Accordi e protocolli

09/12/2011 Accordo tra Regione e Sindacati sul lavoro
E' stata sottoscritta l'intesa tra Cgil Cisl e Uil e la Regione Marche con la quale sono state confermate, previa verifica, gran parte delle misure introdotte negli anni scorsi a sostegno del lavoro e delle fasce colpite dalla crisi.La conferma del Fondo anticrisi è particolarmente importante specie in considerazione della riduzione dei trasferimenti statali alla Regione, previsti dalle numerose manovre dell'anno in corso.
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25/11/2011 Isee, accordo tra Anci e Sindacati
Firmato l'accordo tra l'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Marche e i Sindacati confederali regionali Cgil Cisl e Uil sull'Isee.L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente è lo strumento cui la normativa nazionale affida la funzione di valutare la situazione economica di un soggetto che richiede una prestazione sociale agevolata, al fine di determinarne la compartecipazione al costo sostenuto dall'amministrazione che la eroga e, in alcuni casi, anche l'accesso al servizio stesso.Si tratta di uno strumento che già oggi le amministrazioni comunali marchigiane utilizzano principalmente rispetto ai servizi sociali ed educativi come i nidi d'infanzia, mense e trasporti scolastici, servizi domiciliari e residenziali per anziani e disabili, con significative differenze  per gli ambiti di applicazione. per la funzione dello strumento e per le modalità tecniche di gestione.In questo senso l'accordo mira ad introdurre elementi che possano rendere più omogenea l'applicazione dello strumento. Ad esempio favorendone l'utilizzo a livello non solo comunale ma anche di Ambito sociale (l'aggregazione di più comuni per il coordinamento e la gestione dei servizi sociali), privilegiandone una struttura lineare che meglio possa garantire, rispetto ad un sistema per scaglioni, la progressività e quindi l'equità nella valutazione delle diverse situazioni.Rimane aperta la questione di come valutare la situazione economica degli anziani non autosufficienti e disabili, per i servizi erogati ai quali spesso le amministrazioni comunali chiamano a compartecipare anche le famiglie. Su questo delicato punto, in assenza di una necessaria normativa nazionale, l'accordo invita la Regione Marche ad intervenire per dare indicazioni su come orientarsi.
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04/10/2011 I nuovi canoni di edilizia residenziale pubblica
Dopo anni di scontri con la Regione Marche sulla riforma dei criteri di calcolo per i canoni di locazione negli alloggi di proprietà pubblica, finalmente le OO. SS. CGIL, CISL, UIL, UGL Regionali e le cinque Associazioni degli Inquilini SUNIA, SICET, UNIAT, ASSOCASA, UNIONE INQUILINI, hanno raggiunto un Accordo con l’Assessore alla casa Antonio CANZIAN sottoscritto mercoledì 28 settembre, dando seguito e concreta applicazione al più ampio Protocollo d’Intesa sulle politiche abitative regionali del 5 maggio scorso.I canoni di ERP erano sostanzialmente fermi ai valori ed ai criteri stabiliti nel 1997, comportando evidenti problemi di risorse, sufficienti almeno a garantire le manutenzioni essenziali necessarie alla conservazione di un patrimonio immobiliare pubblico sempre più dimenticato, marginale e degradato. Per cui la necessità di una revisione dei canoni è da anni riconosciuta da tutti. Ma erano  soprattutto i criteri di calcolo che dovevano essere riformati, affinché il peso degli adeguamenti non finisse per gravare sulle categorie sociali più deboli. La riforma doveva essere invece l’occasione per rendere i canoni più proporzionati, rispetto alla reale capacità economica delle singole famiglie di assegnatari, facendo cioè pagare di più a chi ha realmente di più.Il tentativo della Regione Marche di introdurre l’Indicatore ISEE con la legge regionale n. 36/2005 per il riordino del sistema delle politiche abitative, ha già avuto una sua prima traduzione nel regolamento per i criteri di calcolo dei canoni approvato nel 2008, ma subito rinviato - nella sua piena applicazione - dall’inizio del 2009 all’inizio del 2011; avendo evidenziato fin da subito molti difetti ed iniquità, come più volte denunciato dalle OO. SS. e dalle Associazioni degli Inquilini, già da  prima che venisse approvato.Notevoli difficoltà nel confronto con la precedente amministrazione regionale hanno impedito una correzione dei criteri di calcolo stabiliti, nonostante i due anni di tempo messi a disposizione con il rinvio. Finché, finalmente, alla fine del 2010 è stato possibile riprendere la discussione con il nuovo Assessore, con il quale sono stati raggiunti invece alcuni accordi: - per prima cosa, una applicazione graduale dall’inizio del 2011 dei nuovi canoni calcolati con riferimento all’ISEE, ma con un adeguamento parziale che non aumentasse i canoni del 2010 oltre un massimo del 20%; - quindi l’avvio immediato di un confronto tecnico per correggere i criteri approvati alla fine del 2008, al fine di salvaguardare le categorie più deboli e di rimuovere alcune disuguaglianze di trattamento tra situazioni reddituali simili, nonché rapportare l’entità dei canoni alla tipologia e caratteristiche dell’alloggio occupato; - il raggiungimento di un Protocollo d’Intesa - sottoscritto il 5 di maggio - sulle politiche abitative più in generale e sull’affronto delle emergenze legate alla crisi; - lo stanziamento di €. 1.400.000,00 per integrare il Fondo di Sostegno agli Affitti del settore privato, da destinarsi prioritariamente agli inquilini colpiti dalla disoccupazione (considerato che l’abituale fondo nazionale - invece di essere aggiornato - è stato pressoché soppresso), - la stipula di un Accordo - sottoscritto il 28 settembre - per deliberare entro dicembre 2011 alcune correzioni al regolamento regionale del 2008 sui canoni di locazione dell’ERP.Il Nuovo Regolamento sui canoni dovrebbe essere quindi applicato fin dall’inizio del 2012, ma entrare a regime in tutti i suoi effetti dall’inizio del 2013, in quanto prevede l’introduzione di un Indicatore ISEE ERP specifico per tutte le forme di intervento pubblico a favore dell’abitazione sociale previste dalla L. R. n. 36/2005 (canoni di ERP, criteri di accesso agli alloggi  di ERP, contributi al pagamento dell’affitto, ecc.). L’adozione di un Indicatore ISEE specifico è dovuta principalmente ad una maggiore equità di trattamento e di tutela di alcune categorie sociali più deboli, sulla base dell’esperienza già verificata anche in altre regioni: - equiparando alcuni dei redditi attualmente esenti da tassazione ed esclusi dal calcolo dell’ISEE con quelli soggetti a tassazione e derivanti da lavoro o pensione (che per altro, al netto delle trattenute fiscali, restano quasi sempre più bassi); - incrementando la franchigia attualmente prevista sui patrimoni mobiliari (pari a circa €. 15.000,00) di ulteriori €. 5.000,00, per ridurre l’incidenza sul valore dell’Indicatore ISEE di quei risparmi che possono considerarsi essenziali alla vita delle famiglie; - incrementando del 20% il coefficiente - o divisore - di equivalenza (per tradurre il valore ISE nell’Indicatore ISEE) a favore delle famiglie composte esclusivamente da ultra sessantacinquenni, in analogia con quanto già previsto per altre categorie sociali meno autosufficienti, quali quelle composte da invalidi, o da un solo genitore con figli minori a carico. Le nuove Dichiarazioni così rimodulate, con in nuovo Indicatore ISEE ERP dovranno essere richieste agli assegnatari fin dal prossimo anno 2012, per cui potranno incidere sui canoni di locazione soltanto dall’inizio del 2013.Mentre dall’inizio del 2012 dovranno essere applicate le altre correzioni introdotte con questo stesso Accordo: - l’abbattimento del canone oggettivo (ovvero rapportato alle caratteristiche dell’abitazione), relativo alle Fasce di reddito protette: fino al 40% per gli assegnatari della Fascia A, al 50% per la Fascia B1, al 60% per la Fascia B2, al 70% per la Fascia B3; - l’applicazione delle nuove percentuali minime e massime rispetto al Valore dell’Indicatore ISEE, relativamente alle singole Fasce di reddito: a) per la Fascia A minimo 10% (con un canone minimo di €. 30,00 mensili indicizzato) massimo 18%, b) per la Fascia B1 minimo 10%     massimo 20%, c) per la Fascia B2 minimo 12%     massimo 21%, d) per la Fascia B3 minimo 14%     massimo 22%; All’interno dei suddetti limiti minimi e massimi si collocano i canoni oggettivi di cui sopra, secondo la Fascia di reddito di appartenenza della singola famiglia assegnataria, in modo tale che - a parità di reddito - permanga una differenza di canone in rapporto alle condizioni dell’appartamento, alle sue dimensioni ed alla sua collocazione nel territorio.Infine, considerando che una minoranza di assegnatari dovrebbe comunque adeguarsi ai nuovi criteri con incrementi di canone improvvisamente elevati, si è convenuto di applicare una graduazione degli stessi, tale da evitare incrementi annuali superiori al 50% in più rispetto ai canoni attualmente pagati e riservandosi di verificarne gli effetti reali dopo il primo anno di applicazione, per stabilire una eventuale ulteriore dilazione (escludendo ovviamente dalla applicazione graduale  gli aumenti dovuti ad incrementi dei redditi familiari, tali da comportare un passaggio alla Fascia superiore).Con questo Accordo si è data applicazione concreta solo ad una parte del Protocollo del 5 maggio. Per cui il confronto con la Regione dovrà proseguire da subito sui punti restanti, che riguardano in primo luogo la revisione dei criteri di assegnazione degli alloggi pubblici ed il piano vendite finalizzato al rinnovo del patrimonio pubblico, per consentire nuovi significativi interventi pubblici rivolti soprattutto alle nuove emergenze.
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12/09/2011 Firmato il contratto integrativo provinciale dell'edilizia
Pesaro-Urbino è la prima provincia italiana nella quale è stato firmato il contratto integrativo dell'edilizia, dopo la firma del Contratto collettivo nazionale  arrivata nell'aprile dello scorso anno. "In questa fase  - commenta Franco Turri, Segretario nazionale della Filca-Cisl - la firma del contratto di II livello assume un significato politico di grande rilevanza, rompendo un fronte imprenditoriale ancora restio ad avviare un confronto negoziale. L'accordo raggiunto a Pesaro dimostra  che proprio la contrattazione integrativa rappresenta lo strumento per affrontare nel modo migliore i problemi territoriali e garantire maggiore tutele ai lavoratori e contemporaneamente regolarità, sicurezza e concorrenza leale fra imprese." Il testo, che ha durata triennale, prevede che l'Elemento variabile della retribuzione (EVR) tenga conto dell'andamento congiunturale del settore, ed è correlato a cinque indicatori basati su dati della Cassa Edile - numero lavoratori iscritti - monte salari denunciato - ore di lavoro denunciate - valore aggiunto del settore delle costruzioni come individuato a livello provinciale dell'Istat - numero di imprese iscritte, garantisca cioè un salario aggiuntivo nella misura del 6% dei minimi tabellati. E', inoltre,confermato il pagamento dei primi tre giorni di malattia e il finanziamento dell'attività del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni.
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26/07/2011 Accordo firmato alla Moretti Compact di Pesaro
Dopo una trattativa di 11 mesi è stato firmato l’accordo integrativo per tutti i dipendenti della ditta Moretti Compact di Lunano, cittadina di 1200 abitanti nell’alta valle del Foglia. La Moretti compact, azienda specializzata nella produzione delle camerette per bambini e ragazzi, ha 250 dipendenti.  In virtù dell’accordo, tutti avranno un riconoscimento economico di 250 € annuale, e 40 di loro otterranno un  passaggio di livello. La ditta Moretti  –  pur risentendo della crisi  – è ricorsa solo per breve tempo e in modo limitato agli ammortizzatori sociali.  Ha anzi voluto scommettere su questo importante elemento delle relazioni sindacali: riconoscere un premio di produzione per iniziare uno stabile confronto con i sindacati su alcuni importanti temi: la sicurezza sul lavoro, l’ inquadramento professionale , l’organizzazione del lavoro,  i turni e l’ orario di lavoro. LA FILCA CISL, che si è adoperata per la firma del contratto integrativo, ritiene questo fatto molto significativo perché permette di distribuire salario a tutti i lavoratori e le lavoratrici con percorsi condivisi e attraverso un confronto che  riconosce l’importanza della contrattazione di secondo livello.
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29/06/2011 Regole della contrattazione, trovato l'accordo.
Il 28 giugno Confindustria e Sindacati hanno siglato l'accordo sulla rappresentanza sindacale e sulla efficacia della contrattazione. L’accordo è stato trovato su di un testo al quale le parti hanno lavorato punto per punto durante una trattativa serrata. Ha un valore economico importante perché da certezza alle imprese sugli accordi finora raggiunti. Soprattutto però rafforza il legame tra le Confederazioni sindacali, rappresentando un punto di svolta per superare la stagione degli accordi separati, che tante incertezze e divisioni hanno creato tra i lavoratori e all’interno del movimento sindacale. Il Comunicato della Cisl Nazionale Il testo dell' Accordo Interconfederale Confindustria Cgil Cisl Uil del 28/06/2011 Intesa Cgil Cisl Uil su accordi sindacali con valenza generale La Rassegna Stampa
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29/06/2011 Rappresentanza e contrattazione - l'accordo unitario sancisce un nuovo assetto del sindacalismo italiano
Il testo dell' Accordo Interconfederale Confindustria Cgil Cisl Uil del 28/06/2011 Intesa Cgil Cisl Uil su accordi sindacali con valenza generale
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12/06/2011 Per i lavoratori della Caterpillar rinnovo del Contratto Integrativo
Dopo una trattativa di cica 15 mesi la Rappresentanza Sindacale Unitaria Caterpillar e i Sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm hanno finalmente trovato un accordo con la multinazionale americana per la sigla del rinnovo del Contratto Integrativo. Perni centrali della trattativa sono stati la "flessibilità aggiuntiva" per l'Azienda e "salario ed occupazione" per i lavoratori. E' stata difatti la concessione, in deroga, di 4 sabati obbligatori aggiuntivi a quelli previsti dal CCNL (solo nel turno di mattina e recuperabili con meccanismo di Banca Ore) a permettere: • la fissazione di una percentuale massima di utilizzo di lavoro atipico (il 30%) e laconseguente assunzione a tempo indeterminato, dalla data della firma dell'accordo, e nell'arco massimo di 18 mesi, di circa 40 lavoratori atipici; • l'aumento del Premio feriale di 200 € annui portando lo stesso, a regime a 2.432,90 € fissi, dal presente accordo il premio sarà esteso, nella quota di 1.632,90 €,  anche agli interinali; Oltre a questi 2 importanti elementi vanno inoltre evidenziati: • la concessione di 2 giorni di permesso per la nascita di un figlio (anche in casi di adozione); • il riconoscimento di 1 ora di assemblea aggiuntiva ed esclusiva per trattare i temi della Sicurezza sul Lavorocon tutti i lavoratori; • la crescita del montante massimo del Premio di produzione Variabile che passa dai 1.620 € del vecchio accordo ai 2.040 € del nuovo accordo; • vengono inoltre riconosciuti 1.000 € a fronte del riconoscimento del PdR in riferimento al 2010 (anno non coperto dall'accordo). Leggi l'ACCORDO INTEGRATIVO
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09/06/2011 Per i lavoratori della Caterpillar rinnovo del Contratto Integrativo
Dopo una trattativa di cica 15 mesi la Rappresentanza Sindacale Unitaria Caterpillar e i Sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm hanno finalmente trovato un accordo con la multinazionale americana per la sigla del rinnovo del Contratto Integrativo. Perni centrali della trattativa sono stati la "flessibilità aggiuntiva" per l'Azienda e "salario ed occupazione" per i lavoratori. E' stata difatti la concessione, in deroga, di 4 sabati obbligatori aggiuntivi a quelli previsti dal CCNL (solo nel turno di mattina e recuperabili con meccanismo di Banca Ore) a permettere: • la fissazione di una percentuale massima di utilizzo di lavoro atipico (il 30%) e la conseguente assunzione a tempo indeterminato, dalla data della firma dell'accordo, e nell'arco massimo di 18 mesi, di circa 40 lavoratori atipici; • l'aumento del Premio feriale di 200 € annui portando lo stesso, a regime a 2.432,90 € fissi, dal presente accordo il premio sarà esteso, nella quota di 1.632,90 €,  anche agli interinali; Oltre a questi 2 importanti elementi vanno inoltre evidenziati: • la concessione di 2 giorni di permesso per la nascita di un figlio (anche in casi di adozione); • il riconoscimento di 1 ora di assemblea aggiuntiva ed esclusiva per trattare i temi della Sicurezza sul Lavoro con tutti i lavoratori; • la crescita del montante massimo del Premio di produzione Variabile che passa dai 1.620 € del vecchio accordo ai 2.040 € del nuovo accordo; • vengono inoltre riconosciuti 1.000 € a fronte del riconoscimento del PdR in riferimento al 2010 (anno non coperto dall'accordo). Leggi l'ACCORDO INTEGRATIVO
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10/05/2011 Firmato l'accordo tra sindacati e Regione Marche su affitti e politiche abitative
«Un protocollo importante, quello che abbiamo firmato oggi  con la Regione. Si dà avvio ad un percorso  per dare concretezza, nell’ambito delle politiche abitative regionali,  a misure  di sostegno a chi è in difficoltà a sostenere il costo dell’ affitto e a chi è in condizione di  sfratto, anche a causa della perdita del lavoro – afferma Mario Canale, Segretario Regionale Cisl Marche – che insieme alla promozione di  interventi, per agevolare l’accesso alla prima abitazione a favore di   giovani under 35 anni di età, costituisce un ‘insieme di azioni  che ci impegneranno, per la definizione dei criteri, a partire dalle prossime settimane». Una firma che impegna, per le politiche abitative regionali, 2,7 milioni di euro, risorse derivanti dai complessivi 17,290 milioni di euro  previsti dall’accordo tra Regione, CGIL-CISL-UIL, SICET, SUNIA, UNIAT, Unione Inquilini, Assocasa e Ugl per le misure anticrisi per l’anno 2011,  siglato nei mesi scorsi. Nello specifico la cifra  è suddivisa in: 1,3 milioni per la copertura degli aumenti degli affitti per gli alloggi Erap, alleggerendo così le famiglie più colpite dalla crisi; 1,4 milioni, per  sovvenzionare le locazioni delle famiglie, in stato di povertà, che non riescono ad  arrivare alla fine del mese e quindi non possono pagare l'affitto per intero. Una novità prevista è rappresentata, sicuramente, dall’introduzione dell’indicatore della situazione economica equivalente, ISEE, per il calcolo dei canoni locativi e per l’ accesso agli alloggi ERAP.Verranno inoltre definite, nel prosieguo del percorso concertativo tra le organizzazioni sindacali e l’Assessorato alla Casa della Regione Marche,  le modalità d'alienazione di una parte dei beni immobili che potrebbero sostenere la costruzione di nuovi alloggi e la definizione del nuovo Piano Casa, prevedendo interventi a favore  delle giovani coppie per l’accesso alla prima casa. «Aumenta l'impegno della giunta regionale nei confronti delle politiche abitative - ha detto l'Assessore Regionale alla casa Antonio Canzian - La firma è importante non solo per i fondi a sostegno di chi non può pagare l'affitto o far fronte agli aumenti, ma anche perché` oltre che tamponare l'attuale crisi getta le basi per la futura proficua collaborazione con i sindacati in vista delle prossime decisioni da prendere insieme a cominciare dal Piano Casa regionale». Una sinergia tra Regione e Sindacati che sicuramente, potrà aiutare, con risposte  concrete,   i giovani e le famiglie sempre più in affanno e vulnerabili, perché colpite dalla crisi, ad accedere o a conservare uno dei beni più preziosi come quello della casa. IL PROTOCOLLO D'INTESA Leggi la Rassegna Stampa: Corriere Adriatico
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01/04/2011 Accordo detassazione Confapi - Cgil, Cisl, Uil
Ancona,01 aprile 2011 – Sottoscritto oggi un accordo tra Confapi Ancona, rispettivamente  nella persona del Presidente Andrea Pesaresi  e le tre Organizzazioni Sindacali provinciali nelle persone di Marco Manzotti, Segretario generale CGIL, Paolo Santini, Segretario Generale CISL e Renzo Perticaroli, Segretario Generale UIL. La firma  –  che dà seguito  ad un accordo quadro  nazionale – dà la possibilità di dare completa attuazione a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro in relazione alla possibilità di detassare, dando un concreto beneficio ai lavoratori, le voci retributive derivanti da contratti nazionali che siano riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.
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23/03/2011 Detassazione salario di produttività - accordo tra Cgil, Cisl ,Uil e Agci,Confcooperative, Lega Coop
Ancona,23 marzo 2011 – Sottoscritto oggi un accordo tra AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGA COOP Ancona, rispettivamente  nelle persone  di Stefano Burattini, Gabriele Darpetti e Simone Cecchettini e le tre Organizzazioni Sindacali provinciali nelle persone di Marco Manzotti, Segretario generale CGIL, Paolo Santini, Segretario Generale CISL e Renzo Perticaroli, Segretario Generale UIL. La firma  –  che dà seguito  ad un accordo quadro  nazionale – dà la possibilità di dare completa attuazione a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro in relazione alla possibilità di detassare, dando un concreto beneficio ai lavoratori, le voci retributive derivanti da contratti nazionali che siano riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.
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22/03/2011 Sottoscritti gli accordi. Buste paga più pesanti.
Sono stati sottoscritti nei giorni scorsi, tra i sindacati territoriali e Confindustria, gli accordi sulla detassazione di straordinari, notturno, festivi, premi aziendali, che consentono di beneficiare di agevolazioni fiscali applicando l’aliquota sostitutiva del 10 % sulle  voci accessorie se riconducibili ad incrementi di produttività. Tali intese recepiscono l’accordo quadro nazionale e sono in attuazione delle normative che consentono ai lavoratori di fruire immediatamente di sostanziose agevolazioni fiscali . L'azione costante della Cisl su questo tema ha permesso di raggiungere questo importante risultato. Tutte le imprese aderenti a Confindustria dovranno quindi applicare le agevolazioni previste ed informare tutti i propri dipendenti sui contenuti degli accordi, i  quali tra l’altro, recepiscono i contenuti dei contratti nazionali sugli istituti detassabili e sono cedevoli a fronte di eventuali intese aziendali di miglior favore. Ad oggi si sono realizzati gli accordi in tutte le province marchigiane, ad eccezione di Fermo dove si prevede di definirlo nell’incontro già fissato per giovedì 24 p.v.. Venerdi 18 u.s. sono stati sottoscritti gli accordi quadro nazionali anche per le Centrali Cooperative e la Confapi, in base ai quali si dovrà procedere, così come avvenuto con Confindustria, ad intese territoriali. Per quanto concerne le Cooperative, Macerata, pur in assenza dell’accordo nazionale, ha già realizzato quello provinciale.Gli accordi provinciali: ANCONA, ASCOLI P., MACERATA, PESARO , FERMOGli articoli precedenti sulla detassazione: Detassazione salari, le linee guida , Meno tasse su straordinari, buste paga più pesanti
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11/03/2011 Accordo detassazione salario di produttività - Cgil, Cisl, Uil e Confindustria
Ancona, 11 marzo 2011 – Sottoscritto questa mattina nella sede di Confindustria Ancona un accordo tra Confindustria Ancona nella persona del Presidente Giuseppe Casali e le tre Organizzazioni Sindacali provinciali nelle persone di Marco Manzotti, Segretario generale CGIL, Paolo Santini, Segretario Generale CISL e Renzo Perticaroli, Segretario Generale UIL. La firma di questa mattina - che dà seguito al Protocollo già sottoscritto tra le parti nel luglio 2008 in tema di contrattazione di secondo livello e ad un accordo nazionale sullo stesso argomento – dà la possibilità di dare completa attuazione a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro in relazione alla possibilità di detassare, dando un concreto beneficio ai lavoratori, le voci retributive derivanti da contratti nazionali che siano riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.
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10/03/2011 Detassazione salari: le linee guida
E’ stato sottoscritto nella giornata di mercoledì 9 marzo 2011 tra CGIL CISL UIL e Confindustria uno schema di accordo quadro territoriale per dare un riferimento omogeneo e condiviso all’applicazione della detassazione del salario collegato a fattori di produttività e competitività.L'accordo traccia le modalità  per poter usufruire della detassazione al 10% sui premi di produttività (straordinario, turni, notturno e festivo) e fa chiarezza su quanto indicato nella "circolare congiunta n. 3/E" (link) sottoscritta dal  Ministero del Lavoro e dell' Agenzia delle Entrate il 14 febbraio 2011.Accordi territoriali anziché aziendali Le parti hanno scelto la strada degli accordi territoriali (e non aziendali) concordando un testo base che potrà essere sottoscritto in tutte le province e le aree territoriali. «Da quest'anno per effetto della circolare n.3 sono necessari gli accordi sindacali per beneficiare dell'aliquota agevolata» sottolinea Giorgio Santini, Segretario Generale aggiunto della Cisl Nazionale, e «con l'intesa abbiamo voluto fornire indicazioni comuni per consentire di stipulare accordi uniformi sul territorio.» L'Accordo-quadro costituisce infatti un riferimento dal quale partire per sviluppare elementi di caratterizzazione  e di adattabilità mirati agli specifici contesti  territoriali. Importante il fatto che l'accordo sia stato sottoscritto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil e che altre intese con le altre controparti verranno siglate al fine di garantire una gestione della detassazione omogenea e coerente con l’obiettivo di rafforzare la contrattazione di secondo livello (link). L’accordo prevede, inoltre, l’informazione da parte delle imprese alle RSU ed ai lavoratori.LINKL'accordo sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e ConfindustriaL'accordo quadro territorialeLeggi la Rassegna stampa: il Sole 24 Ore
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04/03/2011 Contratti di Solidarietà: 500.000 euro per il 2011
A seguito dell'accordo sulle misure anticrisi tra Cgil,  Cisl,  Uil  e la Regione Marche viene confermato anche per il 2011 il sostegno ai Contratti di Solidarietà con un impegno finanziario di 500.000 euro. La misura, finalizzata ad evitare i licenziamenti, è a favore dei lavoratori delle imprese artigiane e delle imprese con meno di 15 dipendenti, nonchè delle imprese con più di 15 dipendenti, che sono escluse dalla Cassa Integrazione Straordinaria secondo la normativa vigente. Per scaricare il bando clicca qui
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27/01/2011 Protocollo tra l'Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino e CGIL-CISL-UIL sulle politiche di bilancio per l'anno 2011
Le parti si sono incontrate per effettuare un’approfondita disamina delle misure che l’Amministrazione intende adottare per dare equilibrio al proprio bilancio per l’anno 2011. Alla base delle preoccupazioni espresse vi sono sia le problematiche collegate al perdurare dello stato di crisi economica ed occupazionale che, pur in un quadro dove si registrano alcuni segni di ripresa, attanaglia ancora il territorio, che quelle indotte dalla traduzione degli interventi previsti dal D.L. 78/10, convertito in L. 122/10 che ha prodotto una forte contrazione delle risorse a disposizione degli Enti locali. Nell’anno 2010 la tensione occupazionale è salita considerevolmente e sono diventate in particolare più acute le difficoltà d’inserimento e di permanenza nel mondo del lavoro dei giovani che presentano un tasso di disoccupazione superiore al 20%. In tale contesto, di forte incertezza del mercato del lavoro, si evidenzia una diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-17,3%), contestualmente diminuisce anche il tasso di attività (-1,7%) con conseguente aumento delle persone inattive (effetto scoraggiamento). Alla luce della diminuzione delle entrate determinata dall’effetto incrociato del rallentamento dell’economia e della riduzione dei trasferimenti statali (manovra Tremonti), al netto delle quote di riduzione connesse a possibili ulteriori tagli da parte della Regione, si stima che le risorse da reperire ammontino a 7,7 milioni di euro. Il bilancio presenta inoltre un alto tasso di rigidità anche sul versante delle uscite per i vincoli imposti dal Patto di stabilità che impedisce la mobilizzazione di risorse, che pure sono nella disponibilità dell’Amministrazione. La Provincia nel rendere nota l’intenzione di confermare lo stanziamento di specifiche risorse a sostegno dei soggetti colpiti dalla crisi, nei termini generali previsti dall’accordo del 13 marzo 2010 nonché quello relativo alla compartecipazione 2011 al fondo Regionale destinato alle PMI, per una quota di € 200.000,00, e nell’intento di rispettare le convenzioni a supporto del sistema socio-culturale locale, precisa che l’obbiettivo di equilibrio del bilancio sarà perseguito: a) sul piano delle uscite puntando all’efficientamento della spesa in ogni settore e, pur nel rispetto degli impegni di ricollocazione dei precari, al contenimento della spesa per il personale; b) sul piano delle entrate contando sul reperimento di nuove risorse mediante un’opera, già avviata, di rimodulazione e di contrasto all’evasione, di tributi di sua pertinenza quali quelli sui passi carrabili, sui pozzi e sui cartelli pubblicitari, nonché attraverso l’attuazione di un programma di alienazione di immobili di sua proprietà. I proventi derivanti dalla vendita di tali immobili saranno destinati per la parte capitale all’abbassamento del livello d’indebitamento dell’Ente, per la quota di plusvalenza alla copertura del fabbisogno annuo. Le OO.SS. esprimono soddisfazione per l’orientamento della Provincia in ordine alle misure generali di sostegno al lavoro e a favore di persone e famiglie messe in difficoltà dalla crisi e apprezzano lo sforzo avviato sul piano della lotta all’evasione dei tributi locali, scelta essenziale per dare equità al prelievo fiscale, anche a livello territoriale. IN CONSIDERAZIONE di quanto sopra espresso, sulla base delle verifiche effettuate sull’efficacia delle misure anti-crisi adottate nel biennio precedente e nel rispetto delle linee di azione condivise nei Protocolli resi operativi a partire dal giugno 2009, LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE: L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE MANTERRÀ IN ESSERE, CON RISORSE PROPRIE E PARTECIPATE, PER L’ANNO IN CORSO TUTTI GLI ASSI DEL FONDO ANTI-CRISI PER UN TOTALE DI 685.000,00 €. • Per le agevolazioni tariffarie su acqua e rifiuti, a favore delle famiglie colpite dalla crisi, saranno utilizzati € 100.000,00, ai quali si aggiungeranno € 100.000,00 impegnati da Marche Multiservizi nel 2010 e non ancora utilizzati. Altresì verrà data proroga, con carattere di urgenza, al protocollo scaduto il 31/12/2010, fermo restando che i CIOF continuano ad accogliere le richieste di agevolazione. • All’azione di microcredito saranno destinati complessivamente € 150.000,00 per la copertura degli interessi passivi ed € 235.000,00 per il fondo di garanzia.  Per ogni misura sarà effettuata, entro il 30 giugno p.v., una verifica di congruità e valutate eventuali necessità emergenti da finanziare con un importo di € 100.000,00. L’AMMINISTRAZIONE DESTINERÀ, ATTINGENDO ALLE RISORSE COMUNITARIE, PREVIO CONFRONTO IN SEDE DI COMMISSIONE PROVINCIALE LAVORO 7 MILIONI DI EURO PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO E LAVORO DELLE PERSONE COINVOLTE NELLA CRISI ECONOMICA, AL FINE DI FAVORIRNE LA RICOLLOCAZIONE O, COMUNQUE, PIÙ IN GENERALE, INNALZARNE L’OCCUPABILITÀ. • Sulla base dei dati oggi disponibili si prevede che in tali attività saranno coinvolti circa 8.000 lavoratori di cui circa 6.000 beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga e oltre 2.000 lavoratori interessati da procedure di mobilità ex legge 223/91 e 236/93 nonché giovani e disoccupati in genere. • Le parti convengono sulla necessità di sviluppare, sempre in sede di Commissione Provinciale Lavoro, apposita riflessione per individuare strumenti utili a fronteggiare l’emergenza occupazionale giovanile; • L’Ente avvierà, entro il 31 marzo p.v., uno specifico confronto con le OO.SS., sul processo di riorganizzazione delle proprie attività, puntando ad attivare un percorso teso a combinare l’efficienza amministrativa con la qualificazione e la valorizzazione del personale. L’Amministrazione conferma l’impegno a proseguire nel percorso di reinternalizzazione di tutti i servizi attualmente gestiti tramite la CSPA e a proseguire nella gestione delle azioni finalizzate a garantire una prospettiva occupazionale stabile ai soggetti coinvolti. • L’Amministrazione s’impegna a rendersi parte attiva per promuovere la gestione associata dei servizi e delle funzioni degli Enti locali nell’ambito provinciale, nonché ad attivare, ai sensi di quanto previsto dal punto 7) dell’Accordo del 13 marzo 2010, il confronto per l’istituzione dell’Osservatorio sugli appalti dei servizi e per la definizione di un capitolato tipo condiviso, al fine di diffondere le buone prassi in materia e bloccare un possibile processo di dequalificazione dei servizi.        Pesaro, lì 26 gennaio 2011 Provincia di Pesaro e Urbino Il Presidente Matteo Ricci      L’Assessore al Bilancio Renato Claudio Minardi   Rappresentanze delle OO.SS. C.G.I.L.         C.I.S.L.         U.I.L.
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11/01/2011 Accordo Fiat
Gli accordi di Pomigliano e Mirafiori sono soprattutto un atto di responsabilità e di coraggio sindacale della Fim Cisl e dei sindacati che hanno sottoscritto gli accordi. Cosa sarebbe accaduto se anche la Fim e la Uilm di fronte ad accordi così impegnativi e difficili si fossero tirate indietro come ha fatto la Fiom? Le decine di migliaia di lavoratori della Fiat e dell’indotto sarebbero stati più tutelati e avremmo meglio difeso i loro diritti? Il fallimento di Fabbrica Italia e il declino dell’industria dell’auto nel nostro paese avrebbero forse aiutato di più la ripresa del lavoro e dato maggiori prospettive e speranze ai lavoratori della Fiat e ai giovani disoccupati del nostro paese? E’ dalla risposta a questi quesiti che bisogna partire per valutare gli accordi Fiat. Trovo stupefacente che invece ci si intrattenga ancora su presunti quanto inesistenti diritti violati per giustificare l’incapacità cronica della Fiom a fare accordi impegnativi soprattutto quando si è sotto i riflettori. Vorrei ricordare alla Fiom e alla Cgil che ciò che è indisponibile alla contrattazione per loro, lo è anche per la Fim e per la Cisl, e per i contenuti degli accordi, che per quanto impegnativi per i lavoratori e per il sindacati non contengono alcuna violazione dei diritti di legge e/o addirittura costituzionali. La Fim si è solo rimboccata le maniche ed ha negoziato nuove e più impegnative condizioni di lavoro e regole sindacali adeguandole alle nuove esigenze di una Fiat internazionalizzata e del mercato globale. Anche alla Fim non piacciono le Newco fuori dal sistema contrattuale e dall’accordo interconfederale del ’93, perciò abbiamo fino all’ultimo tentato di evitarlo. Abbiamo tuttavia dovuto prendere atto della rigidità della Fiat su questa scelta e dei comportamenti poco responsabili della Fiom, che anziché dare una mano insieme a Fim a Uilm a difendere il contratto nazionale ha fatto di tutto per convincere la Fiat del contrario. Su questo siamo impegnati al tavolo con Federmeccanica e Fiat per definire norme specifiche per il settore auto che possano nel più breve tempo possibile riassorbire le Newco nel sistema contrattuale e nel contratto nazionale, così come siamo impegnati a sollecitare un nuovo accordo interconfederale sulla rappresentanza e sulla democrazia sindacale che garantisca certezze e stabilità delle regole e delle decisioni sindacali e nel contempo mantengano il diritto dei sindacati ad eleggere propri rappresentanti nelle aziende dove si hanno iscritti. Trovo poco comprensibile le alchimie tecnico-contrattuali con le quali si tenta di recuperare il grave errore compiuto dalla Fiom nel primo accordo di Pomigliano, quando non ha sottoscritto l’accordo né riconosciuto l’accordo firmato dalla maggioranza dei sindacati e non ha nemmeno tenuto conto del risultato del referendum di approvazione dell’accordo da parte di un’ampia maggioranza dei lavoratori. E allora non c’erano né le Newco né il ritorno alle Rsa. Le firme tecniche che distinguono una parte dell’accordo dall’altra sono solo fumisterie sindacali che nessuno capirebbe; anche alla Fim sarebbe piaciuto scegliere tra le parti dell’accordo più condivise da quelle meno: alla Fim questa possibilità non è stata data e l’alternativa all’accordo era solo il non accordo. Non credo possa essere diverso per la Fiom. Lo stesso artificio di non riconoscere la validità del referendum escogitato dalla Fiom per non prendere atto del risultato è una scelta di incoerenza e di codardia sindacale. Troppo facile declamare democrazia e ricorso al voto dei lavoratori solo quando fa comodo. La Fiom ha ancora una possibilità se vuole di evitare di ripetere l’errore fatto a Pomigliano: si batta coerentemente per il no all’accordo, se lo ritiene, ma prenda atto e assuma comportamenti conseguenti, come del resto farà la Fim, rispetto all’opinione maggioritaria dei lavoratori, firmando gli accordi di Pomigliano e Mirafiori. Chieda inoltre di partecipare con Fim e Uilm al tavolo di Federmeccanica e Fiat sulla definizione di norme specifiche per il settore, per far rientrare le Newco nel sistema contrattuale e per chiarire le parti degli accordi ritenute più controverse. E’ già capitato alla Piaggio di Pontedera che la Fiom ha sottoscritto l’accordo dopo il risultato del referendum, può quindi capitare anche alla Fiat. 2 gennaio 2011 Clicca sul seguente link per visualizzare le schede degli accordi di Pomigliano  e Mirafiori: http://www.scribd.com/full/46585915?access_key=key-mk2er72jm7axz6kqwag http://www.scribd.com/full/46585865?access_key=key-h0hfdhsow0ecv9pbuf Clicca sui seguenti link per visualizzare le interviste del Segretario generale Cisl Raffaele Bonanni: http://www.scribd.com/full/46585963?access_key=key-1qhlnfsmemt0jrg2qzov Altre interviste: http://www.scribd.com/full/46585995?access_key=key-8drxpzo4tznmf9h8i1s http://www.scribd.com/full/46586003?access_key=key-2b8h7sry5za53mbux8c9
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22/12/2010 Protocollo d'Intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo
http://www.scribd.com/doc/45793582/Protocol-Lo-d-Intesa-Per-La-Difesa-Del-Lavoro-La-Coesione-Sociale
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07/12/2010 Protocollo d' intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo
Difesa del lavoro, coesione sociale e sostegno allo sviluppo:  sono gli obiettivi dell’accordo sul bilancio regionale 2011 che le organizzazioni sindacali hanno siglato il 6 dicembre 2010 con la Regione Marche. Un ‘intesa che, in continuità con l’accordo anticrisi siglato lo scorso anno,   prevede una serie di misure per sostenere l’occupazione, agevolare la ripresa, promuovere  lo sviluppo e che impegna,  per il 2011, complessivamente  circa 15,5 milioni di euro, per continuare a  «proteggere» dagli effetti della crisi,  migliaia di lavoratori. “Mantenere le persone al lavoro, stabilizzare e avvicinare i giovani al mondo del lavoro, prevedere sostegni alle famiglie e alle persone più in difficoltà, in presenza di risorse pubbliche sempre più ridotte, è sicuramente un  buon risultato”- afferma  il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo,- “  il lavoro e la coesione sociale sono le nostra priorità  per la comunità marchigiana.  Definite le misure ed impegnate le risorse, ora inizia quel lavoro di vicinanza e di informazione, nei luoghi di lavoro, attraverso i nostri servizi, affinchè gli interventi siano noti ed efficaci; l'accordo non esaurisce il confronto sindacale con la Regione che deve proseguire, a partire da sanità e trasporti”.7 dicembre 2010  Clicca qui per visualizzare il testo del Protocollo
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07/12/2010 Difesa del lavoro, coesione sociale, sostegno allo sviluppo
Difesa del lavoro, coesione sociale e sostegno allo sviluppo:  sono gli obiettivi dell’accordo sul bilancio regionale 2011 che le organizzazioni sindacali hanno siglato il 6 dicembre 2010 con la Regione Marche. Un ‘intesa che, in continuità con l’accordo anticrisi siglato lo scorso anno,   prevede una serie di misure per sostenere l’occupazione, agevolare la ripresa, promuovere  lo sviluppo e che impegna,  per il 2011, complessivamente  circa 15,5 milioni di euro, per continuare a  «proteggere» dagli effetti della crisi,  migliaia di lavoratori.“Mantenere le persone al lavoro, stabilizzare e avvicinare i giovani al mondo del lavoro, prevedere sostegni alle famiglie e alle persone più in difficoltà, in presenza di risorse pubbliche sempre più ridotte, è sicuramente un  buon risultato”- afferma  il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo,- “  il lavoro e la coesione sociale sono le nostra priorità  per la comunità marchigiana.  Definite le misure ed impegnate le risorse, ora inizia quel lavoro di vicinanza e di informazione, nei luoghi di lavoro, attraverso i nostri servizi, affinchè gli interventi siano noti ed efficaci; l'accordo non esaurisce il confronto sindacale con la Regione che deve proseguire, a partire da sanità e trasporti”.7 dicembre 2010Ufficio Comunicazione CISL Marche Clicca sul seguente link per visualizzare l'Accordo http://www.scribd.com/full/44819218?access_key=key-29bc4r46h8jc17bqwvqhLa Rassegna Stampa  Corriere Adriatico  Il Messaggero Il Resto del Carlino
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07/12/2010 Protocollo regionale anticrisi
Difesa del lavoro, coesione sociale e sostegno allo sviluppo:  sono gli obiettivi dell’accordo sul bilancio regionale 2011 che le organizzazioni sindacali hanno siglato il 6 dicembre 2010 con la Regione Marche. Un ‘intesa che, in continuità con l’accordo anticrisi siglato lo scorso anno,   prevede una serie di misure per sostenere l’occupazione, agevolare la ripresa, promuovere  lo sviluppo e che impegna,  per il 2011, complessivamente  circa 15,5 milioni di euro, per continuare a  «proteggere» dagli effetti della crisi migliaia di lavoratori. CLICCA QUI per leggere il testo dell'accordo “Mantenere le persone al lavoro, stabilizzare e avvicinare i giovani al mondo del lavoro, prevedere sostegni alle famiglie e alle persone più in difficoltà, in presenza di risorse pubbliche sempre più ridotte, è sicuramente un  buon risultato”- afferma  il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo,- “  il lavoro e la coesione sociale sono le nostrae priorità  per la comunità marchigiana.  Definite le misure ed impegnate le risorse, ora inizia quel lavoro di vicinanza e di informazione, nei luoghi di lavoro, attraverso i nostri servizi, affinchè gli interventi siano noti ed efficaci; l’accordo non esaurisce il confronto sindacale con la Regione che deve proseguire, a partire da sanità e trasporti”.
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22/11/2010 Bilancio 2011 degli enti locali: "in primo piano i servizi alla persona e il sostegno al lavoro"
Mercoledì 10 novembre, nella sede Cisl di Pesaro (via Porta Rimini, 11), si è svolta una conferenza stampa di Cgil, Cil e Uil per presentare il documento unitario sul bilancio degli Enti locali relativo al 2011. Sauro Rossi, segretario provinciale Cisl e i segretari di Cgil e Uil hanno illustrato gli aspetti più importanti del documento.   "La predisposizione dei bilanci preventivi degli Enti Locali per il 2011 è fortemente condizionata dalla particolare situazione economica del Paese e dalla recente introduzione di provvedimenti normativi e finanziari che influenzeranno pesantemente le scelte delle Amministrazioni. Anche i nostri territori sono ancora coinvolti dalla profonda crisi economica che ha determinato una caduta della produzione, la chiusura di diverse imprese, un aumento della disoccupazione e della cassa integrazione; i recenti timidi segnali di ripresa nella produzione non consentono di recuperare le posizioni perdute e tanto meno di generare tangibili effetti positivi sull’occupazione. La crisi ha generato nuove situazioni di disagio sociale, in particolare per chi ha perso il lavoro, e ne ha acuite altre, come la disoccupazione giovanile e femminile, la condizione delle famiglie immigrate, e la riduzione del potere d’acquisto dei redditi dei lavoratori e dei pensionati. Il tessuto economico locale, oltre la crisi, risente anche dei processi d’internazionalizzazione dell’economia, con le nuove opportunità che si creano ma soprattutto con le nuove sfide competitive a cui far fronte. La recente manovra finanziaria del Governo, attuata con il Decreto Legge 78/10 (convertito con la Legge 122/10), ha introdotto tagli e vincoli particolarmente pesanti nei confronti del sistema delle Autonomie Locali, che incideranno profondamente sulle scelte delle Amministrazioni, a partire dai bilanci preventivi 2011. Crisi economica, globalizzazione e manovra finanziaria stanno mettendo a dura prova il sistema economico e sociale, che ha trovato negli ultimi decenni nel lavoro diffuso e nella coesione sociale i suoi punti di forza, che hanno permesso a questa provincia di essere fra le prime in Italia in termini di benessere. Il nostro territorio è chiamato a rispondere a queste nuove sfide, consapevoli che è impossibile governare territorialmente le dinamiche più generali, ma che molto dipende da come le forze locali (istituzionali, civili e sociali) sono in grado di reagire, valorizzando le proprie potenzialità e i propri punti di forza. Sul piano delle scelte strategiche, come organizzazioni sindacali abbiamo colto la sollecitazione dell’Amministrazione Provinciale di misurarci su un progetto a medio-lungo termine (“Provincia 2020”) e stiamo contribuendo alla discussione che si è avviata, avendo predisposto al riguardo un documento specifico contenente alcune elaborazioni tematiche. Questo livello di confronto e gli obiettivi che assieme, anche come parti sociali, ci si augura di condividere (incentrato sui temi della coesione sociale, del nuovo modello di sviluppo, della sostenibilità sociale ed ambientale delle politiche locali, dell’assetto delle infrastrutture materiali e immateriali), può rappresentare la cornice entro cui collocare le scelte, Amministrative e non solo, più immediate, ad iniziare dalla programmazione di bilancio per i prossimi anni. Priorità delle scelte Il contesto di riferimento costringerà le Amministrazioni ad assumere scelte difficili in rapporto alle necessità di rispondere alle esigenze di governo di una comunità, ma queste scelte dovranno essere ispirate da un preciso ordine di priorità. Le priorità da assumere, considerando le specifiche funzioni e titolarità delle Amministrazioni locali, a nostro avviso dovranno essere i servizi alla persona ed il sostegno al lavoro, come elementi decisivi per garantire, anche in futuro, la coesione del territorio. La stessa Regione Marche individua queste due priorità nei suoi deliberati. Altrettanta attenzione va posta nell’assumere il vincolo dell’equità, per garantire che le ricadute delle scelte siano socialmente sostenibili e ripartite in ragione delle diverse possibilità economiche dei cittadini.    Misure anticrisi Rimanendo alto il numero di lavoratori colpiti dalla crisi ed essendosi ulteriormente aggravate le condizioni economiche di molte famiglie, è importante dare continuità ed estendere le misure anticrisi attivate nell’anno in corso (orientate a sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento delle utenze, degli affitti, delle rette) previa verifica della loro efficacia e congruità. Politiche sociali Il livello di coesione sociale e di benessere che caratterizza la nostra provincia è determinata prima di tutto dalla diffusione di una rete di servizi sociali che ha sostenuto le famiglie, ma anche il sistema economico locale. L’obiettivo è di salvaguardare l’attuale livello dei servizi erogati, garantendo le necessarie risorse umane e finanziarie, non rinunciando ad adeguare l’offerta a quelle che sono le diverse dinamiche della domanda e del bisogno e non trascurando gli interventi volti a promuovere e riconoscere gli sforzi sostenuti dalle famiglie. A questo obiettivo vanno orientate anche le politiche del personale, all’interno dei draconiani vincoli posti dalla manovra finanziaria. Il confronto con le Amministrazioni deve rappresentare anche l’occasione per una verifica sugli interventi avviati a favore delle persone non autosufficienti e sul modo in cui le recenti deliberazioni regionali (assegni di cura, sad, residenzialità) abbiano trovato riscontro nelle singole realtà comunali e di Ambito sociale. Riorganizzazione dei servizi ed esternalizzazioni La gestione dei servizi può comportare anche un confronto sui modelli organizzativi e sulle forme di gestione, in particolare nelle situazioni in cui esistono o possono introdursi forme d’esternalizzazione: la posizione del sindacato è che questi processi devono vedere affidati al pubblico il ruolo di programmazione, determinazione delle condizioni qualitative del servizio e delle modalità d’accesso, nonché nel quadro di un rapporto con il privato (in particolare il privato sociale) teso essenzialmente ad integrare l’offerta attuale, un ruolo diretto nella gestione.  Il raccordo tra pubblico e privato deve prendere forma sulla base di condizioni precise, che prevedano fra l’altro il vincolo del rispetto delle norme di legge e contrattuali sul lavoro e sulla sicurezza. Il protocollo sugli appalti dei servizi, sottoscritto tra le oo.ss., le associazioni cooperative e delle imprese, con i Comuni dell’Ambito sociale n.1, e successivamente portato all’attenzione della Conferenza provinciale delle Autonomie, rappresenta un riferimento da estendere nella sua applicazione. Politiche tariffarie Si accentua ulteriormente l’esigenza di adottare politiche tariffarie adeguate a sostenere i redditi delle famiglie, in particolare quelle meno abbienti e quelle colpite dalla crisi.  In particolare si richiede che la dinamica tariffaria non sia superiore a quella inflattiva e che vada estesa ulteriormente l’applicazione dell’Isee alle tariffe dei servizi a domanda individuale. Una oculata gestione dell’Isee può anche garantire un gettito aggiuntivo necessario a permettere su basi di equità una gestione economicamente più equilibrata dei servizi. Politiche del personale Considerando i vincoli posti dalla manovra finanziaria sul personale, per quanto concerne i tetti di spesa, il tour over e i contratti flessibili (diversi per le Amministrazioni rientranti nel patto di stabilità e le altre), vincoli che mettono seriamente in discussione la possibilità di garantire una adeguata erogazione dei servizi e la funzionalità dell’Amministrazione, è necessario che la negoziazione con le Rsu e con le categorie sindacali sulle politiche del personale non sia penalizzante per i lavoratori e che tutte le opportunità consentite vengano utilizzate per consentire il funzionamento dei servizi, la stabilizzazione dei lavoratori precari, salvaguardia dei percorsi professionali e la gestione della produttività. Politiche tributarie Le attuali norme nazionali, tutt’altro che “federaliste”, pongono seri vincoli all’autonomia amministrativa in materia tributaria, a iniziare da quelli posti alle addizionali ed alle aliquote Irpef e Ici. La principale azione in grado di produrre immediatamente introiti aggiuntivi è il recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale relativi ai tributi comunali, ad iniziare dall’Ici (anche attraverso la riclassificazione degli immobili in base all’art……), la Tarsu, …. Nell’attività sino ad ora condotta esiste uno scarto notevole, in termini di recupero dell’evasione, tra le amministrazioni che hanno attivato adeguate misure e le altre. E altrettanto necessario che le Amministrazioni si organizzino, singolarmente o in forma associata, per adempiere gli atti previsti dall’art.16 del d.l.78/10, ad iniziare dalla costituzione del Consiglio tributario, in attesa che i prevista atti dell’Agenzia delle entrate possano permettere l’avvio dell’attività di contrasto all’evasione. Le incongruenze della norma sono evidenti, a iniziare dal non considerare la mancanza di personale e di strumenti a disposizione dei Comuni per farsi carico dei nuovi adempimenti; per questa ragione a nostro avviso è necessario organizzare questa nuova attività a livello sovra comunale. Esercizio associato delle funzioni e gestione associata dei servizi. Da tempo le oo.ss. sollecitano un processo associativo fra le Amministrazioni finalizzato alla gestione associata dei servizi e delle funzioni. In questi anni abbiamo assistito nella provincia ad esperienze condotte con esiti diversi, con situazioni positive che si sono consolidate e sviluppati e casi di segno opposto. Le nuove condizioni finanziarie delle Amministrazioni, che impongono scelte anche radicali, e le disposizioni previste nell’art. 14 del d.l. 78/10, richiedono a tutte le Amministrazioni, anche quelle con popolazione superiore ai 5000 abitanti, una rinnovata capacità di lavorare su progetti aggregativi, nelle forme e con gli strumenti previste dalla normativa (Unioni dei Comuni, Uffici comuni e convenzioni, Comunità Montane, Ambiti sociali). Le oo.ss. propongono l’avvio immediato di una fase progettuale, coordinata dalla Conferenza provinciale delle Autonomie, in raccordo con la Regione Marche (anche in relazione alle prerogative che la norma gli riconosce, in particolare in materia di determinazione della dimensione territoriale ottimale) finalizzata ad individuare gli ambiti territoriali, le forme associative, le funzioni, i servizi, le risorse per avviare concretamente questo percorso. Sulla base di questa impostazione, Cgil-Cisl-Uil territoriali, di concerto con le rispettive federazioni dei pensionati, richiedono a tutte le Amministrazioni comunali della provincia, alle Comunità Montane, alle Unioni dei Comuni, ed alla stessa Amministrazione provinciale, l’avvio di una fase di confronto preventivo, finalizzato a conoscere gli orientamenti delle Amministrazioni su questi argomenti e ad individuare auspicabili punti di condivisione sulle scelte che si dovranno assumere".
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01/10/2010 ACCORDO RAGGIUNTO TRA FIM ,UILM , FEDERMECCANICA e ASSISTALL
QUI  il testo dell' accordo stipulato oggi tra FIM UILM
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25/08/2010 Macerata, nuove regole sulla videosorveglianza
E' stato firmato il protocollo d’intesa sulla videosorveglianza. Alla presenza del Direttore provinciale del lavoro di Macerata Pierluigi Rausei, le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil provinciali insieme a Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confindustria e alle centrali cooperative Legacoop, Confcooperative e Agci hanno raggiunto un’importante intesa sulla corretta applicazione delle tutele e dei diritti di cui all’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori (legge n. 300/1970).Lo Statuto dei lavoratori Quest’ultima norma bilancia due interessi contrapposti: quello dell’imprenditore ad esercitare il potere direttivo e di controllo del lavoratore, e quello di quest’ultimo a vedere preservata la sua riservatezza e la sua dignità personale. In concreto viene previsto che gli impianti audiovisivi e le altre apparecchiature di controllo a distanza possano essere installati e posti in uso esclusivamente “previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali” ovvero in forza di un provvedimento autorizzatorio della Direzione provinciale del lavoro.Il Comitato tecnico per la videosorveglianza L’accordo in questione va a regolamentare il caso delle aziende in cui non esistono rappresentanze sindacali aziendali ovvero non sia stato possibile raggiungere un accordo. Viene prevista la costituzione, presso la Direzione provinciale del lavoro, di un apposito Comitato tecnico per la videosorveglianza, composto da un rappresentante della stessa e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali firmatarie dell’accordo. Il Comitato avrà il compito di valutare, in sede di istruttoria tecnica, le istanze di autorizzazione alla installazione e all’utilizzo degli impianti di sorveglianza antifurto e antirapina che determinano, anche solo occasionalmente, un controllo a distanza sui lavoratori e sulle postazioni di lavoro.Il ruolo degli Enti bilaterali Sulle problematiche oggetto del protocollo verranno coinvolti i rispettivi enti bilaterali, ai quali sarà possibile presentare apposita richiesta di parere al fine di acquisire la prescritta autorizzazione da parte della Direzione provinciale. A tal fine i singoli Enti bilaterali procederanno a sottoscrivere un’apposita intesa con la Direzione provinciale di Macerata, che si è impegnata ad organizzare, entro il 15 ottobre 2010, almeno tre momenti informativi rivolti alle aziende sui temi e sulle procedure del Protocollo.Un accordo importante Soddisfatto Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata, secondo cui «si tratta di un accordo molto importante per due motivi. Attraverso il Comitato tecnico il sindacato partecipa ad un importante momento di tutela della riservatezza, della libertà morale e della dignità del lavoratore. L'accordo è poi il risultato di un lavoro di confronto tra le principali forze sociali e produttive maceratesi, una sorta di "laboratorio" di relazioni sociali ed industriali che, confermando il ruolo fondamentale della bilateralità, porterà risultati positivi anche in altri contesti».Per visualizzare il protocollo CLICCA QUI
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03/08/2010 Accordo per la non autosufficienza: aumento dell'assistenza e adeguamento delle rette
Con l''accordo siglato  con i sindacati confederali e con quelli di categoria dei pensionati, la Regione Marche impegna fondi aggiuntivi (oltre 19 milioni per il periodo 2010-2013, di cui un milione e mezzo nel 2010) rispetto a quelli già a  disposizione delle Zone Territoriali  Asur, per riqualificare il sistema delle residenze protette per anziani in termini di incremento dell'assistenza infermieristica e socio-assistenziale per gli anziani non autosufficienti ricoverati nelle diverse strutture presenti sul territorio. L'obiettivo è raggiungere nel corso del quadriennio 2010-2013 un livello assistenziale infermieristico e socio-sanitario di 100 minuti al giorno (contro gli attuali 50 minuti), nei 3.411 posti letto delle Residenze Protette convenzionati e nello stesso tempo di ridurre l'importo della retta a carico dei cittadini al 50% della tariffa giornaliera, come previsto dalla normativa nazionale. A regime tutte le Residenze Protette avranno la garanzia del rispetto dei 100 minuti di assistenza al giorno per ogni paziente. L'incremento dell'assistenza non comporterà un aumento della compartecipazione dei cittadini alla retta giornaliera, che anzi si ridurranno progressivamente. L'accordo prevede che le somme che eccedano da 41,25 euro al giorno verranno prima ricondotte a tale cifra e poi ridotte sino ai 33 euro dovuti. La riduzione arriverà ad un massimo di -247 euro nel 2013. I contenuti dell'accordo saranno operativi a decorrere dal primo ottobre 2010. Parallelamente partirà un tavolo tecnico con gli enti gestori. Positive le reazioni dei sindacati. "L’accordo siglato ieri  (aumento  di qualità  e quantità dell’assistenza e calo dei costi per migliaia di anziani ospiti delle residenze protette)   è un accordo importante - sottolinea Stefano Mastrovincenzo della Cisl Marche - e rappresenta  una sorta  di “ponte”. Da un lato  attesta un obiettivo che il sindacato ha perseguito tenacemente e  un impegno a cui la Regione ha tenuto fede,  dall’altro  rappresenta una indicazione  delle priorità su cui concentrarsi  in un momento di grande difficoltà. La  vulnerabilità  sociale  cresce a vari livelli, le risorse  tendono a diminuire, e bisogna quindi dedicare ogni sforzo alle fasce più esposte,  giovani in cerca di lavoro,  lavoratori  e imprenditori colpiti dalla crisi, famiglie  colpite da disabilità e da non autosufficienza".La soddisfazione dei rappresentanti della Cisl Marche per il coronamento di un percorso lungo e non sempre agevole in questi anni è evidente: “Pazienti e relative famiglie potranno godere di condizioni di assistenza senza dubbio più adeguate, migliori. Si tratta di un accordo che va pienamente incontro ad una fascia di cittadini meno tutelati proprio in un momento in cui le risorse tendono a diminuire. L’accordo assume una rilevanza ancora maggiore in una regione come le Marche dove la fascia dei cittadini anziani è particolarmente estesa e diffusa” spiega Mario Canale Segretario Regionale Cisl Marche.E’ invece il Segretario della Fnp Marche Enrico Renzaglia ad addentrarsi nei termini dell’intesa appena sottoscritta, non prima di aver ribadito “come finalmente sia arrivata la firma su uno degli accordi forse più sospirati poiché è da tempo che la Cisl sta portando avanti questo impegno, con grande convinzione e consapevolezza che esso rappresenta un traguardo decisivo per le politiche di welfare sul territorio”. Clicca sul link per visualizzare l'accordo: http://www.scribd.com/full/35288142?access_key=key-2ml1k20t5ntnryil01m2
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23/06/2010 Cgil - Cisl - Uil e Regione Marche: verifica accordo misure anticrisi per il 2010
I contenuti delle misure La situazione dell'applicazione delle misure alla data del 31 maggio (in corsivo,  colore blu) Le nostre indicazioni
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21/06/2010 PROSEGUONO LE MISURE DI SOSTEGNO PER UNIVERSITARI FIGLI DI DISOCCUPATI
“Il sostegno ai giovani per lo studio universitario e l’aiuto alle famiglie sulle quali pesano in questo momento le difficoltà economiche causate dalla crisi del lavoro, non possono venire meno dalla Regione. Abbiamo così deciso di proseguire quella misura di agevolazione già stabilita nel febbraio scorso e che prevede un contributo “una tantum” ai figli universitari di disoccupati da almeno tre mesi, per un importo di 850 mila euro con un nuovo bando,  includendo tra i beneficiari anche i figli di lavoratori in cassa integrazione in deroga, una realtà importante nella nostra Regione. “ Lo spiega l’assessore regionale al Lavoro-Istruzione, Marco Luchetti che sottolinea anche come questa agevolazione sia una  “ideale sintesi interdisciplinare tra Lavoro e Istruzione, un modo concreto per far camminare un flusso comune di impegno e di risorse che deriva anche dall’accordo del novembre scorso con i Sindacati, finalizzato a difendere l’occupazione e la coesione sociale.”  Si tratta, infatti, della misura anticrisi a favore dei figli dei lavoratori in stato di disoccupazione, in mobilità (certificata dai Centri per l'Impiego) o cassa integrazione straordinaria o in deroga da almeno tre mesi. Le domande per i contributi vanno presentate entro il 30 giugno prossimo e i beneficiari potranno ricevere 400 euro pro capite. Non possono accedere a questo nuovo bando chi possiede una ISEE superiore a 36.000€ (con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2009, periodo di imposta 2008) e gli studenti che hanno già beneficiato del precedente bando emanato il 22 febbraio scorso. Possono presentare domanda gli studenti universitari residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori e iscritti all’anno accademico 2009/2010 a Corsi di laurea di primo livello, corsi di laurea di secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale (inclusi i corsi di laurea del vecchio ordinamento attivati prima del DM 509/99) presso Università e AFAM delle Marche o di altre Regioni. Sono esclusi i corsi di terzo livello. Le domande di contributo devono essere presentate utilizzando sia la procedura di invio telematico che la spedizione cartacea per raccomandata AR indirizzata a Regione Marche, P.F. Istruzione, Diritto allo studio e rendicontazioni, via Tiziano, 44, 6 0125, Ancona e saranno finanziate sulla base della graduatoria determinata dai valori ISEE decurtati.    Ulteriori informazioni anche su sito http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it  
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16/06/2010 FEMCA CISL Ancona - Flessibilità oraria: sottoscritto dalle OO.SS. di categoria un accordo aziendale con l’API
Ancona, 16 giugno 2010 Flessibilità oraria: sottoscritto dalle OO.SS. di categoria un accordo aziendale con l’API In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, dal punto di vista economico-finanziario e dal punto di vista sindacale, è importante valorizzare l’impegno profuso ed i risultati raggiunti a livello di contrattazione territoriale. Difatti le categorie unitarie FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILCEM-UIL di Ancona, la R.S.U. dell’API hanno sottoscritto con l’azienda di Falconara un accordo in materia di conciliazione. L’accordo prevede la flessibilità oraria in entrata ed in uscita per consentire ai lavoratori una maggiore presenza nelle attività della vita familiare, riuscendo a conciliare il lavoro con gli orari scolastici. “Anche in un momento così delicato, ha detto Daniele Paolinelli, Segretario della FEMCA, continuando la nostra azione sindacale sul territorio, è possibile raggiungere risultati positivi, rendendo possibili soluzioni in favore delle famiglie dei lavoratori e di una rappresentanza femminile in continuo aumento, evidenziando che il tema della conciliazione non è più solo un tema di genere.”
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26/04/2010 PROVVEDIMENTI "ANTI CRISI" REGIONE MARCHE
ATTIVI I PROVVEDIMENTI PREVISTI NEL PROTOCOLLO REGIONE MARCHE – CGIL CISL UIL PER IL LAVORO, LA COESIONE SOCIALE, LO SVILUPPO    INTERVENTI  ATTIVI CONTRIBUTO PER SOSTEGNO AGLI STUDI UNIVERSITARI DI FIGLI DI LAVORATORI DISOCCUPATI O CASSAINTEGRATI (ANCHE IN DEROGA) - 2° BANDO contributo di 400 euro una tantum a favore di  studenti universitari, figli di lavoratori residenti nella Regione Marche,  almeno 3 mesi in disoccupazione, in mobilità, in Cig Straordinaria ed in Cig in deroga. Possono presentare domanda di contributo gli studenti universitari residenti nelle Marche ed iscritti all'anno accademico 2009/2010 a: corsi di laurea di primo livello; di secondo livello, a ciclo unico/magistrale presso Università e Afam delle Marche o di altre Regioni, fiscalmente a carico dei genitori. Per l'accesso al contributo, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare non potrà  superare il limite di 36 mila euro con riferimento alle dichiarazione dei redditi 2009, periodo di imposta 2008.  Non potranno accedere gli studenti che hanno già beneficiato del precedente bando. Il bando integrale è reperibile nel sito: http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=786&idArea=0   SCADENZA DOMANDE: 30/06/2010    INCENTIVI ALLE IMPRESE PER STABILIZZAZIONE DI CONTRATTI A TERMINE Contributi alle imprese per la stabilizzazione di 400 soggetti con contratto a termine attivo al 1° ottobre 2009 che al momento dell’assunzione a tempo indeterminato abbiano in essere contratti a termine da almeno n. 3 mesi. I beneficiari dei contributi regionali sono le imprese e le società cooperative con sedi/unità operative ubicate nelle Marche. Il contributo è pari ad euro 2.500 per ogni trasformazione di contratto a tempo indeterminato full-time. I contratti di lavoro che rientrano nell’ intervento sono: contratto a tempo determinato, contratto di inserimento e reinserimento, collaborazione a progetto, contratto di lavoro ripartito. Validità dell’ intervento: dalla pubblicazione sul B.U.R della Regione Marche del 04/03/2010 fino ad esaurimento delle risorse disponibili, comunque non oltre il 31/12/2010. Tale avviso potrà essere soggetto a rifinanziamento qualora la Regione lo ritenesse utile ed opportuno. Il bando integrale è reperibile nel sito : http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=754&idArea=0    BORSE LAVORO  PER GIOVANI LAUREATI ED INCENTIVI ALLE IMPRESE PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO Assegnazione di borse lavoro per 100 giovani laureati da realizzarsi in imprese marchigiane, per un periodo di 6 mesi ed un importo mensile di 750 euro, più incentivo pari a 3.000 euro alle imprese che trasformano la borsa lavoro in contratto a tempo indeterminato. Possono presentare domanda, con l’assistenza delle Università marchigiane, i soggetti con diploma di laurea (triennale e specialistica), residenti nella Regione Marche da almeno 3 mesi, disoccupati o inoccupati, e che non abbiano già avuto rapporti di lavoro con i soggetti ospitanti. Il testo integrale del bando è reperibile sul sito:    http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=760&idArea=0 .  SCADENZA DOMANDE: 09/06/2010 CONCESSIONE DI CONTRIBUTI RIVOLTI AL SOSTEGNO DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ DIFENSIVI PER IMPRESE ESCLUSE DAL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA CIGS - ANNO 2010  Contributo per l’integrazione delle retribuzioni dei lavoratori interessati a contratti di solidarietà difensivi (pari a ¼ del monte retributivo  non dovuto a seguito della riduzione d’orario) stipulati a partire dal 1/09/2009 per evitare licenziamenti, nelle imprese fino a  15 dipendenti ed in quelle con più di 15 dipendenti escluse dal campo  di  applicazione  della Cigs.  Il bando ha validità fino ad esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre il 31 dicembre 2010. Tale avviso potrà essere soggetto a rifinanziamento qualora la Regione lo ritenesse utile ed opportuno. Il bando integrale è reperibile nel sito: http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=751&idArea=0 ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE - SOSTEGNO DELLE PERSONE COLPITE DALLA CRISI E DA ALTRE SITUAZIONI DI FRAGILITA’  Esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali   e di diagnostica strumentale presso le strutture sanitarie marchigiane pubbliche e private accreditate, per i lavoratori e familiari a carico che, al momento della fruizione, risultino:  - aver perso il lavoro dal  1 gennaio 2009; - essere in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga) percependo una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, corrispondente ai massimali mensili previsti dalla legge 427/1980 (circolare Inps del 21/01/2009); - essere in mobilità; - essere in contratto di solidarietà (percependo una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, corrispondente ai massimali di legge); Erogazione gratuita dei farmaci di fascia C compresi nei prontuari, in distribuzione diretta alle famiglie indigenti in carico od individuate dai Servizi sociali dei Comuni ed ai lavoratori e familiari a loro carico colpiti dalla crisi (che si trovino, quindi,  nelle condizioni sopra indicate) ed alle persone affette da malattie rare. E’ necessaria la residenza  nella Regione Marche. Maggiori informazioni e dettagli sulle modalità di accesso, nonché relativa modulistica, sono reperibili nella D.G.R. 261/2010  http://www.norme.marche.it/Delibere/2010/DGR0261 10.pdf. Validità dal 01/01 al 31/12/2010 (è previsto il rimborso del ticket già pagato, sottoscrivendo l’autocertificazione)  INCENTIVI PER LA CONCILIAZIONE E LA CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO NEL MANIFATTURIERO  A FRONTE DI TRASFORMAZIONI DI RAPPORTI DA FULL-TIME A PAR -TIME A fronte di richieste di lavoratori in forza al 1° settembre 2009, di trasformare il proprio contratto da full time a part-time, almeno per un anno, è previsto un contributo per l’azienda che accetta la richiesta e attiva al contempo un’assunzione ulteriore, di durata almeno pari a quella temporale del contratto trasformato in part-time. La trasformazione del  contratto deve essere effettuata entro il 2010; il contributo, in caso di assunzione a tempo indeterminato è di 2.000 euro; in caso di assunzione a termine di 1.000 euro. Previsti  150 neoassunti a tempo indeterminato o a termine.  L’avviso  ha  validità  sino  all’ esaurimento  delle  risorse  disponibili. Il Bando è reperibile sul sito: http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=762&idArea=0 .  SCADENZA DOMANDE: non oltre 31/12/2010 PROGETTI DI VALORIZZAZIONE DEI LAVORATORI PRECARI DELLA SCUOLA (DI CUI AL D.M. 82/2009 E AL D.L. 134/2009)   Previsti progetti per circa 400 lavoratori promossi dalle Istituzioni scolastiche contro la dispersione scolastica, il sostegno ai disabili, l’integrazione linguistica, la sorveglianza. Già avviati progetti per circa 200 lavoratori  ADDIZIONALE REGIONALE IRAP Le Segreterie CGIL CISL UIL hanno anche sostenuto, considerandola coerente con la necessità di sostenere l’impresa e di rilanciare l’occupazione, la misura che prevede la riduzione o l’azzeramento dell’Addizionale Irap regionale per le imprese che creano nuova occupazione con contratto a tempo indeterminato, con un impegno di risorse di 10 milioni di euro nel bilancio regionale 2010        INTERVENTI IN FASE DI ATTUAZIONE PROGETTO SPERIMENTALE RETI TERRITORIALI PER L' OCCUPAZIONE Attivazione di una rete territoriale (mono o plurisettoriale) di imprese, che diano garanzie occupazionali nel tempo ad un gruppo di lavoratori inseriti in una “lista di bacino territoriale” Stanziati euro 400.000 (per 2 progetti sperimentali) INTERVENTI A FAVORE DELLA NON AUTOSUFFICIENZA Tra il 2010 e il 2013 saranno aumentati i livelli assistenziali nelle residenze protette fino a 100 minuti di assistenza/die; al progressivo incremento della quota sanitaria, sarà diminuita la tariffa alberghiera attualmente a carico degli ospiti o delle loro famiglie. Per l’annualità 2010 saranno stanziati 5.000.000 di euro. Sarà effettuata una valutazione complessiva anche sugli interventi di carattere domiciliare a favore della non autosufficienza INTERVENTI SCADUTI CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DI PERSONE E NUCLEI FAMILIARI COLPITI DALLA DISOCCUPAZIONE 200 euro per 6 mesi a nuclei familiari con lavoratori dipendenti anche a termine (compresi i contratti di collaborazione, di somministrazione e di apprendistato), residenti da almeno 3 anni nelle Marche, che hanno perso il lavoro dal 1 gennaio 2009. Per la graduatoria verrà utilizzato l’indicatore ISEE rimodulato secondo i criteri già stabiliti per l’anno in corso nella delibera n.136 del 2 febbraio 2009. Non possono presentare domanda coloro i quali sono già risultati beneficiari del sussidio nella precedente edizione. Per la presentazione delle domande rivolgersi al CAF CISL Il bando integrale è reperibile nel sito della regione Marche: http://www.regione.marche.it/Admin/FileManager/tabid/1051/Default.aspx  SCADENZA DOMANDE: 31/03/2010     
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24/03/2010 I Sindacati e l'Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino firmano protocollo d'intesa
L’Amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino e Cgil-Cisl-Uil territoriali confermano la loro preoccupazione per il perdurare della difficile situazione economica ed occupazionale che sta interessando anche il nostro territorio.I più recenti dati sull’andamento produttivo e sull’occupazione mettono in evidenza che rimane alto il numero di lavoratori collocati in mobilità ed in cassa integrazione, come crescono le persone iscritte ai CIOF. Anche il calo medio della produzione ed il saldo negativo delle imprese iscritte alla Camera di commercio sono la dimostrazione che la crisi è ancora forte e che sta colpendo soprattutto le attività manifatturiere, molto presenti nel nostro territorio provinciale.Diversi elementi fanno inoltre prevedere che le ricadute sull’occupazione possano essere ancora più pesanti per tutto l’anno in corso.Le parti ritengono necessario che in questa fase straordinaria, a tutti i livelli, debba essere data continuità  e rafforzate le misure anticrisi messe in campo dalle Amministrazioni locali e dalla Regione.Le parti ritengono necessario che a livello provinciale si rafforzi collaborazione fra le Istituzioni e tutti i soggetti di rappresentanza del territorio. A tal fine l’Amministrazione provinciale è impegnata a esercitare il suo ruolo di coordinamento delle istituzioni locali, nel rapporto con le parti sociali, ad iniziare dall’operatività del Tavolo provinciale di Concertazione.Sulla base di quanto sopraesposto, e della valutazione effettuata sulle misure adottate lo scorso anno, le parti concordano quanto segue:1. L’Amministrazione provinciale rifinanzia anche per il 2010 il fondo anti-crisi mettendo a disposizione risorse proprie per un ammontare di 230.000 euro alle quali si aggiungono 100.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio Pesaro. Pertanto, considerando i € 100.000 impegnati da Marche Multiservizi, per l’anno 2010 sono al momento a disposizione complessivamente € 430.000. 2. Verranno utilizzati € 280.000, per confermare le agevolazioni tariffarie (acqua e rifiuti) alle famiglie colpite dalla crisi, secondo la regolamentazione definita lo scorso anno, salvo la cancellazione dell’art. 6 relativo alla “Perdita del requisito essenziale”. 3. Verranno destinati € 100.000 per il rifinanziamento del microcredito per i lavoratori. Relativamente a questo intervento, il cui protocollo attuativo scade il 30.6.10, le parti proseguiranno il confronto per valutare eventuali modifiche al protocollo stesso, in tempi utili per garantire il suo rinnovo. In tal senso, per utilizzare al meglio le risorse, i restanti 50.000 euro verranno destinati dopo la verifica sull’andamento del fondo anticrisi da attuarsi nel mese di giugno. 4. Si ritiene opportuno e utile realizzare un maggiore coordinamento, per lo meno a livello provinciale, fra i diversi soggetti che sono impegnati a gestire le misure anticrisi a favore dei lavoratori: Amministrazioni locali, Ambiti sociali territoriali, Fondazioni, Aziende dei servizi, CCIAA. L’Amministrazione si farà promotrice di un’azione in tal senso. 5. Al fine di garantire l’attuazione del protocollo sottoscritto tra le Parti sociali e l’Amministrazione provinciale lo scorso mese di luglio, si ritiene utile individuare e promuovere tavoli progettuali che possano rendere operative alcune azioni considerate prioritarie, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. 6. La Provincia conferma il suo impegno a realizzare, entro un triennio, la stabilizzazione di tutti i lavoratori che attualmente sono impiegati, direttamente o indirettamente, nella gestione dei servizi dell’Amministrazione. 7. L’Amministrazione riattiverà il confronto per l’istituzione dell’Osservatorio provinciale sugli appalti dei servizi e per la definizione di un capitolato-tipo condiviso da tutte le parti sociali e con i diversi Enti pubblici appaltanti della provincia, come previsto dallo specifico protocollo.        Il Presidente dell’Amministrazione provinciale          I Segretari  Generali          di Cgil-Cisl-Uil Territoriali Pesaro, 13.3.2010
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18/03/2010 Protocollo d'intesa tra l'Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino e le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PESARO E URBINO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL – CISL – UIL L’Amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino e Cgil-Cisl-Uil territoriali confermano la loro preoccupazione per il perdurare della difficile situazione economica ed occupazionale che sta interessando anche il nostro territorio. I più recenti dati sull’andamento produttivo e sull’occupazione mettono in evidenza che rimane alto il numero di lavoratori collocati in mobilità ed in cassa integrazione, come crescono le persone iscritte ai CIOF. Anche il calo medio della produzione ed il saldo negativo delle imprese iscritte alla Camera di commercio sono la dimostrazione che la crisi è ancora forte e che sta colpendo soprattutto le attività manifatturiere, molto presenti nel nostro territorio provinciale. Diversi elementi fanno inoltre prevedere che le ricadute sull’occupazione possano essere ancora più pesanti per tutto l’anno in corso. Le parti ritengono necessario che in questa fase straordinaria, a tutti i livelli, debba essere data continuità  e rafforzate le misure anticrisi messe in campo dalle Amministrazioni locali e dalla Regione. Le parti ritengono necessario che a livello provinciale si rafforzi collaborazione fra le Istituzioni e tutti i soggetti di rappresentanza del territorio. A tal fine l’Amministrazione provinciale è impegnata a esercitare il suo ruolo di coordinamento delle istituzioni locali, nel rapporto con le parti sociali, ad iniziare dall’operatività del Tavolo provinciale di Concertazione. Sulla base di quanto sopraesposto, e della valutazione effettuata sulle misure adottate lo scorso anno, le parti concordano quanto segue: 1. L’Amministrazione provinciale rifinanzia anche per il 2010 il fondo anti-crisi mettendo a disposizione risorse proprie per un ammontare di 230.000 euro alle quali si aggiungono 100.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio Pesaro. Pertanto, considerando i € 100.000 impegnati da Marche Multiservizi, per l’anno 2010 sono al momento a disposizione complessivamente € 430.000. 2. Verranno utilizzati € 280.000, per confermare le agevolazioni tariffarie (acqua e rifiuti) alle famiglie colpite dalla crisi, secondo la regolamentazione definita lo scorso anno, salvo la cancellazione dell’art. 6 relativo alla “Perdita del requisito essenziale”. 3. Verranno destinati € 100.000 per il rifinanziamento del microcredito per i lavoratori. Relativamente a questo intervento, il cui protocollo attuativo scade il 30.6.10, le parti proseguiranno il confronto per valutare eventuali modifiche al protocollo stesso, in tempi utili per garantire il suo rinnovo. In tal senso, per utilizzare al meglio le risorse, i restanti 50.000 euro verranno destinati dopo la verifica sull’andamento del fondo anticrisi da attuarsi nel mese di giugno. 4. Si ritiene opportuno e utile realizzare un maggiore coordinamento, per lo meno a livello provinciale, fra i diversi soggetti che sono impegnati a gestire le misure anticrisi a favore dei lavoratori: Amministrazioni locali, Ambiti sociali territoriali, Fondazioni, Aziende dei servizi, CCIAA. L’Amministrazione si farà promotrice di un’azione in tal senso. 5. Al fine di garantire l’attuazione del protocollo sottoscritto tra le Parti sociali e l’Amministrazione provinciale lo scorso mese di luglio, si ritiene utile individuare e promuovere tavoli progettuali che possano rendere operative alcune azioni considerate prioritarie, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. 6. La Provincia conferma il suo impegno a realizzare, entro un triennio, la stabilizzazione di tutti i lavoratori che attualmente sono impiegati, direttamente o indirettamente, nella gestione dei servizi dell’Amministrazione. 7. L’Amministrazione riattiverà il confronto per l’istituzione dell’Osservatorio provinciale sugli appalti dei servizi e per la definizione di un capitolato-tipo condiviso da tutte le parti sociali e con i diversi Enti pubblici appaltanti della provincia, come previsto dallo specifico protocollo.        Il Presidente dell’Amministrazione provinciale        I Segr. Gen. di Cgil-Cisl-Uil Territoriali   Pesaro, 13.3.10
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12/03/2010 Protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale di Pesaro e le Segreterie di di Cgil, Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp
E' stato sottoscritto il protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale di Pesaro e le Segreterie di di Cgil, Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp. Tra le misure concrete previste c'è quella di incrementare le risorse finanziarie destinate alle politiche di welfare, prorogare anche al 2010 le misure anticrisi, escludere dagli aumenti tariffari delle famiglie con reddito Isee medio-basso, emanare entro il 31 marzo il bando in materia di “tariffe sociali” per la concessione di un contributo alle famiglie con reddito inferiore ai 5.000 € Isee, per sostenere il pagamento della tariffa per il servizio di igiene urbana, garantire l’applicazione delle intese sottoscritte a livello di Ambito Territoriale Sociale in materia di appalti dei servizi al fine di garantire il rispetto delle normative e dei contratti di lavoro e la qualità dei servizi erogati, dare continuità e valorizzare ulteriormente il rapporto con le associazioni del volontariato, prevedere risorse finanziarie necessarie a rinnovare i contratti integrativi per il personale. Clicca sul link sottostante per visualizzare il testo del Protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale di Pesaro e le Segreterie di di Cgil, Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp: http://www.scribd.com/doc/28250624
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12/03/2010 Patto di legislatura tra Comune di Pesaro e Cgil, Cisl e Uil territoriali
Di seguito si riporta il patto di legislatura sottoscritto tra Comune di Pesaro e Cgil, Cisl e Uil territoriali: L’Amministrazione comunale di Pesaro e Cgil-Cisl-Uil territoriali di fronte ad una situazione di criticità crescente per famiglie ed imprese, per la significativa contrazione dell’attività in settori trainanti dell’economia locale, ravvisano nelle politiche di coesione e sostenibilità e nell’affermazione dei diritti di cittadinanza le leve principali da attivare per fronteggiare adeguatamente le attuali difficoltà economiche e sociali, mantenere su livelli dignitosi la tutela dei cittadini e favorire la qualità dello sviluppo della comunità.   Le parti ribadiscono la volontà di orientare, in questa fase, le risorse a disposizione prioritariamente al sostegno delle famiglie coinvolte nelle situazioni di crisi economica, attraverso interventi mirati basati su una puntuale, oggettiva, ricognizione dei fabbisogni e delle emergenze, integrando le normali attività di lotta al disagio messe in campo dal Comune. Il recente accordo sottoscritto tra Comune e OO.SS., che ha previsto l’istituzione del Fondo Anticrisi rappresenta una prima significativa risposta in questa direzione. Per favorire un robusto contrasto alla crisi e impostare azioni volte a garantire, in prospettiva uno sviluppo equilibrato e ad alto tasso di sostenibilità, necessita che le scelte economiche siano strettamente raccordate con quelle sociali. Ritengono altresì nella prospettiva quinquennale del mandato necessario ed utile, affermare la prassi concertativa, convinte che la valorizzazione dei percorsi di coinvolgimento dei soggetti sociali e dei cittadini nelle scelte amministrative, nel rigoroso rispetto di prerogative e ruoli, aumenti la qualità e l’efficacia delle scelte stesse. In ragione di ciò, fermo restando l’esigenza di individuare sedi e momenti di confronto fra i diversi soggetti della rappresentanza, ed esprimendo un giudizio positivo sull’esperienza di confronto che si è consolidata in questi anni fra l’Amministrazione comunale e le OO.SS., le parti concordano di confermare e rafforzare le sedi permanenti di confronto bilaterale sui seguenti temi: Politiche di bilancio e finanziarie; Qualificazione del sistema dei servizi sociali ed educativi con particolare attenzione alle aree di disagio emergente e alle persone e alle famiglie svantaggiate; Riordino dei criteri di partecipazione alla spesa degli utenti basati sull’estensione e la valorizzazione dell’ISEE, nella logica di raccordo delle politiche a livello d’Ambito;   Scelte di politica abitativa volte ad un recupero funzionale dei centri storici, con allargamento della quota di edilizia popolare, e ampliamento degli spazi pubblici di aggregazione; Politiche tributarie e tariffarie  locali ispirate ai principi di equità e progressività; Politiche di conciliazione di tempi di vita e di lavoro, in stretta connessione con quelle della mobilità urbana e dell’assetto dei servizi pubblici; Potenziamento e qualificazione dei servizi sanitari attraverso la sperimentazione dell’integrazione degli ospedali di Fano e Pesaro e il riordino delle attività distrettuali; Integrazione delle politiche socio-sanitarie, in primis nei processi di qualificazione della residenzialità e in quelli di allargamento dell’assistenza domiciliare a sostegno dei non autosufficienti. Gestione dei servizi, politiche del personale, esternalizzazioni e appalti.   La discussione di tali tematiche sarà sviluppata da gruppi di lavoro/delegazioni la cui composizione le parti valuteranno in piena autonomia, col proposito di assicurare comunque continuità ed efficacia al confronto. Le parti riconoscono come momento essenziale di sviluppo del confronto stesso quello dell’impostazione delle politiche di bilancio sia nella fase di analisi preventiva che in quella di assestamento, ma si dichiarano, reciprocamente, disponibili al confronto in qualsiasi momento dell’anno, allorché una delle parti ritenga utile impostare la discussione su nuovi temi od operare un monitoraggio e una verifica delle attività già intraprese e delle misure adottate. Nel rispetto delle competenze e delle responsabilità specifiche, legate alla trattazione dei singoli temi, l’Amministrazione nomina un Assessore delegato quale proprio referente per il rapporto con le OO.SS. ai fini dell’attuazione del presente accordo.     Letto, approvato, sottoscritto.     Pesaro, 25 febbraio ‘10 Prot. n. 12935    
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12/03/2010 Contributi per l'affitto a favore dei lavoratori colpiti dalla crisi
L’Amministrazione Comunale di Pesaro, nell’ambito del Fondo anticrisi e quale strumento di intervento straordinario di sostegno temporaneo al reddito, ha deciso di intervenire a favore dei  lavoratori colpiti dalla crisi economica, che abbiano perso il proprio lavoro o che sono collocati in cassa integrazione, attraverso la concessione di contributi per il pagamento del canone di locazione o per la  ricerca di un nuovo alloggio. Clicca sul link sottostante per visualizzare i CRITERI per l’ EROGAZIONE di CONTRIBUTI A LAVORATORI COLPITI DALLA CRISI ECONOMICA E OCCUPAZIONALE IN SITUAZIONE DI DISAGIO ABITATIVO (sostegno per spese di affitto e ricerca di un nuovo alloggio): http://www.scribd.com/doc/28249817/Affitti-Criteri-x-Contributi
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09/03/2010 Attivi i provvedimenti per il lavoro, la coesione sociale, lo sviluppo
INTERVENTI  GIA’ ATTIVATI CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DI PERSONE E NUCLEI FAMILIARI COLPITI DALLA DISOCCUPAZIONE 200 euro per 6 mesi a nuclei familiari con lavoratori dipendenti anche a termine (compresi i contratti di collaborazione, di somministrazione e di apprendistato), residenti da almeno 3 anni nelle Marche, che hanno perso il lavoro dal 1 gennaio 2009. Per la graduatoria verrà utilizzato l’indicatore ISEE rimodulato secondo i criteri già stabiliti per l’anno in corso nella delibera n.136 del 2 febbraio 2009. Non possono presentare domanda coloro i quali sono già risultati beneficiari del sussidio nella precedente edizione. Per la presentazione delle domande rivolgersi al CAF CISL. Il bando integrale è reperibile nel sito della regione Marche: http://www.regione.marche.it/Admin/FileManager/tabid/1051/Default.aspx  SCADENZA DOMANDE: 31/03/2010 INCENTIVI ALLE IMPRESE PER STABILIZZAZIONE DI CONTRATTI A TERMINE contributi alle imprese per la stabilizzazione di 400 soggetti con contratto a termine attivo al 1° ottobre 2009 che al momento dell’assunzione a tempo indeterminato abbiano in essere contratti a termine da almeno n. 3 mesi. I beneficiari dei contributi regionali sono le imprese e le società cooperative con sedi/unità operative ubicate nelle Marche. Il contributo è pari ad euro 2.500 per ogni trasformazione di contratto a tempo indeterminato full-time. I contratti di lavoro che rientrano nell’ intervento sono: contratto a tempo determinato, contratto di inserimento e reinserimento, collaborazione a progetto, contratto di lavoro ripartito. Validità dell’ intervento: dalla pubblicazione sul B.U.R. della Regione Marche del 04/03/2010 fino ad esaurimento delle risorse disponibili, comunque non oltre il 31/12/2010. Tale avviso potrà essere soggetto a rifinanziamento qualora la Regione lo ritenesse utile ed opportuno. Il bando integrale è reperibile nel sito http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=754&idArea=0    CONTRIBUTO PER  SOSTEGNO AGLI STUDI UNIVERSITARI DI FIGLI DI LAVORATORI  DISOCCUPATI O CASSAINTEGRATI di 400 euro per 2.500 studenti universitari, figli di lavoratori residenti nella Regione Marche,  almeno 3 mesi in disoccupazione, in mobilità, in Cig Straordinaria. Possono presentare domanda di contributo gli studenti universitari residenti nelle Marche ed iscritti all'anno accademico 2009/2010 a: corsi di laurea di primo livello; di secondo livello, a ciclo unico/magistrale presso Università e Afam delle Marche o di altre Regioni, fiscalmente a carico dei genitori. Per l'accesso al contributo, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare non potrà superare il limite di 30 mila euro con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2009, periodo di imposta 2008. Il bando integrale è reperibile nel sito http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=752&idArea=0    SCADENZA DOMANDE: 25/03/2010                       BORSE DI STUDIO PER GIOVANI LAUREATI ED INCENTIVI ALLE IMPRESE PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATOAssegnazione di borse lavoro per 100 giovani laureati da realizzarsi in imprese marchigiane, per un periodo di 6 mesi ed un importo mensile di 750 euro, più incentivo pari a 3.000 euro alle imprese che trasformano la borsa lavoro in contratto a tempo indeterminato. Possono presentare domanda, con l’assistenza delle Università marchigiane, i soggetti con diploma di laurea (triennale e specialistica), residenti nella Regione Marche da almeno 3 mesi, disoccupati o inoccupati, e che non abbiano già avuto rapporti di lavoro con i soggetti ospitanti. La domanda andrà presentata entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico sul BUR della Regione Marche  (presumibilmente 11 Marzo 2010). Il testo integrale del bando è reperibile sul sito:    www.istruzioneformazionelavoro.marche.it (sezione bandi)    CONCESSIONE DI CONTRIBUTI RIVOLTI AL SOSTEGNO DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ DIFENSIVI PER IMPRESE ESCLUSE DAL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA CIGS - ANNO 2010Contributo per l’integrazione delle retribuzioni dei lavoratori interessati a contratti di solidarietà difensivi (pari a ¼ del monte retributivo  non dovuto a seguito della riduzione d’orario) stipulati a partire dal 1/09/2009 per evitare licenziamenti, nelle imprese fino a  15 dipendenti ed in quelle con più di 15 dipendenti escluse dal campo  di  applicazione  della Cigs. Il bando ha validità fino ad esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre il 31 dicembre 2010. Tale avviso potrà essere soggetto a rifinanziamento qualora la Regione lo ritenesse utile ed opportuno. Il bando integrale è reperibile nel sito http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=751&idArea=0 ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE SOSTEGNO DELLE PERSONE COLPITE DALLA CRISI E DA ALTRE SITUAZIONI DI FRAGILITA’ - ESENZIONE DAL TICKET PER LE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE  AMBULATORIALI   E DI DIAGNOSTICA STRUMENTALE  presso le strutture sanitarie marchigiane pubbliche e private accreditate, per i lavoratori e familiari a carico che, al momento della fruizione, risultino: • aver perso il lavoro dal  1 gennaio 2009; • essere in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga) percependo una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, corrispondente ai massimali mensili previsti dalla legge 427/1980 (circolare Inps del 21/01/2009); • essere in mobilità; • essere in contratto di solidarietà (percependo una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, corrispondente ai massimali di legge)- EROGAZIONE GRATUITA DEI FARMACI DI FASCIA C compresi nei prontuari, in distribuzione diretta alle famiglie indigenti in carico od individuate dai Servizi sociali dei Comuni ed ai lavoratori e familiari a loro carico colpiti dalla crisi (che si trovino, quindi,  nelle condizioni sopra indicate) ed alle persone affette da malattie rare.E’ necessaria la residenza  nella Regione Marche. Maggiori informazioni e dettagli sulle modalità di accesso, nonché relativa modulistica, sono reperibili nella D.G.R. 261/2010  http://www.norme.marche.it/Delibere/2010/DGR0261 10.pdf Validità dal 1/01 al 31/12/2010 (è previsto il rimborso del ticket già pagato, sottoscrivendo l’autocertificazione)    INCENTIVI PER LA CONCILIAZIONE E LA CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO NEL MANIFATTURIERO A FRONTE DI TRASFORMAZIONE DI RAPPORTI DA FULL-TIME A PART-TIMEA fronte di richieste di lavoratori in forza al 1° settembre 2009, di trasformare il proprio contratto da full time a part-time, almeno per un anno, è previsto un contributo per l’azienda che accetta la richiesta e attiva al contempo un’assunzione ulteriore, di durata almeno pari a quella temporale del contratto trasformato in part-time. La trasformazione del  contratto deve essere effettuata entro il 2010; il contributo, in caso di assunzione a tempo indeterminato è di 2.000 euro; in caso di assunzione a termine di 1.000 euro. Previsti  150 neoassunti a tempo indeterminato o a termine.  L’avviso  ha  validità  dalla  data  di pubblicazione sul BUR della Regione  Marche (presumibilmente 11 marzo 2010)  sino  all’ esaurimento  delle  risorse  disponibili  e comunque non oltre il 31/12/2010. Il testo integrale del bando sarà pubblicato sul sito: www.istruzioneformazionelavoro.marche.it (sezione bandi ) PROGETTI DI VALORIZZAZIONE DEI LAVORATORI PRECARI DELLA SCUOLA (DI CUI AL D.M. 82/2009 E AL D.L. 134/2009) Previsti progetti per circa 400 lavoratori promossi dalle Istituzioni scolastiche contro la dispersione scolastica, il sostegno ai disabili, l’integrazione linguistica, la sorveglianza. Già avviati progetti per circa 200 lavoratori. ADDIZIONALE REGIONALE IRAP Le Segreterie CGIL CISL UIL hanno anche sostenuto, considerandola coerente con la necessità di sostenere l’impresa e di rilanciare l’occupazione, la misura che prevede la riduzione o l’azzeramento dell’Addizionale Irap regionale per le imprese che creano nuova occupazione con contratto a tempo indeterminato, con un impegno di risorse di 10 milioni di euro nel bilancio regionale 2010 INTERVENTI IN FASE DI ATTUAZIONEPROGETTO SPERIMENTALE RETI TERRITORIALI PER L’OCCUPAZIONEAttivazione di una rete territoriale (mono o plurisettoriale) di imprese, che diano garanzie occupazionali nel tempo ad un gruppo di lavoratori inseriti in una “lista di bacino territoriale” Stanziati EURO 400.000 (per 2 progetti sperimentali)INTERVENTI A FAVORE DELLA NON AUTOSUFFICIENZATra il 2010 e il 2013 saranno aumentati i livelli assistenziali nelle residenze protette fino a 100 minuti di assistenza/die; al progressivo incremento della quota sanitaria, sarà diminuita la tariffa alberghiera attualmente a carico degli ospiti o delle loro famiglie. Per l’annualità 2010 saranno stanziati 5.000.000 di euro. Sarà effettuata una valutazione complessiva anche sugli interventi di carattere domiciliare a favore della non autosufficienza.Ancona, 8 marzo 2010
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31/01/2010 Chiarimenti da parte della Giunta regionale su CIG e mobilità in deroga per l’anno 2010
A seguito  di numerose segnalazioni e richieste di chiarimento da parte dei soggetti interessati la Giunta regionale fornisce alcune delucidazioni relative all'applicazione del punto 2.1. dell'intesa istituzionale del 14 gennaio 2010 che disciplina le modalità di concessione della CIG in deroga per l'anno 2010. La questione dell'indennità di disoccupazione e della CIG in deroga presenta una certa criticità interpretativa nelle norme che regolamentano le due situazioni.  Allo scopo si forniscono le seguenti indicazioni normative ed operative :  - l'art. 19 della legge n.2/2009 prevede la possibilità per le aziende di  sospendere, per un massimo di 90 giornate nell'anno solare, i propri lavoratori dipendenti per crisi aziendali, i quali percepiscono l'indennità di disoccupazione. Condizione necessaria affinché questo strumento di tutela possa essere utilizzato, è che l'ente bilaterale (nel caso della regione Marche, per le imprese artigiane, è l'EBAM) integri nella misura del 20% l'indennità di disoccupazione a carico INPS. In questo caso la sospensione lavorativa all'interno dell'azienda può essere esclusivamente a zero ore. -Il punto 2.1 dell'intesa del 14 gennaio 2010 prevede, alla stessa stregua dell’anno 2009, la possibilità per l'azienda, che sulla base delle proprie esigenze aziendali intende sospendere l’attività lavorativa con riduzione di orario giornaliero, di utilizzare la CIGS in deroga. In questo caso non opera la previsione dell'art. 19 comma 1 bis) laddove prevede che "la cassa integrazione guadagni straordinaria o di mobilità in deroga alla normativa vigente e' in ogni caso subordinato all'esaurimento dei periodi di tutela di cui alle stesse lettere da a) a c) del comma 1 secondo quanto precisato dal decreto di cui al comma 3 del presente articolo."  - i due istituti di sostegno al reddito non sono incompatibili in quanto l'azienda artigiana iscritta all'EBAM ha due strumenti a disposizione: 1) la sospensione a zero ore (90 giornate ex art.19 l.2/2009) con indennità di disoccupazione per il lavoratore sospeso erogata da INPS ed integrata da EBAM; 2) la CIG in deroga per un massimo di 1038 ore individuali da fruire nell'anno 2010.  Pertanto i due Ammortizzatori possono essere usufruiti nella stessa azienda anche nello stesso periodo ma per lavoratori diversi. Il lavoratore ha quindi a disposizione, nell'anno 2010, la possibilità di utilizzare sia le 90 giornate di indennità di disoccupazione, nel caso in cui venga sospeso a zero ore (con integrazione EBAM del 20% dell’indennità INPS), sia di utilizzare le 1038/max/ ore di CIG in deroga previste dall'intesa del 14 gennaio 2010. Risulta altresì chiaro che il lavoratore, nel caso in cui abbia usufruito di tutte le 90 giornate di sospensione, possa utilizzare le ore di CIG in deroga, per sospensione a zero ore, nella misura residua all’eventuale utilizzo per riduzione.  
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