Ci si vede da Memo e già l’acronimo (Mediateca Montanari) è un invito a ricordare, a conservare traccia della propria storia, ma oggi la CISL, con l’inaugurazione della nuova sede di Fano in via Nolfi al civico 164, ha ribadito di guardare al futuro e di volerlo fare rendendo i giovani protagonisti, mettendosi all’ascolto e dando alle nuove generazioni spazi di incontro e di formazione.
Stamattina la cerimonia di inaugurazione della nuova sede CISL è stata preceduta da un convegno proprio alla Memo sul tema “I giovani e l’impegno sociale”. Presenti il sindaco di Fano Massimo Seri, il vescovo Armando Trasarti ed i vertici locali e regionali della CISL.
Protagonisti sono stati i giovani, quattro di loro in particolare Simone Astro, Anna Lisa Landini, Giovanni Falcioni, Christian Ducci, hanno raccontato la loro esperienza nel mondo dell’associazionismo, del volontariato, dell’impegno sindacale e del lavoro, cosa hanno fatto finora e cosa vorrebbero fare nel futuro.
La CISL si è appunto messa all’ascolto con l'intenzione di creare luoghi di incontro e di lavoro comune. Questo vuole essere la nuova sede di Fano che impiega trenta addetti di cui nove sono under 35, come sottolineato dal Responsabile territoriale della CISL, Leonardo Bartolucci, nel suo intervento di apertura. «Accogliere le persone in una sede confortevole è il modo di rispondere alle esigenze del territorio, ai nuovi bisogni di assistenza e tutela. Avere tutti gli uffici in una unica sede ci permette di migliorare la qualità dei servizi, ma anche di potenziare la partecipazione alla vita associativa. La sede è un luogo di ascolto, un punto di vicinanza, di relazioni. Vogliamo essere sempre più un riferimento per la cittadinanza, abbiamo uno sguardo orientato al futuro, alla collaborazione con le istituzioni: giocando di squadra, abbiamo pensato ai giovani e al loro impegno sociale dandoci come obiettivo la loro concreta partecipazione».
Il Segretario Generale della CISL Marche Sauro Rossi ha puntualizzato il ruolo del sindacalista e la funzione della nuova sede di Fano: «E’ importante avere il senso della relazione e animare il rapporto con le istituzioni che vanno pungolate ad occuparsi di temi come quello della diseguaglianza sociale. Fare sindacato significa esprimere una sensibilità sociale, l’idea dell’io per l’altro, aggiungendo l’onere della rappresentanza. I problemi non si risolvono credendo che inizino e finiscano pensando soltanto a se stessi. Non esistono i giovani anonimamente citati, così come avviene per gli anziani: ci sono dei profili diversissimi che dobbiamo sostenere, consapevoli che la coscienza della nostra soggettività va legata a percorsi comuni, iniziando da quello sindacale. Nel nostro piccolo dobbiamo essere tra quelli che, non da soli, danno qualità al sistema dei servizi, dobbiamo saper creare spazi ed esigere che il protagonismi si attivi. Un presente da riconquistare, un futuro da declinare con il protagonismo sociale di cui la CISL si propone come veicolo. La nuova sede ci aiuterà anche in questo».