%) con conseguente aumento delle persone inattive (effetto scoraggiamento). Alla luce della diminuzione delle entrate determinata dall’effetto incrociato del rallentamento dell’economia e della riduzione dei trasferimenti statali (manovra Tremonti), al netto delle quote di riduzione connesse a possibili ulteriori tagli da parte della Regione, si stima che le risorse da reperire ammontino a 7,7 milioni di euro. Il bilancio presenta inoltre un alto tasso di rigidità anche sul versante delle uscite per i vincoli imposti dal Patto di stabilità che impedisce la mobilizzazione di risorse, che pure sono nella disponibilità dell’Amministrazione. La Provincia nel rendere nota l’intenzione di confermare lo stanziamento di specifiche risorse a sostegno dei soggetti colpiti dalla crisi, nei termini generali previsti dall’accordo del 13 marzo 2010 nonché quello relativo alla compartecipazione 2011 al fondo Regionale destinato alle PMI, per una quota di € 200.000,00, e nell’intento di rispettare le convenzioni a supporto del sistema socio-culturale locale, precisa che l’obbiettivo di equilibrio del bilancio sarà perseguito: a) sul piano delle uscite puntando all’efficientamento della spesa in ogni settore e, pur nel rispetto degli impegni di ricollocazione dei precari, al contenimento della spesa per il personale; b) sul piano delle entrate contando sul reperimento di nuove risorse mediante un’opera, già avviata, di rimodulazione e di contrasto all’evasione, di tributi di sua pertinenza quali quelli sui passi carrabili, sui pozzi e sui cartelli pubblicitari, nonché attraverso l’attuazione di un programma di alienazione di immobili di sua proprietà. I proventi derivanti dalla vendita di tali immobili saranno destinati per la parte capitale all’abbassamento del livello d’indebitamento dell’Ente, per la quota di plusvalenza alla copertura del fabbisogno annuo. Le OO.SS. esprimono soddisfazione per l’orientamento della Provincia in ordine alle misure generali di sostegno al lavoro e a favore di persone e famiglie messe in difficoltà dalla crisi e apprezzano lo sforzo avviato sul piano della lotta all’evasione dei tributi locali, scelta essenziale per dare equità al prelievo fiscale, anche a livello territoriale. IN CONSIDERAZIONE di quanto sopra espresso, sulla base delle verifiche effettuate sull’efficacia delle misure anti-crisi adottate nel biennio precedente e nel rispetto delle linee di azione condivise nei Protocolli resi operativi a partire dal giugno 2009, LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE: L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE MANTERRÀ IN ESSERE, CON RISORSE PROPRIE E PARTECIPATE, PER L’ANNO IN CORSO TUTTI GLI ASSI DEL FONDO ANTI-CRISI PER UN TOTALE DI 685.000,00 €. • Per le agevolazioni tariffarie su acqua e rifiuti, a favore delle famiglie colpite dalla crisi, saranno utilizzati € 100.000,00, ai quali si aggiungeranno € 100.000,00 impegnati da Marche Multiservizi nel 2010 e non ancora utilizzati. Altresì verrà data proroga, con carattere di urgenza, al protocollo scaduto il 31/12/2010, fermo restando che i CIOF continuano ad accogliere le richieste di agevolazione. • All’azione di microcredito saranno destinati complessivamente € 150.000,00 per la copertura degli interessi passivi ed € 235.000,00 per il fondo di garanzia.  Per ogni misura sarà effettuata, entro il 30 giugno p.v., una verifica di congruità e valutate eventuali necessità emergenti da finanziare con un importo di € 100.000,00. L’AMMINISTRAZIONE DESTINERÀ, ATTINGENDO ALLE RISORSE COMUNITARIE, PREVIO CONFRONTO IN SEDE DI COMMISSIONE PROVINCIALE LAVORO 7 MILIONI DI EURO PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO E LAVORO DELLE PERSONE COINVOLTE NELLA CRISI ECONOMICA, AL FINE DI FAVORIRNE LA RICOLLOCAZIONE O, COMUNQUE, PIÙ IN GENERALE, INNALZARNE L’OCCUPABILITÀ. • Sulla base dei dati oggi disponibili si prevede che in tali attività saranno coinvolti circa 8.000 lavoratori di cui circa 6.000 beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga e oltre 2.000 lavoratori interessati da procedure di mobilità ex legge 223/91 e 236/93 nonché giovani e disoccupati in genere. • Le parti convengono sulla necessità di sviluppare, sempre in sede di Commissione Provinciale Lavoro, apposita riflessione per individuare strumenti utili a fronteggiare l’emergenza occupazionale giovanile; • L’Ente avvierà, entro il 31 marzo p.v., uno specifico confronto con le OO.SS., sul processo di riorganizzazione delle proprie attività, puntando ad attivare un percorso teso a combinare l’efficienza amministrativa con la qualificazione e la valorizzazione del personale. L’Amministrazione conferma l’impegno a proseguire nel percorso di reinternalizzazione di tutti i servizi attualmente gestiti tramite la CSPA e a proseguire nella gestione delle azioni finalizzate a garantire una prospettiva occupazionale stabile ai soggetti coinvolti. • L’Amministrazione s’impegna a rendersi parte attiva per promuovere la gestione associata dei servizi e delle funzioni degli Enti locali nell’ambito provinciale, nonché ad attivare, ai sensi di quanto previsto dal punto 7) dell’Accordo del 13 marzo 2010, il confronto per l’istituzione dell’Osservatorio sugli appalti dei servizi e per la definizione di un capitolato tipo condiviso, al fine di diffondere le buone prassi in materia e bloccare un possibile processo di dequalificazione dei servizi.        Pesaro, lì 26 gennaio 2011 Provincia di Pesaro e Urbino Il Presidente Matteo Ricci      L’Assessore al Bilancio Renato Claudio Minardi   Rappresentanze delle OO.SS. C.G.I.L.         C.I.S.L.         U.I.L.
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26/01/2011 Prossima puntata di Lavori in Corso
La scaletta della puntata di Lavori in corso in onda su E’tv Marche e su Tvrs a partire da venerdì 28 gennaio.      -         Nelle Marche si è rivelata spesso unitaria la lotta sindacale tra Cgil Cisl e Uil. Ascoltiamo in merito i tre segretari regionali.  -         Sanità marchigiana, contratti a tempo determinato nel comparto. La posizione delle tre confederazioni regionali  -         Sulla questione sanità deciso intervento anche delle categorie dei pensionati: la Regione rispetti gli accordi siglati in estate -         Tra le righe. Intervista a Salvo Guglielimino co-autore del libro "Il sindacato nella rete". Con prefazione di Raffaele Bonanni    Tvrs Venerdì ore 13.10 Domenica ore 00.15   E’ Tv Marche Venerdì ore 21.15 Sabato ore 20.00 Domenica ore 22.40
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26/01/2011 Mirafiori, la Cisl di Macerata dice si
L’accordo per lo stabilimento di Mirafiori firmato tra Fiat e sindacati metalmeccanici - con l’eccezione della Fiom - e approvato con referendum dai lavoratori, ha tenuto con il fiato sospeso il mondo produttivo e del lavoro italiano. Una vicenda complessa e delicata che ha visto premiati il coraggio e la responsabilità dei lavoratori che hanno scelto di scommettere sul futuro della più grande impresa privata italiana e su quello di un’intera comunità.  La Cisl di Macerata dice si all’accordo di Mirafiori, così come ha detto si a quello di Pomigliano. La crisi economica sta trasformando il mondo nel quale siamo abituati a vivere. Questo richiede a tutti lo sforzo di un cambiamento che è prima di tutto culturale. Le regole della competizione globale impongono il recupero di produttività e competitività a tutto il sistema Italia. Servono nuove regole sindacali che, senza ridurre i diritti, contribuiscano ad aumentare la qualità delle prestazioni e delle competenze delle risorse umane, in vista di una concreta partecipazione del lavoro alle decisioni strategiche dell’impresa. Il dibattito sui diritti dei lavoratori non può essere catalizzato ed esaurito dalla vicenda di Mirafiori, i cui dipendenti, pur svolgendo un lavoro logorante com’è quello della catena di montaggio, erano e restano dei privilegiati. Se applicassimo il tanto vituperato accordo ai dipendenti delle imprese metalmeccaniche maceratesi, questi vedrebbero nettamente migliorate le loro condizioni di lavoro. Prendiamo ad esempio la pausa giornaliera, che l’accordo riduce da 70 a 60 minuti. Ad ogni modo è molto di più di quanto non possa godere un qualsiasi operaio delle nostre fabbriche dove, salvo rare eccezioni, non si fanno più dei 30 minuti di pausa previsti dal contratto collettivo nazionale. Pensiamo anche ai tanti dipendenti delle imprese del settore manifatturiero maceratese, impegnati da ritmi pressanti e da condizioni difficili, spesso anche privi della possibilità di svolgere attività sindacale nei luoghi di lavoro Mirafiori è stata caricata di significati che trascendono un conflitto sindacale che, sebbene emblematico, non può e non deve essere trasformato in uno scontro politico sulle sorti di un paese, tirando impropriamente in ballo questioni di libertà e di democrazia. E’ questo il retaggio, purtroppo ancora attuale, di una visione ideologica del rapporto tra lavoro e capitale, che il sindacato deve superare entrando nel merito dei problemi senza rinunciare ad esercitare il proprio ruolo. E allora parliamo di quelli che sono davvero gli “anelli deboli” del sistema. Sono 2.241 i lavoratori licenziati nel 2010 solo nella nostra Provincia. Di essi, 1.591 non godono di alcuna indennità sostitutiva della retribuzione. Sono 1.288 i lavoratori che, nonostante gli incentivi previsti dall’iscrizione nelle liste di mobilità, durante il 2010 non sono riusciti a ricollocarsi e che, scaduti i termini di permanenza nelle liste, scivolano silenziosamente fuori dal mercato del lavoro. Pensiamo infine al fatto che solo l’11% delle nuove assunzioni sono a tempo indeterminato. Un esercito di precari, per lo più giovani, con carriere discontinue e scarsa copertura previdenziale. Senza un sindacato coraggioso, in grado di raccogliere le sfide della modernità senza fare barricate, non può esserci ripresa. Senza ripresa non ci sarà lavoro, e senza lavoro non esisteranno più diritti da tutelare.  Marco Ferracuti - Segretario Generale Cisl Macerata
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25/01/2011 proroga - BANDO ASSEGNI DI CURA
CLICCA QUI  per leggere tutto il comunicato stampa Comune di Ancona Bando Assegno di cura per anziani non autosufficienti Sono destinatari dell’assegno di cura le persone anziane non autosufficienti che, nel territorio del Comune di Ancona, permangono nel proprio contesto di vita e di relazioni attraverso interventi di supporto assistenziale gestiti direttamente dalle loro famiglie. REQUISITI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La persona anziana assistita deve: a) aver compiuto i 65 anni di età; b) essere dichiarata non autosufficiente con certificazione di invalidità pari al 100% e usufruire di indennità di accompagnamento; c) essere residente nel Comune di Ancona. Le domande dovranno essere corredate da: - certificazione ISEE anagrafica dell’anziano, riferita al periodo di imposta 2009, con un valore massimo di € 25.000,00; - copia della certificazione di invalidità civile. Possono presentare domanda: a) i familiari o conviventi; b) il soggetto incaricato della tutela dell’anziano in caso di incapacità temporanea o permanente (tutore, curatore, amministratore di sostegno); c) l’anziano solo, senza familiari, quando sia in grado di determinare e gestire le decisioni che riguardano la propria assistenza e la propria vita. LE DOMANDE DOVRANNO ESSERE PRESENTATE PRESSO GLI UFFICI DI PROMOZIONE SOCIALE DI COMPETENZA TERRITORIALE ENTRO E NON OLTRE IL 4 FEBBRAIO 2011. Nella sezione "Allegati" del Comune diancona è possibile consultare e scaricare il testo dell'avviso.
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21/01/2011 Sanità: appuntamento venerdì 4 febbraio
In questa fase, a seguito della riduzione delle risorse disponibili per la sanità, si prefigurano tagli all’occupazione e possibili ripercussioni sulla qualità dei servizi e sui costi a carico dei cittadini che si sovrappongono a  pre-esistenti criticità del Servizio Sanitario Regionale e a vere e proprie emergenze che si sono determinate come nel caso dell’avvio del Centro Unico di Prenotazione. Come Organizzazioni sindacali abbiamo avviato unitariamente un percorso, insieme alle categorie dei pensionati e del pubblico impiego, sul tema della sanità che ha prodotto un primo significativo documento sulla base del quale abbiamo sostenuto il contronto sulla modifica della Legge 13 e dal quale intendiamo ripartire per una riflessione, una proposta ed una mobilitazione sulle priorità da indicare nel confronto con la Regione Marche per la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale.ASSEMBLEA dei QUADRI e DELEGATI di Cgil-Cisl-Uil Marche venerdì 4 febbraio 2011 ore 9.30 ad Ancona presso l’Auditorium ERF (Ente Fiera)
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21/01/2011 Fincantieri: un patrimonio da non sprecare
«Fincantieri rappresenta un'eccellenza, un punto di riferimento per il lavoro e la dignità del territorio, un patrimonio da non sprecare». A parlare sono i sindacalisti del settore metalmeccanico di Ancona della Cgil, della Cisl e della Uil che hanno incontrato il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca durante la visita al cantiere di Ancona. Attualmente ci cono circa 200 lavoratori in cassa integrazione, ma saliranno a 550 su 590 se non verranno messe in campo azioni rapide. Praticamente significa la chiusra dello stabilimento. I delegati lamentano il tradimento delle aspettative circa una redistribuzione dei carichi di lavoro all'interno di Fincantieri e sotto questo aspetto lo stabilimento di Ancona è tra i più penalizzati in Italia. E' previsto l'arrivo dell'amministratore delegato della Fincantieri e un incontro con i sindacati per avere una situazione più aggiornata e capire come muoversi.
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20/01/2011 Legalità e lotta al lavoro nero
"Ad esattamente un anno dai fatti di Rosarno non possiamo che esprimere profonda preoccupazione per il perdurare di tassi molto elevati di lavoro sommerso in tutto il territorio nazionale, con pronunciate criticità nel Mezzogiorno e nel settore agricolo". Lo sostiene in una nota il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, commentando l'indagine multisettoriale "Noi Italia" presentato oggi dall'Istat, dove alle già note statistiche sugli andamenti occupazionali per quel che riguarda il mercato del lavoro, particolarmente rilevanti sono i dati che confermano l'elevato livello di ore di lavoro nero. "Il Piano di contrasto del lavoro nero al Sud promosso dal Governo, che ha coinvolto in realtà soltanto tre regioni (Calabria, Campania e Puglia) delle quattro previste, è stato certamente un segnale operativo e politico importante - sottolinea Santini - con buoni risultati di contrasto all'economia sommersa, sia in edilizia che in agricoltura, ma rimane un intervento di dimensioni troppo limitate per arginare strutturalmente il fenomeno". "E' necessario un rilancio di una cultura diffusa e promozionale della legalità - sostiene il Segretario Generale Aggiunto della Cisl - che riporti al centro la dignità della persona e una competizione sana nel mercato, nel quale non trovino più spazio le imprese o le pseudo imprese che fanno del disprezzo delle regole il proprio valore aggiunto. I dati incoraggianti sul recupero contributivo devono anche spingere il Ministero dell'Economia ad aumentare gli organici e le dotazioni degli ispettori, al fine di migliorare il contrasto al lavoro nero sia da un profilo qualitativo che quantitativo grazie ad un'azione che deve essere mirata e strategica, quanto estesa e massiccia". "Una più forte lotta al lavoro nero è fondamentale per arginare quelle azioni di dumping sociale conclude Santini - spesso favorite dal sistema di appalti e subappalti, che rischiano di mettere ai margini aziende sane già provate dalla crisi e che potranno essere invece le architravi di una ripresa economica sana e duratura". "Ad esattamente un anno dai fatti di Rosarno non possiamo che esprimere profonda preoccupazione per il perdurare di tassi molto elevati di lavoro sommerso in tutto il territorio nazionale, con pronunciate criticità nel Mezzogiorno e nel settore agricolo". Lo sostiene in una nota il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, commentando l'indagine multisettoriale "Noi Italia" presentato oggi dall'Istat, dove alle già note statistiche sugli andamenti occupazionali per quel che riguarda il mercato del lavoro, particolarmente rilevanti sono i dati che confermano l'elevato livello di ore di lavoro nero."Il Piano di contrasto del lavoro nero al Sud promosso dal Governo, che ha coinvolto in realtà soltanto tre regioni (Calabria, Campania e Puglia) delle quattro previste, è stato certamente un segnale operativo e politico importante - sottolinea Santini - con buoni risultati di contrasto all'economia sommersa, sia in edilizia che in agricoltura, ma rimane un intervento di dimensioni troppo limitate per arginare strutturalmente il fenomeno"."E' necessario un rilancio di una cultura diffusa e promozionale della legalità - sostiene il Segretario Generale Aggiunto della Cisl - che riporti al centro la dignità della persona e una competizione sana nel mercato, nel quale non trovino più spazio le imprese o le pseudo imprese che fanno del disprezzo delle regole il proprio valore aggiunto. I dati incoraggianti sul recupero contributivo devono anche spingere il Ministero dell'Economia ad aumentare gli organici e le dotazioni degli ispettori, al fine di migliorare il contrasto al lavoro nero sia da un profilo qualitativo che quantitativo grazie ad un'azione che deve essere mirata e strategica, quanto estesa e massiccia"."Una più forte lotta al lavoro nero è fondamentale per arginare quelle azioni di dumping sociale conclude Santini - spesso favorite dal sistema di appalti e subappalti, che rischiano di mettere ai margini aziende sane già provate dalla crisi e che potranno essere invece le architravi di una ripresa economica sana e duratura".Clicca qui per leggere i dati http://noi-italia.istat.it/
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20/01/2011 Parliamo di sanità a Buongiorno Marche
Venerdì 21 Gennaio  2011 a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su [ http://www.etvmarche.it/news.php ]http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si parlerà di SANITA' alla luce della nuova riforma del sistema sanitario regionale, approvata recentemente, e delle ricadute dei tagli imposti dalla manovra sul personale con LUCA TALEVI  Segretario generale FP Cisl Marche. Verrà, inoltre, fatto un focus sulla realtà della Sanità Marche Sud con GIUSEPPE DONATI   Segretario generale della FP Ascoli Piceno.Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando richieste di chiarimento ed  opinioni .
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20/01/2011 Adottiamo un sindacalista birmano
Aderisci anche tu alla campagna promossa dalla Cisl e dall'Iscos nazionale. Si tratta di una forte iniziativa di solidarietà e di gemellaggio tra la Cisl e l'FTUB, il sindacato birmano. Lotta con noi contro il lavoro forzato, la confisca delle terre, gli stupri e aiutaci a promuovere una diffusa opposizione sociale alla dittatura.http://www.youtube.com/watch?v=DSnKmvuj3Vc
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19/01/2011 Le preoccupazioni delle Organizzazioni Sindacali sulla prosecuzione lavori della Quadrilatero.
COMUNICATO STAMPA FENEAL-FILCA-FILLEA Le segreterie provinciali di Fillea Cgil - Filca Cisl – Feneal Uil esprimono forte preoccupazione per la situazione in cui versa la BTP, impresa affidataria della tratta di lavori per la Quadrilatero sull’asse Perugia-Ancona, SS76, SS318. A distanza di nove mesi dall’inizio dei lavori la situazione economica aziendale appare ancora nebulosa e le prospettive incerte. Il forte indebitamento dell’impresa e la drammatica situazione finanziaria comportano ricadute immediate sulla forza lavoro, sui fornitori, sui sub affidatari e più in generale sulle condizioni di vita e di sicurezza del personale in cantiere. Ogni mese gli stipendi subiscono dei ritardi e l’acconto spettante ai lavoratori viene erogato saltuariamente. In più la scarsità di personale impone turni lavorativi ben oltre il normale orario di lavoro. Le ricadute sulla sicurezza sono ovvie ed è giusto il caso di ricordare l’incidente mortale avvenuto poco prima di Natale sulla tratta Foligno-Macerata dell’opera. Le condizioni logistiche di cantiere sono ai limiti della decenza. Tanto che a tutt’oggi non è presente nei cantieri l’infermeria, gli spogliatoi, nè un servizio navetta che consenta ai dipendenti trasferisti di raggiungere la più vicina stazione ferroviaria (Fabriano). Inoltre, i campi base non sono stati asfaltati e sono privi di servizio lavanderia. La preoccupazione si estende alle ditte subaffidatarie e ai loro dipendenti, ad oggi tutte le imprese che lavorano per la BTP hanno anticipato i trattamenti economici, senza di fatto percepire i dovuti pagamenti. Questo comporta l’aggravamento della situazione finanziara, già complicata, delle aziende del territorio e dell’indotto della zona montana. A tutto ciò si somma la scarsa trasparenza e l’inaffidabilità dell’azienda nelle relazioni sindacali, le lacune organizzative e i vizi di comunicazione che contraddistinguono il rapporto dipendente-azienda. Nel corso dei diversi mesi sono stati svolti diversi incontri con l’azienda, ma la condizioni di fondo non sono cambiate. Nel mese di dicembre le OO.SS. hanno presentato una piattaforma per il contratto integrativo di cantiere ed erano state date due date per iniziare la discussione: l’azienda ha negato la sua disponibilità rimandando a data da destinarsi il primo incontro. L’opera dovrebbe durare quattro anni, i primi mesi si è lavorato sotto organico e in condizioni emergenziali: l’auspicio è una rapida svolta nelle situazioni di cantiere, il rischio l’incancrenimento delle relazioni azienda-sindacato e azienda-lavoratore. Chiediamo, pertanto, l’intervento immediato della politica, in primis la Regione Marche, in qualità di socio della Quadrilatero per dare risposte urgente ai lavoratori e alle imprese del territorio coinvolte in questa importante opera infrastrutturale. Per questo, ribadiamo l’urgenza di istituire un tavolo tecnico, possibilmente interregionale, con l’obiettivo di monitorare tutti quei problemi di ordine  societario e finanziario. Rimangono comunque forti le nostre perplessità sul proseguo dei lavori per le obiettive difficoltà economiche-finanziarie che sta attraversando l’azienda esecutrice dei lavori. Per tutti i motivi sopraesposti i cantieri di Borgo Tufico e Cancelli hanno proclamato lo stato di agitazione, se non interverranno novità nella giornata di venerdì si andrà allo sciopero generale. 19/01/2011
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19/01/2011 Quadrilatero: è urgente istituire un tavolo tecnico
COMUNICATO STAMPALe segreterie provinciali di Fillea Cgil - Filca Cisl – Feneal Uil esprimono forte preoccupazione per la situazione in cui versa la BTP, impresa affidataria della tratta di lavori per la Quadrilatero sull’asse Perugia-Ancona, SS76, SS318. A distanza di nove mesi dall’inizio dei lavori la situazione economica aziendale appare ancora nebulosa e le prospettive incerte. Il forte indebitamento dell’impresa e la drammatica situazione finanziaria comportano ricadute immediate sulla forza lavoro, sui fornitori, sui sub affidatari e più in generale sulle condizioni di vita e di sicurezza del personale in cantiere. Ogni mese gli stipendi subiscono dei ritardi e l’acconto spettante ai lavoratori viene erogato saltuariamente. In più la scarsità di personale impone turni lavorativi ben oltre il normale orario di lavoro. Le ricadute sulla sicurezza sono ovvie ed è giusto il caso di ricordare l’incidente mortale avvenuto poco prima di Natale sulla tratta Foligno-Macerata dell’opera. Le condizioni logistiche di cantiere sono ai limiti della decenza. Tanto che a tutt’oggi non è presente nei cantieri l’infermeria, gli spogliatoi, nè un servizio navetta che consenta ai dipendenti trasferisti di raggiungere la più vicina stazione ferroviaria (Fabriano). Inoltre, i campi base non sono stati asfaltati e sono privi di servizio lavanderia. La preoccupazione si estende alle ditte subaffidatarie e ai loro dipendenti, ad oggi tutte le imprese che lavorano per la BTP hanno anticipato i trattamenti economici, senza di fatto percepire i dovuti pagamenti. Questo comporta l’aggravamento della situazione finanziara, già complicata, delle aziende del territorio e dell’indotto della zona montana. A tutto ciò si somma la scarsa trasparenza e l’inaffidabilità dell’azienda nelle relazioni sindacali, le lacune organizzative e i vizi di comunicazione che contraddistinguono il rapporto dipendente-azienda. Nel corso dei diversi mesi sono stati svolti diversi incontri con l’azienda, ma la condizioni di fondo non sono cambiate. Nel mese di dicembre le OO.SS. hanno presentato una piattaforma per il contratto integrativo di cantiere ed erano state date due date per iniziare la discussione: l’azienda ha negato la sua disponibilità rimandando a data da destinarsi il primo incontro. L’opera dovrebbe durare quattro anni, i primi mesi si è lavorato sotto organico e in condizioni emergenziali: l’auspicio è una rapida svolta nelle situazioni di cantiere, il rischio l’incancrenimento delle relazioni azienda-sindacato e azienda-lavoratore. Chiediamo, pertanto, l’intervento immediato della politica, in primis la Regione Marche, in qualità di socio della Quadrilatero per dare risposte urgente ai lavoratori e alle imprese del territorio coinvolte in questa importante opera infrastrutturale. Per questo, ribadiamo l’urgenza di istituire un tavolo tecnico, possibilmente interregionale, con l’obiettivo di monitorare tutti quei problemi di ordine societario e finanziario. Rimangono comunque forti le nostre perplessità sul proseguo dei lavori per le obiettive difficoltà economiche-finanziarie che sta attraversando l’azienda esecutrice dei lavori. Per tutti i motivi sopraesposti i cantieri di Borgo Tufico e Cancelli hanno proclamato lo stato di agitazione, se non interverranno novità nella giornata di venerdì si andrà allo sciopero generale.
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19/01/2011 Collegato lavoro: 4 giorni al termine dell'impugnazione conciliativa
La legge 183/2010 (collegato lavoro) ha introdotto importanti modifiche in tema di impugnazione della cessazione del rapporto di lavoro.Se il tuo contratto di lavoro a tempo determinato è scaduto e ritieni non corretta la sua instaurazione o i motivi per cui è stato stipulato, se sei un lavoratore somministrato o in appalto ma la tua prestazione era diversa da quanto previsto dalle leggi e dai contratti, se il tuo contratto a progetto o in collaborazione era in realtà lavoro subordinato, hai tempo 60 giorni dalla cessazione del contratto, o se già scaduto dall’entrata in vigore della nuova legge, ovvero entro il 23 gennaio 2011, per impugnare eventuali anomalie e chiedere il riconoscimento del rapporto di lavoro a tempo determinato in capo alla ditta, azienda, committente ove prestavi attività.Gli Uffici vertenze della CISL, gli operatori di Federazione, le RSU aziendali ti potranno essere di aiuto, rivolgiti al sindacato CISL per verificare la tua posizione, il tuo contratto, intraprendere la migliore azione di tutela possibile.La decadenza dei termini si applica anche per i trasferimenti di azienda e del lavoratore.Coordinamento Nazionale Uffici VertenzeClicca sul seguente link per scaricare la modulistica: http://www.scribd.com/full/47186327?access_key=key-1vqk8vavowr2lpoq86ybPer ulteriori riferimenti normativi www.lavoro.gov.it
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18/01/2011 13 gennaio 2011: sottoscritta l'intesa istituzionale sugli ammortizzatori in deroga
"Nell'intesa - dichiara Tonino Bori della CISL Regionale che esprime un giudizio positivo - viene confermato sostanzialmente l'impianto del 2010. Vengono definite le risorse da spendere nel 2011 che ammontano a 49 milioni di Euro che sono di fatto le economie realizzate nella gestione degli ammortizzatori in deroga nelle Marche negli anni 2009/2010. A queste - afferma il dirigente sindacale - ci aspettiamo si aggiungano ulteriori risorse appositamente dedicate per l'anno 2011 come previsto dall'art. 1 della legge di stabilità. Le novità più rilevanti nell'intesa raggiunta nelle Marche - conclude Bori - è l'estensione degli ammortizzatori in deroga alle Imprese industriali fino a 50 dipendenti. A queste imprese viene assegnato complessivamente un budget di spesa massimo di 5 milioni di Euro.18 gennaio 2011 In allegato i due documenti
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
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14/01/2011 La Cisl apre una sede al porto di Ancona
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