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29/08/2019 Rinnovi contrattuali: c'è l'intesa unitaria sull'ipotesi di piattaforma del CCNL Gomma - Plastica
Gli Esecutivi unitari di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riuniti il 27 agosto a Roma, hanno avviato l’iter per la costruzione dell’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore gomma-plastica (oltre 130.000 i lavoratori interessati, dipendenti da più di 5.500 imprese) scaduto il 30 giugno 2019. Le assemblee dei lavoratori dovranno ora approvare l’ipotesi di piattaforma e proporre eventuali emendamenti, in maniera tale da consentire l'avvio rapido delle trattative con la Federazione Gomma Plastica e Airp (aderenti a Confindustria), subito dopo l'assemblea dei quadri e delegati per il varo definitivo. È di 100 euro (livello F) la richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 2019 - 2022, “una richiesta coerente – dicono i sindacati –, che deve garantire la difesa del potere di acquisto dei salari attraverso l'incremento dei minimi e quanto previsto dall’Accordo Interconfederale del 9 marzo 2018 in materia di ‘Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva’ riconfermando il modello e le prassi consolidate nel settore e nei precedenti rinnovi”. Filctem, Femca, Uiltec confermano il ruolo insostituibile del contratto nazionale ma intendono anche rafforzare la contrattazione di 2° livello, aggiornando la normativa del CCNL in un quadro di relazione che condivida e sviluppi una forte interazione fra i due livelli di contrattazione.  Relazioni industriali, per i sindacati è indispensabile costruire un sistema partecipativo delle relazioni, capace di diminuire il conflitto e valorizzare il dialogo. Per questo deve essere rafforzato Il ruolo dell'osservatorio nazionale, con l'obiettivo di renderlo un luogo concreto di discussione e condivisione di iniziative di politica industriale. Per quanto riguarda il tema della formazione si ritiene necessario rafforzare il ruolo e la struttura dell’organismo bilaterale nazionale, in particolare rispetto alla certificazione della formazione, con l’istituzione del libretto formativo del lavoratore, che deve essere ufficialmente riconosciuto da tutte le aziende firmatarie del presente CCNL. Si è reso necessario inserire un titolo apposito, denominandolo TITOLO VI “Salute, Sicurezza e Ambiente” nel quale far confluire tutte le parti contrattuali che riguardano le tematiche della salute, della sicurezza e della salubrità nell’ambiente di lavoro. Questo - si legge nella piattaforma -, anche attraverso la costituzione della Commissione Paritetica Contrattuale Nazionale Salute Sicurezza Ambiente (Health Safety Environment) alla quale affidare il compito di presidiare congiuntamente il tema HSE, avviare la formazione congiunta RLSSA ed RSPP, interfacciarsi con le istituzioni responsabili del tema sicurezza e salute come INAIL o ministero della Sanità. Per quanto riguarda il tema dei diritti e della tutela dell’occupazione, il nostro obiettivo – scrivono i sindacati nella piattaforma - è il superamento di ogni disparità di trattamento fra lavoratori ed il maggior coinvolgimento e partecipazione possibile di tutti coloro i quali prestano la propria attività in azienda. In tal senso le OO.SS. richiedono di rivedere l’intero impianto normativo contrattuale per tutti i temi riguardanti la disciplina dei contratti di inserimento nel mondo del lavoro, favorendo le stabilizzazioni e prevedendo limitazioni all’utilizzo di forme di lavoro temporaneo o a somministrazione come ad esempio lo staff leasing. Infine, sul welfare contrattuale, una novità assoluta: aprire una seria discussione sull’estensione a tutti i lavoratori dell’adesione al fondo complementare di settore (Fondogommaplastica) per renderlo universale. Sul fondo sanitario FasG&P i sindacati convengono sulla necessità di migliorare le prestazioni ed estendere l’adesione da parte dei lavoratori.   Fonte: Femca Cisl Nazionale
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28/08/2019 Il lungo autunno del Lavoro. Scuola estiva di storia contemporanea a Pesaro
Giovedì 29 e venerdì 30 agosto a partire dalle ore 17,00 "Il lungo autunno del Lavoro.  Le Stagioni della protesta  dal '69 al precariato diffuso",  a Pesaro,  due appuntamenti  aperti a tutta la cittadinanza, in occasione dell'edizione 2019 della Scuola estiva di storia contemporanea,  presso il   Cortile di Palazzo Mosca ( Musei Civici).   All'iniziativa,   organizzata dall’Istituto Storia Marche e dall’ISCOP, in collaborazione con Comune di Pesaro, CGIL Marche, CISL Marche, Biblioteca Archivio Vittorio Bobbato, interverrà il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi. 
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28/08/2019 Jp Industries: settimane decisive in attesa dell'esito della richiesta di concordato
Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giampiero Santoni, Segretario regionale Fim Cisl Marche
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28/08/2019 Troppe cattedre vuote. Cisl Scuola: «Servono concorsi straordinari per stabilizzare gli insegnanti»
«I posti restano vuoti per mancanza di persone nelle graduatorie ad esaurimento - spiega la segretaria regionale di Cisl Scuola, Anna Bartolini al Corriere Adriatico -. Servono concorsi straordinari per stabilizzare gli insegnanti. L'accordo in questo senso fatto a livello nazionale tra sindacati e Miur era stato votato anche in Consiglio dei ministri con la clausola salvo verifiche, ma ora la crisi di governo ha messo tutto in stand by e, considerando che il ministro Bussetti era in quota Lega, le prospettive non sono rosee». Fonte: Corriere Adriatico 28 agosto 2019
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26/08/2019 Quota 100: boom dei pensionamenti nella pubblica amministrazione. A rischio servizi fondamentali
La Cisl calcola che 1500 dipendenti pubblici lasceranno il lavoro entro fine anno in virtù di Quota 100. Luca Talevi, Segretario generale Cisl FP Marche: «Già da agosto buchi importanti nel comparto pubblico. Si rischia di non riuscire a garantire servizi fondamentali per la cittadinanza».   Il servizio del Tgr Rai Marche        
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25/08/2019 Mancano gli insegnanti da assumere. Cisl: «40 su 100 non sono abilitati»
«Mancano insegnanti da assumere a tempo indeterminato: un paradosso inaccettabile nell’Italia di oggi, attanagliata dalla precarietà». Lo dichiara Anna Bartolini, Segretaria generale Cisl Scuola Marche, al Resto del Carlino. «L’intesa del 24 aprile siglata tra il Governo Conte e i sindacati confederali ha trovato la via ordinaria (concorso) e quella straordinaria (Pas destinata a supplenti con almeno 36 mesi di servizio nella scuola) per permettere di conquistare l’abilitazione. - ricorda Bartolini - Ma con la caduta dell’esecutivo, tutto è congelato e rischia di cadere nel vuoto». LEGGI L'ARTICOLO  
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21/08/2019 Inaccettabile arroganza della Rieco contro i lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti
La Rieco Spa effettua la raccolta dei rifiuti presso il comune di Senigallia e i comuni limitrofi. Le alte percentuali di raccolta differenziata raggiunte e la buona qualità del servizio erogato sono merito dei lavoratori che tutti i giorni effettuano lo svuotamento dei contenitori. Questo nonostante i problemi derivati dal lavorare in una città a vocazione turistica e quindi molto popolata d’estate, il caldo torrido di questi mesi, le file dei camion agli impianti di smaltimento e nonostante la Rieco. Si lavora con personale non sufficiente e in presenza di un pesante clima aziendale: ogni occasione è buona per inviare lettere ai lavoratori di contestazione disciplinare o per richiedere loro il risarcimento di danni ai mezzi avvenuti nell’esercizio del lavoro, salvo che poi gli esiti dei pronunciamenti dell’Ispettorato del Lavoro hanno annullato o ridotto le sanzioni, perché ritenute illegittime o esagerate. Ma adesso si è voluto superare il limite. La RSU da mesi si è attivata per i problemi relativi alla sicurezza del lavoro, chiedendo una più puntale valutazione dei rischi nei giri di raccolta più pesanti e una rotazione degli addetti tra attività più e meno gravose. Siccome gli impegni presi dall’azienda non sono stati rispettati la RSU ha indetto un’assemblea del personale (molto partecipata) nelle ultime 2 ore del turno di lavoro, nel rispetto delle norme previste dal contratto di lavoro e con il dovuto preavviso. L’azienda ha sanzionato i partecipanti all’assemblea con sospensioni da 8 a 10 giorni dal lavoro e dalla retribuzione perché la raccolta dei rifiuti non è stata terminata. Il servizio è stato completato lo stesso pomeriggio con squadre di rinforzo (quindi nessun disservizio per i comuni) ma alla maggioranza dei partecipanti all’assemblea non è stata chiesta la disponibilità al lavoro di recupero perché, obiettivo della Rieco, era colpire e intimidire i lavoratori nell’esercizio di un loro diritto. Non ci stiamo: faremo ricorso al giudice del lavoro contro le ingiuste sanzioni e per atteggiamento antisindacale ed effettueremo uno sciopero con astensione dal lavoro nel mese di settembre poiché, nel rispetto delle norme del settore igiene ambientale, non ci è possibile mobilitarci nel mese di agosto.   I segretari provinciali di Ancona Stefania Ragnetti Fp-Cgil Sergio Marinelli Uiltrasporti Roberto Ascani Fit-Cisl
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21/08/2019 Area Vasta 2: la Cisl Fp Marche dice no alla proposta di non pagare ai lavoratori gli straordinari per le festività infrasettimanali
La Cisl Fp Marche di Ancona ritiene irricevibile la proposta di non liquidare gli straordinari ai dipendenti che lavorano nei giorni di festivi negli ospedali, che con la loro attività garantiscono l’assistenza ai malati. Raffaele Miscio della Cisl Fp Marche e Stefania Franceschini,  componente RSU Area Vasta 2 sono categorici: «Il contratto in proposito è molto chiaro, l’attività prestata in giorno festivo infrasettimanale da titolo, a richiesta del dipendente, a equivalente riposo compensativo o alla corresponsione del compenso straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario». È dunque irricevibile  il modo con cui l’Area Vasta 2 intenda risanare lo splafonamento del fondo del disagio, non pagando i festivi e le indennità al personale turnista con proposte non in linea con il contratto collettivo nazionale di lavoro. La Cisl Fp Marche, disponibile al confronto su ogni regolamento,  è indisponibile a firmare qualunque provvedimento che toglie ancora una volta diritti e soldi ai lavoratori, e si riserva di attivare le dovute procedure vertenziali.
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21/08/2019 Sanità, Talevi: «Chiusure e riduzioni nell'Area Vasta 2»
«Assistiamo, negli ultimi mesi, a chiusure e riduzioni su tutto il territorio dell’Area Vasta 2 – denuncia il segretario generale della Funzione pubblica della Cisl, Luca Talevi –, dai servizi ai singoli reparti di degenza, per non parlare dei pronto soccorso, specie durante il periodo estivo. Come Cisl Fp avevamo chiesto non solo di non ridurre, ma anzi di aumentare le dotazioni in alcune aree, senza successo purtroppo. Una serie di problematiche, rimaste inascoltate, più volte denunciate ai vertici dell’Asur e delle aziende ospedaliere».  
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21/08/2019 Meeting Rimini. Furlan: «Occorre un cambiamento vero nella politica economica»
«La dignità del lavoro e della persona sono fondamentali per il futuro dell’Europa. Non basta l’unità della moneta. L’Europa deve cambiare, ma per cambiarla bisogna esserci dentro». Lo ha detto la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan nel suo intervento al Meeting di Rimini. «Serve una crescita della qualità della vita e questo si fa attraverso la centralità del lavoro. All’Europa serve un “New Deal”, ma bisogna agire sul progresso sociale e civile, puntando su formazione delle competenze innovazione tecnologica, qualità di ciò che si produce». Furlan ha parlato anche della crisi di Governo. «Ci affidiamo all'unico porto sicuro che vediamo, che sono le mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono convinta che con la sua esperienza, con la sua professionalità e la sua saggezza, sarà in grado di portare fuori il Paese da questa crisi. Una crisi che è molto particolare, soprattutto per i tanti lavoratori coinvolti nelle crisi industriali che non hanno trovato in quest'ultimo anno alcuna soluzione al tavolo del ministro dello Sviluppo economico. Alle vecchie crisi se ne sono aggiunte altre, tutte con una caratteristica: non c'è risposta, anzi se penso all'Ilva, una crisi che sembrava ormai risolta con un percorso chiaro, è stata rimessa in discussione. Abbiamo aperta la discussione dell'Ilva, del Mercatone, di Whirlpool, di Alitalia. Anche questa doveva essere velocemente risolta e invece abbiamo rinviato la soluzione di mese in mese e ormai, settembre, questa data fatidica, è ormai alle porte. Credo ci voglia molta serietà nel darsi un governo autorevole che abbia un programma vero, in discontinuità rispetto al passato. Non possiamo continuare a essere il paese a crescita zero a cui ci ha portato la linea di questo governo. Questo non sta emergendo nel dibattito politico. C'è bisogno di un cambiamento vero. Ci vogliono investimenti seri in infrastrutture, formazione, innovazione, ricerca. L’anno bellissimo non c’è stato manco per niente. Abbiamo tante cose da dire al prossimo governo perché i ministri possono cambiare, ma quello che non cambiano sono i veri bisogni degli italiani».
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21/08/2019 Cisl Fp: «La riforma dei Beni Culturali penalizza le Marche»
La Cisl Fp Marche esprime la propria preoccupazione per il processo di riorganizzazione dei Ministero avviato da Bonisoli, che colpisce duramente il sistema dei beni culturali della Regione Marche. La crisi di governo ha fatto saltare i tavoli di concertazione con le parti sociali e il ministro, durante la settimana di ferragosto, ha emanato i decreti che ridisegnano il MiBAC. Il coordinamento nazionale Cisl Fp MiBAC ha più volte espresso la propria opposizione riorganizzazione profondamente centralista, che aumenta ulteriormente funzioni e sedi dirigenziali a Roma per depauperare gli Uffici territoriali. Anche le Marche sono state colpite dai tagli e i dirigenti del MiBAC passano in regione da 4 a 3. La rete dei musei rimane incardinata al Palazzo Ducale di Urbino, mentre il Segretariato Regionale viene accorpato con quello umbro ed avrà sede a Perugia. Il Segretariato è un ufficio strategico di grande importanza perché è la stazione appaltante, gestisce i grandi finanziamenti, fondi e lavori su tutto il territorio regionale. «Lo spostamento dell’Ufficio a Perugia – dichiara il segretario regionale Cisl Fp Marche Francesco Todaro – mette a serio rischio il funzionamento di tutto il sistema economico e gestionale dei beni culturali marchigiani. Il Segretariato delle Marche ha svolto un lavoro egregio coordinando tutti gli appalti e i cantieri legati alle ricostruzioni e ai restauri post terremoto. Il ministero ripaga l’impegno e gli sforzi di tutti i lavoratori marchigiani dei beni culturali declassando l’Ufficio che ha gestito il post terremoto e rendendolo una sede distaccata». «I decreti agostani di Bonisoli sono peggio di quanto potevamo aspettarci. Il ministro – afferma Valentina Di Stefano, coordinatrice nazionale Cisl Fp MiBAC - ha colpito alcune regioni con la mannaia, riducendo al lumicino la presenza del Ministero. Ridurre le sedi dirigenziali sui territori significa ridurre la capacità di azione e di spesa del Ministero in una regione, generando non solo gravi conseguenze sulla efficacia dell’azione di tutela e valorizzazione del patrimonio, ma anche in termini economici. E’ vergognoso indebolire una regione come le Marche nella fase in cui si sta riprendendo dopo il dramma del terremoto».
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20/08/2019 Governo. Furlan: "Ora pieno sostegno e fiducia nel Presidente Mattarella quale garante della Costituzione"
«Con le dimissioni annunciate del Governo Conte ora bisogna attendere con grande fiducia le decisioni del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è il garante della Costituzione e a cui va il nostro incondizionato sostegno in questa delicata fase istituzionale e politica». Lo dichiara la Segretaria Generale Cisl Annamaria Furlan. «Sarà il Presidente della Repubblica Mattarella con la sua grande esperienza a verificare nelle prossime giornate se esistono o meno le condizioni per la formazione di un nuovo governo o se invece intraprendere la strada dello scioglimento del Parlamento. I gravi problemi economici e sociali aperti nel paese reclamano una governabilità autorevole ed all’altezza delle sfide internazionali e nazionali, così come più volte ha indicato il movimento sindacale unitariamente in questi mesi nelle tante iniziative di mobilitazione e nei pochi momenti di confronto con il Governo Conte. Le ripercussioni della crisi istituzionale che si è determinata nelle ultime settimane rischiano di aggravare le condizioni del paese, scaricandosi sulle spalle dei più deboli, i lavoratori, i pensionati, i giovani in cerca di lavoro, le famiglie più bisognose di assistenza. Ecco perché in questa fase delicata bisogna pienamente sostenere l’azione saggia e responsabile del Presidente della Repubblica Mattarella, il cui equilibrio istituzionale, il senso dello Stato e la grande sensibilità sociale rappresentano oggi più che mai per tutti gli italiani un punto di riferimento certo, costante ed autorevole».   Fonte: Cisl Nazionale https://www.cisl.it/primo-piano/13827-governo-furlan-ora-pieno-sostegno-e-fiducia-nel-presidente-mattarella.html
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20/08/2019 Assalto alle Poste: dopo sei mesi ancora nessuna soluzione per l'ufficio di Ancona Baraccola
«Sono passati sei mesi dal colpo all'ufficio postale Ancona 10, nell'ex centro Busco, ma nessuna soluzione alternativa è stata trovata da Poste Italiane». La denuncia di Dario Dominici, Segretario generale della Slp Cisl Marche, sulle pagine del Resto del Carlino Ancona dopo che la direzione centrale di Poste Italiane ha deciso di non riaprire lo sportello. «Si è parlato di un bus mobile, di un locale dentro un altro centro commerciale e, infine, di un container - prosegue Dominici - Eppure, a oggi, nessuna soluzione è stata adottata. È tutto fermo». Dominici ricorda che «situazioni analoghe stanno accadendo in altri uffici postali della provincia e della regione, come Marotta e Marzocca. È tempo che la direzione intervenga in maniera decisa. Tamponare alcune falle minori va bene, ma ora è tempo di investire in interventi più importanti, altrimenti ne va del servizio quotidianamente offerto dalle Poste».  
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13/08/2019 Governo. Cgil, Cisl, Uil: "Le forze politiche parlamentari pongano al centro delle loro funzioni istituzionali gli interessi del Paese e del mondo del lavoro”
Cigl, Cisl e Uil esprimono grande preoccupazione per l’attuale situazione di instabilità politica prodotta in pieno periodo feriale che, se non risolta rapidamente, può ulteriormente ridurre le condizioni per la crescita del Paese, aggravare la situazione economica e sociale di tutto il mondo del lavoro e dei pensionati, non far svolgere alcun ruolo al nostro Paese nella costruzione di una nuova Europa sociale.«È il momento della serietà, del pieno rispetto dei principi, dei valori e dei comportamenti indicati dalla nostra Carta Costituzionale, nata dalla resistenza e dalla sconfitta del fascismo e del nazismo.  - scrivono in una nota stampa i sindacati confederali - La soluzione della crisi compete al Parlamento che, dopo un dibattito ampio, libero e trasparente deve votare o sfiduciare il governo, e al Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, cui va tutta la nostra stima e il sostegno incondizionato anche nella verifica di una reale possibilità di dare un nuovo governo al Paese. Occorre che le forze politiche parlamentari pongano al centro delle loro funzioni istituzionali gli interessi generali del Paese e del mondo del lavoro e non l’interesse particolare di breve respiro, come più volte sollecitate dallo stesso Presidente della Repubblica, assicurando in tempi utili un’indispensabile forma di governo ed un chiaro indirizzo economico e sociale. È necessario il massimo rispetto per i luoghi e i tempi dei processi democratici e per chi li rappresenta per rafforzare i legami di solidarietà, per unire e non di dividere il Paese.Le innumerevoli vertenze aperte al MISE che riguardano centinaia di migliaia di posti di lavoro, il futuro e la qualità del nostro sistema industriale e produttivo, i problemi della pubblica amministrazione, del sistema di istruzione e conoscenza e della sanità pubblica, il divario crescente tra Nord e Sud, la paralisi dei cantieri pubblici per le necessarie infrastrutture materiali e sociali, sono temi che hanno bisogno di risposte immediate, di un Governo nel pieno delle sue funzioni e non possono più aspettare le alchimie della politica.In questo anno CGIL CISL UIL hanno messo in campo una forte iniziativa vertenziale e di mobilitazione affinché fosse chiara la necessità che queste priorità fossero rappresentate nelle misure economiche del Governo, si sono assunte la responsabilità di indicare e rivendicare soluzioni e proposte capaci di creare lavoro stabile, a partire dai giovani, per un nuovo modello di sviluppo ambientalmente sostenibile, per una nuova politica economica fondata sulla giustizia sociale in Italia ed in Europa.Su queste basi abbiamo riempito le piazze con lavoratrici, lavoratori, giovani e pensionati di tutto il Paese.Ora, alla vigilia di un’importante legge di stabilità e di una necessaria azione ed interlocuzione positiva per contribuire a delineare nuove politiche europee che escano dalla logica dell’austerità, ribadiamo e sosteniamo la necessità che tutto ciò avvenga anche con il coinvolgimento delle parti sociali avendo come obiettivo la crescita e la creazione di lavoro stabile con diritti pieni ed esigibili.»Ciò per Cgil Cisl Uil significa continuare a sostenere che l’unica strada percorribile è definire: un piano straordinario di investimenti pubblici in infrastrutture, reti, manutenzione del territorio, a partire dal Mezzogiorno, con un chiaro sostegno ad una nuova economia verde e che il tutto sia scomputato dai vincoli del patto di stabilità; una riforma fiscale fondata sul principio della progressività che riduca le tasse al lavoro dipendente e ai pensionati; una vera lotta all’evasione fiscale e al lavoro nero; il rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati e il riconoscimento del loro valore erga omnes, la detassazione degli aumenti salariali e il superamento dei contratti pirata; riforma della pubblica amministrazione e assunzione di personale in tutti i comparti pubblici a partire dalla sanità; una nuova politica industriale che indirizzi i processi di innovazione, di crescita dimensionale delle imprese, garantisca il diritto permanente alla formazione e metta al centro la salute e la sicurezza sul lavoro; una nuova politica della cultura e del turismo asse di crescita per un paese quale l’Italia; una vera riforma delle pensioni che dia un futuro ai giovani, risponda ai bisogni delle donne e riconosca i lavori più disagiati. «E su questi contenuti che, secondo noi, si deve sviluppare la discussione e, per quanto ci compete, com’è nella storia del nostro Paese, siamo pronti al confronto e a sostenere queste posizioni per affermare la democrazia e la dignità del lavoro» concludono i sindacati.  fonte:https://www.cisl.it/primo-piano/13821-governo-cgil-cisl-uil-grande-preoccupazione-per-l-attuale-situazione-di-instabilita-politica-le-forze-politiche-parlamentari-pongano-al-centro-gli-interessi-del-paese-e-del-mondo-del-lavoro.html
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06/08/2019 Senato approva il Decreto Sicurezza Bis Giudizio molto negativo di Cgil Cisl Uil
Documento Cgil Cisl Uil  depositato in occasione dell’Audizione riguardante il “Disegno di Legge n. 1437, d-l 53/2019 - ordine e sicurezza pubblica"-, svoltasi  lo scorso 30  luglio presso l'aula della Commissione Affari Costituzionali, al secondo piano di Palazzo Carpegna: "C’è una visione strana, o quantomeno di parte, sulla sicurezza. Sono tante le possibili declinazioni della parola “sicurezza”: la sicurezza del posto di lavoro, la sicurezza nel tornare a casa vivi dal luogo di lavoro, la sicurezza di una sopravvivenza dignitosa, la sicurezza abitativa, la sicurezza di poter avere lo stesso livello e la stessa qualità di cure e sanità, dal Nord al Sud del Paese,  la sicurezza del proprio futuro. Certo c’è anche il tema della sicurezza nelle periferie, la sicurezza di poter uscire di casa la sera senza subire violenza, la sicurezza di non subire violenza in famiglia. Parlare di sicurezza solo in riferimento all’immigrazione è già di per sé un limite. Una cosa è coniugare sicurezza con serenità, prospettive di vita, di futuro per noi, per i giovani, per  i bambini, per i ragazzi. Associarla solamente a polizia, procedure legali, inasprimento delle sanzioni amministrative e penali, distruzione di imbarcazioni è tutta un’altra cosa. Il termine “sicurezza” è una parola positiva, una necessità e un’aspirazione di tutti noi, ma nel testo di conversione del cosiddetto “Decreto Sicurezza bis” e nei messaggi che questo Governo lancia, il termine sicurezza è coniugato solo alla PAURA.    Come di prassi il Governo decide di legiferare seguendo lo schema previsto dal Decreto legge, ovvero attraverso la pubblicazione di un atto normativo di carattere provvisorio avente fin da subito forza di legge, adottato in casi che dovrebbero essere straordinari per necessità e urgenza.   Le disposizioni contenute nel “Decreto Sicurezza bis” non appaiono minimamente supportate da fatti e ragioni di straordinaria necessità e urgenza non essendoci emergenze nel contrasto di “prassi elusive della normativa internazionale” o per il rafforzare coordinamenti investigativi contro l’immigrazione clandestina o ancora per garantire il pacifico svolgimento di manifestazioni in luogo pubblico. Queste le materie che affronta il presente decreto. Oltretutto, proprio perché un decreto legge deve contenere misure di immediata applicazione che riguardano un tema specifico e omogeneo, appare inappropriata la scelta della decretazione d’urgenza, anche perché siamo in presenza di un provvedimento che affronta questioni assai disomogenee.   Il decreto legge contiene infatti articoli che riguardano riforme del codice penale, della normativa sull’immigrazione, del codice della navigazione, dell’ordine e della sicurezza.  Lo schema è ancora quello di intervenire in materia di immigrazione e di ordine pubblico, continuando a trattare il tema migratorio in una logica securitaria perseverando nell’errore di confermare il binomio immigrazione/questione di ordine pubblico.   Facciamo nostre le considerazioni fatte dall’alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che ha evidenziato come il decreto sia in contrasto con la normativa internazionale: in particolare con le convenzioni Unclos, Solas e Sar e con l’articolo 33 della Convenzione di Ginevra del 1951, che stabilisce il principio di non respingimento.   La scelta è quella di continuare una guerra ideologica nei confronti dei migranti, infliggendo questa volta provvedimenti persecutori nei confronti di coloro che prestano soccorso.   Questa impostazione, contenuta negli articoli 1 e 2, rappresenta un fatto gravissimo sul piano etico, morale oltre che giuridico, perché criminalizza di fatto il salvataggio dei naufraghi. Nell’articolo 1, il legislatore interviene, ad integrazione dell’articolo 11 del “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” (decreto legislativo n.286 /1998) introducendo un comma secondo cui il Ministero dell’Interno si concede la possibilità di poter limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, fatta eccezione dei casi in cui si tratti di navi militari o in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, limitatamente alle violazioni delle leggi di immigrazione vigenti, della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del Mare.   Nell’articolo 2 si prevede, a tal proposito, una stretta sui soccorsi in mare anche con l’introduzione di una maxi multa da 150 mila euro fino a 1 milione di euro a carico del comandante della nave che violi il divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane e, ove possibile, all’armatore e proprietario della nave. In aggiunta è previsto anche il sequestro dell’imbarcazione.   Appare evidente che questo provvedimento si pone l’obiettivo di rendere difficoltosa l’opera si salvataggio in mare da parte delle ONG introducendo un sistema coercitivo corredato di sanzioni amministrative e penali che di fatto non rende possibile l’opera di trasporto dei migranti che per quanto ci riguarda è, invece da intendersi come intervento di salvataggio delle vite umane.    CGIL CISL e UIL sono contrari al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, allo sfruttamento delle persone: noi combattiamo lo sfruttamento, nei luoghi di lavoro, il caporalato in agricoltura e non solo, agendo nei territori, anche in quelli più dimenticati.    Ma riteniamo che la vita umana vada salvaguardata e tutelata, che gli immigrati non possano essere riportati in Libia, dove tutti conosciamo il trattamento inumano nei campi di detenzione.    Crediamo che l’accoglienza in Italia debba essere di qualità, non solo legata a vitto e alloggio, debba offrire aiuti immediati ma anche percorsi di integrazione. Non è chiudendo i centri e lasciando le persone per strada che si crea la sicurezza.    Riteniamo che l’Europa debba farsi carico complessivamente della gestione del tema migratorio e che l’Italia debba essere attiva e proattiva nei tavoli europei dove si discute e si decide.   Siamo convinti che il nostro Paese debba muoversi con autorevolezza e credibilità all’interno dell’U.E. perché si concerti una politica comune che regoli il soccorso in mare, la redistribuzione dei naufraghi, l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo. Tutto ciò basato su una condivisione delle responsabilità di tutti i Paesi membri per contrastare efficacemente in tal modo l’insicurezza, l’esclusione e le marginalità sociali indotte dal fenomeno.  Alla luce di queste considerazioni, riteniamo che nel testo di conversione del Decreto, vi sono passaggi di dubbia legittimità costituzionale. Noi crediamo che l’immigrazione sia un fenomeno di portata europea e globale e che dare l’illusione che si possa semplicemente fermare, bloccare, con una legge, sia una rappresentazione fuorviante che solleva i decisori dalla responsabilità di gestirla.    Per CGIL CISL e UIL, salvare vite in mare è un dovere che risponde a precisi obblighi umanitari e che non dovrà essere mai considerato un crimine e pertanto non possiamo che esprimere una valutazione negativa del decreto in esame.   Una seconda parte del Decreto riguarda la gestione della pubblica sicurezza e la riforma del codice penale e prevede per esempio l’inasprimento delle sanzioni in occasione di reati  commessi nel  corso manifestazioni pubbliche e l’introduzione di misure restrittive che nei fatti scoraggiano l’organizzazione e la partecipazione a manifestazioni pubbliche.   Quindi esiste un tema che riguarda i criteri di autorizzazione, così come esiste una questione che riguarda il sempre più sottile limite che stabilisce cosa significhi oltraggio a pubblico ufficiale, o il confine sempre più discrezionale che stabilisce cosa s’intenda per interruzione di servizio pubblico. L’impressione sempre più netta è che si attribuiscono poteri discrezionali atti a limitare  libertà civili, o peggio che si voglia scientemente contrastare ogni forma di dissenso politico, attraverso l’inasprimento di misure tese a limitare ogni situazione che possa diventare occasione di contestazione. Di contro, in questo provvedimento mancano quelle misure che ci saremmo aspettati e che costituiscono la vera risposta in materia di sicurezza: quelle che parlano di efficientamento degli organici delle forze di polizia, oggi allo stremo a causa del mancato turnover, della mancanza di mezzi, delle cattive condizioni di lavoro in cui sono costretti a operare. I vigili del fuoco, ad esempio, così come i colleghi della polizia di Stato, avevano sperato di aver risolto gran parte dei loro problemi economici, contrattuali e di organico con il Decreto Sicurezza bis e sono invece rimasti delusi. Quella parte degli emendamenti che affrontavano la questione  sono stati respinti se non per la parte che riguarda un aumento delle ore straordinarie e un taglio dei tempi di formazione del personale, ci auguriamo che nella Legge di bilancio vengano stanziate le risorse necessarie. Resta comunque aperto il tema importante della copertura assicurativa e per la malattia professionale. Alla luce di tutto ciò, l’auspicio che abbiamo, che si materializza in un ennesimo accorato appello a questo ramo del Parlamento, è che il decreto venga respinto e che si apra invece un serio e  articolato confronto su temi importanti che meritano una trattazione completamente diversa."
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05/08/2019 Elezioni RSU Manifattura Loro Piana: eccellente risultato per la Femca Cisl Marche
Venerdì 2 agosto si sono svolte le elezioni per eleggere le RSU presso lo stabilimento di Manifattura Loro Piana di Porto Sant’Elpidio. Grande è stata la risposta dei lavoratori con 26 votanti su 29 aventi diritto, 13 i voti assegnati alla Femca Cisl, che ha conquistato così 2 componenti Rsu (Corvaro Roberto e Telloli Mirella) avendo ottenuto il 50% dei consensi. A loro i nostri più sinceri complimenti per l'ottimo risultato ottenuto.Una risposta corale ottenuta grazie all’impegno dei candidati e degli iscritti che hanno saputo coinvolgere e ascoltare i lavoratori in un’azienda che solo da qualche mese ha aperto il nuovo stabilimento produttivo proprio a Porto Sant’Elpidio. Queste prime elezioni si inseriscono in un percorso di crescita sindacale che sta coinvolgendo non solo Manifattura Loro Piana, ma l’intero territorio fermano.La partecipazione al voto e l’alto tasso di adesione sindacale ci conferiscono un forte mandato nella discussione da poco avviata per la stesura del contratto integrativo di Manifattura Loro Piana che coinvolgerà ovviamente anche i lavoratori di Porto Sant’Elpidio.Ai prossimi incontri siederanno al tavolo della contrattazione anche i rappresentanti neoeletti e siamo sicuri che sapranno dare un contributo fondamentale alla discussione e sapranno rappresentare al meglio le esigenze dei lavoratori.Sarà nostro il compito di proseguire nell'opera di ascolto, confronto e progettazione, con l’obiettivo di rappresentare al meglio le istanze e i bisogni delle lavoratrici e lavoratori.In una fase storica in cui i corpi intermedi e i sindacati vengono da alcuni considerati obsoleti quella di oggi è stata una risposta chiara e concreta che dimostra quanto i lavoratori abbiano invece desiderio e interesse a partecipare all’attività sindacale. Noi come FEMCA CISL non possiamo che essere entusiasti per la fiducia che ci è stata concessa e lavoreremo con sempre maggior energia per la tutela e il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici.Vi ringraziamo immensamente per la fiducia accordataci.
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05/08/2019 Flc Cgil Cisl Uil Scuola Snals Marche: "Stabilizzare i precari “ nessuno escluso”"
Domani 6 agosto nelle Marche prenderanno avvio le operazioni di immissioni in ruolo da concorso di docenti. Queste nomine consentiranno la stabilizzazione di  lavoratrici e lavoratori di molte scuole, precari fino a ieri. Un primo passo, ma del tutto insufficiente per dare risposta alla piaga del precariato.  Nelle Marche sono state autorizzate 1358 assunzioni, di cui molte previste in discipline in cui non vi sono candidati nelle graduatorie concorsuali, come ad esempio il sostegno, ma che sono insufficienti a coprire tutte le cattedre vacanti. Solo dando seguito all’intesa sottoscritta dal Presidente del Consiglio Conte e dal Ministro della Pubblica istruzione Bussetti con le OO.SS il 24 aprile u.s, e varando l’annunciata decreto concernente “ le misure urgenti sui precari docenti e ATA” si potranno garantire stabilire stabilità al personale, valorizzazione delle competenze dei precari e la tanto declamata continuità didattica per le alunne e gli alunni delle scuole delle Marche e di tutto il paese Le liti interne alla maggioranza di governo non possono pregiudicare il destino della scuola italiana, degli studenti e di migliaia di lavoratrici e lavoratori che attendono risposte concrete. Mettere al centro la scuola ed il suo funzionamento: questo deve fare il governo! Gli annunci non bastano più ed il tempo della propaganda è finito. Occorre un provvedimento urgente per scongiurare un anno scolastico all’insegna dell'incertezza e per evitare l'ennesima procedura di infrazione della Commissione europea, per abuso di contratti a tempo determinato nel comparto della pubblica istruzione Domani il Premier Conte avrà la possibilità di mantenere davanti al popolo della scuola italiana gli impegni assunti e sottoscritti: concorso straordinario e accesso ai PAS per chi ha 36 mesi di servizio e concorso riservato per i facenti funzioni come dsga e la vertenza ATA. Occorre sbloccare lo stato di impasse sul decreto precari per superare tutte le problematiche ancora in sospeso. La scuola ha bisogno di certezze, di programmazione, di stabilità, di continuità didattica, di risorse professionali adeguate, di investimenti e non può essere terreno di scorribande politiche -dichiarano Gargamelli, Bartolini, Mazzucchelli, Martano a nome di Flc Cgil Cisl Uil Scuola e Snals delle Marche. Devono essere garantiti i diritti alla stabilità di tutti i precari, “ NESSUNO ESCLUSO” e pertanto sostengono pienamente l’azione delle Segreterie Nazionali a partire dalla Conferenza Stampa che si svolgerà domani 6 agosto 2019 a Roma, pronti a dare battaglia qualora il Governo non mantenga gli impegni presi.  
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01/08/2019 Alluflon Spa ai cinesi, sindacati : " Servono garanzie occupazionali e prospettive per il futuro"
Acquisizione da parte di un importante gruppo industriale cinese della Alluflon Spa, azienda leader nel settore del pentolame,  con stabilimento nella  Val Cesano  e più di 200 dipendenti a tempo indeterminato, che arrivano ad oltre 300 nei periodi di alta stagionalità. E' quanto è stato comunicato   oggi a Fiom Cgil e Fim Cisl in un incontro urgente con l'azienda.   « Ci è stato  formalizzato quello che era nell'aria già da tempo.  - sottolineano  i sindacati di categoria -   Non possiamo non ricordare  che questa azienda è stata da sempre un punto di riferimento portante per tutta la comunità. Oltre ad  avere un alta professionalità ed un continuo impegno dei lavoratori che hanno permesso a questa Azienda di rimanere leader nel settore. Anche per questo vogliamo da subito garanzie occupazionali e un impegno ad investire per dare prospettive di lungo periodo ai lavoratori e al territorio. - rilanciano  i rappresentanti di Fiom Cgil e Fim Cisl -  E' fondamentale che venga garantito il livello di confronto sindacale che c’è stato fino ad oggi, che ha anche permesso nel passato di superare senza traumi i momenti di difficoltà.» Rispetto alle  richieste sindacali la nuova proprietà si è dimostrata disponibile al confronto e rassicurante sulle questioni riguardanti le tematiche occupazionali e degli investimenti,  « a fronte di ciò - cobncludono i sindacati -  ci impegniamo fin da ora a monitorare l’importante processo di transizione e a verificare che quanto detto sia confermato nei fatti.»
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01/08/2019 Da NO SLOT a rischio SI SLOT per il Comune di Fano, la denuncia della Cisl di Fano
  La Cisl di Fano,  che da tre anni  segue  le problematiche relative al gioco d'azzardo, cosidetto legale e non solo, pubblicando i drammatici dati delle risorse spese dalle persone che si ostitano a tentare la fortuna,  aveva, nelle scorse settimane,  sollecitato   l’adozione, da parte dell'amministrazione comunale,  di un  regolamento no - slot che  limitasse gli orari di  utilizzo delle slot nelle cosiddette fasce d'orario  sensibili  12 -  14 e 18  - 21. Oltre al  controllo da parte delle forze dell'ordine, ( vilgi urbani in primis), al  rispetto delle norme  previste per le slot e una forte azione di informazione e prevenzione.    « Ascoltando l’intervento dell' Assessore  al Commercio - afferma Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - abbiamo capito  che questa nuova giunta deciderà addirittura di ampliare  gli orari delle sale slot che per noi rappresenta ovviamente una scelta gravissima. Altro che restrizione  e comune  #NOSLOT .  Questa nuova giunta solerte e veloce nell’applicare il divieto per la regolamentazione del fumo non ha il coraggio di tutelare la salute dei suoi cittadini dal gioco d'azzardo patologico. - denuncia  Giovanelli - Ha temporeggiato nel precedente quinquennio e oggi svela le sue reali intenzioni:   Fano Città dei Bambini ma Comune #SISLOT. Cosa serve dare spazio ai bambini per una serie di eventi che educano al gioco quando la giunta incentiva e promuove il gioco d’Azzardo legale? Sono  forse troppi gli interessi dietro il gioco d’azzardo legale?»   La Cisl chiede al SIndaco di Fano di tutelare la salute dei suoi cittadini adottando immediatamente, per la tutela della salute pubblica,  una ordinanza  che limiti da subito gli orari  di utilizzo delle slot e di smentire la proposta dell’Assessore al Commercio   Lucarelli.   «Domani invieremo formale richiesta di adozione di tale provvedimento al SIndaco di Fano e ai sindaci degli Ambiti Territoriali di Fano e  Fossombrone. - sottolinea il Responsabile della Cisl di Fano -  Restiamo comunque fortemente amareggiati della decisione della Giunta regionale di spostare a dicembre 2021 l’obbligo di limitare l’installazione delle sale slot dai luoghi sensibili. Vanno bene le  risorse stanziate per la prevenzione  del  gioco d'azzardo patologico, cosidetto GAP,  ma se poi non viene prevista nessuna azione di  contrasto  non possiamo non sottolineare  una certa incoerenza. »   In conclusione Giovanelli invita  «  i Sindaci  della nostra provincia  a definire, quanto prima,   la regolamentazione degli orari delle  slot e di inviare formale richiesta al Presidente della Regione Marche a non spostare al 2021 l’obbligo del distanziometro .»      
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31/07/2019 Esuberi Aerdorica, altri 6 mesi per ridurli
Roberto Ascani, Segretario Generale Fit Cisl Marche interviene al Tgr  Rai Marche, servizio di Alfredo Ranavolo 
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30/07/2019 Ospedale di Fossombrone: il privato non è la soluzione
«Critichiamo aspramente le dichiarazioni del “comitato per i servizi sanitari” in merito alla richiesta  di aprire al privato la gestione del presidio ospedaliero di Fossombrone. » E' quanto scrivono in una nota  Cisl di Fano e  Cgil di Pesaro Urbino esprimendo   « forte contrarietà a questa presa di posizione.  Confermiamo quanto già espresso nei confronti delle scelte attuate dal presidente della Regione Marche in merito l’affidamento dell’ospedale di Cagli al privato, nonché la previsione della clinica privata per acuti nell’ospedale di Sassocorvaro (di cui sono evidenti le criticità funzionali e normative). - continuano Cgil e Cisl - Non possiamo accettare il principio che, dopo aver decretato la chiusura di queste strutture pubbliche attraverso la riduzione dei servizi, si proceda con il concetto di affidare le stesse al privato per garantirne l’esistenza.»    Secondo i sindacati: «La Regione Marche si ostina a non chiarire quale sia il disegno complessivo dell’integrazione tra pubblico e privato nel sistema sanitario regionale, e che attività debbano essere affidate al privato convenzionato. Troppo spesso su questi temi che hanno a che fare con un bene primario quale il diritto alla salute e alla cura, veniamo sorpresi da dichiarazioni estemporanee e contraddittorie rispetto al contesto reale. - sottolineano Cgil e Cisl -  Per questo riteniamo ancora più grave quanto è accaduto in questi ultime settimane, nelle quali non c’è stato oggetto di confronto e dibattito con le organizzazioni sindacali, i sindaci e associazioni di rappresentanza. Siamo stanchi di constatare che i cittadini debbano essere sottoposti ancora una volta alla solita paventata minaccia della chiusura delle strutture in assenza dell’intervento “salvifico” del privato. Rifiutiamo questa logica. Per noi le modalità di gestione dei servizi, il controllo sulle prestazioni rese, devono essere oggetto di un dibattito e un confronto trasparente e nelle sedi istituzionali. Nella nostra Area Vasta corriamo il rischio - denunciano i sindacati confederali  -  che tutte le strutture che prima dovevano diventare case della salute e poi ospedali di comunità, oggi diventino strutture gestite esclusivamente dal privato con un forte disimpegno della sanità pubblica in termini di investimenti e personale. Il pericolo trova riscontro anche nel taglio di diversi milioni di euro previsti dalla Regione Marche per il sistema sanitario nella Area Vasta 1.»   In sintesi, per Cgil e Cisl  l’obiettivo  prioritario è quello di rendere efficiente e funzionale la struttura ospedaliera : «per questo - concludono -  speriamo che le amministrazioni dei comuni interessati condividano questa impostazione, per la quale siamo aperti a confrontarci nel merito.»      
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29/07/2019 Più salario e welfare per i lavoratori dell'edilizia industria del maceratese, rinnovato il contratto provinciale di categoria
Dal 1 luglio 2019 nelle buste paga dei lavoratori del comparto edilizia industria della Provincia di Macerata ci sarà un aumento del 4%.Si tratta di 330 euro l’anno per un primo livello e di 539 euro l’anno per un operaio specializzato. «Grazie alla sottoscrizione del nuovo Contratto Provinciale di Categoria, dopo anni di stallo, finalmente si riporta al centro della contrattazione il tema della redistribuzione del reddito.  - spiega Jacopo Lasca, Filca Cisl Marche, in conferenza stampa con  Feneal Uil e Cgil Fillea che si è tenuta oggi in presso la sede della Cassa Edile di Macerata  - L’importo si è sbloccato per intero grazie all’individuazione di quattro parametri, tutti positivi nel triennio di riferimento: numero dei lavoratori iscritti in Cassa Edile, monte salari denunciato in Cassa Edile, ore di lavoro denunciate in Cassa Edile e riduzione delle ore di Cassa Integrazione. Già da aprile alcuni istituti erano aumentati. Indennità di mensa e trasferta che variano dai 6,50 euro ai 17,50 euro in base alla fascia chilometrica.»   Molto importanti anche gli aspetti legati al Welfare. «In edilizia esiste oramai da 100 anni un sistema bilaterale paritetico in grado di incidere positivamente sul territorio.  - continua Lasca - Con questo contratto si è istituita una nuova prestazione nell’ottica di un welfare inclusivo e generativo. Parte delle risorse delle imprese e dei lavoratori saranno utilizzate per incentivare le assunzione di ultratrentacinquenni disoccupati dal ameno 6 mesi. Inoltre si introdurrà una prestazione per i lavoratori edili a sostegno della genitorialità con un bonus nascita. -  prosegue il segretario Filca Cisl Marche - In questo quadro non dobbiamo dimenticare gli sforzi,  che si stanno portando avanti per garantire una ricostruzione post sisma all’insegna del lavoro dignitoso. Questo permette non solo di garantire i diritti dei lavoratori ma anche di verificare il reale stato di salute del settore. Elemento indispensabile per la contrattazione territoriale.»   La definizione oramai certa della congruità con l’ordinanza 78 e l’avvio del Tavolo della Prefettura sono elementi positivi.« Speriamo di vedere presto i frutti di questo lavoro per contrastare i fenomeni elusivi sempre più diffusi nei cantieri come il distacco di manodopera che sta prendendo sempre più piede anche con le forme di distacco trasfrontaliero.» conclude.  
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29/07/2019 Concorso Polizia locale: 40 ore di corso II° livello per i candidati ammessi agli scritti
In previsione delle prove selettive che si svolgeranno presso il Comune di Civitanova Marche, Urbisaglia ed altri, per i concorsi per Agenti di Polizia Locale, la CISL FP Macerata organizza un corso di approfondimento e di II° livello formativo, della durata di 12 lezioni, per circa 40 ore, con l’intento di affinare la preparazione dei candidati ammessi agli scritti. L'attività di formazione è progettata sulle materie d’esame inserite nei bandi di concorso per la Polizia Locale. Il corso è aperto anche a coloro che partecipano a selezioni in altri Comuni, per analogo profilo e che hanno già una conoscenza base. Le lezioni si terranno presso la sede Cisl di Macerata tra il 2 agosto ed il 2 settembre, in orario serale. Durante le lezioni sarà distribuito materiale formativo e simulazioni di prove, a tutti i partecipanti al corso, anche in caso assenza. Le preadesioni  vanno inviate a : s.cristofanelli@cisl.it
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27/07/2019 Concorso collaboratore amministrativo Sanità Marche: 3500 domande per 56 posti. Parte il corso di preparazione Cisl
Sono ben 3500 , per i due terzi marchigiani, coloro che hanno presentato domanda per il concorso per collaboratore amministrativo professionale in ambito sanitario a tempo indeterminato. Un concorso atteso da tempo e fortemente sollecitato dai sindacati.  56 i posti complessivi: 10 all'Azienda Ospedaliera Ancona, 42 all'Asur e 4 Marche Nord.  Quasi la metà dei candidati ha meno di 40 anni ed il 67 % sono donne a dimostrazione di come nelle Marche la disoccupazione colpisca soprattutto giovani e donne, e , soprattutto per i laureati , sia complicato trovare un posto di lavoro consono al percorso di studi effettuato. Il concorso molto atteso da tanti giovani si propone l'obiettivo di fornire una parziale risposta ai pensionamenti previsti con quota 100.  Al fine di fornire i partecipanti di strumenti formativi adeguati sulle materie oggetto del corso (Diritto Costituzionale/amministrativo /civile/ penale/ legislazione sanitaria) la Fp Cisl Marche organizza un corso di formazione coordinato dal Prof.Giovanni Di Cosimo, ordinario di Diritto Costituzionale presso l'Università di Macerata.  Da lunedì 29 luglio 2019 sarà possibile dare l'adesione al corso scrivendo alla referente organizzativa  Simona Cristofanelli ( s.cristofanelli@cisl.it ) oppure telefonando al 3921206067
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26/07/2019 Laboratorio di falegnameria per l'integrazione e l'inclusione sociale: un progetto a Falconara per la formazione professionale dei giovani migranti
Un laboratorio di falegnameria con  l'obiettivo di formare giovani, in particolare migranti,  nel settore dell'artigianato con un attenzione al  recupero e il riutilizzo di materie di scarto in ottica di riciclo e prevenzione dei rifiuti. È lo scopo del progetto Linfa, un workshop che coinvolge tredici ragazzi,  titolari di protezione internazionale SIPROIMI, ex SPRAR  dell’ ASP 9 “Ancona provincia di asilo” gestito da Vivere verde, Coosmarche, Polo9 e ANOLF Marche. Grazie alla collaborazione tra IAL Marche, Laboratorio LINFA, CISL e Comune di Falconara, sotto la supervisione di un falegname professionista, i ragazzi realizzano mobili da inserire nel centro comunale Metropolis utilizzando legno usato e materiale di scarto di aziende locali. Tra gli obiettivi c'è  anche quello di andare oltre la semplice formazione pratico - teorica  facendo confrontare  i partecipanti  al laboratorio con  temi concreti, creando  i presupposti  e le opportunità di operare su progetti  reali che vadano a beneficio delle comunità e dei territori nei quali vivono.  Buone pratiche messe in campo per raggiungere obiettivi sociali, culturali e professionali: dall''integrazione sociale e lavorativa dei migranti, alla valorizzazione di luoghi pubblici chiusi o all'aperto,  passando per la formazione professionale dei giovani nel settore dell'artigianato (anche artistico), per arrivare alla valorizzazione delle competenze di base dei giovani acquisite nel paese d'origine e alla conoscenza delle stesse da parte delle comunità locali al fine di creare una maggiore sensibilità e solidarietà, e favorire così una buona integrazione dei migranti ed il loro rapporto con i paesi ospitanti.    
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25/07/2019 Passaggio Sma Auchan - Conad: rischi per i lavoratori
Servizio del Tgr Rai Marche: intervista a Selena Soleggiati, Segretario Generale Fist Cisl Marche 
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24/07/2019 Sanità pubblica provincia di Ancona, Cgil Cisl Uil preoccupati
  Cgil Cisl Uil  di Ancona, insieme alle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati, tornano a manifestare la loro preoccupazione per le sorti della sanità pubblica nella provincia capoluogo. «Dopo la serie di confronti sulla sanità avvenuti nelle scorse settimane –  il 18 giugno con il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci,il 27 giugno nell’incontro con la massima dirigenza ASUR e Aziende Ospedaliere,  e il 19 luglio invitati dall’Assemblea plenaria dei Sindaci dell’ Area Vasta 2 – tutti i i timori , le perplessità e le critiche espresse in quelle sedi, sembrano trovare motivi ulteriori di conferma nei più recenti atti deliberativi dell’ASUR stessa.» scrivono i sindacati,  in un a nota.   Nel mese di luglio, infatti, la Direzione generale dell’ASUR ha definito i Budget provvisori delle 5 Aree Vaste ( e della Direzione Generale): ovvero il riparto su scala territoriale del complesso delle risorse economiche necessarie a garantire i servizi sanitari per i cittadini delle Marche. «Nell’ambito di questa operazione abbiamo assistito – nell’arco di pochi giorni -  ad un singolare ripensamento : la somma destinata(in data 2 luglio) all’Area Vasta 2 di Ancona è stata pesantemente ridotta  il 18 luglio scorso. Dopo la prima ripartizione infatti - attuata con “determina” ASUR 359 del 2/7/2019 -  l’ASUR è tornata sui suoi passi e - con determina 380 del 18/7/2019 - ha rivisto la distribuzione delle risorse: mantenendo inalterato il totale delle disponibilità, ma togliendo 7 milioni di euro all’Area Vasta 2 di Ancona . - denunciano i sindacati -  Un’ operazione fortemente penalizzante per l’AV più grande e complessa delle Marche che - con il taglio di 7 milioni alla voce “personale,beni,servizi, medici convenzionati, altri costi” - allontana ulteriormente le risorse assegnate alla sanità anconetana (pari a 663 milioni) dalle effettive necessità e persino da  quanto  definitivamente assegnato  nel 2018 (determina ASUR 193 del 10/4/2019): 688 milioni di euro.  » «Si pensa dunque di garantire, nel 2019, la stessa qualità e quantità della risposta sanitaria nella provincia di Ancona spendendo quasi 25 milioni in meno? - chiedono Cgil Cisl Uil -  Appare anche incomprensibile la motivazione della diversa distribuzione delle risorse che  penalizza l’Area Vasta di Ancona ( ma anche quella di Pesaro) :non vorremmo che si pensasse di attribuire all’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona compiti e funzioni propri dell’Area Vasta. Un’ operazione che non solo non appare finanziata, ma che contribuirebbe ad alterare il compito  che spetta all’Azienda regionale di Torrette: dichiaratamente votata all’alta specializzazione di livello regionale e interregionale. - concludono  - Siamo infine a segnalare che, rispetto al budget di previsione del 2018, per l’Area Vasta 2 di Ancona si individua un incremento delle risorse destinate al privato accreditato per oltre 3 milioni di euro: qui le preoccupazioni di CGIL CISL UIL si trasformano in sconcerto e totale contrarieta’ : l’intenzione neanche tanto celata dell’ASUR è quella di cedere ulteriori servizi al privato?»
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23/07/2019 Emergenza casa a Fano: le proposte della Cisl di Fano
    Intervento di  Giovanni Giovanelli, Responsabile Ast Cisl Fano su emergenza casa: " Sembra impossibile eppure anche a Fano ci sono persone costrette a vivere non per loro scelta in roulotte e in situazioni abitative non dignitose e rispettose della persona umana.  La notizia comparsa in un quotidiano locale deve aprire immediatamente una seria riflessione sulle politiche abitative ed inclusive attuate nel nostro comune.  Quattro anni fa all’insediamento della precedente giunta era stato attivato un tavolo ( tavolo per l’inclusione sociale ) al quale partecipavano soggetti pubblici le associazioni datoriali il terzo settore e la  Caritas  per definire un programma di lavoro e azioni  per favorire l’inclusione sociale si avviarono anche  tre sottogruppi e  uno si doveva occupare delle politiche abitative. In questi anni  quei gruppi di lavoro non sono stati più convocato e ci si è confrontato poco sulle POLITCHE DELLA CASA , su percorsi per accompagnare  le persone in situazione di disagio socio economico nella ricerca del lavoro, e di contrasto alla povertà in tutte el sue forme.  Oggi l’urgenza abitativa correlata alla mancanza di lavoro  come dimostrano i recenti fatti  è rimasta.    Anche presso  il servizio casa della CISL si rivolgono persone ( famiglie e nuclei monoparentali e giovani lavoratori ) che vivono in situazione di disagio abitativo molto elevato. Se questo dato si associa al numero di sfratti per morosità (2016 75 2017 54)  in diminuzione ma pur sempre significativo ed elevato, alle domande per le case popolari ( più di 400 nel 2018), alla difficoltà di molti che pure in possesso di un contratto di lavoro sono impossibilitati a  stipulare di un contratto d’affitto,  si capisce la priorità di avviare immediatamente politiche abitative. La Cisl di Fano  propone: l’avvio di uno sportello di segretario sociale  che metta in rete tutti gli attori del territorio che si impegnano  nel sociale e nel welfare con particolare attenzione  alla Casa e alle politiche abitative; una ricognizione sulle case di proprietà comunale e degli enti pubblici ad oggi dismesse e magari non occupate al fine  di creare come fatto in altre città ( Bologna) appartamenti per rispondere alle emergenze abitative; attuare politiche di riqualificazione delle case di proprietà comunale spesso frutto di donazioni di cittadini fanesi che  invece di essere vendute  diventerebbero patrimonio della comunità e offrirebbero  una prima seppur parziale risposta; prevedere sin dal prossimo bilancio comunale risorse  specifiche per incrementare  il fondo per il pagamento degli affitti e  per dotare il comune di Fano di appartamenti ( magari ottenuti dalla riqualificazione di vecchi edifici) da mettere a  disposizione per famiglie  mono reddito nuclei monoparentali ; verificare in accordo con Erap se attualmente tutte le persone che alloggiano in appartamenti  (Erap) hanno ancorai requisiti e rispettano la normativa vigente in termini di aggiudicazione degli stessi; sostenere il progetto Casa accessibile promosso da Caritas che sostiene  le  famiglie sfrattata  nella ricerca di una casa.»      
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22/07/2019 IV^ Edizione del Concorso Nazionale Biennale di Poesia “Infinito: oltre la siepe”
L'Anteas di Macerata ha promosso la IV^ Edizione del Concorso Nazionale Biennale di Poesia “Infinito: oltre la siepe”. L’invito è aperto e rivolto ai poeti di tutta Italia, professionisti e non professionisti. La partecipazione è gratuita per i soci Anteas o iscritti CISL; per tutti gli altri è previsto un contributo di iscrizione di 5,00 €. I partecipanti potranno presentare una o due poesie inedite, a tema: Sez. A “Infinito: oltre la siepe” in lingua italiana; Sez. B “Infinito oltre la siepe: i barconi” in dialetto marchigiano. La commissione giudicatrice selezionerà le poesie vincitrici. Saranno assegnati 5 premi per la Sez. A, 3 premi per la Sez. B e un premio speciale “20 anni di Anteas Macerata”. Scadenza bando: 9 Settembre 2019 Per maggiori informazioni consultare la sezione dedicata su www.anteasmacerata.it
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