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24/03/2014 Novità 2014: modello 730 anche per chi è senza sostituto d'imposta
Da quest'anno, anche chi non ha un sostituto d'imposta può presentare il Modello 730 nei tempi della normale campagna fiscale e ricevere eventuali crediti d'imposta dall'Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente! Questa nuova opportunità nasce proprio da una iniziativa dei Caf, che nel 2013 avevano segnalato come l'impossibilità di presentare il 730 per ha perso il lavoro e non ha un sostituto d'imposta, finisse per penalizzare molti cittadini che già stanno soffrendo gli effetti della crisi, allungando di anni i tempi del rimborso.Informazioni: http://cislmarche.it/servizi/caf-centro-autorizzato-di-assistenza-fiscale/Qui tutti i servizi:
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21/03/2014 Giovani ed Europa - Ascoli Piceno 8 aprile
Essere cittadini e lavoratori in movimento all’interno dell’Unione appare oramai non solo una opportunità o un diritto da rendere sempre più esigibile ma, prima ancora, una necessità verso la quale tendere di fronte alla forte compromissione della coesione sociale legata, soprattutto nel contesto italiano, ad un mercato del lavoro avaro di certezze: sia per i giovani che vi muovono i primi passi; sia per chi da adulto si ritrova a dover ricostruire un futuro professionale; sia per chi, come famigliare, si trova costretto a prendere in carico le conseguenze di un problema che immaginava consegnato all’autonomia delle generazioni a lui future, ai suoi figli, ai suoi nipoti.Da qui nasce l’idea del Coordinamento donne della Federazione dei Pensionati Cisl di Ascoli Piceno di mettere a disposizione, all’interno della Settimana della Famiglia, una iniziativa per i giovani ma, prima ancora, per tutti coloro che si stanno interrogando su come essere ad essi vicini, nel tentativo di trasformare le tante paure di chi è in difficoltà a causa del proprio futuro lavorativo in piccoli segni di speranza. 
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19/03/2014 Indesit: urgente riaprire il confronto sui premi di risultato
IN DATA ODIERNA SI SONO RIUNITI A FABRIANO I RAPPRESENTANTI SINDACALI FIM DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA E LA STRUTTURA TERRITORIALE DELLA FIM CISL. CON LETTERA, INVIATA ALL'INDESIT  IL 6 MARZO,  IL COORDINAMENTO NAZIONALE INDESIT DELLA FIM CISL AVEVA RICHIESTO URGENTEMENTE DI RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MERITO AL RIPROPORZIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SALARIALI IN BASE ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA. AD OGGI NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RITORNO SU UNA PROBABILE DATA. LA FIM CISL E LE RSU RITENGONO URGENTE AVERE UN NUOVO CONFRONTO CON L'AZIENDA E LA SCELTA UNILATERALE DI INDESIT NEL RIPROPORZIONARE I RATEI DEL MESE DI FEBBRAIO E' INGIUSTIFICATA, VISTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ASPETTAVANO UN ULTERIORE INCONTRO TRA AZIENDA E SINDACATO. A DICEMBRE IL SINDACATO ED I LAVORATORI HANNO SCELTO DI CONDIVIDERE UN ACCORDO CARATTERIZZATO DA FORTI COMPLESSITA' GESTIONALI, PER EVITARE LA CHIUSURA DI IMPIANTI E IL LICENZIAMENTO DI TANTI LAVORATORI. ADESSO L'ACCORDO VA BEN GESTITO PERCHE' DIA ESITI POSITIVI E GARANTISCA I RISULTATI ATTESI. GIA' GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RIDUCONO SALARIO PER I LAVORATORI E RIDURRE NELLO SPECIFICO IL PREMIO DI RISULTATO, CHE E' LEGATO A MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', QUALITA' ED EFFICIENZA, E' CONTROPRODUCENTE AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CONDIVISO A DICEMBRE. LE NUOVE PIATTAFORME DI PRODOTTI CHE VERRANNO IMPLEMENTATE DOVRANNO AVERE DEI LIVELLI DI QUALITA' ECCELLENTI PER PENETRARE NEL MERCATO E DEI LIVELLI DI PRODUTTIVITA' ED EFFICIENZA MIGLIORI DEI COMPETITORS DI INDESIT. LE RSU INDESIT E LA FIM CISL RIBADISCONO LA PROPRIA POSIZIONE; ABBIAMO RESPINTO NELLA TRATTATIVA DI RIORGANIZZAZIONE LA RICHIESTA DA PARTE DI INDESIT DI RIVISITAZIONE DEL PREMIO, E NELL'ULTIMO INCONTRO LO ABBIAMO RICONFERMATO. LE SFIDE E LE DIFFICOLTA' INDUSTRIALI SI MIGLIORANO COINVOLGENDO IN SOLIDO I LAVORATORI, RENDENDOLI PARTECIPI DEI RISULTATI. SEGRETERIA FIM CISL  RSU MELANO E ALBACINA
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18/03/2014 Accordo tra Sindacati e Centrali cooperative
Un accordo sui temi del lavoro e dello sviluppo cooperativo, un documento per costruire una traiettoria comune a favore dell’occupazione e dei lavoratori nelle cooperative e della cooperazione. Lo hanno firmato questa mattina ad Ancona le Centrali cooperative delle Marche, rappresentate da Stefano Burattini, presidente Agci Marche, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Marche, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, e dai sindacati regionali, rappresentati da Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, e Renzo Perticaroli, segretario confederale Uil Marche, con l’intento di promuovere e valorizzare un nuovo modello di relazioni e di concertazione all’interno della cooperazione marchigiana, che rappresenta un diverso modo di fare impresa, basato sui valori del mutualismo, della collaborazione e della condivisione. Un panorama imprenditoriale che raccoglie 1.600 cooperative attive con 27 mila fra soci-lavoratori e dipendenti, oltre il 5% del totale degli occupati e con una dimensione media di 16,4 addetti, un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro, pari al 4,2% del valore aggiunto della regione. L’accordo ha lo scopo di rafforzare le relazioni sindacali e la bilateralità, per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, di estendere e qualificare la contrattazione integrativa, riattivare e rilanciare il Coop-Form delle Marche come strumento di formazione continua per i lavoratori. L’intesa vuole promuovere politiche per l’occupazione e lo sviluppo cooperativo con il sostegno a nuove cooperative e con particolare riguardo a quelle promosse da lavoratori di aziende in crisi, valorizzando le specifiche leggi regionali di sostegno. Sollecitare l’applicazione dell’Accordo di programma “Entroterra Appenninico”, che interessa, con 2,5 milioni di euro, 56 Comuni nell’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e l’attivazione del Progetto Appennino, che riguarda 300 lavoratori del settore agroforestale. Promuove l’housing sociale come modalità di nuova politica abitativa, politiche di riequilibrio territoriale specie per le aree interne e i centri minori, politiche creditizie in grado di far fronte alla crisi sistemica che investe tutti i settori. Le Centrali cooperative e le organizzazioni sindacali confermano, nel documento congiunto, una visione dell’impresa cooperativa quale soggetto protagonista all’interno del sistema integrato di interventi e servizi sociali e il comune interesse per lo sviluppo di un sistema integrato di welfare regionale. In questo quadro, si condividono alcuni obiettivi immediati: dal tariffario regionale ai costi standard, dall’atto di fabbisogno all’osservatorio sugli appalti, dall’innovazione nell’affidamento dei servizi a politiche attive per i soggetti svantaggiati. Nell’intesa, Centrali e sindacati sottolineano l’opportunità offerta dalla programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per il sostegno alle politiche di sviluppo delle Marche, in cui anche la cooperazione deve trovare un suo spazio con misure specifiche dedicate. Per valorizzare il contributo partenariale delle parti economiche e sociali, propongono alla Regione Marche di attivare una cabina di regia, che abbia tra le sue principali funzioni quella di garantire una strategia unitaria di programmazione dei fondi Ue. A sostegno della qualità del lavoro cooperativo, Centrali cooperative e sindacati s’impegnano nella lotta al lavoro nero e sommerso, a sostenere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la trasparenza del sistema degli appalti, valorizzando il sistema degli Osservatori della cooperazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro. Proprio per il sistema degli appalti, secondo le Centrali cooperative e i sindacati, è ormai inderogabile che la Regione Marche, attraverso una legislazione regionale, metta in campo un’iniziativa che definisca un sistema di controllo e di trasparenza degli appalti per tutto il sistema privato e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il lavoro buono, il rispetto dei contratti rappresentativi, la qualità del prodotto/servizio e contrastare la concorrenza sleale. Centrali cooperative e sindacati, inoltre, si esprimono a favore di una nuova architettura istituzionale locale, che vede nell'associazionismo comunale e nel connesso ripensamento delle funzioni di area vasta le componenti essenziali di un'innovazione della pubblica amministrazione locale capace di superare gli eccessi di frammentazione che caratterizzano la regione e di offrire ai cittadini maggiori e migliori servizi, senza pregiudicare bensì valorizzando l'identità locale e il radicamento delle istituzioni nel territorio.Il testo dell'accordo
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18/03/2014 E' crisi alla Bizzarri di Corinaldo
Lunedì 17 marzo si è tenuto presso l’azienda Bizzarri SpA di Corinaldo (AN) il primo incontro del tavolo istituzionale richiesto dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) e convocato dal Comune di Corinaldo, che a sua volta aveva già incontrato i vertici aziendali per un confronto sull’attuale stato di crisi occupazionale. La richiesta di un tavolo istituzionale da parte delle Organizzazioni Sindacali si è resa necessaria per valutare l'impatto sociale della grave crisi occupazionale che si sta delineando nella più grande azienda del territorio di Corinaldo, che occupa attualmente circa 130 dipendenti. Il 6 luglio 2014 scadrà la Cassa Integrazione Straordinaria, che da settembre 2013 coinvolge senza rotazione la quasi totalità dei lavoratori. Il peggioramento della situazione dovuta al mancato rinnovo delle commesse da parte di Ikea, per la quale l’azienda lavorava in regime di monocommittenza, la mancanza di nuovi clienti o comunque di un volume di lavoro che potrebbe permettere l’attivazione di ulteriori ammortizzatori quali il contratto di solidarietà e il termine dei 36 mesi di Cassa integrazione ordinaria o straordinaria richiedibili nel quinquennio, delineano una prospettiva preoccupante. Durante l’incontro l’azienda ha indicato la volontà della vendita della proprietà, nella sua interezza o parzialità, come ultima possibilità per la salvaguardia occupazionale. Ha illustrato alle parti presenti al tavolo lo stato patrimoniale e finanziario dell’azienda su cui non pesa nessuna esposizione, indicando nelle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici un patrimonio da mantenere. La Bizzarri ha inoltre indicato l’appuntamento del Salone del Mobile che si terrà a metà aprile come un passaggio importante in cui si potrebbero formalizzare gli interessi di alcuni acquirenti; interessi, ad oggi ancora poco concreti. L’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno dato la loro piena disponibilità nel richiedere l’attivazione immediata di una tavolo istituzionale con la Regione Marche e sono in attesa di una adesione da parte della Bizzari nel più breve tempo possibile. L’obiettivo della costituzione di un tavolo regionale è quello di poter attivare tutte le strade percorribili per muoversi in modo sinergico per la vendita della proprietà al fine di mantenere i livelli occupazionali e scongiurare un pesante impatto sociale.
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17/03/2014 Trasporto pubblico locale, confermato lo sciopero del 19 marzo
Sciopero nazionale per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, con il rispetto delle rispettive fasce di garanzia. Dopo  l’incontro convocato congiuntamente dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e dal Ministro del Lavoro per l’esame delle problematiche legate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Pubblico Locale, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Filt, Fit e Uiltrasporti) insieme a UGL, Autoferrotranvieri e Faisa-Cisal e le Associazioni Datoriali Asstra, Anav e Agens, lo sciopero nazionale di mercoledì 19 marzo è confermato. In apertura dell’incontro i due Ministri hanno comunicato alle parti l’intenzione di riprendere immediatamente i due percorsi di confronto con le parti sociali, tra loro intrecciati, interrottisi a causa del cambio di Governo. Il primo, presso il Ministero del Lavoro, riferito alla vertenza contrattuale, fermo all’ultima riunione del 6 dicembre. Il secondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferito al riassetto normativo e al finanziamento del settore, fermo all’ultima riunione del 16 gennaio, ma sul quale è successivamente proseguita l’elaborazione in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali). Asstra e Anav, pur dichiarandosi genericamente disponibili, come tante volte già accaduto nel corso di questa lunga vertenza, hanno però confermato che l’attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato. Questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzandola per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo. L’adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale sostiene la vertenza per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il riassetto normativo ed il finanziamento del settore. Un'adesione per un segnale forte e chiaro affinché la ripresa del confronto proposta dal Governo rappresenti davvero l’occasione per vincere l’atteggiamento datoriale e il disinteresse delle Regioni per chiudere finalmente la vertenza contrattuale.
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17/03/2014 Nuovi saperi per nuove sfide: due giorni di formazione per Cisl Poste
A Senigallia il  17 e 18 marzo 2014 le Segreterie Regionali dei lavoratori postali (SLP) della Cisl di Marche e Umbria hanno organizzato un corso di formazione per rappresentanti sindacali di categoria: “Nuovi saperi, per nuove sfide”. Oltre 50 rappresentanti dei lavoratori parteciperanno alla due giorni. Il corso, affidato ai formatori della Categoria, Di Mevo Paola, Mella Elisa e Carlini Marco, sarà diretto da Giacomo Di Pasquale, Responsabile della formazione Slp-Cisl a livello nazionale. Ai lavori interverranno i Segretari regionali Slp Cisl di Marche e Umbria, rispettivamente Dario Dominici e Umberto Pocceschi. Modello sindacale e rete organizzativa, definizione, evoluzione e scenari della contrattazione sono alcune delle tematiche che verranno approfondite nel corso della due giorni, oltre ad un focus sulle relazioni industriali in Poste italiane e agli strumenti di tutela sindacali previsti dal CCNL. Per i Segretari regionali Dominici e Pocceschi «il futuro può essere affrontato solo attraverso competenza e responsabilità. Per il sindacato dei lavoratori postali la formazione dei propri sindacalisti è strategica per  continuare al meglio il proprio ruolo di rappresentanza e  di tutela di migliaia di lavoratori, anche nelle Marche e in Umbria, che contano oltre 2500 iscritti, circa la metà degli addetti.»   Ancona 17 marzo 2014
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14/03/2014 Protocollo di intesa per anticipo cassa integrazione e sospensione rate dei mutui
Rinnovato da CGIL CISL UIL Regionali, Regione Marche, Associazioni Datoriali ed Istituti di credito, il Protocollo di intesa per l’anticipo della Cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. Nell’ intesa vengono confermate le condizioni degli accordi del 2009 e del 2012 in particolare: i lavoratori in CIG Straordinaria potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 6.400,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; i lavoratori in CIG in Deroga e in CIG Ordinaria di durata superiore alle 4 settimane, potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 3.200,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; gli importi concessi non saranno soggetti a tassi di interesse, né a spese di gestione del conto.  A garanzia dell’obbligo di restituzione dei finanziamenti accordati dalla Banca, il lavoratore cederà ad essa il credito che vanta nei confronti dell’INPS, notificando la cessione al debitore; i lavoratori in CIG Straordinaria, con mutuo per la prima casa in essere con una delle Banche firmatarie dell’accordo, che si trovi in difficoltà nel pagamento delle rate, può richiedere la sospensione del pagamento delle stesse, salve le migliori condizioni di legge vigente. Una volta accolta la richiesta da parte della Banca, il periodo di sospensione sarà commisurato alla durata della Cassa integrazione senza oneri e spese aggiuntive per il lavoratore richiedente; le rate sospese saranno messe in coda al piano d’ammortamento originario. L’accordo, siglato da Banca delle Marche, UBI BPA,BCC, CREVAL, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena,  ha validità fino al 31 Dicembre 2014 e si intende rinnovato per ulteriori 12 mesi, quindi fino a tutto il 2015, in mancanza di disdetta da parte dei soggetti aderenti.  Ancona 14. 03 2014
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13/03/2014 Esenzione dai ticket per lavoratori e familiari colpiti dalla crisi
In attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 13.12.2013 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la D.G.R  218/14 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2014 interventi a tutela della salute per i lavoratori e i loro familiari a carico, che al momento della fruizione della prestazione siano sospesi dal lavoro, in mobilità o disoccupati. 
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12/03/2014 Ascoli Piceno, "Essere Donne Oggi"
Grande successo per l’evento Donne in Campo: “Essere Donne Oggi”, svoltosi il 9 marzo scorso presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Le rappresentanti delle varie associazioni femminili locali hanno illustrato i loro progetti alla presenza del Sindaco Guido Castelli e dell’Assessore alle Politiche Sociali  Donatella Ferretti,“Violenza e fragilità” è il delicato tema affrontato dalla Coordinatrice Donne Rosandra Ciarrocchi che ha relazionato per il Coordinamento Donne FNP-Cisl –Anteas.La violenza che viene perpetrata tra le mura domestiche, negli istituti e case di riposo o è  auto-inflitta, è un tema molto sentito da noi anziani poiché essa aumenta in maniera proporzionale rispetto all’incremento della popolazione senile. 
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11/03/2014 Pensionati Marche: disoccupazione e povertà restano le priorità
“La disoccupazione e la povertà restano oggi  gli elementi di maggiore criticità”. Queste le parole di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, in occasione del Consiglio Generale di Categoria svoltosi  l'11 marzo a Recanati.  Tanti i temi toccati nella relazione, dalla riduzione del cuneo fiscale agli interventi specifici per i pensionati, dal protocollo programmatico sulla sanità agli accordi regionali anticrisi e sulle rette delle residenze protette per anziani. Rispetto a sei anni fa sono raddoppiate sia le persone cui manca il lavoro, (oggi 7,3 milioni), sia quelle in condizioni di povertà (4,8 milioni). Nelle Marche il 9% delle famiglie (circa 55.000) vive in condizioni di povertà relativa, mentre quasi il 6% è scivolato verso la povertà assoluta. Secondo l’Istat il 43% dei pensionati italiani percepisce un assegno inferiore ai 1000 euro. L’importo medio annuo di una pensione scende nelle Marche a 10.149 euro.  "In questa situazione - prosegue Canale - ci apprestiamo a gestire la prossima contrattazione territoriale sociale, condizionata da un contesto regionale di scarsa crescita, tensioni occupazionali crescenti e consumi ancora deboli. Servono politiche locali capaci di coniugare rigore, sostenibilità ed equità sociale, preservando la spesa per il welfare. La pressione fiscale locale va contenuta lavorando sull' applicazione della nuova IUC, per la quale la normativa nazionale mantiene in capo ai Comuni importanti margini di discrezionalità. L'addizionale Irpef, va applicata con criteri di progressività e garantendo soglie ulteriori rispetto a quelle nazionali". Il Consiglio ha eletto nella Segreteria regionale Dino Ottaviani, ex Segretario dei pensionati Cisl di Macerata. Ottaviani ha alle spalle una lunga militanza nella Cisl, prima nella Categoria della Funzione Pubblica, poi nella Cisl Confederale di Macerata e subentra a Giovanni Serpilli, ex Segretario Generale della Cisl Marche. Tanti i ringraziamenti e i riconoscimenti a quest'ultimo  per il  prezioso  lavoro svolto, la  serietà  e la spiccata umanità, l’impegno e la dedizione che lo hanno sempre contraddistinto. Ampio il dibattito che ha toccato molti temi legati al nuovo Governo, al rapporto con il Sindacato, alla riforma del fisco, ai temi legati all'organizzazione e agli iscritti. Nel suo intervento, il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha sottolineato che "la nostra organizzazione oggi non è fuori tempo, ma occorre oggi recuperare i nostri valori ed avere capacità di innovare e mettere le persone al centro". Ha concluso i lavori il Segretario generale nazionale Ermenegildo Bonfanti. "Ci aspettiamo dal Governo una riforma del fisco che dia attenzione anche ai pensionati. Se così non fosse inizieranno ad esserci problemi, perché il mondo è veramente sulla soglia della povertà". "Domani  - ha concluso Bonfanti - sarà lo spartiacque per vedere se dalle parole passiamo ai fatti. Se non cambiasse nulla sarebbe un dramma per il paese". Le foto del Consiglio Generale FNP Cisl Marche
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11/03/2014 Macroregione, incontro Sindacati ieri a Bruxells. Presenti CGIL CISL UIL Marche
La strategia della Macroregione Adriatico Ionica avrà quest’anno il suo varo definitivo durante il semestre di presidenza italiana della UE. Anche le parti sociali hanno partecipato al percorso di confronto a livello nazionale e regionale sui temi prioritari che la caratterizzano: economia del mare, mobilità e infrastrutture, attrattività turistico-culturale, tutela dell’ambiente. A Bruxelles si sono incontrati ieri i rappresentanti dei sindacati degli 8 paesi coinvolti nella macroregione.  Presenti anche Cgil, Cisl, Uil Marche, oltre al Segretario della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) Luca Visentini, il quale porterà all’esame del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) le istanze emerse nel corso dell’incontro. Nel suo intervento il segretario generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha evidenziato che  “è una prospettiva innovativa di cooperazione tra gli Stati e tra le regioni; l’approccio macroregionale, che va assunto nella programmazione dei Fondi europei, offre alle Marche una importante possibilità per ripensare al proprio sviluppo e alle priorità per rilanciarlo in questo periodo difficile per tante famiglie ed imprese. Secondo il segretario generale Uil Marche Graziano Fioretti “è necessario fare il possibile perché anche i sindacati abbiano la possibilità di dare un autonomo contributo, attraverso un Forum specifico che si affianchi a quelli già esistenti delle città, delle università, delle camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio.”  “La dimensione sociale deve essere rafforzata; favorire la creazione di occupazione nuova e di qualità sulle due sponde del nostro mare è un obiettivo che deve essere posto come priorità ulteriore rispetto a quelle già individuate nella strategia macroregionale” ha sostenuto il segretario regionale Cgil Marco Manzotti.
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10/03/2014 Al via le prime misure anticrisi 2014
Al via le prime misure anticrisi previste dall' Intesa sulle politiche di bilancio 2014 a sostegno del lavoro e della coesione sociale, siglata dalla Regione Marche e dalle Segreterie Regionali Cgil-Cisl-Uil Marche il 13 dicembre 2013:Esenzione dai ticket per lavoratori e familiari colpiti dalla crisiContributi alle imprese escluse dal campo di applicazione della Cigs che stipulano contratti di solidarietà espansiva al fine di evitare licenziamentiContributi a  sostegno del diritto allo studio universitario ai figli di lavoratori o studenti lavoratori in crisi o difficoltà lavorativaSostegno alla realizzazione di progetti a favore di docenti e personale Ata precari 
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10/03/2014 Bonanni: "Ecco i bilanci on line della Cisl dal 2002 ad oggi.
Dopo la campagna sulla riduzione delle tasse per favorire l'occupazione e la crescita dei consumi #Renzitaglialetasse, ecco #Renzirispettisindacato,  il nuovo hashtag lanciato dal Segretario Generale della Cisl sul proprio profilo Twitter e rilanciato dalla Cisl Nazionale, con il quale replica alla richiesta di trasparenza delle spese sindacali inoltrata ieri dal premier nel corso della trasmissione "Che tempo che fa". "Ecco i bilanci online Cisl dal 2002 ad oggi", scrive Bonanni, allegando il link cisl.it/risorse/ , dove sono pubblicati i bilanci della Cisl dal 2002 certificati da una società esterna. "Vieni in Cisl per l' anagrafe degli iscritti", aggiunge ironicamente Bonanni, invitando il Presidente del Consiglio a visionare la banca dati degli iscritti al sindacato.
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10/03/2014 La Cisl lancia l'hashtag #Renzitaglialetasse
La Cisl nazionale lancia anche su Twitter la sua campagna sulla riduzione delle tasse per favorire l'occupazione e la crescita dei consumi. ''L'unica strada che rilancia i consumi e l'occupazione è la riduzione delle tasse per i lavoratori e per i pensionati'', ha sottolineato Raffaele Bonanni. ''Il taglio dell' Irap fa bene alle imprese ma ora non all'occupazione. Quei pochi soldi che abbiamo, e che dobbiamo ancora trovare, con una vera lotta all'evasione fiscale, con la vendita dei beni demaniali, riformando le istituzioni e stroncando le rendite di posizione di quegli ambienti potentissimi che campano di spesa pubblica, bisogna usarli per abbassare le tasse alle famiglie dei lavoratori e dei pensionati''.
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10/03/2014 Mi chiamo Giulia ed ho paura
Lunedì 10 marzo i pensionati Cisl di Pesaro e il coordinamento Donne festeggiano  la Donna  nel Quartiere Montegranaro a Pesarodalle ore 15.30 con  la proiezione del film “Mi chiamo Giulia ed ho paura” con la presenza del Registra Henry Secchiaroli  e della Dr.ssa Antonia Maria Cucuzza  - vice Sindaco di Fano e Assessore alle Pari Opportunità. . Di seguito la Dr.ssa  Maria Cleofe Contardi – Psicologa Ospedali Riuniti Marche Nord parlerà della Violenza di genere: aspetti  e significati psicologi.
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08/03/2014 Cras di Ancona, situazione insostenibile
La farmacia dell’ASUR collocata dentro il CRAS (ex ospedale psichiatrico) di Ancona, a pochi mesi di distanza,  è stata di nuovo oggetto di un furto durante la notte. Centinaia di miglia di euro di soldi pubblici persi, attività di erogazione dei farmaci bloccata per alcuni giorni, diffuso senso di insicurezza dei dipendenti….. Al di là dei risvolti sulle indagini, di cui si occupano le autorità competenti, come Cisl Funziona pubblica di Ancona riteniamo che sia ormai giunto il momento di migliorare la sicurezza di questa struttura. Lasciare materiali di questo valore e di questa importanza, come i farmaci, in una struttura poco protetta, in locali la cui entrata si può forzare  facilmente, è una grave imprudenza! Occorre rafforzare la vigilanza, prevedere porte di sicurezza, evitare che il personale, come oggi accade, si possa trovare da solo nei magazzini. L’intera struttura del Cras va meglio tutelata sotto questo profilo, soprattutto se si tiene conto che, a differenza, delle strutture ospedaliere, al Cras di notte non vi sono operatori in servizio. Le ridotte risorse economiche destinate alla manutenzione  e alla tutela del patrimonio rischiano di avere come maggiore conseguenza la riduzione degli standard di sicurezza della struttura. Si tenga conto che il cancello d’uscita ad oggi rimane costantemente aperto perché non funzionante. Si facciano subito questi interventi altrimenti il Cras rischia di diventare una sorta di Bancomat per il commercio illegale di farmaci.  
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08/03/2014 8 marzo: lavoro, dignità e libertà
Ancora tempo di crisi, una crisi prepotentemente lunga e pesante e per la quale le donne, spesso le prime a fuoriuscire dal mercato del lavoro e le ultime ad entrarvi, stanno pagando un prezzo altissimo: 3.157 donne licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2013 che porta alla spaventosa cifra di 45.000 il numero delle donne marchigiane disoccupate e inutilmente in cerca di un lavoro. Si raggiunge così un nuovo drammatico record per la disoccupazione femminile, prepotentemente salita al 14,6%: il valore più alto mai raggiunto finora nelle Marche e soprattutto un valore che per la prima volta è peggiore di quello medio nazionale oltre ad essere il peggiore delle regioni del Centro-Nord! Donne che non vogliono rassegnarsi e guardano con coraggio dentro ma anche oltre la crisi, vivono il presente e costruiscono il futuro di una Regione che vuole tornare a crescere. Donne che fanno i conti con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, instabile, sottopagato o senza tutele. Donne che, se un lavoro ce l’hanno, ogni anno dovrebbero lavorare due mesi più degli uomini per poter avere lo stesso stipendio perché tale è il divario salariale tra uomini e donne. Donne che ancora devono scegliere se lavorare o diventare madri in un Paese che invecchia con tassi di natalità sempre più bassi. Sono quasi 3.000 le madri lavoratrici che nel quinquennio 2009-2013 hanno lasciato il lavoro alla nascita di un figlio nelle Marche, di cui 573 nel 2013: donne spesso costrette alle dimissioni per mancanza di asili, o per i costi troppo elevati dei servizi per l’infanzia o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Donne che ogni giorno si di dividono (o meglio si moltiplicano) con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi di vita e di lavoro sbilanciata e che spesso riversa solo su di loro il peso della cura dei familiari e della casa. Da questo punto di vista, il Protocollo d’intesa per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che abbiamo firmato il mese scorso con la Regione Marche, l’ANCI, l’UPI, CGIL, CISL, UIL, e le principali associazioni datoriali è per noi molto importante perché con esso, abbiamo affermato la necessità della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, e abbiamo concordato di promuovere, nella stipulazione di accordi collettivi di secondo livello, forme di flessibilità degli orari e modalità e forme di organizzazione del lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo perché siamo convinte che la difesa dei posti di lavoro si realizza anche attraverso questi strumenti. Giovani donne intrappolate nella mancanza di occupazione o in percorsi occupazionali e professionali precari, a basso reddito e che riducono la loro autonomia e libertà, ripercuotendosi inevitabilmente nelle loro scelte di vita a partire da quello di diventare madri. Per questo, proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario innanzitutto tornare a creare lavoro e riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società e sull’importanza delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti. Occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini. Il lavoro per le donne è autonomia, dignità e libertà alle quali non possono e non devono rinunciare. E allora,  buon 8 marzo a tutte!Daniela Barbaresi (Cgil Marche)Cristiana Ilari (Cisl Marche)Claudia Mazzucchelli (Uil Marche)Ancona,  6 marzo 2014 
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06/03/2014 Fano, prevenzione contro l’osteoporosi
Continua la campagna di prevenzione contro l’Osteoporosi organizzata dai coordinamenti  Donne SPI  – CGIL, FNP – CISL,  UILP-UIL  e la Regione Marche. L’incontro si terrà l’ 11 marzo a Fano presso la Sala Polivalente “Il Cubo” - centro commerciale San Lazzaro, interverranno il Dr. Lacetera, Direttore reparto geriatria Ospedale Riuniti Marche Nord, Lorenza Mancini, coordinatrice donne Regionale che illustrerà il progetto regionale e i geriatri Dr. Giuliano Cenci, Dr. Pierpaolo Lamanna e Dr. Roberto Montanari. Concluderà i lavori Catia Rossetti, segretaria Spi Cgil.Durante il dibattito sarà possibile effettuare il test DEFRA per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all’attenzione del proprio medico di famiglia
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05/03/2014 Ascoli Piceno, Donne in campo
Domenica 9 marzo 2014 presso Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno si terrà la manifestazione “Donne in campo” che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove ogni anno in occasione della festività dedicata alla Donna. Nell'ambito dell'iniziativa, il Coordinamento Donne Fnp Cisl e l’associazione di volontariato Anteas parteciperanno con un intervento sul tema: "Violenza e fragilità", con riferimento ai soprusi subiti dagli anziani fra le mura domestiche e negli istituti. E’ questo un tema importante per la nostra associazione di anziani, poiché la violenza aumenta in maniera proporzionale rispetto all’incremento della popolazione senile. L’argomento è un’occasione di condivisione corale e una preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.      
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05/03/2014 Pesaro: agevolazioni sulla Tasi e possibilità di pagarla in quattro rate.
Martedì 4 marzo i sindacati Cgil Cisl Uil rappresentati da Simona Ricci, Claudio Bruscoli, Riccardo Morbidelli  hanno siglato il protocollo d’intesa  con il Comune di Pesaro sul bilancio di previsione per l’anno 2014. Tante le riconferme importanti  e una novità. La Tasi, la nuova tassa sulla casa,  verrà diluita in 4 rate  e si inizierà a pagare da giugno. L’aliquota è stata confermata al  1,9 per mille e per aiutare  le famiglie in difficoltà il Comune ha erogato 600mila euro, che verranno distribuiti, in un’ottica  di equità, a  coloro che hanno un isee inferiore a 12mila euro. E’ il primo Comune nelle Marche  a sperimentare questa formula. Tra i punti cardini dell’accordo: la riconferma del fondo anticrisi (250mila euro) per sostenere le famiglie nelle spese di affitto, riscaldamento e luce;  il mantenimento dello stesso livello dell’anno scorso nell’ erogazione dei servizi sociali ed educativi, nessuna variazione sull’addizionale Irpef  che si mantiene sull’aliquota  6 per mille fino a 28mila euro, fino ad arrivare all’ 8 per mille nei redditi più alti. Grande lavoro sull’evasione fiscale: recuperati nel 2013 ben 820mila euro. “Apprezzo  la tempestività -  afferma Claudio Bruscoli -  del comune di Pesaro nell’approvare le linee  guida di bilancio e chiediamo un’accelerazione degli altri comuni della Provincia con i quali ancora non abbiamo iniziato nessuna discussione.”
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04/03/2014 Contributi a sostegno dei contratti di solidarietà difensivi.
 In attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 13.12.2013 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera 163/2014 e il Bando contenente i criteri e le modalità per il riconoscimento del sostegno ai contratti di solidarietà difensivi.Per approfondire:Bando e modulistica
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03/03/2014 Incidente sul lavoro alla CNH di Jesi : FIM CISL occorre investire sulla sicurezza
Venerdi 28 febbraio grave incidente  sul lavoro sulla linea A1 alla CNH (New Holland) di Jesi. L. M., addetto di postazione,  mentre eseguiva l’operazione per il serraggio del volano  è stato coinvolto nella caduta dell’avvitatore multiplo, rimanendo ferito al capo. L’operaio opportunamente soccorso dai colleghi è stato poi trasportato all’ospedale  di Jesi per ulteriori accertamenti. E’ stato subito proclamato  lo sciopero nelle ultime 4 ore dei turni lavorativi di venerdì.   Secondo Natalini Filippo , RLS Fim Cisl  :« La sicurezza all'interno del Plant, è ormai da tempo che non da garanzie nonostante la Direzione sia sempre informata e sollecitata da noi Rls, sui problemi continui ed emergenti che i Lavoratori ci evidenziano. Nonostante i frequenti incontri tra la direzione e gli Rls  vengono risolti i problemi più semplici rimandando nel tempo quelli che noi riteniamo più urgenti, perché a loro dire, occorrono investimenti. L'incolumità delle maestranze non può e non deve essere legata al budget».      Per Di Giacomo Franco, RLS Fim Cisl «  La nuova organizzazione del lavoro introdotta in Fiat ( WCM ), ha per primo scopo la sicurezza e l'ergonomia dei lavoratori; se ci troviamo di fronte a infortuni come questo e almeno altri cinque di questa portata, sicuramente la filosofia del WCM non è stata ben compresa da questa Direzione. Vogliamo passare da una sicurezza di immagine a una sostanziale. Chiaro che il nostro compito, non viene visto di buon occhio dalla/e Azienda/e, ma è chiaro che su questo tema faremo solo passi avanti e nessuno indietro.» ufficio stampa cisl marche  Jesi,28 febbraio 2014 Comunicato_Sindacale_28-02-2014  
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03/03/2014 Il Vescovo Trasarti condivide l’appello dei Sindacati
Il Vescovo Mons. Armando Trasarti della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola condivide l’appello lanciato alla Conferenza Stampa del 22 febbraio dai tre segretari provinciali dei sindacati CGIL-CISL-UIL sulla crisi e sull'emergenza lavoro e redditi, in cui essi chiedevano di "agire immediatamente per fronteggiare l'emergenza lavoro e le sue drammatiche ricadute sociali e individuare strategie comuni per un nuovo modello di sviluppo della nostra provincia", non posso non condividerlo e non farlo anche mio e "spronare" tutte le Istituzioni e gli Enti preposti a concordare una rapida risposta. I dati presentati dai sindacati: ossia la crescita del 54% della disoccupazione in un solo anno (oggi siamo a circa 14.000 disoccupati nella nostra provincia), e con quella femminile che cresce del 71%; la cancellazione a causa della crisi di quasi 6.000 posti di lavoro nel manifatturiero dal 2010 al 2013 con la chiusura di circa 650 imprese in un solo anno, caratterizzano questa drammaticità che non può lasciare più nessuno indifferenti. Sottoscrivo quindi la richiesta dei sindacati di convocare quanto prima "un tavolo provinciale nel quale affrontare sia le emergenze sociali sia le prospettive di sviluppo", di "riconoscere ai settori manifatturieri del nostro territorio le caratteristiche di area di crisi complessa", e condivido – fra le tante cose citate – la "richiesta ai Comuni della nostra provincia, a partire dai bilanci preventivi 2014, che si rafforzino tutti gli interventi sociali, che si rifinanzino immediatamente i fondi anticrisi, che si salvaguardi la spesa per welfare e servizi educativi, e si avii un processo di messa a sistema del welfare locale, rendendolo più equo, più giusto, più rispondente ai bisogni delle persone". Occorre, in pratica, a mio avviso promuovere un nuovo patto sociale in cui il lavoro e l’intrapresa (ossia l’economia reale) tornino ad essere promossi e supportati da tutti. Non ci dovrebbe essere azione o attività, pubblica o privata che sia, che non rimetta al centro il lavoro (condizione essenziale per ridare dignità a tutte le persone in età lavorativa, ed oggi la vera grande emergenza del nostro tempo) e l'impresa economica capace di creare beni e servizi utili alla comunità. Ma alzando lo “sguardo sul futuro” il problema principale che ci si pone di fronte è quale scenario vogliamo vedere. Se continuiamo a seguire gli attuali schemi di sviluppo, ossia quelli che ci hanno guidati fino a oggi, potremmo non trovare soluzioni adeguate e in questo caso la coesione sociale sarebbe molto a rischio. Allora dobbiamo percorrere nuove vie. Ci sono degli studiosi che stanno tentando di indicarci nuove vie (Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti ed altri), ma c'è bisogno di sperimentazioni, di passare dalle teorie alla pratica. Nessuno sa con certezza dove andare ma credo che senza praticare nuovi paradigmi di sviluppo non usciremo, o comunque non usciremo bene, da questo periodo di transizione che continiamo a chiamare semplicemente “crisi”. Inoltre ritengo importante aggiungere altre due cose: una attenzione particolare ai giovani, ossia alla necessità che sia premiato il loro sforzo di entrare nel mondo del lavoro per potersi permettere una famiglia; una valorizzazione anche di altri settori – e non solo del manifatturiero – come la cultura, il turismo, i beni ambientali, l'agricoltura e la pesca, e di tutti quei beni "immateriali" non delocalizzabili che ci rendono un Paese quasi unico al mondo. Infine ritengo doveroso assicurare che anche noi come Chiesa, proviamo a fare la nostra parte, mettendo in campo tutti i beni e le risorse che possano creare lavoro, ad esempio con alcuni cantieri di ristrutturazione di Chiese, oratori e altre strutture, nonchè con provvedimenti di sostegno a famiglie in difficoltà. Sono convinto che in questa fase ogni politica destinata a sviluppare occupazione – anche temporanea – è la benvenuta. E' tempo di abbandonare gli appelli generici e spesso rivolti agli altri, per guardare a ciò che ognuno di noi può fare.
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27/02/2014 Sanità, ancora troppe le criticità
In un quadro di equilibrio economico raggiunto a fatica, la sanità marchigiana presenta ancora molte criticità. Il fatto che ne abbia acquisito consapevolezza un ex-amministratore pubblico e un professionista del settore del calibro di Renato Galeazzi  è un fatto di rilievo. Negli ultimi tre anni sono state innumerevoli le occasioni in cui il sindacato ha espresso concetti analoghi. Mai però l’abbiamo trovato al nostro fianco in questo tipo di denuncia. Come le cronache evidenziano, il percorso per la firma del Protocollo sulla sanità ha segnato momenti di confronto anche molto aspro. La novità sta nell’aver laboriosamente individuato e condiviso con la Regione alcune azioni volte a favorire l’integrazione tra le reti - rafforzando quella dei servizi territoriali, delle cure primarie, della prevenzione  - insieme al tentativo di risolvere problemi annosi come la mobilità passiva e la lunghezza delle liste di attesa. Se gli impegni economici che la Regione ha assunto nel Protocollo fossero stati precisati prima, non avremmo avuto alcuna remora a chiudere la discussione già molti mesi fa. Riteniamo perciò infondata e fuorviante la lettura del Protocollo come un atto di appoggio pre-elettorale alla Giunta. E’ questa una chiave interpretativa dettata da logiche datate, fondate su un’idea di collateralismo che non ci appartiene e che puntano a vedere trame oscure, anche laddove si precisano percorsi chiari e definiti di verifica e monitoraggio delle varie azioni. Nessun acritico “via libera” alla Regione, dunque, da parte della Cisl e delle altre organizzazioni sindacali. Se anzi alcuni processi - a partire da quello teso a migliorare le condizioni dei lavoratori - non dovessero avere lo sbocco previsto, non mancheremo di intervenire. Questo è ciò che ci compete come sindacato. Lasciamo ad altri valutazioni dietrologiche, che servono solo a posizionarsi in un quadro politico spesso condizionato, specie in tema di sanità, da sterili tatticismi. Stefano Mastrovincenzo - Segretario generale Cisl Marche 
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