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13/01/2021 Stop agli sfratti fino al 30 giugno, ma servono soluzioni per il problema casa
Il Decreto Milleproroghe fissa un nuovo stop agli sfratti fino al 30 giugno: una misura di emergenza che non è però la soluzione del problema casa. «La situazione determinata dal Covid sta mettendo molte famiglie in difficoltà economica - dichiara Antonio Angelini, Segretario Generale del Sicet Cisl, il sindacato degli inquilini, intervistato dal Tgr Rai Marche -. Bisogna rilanciare l'ediliza residenziale pubblica, ricorrendo anche alle risorse del Recovery Fund».
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13/01/2021 Ospedale di Fermo: situazione preoccupante con gravi ripercussioni per il territorio
La grave situazione dell’ospedale di Fermo non può non suscitare forte preoccupazione per la situazione sanitaria nel nostro territorio. L’utilizzo di gran parte dei posti letto del Murri per assistere malati Covid si traduce nell’impossibilità, per i fermani, di accedere a qualsiasi cura per altre patologie. Il personale sanitario, già sottodimensionato a inizio pandemia, è ora allo stremo delle forze ed è impossibile chiedere ulteriori sforzi rispetto a quanto sta già facendo. La presenza nell’ospedale di 107 malati Covid, cioè quasi la metà della capienza totale, il  blocco delle sale operatorie, la medicina aperta solo ad Amandola, le prestazioni ambulatoriali che in terza fase saranno   chiuse, il pronto soccorso rimasto con un numero minimo di medici strutturati, il personale infettato, che negli ultimi tre giorni ha raggiunto il numero di 50 unità, sono tutti elementi che aggravano l’emergenza socio-sanitaria nel Fermano, già in difficoltà prima della pandemia: sono anni, infatti, che il sindacato contesta il mancato allineamento della sanità fermana agli standard degli altri territori delle Marche. Oggi non è tempo di alimentare polemiche, ma non possiamo esimerci dall’analisi della situazione: è ora di agire il più velocemente possibile, sia per trovare soluzioni alle problematiche più urgenti, avvalendosi di risorse relative ad un contesto più ampio che è quello regionale, che per riprogettare l’intera sanità fermana.
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13/01/2021 8 modi per andare in pensione nel 2021
Quando potrò andare in pensione? È questa la domanda che gli esperti del Patronato Inas Cisl  si sentono fare più spesso dalle persone. Hai raggiunto  quota 100? Rientri in opzione donna o puoi andare in  pensione anticipata per lavori usuranti o perchè sei un lavoratore precoce? Puoi accedere all'Ape volontario e ape sociale? Le strade per il pensionamento, negli ultimi anni, si sono moltiplicate, tanto da rendere il percorso per smettere di lavorare decisamente complesso.   Gli esperti Inas Cisl spiegano – con un video tutorial– gli 8 modi di andare in pensione nel 2021.
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13/01/2021 PNRR approvato da consiglio ministri penalizza agricoltura
RECOVERY PLAN, TERRA VIVA CISL: Un settore, quello primario, strategico anche durante la pandemia, che merita maggiori risorse e valorizzazione. Discutibile il taglio di 5 miliardi alla conversione green, che mette a rischio la sostenibilità e la tutela della biodiversità.   «Il PNRR (piano nazionale resilienza e resistenza) varato questa notte dal Consiglio dei Ministri doveva investire maggiormente sul mondo dell’agricoltura, per rilanciare un comparto che si è rivelato strategico anche durante l’emergenza sanitaria e che attende una ripartenza reale, per superare quel 75% di fabbisogno interno attualmente soddisfatto e migliorare l’export.» Sono le parole di Claudio Risso, presidente nazionale di Terra Viva Cisl, associazione che rappresenta circa 30mila imprenditori agricoli, commentando il testo del piano approvato nella notte dal CdM. «Nel PNNR all’agricoltura reale vengono complessivamente assegnati 1,8 miliardi di euro (capitolo 2.1) e crediamo siano un investimento che poteva essere decisamente più rilevante. Non va scordato – prosegue Risso - che le risorse per finanziare NGEU avevano già portato a taglio del 10% dei fondi destinati alla futura PAC, con una netta flessione del supporto alle imprese agricole italiane. Siamo convinti che le risorse che possono arrivare dal Recovery Plan debbano invece segnare un punto di svolta per l’imprenditoria agricola. Grave anche il taglio di 5 miliardi destinati alla conversione green, che mette a rischio il consolidarsi di un’agricoltura sostenibile e la tutela della biodiversità. Crediamo che il Governo in questo caso ostacoli il raggiungimento degli obiettivi proposti dall’Unione Europea – continua il Presidente Risso – rendendo difficile il raggiungimento dei principi dettati delle strategie Farm to Fork e Biodiversity 2030» «Di fronte alle grandi sfide della quarta rivoluzione industriale, della digitalizzazione e della transizione green il PNNR sembra voler solo confermare l’esistente che è l’esatto opposto di quello che serve ora al nostro Paese per un rilancio decisivo dopo la pandemia. Siamo convinti sia necessario e urgente supportare modelli di business sostenibili e circolari e sostenere la creazione di nuovi posti di lavoro in ambito green, con incentivi alle aziende e investimenti pubblici.» «Attendiamo ora la discussione del testo alle Camere e l’interlocuzione con le parti sociali annunciata dal Presidente Conte perché ci sia un fattivo coinvolgimento nelle scelte strategiche e nella ripartizione dei fondi ai vari comparti, con un confronto sulle reali esigenze e progettualità per il nostro Paese» conclude Risso presidente di Terra Viva Cisl.   fonte:https://www.terravivacisl.it/news/comunicati/92-pnrr-approvato-da-consiglio-ministri-penalizza-agricoltura
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13/01/2021 Busta paga pesante: gli iscritti Cisl Marche possono presentare l'istanza di rimborso fino al 5 febbraio
Sei residente nel cratere sismico e non hai richiesto la busta paga pesante?   Per i nostri iscritti c'è tempo fino al 5 febbraio 2021 per compilare, con il nostro aiuto, l'istanza di rimborso del 60% dell'Irpef pagata nel 2017 da inviare all'Agenzia delle Entrate.   Ti aspettiamo presso le sedi Cisl del cratere!
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12/01/2021 Cisl Marche Winter Youth Accountability : esperienze di Servizio Civile Universale
Cisl Marche Winter Youth Accountability “… d’inverno un viaggiatore”  è il titolo del seminario in modalità online promoso e organizzato  dalla Cisl Marche per rendicontare e riflettere su cose fatte e da fare con i giovani, a partire dalla Summer School 2020 e dall’esperienza del Servizio Civile Universale nel sistema Cisl Marche. Ai lavori sono intervenuti i giovani del Servizio Civile Universale a conclusione della loro esperienza  e  il prof. Ugo Morelli, psicologo, docente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Nicoletta Merlo, Responsabile politiche giovanili Cisl e ETUC Youth Committee e il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi . «Il webinar è stato ideato come espressione dell’attenzione della Cisl Marche sulla dimensione generazionale legata ai giovani – sottolinea Cristiana Ilari, Segretaria Cisl Marche, che ha aperto la video conferenza - Oggi i giovani rischiano di essere solo oggetto di analisi più che soggetto di una policy che dia loro protagonismo. Sono il presente prima ancora che il futuro e stanno pagando un prezzo molto alto in termini di dispersione scolastica, povertà educativa, valorizzazione delle competenze, tutele e qualità del lavoro. Occorre partire dall’incontro e dall’ascolto per promuovere la loro attivazione. E’ la nostra esperienza fondata sulle cose fatte con i giovani. Abbiamo voluto realizzare questo appuntamento on line d’inizio anno, in un tempo ancora segnato pesantemente dalla pandemia, avendo cura di tenere insieme sicurezza e desiderio di condivisione. Ci ha mosso una duplice volontà: onorare l’impegno, preso durante la Summer School di settembre scorso, di ritrovarci insieme ai giovani che vi hanno partecipato e, al contempo, offrirci reciprocamente un’occasione di bilancio con coloro che hanno svolto il servizio civile nel 2020 nel sistema Cisl Marche – prosegue e conclude Cristiana Ilari – Vogliamo inoltre cogliere questa opportunità di scambio intergenerazionale per analizzare le esperienze con cui Cisl Marche pratica l’idea di essere luogo dove accogliere, coltivare e sviluppare gli interessi, i desideri, le capacità dei giovani, come ad es. le politiche di sviluppo organizzativo e formazione, oltre ai progetti che hanno coinvolto gli studenti della Scuola secondaria di secondo grado. Ripartire da ciò che è stata fatto insieme per progettare e intraprendere nuovi percorsi».
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11/01/2021 Steat: i risultati del 2020 sono merito di tutti, anche dei dipendenti
Nel corso della conferenza stampa del 5 gennaio scorso, il Presidente e il Direttore di Steat, Fabiano Alessandrini e Pino Rutolini, hanno elencato i grandi successi ottenuti dall’azienda di trasporti nell’anno appena trascorso, Un anno condizionato da una pandemia di dimensioni planetarie che ha reso oltremodo difficoltoso il lavoro di tutto il personale dipendente: i lavoratori di Steat, come tanti altri, hanno dovuto sottostare a regole nuove, a rischi fino ad ora inimmaginabili, con un impegno ed una serietà fuori dal comune. Pensiamo per un attimo agli operatori al pubblico che, minuto dopo minuto, hanno dovuto interfacciarsi con le persone e con i casi più disparati. Al personale amministrativo e tecnico, che da quasi un anno si trova a riorganizzare e riprogrammare turni, servizi e percorrenze ad ogni emanazione di DPCM e Ordinanze Regionali. Senza dimenticare chi, per queste cause, si è trovato in cassa integrazione o, ancora peggio, con contratti a termine non rinnovati. «Potremmo continuare per molto – dichiara Claudio Sosi della Fit Cisl Marche in una lettera rivolta ai dipendenti e alla dirigenza di Steat - elencando sacrifici, difficoltà ed immensa diligenza profusi dai colleghi lavoratori che si sono adeguati e fatti carico di mille problematiche». «Nessuno – prosegue Sosi - mette in dubbio il merito della Direzione con la quale, magari, sarebbe bene interfacciarsi sulla opportunità di alcune scelte, vedi quella di inserire in azienda due nuovi dirigenti e dei relativi costi che inevitabilmente aumenteranno. Ci rincresce però che non sia stato riconosciuto, nel corso della conferenza stampa, il ruolo decisivo ed assoluto dei lavoratori». In ogni impresa, ricorda Sosi, «è la base che sorregge tutto il resto. Una base formata dai lavoratori e dalla loro tenacia. Riconoscere il loro operato con il giusto merito è una questione di logica, di fatti e di stile».
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11/01/2021 Piccola pesca, aumento canoni box del 600%, Fai Cisl Marche: “ E’ inaccettabile, serve una cabina di regia”
 «Consideriamo inaccettabili e molto gravi le notizie in merito all’aumento del 600% dei canoni demaniali marittimi dei box  da parte del Governo che nelle Marche colpisce prevalentemente la piccola pesca, soprattutto nel comune di San Benedetto del Tronto.  - afferma Danilo Santini, Coordinatore Regionale Fai-Pesca e  Segretario Regionale Fai-Cisl Marche  -  Come  sindacato di categoria  manifestiamo tutta la nostra solidarietà alle autorità portuali locali, al Sindaco ed al Comune di San Benedetto, ma soprattutto, ai lavoratori interessati dal provvedimento che si vuole mettere in atto in tempi brevissimi.» «Non esistono solamente le imprese di pesca, fondamentali per l'attività marittima certamente, ma anche i lavoratori in esse imbarcati e che, con il loro contributo quotidiano e spesso anche a rischio della vita causa condizioni precarie, permettono all'economia locale a forte vocazione marittima di sopravvivere. Senza parlare, poi, dell'indotto collegato.  - sottolinea Santini -  Per questo chiediamo  con forza che si aprano al più presto tavoli istituzionali ad ogni livello, con una cabina di regia in capo all'Assessore regionale con delega alla pesca, per una risoluzione della questione in termini sicuramente più compromissori e assolutamente non vessatori e penalizzanti per gli operatori tutti della pesca, ma anche per una tenuta sociale che non si sfilacci pericolosamente e continui ad essere  coesa.»
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11/01/2021 Cinema e teatri: oltre 7 mila persone senza lavoro nelle Marche
La pandemia di Covid 19 ha messo in ginocchio il settore dello spettacolo, uno dei primi a chiudere e, quasi sicuramente, uno degli ultimi a ripartire quando sarà terminata l'emergenza. «Eppure cinema e teatri sono sicuri - afferma Alessandro Gay, Segretario Generale della Fistel Cisl Marche, intervistato dal Corriere Adriatico -. Possono contare su ampie sale, impianti di aerazione tra i più sicuri e possibilità di distanziamento. Il mondo dello spettacolo era già in crisi da prima ed il Covid ha aggravato la situazione, ma la cultura è fondamentale nei momenti di difficoltà, anche per la tenuta psicologica». Corriere Adriatico - 10/01/2021
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08/01/2021 Gerundini, Cgil Cisl Uil : "Necessario garantire l’assistenza sanitaria"
Cgil Cisl e Uil di Falconara esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19 che si è generato all’interno della casa albergo cittadina per anziani Gerundini .  «Dalle notizie raccolte ci risulta  la quasi totalità dei 22 utenti e almeno 7 dipendenti sono risultati positivi. - scrivono in una nota stampa  i rappresentanti sindacali Massaccesi della Cgil, Mancinelli della Cisl e Bellagamba  della Uil -  A parte 3 ricoveri, od oggi risulta che la restante parte degli utenti e gli operatori, tutti oss (operatori socio sanitari), siano stabilmente in isolamento all’interno della struttura falconarese.»   «Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa, il comune di Falconara e l’ASUR per la gestione dell’ emergenza e chiediamo che venga garantita, attraverso personale medico  o infermieristico, tutta l’assistenza sanitaria necessaria. - sottolineano i rappresentanti sindacali -  Questo è il tema centrale, infatti la struttura del Gerundini è di tipo sociale e non possiede di norma una dotazione organica con le professionalità sanitarie necessarie a gestire una situazione del genere. »    «Sarà inoltre necessario garantire il massimo isolamento rispetto, ad esempio, a realtà sanitarie contigue, quali l’istituto Bignamini e al tempo stesso si dovrà rafforzare per gli utenti malati che risiedono al Gerundini la possibilità di mantenere un contatto virtuale con i propri cari, attraverso la dotazione di sistemi di videochiamata, tablet o comunicazione da remoto. - concludono  e rilancianoCgil Cisl Uil -  Restiamo disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.»  
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07/01/2021 Decreto Legge 5 gennaio 2021: tutte le nuove misure nazionali valide dal 7 al 15 gennaio 2021
Sintesi delle  nuove misure nazionali previste dal DECRETO-LEGGE 5 gennaio 2021, n. 1 per il   contenimento e  la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, valide dal 7 al 15 gennaio 2021.    
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07/01/2021 Sicurezza sul lavoro Covid-19: Protocolli Anti-contagio e partecipazione dei Rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza
L'OPRAM – Organismo Paritetico Regionale Artigianato Marche, costituitosi nell'ottobre 2012 su iniziativa e tra le Associazioni di categoria (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) e le Organizzazioni dei sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL) comparativamente più rappresentative in ambito Nazionale e Regionale firmatarie del CCNL di comparto, è un ente senza scopo di lucro e costituisce per il settore artigiano delle Marche, l'Organismo Paritetico ai sensi dell'art. 51 del D.Lgs 81/2008 e smi. L'Organismo Paritetico Regionale OPRAM ha fin da subito messo a disposizione delle aziende aderenti al Sistema EBAM OPRAM la procedura di consultazione del RLS Territoriale validata dalla Regione Marche con Circolare n.3844/2017, unica nel suo genere in Italia, per la consultazione preventiva del RLST tramite Posta Elettronica Certificata del Protocollo di sicurezza aziendale Anti-contagio registrando oltre 2.000 invii PEC all'indirizzo consultazione.opram@pec.it   I 13 RLS Territoriali, operanti in tutta la Regione Marche nell'ambito della Bilateralità e Pariteticità, hanno già eseguito, muniti di adeguati ed indispensabili DPI, più di 300 accessi aziendali volti esclusivamente alla verifica della corretta applicazione dei Protocolli anti-contagio. Il perdurare della situazione di emergenza e l’esigenza per le imprese di adeguare i Protocolli aziendali alle evoluzioni della Pandemia, rendono ancora più preziosa la modalità adottata dall’OPRAM per la trasmissione a mezzo PEC degli aggiornamenti anti-contagio all’indirizzo consultazione.opram@pec.it   Con questa procedura, le Parti Sociali dell’Artigianato delle Marche, hanno inteso fornire alle imprese una facile e rapida accessibilità per la condivisione della documentazione consentendo alle stesse di ottenere “data certa”, come previsto dal D.Lgs 81/08, ed ai lavoratori di acquisire, con la partecipazione del RLST- RLS, quelle certezze indispensabili per un sereno svolgimento del proprio lavoro. Rinnoviamo l’invito alle imprese aderenti a procedere all’invio dei Protocolli e delle variazioni apportate successivamente, ricordando che tale importante servizio è gratuito per le aziende aderenti al Sistema Bilaterale Paritetico EBAM OPRAM e costituisce una forte tutela sia per le imprese che per i dipendenti. Tra i compiti dell'OPRAM rientrano le finalità di promozione e orientamento delle attività di prevenzione e formazione, attraverso la raccolta di buone prassi ed il sostegno alle imprese grazie anche alla figura del RLS Territoriale, considerata la forma di rappresentanza più adeguata alla realtà del comparto artigiano. Per informazioni: www.opramsicurezza.org         fonte:https://www.opramsicurezza.org/opram/covid-protocollo-partecipazione-rlst/
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05/01/2021 Cgil Cisl Uil: La scuola deve ripartire per tutti al più presto, in presenza e in sicurezza
  Tra qualche giorno riaprirà la scuola ma non per tutti. In uno scenario comunque incerto, con il Governo orientato ad indicare nell’11 gennaio la data della riapertura, pur con il 50% in presenza e il resto in didattica digitale, la Regione Marche ha annunciato la scelta di far continuare la didattica a distanza per gli alunni delle scuole superiori per tutto il mese di gennaio.  Dunque, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, le famiglie, gli alunni e il personale della scuola si trovano di fronte a nuove incertezze, peraltro in uno scenario di forti differenziazioni tra regioni non sempre comprensibili.  «Siamo sempre stati convinti della necessità di riaprire al più presto per tutti la scuola in presenza, purché vengano garantite tutte le necessarie tutele in materia di salute e sicurezza  ma nel contempo vanno affrontati tutti i nodi della questione riapertura perchè a distanza ormai di un anno dall’inizio della pandemia il prezzo pagato dagli alunni delle scuole superiori e dal loro diritto allo studio rischia di essere troppo alto», scrivono le Segreterie Regionali di Cgil, Cisl, Uil Marche e di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Marche. Comprendiamo la necessità di una scelta di prudenza di fronte a una situazione sanitaria ancora molto difficile e a un quadro epidemiologico critico con indice Rt nella nostra Regione in rialzo, ma se l’Istituto Superiore di Sanità conferma che le scuole sono luoghi sicuri, allora è necessario innanzitutto verificare tale condizione e come sottolineiamo già da tempo affrontare e risolvere il problema della sicurezza dei trasporti con soluzioni concrete, che tengano conto delle differenti esigenze territoriali.  Nei giorni scorsi si sono svolti gli incontri con i Prefetti per affrontare tutti i nodi aperti, ma occorre un maggior coordinamento regionale per affrontare in maniera organica tutte le criticità, dai trasporti a quella sanitaria.  È necessario però che venga fatta chiarezza sul sistema di rilevazione dei dati e come  chiediamo inoltre, già da tempo,  fornito un report chiaro e comprensibile sui contagi nelle scuole per capire se e quanto la scuola in presenza abbia contribuito alla diffusione del virus.  Occorre poi garantire una corsia preferenziale per la scuola sull’effettuazione dei tamponi e dei tracciamenti e soprattutto garantire procedure uniformi con indicazioni chiare su come gestire i casi di positività nelle scuole in tutto il territorio regionale, così come occorre inserire tempestivamente il personale della scuola nel piano vaccinale nazionale.  Prendendo atto della scelta della Regione, quello che non possiamo più permetterci è di perdere altro tempo ma dobbiamo usare bene quello che abbiamo a disposizione per garantire le risposte più adeguate per poter riaprire la scuola presto, in presenza e in sicurezza per tutti.   Rassegna web: https://www.anconatoday.it/cronaca/scuole-sindacati-riaperture-presenza-sicurezza.html https://www.tmnotizie.com/cgil-cisl-e-uil-marche-la-sucola-deve-ripartire-al-piu-presso-per-tutti-in-presenza-e-in-sicurezza/ https://www.cronacheancona.it/2021/01/05/la-scuola-deve-ripartire-al-piu-presto-ma-in-presenza-e-in-sicurezza/279673/
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30/12/2020 Firmato accordo integrativo alla Fendi di Porto San Giorgio
«Dopo decenni trascorsi dall'apertura dello stabilimento FENDI di Porto San Giorgio, abbiamo progressivamente lavorato  per incrementare l'organico e l'organizzazione aziendale,  grazie anche alla stipula dell’accordo siglato sulla turnazione del 24 settembre scorso. Una  crescita delle relazioni sindacali, nonostante l'attuale contesto economico, ci ha permesso di  definire uno strumento premiante volto a riconoscere l'alta artigianalità e professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento San Giorgese di FENDI . – riporta Cristiano Fiori della Femca Cisl Marche -  L'accordo va nella direzione di incentivare la collaborazione tra azienda e lavoratori senza penalizzare diritti individuali sanciti dalle leggi e dai contratti nazionali, riaffermando uno spirito positivo e collaborativo nelle relazioni sindacali in un momento di forte tensione sociale.  Le sfide non si vincono abbattendo i redditi dei lavoratori esasperandone le condizioni di lavoro ma valorizzando ciò che di positivo è stato costruito fino ad oggi con il contributo congiunto di tutti trovando convenienze sia da parte aziendale che da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.» L’accordo siglato «è frutto di un lavoro compiuto grazie ad ottime relazioni sindacali all'interno della realtà aziendale. Il riconoscimento del ruolo delle organizzazioni sindacali e la correttezza del confronto che ha sempre caratterizzato le relazioni industriali sono fattori che hanno portato ad acquisire integrativi aziendali che, a partire dal livello retributivo e della valorizzazione dell'occupazione fanno di FENDI  un riferimento sul piano sindacale e industriale . – ha precisato Cristiano Fiori -  Indubbiamente un successo sindacale in termini di trattativa e condivisione degli obbiettivi nell'ultima stesura è stato senza dubbio il riconoscimento del premio di risultato o di produzione  pari a 350€ che tiene conto di parametri come produttività, qualità,  redditività e moltiplicatori  quali Assenteismo (montante potenziale maggiorazione del PdR + 20%)oltre a vari passaggi innovativi come Welfare Aziendale  pari a 480€  e la volontà di rafforzare il sistema di formazione  in ottica di collaborazione e riconoscimento bipartisan delle esigenze di tutti gli attori coinvolti dall'integrativo . Il tutto  va  a garantire una soglia di efficenza ed efficacia degli strumenti messi in campo prevedendo anche incrementi occupazionali che sono il vero fulcro della contrattazione aziendale che ,in questo modo, grazie all'efficientemento  delle attività permette anche di dare positivi riscontri in termini di ricollocazione e quindi con ricadute sociali importanti per il territorio». «Un novità è sicuramente  l'istituzione di un sistema di informazione interno e di verifiche congiunte dei livelli di inquadramento con conseguente valutazione ed evoluzione dei percorsi Formativi dei Lavoratori. – spiega Fiori della Femca Cisl Marche - Il rapporto con le organizzazioni Sindacali ha consentito negli anni di  trovare soluzioni condivise previo confronto nel rispetto delle esigenze aziendali e dei lavoratori frutto di un chiaro riconoscimento dello spirito proprio della contrattazione di secondo Livello. Auspichiamo  che l'azione concretizzatosi nell'Integrativo Fendi diventi un imput da prendere ad esempio da tutti gli attori imprenditoriali del territorio al fine di sviluppare una reale azione distrettuale volta al superamento della crisi che continua a mordere  »  
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30/12/2020 Risorse per la digitalizzazione nella PA. Cisl Fp Macerata agli amministratori locali:” Serve tempestività per renderla più efficiente.”
«Da oggi i Comuni possono presentare la domanda per accedere alle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione gestito dalla Ministra  per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Dei 50 milioni complessivi assegnati al Fondo, 43 milioni sono stati destinati ai Comuni, per sostenere la trasformazione digitale degli Enti sui territori a più stretto contatto con cittadini e imprese. Come Cisl Funzione pubblica di Macerata  - riporta in una nota il  Referente Territoriale Alessandro Moretti-  abbiamo scritto  a tutti i Comuni evidenziando che è stato pubblicato sul sito della società Pagopa S.p.A l’avviso pubblico per assegnare i contributi alle amministrazioni che avranno dato seguito a quanto previsto nel decreto legge su "Semplificazione e innovazione digitale"». Va ricordato che in vista della scadenza del 28 febbraio 2021 le amministrazioni dovranno  rendere accessibili i propri servizi online attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), portare a compimento l’integrazione della piattaforma dei pagamenti Pagopa nei loro sistemi di incasso e iniziare a rendere fruibili i servizi anche da smartphone attraverso l’applicazione IO. L’Avviso pubblico è rivolto a tutti i Comuni, fatta eccezione per quelli che sono coinvolti negli accordi regionali che hanno la stessa finalità. In questo caso le risorse saranno assegnate attraverso le Regioni.  Possono richiedere i contributi del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione oggetto dell’avviso pubblico anche gli Enti che sono già stati ammessi all’avviso per "il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni" pubblicato dal Dipartimento della Funzione pubblica e rivolto ai Comuni sotto i 5.000 abitanti, «che sono poi quelli che, anche durante i mesi di lavoro da remoto dei dipendenti, hanno riscontrato le maggiori difficoltà nel rendere i propri servizi in modalità smart»  sottolinea Moretti.    Per accedere al Fondo le amministrazioni interessate devono presentare domanda di adesione entro il 15 gennaio 2021 tramite l’apposita procedura online. La quota, che sarà assegnata ai Comuni in base alla popolazione residente, verrà erogata in due tranche: la prima, pari al 20%, per le attività concluse entro il 28 febbraio 2021, la seconda, per il restante 80%, per le attività concluse entro il 31 dicembre 2021. Oltre all’erogazione del contributo, il Dipartimento per la Trasformazione digitale  aiuterà i Comuni mettendo a disposizione un gruppo di esperti per agevolare procedure tecniche e amministrative e manuali operativi dedicati alle piattaforme abilitanti .  «Auspichiamo un  interessamento degli amministratori locali del territorio maceratese - conclude Moretti -  sicuri che sapranno cogliere l'opportunità di rendere la Pubblica Amministrazione sempre più vicina ai cittadini, efficiente, ed efficace. »
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28/12/2020 L'impatto del Covid 19 sull'economia marchigiana: 35 mila occupati in meno in un anno
Nel terzo trimestre del 2020, le Marche hanno perso 35 mila occupati rispetto allo stesso periodo del 2019: a fare le spese delle conseguenze della pandemia di Covid 19, secondo i dati Istat elaborati da Cisl Marche, sono soprattutto le donne e i lavoratori autonomi. Alberghiero e ristorazione i settori in maggiore sofferenza,con punte del 25% di occupati in meno rispetto allo scorso anno. Vede nero anche il settore manifatturiero, alle prese con un aumento del 20% delle procedure di fallimento e di concordato. Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, traccia lo scenario attuale durante un'intervista al Tgr Rai Marche: «Oltre al caso emblematico della Indelfab, abbiamo qualche decina di aziende che nei primi mesi del 2021 dovranno essere attentamente monitorate per scongiurare il fallimento o la cessazione di attività». Per il Segretario, occorre un'ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti, in vigore fino al 31 marzo 2021.  
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26/12/2020 Cgil Cisl Uil Falconara: urgente intervenire per dare riparo alle persone senza fissa dimora
Almeno 30 persone dormono all’aperto sul territorio dei comuni dell’ Ambito Sociale 12 (Falconara, Chiaravalle,Montemarciano, Monte San Vito, Camerata, Agugliano e Polverigi). La stragrande maggioranza la sera cerca riparo sul territorio falconarese. I dati, indicati nei documenti dell’ Ambito Sociale 12, frutto dei contatti con la “Tenda di Abramo” e l’Unità di Strada “RiBo”, forniscono la dimensione di un fenomeno in crescita e aggravato, nella sua gestione, dalla pandemia di covid-19.  CGIL CISL UIL di Falconara sono molto preoccupati e già da alcuni mesi hanno chiesto alla Prefettura e alle Istituzioni Locali di prendere in esame la situazione.  Il  territorio dell’ Ambito sociale 12 beneficiava infatti, prima della pandemia,  di 13 posti letto presso la “Tenda di Abramo” a  cui se ne aggiungevano 14 nelle settimane più fredde dell’anno attraverso l’apertura del “rifugio” temporaneo in via Friuli a Falconara. Una dotazione totale di 27 posti letto, gestiti da volontari, che la pandemia ha costretto alla chiusura, con la conseguenza che ora gran parte delle persone, ancorché assistite dall’ Unità di Strada, sono costrette a dormire all’aperto.  Ora, nell’imminenza dell’approvazione dei bilanci di previsione degli enti locali, CGIL CISL UIL  chiedono ai comuni dell’ Ambito di rifinanziare con risorse di bilancio  il progetto “accoglienza 6.0” gestito dall’Ambito Sociale 12 e dalle associazioni di volontariato per consentire il pagamento di stanze in alcune pensioni del territorio durante le notti più fredde dell’ anno. Al costo di circa 20 euro a notte si può permettere ad una persona di dormire al caldo e all’ asciutto, in attesa di riattivare quei servizi che, interessando soggetti tra i più fragili e in difficoltà, misurano il grado di civiltà della nostra comunità. 
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24/12/2020 Vigilanza privata senza contratto da 5 anni: sciopero la vigilia di Natale
Risposte immediate e interventi risolutivi, urgenti, dopo 5 lunghi anni di attesa. Questo chiedono i lavoratori e le lavoratrici della vigilanza privata e gli addetti alla sicurezza italiani che il 24 dicembre hanno scioperato per il Contratto Collettivo nazionale. La proclamazione da parte dei sindacati di categoria, Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS, è stata inevitabile dopo l'ultimo infruttuoso incontro con le associazioni datoriali. I lavoratori si sono fermati per tutta la giornata della vigilia di Natale. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Marco Squartini, Segretario Regionale Fisascat Cisl Marche
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24/12/2020 Natale 2020; gli auguri della Cisl Marche
La Cisl delle Marche augura a tutti Buon Natale e Buon Anno
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23/12/2020 Ripresa dell’anno scolastico, Cgil Cisl Uil: ripartiamo con presenza ridotta per non fermarci più
Cgil, Cisl e Uil delle Marche, insieme alle rispettive categorie della scuola e dei trasporti, hanno incontrato negli ultimi giorni i Prefetti delle Province di Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro-Urbino e, nella giornata di oggi, l’assessore regionale Guido Castelli, per definire le modalità di rientro a scuola in piena sicurezza a partire dal 7 gennaio, tenendo conto che la principale preoccupazione riguarda il nodo del trasporto pubblico locale. Nel corso dei confronti convocati dai Prefetti, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato forti perplessità in merito all’ipotesi di istituire doppi turni scolastici, con ingressi scaglionati: questa modalità, secondo Cgil, Cisl e Uil, comporterebbe disagi e potenziali rischi per la salute per la carenza di automezzi per il trasporto degli studenti e per il numero insufficiente di personale ATA  tale da garantire il servizio in sicurezza, tenendo conto delle particolari condizioni imposte dai rigorosi protocolli anti-Covid adottati dagli istituti scolastici. Non vanno poi trascurate le criticità legate al pasto del secondo turno e i disagi per le famiglie degli studenti che dovrebbero effettuare il secondo turno, costretti a modificare drasticamente i propri ritmi di vita e lavoro: un problema ancor più sentito nell’entroterra, dove alcuni studenti potrebbero rientrare a casa da scuola solo nel tardo pomeriggio, con ripercussioni sullo studio, sull’attività sportiva e sulla socialità. I sindacati hanno avanzato ai Prefetti, e ribadito all’assessore Castelli, l’ipotesi di avviare l’attività scolastico nel 2021 con il 50% dell’attività in presenza negli istituti superiori, invece del 75% previsto in sede nazionale. I Prefetti hanno mostrato sensibilità rispetto alle misure proposte dai sindacati, con i quali torneranno presto a confrontarsi. Alla Regione è stato richiesto di agire in tal senso, tramite un’ordinanza, se non dovesse intervenire il Governo. Cgil, Cisl e Uil incontreranno nuovamente l’assessore regionale martedì 29 dicembre, mentre il giorno precedente saranno convocati dal Prefetto di Fermo. «Siamo per una ripartenza della scuola che non metta a repentaglio gli sforzi che si stanno facendo per contenere la pandemia – dichiarano i sindacati -. Sarebbe preferibile ricominciare con le presenze al 50% alle scuole superiori per dare continuità all’attività scolastica fino a giugno, tenendo monitorata la curva dei contagi per poter aumentare gradualmente le lezioni in presenza. Partiamo con meno per non doverci fermare più». «Le nostre sono proposte su cui lavoriamo da tempo – concludono Cgil, Cisl e Uil - . Spiace constatare che i problemi vengono affrontati nel merito a sole due settimane dalla ripresa delle lezioni, con tutti i dubbi e le incertezze che attanagliano famiglie e operatori».   Corriere Adriatico - Ancona del 30/12/2020
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23/12/2020 Anconambiente: le scelte aziendali alimentano il precariato
Sono gravi per le Segreterie Fp Cgil, Fit Cisl, Fiadel le affermazioni del Presidente di Anconambiente Antonio Gitto che a mezzo stampa si lascia andare ad uno sfogo scomposto e incomprensibile attribuendo la responsabilità ai sindacati della mancata riconferma di alcuni lavoratori somministrati. Questi lavoratori non sono dipendenti di Anconambiente ma di un’agenzia di somministrazione: parliamo di lavoratori precari per volontà di Anconambiente che da anni, invece di indire una selezione pubblica per assumere alle proprie dipendenze il personale necessario, ha continuamente utilizzato con continui rinnovi e proroghe personale in somministrazione, cioè personale precario e dipendente di agenzie di lavoro interinale. Occorre chiarire senza mistificazioni che la legge e il contratto collettivo a tutela dei lavoratori pone dei limiti al lavoro interinale onde evitarne l’abuso: ebbene, ai sindacati si chiedeva da parte di Anconambiente di modificare con un accordo di deroga dette leggi e contratto collettivo di settore. Una richiesta per noi irricevibile. Le richieste di liberalizzazione del precariato sono criticabili quando provengono dalle aziende private, ma inaccettabili nel caso di un’azienda partecipata dal Comune di Ancona, quindi a capitale interamente pubblico. Altro che posizioni anacronistiche: rivendicare posti di lavoro stabili e sicuri non è anacronismo. Da tempo la richiesta dei sindacati è quella di stabilizzare lavoratori precari da anni, la cui percentuale va ben oltre i limiti previsti dalla normativa, e non di continuare ad utilizzarli con modalità che non danno alcuna certezza per il futuro di questi lavoratori. Quale sarebbe il percorso di stabilizzazione suggerito da Anconambiente ai sindacati? Ad oggi non è dato sapere quando si svolgerà la selezione pubblica: chiediamo ancora più convintamente a questa azienda pubblica di stabilizzare al più presto quei lavoratori e non di aumentare il precariato scaricando sui sindacati la responsabilità delle proprie inadempienze.  
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23/12/2020 I 70 anni della Cisl nelle Marche: la storia del sindacato nel territorio
Atto conclusivo per le celebrazioni dei 70 anni di storia della Cisl nelle Marche. Oggi, nel corso di un evento in videoconferenza al quale hanno partecipato i rappresentanti di tutti i territori, le categorie, i servizi e le associazioni della Cisl, il sindacato ha voluto ripercorrere i sette decenni di attività nelle province marchigiane attraverso le immagini della vita della Cisl nelle province e i volti dei Segretari che si sono succeduti alla guida dell'associazione. «La Cisl - dichiarano Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, Cristiana Ilari e Marco Ferracuti, Segretari Regionali Cisl Marche - è convinta da sempre che, per qualificare la propria azione di tutela, assistenza e rappresentanza, deve saper fare memoria, leggere giorno dopo giorno la realtà e lavorare, soprattutto in momenti cupi come quello che stanno attraversando le nostre comunità, per costruire il futuro nel segno della sostenibilità sociale ed ambientale». L'evento di oggi segue quello dello scorso 31 luglio, tenutosi a Fermo, al quale avevano partecipato più di 130 persone per rendere omaggio alla storia del sindacato nella nostra regione e che era stato occasione per riflettere non solo sulla memoria dell'azione sindacale, ma anche sulle prospettive e gli scenari futuri, concentrandosi sul fenomeno della digitalizzazione e sui cambiamenti che investono il tessuto economico e sociale italiano, rimarcando la necessità di incentivare sempre più la partecipazione dei lavoratori ai processi organizzativi e decisionali.
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22/12/2020 Sanità privata: si va verso lo sciopero nonostante il rinnovo del contratto
Non è ancora chiusa la vertenza della sanità privata nelle Marche: nonostante sia arrivato il tanto atteso rinnovo del contratto, Cgil Cisl e Uil sono pronte a scioperare entro gli inizi di gennaio. Rimangono infatti alcuni nodi irrisolti, come il ritardo nel pagamento dei 1000 euro una tantum che i lavoratori devono ricevere a compensazione dei 14 anni di attesa del rinnovo del contratto, gli orari di lavoro e i tempi di vestizione. Il servizio del Tgr Rai Marche con interviste a Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche, e Mariella Mazzalupi, Responsabile Sanità Privata Cisl Fp Marche e dipendente a Villa dei Pini di Civitanova Marche.
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21/12/2020 Cisl Fp Marche: "Siamo operativi anche durante tutte le festività per dare supporto a tutti i lavoratori impegnati per la salute e la sicurezza dei cittadini"
 «Oltre 4000 lavoratori tra  infermieri, oss, personale tecnico della sanità marchigiana  garantiranno anche durante le festività di Natale, Capodanno ed Epifania la massima assistenza ai cittadini e pazienti, con particolare riferimento ai pazienti covid. -  dichiara Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche -  Si tratta di un numero rilevante di professionisti della sanità che, nonostante il lockdown e un anno vissuto lavorando con il rischio quotidiano per la propria incolumità fisica, hanno fornito, con spirito di servizio ,la massima disponibilità al lavoro per non far mancare il loro supporto alle tante persone in difficoltà.» «A questi lavoratori vanno aggiunti circa altri 600 lavoratori operanti nella Polizia Municipale, Protezione Civile oppure all'interno delle strutture socio- assistenziali marchigiane. Anche come  Cisl Fp Marche - rilancia e conclude Talevi -    abbiamo scelto di continuare ad essere operativi e di  garantire durante  tutte le festività la massima vicinanza e supporto a tutti i  lavoratori impegnati ad assicurare la salute e la sicurezza dei cittadini»                                                                                                         
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21/12/2020 Decreto Legge 18 dicembre 2020: tutte le misure in vigore durante le festività
La sintesi  di tutte le  nuove misure previste dal Decreto Legge del 18 dicembre 2020  per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, valide dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.
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18/12/2020 Isolamento, non autosufficienza, difficoltà economiche: la Fnp Cisl di Fano chiede risposte alle fragilità degli anziani
Lunedì 21 dicembre il Consiglio Direttivo dei Pensionati della Cisl della Valcesano e Val Metauro si riunirà in videoconferenza per discutere la grave situazione che stanno vivendo gli anziani di questo territorio.  Difficoltà dovute, in parte, alla pandemia COVID-19 e all’isolamento che vivono sia a casa che nelle strutture residenziali.  Infatti i pensionati  SPI Cgil – FNP Cisl e UILP Uil hanno voluto essere vicini  agli ospiti  delle residenze protette  e delle case di riposo, consegnando  un manifesto in ogni struttura  per  fare sentire la vicinanza in un momento in cui ogni gesto di affetto è impedito e  augurando un   Buon Natale. Abbiamo, come sindacato,  richiesto un incontro  all’Area Vasta per conoscere, in questo periodo di emergenza sanitaria,  la situazione dell’assistenza alle persone non autosufficienti  in particolare nelle strutture extra-ospedaliere, sanitarie e socio sanitarie.   Il  COVID -19 ha fatto emergere che  molti anziani hanno bisogno di essere assistiti e curati  a livello domiciliare , abbiamo rilevato invece che la rete della cure domiciliari  è carente e chiediamo alle strutture competenti di  ampliare  e  rafforzare questa  rete con medici e infermieri.  A  livello nazionale la FNP – Cisl  chiede risposte per la non autosufficienza, il sostegno alle famiglie  la  rivalutazione delle pensione e della quattordicesima. Mentre nella provincia di Pesaro Urbino, l’importo medio  delle pensioni è di euro 796 (dati Inps) , sono aumentate la TARI del 2, 5% , le tariffe del servizio idrico , della luce e del gas. Molti pensionati si sono rivolti ai nostri uffici portando  le  bollette  per farci presente le loro difficoltà o impossibilità a pagarle. Ci chiediamo come con importi inferiori a 1000 euro  riusciranno ad arrivare alla fine del mese. Altra questione riguarda il bando delle case popolari del Comune di Fano, abbiamo rivelato la difficoltà delle persone, soprattutto anziane,  a far la domanda utilizzando lo SPID. Per quanto riguarda l’accesso ai buoni spesa erogati dai comuni vengono considerati il reddito e i conti correnti e i depositi bancari e postali. Per noi sarebbe più equo utilizzare lo strumento dell’Isee che focalizza chiaramente la situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie.  
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18/12/2020 Troppi incidenti, troppi infortuni e troppe intollerabili morti sul lavoro: per Cgil Cisl Uil di Ascoli serve un impegno per la sicurezza
Nell'ultima settimana sono stati due gli incidenti mortali sul lavoro nella provincia di Ascoli Piceno: un operaio di 56 anni, dipendente della Covalm di Rotella addetto alla produzione e un altro operaio di 44 anni addetto alla bonifica dell'amianto precipitato dal tetto di un capannone a Stella di Monsampolo.  Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno rivolgono il loro primo pensiero alle famiglie delle vittime, esprimendo tutto il cordoglio e la vicinanza.  «Non si può continuare a morire di lavoro in questo paese - scrivono Cgil, Cisl e Uil -. I morti, gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali registrano dati, certificati dall’INAIL, allarmanti: 5 infortuni mortali nella nostra Provincia da inizio anno 2020, 1538 denunce di infortunio, 443 malattie professionali». Per i sindacati «non è più il tempo degli appelli e delle promesse: la sicurezza sul lavoro è una priorità sociale e non si possono accettare passivamente le tragedie che si ripetono. È il tempo delle azioni concrete a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori con forte determinazione e sforzo da parte di tutti, organizzazioni sindacali, datori di lavoro, istituzioni e organi di controllo in testa». Rispetto delle regole, investimenti e prevenzione per la sicurezza sono le parole d’ordine. Cgil, Cisl e Uil si battono insieme per la tutela dei lavoratori, del lavoro sicuro e regolare. «Ribadiamo il nostro impegno - aggiungono le Segreterie provinciali - a sensibilizzare i lavoratori su tale tematica e a confrontarci con le imprese affinché l’organizzazione del lavoro tutta sia improntata alla sicurezza. Al mondo delle imprese chiediamo investimenti maggiori in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di intensificare la formazione erogata ai neo assunti, a chi già lavora compresi i lavoratori degli appalti perché ciò si traduce in lavoro regolare e di qualità». Alle istituzioni, a tutti i livelli, a partire dalla Regione Marche, si chiede «un preciso impegno per affrontare in modo deciso la questione, attraverso controlli efficaci e concreti che siano supportati da risorse, umane ed economiche, certe ed adeguate a partire da un maggior impegno di risorse da destinare alla salute e sicurezza dal bilancio regionale».  «Tragedie come queste non devono più accadere - concludono i sindacati - perché è inaccettabile che il lavoro sia causa o strumento di morte. Non è pensabile uscire di casa per fare il proprio lavoro e non tornare».   
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17/12/2020 Aumento TARI, Cgil e Cisl provincia Pesaro e Urbino : "Sindaci ritirate la delibera"
«Abbiamo appreso che nell’ultima riunione dell’ATA, (Assemblea Territoriale d’Ambito rifiuti), i sindaci hanno approvato un aumento della TARI pari al 2.5%.  Riteniamo sia una scelta, anche se supportata da una deliberazione ARERA, assolutamente fuori luogo nei tempi e nel merito. - sostengono  Cgil e Cisl della provincia Pesaro e Urbino   -  Chiediamo ai Sindaci  di rivedere la loro decisione e di impegnarsi per predisporre un nuovo piano provinciale dei rifiuti che riduca i costi di gestione del ciclo rifiuti adeguando la raccolta dei rifiuti ai moderni standard di sostenibilità ambientale .» «In un contesto così complesso come quello che stiamo vivendo dove molti lavoratori  e pensionati hanno visto compresso il proprio reddito se non addirittura azzerato nel caso di lavoratori precari, dove molte aziende, in particolare del settore turistico recettivo, hanno visto crollare il proprio fatturato, pensare di aumentare la TARI ci sembra assolutamente fuori luogo. - sottolineano i sindacati  - Pensiamo anche a tutti i pensionati che vivono con una pensione minima di circa 500 euro e vedono ridurre il potere di acquisto della loro pensione anche per l’aumento costante delle tariffe.»  «Questa decisione sembra ancor più incomprensibile visto che nello stesso tempo le aziende partecipate od interamente pubbliche che gestiscono il ciclo dei rifiuti, creano utili milionari. - rilanciano i sindacati provinciali  - Sempre nella stessa delibera leggiamo inoltre che viene considerato un aumento del 1,7% di inflazione programmata, quando sappiamo bene che tra gli effetti della pandemia c’è stata una contrazione dei consumi ed un azzeramento dell’inflazione tanto che parliamo di “deflazione”.» «Ora non vorremmo che nel meccanismo di costruzione della TARI si sia anche inserito come costo fisso l’utile di impresa consolidato che, considerato l’innegabile aumento dei costi della raccolta a causa del COVID, senza un aumento della tariffa si sarebbe ridotto rispetto ai periodi anti COVID. Ci risulta che addirittura un rappresentante di un comune abbia protestato perché avrebbe voluto un aumento del 5%. - incalzano e concludono Cgil e Cisl della provincia di Pesaro e Urbino -  E’ paradossale che le amministrazioni comunali, piuttosto che mettere in atto tutto il possibile per giungere al più presto all’applicazione di una “tariffa puntuale” che vada nella direzione di ripartire la tassazione in forma proporzionale all’effettiva produzione dei rifiuti, dimostrino invece una “insolita solerzia” nell’incrementare la TARI al solo fine di recuperare quelle risorse che nel 2020 per la crisi pandemica non sono entrate nelle casse dei singoli comuni. Pertanto  come Cgil e Cisl chiediamo   ai sindaci di rivedere la decisione assunta affinché questi aumenti non siamo efficaci.»
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15/12/2020 Cgil Cisl Uil Macerata: da Guzzini parole inammissibili
«Le persone sono stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Bisogna riaprire: anche se qualcuno morirà, pazienza».  Sono parole inammissibili quelle espresse da Domenico Guzzini, durante l'evento in streaming “Made For Italy per la moda“, inaccettabili da chiunque ma se dette dal presidente di Confindustria di Macerata, assumono un aspetto ancor più terrificante perché pronunciate in un contesto pubblico e alla presenza del Presidente della Regione, Francesco Acquaroli e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata.  La naturalezza con cui ha proferito questa mostruosità fa nascere il sospetto che questo pensiero sia, in certi ambienti, comune e condiviso e sveli la vera natura delle logiche che muovono certa imprenditoria. Parole che denotano l’assoluta mancanza di umanità e doveroso rispetto per il dolore delle numerose famiglie che anche in questi giorni piangono la perdita di persone care. Nelle Marche sono decedute a causa del Covid 1.428 donne e uomini e ben 65.011 sono i morti a livello nazionale che pongono l’Italia al primo posto in Europa per numero di decessi. Esigiamo una presa di distanze della Confindustria e soprattutto dal Presidente della Regione e dal Sindaco di Macerata che non hanno proferito parola durante l'evento ma che sono i rappresentanti di quei cittadini così disprezzati da simili affermazioni. La tutela della salute e della sicurezza è l'esigenza primaria sia per  lavoratori che per cittadini, garantirne la massima attuazione dentro e fuori i luoghi di lavoro, dovrebbe essere una priorità per tutti.    CGIL – CISL – UIL Macerata    Daniel Taddei – Rocco Gravina – Manuel Broglia 
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14/12/2020 Pfizer: scelte organizzative condivise e percorsi di ricollocazione certi
La notizia della volontà di porre fine all’assegnazione dei contratti di staff leasing presenti in Pfizer rimane difficile da accettare visto il momento storico che l’azienda sta vivendo per la campagna vaccinale COVID 19 ed anche alla luce degli importanti inserimenti occupazionali che l’azienda ha effettuato negli ultimi anni.  La realtà, però, porta la Femca Cisl a prendere atto dell’attuale calo dei volumi e quindi della ricerca di recupero di efficienza e competitività del sito ascolano, avendo ben presente l’importanza della multinazionale nel territorio piceno.  «Gli incontri finora effettuati con la compagine aziendale sono serviti ad approfondire le motivazioni ma anche a cercare di trovare delle strade che tutelino l’occupazione e la tenuta aziendale – dichiara Andrea Migliori della Femca Cisl Marche -. Il tentativo messo in atto è quello di cercare di evitare scelte organizzative non adeguate, come è avvenuto nel 2018 per i cambiamenti relativi all’orario di lavoro quando la nostra contrarietà era stata motivata con proposte organizzative che, a distanza di due anni, si rivelano ancora fondamentali rispetto alle decisioni prese».    Per quanto riguarda i somministrati, Felsa Cisl, insieme alla altre sigle sindacali, ha richiesto un confronto urgente con Pfizer per poi estenderlo anche alle agenzie per il lavoro perché «saranno le agenzie che dovranno gestire i lavoratori che perderanno l’assegnazione, ma che dovranno soprattutto interessarsi di  percorsi mirati di ricollocazione per i prossimi mesi. Su questo vigileremo con attenzione» assicura Maria Teresa Ferretti, Segretaria Generale della Felsa Cisl Marche.  I sindacati di categoria e confederali continueranno ad adottare tutte le strategie ed i percorsi possibili per salvaguardare l’occupazione del territorio.
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