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03/05/2023 Civica benemerenza per Neli Isaj Presidente ANOLF Marche Giacchetti: “ Riconoscimento all’impegno quotidiano per l’integrazione dei migranti grande soddisfazione per l’ANOLF Marche”
La città di Ancona si appresta a conferire la civica benemerenza a Neli Isaj, Presidente dell'ANOLF Marche, in riconoscimento del suo costante impegno a favore dell'integrazione dei cittadini immigrati residenti nella città. «La civica benemerenza a Neli  è un riconoscimento alla sua dedizione e al suo costante impegno a favore dell'integrazione dei cittadini immigrati nella città di Ancona, e soprattutto è fonte di grande orgoglio e soddisfazione per tutta l’ANOLF Marche» -  ha commentato Massimo Giacchetti, coPresidente ANOLF Marche. Neli Isaj, di origine albanese, ha iniziato il suo percorso come volontaria dell'ANOLF nel 2002, occupandosi in prima persona dell'assistenza e della consulenza per i cittadini immigrati in città. Grazie alla sua dedizione e alla sua esperienza, presto è diventata un punto di riferimento per tutte le comunità etniche di Ancona. In seguito, Neli Isaj ha partecipato attivamente alla gestione di importanti progetti europei per l'integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati politici, collaborando con il Comune di Ancona e diventando referente responsabile per l'ANOLF del Progetto SAI "Ancona Città d'Asilo" e coordinatrice del progetto "Non Sei Solo", in convenzione con la Prefettura di Ancona. Ma il suo impegno non si è limitato alla sola attività di volontariato. Neli Isaj ha anche ricoperto importanti cariche istituzionali a livello locale e regionale, come Consigliere Straniero Aggiunto nel Consiglio Comunale di Ancona, Vice Presidente della Consulta Regionale per l'Immigrazione e componente del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione presso la Prefettura di Ancona.
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03/05/2023 CGIL CISL UIL Marche: "Le Lavoratrici marchigiane dimenticate in piazza a Bologna il 6 maggio"
Le donne continuano ad essere i soggetti deboli del mercato del lavoro marchigiano, anche gli ultimi dati confermano il divario di genere riguardante l’occupazione: rispetto al 75% degli uomini, solo il 59,7% di donne sono occupate con un gap di oltre 15 punti; ancora più allarmante il dato riguardante l’inattività: il 34,9% di donne inattive rispetto al 21,5% degli uomini; circa 163.000 donne nelle Marche non cercano neanche più lavoro « una rassegnazione che comporta una dispersione di energie, potenzialità, talenti e che impoverisce la nostra comunità e il nostro tessuto produttivo.- commentano Loredana Longhin, Cgil Marche, Cristiana Ilari, Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Uil Marche -  Le donne spesso non lavorano o continuano a lavorare poco e male.»  Anche il problema della qualità del lavoro colpisce maggiormente le donne: il rapporto Inail segnala la crescita del fenomeno  delle dimissioni delle lavoratrici madri: 1156 nel 2021 rispetto alle 759 del 2020. «E quando il lavoro c’è per le donne è troppo spesso a tempo determinato, in part time, con orari ridotti quindi con bassa retribuzione, e con un divario salariale di genere, se consideriamo la parte variabile della retribuzione, stimato al 25% nel privato e al 17% nel pubblico.  – continuano le sindacaliste - Disoccupate, inattive, lavoratrici più povere, con carriere più discontinue o mansioni più basse, sovente non valorizzate rispetto alle loro competenze oppure, al contrario, con bisogni formativi fondamentali per l’accesso al lavoro, con maggiori carichi di cura della famiglia, sempre più sproporzionati in relazioni alle dinamiche demografiche. »  La complessità del contesto regionale è fatta di debolezze ormai stratificate  tali da esigere chiavi di lettura condivise per elaborare proposte fattive frutto dell’ascolto e del dialogo con i soggetti sociali, a partire dal Sindacato confederale che rappresenta migliaia di lavoratrici marchigiane. «Un ascolto e un dialogo che ancora una volta purtroppo registriamo come deficitario : basti pensare al  prossimo convegno sulla "Parità di genere nel mondo del lavoro",  organizzato dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche per il 6 maggio, senza  dare voce alle tante lavoratrici marchigiane, evitando qualsiasi confronto con il Sindacato che le rappresenta.  – denunciano Longhin, Ilari e Mazzucchelli - Lavoratrici marchigiane che dalla piazza di Bologna, alla manifestazione unitaria del 6 maggio organizzata da CGIL CISL UIL,  faranno sentire chiaro il loro dissenso contro scelte politiche regionali e nazionali che non le tutelano.  Abbiamo invece bisogno di politiche che affrontino le problematiche del lavoro femminile partendo dai bisogni reali. - rilanciano  e concludono le Segretarie regionali di Cgil Cisl Uil -  Più lavoro di qualità, più formazione mirata, contrasto alla povertà educativa e forte investimento sull’innalzamento delle competenze, più sicurezza e legalità, un welfare strutturato e strutturale con servizi che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione dei carichi familiari. Nella consapevolezza che non c’è vero sviluppo senza equità e parità di genere, non c’è vera crescita senza l’inclusione e la valorizzazione delle donne nel mercato del lavoro.»
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03/05/2023 Piano Socio Sanitario Regionale, sindacati e Regione a confronto a Senigallia
Sono molte le domande alle quali il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e l’Assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, saranno invitati a rispondere oggi 3 maggio alle ore 16:00 all’Auditorium San Rocco di  Senigallia. CGIL CISL UIL di Senigallia hanno appena ultimato le assemblee dall’interno della zona senigalliese fino alla spiaggia di velluto per dare voce ai cittadini, agli associati, pensionati e lavoratori e per illustrare loro il nuovo piano socio sanitario.   Nel metodo segnalano che in primo luogo questo confronto, va ricondotto alla sede naturale della discussione, che in gran parte non si è svolta, con le Segreterie Regionali di CGIL CISL UIL, solo dopo si potrà entrare nel merito delle specificità territoriali. Nel merito, denunciano il collasso del sistema sanitario pubblico. I cittadini, gli associati hanno rappresentato una situazione gravissima, sia a Senigallia che nei comuni dell’entroterra. Il sistema sanitario pubblico, non sempre riesce a garantire le prestazioni sanitarie fondamentali, soprattutto per quanto riguarda gli anziani. Situazioni che si aggravano con i servizi per i disabili e i malati psichici totalmente destrutturati.   CGIL, CISL e UIL di Senigallia, intendono chiedere a gran voce alla Giunta Regionale quali siano le risorse e le modalità organizzative dei servizi territoriali ed ospedalieri: come ridurre i tempi di attesa? Tempi attesa lunghissimi che sono il principale fattore del ricorso alla sanità privata a pagamento e alla mobilità passiva. Su 500 pagine del Piano Socio Sanitario Regionale non c’è il minimo tentativo di analizzare lo stato della domanda e dell’offerta né viene indicato alcun impegno programmatico e concreto per i tre anni di vigenza del piano. Come verrà rafforzata la sanità sul territorio, come previsto anche dal PNRR? E’ urgente fermare la privatizzazione della sanità. Vogliamo continuare a depredare la dignità professionale del personale, dicono i sindacati ? Urge un massiccio piano di assunzioni e rendere efficace e capillare la rete dell’emergenza-urgenza. Per non parlare delle Case della Salute e degli Ospedali di Comunità: continuiamo a lasciare abbandonate le aree interne? I sindacati ritengono ingiustificata la mancata realizzazione di un Ospedale di Comunità a Senigallia Qualificazione, razionalizzazione e sviluppo delle reti ospedaliere e territoriali: cosa succederà? A quando la riqualificazione dei Distretti Sanitari?   E le risorse da dedicare alla prevenzione? Vanno definiti subito il Piano Mirato e i Piani Tematici di Prevenzione. Il Piano Socio Sanitario Regionale necessità di definire le risorse finanziare, strumentali di personale, le tempistiche e il crono-programma di tutte le azioni solo sommariamente elencate; non può rimanere un semplice elenco delle azioni da mettere in campo. CGIL, CISL e UIL chiedono un vero confronto a livello regionale e territoriale per avere elementi certi e definiti di programmazione territoriale sanitaria.  
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02/05/2023 Decreto Lavoro giudizio in chiaro scuro
Valutazione CISL e UIL su Decreto Lavoro presentato dal Governo nel servizio del  TGR Marche 
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01/05/2023 CGIL CISL UIL MARCHE: PRIMO MAGGIO A CANTIANO CELEBRANDO I 75 ANNI DELLA COSTITUZIONE E ALL’INSEGNA DELLA SOLIDARIETA’
CGIL CISL UIL Marche insieme per un Primo Maggio celebrando  i 75anni della Costituzione e all’insegna della solidarietà. In occasione della Festa dei lavoratori,  i sindacati oggi a Cantiano, in provincia di Pesaro e Urbino,  in piazza Luceoli, dove sono intervenuti il Sindaco, Alessandro Piccini e i segretari regionali di  CGIL CISL UIL, Giuseppe Santarelli, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli.   «Non siete soli....ci siamo e continueremo ad esserci»: così Marco Ferracuti, segretario regionale CISL Marche, ha chiuso oggi il suo intervento. Ferracuti ha invitato a guardare avanti: «Oggi siamo convinti che Cantiano possa invece diventare simbolo di successo. Tutte le istituzioni (Regione e Governo) devono fare la loro parte, essere semplicemente conseguenti alle promesse fatte nei giorni successivi all’alluvione». Come agire? « Occorre lavorare su due piani: sviluppo vocazionale  che tenga conto delle specificità e siano garantiti ammortizzatori sociali. Poi agire sulla prevenzione. Se le risorse spese per la ricostruzione si fossero investite per la prevenzione si sarebbe speso meno ed evitate sofferenze». Un appello alle istituzioni: « Le risorse ci sono, le istituzioni devono dare prova di essere capaci di progettare, pianificare ed essere veloci nella realizzazione. Una visione che sembra non esserci, assenza figlia di mancanza di idee e  della sindrome dell’istante, legata alla tentazione che  i progetti diano risultati entro la legislatura. Serve invece farsi carico del futuro..  Cgil, Cisl e Uil continueranno a stare al vostro fianco». La scelta del luogo non è casuale: come è noto, il comune di Cantiano è stato tra i più colpiti dall’alluvione del settembre 2022 e per questo, i sindacati confederali hanno festeggiato il Primo Maggio come giornata di riflessione e di proposta sui temi del lavoro ma anche come occasione di solidarietà. Il tutto donando alla locale amministrazione,  cinquantamila euro, parte della cifra raccolta nel corso della sottoscrizione avviata dalle tre sigle nei giorni successivi all’alluvione, cui hanno aderito tanti cittadini e associazioni da tutta Italia. La somma sarà destinata alla riqualificazione di una sala polivalente, luogo fondamentale per le relazioni sociali del paese. La scelta di celebrare la Costituzione si lega ai temi stessi sanciti dalla Carta come il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione e al ripudio della guerra e  permette di rilanciare i  valori di libertà, democrazia, uguaglianza, in un momento ancora difficile per le Marche. Il 2023 segna ancora una profonda situazione d’incertezza per l’economia locale che non ha recuperato, nonostante la crescita soft del post pandemia, i livelli occupazionali degli anni passati. Le maggiori difficoltà restano per  le donne e  soprattutto per i giovani alle prese spesso con un lavoro povero, discontinuo e precario. Da circa due mesi, si stanno svolgendo assemblee nei luoghi di lavoro  per presentare il documento unitario #versoMarche2025 promuovendo nei territori l’idea di sviluppo di  CGIL CISL UIL con particolare riferimento alla necessità: di legare all’ammodernamento dei settori produttivi la formazione degli addetti, di dare impulso ad un lavoro di qualità sicuro e adeguatamente retribuito, di puntare  ad un rafforzamento della sanità territoriale pubblica e delle infrastrutture, materiali e immateriali. L’occasione del Primo Maggio rappresenta per CGIL CISL UIL una giornata per rimettere al centro i temi del lavoro e della transizione tecnologica e ambientale su cui bisogna colmare al più presto i ritardi accumulati e sui quali la Regione continua a non dare risposte adeguate.          A livello nazionale la città di  Potenza, in Basilicata,   è stata scelta da CGIL CISL UIL come città simbolo della difficile situazione del meridione ma anche come luogo dal quale può partire una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud. Inizio previsto  ore 10.30 con gli interventi delle delegate, dei delegati e pensionati, ai quali seguiranno le conclusioni dei tre Segretari Generali UIL, CISL, CGIL: Bombardieri, Sbarra, Landini.        
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28/04/2023 Carenza medici e le criticità della sanità marchigiana Intervista di Radio Arancia a Gabriele Brandoni, Segretario Generale CISL Medici
Carenza medici e le criticità della sanità marchigiana: intervista radiofonica a cura di Luigi Brecciaroli per Radio Arancia  a Gabriele Brandoni, Segretario Generale CISL Medici Marche   
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28/04/2023 “Un’alleanza per liberare le Marche dall’amianto entro il 2030”
Quest’anno ricorrono 31 anni dalla legge 27.03.1992 n. 257, che ha messo al bando l’amianto, secondo un programma di dismissioni diretto a vietare l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la sua produzione. L’applicazione di questa fondamentale normativa di civiltà si è, però, scontrata da subito con: Ø  la progressiva scoperta della diffusione di materiali e prodotti di amianto in Italia in quantità enormi, probabilmente non conosciuti e forse mai del tutto conoscibili; Ø una serie di ostacoli complessi e di difficile risoluzione. Pertanto, in Italia e nelle Marche, vi è ancora una altissima presenza di amianto. Per tali motivi, si è andata diffondendo nell’opinione pubblica una convinta e preoccupata sensibilità al problema, considerato che, se non si intervenisse con urgenza e determinazione, si rischierebbe di convivere con l’amianto ancora a lungo. Nelle Marche il dato relativo alla presenza di amianto è allarmante, dai dati rilevati dal sito del Ministero della Transizione Ecologica (al 31.12.2020), emerge che le Marche sono tra le regioni maggiormente virtuose nelle azioni di censimento/mappatura dell’amianto, ma anche che la rilevazione si ferma al 2017. Nella Banca dati amianto risultano 108.000 mila siti interessati alla presenza della fibra al 2020, di cui il 55% dei dati è riconducibile a due sole regioni: il Piemonte e le Marche. La superficie mappata nella nostra regione risulta essere di circa 7.400.441 mq, a fronte di un dato nazionale di 36.457.019 mq. A fronte di questo dato risulta, però, che dalla mappa, pubblicata sul sito del Ministero della Transizione Ecologica, relativa allo stato delle bonifiche dei siti di amianto (dati rilevati al 31.12.2020), risulta che nelle Marche, a fronte di un importante dato positivo sul censimento/mappatura, è stata realizzata una limitata bonifica totale o parziale dei siti segnalati. A fronte di questi dati, già di per sé non positivi, è possibile negativamente aggiungere il dato sulle discariche presenti in Italia ai fini dello smaltimento. Come è noto, infatti, il numero delle discariche operative in Italia è particolarmente basso (complessivamente risulta essere, nell’anno 2019, in numero di 19: di cui 15 discariche per rifiuti non pericolosi e 4 per rifiuti pericolosi) e, pertanto, completamente insufficiente ad accogliere il materiale bonificato annualmente, mentre nelle Marche non risultano né discariche né siti di stoccaggio relativi allo smaltimento di amianto.   Tutto ciò produce ovviamente un grande allarme sociale per le gravi conseguenze per la salute di lavoratori e cittadini derivanti dall’esposizione alle fibre di asbesto che ogni anno producono un numero elevatissimo di malattie gravi e mortali. A livello mondiale, il numero di patologie amianto correlate è stato stimato intorno a 230.000 decessi/anno. In Italia, sono stati stimati circa 4.500 decessi/anno attribuibili all’asbesto, di cui 1.500 circa per mesotelioma, 58 per asbestosi, 3.000 per tumore polmonare e 15 per tumore ovarico (fonte: Istituto Superiore di Sanità). Nelle Marche risulta che le patologie, correlate all’asbesto, hanno causato un alto numero di decessi stimati, nell’anno 2020, in complessivi 180 casi, così ripartiti: 50 decessi per mesotelioma, 100 per tumore polmonare da amianto e 30 per altre malattie asbesto correlate. Per quanto riguarda i dati epidemiologici dal 1996 al 31 dicembre 2020, nell’intera regione sono stati registrati 743 casi di mesotelioma, 575 maschi (78%) e168 femmine (28%). Dei 735 casi certi, probabili e possibili (8 casi sono in fase di definizione), il 93% sono pleurici (680 casi), il 7% peritoneali (51 casi), 2 casi del pericardio e 2 casi della tunica vaginale del testicolo. La metà dei casi registrati nell’intero periodo di rilevazione provengono dalla provincia di Ancona (354 casi, in pratica il 48%), 156 casi sono di Pesaro – Urbino (21%), 111 casi Macerata (15 %), 61 casi Fermo (8%) e 53 casi Ascoli Piceno (7%). Anche per il solo anno 2020 i casi registrati sono per la metà esatta relativi alla provincia di Ancona (24 casi).   Per questi motivi, le organizzazioni sindacali CGIL – CISL – UIL si pongono, con l’iniziativa odierna, l’obiettivo di costruire un’ampia alleanza tra istituzioni, pubbliche amministrazioni, parti sociali e associazioni private attive in questo ambito di rischio, per rimettere al centro del dibattito e del confronto politico il tema dell’amianto. Confronto che abbia al centro i seguenti punti strategici per liberare le Marche dall’amianto entro il 2030: Ø potenziamento della mappatura dei siti di amianto nella regione Marche, ai fini di un suo aggiornamento e completamento; Ø accelerazione della sorveglianza sanitaria, per una sempre maggior diffusione nei confronti degli ex esposti professionali e degli esposti ambientali e lavorativi, anche attraverso lo sviluppo e la promozione di una sorveglianza attiva secondo modalità personalizzate; Ø intervento con finanziamenti specifici, in aggiunta a quelli già previsti, per le bonifiche dell’amianto a favore degli edifici pubblici e privati, Ø realizzazione di un sistema di controllo della tracciabilità dell’amianto bonificato e sviluppo di una forma di controllo sulle merci in entrata nella nostra regione che contengono amianto; Ø sostegno con finanziamenti mirati alla ricerca e alla cura delle malattie dovute all’amianto (patologie asbesto correlate) valorizzando anche le valide esperienze marchigiane già realizzate o in fase di realizzazione; Ø creazione di adeguate discariche di prossimità (per le esigue quantità) per il conferimento dell’amianto bonificato; Ø potenziamento del Registra Nazionale Mesoteliomi alimentato dal Centro Operativo Regionale delle Marche, anche coinvolgendo l’Inail regionale; Ø elaborazione di un piano di informazione e comunicazione (comunicazione del rischio permanete per l’amianto).  
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27/04/2023 Consiglio Generale CISL Marche, Rossi: "Lavoro e sviluppo. Pronti alla mobilitazione "
Si è svolto oggi il consiglio generale della CISL Marche, un appuntamento centrale e significativo per il sindacato con il segretario generale Sauro Rossi autore di un intervento di particolare interesse, giocato sui valori identitari e sulle prospettive. Quanto ai valori, Rossi ha esordito sottolineando le recentissime celebrazioni del 25 Aprile, con l’iniziativa di Milano che ha visto la presenza del segretario  generale  Gigi Sbarra, ed evocando le prossime per la ricorrenza del 1° Maggio. Come dire che il tema del lavoro è in legame stretto, non solo temporale, con quello della libertà e della democrazia, argomenti che la CISL coltiva come dimostra anche la recente manifestazione organizzata all’Università di Camerino, un concorso indetto dalla Fnp Marche tra le scuole maceratesi sul valore e l’attualità della nostra carta costituzionale. Un messaggio ai giovani, ma anche la citazione (Tina Anselmi) di esempi di come la memoria si tramandi con azioni concrete. Valori, ma anche concretezza quotidiana. Il segretario Rossi ha indicato tre punti focali del prossimo agire: la nuova fase di mobilitazione nazionale e, in parallelo,  quella regionale; l’iniziativa della raccolta firme sulla proposta di legge d’iniziativa popolare sulla partecipazione e il piano di proselitismo. Cosa lega questi temi? «Il raccordo - ha osservato Rossi - che dobbiamo assicurare, con coerenza e responsabilità, tra visione e dati di realtà. Da sempre la Cisl si fa interprete di un modello di sviluppo sostenibile che faccia perno sulla logica pattizia e su un costante confronto tra istituzioni e parti sociali per individuare le soluzioni più appropriate  per combinare crescita economica ed equità sociale. Era un approccio valido per i tempi durissimi della pandemia ma conserva tutto il suo rilievo anche oggi che si debbono fronteggiare poderose spinte inflattive, arginare chiare derive speculative, salvaguardare il potere d’acquisto di salari e pensioni, dare qualità al lavoro, ammodernare tutti i settori produttivi, potenziare le reti infrastrutturali, perseguire equità attraverso la riforma di previdenza e fisco». Definiti i temi, ecco gli interlocutori, dal Governo alla Regione. Si parte dalla premier Meloni e dall’agire del Governo da lei guidato. «Nello scorso autunno e a fine anno, in occasione del varo della Legge di bilancio, il Governo Meloni, oltre che adottare misure di sostegno ad imprese e famiglie sul caro-energia, si era dichiarato disponibile a valorizzare il confronto e aveva annunciato l’apertura di  tavoli su sicurezza lavoro, previdenza e fisco. Stante quest’approccio, così come era accaduto con il Governo Draghi, avevamo ritenuto fuori misura ed inappropriata, l’alzata di scudi di Cgil e Uil che  ponevano lo sciopero a monte e non a valle del confronto, tradendo pregiudiziali ideologiche da cui è sempre bene guardarsi. In questo scorcio 2023 però nessuno dei percorsi annunciati di confronto ha avuto una sua concretizzazione. Nemmeno il Def recentemente illustrato risponde alle necessità. Ha un carattere eccessivamente difensivo, non offre risposte alle esigenze di rinnovo dei contratti pubblici, al contrasto del fiscal-drag, al mantenimento per il 2024 dei livelli di taglio del cuneo contributivo a favore delle retribuzioni medio-basse, al contenimento delle spinte inflattive. Da qui deriva la necessità di avviare una nuova fase di mobilitazione». Dal fronte nazionale lo sguardo si rivolge alla Regione: «Il confronto con la Regione  - sono le parole del segretario Rossi - risulta altalenante, disorganico, poco concreto. Ad eccezione sul piano generale di alcuni passaggi sulle politiche dello sviluppo e del lavoro e, sul piano settoriale, di ciò che ha prodotto, ad oggi, il  Tavolo della moda, in cui si è riusciti a legare buoni propositi e misure operative, facciamo i conti con incertezze ed evasività. Un aspetto che accomuna Il Governo regionale a quello centrale è l’approccio controfattuale (di negazione della realtà) che mostrano, rispettivamente, con grande disinvoltura, ad esempio su temi come quelli dei Pronto soccorso e dell’immigrazione». Temi generali, ma anche riferimenti specifici: «Per stare alle contraddizioni della Regione. Nei Pronto soccorso manca personale; sono strutture in difficoltà anche perché debbono fronteggiare richieste (codici bianchi e verdi) che non sono appropriate e dovrebbero essere filtrate da altre strutture territoriali; sono da ridurre perché in numero superiore a quanto previsto dalle norme. Cosa prevede la Regione nella bozza di Piano sociosanitario? L’incremento del numero. Vi sono poi anche altri segnali peculiari che la Regione, per quanto in modo disordinato, manda. L’interlocuzione privilegiata va assicurata alle imprese. E già su questo ci sarebbe da ridire. Infatti poi avvalla iniziative come quella del prossimo 6 maggio, dove su parità di genere nel mondo del lavoro, non ritengono di raccogliere alcuna voce sindacale. E parlando d’imprese pensa a mondi specifici (e assai poco rappresentativi della realtà marchigiana). Infatti firma un Protocollo sullo sviluppo solo con Confindustria. Siamo a livelli quasi paradossali, ma proprio queste difficoltà ci debbono portare a non deflettere rispetto all’intento di far conoscere anche fuori dai palazzi regionali le nostre proposte. Se poi, entro l’estate, non dovessimo trovare concrete risposte, a cominciare dai contenuti di atti come il Pssr, dovremo alzare l’asticella». Valori fondanti, interlocutori diversI, rapporti con le Istituzioni, ma l’azione Cisl resta ben radicata al territorio e legata alle persone. «Oggi, di fronte alle nuove dinamiche demografiche e socio-economiche, dobbiamo provare a fare un altro scatto: qualificare le azioni di proselitismo. Di fronte alla potente spinta dell’artificialità, ai suoi aspetti accattivanti ma nel contempo insidiosi e pervasivi c’è un solo elemento che ci permette di contrastare il suo effetto spiazzante: il tasso unico ed irripetibile di umanità che sprigioniamo nella relazione diretta con le altre persone. Relazione diretta che ovviamente può appoggiarsi anche sui più evoluti mezzi comunicativi ma, in ogni frangente deve saper esprimere senso di cura per l’altro. Nel rispetto assoluto perciò delle politiche delle varie categorie, dobbiamo provare a studiare forme nuove di lavoro sinergico tra l’area sindacale e le strutture dei servizi, per non disperdere alcun contatto». I bisogni delle persone come riferimento dell’azione sindacale, l’attenzione a chi è in difficolta. Come conferma il fatto, senza nulla togliere ovviamente alle iniziative del 1 maggio a Porto Sant’Elpidio, a Porto Recanati e a Matelica, l’iniziativa simbolicamente pìù significativa, sarà quella che vedrà CGIL CISL UIL Marche a Cantiano, consegnare al sindaco della cittadina, una quota di circa 50mila euro, un terzo di quanto raccolto nel fondo a suo tempo costituito  dai sindacati. La parte rimanente sarà indirizzata nelle prossime settimane a realtà della parte anconetana colpita, come Ostra, Arcevia, Sassoferrato. Azione solidale, ma anche fermezza sulle linee guida: «Lavoro, sviluppo, welfare, fisco e pensioni sono da tempo messe in evidenza le nostre priorità: rafforzare le politiche attive del lavoro, investire sulla formazione nell’ottica life long learning, agevolare l’inserimento di donne e giovani nel mondo del lavoro; promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e contestualmente irrobustire il sistema dei controlli; snellire le procedure di appalto senza mettere in discussione le tutele del lavoro; aggiornare il piano degli investimenti infrastrutturali, anche nella logica del superamento dei gap territoriali; orientare maggiori risorse su scuola, sanità e rivedere le politiche di assistenza sociale, rivedendo strumenti come il reddito di cittadinanza senza smantellarlo e dando attenzione alle aree di povertà che risultano in allargamento, anche per i nuclei in cui sono presenti degli occupati, avviare una riforma fiscale capace di garantire l’alleggerimento del prelievo fiscale sui redditi medio-bassi e sul lavoro in genere». Sul fronte della previdenza: «Altrettanto chiari gli obbiettivi in tema di previdenza: adeguata rivalutazione dei trattamenti in essere; messa a punto di un nuovo schema di flessibilità in uscita, a partire dai 62 anni e valorizzando 41 anni di contribuzione; allargamento della platea dei lavori gravosi ed usuranti; adeguata valutazione del lavoro di cura; revisione dei coefficienti di trasformazione dei montanti e pensioni di garanzia nell’ambito dei trattamenti integralmente contributivi». Ha osservato infine Rossi, ricordando la lezione di alcuni decenni fa di H.Jonas: «Non c’è alcun circuito partecipativo che possa prescindere da un’adeguata attenzione al coinvolgimento di chi si trova in gioco. Il nostro agire richiede responsabilità ed umiltà e dobbiamo approcciarci alle scelte con umiltà per arginare quel potere, garantito dalla tecnologia,  che rende il fare eccedente rispetto al prevedere, al valutare, al giudicare. Un potere che perde perciò senso della prospettiva, lungimiranza, difetta di responsabilità. Non è un po’ quello che imputiamo ai nostri attuali interlocutori?»
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27/04/2023 Graduatoria per assunzioni Assistente Amministrativo a tempo determinato Ast Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno Al via il corso di formazione CISL FP Marche
«Nei prossimi giorni uscirà l' Avviso Pubblico per esame, in forma consorziata tra le Ast di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno per la formazione di una graduatoria per assunzioni, a tempo determinato, di Assistente Amministrativo ( Area degli Assistenti - Ruolo Amministrativo ), rivolto a diplomati. - fa sapere Luca TalevI  reggente  CISL FpMarche - Si tratta del primo avviso concorsuale tra Ast del Sistema Sanitario Regionale dopo l'entrata in vigore della nuova legge di riordino del sistema il 01 gennaio 2023, e la CISL Fp  Marche giudica positivamente il fatto che tre Ast condividano un medesimo percorso di selezione in una ottica di razionalizzazione dei costi e del tempo.» La CISL  Fp  Marche al fine di supportare coloro che decideranno di presentare domanda organizza un corso di formazione, in videoconferenza, con docenti qualificati, in cui si affronteranno le due materie oggetto della prevista prova scritta , con quesiti a risposta multipla : Diritto Amministrativo e Legislazione Sanitaria Regionale e Nazionale. Il corso partirà il 5 maggio 2023 , in forma gratuita per gli iscritti Cisl Fpl Marche,  per ogni delucidazione è possibile scrivere all'indirizzo di posta elettronica: s.cristofanelli@cisl.it
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27/04/2023 Cassa integrazione alle Cartiere Fedrigoni sindacati preoccupati
  «Il giorno 17 aprile 2023 si sono incontrati la Direzione del Gruppo Fedrigoni, le Segreterie Nazionali, le RSU e le Strutture Territoriali, per analizzare la situazione aziendale con particolare riferimento alle condizioni di mercato ed ai carichi di lavoro. - è quanto riporata il comunicato sindacale unitario SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL CHIMICI CARTA E STAMPA-  L’ A.D. Marco Nespolo ha rappresentato dettagliatamente le attuali condizioni di mercato e, benché la politica commerciale puntuale ed efficace del management del gruppo, abbia permesso di consolidare e sviluppare le quote di mercato, in particolare del segmento FOOD/Wine and Spirit, risulta innegabile una criticità rappresentata da un combinato disposto, dovuto ad un generalizzato calo delle richieste, oltre al così detto “effetto magazzino”. Per i motivi suddetti l’A.D. Nespolo, nel convalidare i calendari di lavoro, ivi comprese le fermate del mese di agosto ed il piano di investimenti per l’anno 2023, ha confermato l’estensione dell’Accordo di Tutela della Cassa Integrazione per il prossimo trimestre (maggio – luglio 2023). In risposta alle obiezioni espresse in merito agli STOP and GO ravvicinati, l’A.D. ha specificato che, pur riconoscendo le problematiche derivanti dall’utilizzo della CIG, questo si rende necessario per ottenere la soddisfazione del cliente laddove aumentare i depositi a magazzino sarebbe controproducente per la redditività aziendale. Ferma restando la situazione attuale, Nespolo, replicando alle preoccupazioni manifestate dalle OO.SS., ha puntualizzato che al momento non è possibile escludere con certezza l’ulteriore estensione del periodo di CIG laddove il mercato non dovesse riprendersi dopo il periodo estivo.»  
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21/04/2023 Sciopero delle lavoratrici e i lavoratori del settore legno per il rinnovo del contratto di lavoro 21 aprile a Pesaro manifestazione e comizio in piazza del Popolo
Un adesione  in media dell' 80%,nelle grandi aziende del legno marchigiano, e circa 2000 persone  a Pesaro alla manifestazione interregionale in occasione dello sciopero di 8 ore delle lavoratrici e dei lavoratori del settore del legno indetto  dai sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil per la giornata di oggi 21 aprile.   La decisione di incrociare le braccia è stata presa dai sindacati nazionali dopo che si sono interrotte le trattative con Federlegno per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto lo scorso 31 dicembre. I sindacati chiedono aumenti retributivi per tutelare il potere d’acquisto, meno ore di lavoro a parità di retribuzione, maggiore formazione per operai e impiegati di uno dei settori cardini dell’export italiano. A Pesaro la manifestazione interregionale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore legno, con raduno del  corteo in  piazzale della Libertà  per arrivare fino a piazza del Popolo dove sono hanno portato le loro testimonianze lavoratrici. L'intervento di Claudio Sottile, segretario nazionale Filca Cisl, ha concluso la manifestazione. «La Federlegno ha abbandonato il tavolo delle trattative rifiutandosi di riconfermare il modello contrattuale consolidato dal 2016 che consente di recuperare in maniera efficace il potere d’acquisto degli stipendi calcolando gli aumenti con l’indice inflattivo complessivo – si legge in una nota congiunta di Giuseppe Lograno - Fillea Cgil Marche, Luca Tassi - Filca Cisl Marche e Chiristian Fioretti - Feneal Uil Marche -. É inaccettabile che, in un settore dove le imprese italiane hanno realizzato un fatturato di 55 miliardi di euro nel 2022, Federlegno faccia carta straccia di regole ormai assodate nel nostro settore con un meccanismo di riequilibrio del potere d’acquisto che, secondo l’Istat, ha fatto recuperare nel 2021 l’inflazione reale ai lavoratori, ancor di più lo fa nel momento in cui il problema salariale è un problema centrale nella vita di tutti, per cui il rinnovo del contratto nazionale è la condizioni principale per alzare gli stipendi, creare condizioni che facciano uscire i lavoratori dal rischio di povertà.» «Il 21 aprile non è una data scelta a caso perché proprio in quei giorni a Milano si svolge il Salone del Mobile, un appuntamento importante per tutto il settore e per questo si è deciso di mettere in luce non solo i prodotti del lavoro ‘Made in Italy’ ma anche le condizioni di chi quei prodotti li costruisce partendo dal contratto nazionale. - concludono i sindacati di categoria -  Pesaro, città simbolo del settore che rappresenta uno dei distretti industriali del mobile più importanti a livello nazionale sia per qualità dei marchi che per quantità degli addetti, ecco perchè è stata scelta come una delle 5 manifestazioni organizzate da Fillea Filca e Feneal con la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle Marche, dell’Umbria, dell’Abruzzo e del Molise.»       
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21/04/2023 28 aprile 2023 ad Ancona Inaugurazione mostra "La manifattura tabacchi di Chiaravalle "
La Facoltà di Economia "G. Fuà" dell'Università Politecnica delle Marche, ospiterà la mostra "La Manifattura Tabacchi di Chiaravalle: la fabbrica, il territorio, le sigaraie", dal 28 aprile al 19 maggio 2023 presso l'ex Caserma Villarey, in Piazzale Martelli 8, ad Ancona. L'inaugurazione della mostra, promossa ed organizzata da CISL Ancona e FNP CISL Ancona in collaborazione con  l'Archivio di Stato di Ancona, Ministero della Cultura, Associazione Amici dell'As di Ancona e Università Politecnica delle Marche,  si terrà il 28 aprile 2023 alle ore 16.30 nella Sala del Consiglio di Facoltà, alla presenza del Preside Stefano Staffolani, della Vicedirettrice dell'Archivio di Stato di Ancona Silvia Caporaletti, e del Responsabile della CISL Ancona Alessandro Mancinelli. La presentazione della mostra sarà introdotta dal Prof. Roberto Giulianelli dell'Università Politecnica delle Marche. Durante l’inaugurazione , interverranno il  Prof. Francesco Chiapparino dell'Università Politecnica delle Marche, che parlerà del "Tabacchificio di Chiaravalle nella modernizzazione delle Marche tra otto e novecento", e la  Prof.ssa Barbara Montesi dell'Università degli Studi "Carlo Bo" di Urbino, che affronterà la "Storia del lavoro: una questione di genere". La mostra offre un'occasione unica per scoprire la storia della Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, la sua importanza per l'economia locale e il contributo delle sigaraie, figure centrali nella produzione manifatturiera, che  hanno segnato momenti decisivi nell’emancipazione femminile. Ingresso gratuito
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21/04/2023 Agroalimentare, svolto a Jesi il Consiglio Generale Fai-Cisl Marche: al centro dell’incontro il sostegno alle mobilitazioni unitarie e alla proposta legislativa della Cisl sulla partecipazione dei lavoratori. Il Segretario Generale della Fai-Cisl na
«Fare sindacato di prossimità, mettendo al centro la persona, senza fare ideologia e senza mai considerare i nostri iscritti come numeri». Con questo monito il Segretario Generale della FAI CISL  Marche Danilo Santini ha aperto il Consiglio Generale della federazione agroalimentare cislina svolto oggi a Jesi, in provincia di Ancona, in presenza di delegati, dirigenti e del Segretario Generale della CISL regionale Sauro Rossi. Tra i temi affrontati da Santini, gli obiettivi di una sinergia sempre più attiva con la rete dei servizi CISL per assistere i lavoratori e le loro famiglie, ma anche il sostegno della federazione regionale alle mobilitazioni programmate da Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo un salto di qualità nel dialogo sociale e su alcuni temi cruciali come «l’aumento dei salari e la diminuzione del carico fiscale, più salute e sicurezza sul lavoro, stop al dumping contrattuale, maggiori investimenti per le politiche industriali e la sanità pubblica.» Tra i temi emersi durante il dibattito, la crescita del comparto agroalimentare regionale: importante il settore carni, che ricopre il 20% del primario nelle Marche, al secondo posto dopo i seminativi (22%) e seguito dalle attività di supporto (19%), ortaggi (8%), vitivinicolo (6%) e tante altre filiere. La ricchezza generata dall’agricoltura nelle Marche, secondo i dati Eban, è arrivata a 1,4 miliardi di euro e incide per il 2% sul totale nazionale. Tra 2011 e 2021 la tendenza regionale ha registrato un incremento del 25% degli operai agricoli, arrivando a oltre 18 mila, e del 31% delle giornate lavorate; fondamentale il contributo dei lavoratori agricoli stranieri, poco più di 6 mila, l’85% non comunitari, con un’incidenza sulla manodopera agricola del 34%. Il tema dei lavoratori migranti è stato affrontato anche dal Segretario Generale della FAI CISL nazionale, Onofrio Rota, che concludendo l’iniziativa ha commentato il recente richiamo della Commissione europea all’Italia sulla disciplina dei lavoratori stagionali provenienti da paesi terzi. «Va condiviso – ha detto il sindacalista – il richiamo ad assumere norme più eque e trasparenti per garantire l’ammissione di lavoratori stagionali nell’Ue attraverso i circuiti della legalità: di grande rilievo, da questo punto di vista, il ruolo che può giocare la bilateralità sia per implementare i percorsi formativi che per governare in maniera più tracciabile l’assunzione di manodopera». Pieno sostegno è stato confermato dalla federazione rispetto alla proposta legislativa della CISL sulla partecipazione e la democrazia economica: «I tempi sono maturi – ha detto Rota – affinché nelle scelte strategiche si ampli gradualmente il peso delle lavoratrici e dei lavoratori. Ampliare la partecipazione significa anzitutto riconoscere grandi responsabilità a ciascuno e a tutti i livelli, valorizzando l’accresciuta consapevolezza dei cittadini e la centralità della persona nelle dinamiche di crescita e sviluppo, è una prospettiva forte, che in Italia potrà servire a consolidare il protagonismo delle relazioni industriali e ad archiviare una visione novecentesca, univocamente antagonista, del sindacato. Ma soprattutto, un salto di qualità da perseguire insieme, parti sociali e istituzioni, nelle aziende, nei gruppi industriali, sul territorio e, perché no, negli enti previdenziali, rafforzando, con la contrattazione e gli strumenti della bilateralità, la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, ad esempio nei consigli di amministrazione o di sorveglianza o almeno negli organi consultivi».  
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19/04/2023 A Camerino “Viaggio nella Costituzione” Premiazione degli studenti delle scuole della provincia di Macerata
A Camerino nel Polo informatico Lodovici di Unicam si è svolta nella mattinata di oggi, 18 aprile,  la cerimonia di premiazione del concorso «Viaggio nella Costituzione» organizzato dalla FNP CISL Pensionati delle Marche  rivolto agli studenti delle scuole di secondo grado della provincia di Macerata. Circa 300 studenti di 6 istituti hanno raccolto la sfida di produrre un elaborato originale sui primi 12 articoli della Costituzione della Repubblica italiana, dedicati ai Principi Fondamentali. I vincitori premiati stamattina sono stati  la VD del Liceo Artistico "Cantalamessa" di Macerata, a cui è andato il primo premio; il secondo premio è andato alla VB del Liceo Scienze Umane "C. Varano" di Camerino,e il terzo premio è stato vinto dalla VB dell'IPSIA Pocognoni di Matelica, plesso "G. Ercoli" di Camerino. A tutte le classi è stato riconosciuto comunque un  premio di partecipazione. La giornata che è stata aperta dai  saluti istituzionali dell’Università di Camerino e dall’introduzione a cura del segretario generale FNP CISL  Marche Dino Ottaviani. Ha portato il suo contributo il prof Paolo Bianchi, ordinario della Scuola di Giurisprudenza di Unicam, e seguirà un confronto con il relatore sul tema della Carta costituzionale. Anna Maria Foresi, segretaria nazionale FNP CISL ha moderato l’incontro e le conclusioni sono state affidate al segretario generale CISL Marche Sauro Rossi. «Un viaggio nella Costituzione» per diffonderne la conoscenza - dai principi ispiratori ai contenuti - tra i giovanissimi, un viaggio che parte dalla generazione di chi quella Costituzione magari ha visto nascere ed approda nelle mani di chi ha ereditato un sogno e un dono, quello della libertà ora sancita nero su bianco. Il viaggio è a cura della Federazione Pensionati della CISL Marche ed è rivolto ai giovani,  un' occasione di ascolto delle voci dei protagonisti - organizzatori, studenti e professori - uniti da un comune sentire le radici della Costituzione.
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19/04/2023 ”Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione”: la Cisl aderisce all’appello del Forum Associazioni antifasciste e della Resistenza
   CGIL CISL UIL  nelle Marche aderiscono alle iniziative   che si svolgeranno ad Ancona, Macerata e Recanati:                
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19/04/2023 Incontro pubblico a Macerata Feltria "Un nuovo sviluppo sostenibile per il Montefeltro"
Venerdì 21 aprile alle ore 15.30, presso la sala riunioni della Comunità Montana a Macerata Feltria, CGIL CISL UIL organizzano un incontro pubblico per ribadire quali sono le priorità per lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia con un’attenzione particolare sul Montefeltro dal titolo  "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare infrastrutture, il Montefeltro per lo sviluppo sostenibile"  . Ai lavori aperti dal Responsabile della CISL di Pesaro Urbino, Maurizio  Andreolini e moderati da Roberto Rossini della CGIL di Pesaro Urbino, interverranno il Sindaco di Macerata Feltria, Luciano Arcangeli,  il Sindaco di Piandimeleto, Veronica Magnani, il Sindaco di Sassocorvaro Auditore, Daniele Grossi e il Presidente dell'Unione Montana Montefeltro, Andrea Spagna.Conclude i lavori Claudia Mazzucchelli Segretaria Generale Uil Marche.  «Sarà l’occasione per discutere di sviluppo, di infrastrutture, di servizi pubblici locali, energia, welfare, sanità e ovviamente di lavoro. Temi cruciali per la crescita del nostro entroterra che vive, ancor più del resto della provincia, l’emergenza del calo demografico. - sottolineano CGIL CISL UIL - Il momento che il Paese ed il nostro territorio viviamo è assai delicato ed è fondamentale condividere le direttrici con le quali dare le risposte ai problemi che le famiglie ed il sistema produttivo stanno vivendo.»    
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18/04/2023 "Lavoriamo insieme per il bene comune" Scuola di Formazione socio -politica
“Lavoriamo insieme per il bene comune”  al via sabato 22 aprile 2023 ore 15.30 al Teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto il secondo corso della Scuola di formazione socio politica  che vede la CISL Marche tra i promotori insieme alle Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto e di Ascoli Piceno. Nell’edizione 2023 verranno affrontate le tematiche del “lavoro” e dell’ “ecologia” nel solco dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si”.  Un percorso formativo rivolto a quanti, soprattutto i giovani, hanno a cuore il “bene comune” e vogliono impegnarsi per favorirlo in tutti i settori socio-politici della vita civile. I prossimi appuntamenti saranno venerdì 5 maggio, sabato 27 maggio, sabato 14 ottobre e venerdì 27 ottobre.  INFO: http://www.diocesisbt.it/lavoriamo-insieme-per-il-bene-comune-2/  
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18/04/2023 Anna Maria Foresi dalle Marche a Roma eletta in segreteria nazionale Fnp Cisl
Anna Maria Foresi lascia le Marche per Roma: eletta nella Segreteria nazionale della FNP CISL, il sindacato dei pensionati della CISL, dopo  un’esperienza ai vertici della FNP CISL regionale. Una vasta esperienza sindacale e una solida formazione accademica come docente di filosofia presso il Liceo Classico "G. Leopardi" di Recanati. Impegnata da sempre nella CISL, ha svolto il ruolo di Segretaria della CISL Scuola di Macerata e come componente di segreteria nella CISL Scuola Marche.  E’ stata Responsabile della Formazione per docenti e dirigenti scolastici per la Cisl delle Marche, Membro del Consiglio nazionale della CISL Scuola e del Consiglio Regionale della Cisl Marche. «La nomina di Anna Maria Foresi come Segretaria nazionale FNP CISL è sicuramente un’ importante riconoscimento  della sua serietà, competenza ed esperienza, e per noi è  fonte di orgoglio e soddisfazione. – ha commentato il Segretario Generale della FNP CISL Marche, Dino Ottaviani – Ringraziamo di cuore Anna Maria per l'impegno profuso nella Federazione marchigiana e le facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.»
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13/04/2023 #versomarche2025 Assemblee ad Arcevia e a Castelleone di Suasa
Martedi 18 aprile ore 15 ad Arcevia (AN) presso la sala convegni Centro Culturale  San Francesco in corso Giuseppe Mazzini, 64,   assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati e patrocinata dal Comune di Arcevia.   Venerdì 21 aprile ore 16 a Castelleone di Suasa (AN) presso la sala delle Pitture Museo Archeologico in  corso Mazzini,   assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati.     Ver
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12/04/2023 CISL FP MARCHE: "Sisma, al via nuova fase di stabilizzazioni per il personale degli enti del cratere"
La CISL Funzione Pubblica Marche fa sapere che ha preso avvio la procedura per una nuova fase di stabilizzazione del personale impegnato nelle operazioni post sisma, in seguito alle novità introdotte nel DL n. 104/2020 dal decreto-legge "Ricostruzione" dello scorso gennaio (n. 3/2023) che ha ampliato la platea di riferimento. La Funzione pubblica ha infatti avviato, a partire dalla scorsa settimana, un’apposita raccolta dati online necessaria all’adozione di un Dpcm di riparto delle risorse stanziate allo scopo per gli enti del cratere del sisma del 2002, del 2009, del 2012 e del 2016, secondo quanto previsto (art. 57, cc. 3 e 3-bis del DL n. 104/2020). Si parte quindi da una ricognizione puntuale sulle unità di personale non dirigenziale da stabilizzare, in seguito a tre anni almeno di servizio, e sugli oneri per le relative assunzioni a tempo indeterminato. «Per l’invio delle informazioni necessarie alle stabilizzazioni di personale – spiega Alessandro Moretti,  Responsabile CISL FP Marche del Dipartimento Funzioni Locali - c’è tempo fino al prossimo 3 maggio compilando il modulo messo a disposizione sul portale ‘Lavoro Pubblico’ (www.lavoropubblico.gov.it) come specificato da una nota del Dipartimento della funzione pubblica inviata alle amministrazioni interessate dalla misura: Uffici speciali per la ricostruzione, Regioni, Enti locali comprese le Unioni dei Comuni, Enti parco. Come CISL FP abbiamo sollecitato tutti gli enti del cratere ad inserire nel portale i profili professionali stabilizzabili e  inviato la richiesta di rendicontarci gli inserimenti avvenuti. - conclude Alessandro Moretti CISL FP MARCHE – Prosegue, inoltre,  il nostro pressing sul Governo ed i rappresentanti istituzionali al fine di reperire le risorse finanziarie necessarie da trasferire agli enti che procederanno alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro.»    
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12/04/2023 "Per un nuovo sviluppo delle Marche" assemblea pubblica a Ostra
Venerdì 14  aprile ore 16,30 a Ostra (AN) presso la sala Polifunzionale in Corso Mazzini  assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati.
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11/04/2023 Seconda giornata di sciopero alla Residenza dorica di Ancona
Residenza dorica: un’adesione di oltre il 90% allo sciopero proclamato per oggi, martedì 11 aprile,  da Fp CGIL e Fisascat CISL. Per l’occasione, è stato promosso anche un sit-in davanti alla sede della struttura.   Le ragioni dello sciopero sono legate alla nuova organizzazione dei turni con un peggioramento delle condizioni di lavoro e una riduzione dei tempi di assistenza per gli ospiti. A distanza di un mese dall’avvio di questa nuova organizzazione, i disagi sono diventati insostenibili per i circa 95 lavoratori e gli ospiti. Per questo motivo, i sindacati chiedono il ripristino della precedente organizzazione e un tavolo di confronto con l’azienda.      
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11/04/2023 "Per un nuovo sviluppo delle Marche" assemblea pubblica a Falconara
Giovedì 13  aprile ore 16.00  a Falconara (AN) presso il Circolo Leopardi, via dello Stadio,14/A  assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati.    
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11/04/2023 "Per un nuovo sviluppo delle Marche" assemblea pubblica a Montecarotto
Giovedì 13  aprile ore 15,30 a Montecarotto (AN) presso il Centro Sociale in piazza della Vittoria,1  assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati.  
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10/04/2023 Lavoro. CGIL CISL UIL: “Due mesi di mobilitazione nei luoghi di lavoro e nei territori. A maggio tre manifestazioni interregionali a sostegno della piattaforma unitaria”
CGIL, CISL e UIL hanno deciso di avviare nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione unitaria con la realizzazione di una generalizzata Campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori e con la convocazione di tre manifestazioni interregionali (Nord, Centro, Sud) che si svolgeranno a Bologna (6 maggio), Milano (13 maggio) e Napoli (20 maggio).La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate da CGIL, CISL e UIL e dalle Categorie nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di: Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati; Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie; Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza; Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione; Basta morti e infortunisul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato; Riforma del sistema previdenziale; Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione. Vogliamo coniugare il cambiamento del Paese e dell’Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne che in questi anni, anche a causa della pandemia e della guerra, sono invece peggiorate sia in Italia che in Europa.Cambiamento per noi significa anche mettere in campo le azioni necessarie a realizzare gli investimenti e le riforme previsti dal PNRR, rafforzando un modello di governance partecipata che veda l’azione congiunta di Governo, Regioni, Enti locali e Parti sociali, per attuare i progetti e per favorire la spesa effettiva ed efficace delle risorse previste; battersi per non tornare ai vincoli europei di bilancio prepandemici; contrastare le disuguaglianze con una riforma fiscale fondata sulla progressività costituzionale; puntare sul lavoro stabile e di qualità; rilanciare un nuovo ed esteso Stato Sociale; cogliere le sfide dell’innovazione, della riconversione verde, della valorizzazione della cultura e del turismo. Cambiamento significa che il Documento di Economia e Finanza (DEF), che il governo approverà nelle prossime settimane, indichi le scelte e le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e individui gli strumenti per superare una volta per tutte il precariato, adeguando gli organici ad una visione delle Pubbliche Amministrazioni che risponda alle necessità del Paese.Andranno previsti, inoltre, investimenti sulla sanità, sulla scuola, sull’università e la ricerca, le risorse per una riforma strutturale delle pensioni, insieme a strumenti adeguati per favorire un’occupazione stabile e qualificata. Tutto ciò comporta relazioni sindacali forti e strutturate.I provvedimenti che il Governo sta mettendo in campo in queste settimane non vanno in questa direzione né nel merito né per il metodo: le Organizzazioni Sindacali sono di fatto escluse da un confronto preventivo e vengono semplicemente informate delle decisioni di volta in volta assunte dal Consiglio dei Ministri.Abbiamo scelto di dedicare la festa del 1° maggio 2023 ai 75 anni della nostra Costituzione nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal fascismo e dal nazismo, perché vogliamo ottenere riforme capaci di applicare e attuare i valori ed i principi della Carta Costituzionale a partire dalla centralità del lavoro, della giustizia sociale e dell’unità del Paese.Più in dettaglio indichiamo le proposte ed i cambiamenti che intendiamo sostenere con la mobilitazione nei luoghi di lavoro e nel Paese.Salari e contrattiL’esplosione dei prezzi, dall’energia agli alimentari, il rialzo dei tassi dei mutui, la stagnazione dei salari negli ultimi 15 anni e le sempre maggiori difficoltà connesse a lavori discontinui o ad orario ridotto stanno generando una straordinaria emergenza per la tenuta dei redditi di lavoratori e pensionati. La redistribuzione della produttività è inadeguata anche nelle imprese che hanno alti profitti e i salari risentono negativamente anche di politiche aziendali volte al dumping contrattuale e a occultare gli utili eludendo o evadendo il fisco. I contratti collettivi nazionali di milioni di lavoratori tardano ad essere rinnovati, compresi quelli dei dipendenti pubblici. Il lavoro irregolare e precario, i tirocini extracurriculari, le false partite iva, la discontinuità lavorativa con contratti di breve durata e i part time involontari rendono povero anche chi lavora, colpendo in particolare giovani e donne. Va aperta una vertenza generale per l’aumento dei salari agendo sia sul piano della riduzione del carico fiscale e contributivo per i lavoratori sia rinnovando i contratti nazionali pubblici e privati con aumenti che recuperino il potere d’acquisto in rapporto con l’inflazione e puntino ad una crescita del valore reale dei salari. Occorre stabilire immediatamente nuove regole per la puntualità dei rinnovi contrattuali, anche ricorrendo a penalizzazioni per chi si rende responsabile dei ritardi.La riduzione del cuneo contributivo di 5 punti fino a 35.000 euro di reddito annuo va fatta subito, e tutta a vantaggio dei lavoratori. Bisogna porre fine alla diffusione dei contratti pirata e garantire l’erga omnes dei contratti maggiormente rappresentativi e applicati. Basta con la guerra contro i poveri: in Italia, come nel resto d’Europa, è necessario un reddito di cittadinanza adeguato e dignitoso.Politiche Industriali e MezzogiornoPer una crescita sostenibile servono politiche industriali e investimenti pubblici e privati, anche attraverso il pieno utilizzo delle risorse disponibili del PNRR e dei fondi di coesione sia europei che nazionali. È necessario governare in modo partecipato e condiviso la transizione digitale, green ed energetica fondata sulle rinnovabili nel rispetto degli obiettivi europei, unitamente a quella sociale, per una piena occupazione stabile e generativa delle nuove competenze richieste.Serve investire nelle infrastrutture materiali e immateriali per sostenere in particolare il Sud, favorendo quella necessaria inversione di tendenza rispetto al rischio di una progressiva desertificazione industriale del Mezzogiorno.Le forme di fiscalità di vantaggio e i trasferimenti/incentivi alle imprese vanno condizionati al mantenimento e alla crescita dell’occupazione in particolare per giovani e donne.Salute e SicurezzaBasta morti, malattie professionali e infortuni sul lavoro. Occorre ridare valore al lavoro e alla salute e sicurezza in ogni contesto lavorativo; eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, la precarietà e l’irregolarità contrattuale; contrastare l’età avanzata nei lavori gravosi e usuranti, la mancata o inadeguata sorveglianza sanitaria sul lavoro e gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici; intervenire sulla scarsa – per non dire assente – tutela dei lavoratori e delle lavoratrici della c.d. giga economy.Bisogna investire nella formazione, anche a partire dalle scuole, nei controlli, moltiplicando su tutto il territorio nazionale il numero degli ispettori e aumentando i tecnici della ASL, nella messa in rete e connessione delle banche dati pubbliche, nella medicina preventiva e di genere, nel garantire la presenza e l’esercizio del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST). Bisogna, inoltre, sanzionare i datori di lavoro che non rispettano leggi e contratti, e collegare gli incentivi alle imprese a investimenti su salute e sicurezza.FiscoLa legge delega di riforma fiscale, recentemente deliberata, non risponde alle richieste della Piattaforma unitaria CGIL, CISL e UIL, è velleitaria negli obiettivi di copertura, pericolosa per il rischio che gli squilibri finanziari vengano colmati attraverso una riduzione della spesa sociale, e iniqua a causa dell’obiettivo di riduzione della progressività. Il fisco è la base del patto di cittadinanza e della coesione sociale, per questo non devono essere pregiudicate le risorse necessarie per sostenere il welfare, la sanità, l’istruzione e gli investimenti pubblici. Chiediamo, sulla scorta del dettato costituzionale, una riforma fiscale redistributiva che risponda a criteri di equità, solidarietà, progressività. Siamo decisamente contrari sia alla flat tax di qualunque genere che alla riduzione del numero delle aliquote: scelte che avvantaggiano soprattutto i redditi alti e altissimi. Chiediamo di ridefinire ed ampliare la base imponibile dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) eliminando i privilegi costituiti a favore dei percettori di redditi diversi da quelli da lavoro dipendente e da pensioni, e di proseguire l’operazione di revisione di aliquote, scaglioni e detrazioni a beneficio dei redditi medi e bassi. Occorre, inoltre, restituire ai lavoratori il drenaggio fiscale (fiscal drag) che penalizza ulteriormente i già insufficienti adeguamenti salariali all’inflazione. Serve una svolta nella lotta all’evasione ed elusione fiscale utilizzando in maniera coordinata tutti gli strumenti disponibili a partire dalle banche dati digitali e dall’estensione a tappeto della fatturazione elettronica, determinando maggiore trasparenza e completa tracciabilità. Basta nuovi condoni o condoni mascherati, basta cedimenti e ambiguità sul contrasto all’evasione, basta con il fisco ingiusto e sempre a vantaggio dei più ricchi e degli evasori!È necessario contrastare la disuguaglianza economica con misure che alzino la tassazione sulle rendite, sulle grandi ricchezze e sugli extraprofitti da indirizzare prioritariamente all’abbassamento della pressione fiscale e al welfare.La tassazione delle imprese deve essere armonizzata a livello europeo e deve essere pienamente applicata l’imposizione sulle transazioni finanziarie ad alta frequenza.SanitàLa sanità è in piena emergenza, se non si cambia direzione subito il sistema pubblico rischia di saltare. La pandemia ha messo in evidenza gli effetti dei tagli che si sono costantemente prodotti negli ultimi 20 anni, e anche i fondi del PNRR – con il blocco delle assunzioni – non riusciranno a garantire il rilancio della sanità pubblica. La condizione sia di medici, infermieri, operatori che dei cittadini che ne hanno bisogno non è più sostenibile. È necessario l’incremento del livello di finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale. Non è più rinviabile un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazione del personale precario, così come va garantito il rafforzamento della sanità territoriale e dei servizi di prevenzione e ospedalieri, il superamento dei divari territoriali, a partire dal Mezzogiorno.Va sostenuta con determinazione la legge sulla non autosufficienza con risorse adeguate, anche attraverso un fondo nazionale pubblico di natura universale. PensioniLa legge Monti/Fornero va cancellata. È necessario riformare il sistema previdenziale per renderlo socialmente sostenibile, e approfondire la separazione tra previdenza e assistenza affinché si possa giungere ad una corretta rappresentazione della spesa pensionistica italiana della comparazione internazionale. La piattaforma di CGIL, CISL e UIL propone di estendere la flessibilità in uscita, permettendo alle lavoratrici e ai lavoratori di poter scegliere quando andare in pensione, senza penalizzazioni per chi ha contributi prima del 1996, a partire dai 62 anni di età anagrafica o con 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall’età. È necessario valorizzare sul piano previdenziale il lavoro delle donne, il lavoro di cura, e le condizioni delle categorie più fragili (disoccupati, invalidi, caregiver). È indispensabile affermare il principio per cui “i lavori non sono tutti uguali” riconoscendo il lavoro gravoso e allargando la platea dei lavori usuranti. Per i lavoratori giovani e per i percorsi lavorativi poveri e discontinui chiediamo di introdurre la pensione contributiva di garanzia. Occorre garantire la piena tutela del potere di acquisto dei pensionati. È inoltre necessario promuovere e sostenere la previdenza complementare per favorire l’incremento dell’adesione ai fondi pensione negoziali.Politiche per la casaÈ urgente rilanciare le politiche abitative nel nostro Paese e affrontare la nuova fase di emergenza, in particolare nelle aree metropolitane e a maggiore tensione abitativa, determinata dall’aumento dei costi dell’abitazione e dalla ripresa generalizzata dell’esecuzione degli sfratti.È quindi necessario un vero piano di edilizia residenziale pubblica, la messa a disposizione del patrimonio pubblico di abitazioni inutilizzate e il rifinanziamento dei fondi affitto e morosità incolpevoli. CGIL, CISL E UIL INVITANO PERTANTO LE LAVORATRICI, I LAVORATORI, LE PENSIONATE, I PENSIONATI, I GIOVANI, E TUTTI I CITTADINI ALLE ASSEMBLEE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEI TERRITORI E A PARTECIPARE ALLE TRE MANIFESTAZIONI CHE SI SVOLGERANNOA BOLOGNA (6 MAGGIO), MILANO (13 MAGGIO) E NAPOLI (20 MAGGIO)     fonte: https://www.cisl.it/notizie/attualita-3/per-una-nuova-stagione-del-lavoro-e-dei-diritti-la-piattaforma-cgil-cisl-uil-alla-base-della-mobilitazione-di-aprile-e-maggio/
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06/04/2023 Fisascat CISL : "L’asilo nido comunale di Castelfidardo va salvato"
  «Come Fisascat Cisl Marche, unitamente a tutte le lavoratrici, esprimiamo forte preoccupazione sul destino dell’asilo nido comunale “Il Girotondo” di Castelfidardo. La scelta, che avevamo condiviso insieme alle lavoratrici,  di procedere alla ricostruzione del nido comunale attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR, rischia però di rilevarsi un boomerang per dipendenti e utenza.   Ad oggi l’amministrazione comunale non è stata in grado di trovare una soluzione atta a garantire la continuità della gestione pubblica del servizio durante gli anni che saranno necessari alla demolizione e successiva ricostruzione della struttura. L’asilo nido comunale “Il Girotondo” così come lo hanno vissuto centinaia di famiglie e di bambini di Castelfidardo, rischia pertanto di morire» - sottolineano Fisascat CISL Marche e le lavoratrici dell'asilo nido “Il Girotondo". «Alla sospensione del servizio e alla conseguente interruzione della gara di appalto alle cooperative conseguirà il licenziamento del personale che si vedrà pertanto costretto a cercare un impiego in altri servizi. La squadra di lavoratrici che per anni hanno rappresentato un’eccellenza nel settore, da tutti riconosciuta, sarà inevitabilmente smembrata e, a differenza di muri, tetto e pavimenti non potrà essere più ricostruita.- afferma Fisascat CISL Marche - Precarizzazione del lavoro, discontinuità educativa per i bambini, minor accesso al servizio di asilo nido nel territorio di Castelfidardo saranno i risultati prodotti qualora non venga data continuità al sevizio di asilo nido comunale.» «Tutte le istituzioni che gravitano nel territorio di Castelfidardo devono adoperarsi con il massimo sforzo affinchè venga trovata una soluzione.  - rilancia il sindacato di categoria insieme alle educatrici del nido - L’Amministrazione Comunale in primis ma anche i Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi del Comune, che potrebbero mettere temporaneamente a disposizione dei locali e da ultimo gli uffici della Regione Marche che, qualora dovessero essere coinvolti nel processo di autorizzazione di nuovi locali, dovranno procedere velocemente. Da ultimo riteniamo che non vada scartata l’ipotesi del noleggio da parte dell’Amministrazione Comunale di una struttura prefabbricata; una soluzione costosa ma la cui spesa potrebbe essere affrontata dal momento che per la costruzione del nuovo asilo non graverà sulle casse comunali. Fisascat Cisl Marche e le lavoratrici dell’asilo nido comunale “Il Girotondo” chiedono a gran voce che il servizio non venga interrotto, proclamano lo stato di agitazione del personale e si riservano di individuare le azioni di protesta che riterranno più opportune qualora non venga trovata una soluzione che eviti la cessazione del servizio alla fine dell’attuale anno scolastico. «Faremo di tutto - concludono -  affinchè in questa occasione la fine del “Girotondo” non sia “tutti giù a terra!”»    
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06/04/2023 Incidente mortale alla Polver di Fano FIM CISL FIOM CGIL UILM UIL : "E' inaccettabile, ancora troppi morti sul lavoro"
Nella mattinata di ieri mercoledì 5 aprile un lavoratore dipendente delle Polver srl di Fano ha perso la vita.« Al di là dei dettagli sulla quale le autorità competenti faranno luce e le opportune verifiche dobbiamo ancora una volta prendere atto di un fatto tragico accaduto oggi ad un lavoratore metalmeccanico della nostra provincia.- sottolineano FIM CISL FIOM CGIL UILM UIL di Pesaro  Urbino - E’ inaccettabile che ancora ad oggi nel 2023 un lavoratore è partito da casa per andare a lavoro e non ne ha fatto ritorno. Da troppo tempo come organizzazioni sindacali denunciamo una vera e propria emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro.» «A livello nazionale solamente nel 2022 si sono registrati oltre 1000 morti sul lavoro, un dato che rispetto al 2021 è in aumento del 21%; sconvolgente che ancora ad oggi il sistema non riesce ad affrontare il tema della sicurezza in maniera seria, in particolare nella nostra provincia si continua a vedere la tematica della sicurezza come qualcosa di “astratto” che dovrebbe essere alla base di ogni singola attività lavorativa. - rilanciano i sindacati metalmeccanici -  Sempre più spesso ci scontriamo con aziende che derubricano la sicurezza sul lavoro a semplice costo, procrastinando gli interventi di messa in sicurezza e la formazione, alimentando con il sangue i loro profitti.» «Chiediamo fin da subito alle Associazioni Datoriali e alle istituzioni una cabina di regia per fare della materia della sicurezza un fatto culturale e non un mero obbligo di legge.  - concludono FIM CISL FIOM CGIL UILM UIL - Non possiamo più definire civile una società che accetta di dover registrare i “morti sul lavoro” e che di fronte a tali tragedie non si può provare solamente uno sdegno di “facciata” che dura per il solo tempo di una notizia. Prima di legiferare sulla sicurezza consigliamo al Ministro del lavoro di ascoltare le parti sociali al fine di potenziare l’attività di controllo che è già molto debole per vari motivi.»  
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04/04/2023 CGIL CISL UIL Marche su Piano socio-sanitario regionale
Nel pomeriggio di mercoledì 29 marzo CGIL, CISL e UIL hanno incontrato il Presidente della Regione Marche e l’Assessore alla Sanità Saltamartini. Il lungo ma poco efficace incontro ha avuto per oggetto il  Piano socio sanitario, di prossima emanazione. CGIL, CISL e UIL si vedono costrette a rimarcare, ancora una volta, l’ impossibilità di un confronto serio, costruttivo ed efficace senza che la documentazione oggetto dell’ incontro venga consegnata con un congruo anticipo. Le slide inviate qualche giorno prima dell’incontro   generiche, una mera elencazione di titoli senza una pianificazione di obbiettivi programmabili e raggiungibili. Durante l’ incontro le organizzazioni sindacali hanno reiterato la richiesta del testo completo del piano socio sanitario, inviato poi nel tardo pomeriggio di domenica 2 aprile, ora oggetto di un attento esame al fine di produrre, in tempi brevi, le opportune  osservazioni. Il confronto con la Giunta sul PSSR, annunciato dal Presidente,  è appena iniziato;  CGIL, CISL e UIL si augurano che possa essere costruttivo e produrre risultati positivi per i cittadini marchigiani che continuano a subire tutti i disagi e le conseguenze di una sanità non adeguata alle loro esigenze. Sarebbe veramente inaccettabile se si esaurisse in un nulla di fatto, così come è stato con la legge n. 19 sul riordino del servizio sanitario marchigiano. Già da un mese, CGIL CISL UIL stanno svolgendo assemblee nei luoghi di lavoro e incontri nei territori per ascoltare la voce di lavoratori e pensionati e condividere possibili soluzioni alle tante criticità della sanità marchigiana che vengono evidenziate.   A oltre due anni dall’ insediamento di questa Giunta, potendo comunque contare su risorse europee, CGIL CISL e UIL non possono più tollerare il perdurare di questa situazione, pertanto se non ci saranno risposte convincenti, saranno  pronte a mobilitarsi.  
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03/04/2023 "Per un nuovo Sviluppo delle Marche" assemblea pubblica a Jesi
Mercoledì 12  aprile ore 16,30 a Jesi (AN) presso la sala della Parrocchia Santa Maria del Piano, via Santa Maria,9,  assemblea pubblica  #versolemarche2025 "Per un nuovo sviluppo delle Marche. Lavoro di qualità, sanità e welfare più forti e più vicini ai bisogni, innovazione, per uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale"   promossa e organizzate da CGIL CISL UIL e rispettivi sindacati dei pensionati.  
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