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  • Poste italiane. Free-duck pericoloso, alto il rischio per i portalettere, la denuncia della Slp Cisl Marche

d093fe9e-e96e-4b6e-8880-3f4e04b2028b«Probabilmente solo il caso ha voluto che le conseguenze dell’incidente accaduto ieri (18 maggio) verso le 14,00 a Pesaro,  in via dei Cacciatori,   non fossero  gravi.   –  esordisce con preoccupazione, Dario Dominici, segretario generale Slp Cisl Marche – La  portalettere, applicata al centro di recapito di Pesaro, da un momento all’altro, si è trovata in balia del mezzo che stava guidando, che non rispondeva più ai comandi. Il  mezzo impazzito, che ha terminato la propria corsa, dopo essersi ribaltato, nel fossato che costeggia la strada,  ha invaso la corsia opposta – racconta Dominici – fortunatamente gli automobilisti provenienti in senso contrario sono riusciti ad evitarlo».

Si  parla  di un Free-duck il mezzo futuristico ed ecologico, fiore all’occhiello di Poste Italiane, che dopo essere stato affidato ai portalettere,  secondo il sindacato di categoria,  si è dimostrato assolutamente inidoneo all’uso per cui è stato destinato. «Nonostante le ripetute denunce dei rappresentanti dei lavoratori - dichiara il  Segretario Regionale del Slp Cisl, il sindacato di categoria maggiormente rappresentativo - questi mezzi non sono stati ritirati nonostante rimangano inutilizzati anche per mesi».  

Insomma un altro esempio di come «gli errori derivanti da una valutazione generalizzata dei mezzi da assegnare  producano non solo inaccettabili sprechi di risorse economiche sempre meno disponibili,  ma determinino veri e propri attentati alla salute dei lavoratori come accaduto ieri».

Gli incidenti nei pressi del centro di distribuzione di Pesaro sono numerosi, gli addetti sono costretti, all’inizio del  servizio per la  distribuzione della corrispondenza, a percorrere una strada senza banchine, altamente trafficata e caratterizzata da un percorso tortuoso.

«Facile immaginare cosa può accadere quando improvvisamente un mezzo paragonabile per prestazioni ad un ciclomotore, perde quasi completamente la propria accelerazione durante la marcia  -questo è il malfunzionamento più frequente - o come nel caso accaduto ieri, lo sterzo si blocchi e il mezzo continua la sua corsa incontrollata nel traffico -  continua Dominici - sembrerebbe addirittura che il mezzo oggetto del malfunzionamento, che ha mandato all’ospedale la portalettere del capoluogo pesarese, fosse appena uscito dall’officina,  giudicato idoneo e sicuro per affrontare la circolazione stradale. – conclude Dominici - Fortunatamente i mezzi di questo tipo in dotazione a Pesaro sono solo 4 ma la sicurezza non è certo il fiore all’occhiello della azienda visto che anche i rimanenti motomezzi e automezzi non versano in ottime condizioni. Ci vengono segnalati ritardi anche nelle manutenzioni ordinarie dell’intero parco mezzi, mentre aumentano i controlli da remoto sui lavoratori, dopo la introduzione delle scatole  nere utili solo a sapere la posizione del portalettere in qualsiasi momento».

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