I dati sull’andamento dell’occupazione elaborati dalla CISL Marche confermano purtroppo quanto vediamo e registriamo quotidianamente nelle nostre sedi: la situazione lavorativa ed occupazionale continua a rimanere estremamente difficile, anche più di quello che i dati stessi ci dicono.
Nella provincia di Ancona il dato sicuramente più significativo è il calo degli occupati, un calo pesante che fotografa purtroppo bene la situazione economica e produttiva del nostro territorio.
Con 196300 occupati si quasi raggiunto il minimo degli ultimi 8 anni, ed è significativo il fatto che all’interno di questa situazione ad avere avuto il calo maggiore siano state le donne che hanno raggiunto il minimo negli 8 anni presi a riferimento.
Altra considerazione da fare è che il calo degli occupati nella Provincia di Ancona si è registrato totalmente nei dipendenti, mentre sono stabili indipendenti ed autonomi, un dato in controtendenza rispetto al resto della Regione che conferma la maggiore difficoltà del sistema produttivo della provincia a reagire positivamente a questi lunghi ed interminabili anni di crisi.
All’interno di questa difficile situazione non può essere trascurata anche la situazione dei giovani, con il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-29 anni che aumenta dello 0,6%: in questo caso un aumento inferiore al dato regionale e nazionale ma comunque significativo. Anche in questo caso, il prezzo maggiore lo pagano le giovani donne, che hanno registrato un aumento del tasso di disoccupazione di genere di 5 punti sia sul dato provinciale che regionale.
Un quadro decisamente difficile che conferma quanto le tantissime persone che incontriamo quotidianamente ci raccontano - con le loro richieste, le loro esperienze e le loro difficoltà crescenti - in un mondo del lavoro che, al di là dei dati, registra anche un peggioramento significativo dei rapporti nelle aziende e della precarietà dei contratti di lavoro.