Comunicati Stampa

13/02/2025 Fabriano in crisi: emergenza occupazionale e produttiva, sindacati chiedono un piano di rilancio
Si aggrava nel territorio di Fabriano, la grave crisi occupazionale e del sistema produttivo sta pesantemente indebolendo il sistema manifatturiero della zona montana e appenninica Sul fronte dello sviluppo, del lavoro e dell' occupazione l’ennesima ondata di annunciati licenziamenti si inserisce in un territorio dai dati impietosi: diminuisce l’occupazione giovanile, aumentano i giovani che emigrano, l’occupazione femminile rimane sempre più contraddistinta tra part time involontario e una alta precarizzazione e frammentarietà dei contratti. «Siamo però convinti che in questo difficile momento sia giunto il momento di lavorare per creare una prospettiva di rilancio economico, occupazionale e sociale per Fabriano, utilizzando al meglio tutta gli strumenti di legge disponibili. - scrivono in una nota Cgil Cisl Uil Fabriano e i relativi sindacati dei pensionati -  In questo senso, è importante lavorare con spirito nuovo ad una strategia di risposta alla crisi che contempli anche la possibilità di costruire un patto per lo sviluppo che abbia al centro l’obiettivo di una occupazione di qualità, legato a innovazione tecnologica e formazione. Attendiamo un incisivo e determinato impegno della regione Marche accompagnato da un nuovo disegno strategico nuovo che impegni innanzitutto il Governo e coinvolga appieno il sistema delle imprese.» Per le Organizzazioni sindacali  occorre condividere e definire il modello di sviluppo che si vuol seguire, programmare e pianificare le scelte economiche produttive di questo territorio montano integrando tutela del manifatturiero e innovazione tecnologica, qualificazione del turismo, potenziamento delle filiere del terziario avanzato.  In tema di infrastrutture  serve: il completamento della copertura della fibra nei comuni dell’ats 10 ad oggi ancora scarsamente coperta; la linea Orte Falconara non si può fermare il raddoppio ad Albacina ma occorre lavorare per il raddoppio Fossato di Vico Foligno; completamento della Pedemontana nel tratto Fabriano Sassoferrato Cagli ; riqualificazione del plesso ospedaliero del Profili danneggiato dal terremoto ed oggi ancora chiuso e senza una prospettiva per il suo utilizzo;Tpl rafforzamento del trasporto pubblico locale, copertura della domenica.   In materia di Welfare le organizzazioni sindacali  hanno svolto una intensa azione di confronto con gli enti locali dai comuni all’ats 10 e all’azienda sanitaria   e al distretto territoriale.Con i sindaci di tutti i comuni dell’AST 10 sono stati sottoscritti verbali di incontro condividendo le line di confronto su welfare sviluppo e investimenti. E per quanto riguarda il confronto con il sistema sanitario si è aperta una linea di confronto stabile: sono state condivise le strategie per il potenziamento della sanità territoriale, i servizi distrettuali, l’integrazione socio sanitaria con la partenza del PUA e il potenziamento dei servizi per gli anziani. Rimangono forte criticità per le liste di attesa e per la mancanza dei medici di medicina generale. In questa direzione si è condiviso con l’Ats10 la costituzione di due tavoli di programmazione sociale per offrire risposte ai bisogni e alle esigenze di anziani e giovani. «Da questi serie di incontri si è rafforzata la convinzione di continuare a implementare un nuovo modello di welfare integrando sociale e sanità - sottolineano e concludono i sindacati territoriali- Questo impegno è dato dalla consapevolezza che la situazione demografica e reddituale richiede un rinnovato sforzo ed impegno per sostenere soprattutto le parti della popolazione più fragile e debole.»      
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12/02/2025 Scioperi contratto metalmeccanici: dal 10 al 21 febbraio nella provincia di Fermo
Scioperi metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil: prosegue la vertenza dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto con altre 8 ore di sciopero, articolate a partire dal 10 febbraio fino al 21 febbraio nella provincia di Fermo. Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato, a livello provinciale, 4 ore di sciopero il 14 febbraio e 4 ore il 21 febbraio. Oltre allo sciopero si continua con il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Prosegue dunque la mobilitazione per la conquista del contratto nazionale dei metalmeccanici con la trattativa ancora bloccata. «Anche i metalmeccanici del fermano non si fermeranno e garantiranno la massima partecipazione dei lavoratori affinché la mobilitazione sia efficace sotto tutti i punti di vista» dichiarano Fim Cisl, Fiom Cgil  e  Uilm Uil.
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12/02/2025 Aumento degli iscritti marchigiani alla CISL Ferracuti: “Confermata la fiducia crescente verso la nostra azione di rappresentanza “
Cresce il numero di marchigiani che scelgono di affidarsi alla CISL per la loro tutela e rappresentanza sindacale: con il 12% degli iscritti, sul totale della popolazione regionale, CISL Marche conquista il primato italiano tra le CISL regionali. E’ quanto emerge dalla lettura dei dati relativi al tesseramento,  chiuso al 31 dicembre scorso, con 156.681 tesserati CISL.  Rispetto al 2023 va evidenziato l’aumento di oltre 2000 iscritti tra i lavoratori e le lavoratrici, con punte evidenti nei settori del manifatturiero e dei servizi. Incrementi che segnalano un riconoscimento sempre più marcato dell'importanza della rappresentanza sindacale, soprattutto in contesti lavorativi complessi e diversificati. Rimane solida anche la base associativa tra i dipendenti del pubblico impiego, scuola e commercio. Per i pensionati il dato resta positivo, sebbene abbiano registrato una lieve diminuzione dovuta all'allungamento dell'età pensionabile e ai decessi. «Questi numeri confermano la fiducia crescente dei lavoratori e dei pensionati marchigiani verso la CISL grazie anche alla nostra presenza capillare sul territorio regionale. – commenta il Segretario generale della CISL Marche, Marco Ferracuti – Il nostro impegno costante è quello di garantire una rappresentanza forte e competente in grado di rispondere alle sfide del mercato del lavoro e di tutelare i diritti di tutti i nostri iscritti.» Un aspetto significativo è la composizione degli iscritti attivi, ossia coloro che lavorano nei vari settori sindacalizzati: nel 2024 oltre il 52% degli iscritti è composto da donne e il 47,7% da uomini, un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente che conferma comunque una distribuzione di genere sostanzialmente equilibrata all'interno dell'organizzazione. Inoltre, un dato interessante riguarda la provenienza degli iscritti: l'86% è nato in Italia, mentre il restante 14% è nato all'estero, evidenziando la diversità culturale presente tra gli aderenti alla CISL Marche. La CISL continua dunque a essere un punto di riferimento per il mondo del lavoro e per le categorie più vulnerabili, rafforzando il suo ruolo centrale nel panorama sindacale marchigiano.     Rassegna stampa online: https://www.cronacheancona.it/2025/02/12/cisl-cresce-il-numero-degli-iscritti-oltre-2mila-tessere-in-piu-in-un-anno-manifatturiero-e-servizi-i-settori-prevalenti/539126/ https://www.marchenotizie.info/82606/cresce-il-numero-di-marchigiani-che-scelgono-di-affidarsi-alla-cisl https://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/iscritti-in-crescita-per-la-cisl-marche-presenza-capillare-d047adb2 https://www.senigallianotizie.it/1327621993/cresce-il-numero-di-marchigiani-che-scelgono-di-affidarsi-alla-cisl https://www.cronachemaceratesi.it/2025/02/12/cisl-cresce-il-numero-degli-iscritti-oltre-2mila-tessere-in-piu-in-un-anno-manifatturiero-e-servizi-i-settori-prevalenti/1932742/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/marche-aumento-degli-iscritti-marchigiani-alla-cisl-ferracuti-confermata-la-fiducia-crescente-verso-la-nostra-azione-di-rappresentanza/ https://jant.it/tutte-le-notizie/attualita/66194-aumento-degli-iscritti-marchigiani-alla-cisl-ferracuti-confermata-la-fiducia-crescente-verso-la-nostra-azione-di-rappresentanza
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06/02/2025 Aeroporto Marche: sindacati preoccupati per stagione estiva, molti voli saranno cancellati
«Leggiamo, in questi giorni, il grande entusiasmo sul numero dei passeggeri dello scalo marchigiano da parte della Giunta regionale ma ci sono invece preoccupazioni per il futuro dell’infrastruttura». E’ quanto dichiarano Valeria Talevi di Filt Cgil,  Roberto Ascani di Fit Cisl e Emanuele Cingolani di Uil trasporti Marche . Lavoratori e sindacati sono preoccupati per l’andamento della stagione estiva. Da aprile, la compagnia aerea Volotea  dovrebbe eliminare  le tratte per Olbia, Cagliari, Palermo e Atene lasciando Catania e  Parigi;  Lufthansa non effettua  più il secondo volo per Monaco riducendo le frequenze e quindi i passeggeri.  La compagnia Easyjet non dovrebbe più effettuare il volo per Londra-Gatwick. Inoltre, i voli di continuità sono stati prorogati fino al 29 marzo con lo svolgimento della nuova gara di cui non si conosce l’esito. Date queste premesse, i sindacati hanno chiesto un ennesimo incontro all’amministratore delegato della società che gestisce il Sanzio per conoscere lo stato di avanzamento del piano industriale che prevede l’implementazione di attività come un’area destinata alla manutenzione delle aeromobili e  i voli del Cnr: tutte risorse che dovevano arrivare dal Governo. Ma, ad oggi, non ci sono state risposte. Per questo motivo, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti sollecitano oggi un incontro con la Regione per chiarire la situazione che si sta delineando all’interno dello scalo marchigiano.    
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06/02/2025 Dati INAIL Marche 2024: segnali positivi, ma servono azioni concrete. CISL propone tavolo tecnico con Regione e INAIL e punta sul coinvolgimento delle scuole
Il report INAIL 2024 evidenzia segnali contrastanti in materia di infortuni e malattie professionali nella regione Marche. Se da un lato si registra un calo degli infortuni del 1,4% rispetto al 2023 (passando da 16.918 a 16.676 episodi), in controtendenza rispetto alla media nazionale che segna un incremento dello 0,7%, dall'altro emerge un dato preoccupante: l'aumento significativo delle malattie professionali (+14,1%), con le denunce che passano da 6.771 nel 2023 a 7.725 nel 2024. «È sicuramente positivo il calo degli infortuni sul lavoro, anche se la Provincia di Fermo si distingue per una tendenza opposta rispetto alle altre aree. Tuttavia, il forte incremento delle denunce per malattie professionali ci impone una riflessione seria e urgente. – sottolinea Luca Talevi, Segretario regionale CISL Marche - Occorre lavorare su condizioni di lavoro che riducano questi rischi.» Sul fronte delle malattie professionali, preoccupano in particolare i tumori (+21,2%), le patologie del sistema nervoso (+15%) e quelle dell'orecchio (+23,1%). «Questi dati – prosegue Luca Talevi -  indicano una maggiore consapevolezza tra i lavoratori sui rischi professionali, ma devono spingerci a intervenire per eliminare le cause che portano a tali patologie. La conoscenza è una base fondamentale, ma non basta: serve prevenzione concreta.» Positivo il calo delle morti sul lavoro, che scendono del 31,8%. Tuttavia, il bilancio rimane tragico con 15 decessi registrati nel 2024, a cui si aggiungono sette incidenti mortali avvenuti in itinere (+16,7%). Per affrontare queste criticità «chiediamo  alla Regione la convocazione di un tavolo tecnico con la partecipazione delle parti sociali e dell'INAIL, finalizzato a programmare e condividere azioni strutturali. – rilancia Marco Ferracuti, Segretario Generale CISL Marche -  Fondamentale sarà inoltre investire sulla formazione nelle scuole, alla luce dell'estensione della tutela INAIL agli studenti confermata anche per l'anno scolastico 2024/2025.» «La verifica degli adempimenti formativi è doverosa, ma dobbiamo puntare a strumenti informativi che estendano al massimo la conoscenza tra lavoratori e studenti» -  sottolinea Talevi. «Ogni euro investito in sicurezza non è una spesa, ma un investimento che porta valore a tutta la comunità. – conclude Ferracuti - Come CISL Marche ci faremo promotori dell'attivazione di un sistema condiviso con Enti Pubblici e Parti Sociali per fare della prevenzione un patrimonio comune in ogni luogo di lavoro.»   Rassegna stampa: https://www.rivieraoggi.it/2025/02/06/409438/dati-inail-marche-2024-cisl-segnali-positivi-ma-servono-azioni-concrete/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/marche-dati-inail-2024-segnali-positivi-ma-servono-azioni-concrete-cisl-propone-tavolo-tecnico-con-regione-e-inail-e-punta-sul-coinvolgimento-delle-scuole/ https://www.ansa.it/marche/notizie/2025/02/06/nelle-marche-13-infortuni-sul-lavoro-ma-141-di-malattie_ec9c25e3-6309-439a-9533-9bc884f1b3ae.html https://www.centropagina.it/macerata/dati-inail-marche-2024-cisl-segnali-positivi-servono-azioni-concrete/ https://www.cronachemaceratesi.it/2025/02/06/infortuni-sul-lavoro-chiediamo-alla-regione-listituzione-di-un-tavolo-tecnico/1931309/ https://www.cronacheancona.it/2025/02/06/infortuni-sul-lavoro-chiediamo-alla-regione-listituzione-di-un-tavolo-tecnico/538358/
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05/02/2025 Beko disponibilità per nuovo piano industriale Sindacati in assemblea il 7 Febbraio
«La disponibilità di Beko il 30 gennaio al MIMIT a iniziare un confronto su un nuovo piano industriale incrementato a 300 milioni di euro per gli investimenti, senza aprire la paventata procedura di chiusura dei siti e di licenziamento dei lavoratori, costituisce il presupposto minimo per iniziare una trattativa. Tuttavia le disponibilità aziendali sono ancora estremamente generiche e da analizzare.» scrivono in una nota stampa Fim Fiom Uilm Ancona. Venerdì 7 febbraio presso lo stabilimento  produttivo di Melano e le sedi Impiegatizie di Fabriano della Beko si svolgeranno le assemblee sindacali per esporre i contenuti dell’ultimo incontro al Mimit presieduto dal Ministro Urso e in prospettiva del prossimo incontro previsto per il 10 febbraio. All’assemblea oltre alla partecipazione delle RSU e Segretari della Fiom Cgil Pierpaolo Pullini, della Fim Cisl Giampiero Santoni e della Uilm Uil Isabella Gentilucci, sarà presente il Segretario Massimiliano Nobis della Segreteria Nazionale della Fim Cisl con delega settore elettrodomestico.        
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05/02/2025 Ricostruzione post sisma: a rischio le stabilizzazioni e i tempi determinati CISL FP scrive alla politica nazionale e regionale
La CISL FP Marche, attraverso una nota firmata dal Reggente regionale della categoria Funzione Pubblica, Luca Talevi e dal Responsabile del Dipartimento Funzioni Locali Alessandro Moretti, ha avanzato richieste precise alla politica regionale e nazionale in merito alla gestione del personale impiegato nella ricostruzione post-sisma 2016.  A seguito dell'analisi della manovra finanziaria per il 2025 e della circolare del Commissario alla Ricostruzione, il sindacato ha sottolineato la necessità di un intervento mirato nella conversione del Decreto Milleproroghe. L’obiettivo è ottenere il trasferimento di risorse economiche indispensabili per stabilizzare le figure professionali attualmente assunte a tempo determinato presso gli uffici della ricostruzione degli Enti Locali.  «È fondamentale – affermano Talevi e Moretti – garantire la stabilizzazione dei lavoratori che hanno maturato almeno 36 mesi di anzianità, prevedendo una deroga agli attuali vincoli assunzionali. Questo è essenziale per permettere ai Comuni e alle Province di completare la ricostruzione e sostenere la rigenerazione sociale e urbana delle aree colpite dal sisma, evitando lo spopolamento delle zone montane e collinari» La CISL FP Marche ha inoltre richiesto il proseguimento del finanziamento governativo per il personale ancora assunto a tempo determinato. «I bilanci degli Enti Locali – sottolineano Talevi e Moretti – non sarebbero in grado di sostenere autonomamente i costi tabellari e gli oneri riflessi derivanti da queste assunzioni, che restano indispensabili per la gestione della ricostruzione.» Il sindacato ha espresso preoccupazione per le ripercussioni negative generate dalla situazione di stallo nel tavolo di negoziazione per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024, bloccato dall'indisponibilità alla firma di altre organizzazioni sindacali.  «Continueremo a essere presenti sul territorio, ascoltando le istanze dei lavoratori grazie anche alle nostre RSU, che consideriamo vere e proprie sentinelle nelle amministrazioni locali. Ci prepariamo con determinazione al loro rinnovo previsto per il prossimo mese di aprile.» hanno concluso Talevi e Moretti.  La CISL FP Marche ribadisce il suo impegno nel garantire condizioni di lavoro dignitose e una gestione efficace del personale pubblico coinvolto nel complesso processo di ricostruzione post-sisma.     
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03/02/2025 "LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO" 3-4 febbraio volantinaggio Stazione di Ancona
Lunedì 3 e martedì 4 febbraio, dalle ore 7:00 alle ore 10:00, presso il primo binario della Stazione di Ancona volantinaggio, promosso e organizzato dai sindacati del settore ferroviario, per sensibilizzare i viaggiatori, contro le aggressioni al personale che lavora in treno o in stazione. L'iniziativa, che rientra nella campagna nazionale "LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO", mira a informare i passeggeri sulle difficoltà e i rischi affrontati quotidianamente da capitreno e operatori di stazione. Nel corso del 2024 si sono registrati oltre 800 episodi di violenza ai danni del personale ferroviario, tra aggressioni fisiche, minacce e insulti. «Il personale viaggiante garantisce viaggi in sicurezza e tranquillità, anche in condizioni di lavoro difficili, ma troppo spesso subisce episodi inaccettabili di violenza - sottolinea Daniela Rossi, Segretaria generale FIT CISL Marche - Abbiamo chiesto interventi concreti alle istituzioni, come l’installazione di tornelli, il potenziamento dei presidi di polizia ferroviaria e l’inasprimento delle pene per chi commette reati a bordo treno. A nostro avviso anche per tali aggressioni serve il “daspo urbano” come previsto per i tifosi. Tuttavia, la situazione rimane ancora molto critica e la situazione sembra peggiorare.» Come segno di protesta, fino al 4 febbraio il personale ferroviario indosserà una spilla personalizzata con il logo "LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO". I sindacati invitano i passeggeri a unirsi simbolicamente a questa battaglia, diffondendo l'appello sui social media e denunciando qualsiasi comportamento violento sui treni e nelle stazioni. «Ogni episodio di violenza ci indigna al momento ma poi tutto passa fino all’aggressione successiva: non possiamo permetterci che il tema diventi una notizia che non fa più notizia perché è diventata all’ordine del giorno, pertanto ogni gesto di solidarietà può fare la differenza - conclude Daniela Rossi - Solo con il rispetto reciproco possiamo rendere il viaggio più sicuro per tutti.» La manifestazione rappresenta un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema sociale sempre più rilevante e per sollecitare interventi urgenti da parte delle istituzioni.
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30/01/2025 Aumento rette nelle Residenze Protette SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil:" Regione e Aziende Sanitarie intervengano a tutela degli anziani più poveri"
L’articolo apparso di recente sull’aumento delle rette da parte delle case di riposo di Osimo, dà modo di tornare su di un argomento che sta particolarmente a cuore a queste OO.SS., che da tempo stanno incalzando la Regione Marche ad assumere decisioni certe, sulla organizzazione e gestione delle strutture residenziali nella nostra regione, con particolare riferimento a quelle definite Residenze protette e Case di Riposo che ospitano anziani sia autosufficienti che non. La carenza di una metodologia definita di rilevazione del fabbisogno di posti relativi a questo servizio indispensabile per chi purtroppo non ha più la possibilità di invecchiare nella propria casa né di essere confortato dai propri cari, ha prodotto da sempre una iniqua distribuzione territoriale delle strutture e della loro capacità di ricevere ospiti, sull’intero territorio regionale, sia in termini di autorizzazione, che di accreditamento e convenzionamento.     Vale la pena ricordare che l’inserimento di un anziano non autosufficiente in una residenza è un LEA (Livello Essenziale di Assistenza) e che Il decreto sui LEA è molto chiaro: la retta è costituita da due voci, il 50 % quota sanitaria a carico del Servizio Sanitario Regionale, il 50% a carico dell’ospite, e/o comune ma così non è nelle Marche Purtroppo il costo dell’assistenza è rimasto fermo per anni a 67,02 € per anziani non autosufficienti e 90 € per le demenze, assolutamente insufficienti a coprire i costi reali dell’assistenza sia sul versante quantitativo che qualitativo. Anche l’aumento della quota sanitaria deliberato dal 1° gennaio 2023 non è stato considerato sufficiente dagli Enti gestori pubblici e privati che continuano ad aumentare le rette a carico degli utenti. Inoltre nelle Marche gli utenti non hanno mai pagato il 50 % del costo complessivo ma molto di più. Nelle Marche le convenzioni che l’Azienda sanitaria stipula con gli Enti gestori prevede una quota aggiuntiva a carico degli utenti, che non si riferisce solo al pagamento di prestazioni a domanda individuale (il parrucchiere, il podologo…), ma anche a voci generiche come manutenzione del giardino, climatizzazione, certificazione ISO di qualità, e il minutaggio aggiuntivo di infermieri ed operatrici sociosanitarie. Il continuo rincaro delle rette previsto dagli enti gestori non può assolutamente conciliarsi con l’entità degli importi delle pensioni erogate nelle Marche, che considerando anche le prestazioni assistenziali si assesta su una cifra media lorda di 956 € mensili. In diverse situazioni le “prestazioni aggiuntive” determinano un costo che supera la metà della retta pagata dall’ospite. Le AST e gli Enti Gestori hanno firmato le convenzioni (un contratto) che regola anche il dovuto da parte dell’utente che sottoscrive la convenzione stessa. È evidente che gli aumenti decisi da diversi Gestori significa il non rispetto dei termini e i modi previsti dalla Convenzione. Le Aziende Sanitarie Territoriali sono parte in causa e devono agire, perché venga rispettato quanto pattuito, senza escludere la possibilità della risoluzione della convenzione stessa. Ma chiamata in causa è anche la Regione che deve definire il costo reale dell’assistenza e limitare le quote aggiuntive alle richieste a domanda individuale degli ospiti. Alla Regione abbiamo più volte proposto che il Fondo di solidarietà previsto per disabili e psichiatrici fosse utilizzato, adeguatamente finanziato, anche per gli anziani non autosufficienti. Questo non è avvenuto, ma nella legge di bilancio regionale sono previste risorse economiche per sostenere le rette nelle residenze per anziani (4 milioni di € nel triennio 2025-27). Pur rappresentando un segnale di attenzione a questo tema, tali risorse sono assolutamente insufficienti e sulla modalità di utilizzo chiediamo un confronto allargandolo a rutto il tema della residenzialità (fabbisogno, tariffe…) che si colleghi direttamente con l’attenzione alla casa come primo luogo di cura. Importante inoltre per SPI FNP e UILP è avviare quanto prima tutte le iniziative utili a promuovere l’invecchiamento attivo della popolazione anziana marchigiana, proprio per prevenire la non autosufficienza e ridurre l’impatto che questa produce nei suoi confronti. Allo stesso tempo chiediamo alla Regione un’attenzione particolare alle condizioni di lavoro degli operatori impiegati nelle strutture socio sanitarie regionali, anche nell’ottica di garantire la massima qualità possibile dei servizi.
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25/01/2025 ′Sostenibilità è Responsabilità′ Ferracuti: “Aprire un confronto sul termovalorizzatore"
“Sostenibilità è responsabilità” è stato il tema discusso oggi, nella sala riunioni dell’Istituto Panzini di Senigallia (AN), nel corso del convegno promosso da Cisl Marche.  Ad aprire i lavori il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti: «Una giornata di formazione, quella di oggi, che ci accompagnerà al nostro congresso di maggio. Costruiamo una piattaforma condivisa dei temi che porteremo al congresso: come Cisl siamo partigiani, parteggiamo per le Marche senza se e senza ma, per costruire insieme una regione ricca che torni ad essere sviluppata e non più in transizione. Siamo sul pezzo, al lavoro e senza condizionamenti ideologici, capaci di fare quelle proposte magari scomode ma necessarie per far tornare le Marche ad essere competitive e a costruire un nuovo modello di sviluppo. Le criticità finora emerse ci impongono cambiamenti da fare nel rispetto degli altri, più i tavoli si allargano e meglio facciamo. Non a caso per parlare di cambiamenti climatici, siamo a Senigallia, in un territorio fragile: non si risolvono i problemi in un pomeriggio ma faremo delle riflessioni utili al dibattito e alla costruzione di una piattaforma comune. Osservo anche che come Cisl abbiamo posto tra i primi il tema del termovalorizzatore, siamo virtuosi con la raccolta differenziata ma indietro nell’impiantistica». Francesco Corvaro, docente della Politecnica delle Marche, è l’inviato del Governo per il cambiamento climatico: «Le persone sono bombardate da informazioni ma non hanno idea di cosa sia il cambiamento climatico. Non saremo noi a salvare la natura ma dobbiamo comunque preoccuparci di cosa avverrà. Il problema non è la natura, ma l’uomo. Non è solo un fatto di temperatura, questa tendenza porterà nel mondo alla formazione di zone poco ospitali per l’uomo. Non solo futuro sostenibile ma anche il presente deve essere sostenibile socialmente ed economicamente, altrimenti è come dire che l’intervento è riuscito ma il paziente è morto. Nel campo climatico non ci sono confini, bisogna parlare con tutti». Chicco Testa, presidente di AssoAmbiente: «Effetto serra, riscaldamento globale: se ne parla dal 1990. Da allora abbiamo immesso in atmosfera una quantità di inquinanti pari a totale dei secoli precedenti. La realtà è diversa dalla narrazione. Abbiamo bisogno delle tecnologie, anche nucleari». Il tema dei rifiuti nelle Marche nella riflessione di Testa: «La raccolta differenziata è molto alta, il dato importante è quello del riciclaggio che è poco più del 50%. L’Europa dice che bisogna riciclare il 65%, contenere la discarica sotto il 10% e portare il resto al termovalorizzatore Poi avete una Tari bassa rispetto al resto d’Italia ma solo perchè tanti rifiuti finiscono in discarica. Oggi ci sono le tecnologie per trasformare veramente i rifiuti in risorsa, produrre calore e energia elettrica».  Atteso l’intervento del governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli che non ha deluso le aspettative: «Ci vuole un approccio sistemico a questi temi. Viviamo in un territorio che va governato e ogni intervento incide. Stiamo affrontando la questione dei rifiuti. Il piano prevede la realizzazione di tecnologie necessarie a centrare l’obiettivo del massimo 10% in discarica. Siamo l’unica Regione con la Sicilia a non avere ancora un termovalorizzatore, è un obbligo che non possiamo evitare. Dobbiamo garantire sviluppo e sicurezza, non ci sono ipotesi di localizzazione in campo per le nuove tecnologie, il modello di riferimento è quello pubblico che nelle Marche può contare su  vere eccellenze. Nulla contro i privati, ma preferisco il pubblico. Abbiamo un paesaggio raccontato da Leopardi e dipinto da Raffello: dobbiamo salvaguardarlo». A chiudere la giornata firmata Cisl Marche la relazione di Giorgio Graziani, segretario nazionale Cisl: «In un Paese dove è più facile in un percorso emergenziale portare un rigassificatore invece di un parco eolico, significa che non abbiamo solo un problema tecnologico ma anche politico e culturale.  La responsabilità è costruire sostenibilità vera, fare quello che serve in una giusta transizione. La sostenibilità ambientale deve essere anche sociale: a noi tocca mettere in campo quelle scelte che permettano che nessuno possa essere lasciato solo, indietro»   Rassegna stampa: https://www.viveresenigallia.it/2025/01/27/cisl-sostenibilit-responsabilit-ferracuti-aprire-un-confronto-sul-termovalorizzatore/11835 https://www.cronachemaceratesi.it/2025/01/25/acquaroli-il-termovalorizzatore-un-obbligo-che-non-possiamo-evitare-la-cisl-apre-al-confronto/1928013/  
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24/01/2025 Fit CISL Marche: "Raccolta porta a porta un modello di raccolta da superare"
«Come Fit CISL Marche siamo arrivati alla conclusione che il porta a porta a sacchetto sia un modello di raccolta da superare: il futuro è rappresentato dai cassonetti intelligenti e dalla raccolta stradale di prossimità. - scrivono in una nota stampa Claudio Giuliani e Roberto Ascani della Fit CISL Marche - La raccolta domiciliare con il sacco infatti porta con sé diverse criticità legate soprattutto al decoro urbano: presenza dei sacchi per molte ore in strada, sacchi alla mercè delle intemperie e degli animali, difficoltà legate al loro reperimento. Il porta a porta inoltre limita molto la libertà dei cittadini nel conferimento dei rifiuti, con giorni e orari rigidi da rispettare. Ultima considerazione, ma non meno importante, i costi: questo sistema comporta costi molti alti per l'azienda che ricadono poi sulla tariffa che i cittadini sono tenuti a pagare.» «I tempi sono cambiati e sono maturi per puntare decisi verso un nuovo modello di raccolta: quello dei cassonetti ad accesso controllato ovvero la raccolta stradale di prossimità. E’ necessario un “cambio di rotta” che consenta una "tracciabilità del rifiuto "che rappresenta la condizione necessaria per l'introduzione del tributo puntuale: pagare per quel che realmente si produce, e si differenzia. - proseguono -È questa la vera sfida: aumentare la raccolta differenziata, migliorarne la qualità, diminuire i costi e premiare chi la fa bene. E non solo. Serve, inoltre e soprattutto, fare il punto tra risultati raggiunti e obiettivi dettati da normative regionali (leggasi Piano Regionale dei Rifiuti) ed europee, sul corretto bilanciamento tra qualità della vita degli operatori e sostenibilità ambientale. L’evoluzione del sistema di raccolta rifiuti (anche legislativa) da più di un quarto di secolo dall’emanazione del decreto Ronchi è stata finalizzata a porre l’attenzione, in particolare, sulla raccolta porta a porta.» Oggi per la Fit CISL Marche è importante porre l’accento sulla necessità di adeguare le modalità di raccolta porta a porta inserendo nuove tecnologie che permettano di consolidare i successi ottenuti in questi anni in tema di percentuali di raccolta differenziata, e soprattutto di riduzione del rifiuto conferito a discarica, salvaguardando però la salute dei lavoratori messa a forte rischio dalle modalità operative dell’attuale raccolta. Su questo tema come Fit Cisl Marche «abbiamo presentato uno studio realizzato in collaborazione con Università Politecnica delle Marche (Univpm) che ha messo a confronto i dati raccolti nella azienda Cosmari che opera nella raccolta rifiuti. Il quadro emerso ha confermato la relazione diretta tra raccolta porta a porta e patologie posturali lamentate dai lavoratori oltre all’aumento di richieste di malattie professionali tali da rendere preoccupante l’attuale situazione.» Inoltre, è fondamentatale promuovere l’idea di unire le forze dei vari bacini per realizzare impianti utili a tutto il territorio regionale, mettendo a fattor comune le risorse che ogni bacino possiede. Da qui la necessità, per la Fit CISL Marche, di un cambio di passo. «Esistono metodi di raccolta domiciliare che, a fronte di adeguati investimenti, consentono di conciliare entrambe le esigenze. Alla Regione abbiamo ribadito la necessità di proseguire nel confronto, creando un tavolo di lavoro comune che consenta di sviscerare il tema in ogni sua forma, tecnica sociale ed economica, fino a trovare una soluzione condivisa. Ovvio che ciò obbliga, già da oggi, a guardare avanti nella Programmazione del Piano regionale dei Rifiuti, impiegando le attuali risorse economiche disponibili in investimenti che mirino ad abbandonare gradualmente ma decisamente il porta a porta svolto in maniera tradizionale. Ovviamente è urgente che anche i prossimi affidamenti pluriennali del servizio di gestione dei rifiuti nei bacini provinciali della regione, che sono in fase di aggiudicazione o in proroga debbano guardare al futuro - concludono -  declinino i piani d'ambito traguardati alle modalità di raccolta»
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20/01/2025 "SOSTENIBILITÀ È RESPONSABILITÀ" Ambiente, energia e servizi pubblici nel futuro delle Marche
Seminario "Sostenibilità è Responsabilità", promosso e organizzato da CISL Marche, a Senigallia, (AN) il 24 gennaio 2025 a partire dalle ore 15,00 presso l'IIS Alfredo Panzini, in via Capanna 62. L’incontro rappresenta un'importante occasione di confronto sulle tematiche ambientali, energetiche e dei servizi pubblici con il contributo di esperti, rappresentanti istituzionali e sindacali. L'appuntamento focalizzerà l'attenzione sul legame tra sostenibilità, responsabilità e sviluppo, declinando tali concetti nel contesto delle sfide ambientali, energetiche e dei servizi pubblici. La situazione nelle Marche richiede interventi concreti e tempestivi sia in merito al  consumo di energia da fonti rinnovabili, che risulta inferiore alla media nazionale, ma anche rispetto alla gestione del Trasporto Pubblico Locale e dei rifiuti, che vede un utilizzo ridotto del TPL da parte dei marchigiani e un tasso di smaltimento in discarica che sfiora il 50%. «Come Cisl Marche vogliamo affrontare queste problematiche con un approccio pragmatico, responsabile e guidato da un forte senso etico, contribuendo al dibattito sulla transizione ecologica.» sottolinea il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti che introdurrà e coordinerà i lavori. Ai lavori interverranno Francesco Corvaro, professore associato presso UNIVPM ed inviato speciale del Governo italiano per il cambiamento climatico, e Chicco Testa, Presidente AssoAmbiente. Porterà il suo contributo sulle politiche regionali in materia di ambiente, energia e servizi pubblici il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Concluderà Giorgio Graziani, Segretario Nazionale Cisl, approfondendo il ruolo della Cisl nella promozione di sostenibilità e responsabilità.
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15/01/2025 Al via il Laboratorio Anteas di Training della Memoria a Jesi: un’opportunità per allenare la mente e condividere storie di vita
A partire dal 17 gennaio 2025, presso Palazzo Bisaccioni (Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi), prenderà il via il Laboratorio di Training della Memoria, un percorso pensato per persone over 55 che desiderano mantenere la mente attiva, stimolare la memoria e vivere momenti di relazione significativa. Promosso da ANTEAS Marche APS – Area di Jesi, il laboratorio si terrà con cadenza quindicinale ogni venerdì dalle 9.30 alle 11.30. Guidato dalla psicologa Dott.ssa Margherita Osimani, questo spazio si propone di unire esercizi e tecniche specifiche per il potenziamento della memoria alla narrazione e alla condivisione di storie di vita, esperienze e ricordi. “Ricordare, per condividere” è il filo conduttore di questo percorso, che mira non solo a migliorare le abilità cognitive ma anche a favorire la socializzazione e il rafforzamento dei legami comunitari, in un ambiente accogliente e stimolante. Le attività proposte  aiuteranno ad allenare la mente, condividere esperienze e favorire la socializzazione. Informazioni e iscrizioni: Per partecipare è necessario prenotarsi al numero 366 5015239. I posti sono limitati per garantire un ambiente raccolto e favorevole alla partecipazione di tutti.
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13/01/2025 CISL Marche: "Necessario un incontro urgente sulla questione dei nuovi corsi di Medicina a Fano, Ascoli e Macerata"
La CISL Marche esprime la necessità di aprire con urgenza un tavolo di confronto con la Regione Marche, l'Università Politecnica delle Marche e successivamente con la Link University in merito ai nuovi corsi di laurea in Medicina e chirurgia che l'Ateneo privato di Roma intende attivare a Fano, Ascoli Piceno e Macerata. «La proposta di espandere l’offerta formativa attraverso la creazione di nuovi corsi rappresenta senza dubbio un'importante opportunità per il territorio e per i giovani marchigiani e di tutto il centro Italia. Tuttavia è indispensabile un approfondimento sulla questione - sottolineano Marco Ferracuti, Segretario Generale della CISL Marche e Selena Soleggiati, Segretaria regionale CISL Marche - in quanto emergono diverse criticità che non possono essere trascurate, come ad esempio il rischio di costi elevati e disparità oltre a generare conseguenze rilevanti sull’offerta formativa delle università pubbliche. È fondamentale verificare che l’apertura di questi corsi avvenga nel rispetto di standard qualitativi adeguati e senza compromettere l’equilibrio del sistema universitario regionale.» Per queste ragioni, la CISL Marche richiede un confronto immediato e approfondito con tutti i soggetti coinvolti per chiarire i termini del progetto, valutarne gli impatti economici, sociali e formativi, e garantire che ogni scelta sia orientata al bene comune e al futuro dei giovani marchigiani.
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13/01/2025 Sciopero metalmeccanici Fim Fiom Uilm presidi in tutte le Marche
Oltre l'80% l'adesione allo sciopero generale dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm di otto ore che si è svolto nella giornata di oggi. Nelle Marche, ci sono stati vari presidi in tutte le province: ad Ancona, davanti a Fincantieri, dalle ore 9,00 fino alle 10,30, a Melano, davanti alla Beko, dalle ore 5,30 alle ore 11,00 a Pesaro, davanti alla Rivacold (Vallefoglia) dalle ore 9,30 alle ore 12,00 a Macerata, davanti alla sede di Confindustria, dalle ore 10,00 fino alle ore 12,00 per Fermo e Ascoli Piceno il presidio si terrà davanti alla sede della Beko di Comunanza, dalle ore 9,30 alle ore 11,30. Inoltre, in tutti gli stabilimenti metalmeccanici della regione ci sono stati  volantinaggi, con momenti di sensibilizzazione. Lo sciopero è stato proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. Dopo sei mesi di confronto, Federmeccanica ha rigettato la piattaforma presentata dai sindacati; rifiutata, tra l’altro, la richiesta di aumento salariale di 280 euro e la riduzione di orario di lavoro. Inoltre, nessuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari e nessuna garanzia economica e occupazionale per i lavoratori nel caso di cambio di appalto. Si tratta di uno sciopero molto importante per le Marche dove i metalmeccanici sono numerosi: i dipendenti privati in meccanica/metallurgia sono 64.697. «Qualora le trattative non si riapriranno – dichiarano i tre segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm, Masci, Galassi e Gentilucci - le iniziative di lotta proseguiranno ad oltranza fino alla riconquista del tavolo di trattativa al fine di rinnovare un giusto ed equo contratto nazionale». I lavoratori della Beko di Fabriano, con presidio davanti allo stabilimento di Melano,  hanno manifestato per dare ancora più risonanza alla propria vertenza, che ad oggi non vede la convocazione al Mimit preannunciata nell’ultimo incontro di dicembre. Una partita che preoccupa circa 400 famiglie con i due siti che vivono nell’incertezza destata dalle intenzioni manifestate dall’azienda. Un periodo decisamente nero per l’industria fabrianese appena segnata dalla vicenda della Cartiera Giano ed una ulteriore perdita porterebbe ad una irreversibile e definitiva desertificazione di un intero territorio, già martoriato da anni di crisi.        
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07/01/2025 Elezioni RSU pubblico impiego 2025 circa 38.000 lavoratori pubblici marchigiani al voto dal 14 al 16 aprile 2025. Al via le assemblee CISL FP in tutti i luoghi di lavoro
Dal 14 al 16 aprile 2025 in tutti i luoghi pubblici di lavoro si rinnoveranno le Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie) . Al voto circa 38.000 lavoratori pubblici marchigiani: la metà dei quali operanti nella sanità pubblica, oltre 12.000 dalle funzioni locali, 2800 circa dagli uffici ministeriali, quasi 1400  dalle agenzie fiscali ed intorno ai  1200 dagli enti pubblici non economici . Obiettivo della Cisl Fp superare i mille candidati della Elezione Rsu 2022 che contribuirono in maniera incisiva   alla forte affermazione regionale della Cisl Fp Marche. Si vota infatti con sistema proporzionale con preferenza. Nelle Elezioni Rsu 2022 votò circa l'80% degli aventi diritto al voto ed oltre il 75% dei consensi andò alle liste dei sindacati confederali. Obiettivo della Cisl mantenere una elevata partecipazione al voto in una ottica di massimo coinvolgimento dei lavoratori alla elezione di coloro che dovranno elaborare i contratti decentrati in ogni ente. Dall'8 gennaio si terranno in tutti i luoghi di lavoro assemblee per coinvolgere i lavoratori nella fase preparatoria delle liste al fine di avere la massima rappresentanza di tutte le professionalità presenti all'interno dei luoghi pubblici di lavoro. Particolarmente coinvolti saranno i quasi 7400 iscritti della Cisl Fp Marche, in aumento del 2% rispetto al 2023 e di quasi il 4% rispetto al 2022. Tra le azioni che saranno condivise con i lavoratori la richiesta del rapido avvio in ogni realtà del Servizio Sanitario Regionale del confronto con i sindacati sugli Atti di Organizzazione, elemento imprescindibile per la effettiva operatività delle Ast ed Aziende Ospedaliere, in una vera ottica di trasparenza e partecipazione. Al centro dell'azione sindacale il tema delle dotazioni organiche ed assunzioni di infermieri, oos, operatori tecnici oltre che la definizione dei percorsi di stabilizzazione in una ottica di superamento del precariato. Contestualmente proseguirà l'azione della Cisl Fp per il rinnovo  del CCNL Sanita e Funzioni Locali 2022/2024 e l'illustrazione ed attuazione in ogni realtà dei recenti contenuti del nuovo CCNL Funzioni Centrali. Obiettivo:  il massimo confronto con le parti datoriali per la definizione di contratti aziendali in grado di valorizzare il lavoro quotidianamente espletato a favore dei cittadini
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30/12/2024 Dimensionamento scolastico CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola all’Assessore Regionale Biondi:"A pagarne le conseguenze le scuole dei comuni più disagiati. Si poteva e si doveva fare diversamente"
CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola all’Assessore Regionale Biondi: «Il dimensionamento scolastico non riguarda solo la presenza dei Dirigenti Scolastici. Significa tagliare intere istituzioni scolastiche e, anche quest’anno, a pagarne le conseguenze le scuole dei comuni più disagiati. Si poteva e si doveva fare diversamente.» «Respingiamo con forza le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Biondi sul dimensionamento scolastico per l’anno 2025/26. Il dimensionamento scolastico era previsto dagli accordi tra il governo Draghi e l’Unione Europea, eppure l’attuale governo avrebbe potuto evitare i tagli investendo più risorse nella scuola pubblica, invece, ha deciso di fare cassa sull’istruzione.  - sottolineano CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola - Ricordiamo però che gli indirizzi nazionali non fissano più come predittivo il criterio numerico dei 900 alunni indicando la quota complessiva delle autonomie scolastiche per ogni regione, che quindi si assume la responsabilità delle scelte sugli accorpamenti.» «Il dimensionamento scolastico non riguarda solo i dirigenti scolastici. Sebbene accorpare istituti non significhi sopprimere plessi, si vengono a unire più istituti, quindi in ultima analisi si parla di tagli di intere istituzioni scolastiche. Giustificare gli accorpamenti dicendo che non si chiudono i plessi è inaccettabile: chi conosce la scuola, sa bene che ci saranno ricadute sul personale, ma soprattutto che gestire Istituti comprensivi con decine di plessi sparsi in aree interne, come previsto nella provincia di Pesaro,  equivale a pregiudicare la loro funzionalità e quindi il servizio alla comunità.  - proseguono i sindacati - Le Province si sono mosse sulla base delle linee guida emanate dalla Regione Marche di cui più volte abbiamo denunciato la genericità e per il secondo anno la Regione affronta il dimensionamento in maniera tardiva e in modo non condiviso al tavolo interistituzionale come più volte ribadito. » Ma su una cosa le Linee guida davano indicazioni precise, peraltro su indicazione delle stesse organizzazioni sindacali: tutelare gli Istituti delle aree interne e valutare la costituzione di poli d’istruzione superiore in relazione a una coerente offerta formativa, che nelle aree urbane può essere razionalizzata. «Quindi l’Assessore all’Istruzione sa bene che i Sindacati hanno sempre sollecitato un’analisi condivisa del territorio su scala regionale insieme alle stesse Province. Istanza appunto disattesa. - affermano CGIL CISL UIL -  Quando l’Assessore annovera l’IC Caldarola tra le scuole a reggenza, occorre sottolineare che ciò non è avvenuto per carenza di alunni. Allora quali i criteri in base ai quali alcune scuole sono “salve” ed altre no? E’ evidente che la Regione non abbia mai tenuto conto delle richieste poste dalle organizzazioni sindacali, visto che la proposta non risponde a quella programmazione di respiro auspicata. » «Questo dimensionamento scolastico, così come ipotizzato, è sbagliato. Non è stata colta l’opportunità di una riorganizzazione del sistema dell’istruzione (questo era l’obiettivo del PNRR), non produce una riduzione degli alunni per classe ma si traduce in un mero taglio a spese del personale delle scuole nonché delle studentesse e degli studenti, senza una programmazione efficace dell’offerta formativa.  - denunciano i sindacati - Abbiamo ampiamente motivato nei vari incontri la necessità di salvaguardare e rilanciare le aree interne, facendo crescere un sistema culturale e socio-economico aperto senza produrre ulteriormente chiusura e isolamento di territori già in sofferenza. Ecco perché ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà a questo dimensionamento scolastico e alla modalità con cui continua ad essere affrontato questo tema da parte della Regione ai danni proprio di quei territori con il più altro grado di complessità dei bisogni. - concludono -  La valorizzazione delle aree interne dovrebbe partire dal non tagliare e penalizzare uno degli elementi di maggiore aggregazione comunitaria e sociale, quale è la scuola.»
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23/12/2024 Montemarciano: aumentano le tariffe senza nessun coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali
«Come sindacati confederali territoriali dobbiamo evidenziare che nonostante diverse richieste di incontro sul bilancio di previsione 2025 inviate al  comune di Montemarciano, non vi è stato alcun cenno di riscontro da parte dell’ ente. - scrivono in una nota CGIL CISL UIL  - A fronte di questa  mancata attenzione al confronto, dobbiamo porre in evidenza l’aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale, in particolare quelli relativi all’ asilo nido, alla refezione scolastica e alla casa di riposo,  di cui abbiamo avuto notizia solo a mezzo stampa, e su cui avremmo voluto e potuto confrontarci per valutare le soluzioni più idonee, sempre nella logica di garantire la massima equità sociale come in genere avviene con gli altri comuni dell’ Ambito Sociale 12.» «Chiediamo alla nuova amministrazione di Montemarciano di  riprendere e consolidare la pratica del confronto con le parti sociali - rilanciano e concludono - che in tale territorio ha sempre costituito un elemento di coesione della comunità, e che rappresenta un valore aggiunto nell’ amministrazione delle risorse pubbliche.»
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23/12/2024 Aggressioni a medici ed infermieri: CISL FP Marche:” Serve un tavolo regionale urgente con assessore, dirigenti servizio salute marche a tutela dei professionisti della salute”
Il persistere anche nelle Marche di aggressioni a personale medico, infermieristico ed oos, impone soluzioni condivise e capillari all'interno di ogni Azienda del SSR al fine di far operare in sicurezza i professionisti della salute. Necessita l'apertura urgente di un tavolo regionale tra sindacati, Assessore alla Salute, Dirigenti Dipartimento Salute Marche per avere contezza in ogni realtà del SSR della drammaticità del fenomeno, che coinvolge non solo  i Pronto Soccorso, per   trovare soluzioni condivise atte a fornire risposte efficaci  e capillari a chi opera quotidianamente in prima linea per assistere  alle necessità sanitarie primarie  dei cittadini.  Ogni soluzione ipotizzata da sindacati ed ordini professionali in questi giorni (maggiore cultura sul tema , vigilanza H24 , sportelli ecc.. ) devono essere affrontate in una ottica omogenea tale da avere linee comuni valide in ogni realtà del SSR . «Un tema di questa rilevanza deve vedere la Regione protagonista di azioni concrete da portare quanto prima alla attenzione dei sindacati, che da tempo ascoltano le sempre maggiori segnalazioni dei lavoratori. - sottolina Luca Talevi, Reggente CISL FP Marche -  Si è purtroppo passati dal periodo in cui i professionisti della Salute venivano considerati "eroi" ad un periodo in cui accadono episodi vergognosi da parte di chi "sfoga" sul lavoratore inefficienze del sistema.» Per la  Cisl Fp Marche l'apertura di un tavolo regionale sulla sicurezza operatori sanitari è la risposta migliore per condividere azioni di prevenzione a tutela dei lavoratori
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20/12/2024 Crisi Fabriano, Sindacati : “Servono strategie per il rilancio di occupazione, infrastrutture e welfare
«La grave crisi occupazionale e produttiva nel territorio di Fabriano continua a indebolire il sistema manifatturiero della zona montana e appenninica » è quanto sostengono  Cgil Cisl Uil insieme alle rispettive categorie dei pensionati Fabriano.  «L'ennesima ondata di annunciati licenziamenti si inserisce in un contesto dai dati allarmanti: calano le opportunità per i giovani, con un aumento del fenomeno migratorio verso altre aree. L'occupazione femminile resta segnata da una forte precarietà, con contratti frammentati e part-time spesso involontari. - proseguono -  Tuttavia, è necessario trasformare questo difficile momento in un'opportunità per avviare un rilancio economico, occupazionale e sociale per Fabriano. È fondamentale sfruttare al meglio tutti gli strumenti legislativi disponibili e lavorare a una strategia che metta al centro un'occupazione di qualità, sostenuta da innovazione tecnologica e formazione.» Si attende un deciso intervento della Regione Marche, accompagnato da un nuovo disegno strategico che coinvolga il Governo e il sistema delle imprese. Le organizzazioni sindacali chiedono di condividere un modello di sviluppo che integri la tutela del manifatturiero con innovazione tecnologica, turismo qualificato e filiere del terziario avanzato. Le priorità infrastrutturali includono: Completamento della copertura della fibra ottica nei comuni dell'ATS 10, ancora in parte scoperti. Raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, estendendolo oltre Albacina fino a Fossato di Vico-Foligno. Completamento della Pedemontana nel tratto Fabriano-Sassoferrato-Cagli. Riqualificazione del plesso ospedaliero "Profili," danneggiato dal terremoto e tuttora chiuso senza prospettive chiare per il suo utilizzo. Potenziamento del trasporto pubblico locale, garantendo copertura anche nei giorni festivi. WelfareLe organizzazioni sindacali hanno promosso un dialogo costruttivo con enti locali, ATS 10, azienda sanitaria e distretto territoriale. Incontri con i sindaci dei comuni dell'AST 10 hanno portato alla condivisione di strategie su welfare, sviluppo e investimenti. Nel settore sanitario, è stata avviata una collaborazione per il potenziamento della sanità territoriale, l'integrazione socio-sanitaria e il miglioramento dei servizi per gli anziani. Tuttavia, rimangono criticità, come le lunghe liste d'attesa e la carenza di medici di medicina generale.   Sono stati costituiti due tavoli di programmazione sociale per rispondere ai bisogni di giovani e anziani, con l'obiettivo di implementare un nuovo modello di welfare che integri servizi sociali e sanitari. Questo impegno è essenziale per sostenere le fasce più fragili della popolazione, considerando il peggioramento dei dati demografici e reddituali.
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20/12/2024 Crisi BEKO a Fabriano: lavoratori e sindacati in piazza per salvare il Made in Italy
Fabriano si mobilita contro le politiche industriali di BEKO, accusata di agire come un "conquistatore sterile" del Made in Italy, avviando un processo di deindustrializzazione che minaccia il tessuto economico e sociale locale. La multinazionale, dopo aver acquisito storici marchi italiani, avrebbe deciso di abbandonare la produzione e le competenze tecniche maturate in oltre 70 anni, mantenendo solo i marchi per sfruttare i consumi senza creare valore occupazionale in Italia. I lavoratori degli stabilimenti di Fabriano, affiancati dalle sigle sindacali FIM, FIOM e UILM, hanno dichiarato il loro dissenso, chiedendo l’intervento delle istituzioni per indurre BEKO a rivedere il piano industriale «in ogni iniziativa industriale, non c'è valore del successo economico se non c'è anche l'impegno nel progresso sociale» hanno sottolineanto i sindacati citando Aristide Merloni, pioniere dell’industria locale. «La speculazione finanziaria -RSU Fim Fiom Uilm sedi Impiegati Beko Fabriano -  è miope e rischia di danneggiare anche BEKO, poiché non si può chiedere agli italiani di acquistare prodotti senza offrire lavoro nel Paese.» Per sostenere la vertenza,  sindacati e  lavoratori invitano la cittadinanza a partecipare a una manifestazione prevista per sabato 21 dicembre alle ore 11:30 in Piazza del Comune a Fabriano. Durante l’evento sarà affisso uno striscione simbolico, con il coinvolgimento delle autorità cittadine. La mobilitazione proseguirà durante tutto il periodo natalizio, mantenendo alta l’attenzione fino al prossimo incontro al MIMIT, fissato per la seconda metà di gennaio 2025.    
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20/12/2024 Lavoro, cultura e partecipazione: CISL Marche lancia un nuovo modello di sviluppo per affrontare le transizioni
«Siamo in una regione in cui i salari sono di circa il 10% più bassi della media nazionale, nelle Marche stanno crescendo contratti fino ad alcuni anni fa sconosciuti come quelli ad intermittenza. Dobbiamo invece pensare ai salari e al benessere nei luoghi di lavoro, il lavoro è dignità ma bisogna anche valorizzare la persona alimentando la cultura della partecipazione» le parole del Segretario generale di CISL Marche, Marco Ferracuti, al convegno sul tema “Cultura, lavoro, partecipazione nell’epoca delle transizioni”, promosso dalla CISL Marche, ieri pomeriggio nella sala “Adele Bei” della Provincia di Pesaro e Urbino. All’ iniziativa, inserita tra le attività di “Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura”, ha portato i saluti il Sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, e il Responsabile della CISL di Pesaro e Urbino, Maurizio Andreolini, ha introdotto i lavori e coordinato gli interventi. Prima relazione a cura di Emmanuele Massagli, professore della Lumsa di Roma e Presidente della Fondazione Tarantelli. «Una visione e una proposta culturalmente radicata come la partecipazione dei lavoratori alle scelte deve riflettersi anche sul piano pratico: la proposta di legge della Cisl è una testimonianza. Se la dimensione politica non è in grado di esprimere una proposta operativa, bene ha fatto la Cisl ad agire partendo da un tentativo di lettura della realtà. Viviamo in un’epoca di cambiamenti, di transizioni in serie, le tre più rilevanti sono quella demografica, quella tecnologica e quella ecologica-ambientale. In Italia non abbiamo un problema di quantità di lavoro ma di qualità, di livelli salariali. Tre sono state finora le proposte di legge di iniziativa popolare poi approvate, ma tutte e tre basate su azioni di partito, quella della Cisl sarebbe una novità assoluta per il mercato del lavoro e per la società.» Di grande spessore anche la seconda relazione in cartellone a cura di Mauro Magatti professore della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: «Anche Gaber cantava “libertà è partecipazione”, la democrazia è essere parte attiva di una comunità che si muove verso il futuro. Questo enorme salto storico fatto con la globalizzazione ha prodotto una enorme disgregazione, siamo dentro una grande crisi entropica, non siamo d’accordo su nulla, per andare avanti dobbiamo capire che più vita non è la somma di possibilità individuali ma del lavoro di ricomposizione. In Italia nessuno ha più voglia di investire, bisogna muoversi, altrimenti andiamo a fondo. Eppoi c’è il rapporto intergenerazionale: bisogna trasferire risorse ai più giovani, diversamente il Paese non ce la fa. L’economia sostenibile è un modo di fare le cose, non regole distruttive. Non c’è solo la tecnologia, ci sono modi di vivere che vanno realizzati iniziando dalla partecipazione».  A chiudere l’incontro è stato il Segretario generale di CISL Marche, Marco Ferracuti: «Occorre avere una visione, bisogna mettere in campo progetti concreti e per questo teorizziamo un nuovo modello di sviluppo. Dobbiamo intercettare le transizioni senza essere sopraffatti dalle incertezze e dalle paure, uno sviluppo che mantenga un’anima sociale, la persona per noi resta centrale.   Una cultura del lavoro che sappia valorizzare le competenze delle persone conciliando vocazioni e aspirazioni con quello che serve al territorio partendo dai giovani che hanno una visione del lavoro diversa da quella delle nostre generazioni. – rilancia e conclude Ferracuti - Sostenere solo le imprese che investono nella qualità del lavoro, nell’innovazione, nella responsabilità sociale. Diciamo no agli imprenditori predatori e si agli amministratori che investono sui cittadini»
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19/12/2024 Femminicidio nell'ascolano Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno: "Un’altra donna uccisa per mano di un uomo. Servono azioni immediate per fermare il massacro"
Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno esprimono la propria indignazione per il femminicidio della giovane donna uccisa a coltellate questa mattina dal marito a Ripaberarda (Castignano) Arrestato il marito. Un massacro che non si ferma ai danni delle donne con i figli in casa, si impone un cambio di paradigma. Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno «Servono azioni immediate per cambiare una cultura che fa sì che molti uomini  considerino le donne una proprietà di cui disporre. Sono i dati a dirlo, considerato che nel nostro Paese una donna ogni 3 giorni viene uccisa e, nella maggior parte dei casi, da chi sostiene di amarle.  Servono azioni che prevedano un approccio integrato, a partire dall’educazione alla affettività, al rispetto e alle differenze in tutti i cicli di istruzione. Occorrono finanziamenti adeguati per i centri antiviolenza e più posti nelle case rifugio. Il ruolo del lavoro per contrastare tutte le forme di violenza di genere è  fondamentale. Il lavoro stabile e di qualità è lo strumento essenziale che permette alle donne di autodeterminarsi, è ciò che aiuta anche a liberarsi da relazioni violente. Nella nostra regione come nel resto del Paese, le donne sono quelle che trovano occupazione precaria,  con qualifiche più basse, spesso in part time involontario, e di conseguenza con retribuzioni più basse. Senza lavoro e salari adeguati le donne non saranno mai libere.»
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18/12/2024 Rinnovata la convenzione tra CISL Marche e Astea Energia: vantaggi esclusivi per gli iscritti
CISL Marche e Astea Energia  rinnovano la convenzione dopo un anno di sperimentazione, registrando risultati positivi tra gli iscritti CISL Marche, con quasi 500 contratti stipulati in pochi mesi e una tendenza  in continua crescita.  L'accordo, migliorato rispetto alla fase iniziale sia dal punto di vista economico che della qualità ed ampiezza del servizio, prevede condizioni vantaggiose per i lavoratori e i pensionati iscritti al sindacato e agli associati degli enti e associazioni promossi da CISL Marche. La nuova convenzione offre sconti significativi sia per i nuovi clienti che effettuano lo switching da altri operatori, sia per chi è già cliente e decide di sottoscrivere un cambio prodotto. Tra le opportunità riservate agli iscritti, l'offerta "CISL PER TE LUCE” che prevede uno sconto di 168 euro, ripartito nei due anni di validità dell'offerta e accreditato in bolletta mensilmente. Allo stesso modo, l'offerta "CISL PER TE GAS" garantisce uno sconto di 168 euro, sempre ripartito nei due anni di validità e accreditato in bolletta in 24 quote mensili. Inoltre, per i prodotti di efficienza energetica, come impianti fotovoltaici, pompe di calore, caldaie, condizionatori, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, depuratori di acqua e addolcitori, è previsto uno sconto del 10% sul totale imponibile del preventivo. «Abbiamo ritenuto importante rinnovare la convenzione con  Astea Energia per continuare ad  offrire, su scala regionale ai nostri iscritti, una concreta e seria opportunità per orientarsi in un contesto problematico come quello del mercato libero su cui c'è bisogno di acquisire informazioni corrette e fare valutazioni adeguate sui costi.» ha sottolineato il Segretario generale della CISL Marche Marco Ferracuti . «Astea Energia ha piacere di impegnarsi per il territorio e tra gli obiettivi c'è quello di collaborare con le Associazioni e gli organismi intermedi che rappresentano una parte importante della società marchigiana.  – ha  evidenziato l’avv. Federico Riccardi Consigliere Delegato di Astea Energia  -- Dopo un anno di sperimentazione abbiamo rinnovato  questa convenzione  con ulteriori agevolazioni  per gli associati della CISL Marche, prevedendo sconti molto vantaggiosi per  tariffe luce e gas. Siamo sempre disponibili a guidare e supportare i consumatori anche con la nostra rete e con le strutture che sono presenti sul territorio.» «Questo accordo rappresenta un esempio concreto di sinergia e affidabilità, finalizzato a rispondere alle esigenze dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie »hanno concluso Marco Ferracuti, Segretario Generale CISL Marche, e l'avv. Federico Riccardi, Consigliere Delegato di Astea Energia.   Gli interessati possono rivolgersi per ulteriori informazioni presso le sedi territoriali CISL di Urbino, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Jesi, Fabriano, Macerata, Tolentino, Civitanova Marche, Fermo, San Benedetto, Ascoli Piceno e in tutti gli sportelli di Adiconsum Marche presenti sul territorio regionale.  
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18/12/2024 Aggressione al Pronto Soccorso di Macerata CISL FP Marche: "Subito misure di prevenzione e protezione degli operatori"
 La scorsa notte, il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata è stato vittima di una grave aggressione da parte di un uomo in evidente stato di alterazione psichica, successivamente fermato dalle forze dell’ordine. Due infermieri e una guardia giurata sono stati coinvolti nell’episodio, che ha scatenato indignazione e preoccupazione nel mondo sindacale e nell’opinione pubblica. Paola Ticani, rappresentante del Comitato di Reggenza CISL FP Marche, ha espresso «massima solidarietà alle vittime e sdegno per l’accaduto - a nome del sindacato - Non è purtroppo il primo episodio di violenza in ambito sanitario – ha dichiarato – ribadiamo la nostra vicinanza ai professionisti colpiti. È inaccettabile che i luoghi deputati alla cura e all’assistenza si trasformino in scenari di violenza.» La CISL FP Marche ha sottolineato come l’aggressione di Macerata sia solo l’ultimo di una serie di episodi preoccupanti che evidenziano la pericolosità dei Pronto Soccorso come luoghi di lavoro. Il sindacato ha ribadito la necessità di interventi concreti da parte della Regione Marche e della Direzione di AST, a partire dall’istituzione di un presidio permanente di sicurezza presso il Pronto Soccorso. «Apprezziamo le recenti misure del Governo per inasprire le pene contro gli aggressori degli operatori sanitari – ha aggiunto Ticani – ma servono ulteriori investimenti per garantire la sicurezza sul lavoro. Inoltre, è fondamentale adottare strategie che riducano l’esasperazione degli utenti, spesso causata da carenze strutturali e di personale.» La rappresentante della CISL FP ha anche denunciato una crescente assuefazione dell’opinione pubblica a episodi di violenza in ambito sanitario, che rischiano di essere percepiti come inevitabili. «È insopportabile che l’emergenza-urgenza diventi una ‘zona franca’, priva di controlli adeguati. Il degrado, l’inciviltà e la violenza alimentati da alcool e droghe sono in aumento, e i continui tagli alla sanità e alla sicurezza aggravano ulteriormente la situazione.» La CISL FP Marche invita dunque le istituzioni a intervenire con urgenza per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti gli operatori sanitari, affinché episodi come quello di Macerata non si ripetano più.
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16/12/2024 CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola su dimensionamento scolastico: “No agli accorpamenti proposti. Intollerabile colpire ancora le aree interne già provate da tanti problemi”
«Ben sei  le istituzioni scolastiche che verranno tagliate nel 2025 e ancora una volta a farne le spese gli istituti comprensivi delle aree interne, che avevamo chiesto di salvaguardare, come peraltro indicato anche nelle Linee guida regionali, che la Regione stessa pare non voler seguire. La proposta che arriva dalla Regione prevede accorpamenti o fusioni estemporanee dettate solo dai numeri delle singole istituzioni scolastiche, senza una visione complessiva del territorio e con il rischio, di rimettere mano a istituzioni scolastiche appena costituite. - scrivono in una nota stampa CGIL CISL UIL Marche  insieme alle relative Federazioni di categoria della scuola - E’ stata proposta la creazione di istituzioni scolastiche di dimensioni abnormi, con 15-20 plessi su comuni molto distanti tra loro, con conseguente difficoltà di gestione.» «Il Governo assegna il compito del dimensionamento scolastico perseguendo il fine del risparmio economico e la Regione lo svolge attenendosi alla traccia, senza un reale confronto con le amministrazioni locali e con le parti sociali e senza perseguire l’obiettivo previsto dal PNRR di riorganizzare il sistema dell’istruzione, con l’opportunità di una riduzione degli alunni per classe e di un miglioramento dell’offerta formativa. A farne le spese saranno ancora una volta il personale delle scuole nonché le studentesse e gli studenti, le famiglie e le stesse comunità su cui il dimensionamento interviene.  - proseguono - E’ la seconda parte di un processo già avviato lo scorso anno e che continuerà anche per il prossimo e su cui siamo intervenuti, già dal Luglio 2023, chiedendo un’analisi condivisa e lungimirante tale da consentire una programmazione efficace della rete scolastica, in coerenza con i bisogni formativi dei territori.   » Dalle proposte illustrate è evidente che «la Regione non ha tenuto conto delle richieste poste dalle Organizzazioni Sindacali. Anche quest’anno, come il precedente, la Regione ha mancato i tempi e ha trascinato la situazione, convocando il tavolo solo il 13 dicembre, pur nella consapevolezza che entro la fine dell’anno occorre la delibera di Giunta. - denunciano - La persistente applicazione di presunti criteri numerici e la mancanza di ulteriori criteri di riparto tra le province ha prodotto confusione e ritardi e non ha contribuito a definire una programmazione di respiro. Questo dimensionamento scolastico così come prospettato è sbagliato, non porta ad una riorganizzazione efficace del sistema dell’istruzione regionale, soprattutto in una fase così delicata dal punto di vista economico e sociale. Le Marche hanno bisogno di salvaguardare e rilanciare le aree interne, facendo crescere un sistema di istruzione e formazione aperto e dinamico senza produrre ulteriore chiusura e isolamento di territori già in sofferenza.» «Abbiamo sempre evidenziato il nesso che lega il sistema dell’istruzione e l’offerta formativa allo sviluppo del territorio. La strutturazione della rete scolastica deve guardare al presente e al futuro delle Marche favorendone, appunto, lo sviluppo equo e sostenibile, attraverso un innalzamento delle competenze, il contrasto alla dispersione scolastica e il potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale in un’ottica di sistema. Anche la presa d’atto del problema demografico che riguarda la nostra regione non può diventare l’alibi dietro cui nascondere politiche di mero risparmio a danno di aree interne, che, aldilà della retorica, non vengono poi realmente salvaguardate. La demografia ci invita ad una seria riflessione per semmai investire sulla scuola e non depotenziarla proprio lì dove ce n’è più bisogno. Ecco perché ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà alla modalità con cui continua ad essere affrontato questo tema da parte della Regione.  - rilanciano  e concludono - E’ ormai il tempo di scelte lungimiranti: una offerta formativa più razionale, più tempo pieno, meno alunni per classe per una didattica più efficace e personalizzata rispetto ai bisogni educativi, più orientamento davvero efficace, insomma con più e non con meno scuola.»
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13/12/2024 C'è la crisi abitativa ma Regione e Comune di Ancona vendono alloggi, l'allarme dei sindacati: "Graduatorie lente, cantieri fermi e risorse non sfruttate"
Circa 1000 alloggi pubblici di proprietà del Comune di Ancona in vendita, più altri 9mila della Regione Marche e graduatorie ferme mentre cresce il disagio sociale dovuto alla situazione economica e aggravato dal caro vita. Sunia, Sicet e Uniat Marche, le organizzazioni sindacali degli inquilini, esprimono forte preoccupazione. «Sollecitiamo da tempo – dicono i rispettivi segretari Stefano Falcionelli (Sunia), Antonio Angelini (Sicet) e Andrea Catalani (Uniat) - l’adozione di importanti provvedimenti a sostegno soprattutto delle famiglie più deboli. I costi dell’abitare hanno contribuito in modo particolare al progressivo impoverimento di queste famiglie, che di conseguenza hanno sempre più difficoltà a sostenere il peso di un canone di locazione di mercato, mentre di riscontro, il Governo e la Regione hanno interrotto da un paio d’anni il finanziamento del fondo per il sostegno all’affitto e di quello per la morosità incolpevole, necessari e indispensabili a tali famiglie per evitare lo sfratto, con le gravi problematiche sociali che ne derivano, lasciando soli i Comuni ad affrontarle e sostenerne l’onere.» I soldi ci sarebbero pure ma «la Regione avrebbe a disposizione 900mila euro che potrebbe utilizzare, in via emergenziale cambiando posta di bilancio, al fondo ‘contributo per affitto’ dando, attraverso i Comuni, sollievo a circa 2000 famiglie. Purtroppo siamo passati dalla inconcludente attività della passata Amministrazione Regionale, all’assenza totale di quella attuale, che in tutti questi anni non ha mai messo fondi a bilancio per le politiche abitative, né previsto l’adozione del Piano triennale di edilizia residenziale per la programmazione degli interventi necessari, purtroppo fermo a quello del 2013/16.» L’unico intervento adottato per finanziare con il ricavato le politiche abitative, è stata l’adozione di un mega piano vendita (o svendita), di c/a 9.000 alloggi di e.r.p. di proprietà regionale, a fronte di un patrimonio di 14.000 in tutta la Regione, con l’obiettivo di venderne il 30% per non mettere a rischio la sostenibilità gestionale dell’ERAP e che sta dando peraltro risultati modesti ed inferiori rispetto alle aspettative. Il Piano vendita inoltre è stato il terzo emesso negli ultimi anni, con il risultato d’impoverire il patrimonio regionale di alloggi di edilizia residenziale pubblica, a fronte di una crescita sempre maggiore del numero di famiglie bisognose presenti nelle graduatorie comunali. Piano regionale dal quale sono esclusi, tra l’altro, gli alloggi di proprietà comunale, analogamente gestiti dall’Erap ai sensi della L.R. 36/05. «E così il Comune di Ancona – dicono i sindacati – per non essere da meno della Regione, ha approvato a sua volta un programma di vendita, diviso in sette fasi, di tutto il suo patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che è pari a circa un migliaio di alloggi e ovviamente, con le stesse finalità di utilizzo dei proventi. Non ci prolunghiamo su alcune contraddizioni attuative e le tempistiche del programma anconetano, in quanto siamo da sempre decisamente contrarie ai piani vendita (o meglio svendita del patrimonio residenziale pubblico perché il risultato è comunque quello della sua riduzione. Va anche tenuto conto, tenendo presente che in generale, con la vendita di tre alloggi in media se ne ricostruisce uno solo. Per non parlare della tempistica, altra evidente criticità. Nel Comune di Ancona, ad esempio, la durata delle costruzioni di nuovi alloggi Erp è pari in media a 10 anni o addirittura trentennale, come nei casi di Via Maestri del Lavoro, Via Mingazzini, Via Petrarca e Piazza Aldo Moro. Si spera che queste realizzazioni siano di prossima conclusione e che almeno questi non vengano inseriti nel mega piano vendita del Comune. Noi riteniamo necessario invece che tale patrimonio debba essere incrementato, ben mantenuto e utilizzato unicamente per l’assegnazione agli aventi diritto delle graduatorie comunali e in tempi ragionevoli.» La domanda di alloggi di edilizia residenziale pubblica è sempre più pressante. Nella sola città di Ancona esiste da tempo una graduatoria formata da circa 900 famiglie e quasi ferma nelle assegnazioni. Una lentezza estrema quella del Comune dorico nell’assegnazione agli aventi diritto da anni in attesa, a fronte dei circa 200 alloggi messi a disposizione dall’ ERAP e altri 400 che sarebbero pronti all’uso da trasferire. «Oltre a non soddisfare l’esigenza abitativa delle famiglie, si determina anche una mancanza di entrata degli affitti, sia pur sociali, utili per l’Erap per la manutenzione e messa a disposizione di altri alloggi attualmente inutilizzati – concludono Sunia, Sicet e Uniat Marche - Risulta pertanto oltremodo necessario che l’Amministrazione comunale ponga rimedio a tale grave situazione e ricerchi soluzioni anche di potenziamento della struttura comunale incaricata e semplificazioni normative, per accelerare le procedure di assegnazione che allo stato attuale sono decisamente inappropriate rispetto alla gravità della situazione alloggiativa.»  
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13/12/2024 Tragedia in mare Fai Cisl Marche: "Solidarietà e aiuto alla famiglia "
Un nuovo incidente mortale in mare scuote la comunità marchigiana. A perdere la vita è stato un pescatore di Ancona, vittima di un tragico infortunio avvenuto nelle acque della regione. La Segretaria Regionale  FAI CISL Marche, esprime profondo cordoglio per quanto accaduto. «Siamo ancora una volta a dover registrare un nuovo infortunio mortale in mare nelle acque marchigiane che ha visto coinvolto un pescatore di Ancona. Esprimiamo in primo luogo tutta la nostra vicinanza e cordoglio alla famiglia ed a tutto il mondo della pesca marchigiana» afferma il Segretario generale della FAI CISL Marche, Danilo Santini. Il sindacato si rimette all’azione delle autorità competenti, chiamate a far luce sulle dinamiche dell’incidente e sulle eventuali responsabilità. Tuttavia, il segretario Danilo Santini coglie l’occasione per ribadire con forza un messaggio chiaro: «la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta. Il mestiere del pescatore è tra i più pericolosi al mondo. Un incidente in mare nel settore pesca, purtroppo, si traduce troppo spesso in perdite di vite umane». Secondo il sindacato, il semplice rispetto delle normative vigenti non è sufficiente. È necessario potenziare la formazione e la consapevolezza tra i lavoratori del settore, aumentare gli investimenti in strumenti di prevenzione e dispositivi di protezione individuale, oltre che modernizzare i pescherecci per adeguarli ai crescenti rischi. A fronte del tragico evento, la Fai Cisl Marche ha deciso di intraprendere un’iniziativa di solidarietà concreta. «Stiamo provvedendo a promuovere una colletta con in primis la Marineria di Ancona, per chiunque voglia esprimere solidarietà ed aiuto alla famiglia del pescatore deceduto - prosegue Santini- L’impegno del sindacato non si fermerà qui: continuerà l’azione di sensibilizzazione presso le istituzioni e la collettività per prevenire ulteriori tragedie.» Questo nuovo incidente solleva nuovamente l’urgenza di affrontare in maniera sistematica il tema della sicurezza nel settore della pesca, un ambito lavorativo che troppo spesso paga un prezzo altissimo in termini di vite umane.
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12/12/2024 Cultura, lavoro e partecipazione: convegno CISL Marche a Pesaro capitale della cultura 2024
“Cultura, lavoro e partecipazione: nell’epoca delle transizioni” è il tema del convegno promosso dalla Cisl Marche, con il patrocinio del Comune di Pesaro, in programma giovedì 19 dicembre ore 16.00 presso la sala “Adele Bei” della Provincia di Pesaro e Urbino, in viale Gramsci, 4 – edificio (B) Palazzina Uffici tecnici primo piano. L’iniziativa, che si inserisce tra le attività di “Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura”, mette al centro il legame tra cultura, lavoro e partecipazione, un tema cruciale per lo sviluppo economico e sociale del territorio. L’obiettivo è quello di favorire il dialogo su come cultura, lavoro e partecipazione possano diventare strumenti concreti per generare opportunità, garantire diritti e migliorare la qualità della vita dei territori. La Cisl Marche propone una riflessione, con l’aiuto di esperti, su come questo rapporto possa contribuire a uno sviluppo sostenibile e inclusivo, valorizzando il ruolo di chi lavora nel settore culturale e di chi ne beneficia. Ad introdurre i lavori Maurizio Andreolini, Responsabile della Cisl di Pesaro, seguito dai saluti istituzionali del Sindaco di Pesaro Andrea Biancani. Gli interventi in programma vedranno la partecipazione di: Emmanuele Massagli, Presidente della Fondazione Tarantelli e docente presso Lumsa Roma, approfondirà le sfide ancora aperte nel rapporto tra cultura, lavoro e partecipazione; Mauro Magatti, sociologo ed economista dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, esplorerà le possibilità di integrazione generativa tra cultura, natura e tecnologia nell’era delle grandi transizioni. Le conclusioni sono affidate a Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl Marche, con una riflessione sull’importanza di un rapporto virtuoso tra cultura, lavoro e partecipazione per il benessere delle persone e lo sviluppo delle comunità marchigiane.
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06/12/2024 Aperitivi Culturali ANTEAS Insieme per stare bene:“Il Cielo” appuntamento conclusivo ad Ancona
Si conclude venerdì 13 dicembre alle ore 17:00, nei locali della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, in via Russi 2, Quartiere Ponterosso di Ancona, il ciclo di "Aperitivi culturali: Insieme per stare bene" promossi da Anteas Ancona ODV. L’ultimo incontro, intitolato “Il Cielo”, sarà dedicato agli ideali e alle aspirazioni che popolano l’orizzonte di ciascuno di noi, un momento di riflessione e condivisione per guardare oltre e immaginare nuove prospettive per il futuro. Guidato dal formatore Giancarlo Cartechini, questo appuntamento rappresenta la tappa finale di un percorso che, iniziato nel mese di Settembre, attraverso cinque incontri ha accompagnato i partecipanti in un viaggio simbolico e culturale, esplorando luoghi di vita e dell’anima come La Città, Il Giardino, Il Bosco e Il Deserto. Ogni tappa è stata occasione per stimolare il dialogo, valorizzare ricordi e radici, esprimere bisogni e desideri, trovando nuove dimensioni interiori e di condivisione collettiva.L’obiettivo degli Aperitivi Culturali, promossi da Anteas Ancona con il patrocinio del Comune di Ancona e in collaborazione con la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, è stato quello di favorire la socializzazione e il benessere della comunità nell’ambito del progetto Anteas “Ben-essere comunità con te”. «Partecipanti di ogni età hanno trovato in questi incontri un’occasione preziosa per rigenerare energie intellettuali e rafforzare legami sociali, combattendo il senso di isolamento e inadeguatezza che spesso caratterizza i nostri tempi - sottolineano gli organizzatori - L’ultimo incontro rappresenterà un momento speciale per ritrovarsi, riflettere e salutarsi, portando con sé gli spunti preziosi raccolti durante questo viaggio culturale.» «Questo percorso ci ha regalato momenti di riflessione profonda e condivisione autentica. – ha commentato una partecipante - Ogni incontro è stato come un tassello di un mosaico che ci ha aiutato a riscoprire il valore della comunità e delle nostre aspirazioni.» L’ingresso è gratuito, necessaria la prenotazione al numero Anteas 3342886204 o via email a anteasan.odv@gmail.com. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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04/12/2024 Vertenze Beko e Cartiera Fedrigoni: CISL MARCHE in prima linea per la salvaguardia del lavoro Ferracuti: “Serve un impegno collettivo ”
Fabriano, in provincia di Ancona, si trova ad affrontare una fase industriale delicatissima, con due vertenze che mettono a rischio il futuro occupazionale del territorio: quelle legate alla Beko e alla Cartiera Fedrigoni. Ma c’è anche il territorio di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, dove la Beko ha annunciato la chiusura del sito produttivo. Un altro “terremoto” per il territorio piceno che rischia di scatenare un effetto a cascata nel tessuto socio economico di tutta l’area montana. A manifestare forte preoccupazione è Marco Ferracuti, Segretario generale della CISL Marche, che evidenzia l’impegno continuo del sindacato per tutelare i posti di lavoro. «Siamo molto preoccupati – afferma Ferracuti - Da mesi siamo impegnati a trovare tutte le soluzioni possibili per la salvaguardia del lavoro. È un percorso lungo e complesso, fatto di confronti tra le parti e di un coordinamento continuo con il livello nazionale. Si tratta di un lavoro sindacale quotidiano, spesso scomodo e faticoso, ma siamo in prima linea al fianco dei lavoratori perché il lavoro non lasci Fabriano e Comunanza”. La crisi, che interessa i siti produttivi di Comunanza e Fabriano della Beko, nel settore degli elettrodomestici, e della Cartiera Fedrigoni, storica azienda della carta, rischia di colpire duramente non solo i lavoratori direttamente coinvolti, ma l’intero tessuto economico delle aree coinvolte.  «Nei momenti difficili, la CISL lavora con tutte le sue forze. Non arretriamo di un passo davanti alle sfide che ci troviamo ad affrontare. Il nostro obiettivo rimane salvaguardare ogni singolo posto di lavoro e garantire un futuro produttivo a Fabriano come a Comunanza.- ha aggiunto Ferracuti - Siamo consapevoli che il lavoro non rappresenta solo reddito, ma anche dignità e stabilità per le famiglie.» La CISL Marche con la Fim  CISL e la Fistel CISL, insieme ai rispettivi livelli nazionali e alle istituzioni , continua a lavorare per individuare soluzioni condivise e praticabili. «In  territori già provati, è fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dalle aziende alle amministrazioni – conclude Ferracuti - collaborino per non lasciare indietro nessuno. Serve un impegno collettivo per mantenere viva la vocazione produttiva e industriale nelle aree colpite della nostra regione.» Il sindacato ribadisce che le vertenze in corso sono trattate con la massima attenzione. I tavoli di confronto proseguono e la CISL tutta è determinata a rappresentare, con fermezza e competenza, gli interessi dei lavoratori. La sfida è grande e l’impegno del sindacato non viene meno, soprattutto nei momenti più complessi, quando è in gioco il futuro di intere comunità.   Rassegna stampa: https://www.cronachemaceratesi.it/2024/12/04/vertenze-beko-e-cartiera-fedrigoni-cisl-marche-in-prima-linea-per-la-salvaguardia-del-lavoro/1914819/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/vertenze-beko-e-cartiera-fedrigoni-ferracuti-cisl-marche-in-prima-linea-per-la-salvaguardia-del-lavoro-nei-momenti-difficili-la-cisl-lavora-con-tutte-le-sue-forze/ https://www.qdmnotizie.it/fabriano-beko-e-fedrigoni-cisl-in-prima-linea-con-i-lavoratori/ https://www.cronacheancona.it/2024/12/04/vertenze-beko-e-fedrigoni-giano-cisl-marche-a-fianco-dei-lavoratori/529756/ https://www.virgilio.it/italia/fabriano/notizielocali/_vertenze_beko_e_cartiera_fedrigoni_cisl_marche_in_prima_linea_per_la_salvaguardia_del_lavoro_-74390398.html https://www.cronachepicene.it/2024/12/04/vertenza-beko-cisl-marche-in-prima-linea-per-la-salvaguardia-del-lavoro/500192/ https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/su-beko-non-escludo-il-65228783 https://www.radiogold.tv/2024/12/05/beko-e-cartiere-convocazione-in-regione-e-incontro-con-i-sindacati/
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02/12/2024 "FRAGILITA' LAVORO Creare ponti per un futuro sostenibile" Convegno ad Ascoli piceno
All’interno della settimana della disabilità organizzata dal Comune di Ascoli Piceno dal 01 all’8 dicembre 2024 attraverso la propria consulta per le persone in condizione di disabilità, CGIL CISL UIL hanno programmato una tavola rotonda dal titolo “Fragilità – Lavoro: creare ponti per un futuro sostenibile” per il  5 dicembre 2024 a partire dalle ore 9,30 presso la Bottega del Terzo Settore . L’idea della tavola rotonda è nata all’interno della consulta dove da un confronto tra le diverse esperienze dei partecipanti si è condiviso il bisogno di accompagnare le persone con disabilità nel percorso dell’inserimento lavorativo, cercando di costruire strade e ponti che le stesse possano percorrere da sole o in compagnia per raggiungere le mete prefissate. Ogni percorso però deve essere supportato dall’informazione e dalla conoscenza, per questo motivo l’evento sarà caratterizzato da due momenti: il primo rivolto alla parte normativa relativa all’inserimento lavorativo con un focus sul nuovo dlgs.62/2024 e una attenzione particolare agli “accomodamenti ragionevoli”. La seconda parte invece darà voce al territorio attraverso le esperienze. La parte di conoscenza della normativa sarà a carico del Centro per l’Impiego con l’intervento della responsabile Maria Teresa Ciccanti che parlerà dei compiti del CPI sulla materia con un focus particolare sulla valutazione della persona disabile per l’inserimento lavorativo che sarà affidato a Mirella Ranieri della Medicina Legale della AST 5. L’ultimo intervento per la parte normativa sarà dedicato ad un approfondimento sugli “accomodamenti ragionevoli” che sono presenti in modo più marcato nella nuova normativa del dlgs 62/24, dove il rifiuto della loro introduzione è una forma di discriminazione; l’illustrazione sarà effettuata da Eleonora Fontana segretaria regionale CGIL Marche La seconda parte sarà improntata sulle esperienze in atto mettendo in evidenza criticità ed opportunità, a partire dal mondo della Scuola con la prof.ssa Claudia Angelini referente inclusione IIS “ULPIANI” a seguire l’UMEA della AST 5 e l’Ambito Territoriale Sociale 22 con la dott.ssa Mitia Battistini e il dott. Domenico Fanesi ci parleranno dei Tirocini di Inclusione Sociale come primo strumento a disposizione per l’inserimento lavorativo. In conclusione l’associazione Amici Disparati con Albarosa Clerici e Centimetro Zero con Emidio Mandozzi chiuderanno gli interventi per la parte relativa all’esperienza lavorativa. I lavori saranno introdotti da EdeTalanga responsabile territoriale UIL San Benedetto del Tronto, coordinati da Maria Calvaresi segretaria CGIL Ascoli Piceno e le conclusioni saranno di Maria Teresa Ferretti responsabile territoriale CISL.
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02/12/2024 TPL a favore del personale della Polizia Locale della Regione Marche: CISL FP “ Serve un incontro”
Il Coordinamento Regionale per la Polizia Locale della Fp Cisl Marche, con  il Reggente Luca Talevi, i responsabili delle Funzioni Locali dei Territori di Ancona, Fermo, Ascoli e Macerata Giovanni Cavezza, Pierluigi Persichini ed Alessandro Moretti, componente CISL del Comitato Tecnico Regionale  insieme ad  Alessandro Ferrucci, chiede  agli assessori regionale alla Polizia Locale, Filippo Saltamartini e ai Trasporti regionali, Goffredo Brandoni un incontro per prevedere  l’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale all’interno della Regione Marche, riservato al personale della Polizia locale,  come già previsto da altre regioni. Tale possibilità rappresenterebbe un importante provvedimento di welfare che, oltre al  miglioramento ambientale dovuto all'utilizzo di mezzi pubblici in alternativa alle autovetture, favorirebbe  agli Agenti e Ufficiali di Polizia Locale anche la valutazione di opportunità lavorative più distanti dalla propria residenza e dimora abituale. Senza trascurare che gli operatori, oltre ad assicurare il proprio intervento nei casi di necessità, garantirebbero un rafforzamento della sicurezza percepita dai cittadini che utilizzano il trasporto pubblico. La  CISL Fp Marche crede nello sviluppo di strumenti di welfare, previsti dal CCNL Funzioni Locali, tramite il confronto con i comuni e province al fine di dare importanti risposte ai professionisti delle Autonomie Locali  che quotidianamente erogano fondamentali servizi ai cittadini.
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26/11/2024 Beko Fabriano, a rischio altri 400 posti di lavoro, l’ennesimo dramma sociale
Fim Fiom e Uilm Provinciali di Ancona e le Rsu Impiegati in concomitanza allo sciopero indetto 28 novembre nelle sedi impiegati della Beko di Fabriano, indicono un’assemblea con presidio alle ore 11,00 presso la Sede Centrale Viale Aristide Merloni, 47. La Beko nell’incontro tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha presentato un piano industriale “brutale”, che prevede chiusure, licenziamenti e delocalizzazioni e che va ritirato. La multinazionale turca ha difatti dichiarato la chiusura degli stabilimenti di Comunanza e di Siena, il ridimensionamento della fabbrica frigoriferi di Cassinetta, la ristrutturazione dello stabilimento di Melano, la chiusura della ricerca e sviluppo di Fabriano e più in generale tagli in tutti i siti e gli uffici italiani, per un totale di 1.935 esuberi su 4.440 occupati. Fim Fiom e Uilm territoriali e le Rsu degli Impiegati ritengono grave e inaccettabile la decisione della multinazionale turca, che dopo l’acquisizione del gruppo Whirlpool con l’obbiettivo annunciato di diventare un colosso industriale in Europa, nel giro di poco tempo ha manifestato la sua vera intenzione, ovvero di fare una mera operazione commerciale per l’acquisizione di quote di mercato e marchi storici nel panorama del bianco. Il piano industriale della Beko prevede nello specifico, il licenziamento di718 impiegati tra gli enti di: ricerca e sviluppo, commerciale Italia, commerciale Medio Oriente e Africa e nelle funzioni regionali. Nella sede impiegatizie di Fabriano avverrà il piu importante taglio, di fatto sono previste le chiusure di enti e il depotenziando di funzioni, si immagina che dei circa 550 impiegati a Fabriano sono a rischio posto di lavoro oltre 350 posti di lavoro. Da anni le sedi Impiegatizie sono continuamente smantellate dalle continue “ristrutturazioni” attraverso licenziamenti operati prima da Indesit, poi da Whirlpool e oggi da Beko, con la perdita di eccellenze professionali e innovazioni che per riflesso indeboliscono il territorio regionale e nazionale.   Il 28 novembre alle 11,00 gli impiegati in sciopero presidieranno in assemblea la sede centrale Beko per manifestare tutto il loro dissenso contro il piano scellerato della multinazionale e per chiedere alle istituzioni, ai sindaci del territorio, alla regione Marche e Governo di mettere in campo tutte le azioni necessarie, compresa l’annunciata “Golden Power” per evitare quest’ennesimo disastro industriale italiano. All’assemblea sono invitati a partecipare tutte le istituzioni e forze politiche, per dire tutti insieme NO all’ennesima “catastrofe del territorio” gia duramente colpito da anni di crisi del settore dell’elettrodomestico.
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26/11/2024 CISL FP Marche: “C’è chi sciopera e chi contratta”Sciopero generale 29 novembre 2024
«La  CISL FP Marche non parteciperà allo sciopero generale del 29 novembre previsto anche per i lavoratori degli enti pubblici. - scrive in una nota stampa il Comitato Esecutivo CISL FP Marche - La CISL infatti continua il percorso con il Governo per migliorare il testo rimanendo nei tavoli di confronto e senza chiedere sacrifici economici ai lavoratori con lo sciopero.   La legge di Bilancio sostiene i redditi da lavoro dipendente con un taglio strutturale del cuneo fiscale, accorpamento di due aliquote Irpef, e la indicizzazione delle pensioni liberando nuove risorse per rinnovare i contratti pubblici.  Contestualmente si lavora per implementare le risorse per la Sanita e cancellare il parziale blocco del turn -over. Il tutto in un' ottica di costante e fattiva presenza ai tavoli di confronto non ideologica ma basata su fatti concreti Per quanto concerne i rinnovi dei contratti pubblici 2022/2024 è stato recentemente sottoscritto, purtroppo senza Cgil e Uil, il CCNL Funzioni Centrali e si sta lavorando per definire anche il CCNL Sanita e Funzioni Locali, permettendo così l'avvio dei negoziati per il triennio 2025/2027 con le risorse previste nella Manovra. L'incremento percentuale del rinnovo 2022/2024 del CCNL Funzioni Centrali consente un incremento del 6%, superiore ai rinnovi unitari del CCNL 2019/2021 del 4,07% e del triennio 2016/2018 del 3,48%. Esiste un problema inflattivo che ha colpito i lavoratori nel 2022 che si intende recuperare con lo sviluppo della parte normativa dei contratti, una maggiore e libera contrattazione decentrata e nuove risorse presenti nella Manovra per i prossimi rinnovi Considerati i limiti della finanza pubblica e gli impegni europei la Fp Cisl ritiene positiva la firma di contratti nazionali particolarmente innovativi nella parte normativa su temi come la settimana corta ed il lavoro agile. Per questo, pur nel massimo rispetto per chi sciopera, continuiamo a lavorare quotidianamente per ottenere i migliori contratti possibili, nelle migliori condizioni possibili sia a livello nazionale che aziendale. I lavoratori hanno bisogno di risposte concrete che la piazza non aiuta a raggiungere»
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22/11/2024 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Nel 2024 nelle Marche 5 le donne vittime di femminicidio, 96 in Italia. Preoccupa il dato relativo ai tentati femminicidi, almeno 44 nel Paese. Non si tratta solo di numeri, ma di vite spezzate, di famiglie distrutte, di tessuto sociale lacerato da una violenza che si insinua in ogni ambito, dalla sfera privata a quella pubblica. È un problema complesso che richiede una comprensione profonda delle sue radici culturali e sociali, nonché una risposta coordinata e determinata per prevenirlo e contrastarlo. Le cause della violenza contro le donne sono molteplici e complesse, ma affondano le loro radici in una cultura patriarcale che continua a permeare la nostra società.     «Servono azioni immediate per cambiare una cultura che fa sì che molti uomini considerano le donne una proprietà di cui disporre. Sono i dati a dirlo: In Italia una donna ogni 3 giorni viene uccisa, spesso proprio per mano di chi dice di amarle – dichiarano le segretarie regionali confederali Eleonora Fontana, Cgil Marche, Selena Soleggiati, Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Uil Marche - È necessario un approccio integrato, a partire dall’educazione alla affettività, al rispetto e alle differenze, in tutti i cicli di istruzione; finanziamenti adeguati per i centri antiviolenza e più posti nelle case rifugio. Il ruolo del lavoro per contrastare tutte le forme di violenza di genere è fondamentale Il lavoro stabile e di qualità è lo strumento essenziale che permette alle donne di autodeterminarsi, è ciò che aiuta anche a liberarsi da relazioni violente. - rilanciano Fontana, Soleggiati e Mazzucchelli - Nella nostra regione come nel resto del Paese, le donne sono quelle che trovano per lo più occupazione precaria, con qualifiche più basse rispetto agli uomini. Pesa sul lavoro delle donne il part time involontario, che determina retribuzioni più basse, difficoltà a percorsi di carriera. Senza lavoro e salari adeguati le donne non saranno mai libere.»   Non si può trascurare nemmeno il dato sulle molestie in ambito lavorativo e negli altri contesti di vita che emerge dal rapporto Istat del 1 luglio 2024: le vittime, in aumento rispetto alla precedente rilevazione, sono soprattutto donne. Nel 2022-23 si stima che il 13,5% delle donne di 15-70 anni, che lavorano o hanno lavorato, abbia subìto molestie sul lavoro a sfondo sessuale nel corso dell’intera vita. Il fenomeno riguarda soprattutto le donne più giovani tra i 15 e i 24 anni, tra le quali la percentuale si alza a 21,2%. Tra gli uomini, il fenomeno riguarda il 2,4% tra coloro che hanno un’età compresa tra i 15 e i 70 anni. Fuori dai contesti lavorativi, sono ancora le donne a subire maggiormente molestie, il 6,4% contro il 2,7% degli uomini. Le Marche la quinta regione per molestie in contesti non lavorativi, con il 7,2% contro il 6,4% della media nazionale. Più della metà di queste violenze avviene tramite l’uso della tecnologia: email, chat e social media. Le segretarie regionali di Cgil, Cisl e Uil delle Marche, denunciano il fenomeno e rilanciano la campagna di sensibilizzazione e informazione avviata nel marzo scorso per diffondere una maggiore consapevolezza sul problema della violenza di genere e incoraggiare le vittime a chiedere aiuto.    « Una campagna informativa, tradotta in tutte le lingue,  partirà dalle nostre sedi sindacali territoriali e arriverà nei luoghi di lavoro attraverso i nostri delegati e le nostre delegate,  con lo scopo  di far conoscere a tutte le donne il numero antiviolenza e stalking 15.22 a cui possono rivolgersi mantenendo anonimato e riservatezza. Vogliamo veicolare buone pratiche per la prevenzione e il contrasto alla violenza e alle molestie promuovendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere – sottolineano e concludono Fontana, Soleggiati e  Mazzucchelli – I dati ci dicono che nella nostra regione le violenze e le molestie rappresentano un problema di dimensione importante. Ruolo determinante hanno i centri antiviolenza ed è fondamentale che le donne sappiano che si può chiedere aiuto contattando il numero di telefono 1522 contro la violenza di genere. Il 25 novembre rappresenta un momento di riflessione e azione, ma la lotta contro la violenza di genere deve proseguire ogni giorno dell’anno.»
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22/11/2024 Bilancio 2025 Comune di Falconara: le richieste di CGIL CISL UIL
CGIL CISL UIL confederali e dei pensionati hanno incontrato il 21 novembre 2024 l’assessore al bilancio del comune di Falconara in previsione della stesura del bilancio preventivo 2025. L’attenzione dei sindacati si è concentrata sulla spesa che ha un impatto  sociale. In particolare le questioni urgenti e concrete che sono state  poste all’Amministrazione Comunale hanno  riguardato: l’incremento delle agevolazioni TARI al fine di prevedere una riduzione della tariffa anche per la fascia ISEE da 14.000€ a 20.000€  (oggi le agevolazioni si fermano infatti a 14.000€ di isee); interventi sulle tariffe degli asili nido, prevedendo una  riduzione della retta in caso di assenze per malattia dei bambini e per le chiusure delle strutture relative al calendario scolastico. Si è chiesto inoltre di prevedere una riduzione delle attuali tariffe per la fascia ISEE tra 25.000 € e 40.000€  e oltre 40.000 € perché per queste fasce di reddito il bonus statale è notevolmente ridotto . La richiesta dell’istituzione di un fondo affitti comunale per affrontare l’ emergenza abitativa che nel territorio diventa sempre più grave. L’Amministrazione comunale si è riservata di esaminare le richieste delle organizzazioni sindacali per valutarne la possibile realizzazione.
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20/11/2024 Spesa sociale in calo per una popolazione marchigiana sempre più vecchia CISL Marche - Fnp CISL: “Un quadro demografico critico che richiede interventi urgenti e strutturati”
Gli ultimi dati demografici (fonte Anziani.stat) restituiscono un quadro preoccupante per la regione Marche, dove il progressivo invecchiamento della popolazione si accompagna a una contrazione della natalità e a una riduzione della spesa sociale destinata agli anziani. L’analisi dei numeri evidenzia non solo un peggioramento rispetto alla media nazionale, ma anche un trend che rischia di compromettere la sostenibilità del welfare regionale nei prossimi decenni.  Nel 2023, il tasso di natalità nelle Marche è sceso a 5,9 nascite per 1.000 abitanti, al di sotto della media nazionale di 6,4 e ben lontano dal valore del 2008, quando si registravano 9,4 nascite. Parallelamente, l’età media della popolazione marchigiana è aumentata costantemente, passando dai 43,8 anni del 2002 ai 47,7 anni del 2023, superiore alla media nazionale di 46,6 anni.  Gli over 65 rappresentano ad oggi il 25,9% della popolazione regionale, contro il 24% della media italiana.  Questa situazione è aggravata da una spesa sociale comunale in calo: nel 2021, le Marche hanno destinato solo 54 euro pro capite agli anziani, rispetto ai 90 euro della media nazionale e ai 103 euro dell’Emilia Romagna. Il numero di utenti dei servizi domiciliari è diminuito del 14% tra il 2011 e il 2021, mentre la spesa complessiva per tali servizi è scesa di quasi il 10%, nonostante l’aumento dei costi orari dei contratti di assistenza.  «Non possiamo ignorare l’allarme lanciato da questi dati. La diminuzione della natalità e l’aumento della popolazione anziana richiedono politiche strutturali e una revisione delle priorità di spesa. - afferma Marco Ferracuti, Segretario generale della CISL Marche -  È necessario investire nella natalità, ma anche rafforzare i servizi assistenziali per gli over 65.La Regione Marche è chiamata a una doppia sfida: promuovere la natalità attraverso incentivi alle famiglie e migliorare la qualità della vita degli anziani potenziando la spesa sociale e i servizi domiciliari. Solo un approccio integrato e sostenibile potrà rispondere efficacemente al cambiamento demografico e assicurare un futuro solido per il territorio.» Questi numeri sottolineano una duplice crisi: demografica e sociale. Da un lato, il calo delle nascite e l’aumento dell’età media mettono in difficoltà il sistema pensionistico e riducono la base di contribuzione fiscale necessaria per sostenere il welfare. Dall’altro, la diminuzione della spesa sociale e dei servizi per gli anziani evidenzia una disconnessione tra il crescente bisogno di protezione e le risorse messe a disposizione.  Il Segretario generale della FNP CISL Marche, Silvano Giangiacomi, rilancia e conclude: «La contrazione della spesa sociale a fronte di una domanda crescente è una tendenza insostenibile.  Nella nostra regione, nonostante l’incremento della popolazione over 65, tra il 2019 e il 2024, di 10.500 unità, assistiamo ad una riduzione dei servizi domiciliari, che passa da 2.480 utenti nel 2011 ai 2.199 nel 2021. Questo dimostra quanto sia urgente ripensare le politiche di assistenza agli anziani, garantendo equità e continuità nelle cure. Se non agiamo ora, rischiamo di trovarci di fronte a un’emergenza sociale irreversibile.»
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20/11/2024 Senigallia, spostamento del Po.T.E.S 118: i sindacati chiedono chiarezza e confronto sul futuro dell'Ospedale di Comunità
«CGIL CISL UIL di Senigallia apprendono dalla stampa locale che si sta valutando lo spostamento del personale del Po.T.E.S 118 con i relativi strumenti e mezzi di soccorso, alla Torre sud della palazzina (ex ERAB) della Fondazione Città di Senigallia. - scivono in una nota stampa i sindacati conferderali territoriali - Fermo restando le innegabili ragioni di dotare il Po.T.E.S 118 di una struttura adeguata, sia per il personale che per le ambulanze, le scriventi hanno bisogno di comprendere meglio ciò di cui si sta parlando. Se è urgente e necessario assicurare una sistemazione logistica idonea e sicura per dipendenti e mezzi del 118 è altrettanto urgente analizzare le possibili interferenze e conflitti con il progetto Ospedale di Comunità.» «Esiste infatti da tempo un progetto redatto dal Distretto Sanitario, Ambito Sociale ATS n. 8, Referente dell'ambito sanitario, Opera Pia Mastai Ferretti e Fondazione Città di Senigallia, condiviso da tutti i sindaci e dalle organizzazioni sindacali del territorio, che utilizzerebbe quella struttura già pronta e attesa da anni, per dotare il territorio del Distretto e Ambito di una Casa di Comunità e di un Ospedale di Comunità per complessivi 40 posti letto. - proseguono  e concludono -  E' di pochi giorni fa infatti, l'ultimo sollecito sull'Ospedale di Comunità, che peraltro ha visto già la presentazione di un ordine del giorno da parte del Presidente del Consiglio Regionale, affinché tale struttura fosse destinata all'ospedale di comunità di Senigallia. CGIL CISL UIL di Senigallia pertanto chiedono alla dirigenza dell’AST e alle autorità, un immediato confronto sulla questione.»
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14/11/2024 Vertenza Fedrigoni: sindacati e azienda sui 195 posti di lavoro a rischio chiedono garanzie
  «Oggi, 14 novembre a Verona, si è svolta una importante plenaria dedicata all’esame congiunto della procedura di licenziamento collettivo riguardante 195 lavoratori presso Giano srl del Gruppo Fedrigoni. Questa decisione non interessa solo la produzione di carta per ufficio, ma coinvolge anche i settori della manutenzione, della gestione dei materiali e delle spedizioni presso lo stabilimento di Fabriano, insieme alla chiusura del vicino sito di Rocchetta.La riunione ha visto la partecipazione delle Segreterie Nazionali e territoriali di SLC CGIL, Fistel CISL, UILCOM UIL, UGL Carta e Stampa, nonché della Rappresentanza Sindacale Unitaria dell'area Marche. Durante l'incontro, l'azienda ha confermato i dati e le proposte fornite precedentemente, illustrando le misure adottate per ammortizzare i licenziamenti. Tuttavia, ha ribadito la decisione di chiudere la macchina F3 e di interrompere definitivamente il business della carta da ufficio. - scrivono in una nota stampa i sindacati di categoria -  L'azienda ha anche chiarito di non poter fornire ulteriori informazioni al momento, attribuendo questa incertezza alla presenza di altri tavoli di discussione aperti, tra cui uno con il Ministero, che potrebbero influenzare le dinamiche della trattativa sindacale. Le organizzazioni sindacali hanno espresso una chiara opposizione alla chiusura della macchina F3, sottolineando che, malgrado la decisione dell’azienda, quella macchina avrebbe potuto essere riconvertita per la produzione di altre tipologie di prodotti, capaci di apportare valore aggiunto al Gruppo Fedrigoni. In tal senso, hanno ribadito l’insostenibilità del progetto industriale così come attualmente concepito, evidenziando il fatto che potrebbe rappresentare un problema non solo per l’azienda stessa, ma anche per il territorio e per i lavoratori in generale.» «In chiusura, le organizzazioni hanno richiesto maggiori garanzie a tutela del perimetro e dell’occupazione nell’area Marche, evidenziando l'importanza di preservare i posti di lavoro e le competenze locali, alla luce delle gravi implicazioni che questa chiusura del ramo "office" potrebbe comportare non solo a livello aziendale, ma anche per l'ecosistema economico e sociale della regione. - concludono -  La procedura di licenziamento collettivo avviata in data 3 ottobre 2024, si concluderà, dopo il percorso amministrativo il 18 dicembre. Il clima di incertezza e preoccupazione rimane palpabile tra i lavoratori e i sindacati, non vedendo attualmente soluzioni adeguate alla situazione.»    
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14/11/2024 Attivo regionale CISL Marche oltre 200 delegati su Finanziaria 2025 e priorità sociali e del lavoro
Oltre duecento delegati hanno partecipato questa mattina ad Ancona, nella sala convegni della FIGC, all’attivo regionale della CISL Marche, convocato per discutere i contenuti della Finanziaria 2025. A dare il calcio d’inizio al dibattito è stato il segretario generale della CISL Marche, Marco Ferracuti: «Al di là dei desideri, la Finanziaria ha una finitezza di risorse, 28,5 miliardi di euro. C’è un patto di stabilità europeo che pone dei limiti alla possibilità di fare debito e ci sono da gestire scelte precedenti che hanno un costo, come il superbonus 110%, che peserà 15 miliardi nel 2025 solo per onorare gli impegni assunti. Alla voce entrate troviamo 9 miliardi in deficit (poca cosa rispetto agli anni precedenti), 5,6 miliardi dalla riforma fiscale e 3,8 miliardi da banche e assicurazioni. Le principali uscite sono: 17,4 miliardi per il cuneo fiscale, 3 miliardi di incentivi alle imprese, 1,8 miliardi alle famiglie e 0,7 miliardi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti. La misura di cui siamo orgogliosi è il taglio del cuneo fiscale, che comporterà aumenti fino a 1.200 euro annui per i dipendenti. Con risorse limitate, abbiamo dovuto scegliere le priorità, e la priorità è dare respiro ai redditi bassi: quindi, taglio del cuneo fiscale e accorpamento delle aliquote fiscali. Certo, i risparmi sono limitati, ma anche quel poco è importante per sostenere chi ha bisogno. Per le pensioni c’è il recupero totale dell’indicizzazione. Altre misure importanti per noi della CISL sono la defiscalizzazione al 5% per la contrattazione di secondo livello e il welfare contrattato, la detassazione dei fringe benefit e il rafforzamento degli incentivi per le assunzioni di giovani e donne. Da sottolineare l’incremento del Fondo sanitario nazionale per sostenere, tra l’altro, la medicina territoriale e il taglio delle liste d’attesa. Diamo un giudizio positivo all’impostazione di questa Finanziaria. Ci sono luci e ombre, ad oggi siamo soddisfatti, ma la partita della Finanziaria è lunga e siamo impegnati per ottenere più fondi per le pensioni minime e la non autosufficienza, per ripristinare i fondi per l’automotive, per eliminare il taglio degli organici nella scuola e per il rafforzamento degli sgravi alle fasce medie di reddito. Come CISL, abbiamo lanciato l’idea di una tassa sugli extraprofitti: l’idea è passata, anche se sono cambiate le parole, da “tassa” a “contributo,” sia pure ridotto. Noi cerchiamo di parlare alla testa delle persone, non alla pancia come fanno altri. Noi chiamiamo al Patto sociale, non alla rivolta sociale». Sul fronte del bilancio della Regione Marche, conclude Marco Ferracuti: «Due le priorità dell’azione CISL: 7 milioni per abbattere le rette delle persone fragili ospiti delle strutture sociosanitarie e due milioni per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro». Il lavoro svolto da Cisl in ambito nazionale sul fronte della legge di stabilità è stato presentato dal segretario confederale nazionale Ignazio Ganga: «CISL Marche è un presidio importante di progettualità sociale e sta svolgendo un bel lavoro in un momento complicato. È in gioco una partita decisiva rispetto alla quale Cisl ha indicato le sue priorità. La parola d’ordine è partecipazione, ci siamo confrontati in ambito nazionale su temi di estrema delicatezza legati al documento di programmazione di medio termine e sulla manovra di bilancio ricca di contenuti che rimandano al protagonismo della CISL che presuppongono un grande contratto sociale per far tornare a competere il nostro Paese. Noi approviamo questa legge Finanziaria perché contiene il rafforzamento di misure come quella del cuneo contributivo e di carattere fiscale che hanno un tratto ridistributivo importante insieme ad altre misure delicate che danno risposte sul versante del lavoro pubblico e privato ad iniziare dalle risorse per i rinnovi contrattuali e dalle poste a sostegno del sistema sanitario nazionale. Molto importanti anche le misure a sostegno della famiglia, della previdenza con il ritorno alla formula di indicizzazione delle pensioni più favorevole e al reitero di misure importanti come l’Ape sociale, la Quota 103 e l’Opzione donna che va migliorata. Si tratta di alcune voci della manovra che arrivano da un forte protagonismo   della CISL e per questo va considerata positivamente. Certo ci sono aspetti da migliorare per questo abbiamo inviato alla Commissione parlamentare competente una importante batteria di emendamenti che spaziano dalla necessità di rivedere le posizioni in ordine ai tagli sul personale dell’istruzione, del turn over della PA, così come riteniamo che vada rivista la volontà di tagliare i finanziamenti all’automotive che vanno ripristinati.»   Rassegna :  https://www.cronacheancona.it/2024/11/14/cisl-marche-sulla-finanziaria-respiro-ai-redditi-bassi-col-taglio-al-cuneo-fiscale/527007/ https://www.cronachemaceratesi.it/2024/11/14/cisl-marche-sulla-finanziaria-respiro-ai-redditi-bassi-col-taglio-al-cuneo-fiscale/1908588/ https://www.vivereancona.it/2024/11/15/attivo-regionale-cisl-marche-oltre-200-delegati-ad-ancona-su-finanziaria-2025-e-priorit-sociali-e-del-lavoro/378172 https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/attivo-regionale-cisl-marche-oltre-200-delegati-ad-ancona-su-finanziaria-2025-e-priorita-sociali-e-del-lavoro/ https://www.anconatoday.it/attualita/attivo-regionale-cisl-delegati-ancona-discussione-contenuti-finanziaria.html
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13/11/2024 Successo per la “Carovana della Salute” FNP CISL ad Ascoli: 265 prestazioni mediche effettuate
Piazza Arringo ad Ascoli si è trasformata in un centro di prevenzione e salute a cielo aperto grazie alla “Carovana della Salute”. L’iniziativa, che si è svolta domenica 10 novembre, è stata organizzata e promossa dalla FNP Cisl Pensionati in collaborazione con il Comune e l’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli. «Sono state effettuate 265 prestazioni mediche in poche ore, confermando il successo di un evento incentrato sulla promozione della salute e della cultura della prevenzione - affermano i rappresentanti della FNP Cisl Pensionati – La finalità della ‘Carovana della Salute’ è proprio quella di promuovere la prevenzione attraverso screening, visite e controlli gratuiti, accompagnati da momenti informativi per sensibilizzare i cittadini su temi fondamentali per la loro salute.» L'alta affluenza di partecipanti e il numero elevato di visite eseguite sono per gli organizzatori motivo di grande soddisfazione. I dati della giornata sono significativi: tra le prestazioni erogate si contano 23 visite cardiologiche, 68 esami oculistici per la prevenzione della maculopatia, 24 screening per l’aorta addominale, 23 controlli per la prevenzione del tumore al seno, 36 esami calcaneari per l’osteoporosi, 62 misurazioni del difetto refrattivo e 29 esami audiometrici. «Un ringraziamento, per la disponibilità e la partecipazione all’evento, al Comune di Ascoli e all’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli che ha sposato il nostro progetto coinvolgendo nella realizzazione della giornata specialisti e operatori degli ospedali e dei distretti sanitari. – sottolinea Claudia Calvaresi della FNP Cisl pensionati – Ringraziamenti anche alla Croce rossa italiana che, oltre ad aver messo a disposizione alcuni mezzi per lo svolgimento delle visite, ha anche partecipato attivamente; alla Protezione civile che ha fornito strutture indispensabili per la realizzazione    dell’evento ed è stata presente con i propri volontari, l’associazione Lilt impegnata nella prevenzione dei tumori, e l’associazione Anchise, che si occupa di supporto alle famiglie di persone affette da demenza, per aver partecipato con impegno alla giornata”. «Ringrazio gli operatori sanitari dell’azienda che hanno dato la loro disponibilità a prendere parte all’iniziativa – evidenzia la Direttrice generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini -. La partecipazione dell’azienda a questi  eventi è la dimostrazione di quanto la stessa sia sensibile alle tempistiche della prevenzione e alle manifestazioni che permettono un contatto diretto con la cittadinanza.»
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09/11/2024 CISL Marche alle Muse celebra Tina Anselmi, Ferracuti:"Vogliamo discutere la sanità regionale"
"Tina Anselmi, storia di coraggio e di passione politica” è il titolo scelto per l’iniziativa messa in campo  dalla Cisl pensionati  negli spazi  del teatro delle Muse di Ancona ed apertasi con i saluti del segretario generale della Fnp Cisl Marche Silvano Giangiacomi «Non basta una giornata per ricordare il contributo che Tina Anselmi ha dato al nostro Paese. Una donna che ha deciso di spendersi per gli altri con il dovere morale di dire quella verità che ci rende liberi, non per fare ciò che si vuole ma per adempiere ai doveri di solidarietà». Maria Rosaria Lucarelli segretaria regionale Fnp nell'introdurre gli interventi ha sottolineato i due aspetti fondamentali dell'iniziativa «Tina Anselmi e il suo essere donna, partigiana, cattolica ma anche laica e sindacalista e la sua Riforma della Servizio  Sanitario Nazionale che è ancora oggi faro del nostro impegno sindacale.» Interventi, da  remoto, di Linda Laura Sabbadini, già direttrice del dipartimento di un sociali dell’Istat e del sociologo dell’Università di Trento, Cristiano Gori, in presenza dell’ex direttrice generale di Asur Marche Nadia Storti. Tina Anselmi vista dalla famiglia, la testimonianza è stata della nipote Emanuela Guizzon: «E’ stato un privilegio crescere e vivere con lei, mi ricordo la sua libreria infinita che è stata la mia ancora di salvezza. Con lei arrivava il mondo in casa, era un tornado continuo, una persona gioiosa e felice di vivere a servizio per gli altri. Il suo lavoro era per tutti, non solo per le donne. Amava passare a casa quando poteva, il piacere di stare insieme, portava anche chi era quel giorno in giro con lei, c’era condivisione. Quando andava a dormire pregava, poi appoggiava la testa sul cuscino e cinque secondi dopo dormiva. Le bastava sapere di aver dato il massimo durante il giorno, trattava tutti alla stessa maniera, l’artigiano e il Presidente della Repubblica». A chiudere il partecipato incontro è stato il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti: «E’ importante fare memoria, riflettere sull’attualità e qualche mattone in più nella costruzione del futuro. Il tutto avendo come riferimento una figura straordinaria come quella di Tina Anselmi che ha segnato profondamente la storia del Paese: partigiana, sindacalista e politica. Ruoli interpretati con coraggio e coerenza, filo conduttore libertà e giustizia. Come Cisl spesso parliamo dei padri nobili, Spesso parliamo di padri nobili, ma abbiamo anche madri nobili, lei è una di queste. Esserci per cambiare, impegnarsi, mettersi in discussione e contribuire al miglioramento della società. Cerchiamo di interpretare questo suo insegnamento». Il riferimento delle Marche: «Il modello di sviluppo - ha evidenziato Ferracuti - sta evidenziando seri limiti, cresce il numero degli occupati ma aumenta la povertà relativa. Deve rimanere uno sviluppo con attenzione alla persona, quando si parla di sanità. Per rendere credibile il sistema sanitario nelle Marche significa renderlo efficiente, al centro va il paziente non altre soggetti. L’ospedale deve essere di qualità e questo va in contraddizione con la frammentazione attuale, l’assistenza domiciliare per troppo tempo è stata dimenticata. Il territorio deve crescere nei servizi, non soltanto nelle mura, nelle strutture. Nelle Marche siamo in un momento fondamentale, tra pochi giorni saranno varati gli atti aziendali sanitari, vogliamo esserci per cambiare ma se ci sarà preclusa questa possibilità ci faremo sentire. Tina Anselmi chiedeva pareri alle giovani nipoti sui temi da trattare, i politici  di oggi parlano di giovani senza contaminarsi».   Rassegna:  https://www.rainews.it/tgr/marche/video/2024/11/trevisani-ancona-tina-anselmi-cisl-marche-fnp-marco-ferracuti-emanuela-guizzon-732e7fbd-91c8-47c9-a45d-58a72e694795.html https://etvmarche.it/11/11/2024/lincontro-della-cisl-marche-su-tina-anselmi-una-storia-di-coraggio-e-passione-politica-lo-speciale-video/ https://www.cronachemaceratesi.it/2024/11/09/esserci-per-cambiare-cerchiamo-di-interpretare-linsegnamento-di-tina-anselmi/1907050/ https://www.cronacheancona.it/2024/11/09/esserci-per-cambiare-cerchiamo-di-interpretare-linsegnamento-di-tina-anselmi/526161/
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08/11/2024 “Fili di memorie” al via il Laboratorio di scrittura creativa ad Aquasanta Terme
Partirà il prossimo 11 novembre ad Acquasanta Terme (AP) il laboratorio intergenerazionale di scrittura creativa “Fili di Memorie”, un’iniziativa gratuita promossa da Anteas Marche APS e Anteas Ascoli Piceno ODV – Area territoriale di Ascoli ed Acquasanta Terme. Il laboratorio è organizzato nell’ambito del progetto “R.A.D.I.C.I. - Rete Attiva per il Domani: Insieme per una Comunità Integrata”, finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con Legambiente Marche Capofila. L’iniziativa ha il patrocinio gratuito del Comune di Acquasanta Terme e vede la partecipazione degli studenti della Scuola Secondaria di I grado “IC Del Tronto e Valfluvione”. Attivo dal 2019 nei territori di Acquasanta Terme ed Ascoli Piceno, il laboratorio ANTEAS “Fili di Memorie” valorizza la scrittura come strumento per migliorare il benessere psicologico e personale. A guidare i partecipanti è la dott.ssa Claudia Battistoni, psicologa clinica, counselor e formatrice, specializzata in tecniche di scrittura creativa e teatro sociale. Il percorso comprende attività di scrittura libera e strutturata, attraverso le quali i partecipanti possono esplorare il proprio mondo interiore, elaborare le emozioni e costruire una visione positiva del futuro, riducendo ansia e stress. Le tecniche utilizzate stimolano la creatività, la comunicazione, l’inclusione sociale, l’appartenenza comunitaria, l’autostima e la fiducia, promuovendo lo scambio e la condivisione. Questa edizione del laboratorio prevede il coinvolgimento di un gruppo intergenerazionale, composto da anziani e giovani studenti, che condivideranno un viaggio narrativo alla scoperta delle proprie storie personali e delle radici familiari e comunitarie. Al termine del percorso, i partecipanti realizzeranno una raccolta di fiabe accompagnate da immagini e foto d'epoca, valorizzando così il patrimonio culturale e le memorie personali e collettive. Il laboratorio si svolge presso lo Spazio Polifunzionale “E. De Amicis” ad Acquasanta Terme (AP) e si articola in otto incontri della durata di due ore ciascuno, con il seguente calendario: ●       11/11/2024 ore 10-12 ●       16/12/2024 ore 12-14 ●       13/01/2025 ore 10-12 ●       21/02/2025 ore 10-12 ●       19/03/2025 ore 9-11 ●       17/04/2025 ore 10-12 ●       12/05/2025 ore 10-12 ●       30/05/2025 – Evento conclusivo Per maggiori informazioni contattare: Claudia 349.1625994 / Alfredo (Anteas) 339.2431725. L’ingresso ai laboratori è gratuito, la cittadinanza è inviata a partecipare.    
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07/11/2024 Lotta per il rinnovo CCNL autoferrotranvieri : 8 novembre è sciopero
La lotta per il rinnovo del CCNL TPL autoferrotranvieri è arrivata ad una svolta importante e decisiva. «Dopo oltre vent’anni ci troviamo ad affrontare una giornata di sciopero di 24 ore venerdì 8 novembre 2024, oltretutto in un periodo storico che si riversa verso battaglie e dissidi in costante aumento. - scrivono ai lavoratori in un comunicato sindacale FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI UGL FNA FAISA-CISAL - Le difficoltà che tutti noi attraversiamo, i disagi e le complicazioni inerenti a questa professione, mal si conciliano con le resistenze delle associazioni datoriali da una parte, e dei governanti dall’altra. Ci sia permesso di dire che, purtroppo, le aziende non comprendono che questa forma di contrasto va anche contro i loro interessi, perché se la “battaglia” va a buon fine (e dovrà essere così) ci troveremo tutti con dei vantaggi, non più semplicemente utili, ma assolutamente necessari. PER TUTTI. Maggiori introiti per i lavoratori, ma anche per la parte datoriale. Un impegno che le nostre organizzazioni svolgono a 360°, nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie. Tuttavia, le indicazioni della Commissione di garanzia impongono, nelle fasce che già si utilizzano di solito nella Regione Marche – 05.30 08.30 e 17.30 20.30 – a presenza dei cosiddetti “servizi minimi” stabiliti nel 30% del servizio. In questi servizi ricadono quelli per invalidi, bambini delle scuole dell’infanzia ecc. Oltre ad alcune corse di linee portanti individuate dalle Consortili. Abbiamo cercato di contrattare con le aziende quali potessero essere i servizi (seppur minimi) da effettuare, ma non siamo addivenuti a nessun accordo. Pur con tutta la buona volontà, il dialogo, e anche qualche discussione aspra. PERTANTO SARA’ COMPITO E RESPONSABILITÀ’ DELLE AZIENDE COMUNICARE NEI TEMPI PREVISTI DALLA LEGGE 146/90 A TUTTI VOI E AI CITTADINI i servizi assolutamente indispensabili individuati per la Regione Marche nelle fasce orarie dalle 5,30 – 8,30 e dalle 17,30 – 20,30 secondo i seguenti criteri:  i servizi di trasporto urbano ed extraurbano mediante l’utilizzo del 30% del personale viaggiante, normalmente impiegato durante le fasce orarie previste localmente, i collegamenti con le stazioni ferroviarie e marittime;  il personale strettamente indispensabile per garantire la funzionalità logistica (articolo 13, lett. a), l. n. 146/90);  i servizi di collegamento con gli aeroporti nonché tutto il personale adibito ai servizi specializzati di particolare rilevanza sociale, quali il trasporto per i disabili e il trasporto con scuolabus degli allievi delle scuole materne ed elementari. Alcuni di voi potrebbero, quindi, essere chiamati ad effettuare una piccola parte di corse. Chiaramente noi, seppur impegnati in una forte manifestazione a Roma, rimaniamo a vostra completa disposizione.»
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05/11/2024 Codess sociale : sciopero e siti-in davanti al Comune di Ancona
 Si è svolto nella mattinata di  oggi, martedì 5 novembre, lo sciopero del personale di Codess Sociale Soc. Coop., la cooperativa che, per conto del Comune, gestisce i servizi di assistenza scolastica e domiciliare per i disabili. La mobilitazione, indetta dalle organizzazioni sindacali FP CGIL e Fisascat CISL Marche, ha coinvolto  i lavoratori per l'intero turno di lavoro. Dalle ore 10.00 alle ore 12.00, decine di lavoratrici e lavoratori si sono radunati davanti al Comune di Ancona per esprimere il proprio dissenso e le ragioni che hanno portato allo sciopero. Tra i motivi principali della protesta, c’è stata l'interruzione dell’erogazione del pranzo durante il turno di lavoro, una decisione che ha generato grande malcontento tra il personale. Inoltre, i lavoratori hanno lamentato i frequenti ritardi nell'attivazione dei servizi domiciliari, che incidono non solo sulla continuità dell’assistenza, ma anche sulle ore lavorative disponibili, con una conseguente perdita di reddito per il personale coinvolto. Durante il presidio, i rappresentanti sindacali hanno denunciato una situazione diventata insostenibile per molti lavoratori, sottolineando come queste problematiche incidano negativamente sia sulla qualità del servizio offerto ai cittadini che sulle condizioni lavorative degli operatori. «Non è accettabile – hanno affermato i sindacati di categoria  – che i lavoratori debbano subire queste penalizzazioni. L’interruzione del pranzo e i ritardi nei servizi domiciliari non solo ledono i diritti dei dipendenti, ma rischiano di compromettere l’efficienza dei servizi di assistenza.» Il presidio si è concluso a mezzogiorno, con la promessa delle organizzazioni sindacali di continuare a monitorare la situazione e di prendere ulteriori provvedimenti qualora le criticità non venissero risolte. «Non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto il rispetto delle condizioni di lavoro che questi operatori meritano» hanno concluso i sindacati.    
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05/11/2024 Crisi Fedrigoni : presidio e incontro al MIMIT per salvare l'occupazione a Fabriano
Il 4 novembre si è tenuto un incontro di aggiornamento con il Gruppo Fedrigoni riguardo alla situazione di Giano Srl. Questo incontro riveste un significato particolare in un momento in cui il futuro occupazionale ed economico della regione è sotto pressione. La riunione si è focalizzata sulla valutazione delle prospettive future per l’azienda e sulle iniziative necessarie a evitare la perdita di posti di lavoro, dopo l'annuncio preoccupante da parte della società relativa all'intenzione di avviare la liquidazione del ramo dedicato alla produzione di carta per ufficio a partire dal 1° gennaio 2025. L’incontro è stato presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha sottolineato l'importanza di un approccio collaborativo per affrontare la crisi. Erano presenti anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara, insieme ai rappresentanti degli enti locali coinvolti, delle segreterie nazionali e territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Chimici. Durante il confronto, sollecitati dalle organizzazioni sindacali, sia il ministro Urso che il presidente Acquaroli hanno invitato il Gruppo Fedrigoni a considerare la possibilità di rinviare la decisione di interrompere la produzione nel sito di Fabriano. Hanno esortato l'Amministratore delegato dell'azienda a esplorare con maggiore attenzione possibili soluzioni alternative alla posizione presa, al fine di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e il benessere delle famiglie coinvolte, auspicando che tutte le opzioni possano essere esaminate entro il 31 dicembre prossimo. Negli ultimi tempi, l'azienda ha presentato alle rappresentanze sindacali alcune misure destinate a mitigare l'impatto occupazionale della chiusura. Tra queste è emersa la proposta di ricollocare la maggior parte dei 195 lavoratori interessati in altri stabilimenti del gruppo situati nelle Marche, oltre a quelli localizzati in Trentino e Verona. Tale iniziativa testimonia la volontà dell'azienda di affrontare la crisi con responsabilità e di tutelare il capitale umano. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito fermamente la posizione presa anche negli incontri precedenti, sottolineando che la fermata della macchina F3 nel medio periodo comporterà problemi rilevanti che si ripercuoteranno su tutto lo stabilimento di Fabriano, influenzando negativamente l'intero territorio. Hanno spiegato al ministro Urso che, con uno sforzo comune, la macchina potrebbe essere utilizzata per altre tipologie di lavorazioni con ottimi risultati. Il Gruppo Fedrigoni si è dichiarato disponibile a incontrare le strutture tecniche ministeriali nelle prossime ore per approfondire tutte le modalità operative relative alla richiesta di supporto e collaborazione. Al termine dell'incontro, le segreterie nazionali hanno incontrato un folto gruppo di lavoratori che avevano effettuato un presidio sotto il ministero a sostegno dell'iniziativa, spiegando loro che la riunione tenutasi al Ministero rappresenta un passaggio cruciale, propedeutico a un confronto costruttivo tra l'azienda, le rappresentanze sindacali e il territorio. Tale confronto è fondamentale per costruire un percorso condiviso che possa salvaguardare l'occupazione e promuovere il rilancio della cultura imprenditoriale nella regione, e verrà richiesta immediatamente l'istituzione di un tavolo di confronto. La situazione dell'industria cartaria è un tema centrale non solo per Fabriano, ma per l'intera economia marchigiana, dove la tradizione manifatturiera si intreccia con le sfide della modernizzazione e della sostenibilità.
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05/11/2024 Servizio notturno della Polizia locale di Ancona. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Sulpl :“Sbagliato non confrontarsi sulle modalità del servizio prima dell'avvio dell'8 novembre”
Le organizzazioni di categoria  FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e SULPL hanno chiesto a più riprese al Comune di Ancona un confronto preventivo rispetto all'avvio del servizio notturno della Polizia Locale fortemente voluto dalla nuova amministrazione; confronto, però, che il Comune si rende disponibile ad avere solo successivamente all'avvio del servizio previsto "sperimentalmente" per la notte tra l' 8 e 9 novembre. «Vanno chiarite le specifiche attività che verranno svolte nei servizi serale e notturno, le indicazioni operative e l'organizzazione di turno e pattuglie – dichiarano i sindacati – Le condizioni di lavoro nelle ore notturne saranno diverse rispetto a quelle in cui si opera durante i turni diurni, per cui vanno previste casistiche di eventuale esonero dal servizio notturno e va definito un progetto per la formazione specifica del personale addetto alle pattuglie esterne e di quello impegnato nella centrale operativa. Senza un confronto preventivo e l'adozione di misure organizzative ed economiche – concludono– si rischia di avviare un servizio non in grado di dare risposte a lavoratori e cittadini. Per quanto sopra si rinnova la necessità di un sollecito confronto preventivo.»  
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31/10/2024 Vertenza Cartiere Fedrigoni, FIT CISL Marche: "Vanno attenzionati i lavoratori della logistica Nicma"
«In questi anni i lavoratori della logistica Nicma, che operano all’interno dei cantieri della Cartiera Fedrigoni/Giano hanno prestato i loro servizi in silenzio con grande professionalità e serietà - scrive in una nota stampa la FIT CSL Marche - Grazie al loro costante contributo fattivo dei suddetti lavoratori, le ditte appaltatrici che si susseguite hanno organizzato sempre al meglio la logistica in tutti i cantieri dove operano le cartiere Fedrigoni, contribuendo in modo significativo anche alle performance positive del gruppo industriale cartario.» Oggi per  la FIT CISL Marche questi lavoratori non possono non entrare di diritto nelle dinamiche della gestione della crisi territoriale del comparto,  «devono essere totalmente ricompresi nelle possibili soluzioni dei problemi occupazionali.  Per questo chiediamo “rispetto“, il riconoscimento del diritto di sederci ai tavoli sindacali, di essere informati e coinvolti seppur dipendenti di una società appaltatrice e diventare lavoratori “ visibili “ agli occhi di chi “ questa crisi“ l’ha aperta. Rivendichiamo il diritto ad esprimere il nostro dissenso rispetto le scelte fatte, ma anche di trovare insieme soluzioni a salvaguardia del lavoro. Chiediamo, quindi, al Gruppo Fedrigoni di aprire urgentemente, insieme alle aziende appaltatrici e alle rappresentanze dei lavoratori, un tavolo negoziale, anche irrituale, che affronti le problematiche in essere e future; e alle istituzioni pubbliche chiediamo di sostenere questa iniziativa che coinvolge in maniera diretta una cinquantina di Lavoratori, ai quali nessuno, ancora oggi, ha comunicato nulla sul loro prossimo destino lavorativo.»
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30/10/2024 Rinnovato il contratto per i lavoratori delle aziende artigiane area comunicazione delle Marche
Oggi, 30 ottobre 2024 presso la sede regionale dell’EBAM Marche, si sono incontrate le Organizzazioni Sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e CNA, CLAAI MARCHE, CONFARTIGIANATO per la sottoscrizione di rinnovo del contratto regionale per i lavoratori delle aziende artigiane Area Comunicazione delle Marche. Dopo anni di stallo e diversi incontri abbiamo messo in evidenza la necessità di aumenti economici e di migliorare alcuni aspetti normativi del vecchio accordo regionale.  Il Contratto sottoscritto garantisce ai lavoratori dell’area della comunicazione Artigiani e Piccole Medie Imprese delle Marche un aumento dell’1,2% sui minimi tabellari, inoltre è previsto per l’anno 2024 con la mensilità del mese di novembre il riconoscimento di 120€ di welfare per tutti i dipendenti. A decorrere dal 1° gennaio 2025 e per i futuri anni di vigenza contrattuale i 120€ verranno corrisposti nel mese di luglio. Abbiamo migliorato molti aspetti normativi: le parti hanno concordato un sistema organico di relazioni sindacali che tramite esami congiunti consentono una più approfondita conoscenza delle problematiche che investono l’artigianato dell’area della comunicazione. Abbiamo richiesto all’osservatorio dell’EBAM di fornirci con cadenza annuale dati relativi agli aspetti economici, lavorativi, strutturali e dati sull’utilizzo della cigo. Abbiamo introdotto il tema della formazione professionale concentrandoci sull’individuazione dei fabbisogni formativi di settore, con azioni specifiche utilizzando anche risorse pubbliche. Si avvierà una campagna informativa sul tema della previdenza complementare “Fondo Fon.te” attraverso assemblee nei luoghi di lavoro. Si è ribadito l’importanza del tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro dedicando 2 ore del monte annuo assembleare ai temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per limitare l’utilizzo dello straordinario, si è normato l’istituto della banca ore individuale; previo accordo tra le parti. Abbiamo introdotto la possibilità di attivare la modalità del lavoro agile attraverso un accordo individuale che deve prevedere disconnessione, luogo e strumenti di lavoro.  Le parti hanno concordato di aderire al fondo regionale bilaterale, con un contributo di un euro che prevede il pagamento delle prime tre giornate di malattia fino ad oggi mai riconosciute per un singolo evento annuale fino a tre giorni. Le parti hanno inteso che ogni atto di violenza e/o molestia nei luoghi di lavoro è inaccettabile e la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici non può essere violata. Premi aziendali e welfare, si lascia la possibilità alle aziende di trasformare fino ad un massimo del 50% il premio in welfare, tale passaggio darà diritto ad un ulteriore 10 %  I Segretari Regionali di Categoria Carlo Cimmino per la SLC-CGIL, Valerio Monti per  la UILCOM-UIL e Alessandro Gay per la FISTEL-CISL dichiarano soddisfazione per l’intesa raggiunta per il settore dell’artigianato della comunicazione. Intesa che oltre all’incremento della parte economica raggiunge e implementa importanti punti sulla parte normativa.      
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29/10/2024 Azienda ospedaliero universitaria delle Marche il migliore ospedale pubblico d’Italia CISL FP Marche:” Garantire i diritti ai dipendenti per garantire ai cittadini il diritto alla salute”
La Cisl Fp Marche Territorio di Ancona esprime soddisfazione ed orgoglio per la riconferma per il terzo anno di seguito dell’Aou delle Marche quale miglior nosocomio pubblico d’Italia. «Tale eccellente risultato è da ascriversi al merito di tutto il personale sanitario, tecnico e amministrativo impiegato nella struttura che, grazie alle proprie professionalità, impegno, abnegazione e spirito di sacrificio, ha permesso il conseguimento ed il mantenimento di elevati standard delle prestazioni sanitarie rese ai pazienti; quanto sopra nonostante le annose difficoltà dovute alla carenza di personale, che spesso ha costretto i dipendenti a lavoro straordinario, doppi turni, salti riposo e carichi di lavoro ben superiori alla norma. - scrive in una nota stampa Raffaele Miscio, CISLFP Ancona -  Molti dipendenti hanno un residuo ferie anno 2024 elevato e un’eccedenza oraria che non è possibile recuperare. Non è stata ancora liquidato il saldo della “produttività collettiva anno 2023” che avrà un importo massimo di 50 euro pro capite. L’eccellente obiettivo raggiunto per quanto sopra deve esimere l’amministrazione dal porre fine alle lacune e difficoltà sussistenti.»  La Cisl Fp Marche Territorio di Ancona rinnova con forza la richiesta di porre in essere tutto quanto necessario, come la stabilizzazione del personale precario, l’assunzione di personale da assegnare alle strutture, maggiori risorse economiche,  per garantire il ruolo dell’unica Azienda Ospedaliero-Universitaria di II livello delle Marche « qualora ciò non avvenisse - conclude Miscio -  gli egregi risultati conseguiti non potranno trovare conferma anche nel futuro con un inevitabile decadimento della qualità dell’assistenza.»
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24/10/2024 Nuove proposte alla Fedrigoni per i lavoratori: sindacati ancora preoccupati
Il 24 ottobre si è svolto un incontro significativo tra il gruppo Fedrigoni e le segreterie nazionali e territoriali dei sindacati Slc Cgil, Fiste Cisl, Uilcom Uil e Ugl Chimici, e le rsu presso lo stabilimento di Fabriano. L'incontro era focalizzato sulla complessa vertenza aperta riguardante Giano Srl, che coinvolge circa 195 lavoratori, oltre a un numero significativo di persone nell’indotto, nella procedura di licenziamento collettivo. Durante l'incontro, l’azienda ha presentato un nuovo pacchetto di proposte, a differenza di quanto discusso nel precedente incontro di Verona. Fedrigoni ha avviato un piano di ricollocazione per i lavoratori, mirando principalmente al territorio marchigiano e, successivamente, agli stabilimenti del nord Italia. Sono state offerte circa 55 posizioni specifiche per coloro che decidessero di trasferirsi, accompagnate da incentivi economici per favorire il trasferimento stesso. Il piano di sviluppo include anche nuove iniziative nel settore della sicurezza e l’implementazione della carta artistica a Fabriano. Questo approccio potrebbe attenuare l'impatto immediato sui 195 lavoratori, ma nondimeno resta in gioco l’ipotesi di oltre 100 esuberi, senza contare l’indotto e le posizioni di lavoro temporaneo. Un’altra questione trattata nell’incontro riguarda lo stabilimento di Rocchetta, che dal 1 gennaio diventerà il polo logistico di tutta l'area marchigiana. Verranno gestite diverse macchine, tra cui le Bielomatik, PR 2/4 e Wrapmatik, con una modifica della turnazione, che passerà dall'attuale 2x7 a una formula 2x5. Tuttavia, questo cambiamento coinvolgerà soltanto dieci lavoratori, di cui otto operai, un meccanico e un elettricista. In merito alla nuova produzione di carta di sicurezza, il piano prevede di far operare anche a Fabriano le macchine MT8/6 e le Bielomatik dedicare alla sicurezza, adottando la stessa turnazione di Rocchetta. A partire dal primo gennaio, sono previsti 48 trasferimenti nel reparto sicurezza di Fabriano, dove i lavoratori saranno sottoposti a formazione per prepararsi all'avvio della produzione a ciclo continuo su tali impianti. Tuttavia, nonostante gli sforzi mostrati da Fedrigoni, i rappresentanti sindacali si sono detti insoddisfatti e scettici. È stata espressa forte preoccupazione per una politica industriale che non offre garanzie, specialmente in relazione alla macchina F3. L’azienda ha chiarito la sua intenzione di interrompere la produzione di carta da ufficio a partire dal 1 gennaio 2025, un annuncio che ha sollevato preoccupazioni per il futuro di tutti i lavoratori dell'area marchigiana, compresi quelli dello stabilimento di Ritrama. In conclusione, l'incontro ha evidenziato la complessità della situazione, con un’azienda in fase di transizione e un sindacato che sta cercando di tutelare i diritti e il futuro dei lavoratori, in un contesto di incertezze e sfide significative. Il dialogo tra le parti è fondamentale per cercare di raggiungere un accordo che possa garantire una sicurezza lavorativa adeguata e una strategia industriale sostenibile per il futuro e non impoverisca il tessuto sociale di un territorio già fortemente colpito dalla perdita di importanti siti industriali, per questo l’incontro al Ministero previsto per il 4 novembre risulterà determinate perché in quella sede chiederemo maggiori garanzie utili a ritrovare la stabilità necessaria in questo difficile momento.
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24/10/2024 Nell’ottavo anniversario del terremoto, i sindacati dei pensionati visitano il cantiere del centro disabili e Alzheimer di Camerino
Una visita al cantiere, poi l’incontro con gli ospiti del Centro Diurno “Tempo alle Famiglie” con l’illustrazione del progetto e l’annuncio della previsione del termine dei lavori per i primi mesi del 2025. L’iniziativa è stata organizzata da SPI FNP UILP Marche che hanno voluto creare, insieme all’Ambito Territoriale Sociale e all'Unione Montana Marca di Camerino e con la partecipazione dell’Amministrazione comunale, un momento pubblico di presentazione dell’andamento dei lavori di ampliamento della struttura che ospita il Centro Diurno Disabili e il Centro Alzheimer. La mattinata è, quindi, iniziata con la visita al cantiere, dove i tecnici hanno illustrato lo stato di avanzamento delle opere fin qui realizzate alle delegazioni di SPI-Cgil FNP-Cisl UILP-Uil Marche e agli amministratori locali. Presenti, in particolare, il Sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il Presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, il Coordinatore dell’Ambito Sociale n.18 Valerio Valeriani, insieme ai Segretari Generali regionali di SPI FNP UILP Elio Cerri, Silvano Giangiacomi e Marina Marozzi. La delegazione si è poi spostata al Centro ADA di Vallicelle, dove ad attenderla c’erano i 33 ospiti dei due Centri, temporaneamente sistemati presso due diverse SAE (Soluzioni Abitative in Emergenza) accompagnati dagli operatori e da alcuni familiari e dove i tecnici hanno dettagliatamente illustrato le fasi progettuali dell’ampliamento e le caratteristiche della nuova struttura. Le opere sono in parte finanziate con i 115 mila euro donati nel giugno 2019 proprio da SPI-Cgil FNP-Cisl UILP-Uil raccolti grazie ad una sottoscrizione nazionale promossa all’indomani del devastante sisma del 2016 che ha colpito il centro Italia, mentre le restanti risorse sono state messe a disposizione dal GAL. Ad un primo progetto risalente al 2018 sono seguite, a causa della variazione di normative intercorse nel frattempo, delle modifiche che hanno prodotto un allungamento dei tempi e i lavori sono, infine, iniziati solo nello scorso mese di giugno. A otto anni dalle drammatiche scosse di terremoto, i sindacati dei pensionati hanno voluto, pertanto, organizzare un’iniziativa che ha avuto anche il significato simbolico di dare riscontro pubblicamente a chi, con spirito di generosità e solidarietà, ha compiuto il nobile gesto di aderire alla raccolta che ha permesso di dare vita al progetto. 
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24/10/2024 Cantiere Amazon e condizioni lavorative: la CISL di Jesi chiede chiarimenti
Il cantiere per la realizzazione del nuovo sito produttivo e logistico di Amazon nell’area di Jesi sembra avviarsi verso la fase di ultimazione. Dalle prime osservazioni, si nota già l’installazione delle strutture per il magazzinaggio interno. Ma emergono delle  perplessità  da parte della CISL territoriale «Il cantiere sta procedendo spedito, ma siamo sorpresi di apprendere che le squadre di lavoratori impegnate nell’allestimento delle strutture per il magazzinaggio provengano da paesi dell’Unione Europea e non dall’Italia – sottolinea Giovanni Giovanelli, Responsabile della CISL di Senigallia Jesi e Fabriano -  Ci chiediamo perché non si sia dato spazio a manodopera italiana per queste attività. » La riflessione si allarga poi alle condizioni lavorative all'interno del cantiere:  «Quali contratti collettivi nazionali sono stati applicati? – prosegue -   Quali sono gli orari di lavoro e la formazione ricevuta dai lavoratori per garantire la sicurezza sul posto? Siamo stupiti che per attività che potevano essere gestite da lavoratori italiani si ricorra a ditte estere .» Il sindacato pone l’accento anche sulla necessità di ridurre la disoccupazione locale, evidenziando che ogni opportunità lavorativa dovrebbe essere mirata all’assunzione di disoccupati del territorio. «Chiediamo ad Amazon e alla Società Interporto di convocare le parti sociali per garantire un’occupazione di qualità, nel rispetto dei contratti collettivi e delle norme di sicurezza» rilancia Giovanelli. Oltre alla questione occupazionale, la CISL solleva preoccupazioni anche per la gestione della mobilità, con particolare riferimento alla viabilità intorno al sito Amazon.  «Il sistema viario che comprende la Strada Statale 76 e la provinciale della Val Esina è già oggi sovraccarico, e il transito previsto di 18 tir all'ora, come dichiarato da Amazon, potrebbe causare un collasso del traffico – sottolinea - La provinciale della Val Esina, in particolare, non è adeguata per sostenere un incremento del traffico pesante.» Inoltre, il sindacato esprime perplessità per la mancanza di infrastrutture adeguate per la mobilità dei futuri lavoratori: «La strada provinciale non ha illuminazione, banchine o marciapiedi sicuri, e non ci sono piste ciclabili. È fondamentale pianificare subito interventi per favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici, ma ad oggi le fermate sono poco visibili, prive di segnaletica e di spazi sicuri per l’accesso agli autobus» continua Giovanelli. La CISL non si limita solo a questioni lavorative e infrastrutturali, ma tocca anche aspetti sociali, quali la necessità di servizi per le famiglie dei lavoratori. «È necessario potenziare i servizi sanitari, che sono già oggi in difficoltà, e programmare soluzioni per le abitazioni e i servizi educativi, come asili nido e scuole per l’infanzia, per sostenere le famiglie dei lavoratori che saranno impiegati nel sito». Alla luce di queste problematiche, Giovanelli conclude con un appello: «È indispensabile aprire un tavolo di confronto con le istituzioni locali, regionali e nazionali, le forze sociali e le aziende coinvolte, in primis Amazon e la Società Interporto, per affrontare queste sfide in modo strutturato e garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile per il territorio.»
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23/10/2024 “I Cpr sono luoghi di privazione della dignità, in cui le persone sono disumanizzate e marginalizzate”
«Esprimiamo la nostra contrarietà in merito alle dichiarazioni dell’Assessore Regionale e Vice Presidente Saltarmartini riportate dall’ Ansa Marche il 22 ottobre 2024 sul Cpr di Falconara  M.ma. Non solo crediamo che i Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri) non rappresentino uno strumento di governo per contrastare l’immigrazione illegale, ma riteniamo che essi siano luoghi in cui non sono garantiti il diritto d'asilo e il rispetto dei diritti umani. Lo si evince chiaramente dal Dossier monitoraggio CPR del 15 aprile 2024, da cui emerge che i Cpr sono luoghi di privazione della dignità, dove gli individui vengono disumanizzati e marginalizzati, dove si viene trattati come NON PERSONE. Sono risapute le condizioni inumane all'interno dei centri, che altro non sono che il risultato di una politica migratoria distorta, volta esclusivamente a operazioni di controllo e contenimento,  e non alla gestione del fenomeno migratorio, ai diritti, all’accoglienza e all’inclusione. Le Marche sono una regione che si è sempre contraddistinta per la cultura dell’accoglienza, in cui il terzo settore ha visto sviluppare eccellenze a livello nazionale per quanto attiene le politiche di integrazione e l’inserimento delle persone migranti nel tessuto economico e sociale regionale. Saremo impegnati affinchè nella nostra regione non si dia avvio alla costituzione del CPR. I centri di permanenza per i rimpatri mostrano il fallimento della politica che non considera i migranti come persone con la loro storia e la loro dignità, fallimento che si cerca di nascondere dietro la tesi dello strumento di controllo  per la sicurezza dell'Italia.»   FIRMATARI CGIL MARCHE - UIL MARCHE – CISL MARCHE - CNCA MARCHE – AMAD Associazione multietnica antirazzista donne - FEDEERSOLIDARIETA' MARCHE – Avv. Daniele Valeri – GULLIVER Associazione Universitaria - Rete degli Studenti Medi Marche - GrIS Marche (Gruppo Immigrazione Salute delle Marche) - Refugees Welcome Italia (Coordinamento regionale)
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22/10/2024 Sanità, Sindacati e RSU AST Fermo : "Profonda preoccupazione per la scadenza dei contratti a tempo determinato nell'Azienda sanitaria territoriale "
L’Assemblea dei componenti RSU della AST Fermo, insieme ai rappresentanti delle Segreterie sindacali di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, NURSIND e NURSING UP, ha espresso grande preoccupazione in vista della scadenza, a fine ottobre, di numerosi contratti a tempo determinato dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo.  La questione riguarda un numero considerevole di professionisti il cui contributo è fondamentale per il mantenimento di standard qualitativi e quantitativi adeguati nell’erogazione dei servizi sanitari. Il mancato rinnovo di tali contratti potrebbe seriamente compromettere l'organizzazione e la programmazione del lavoro, con gravi ripercussioni sull'assistenza fornita agli utenti e sulla qualità generale dei servizi. Una proposta di rinnovo fino al 31 dicembre 2024, avanzata dalla Direzione, viene considerata dalle rappresentanze sindacali come inadeguata. Tale scadenza non tiene conto delle nuove attivazioni di reparti e servizi avvenute nel corso dell’estate, né delle già esistenti carenze di personale mai risolte.  Tra i dipendenti con contratti in scadenza, figurano 45 infermieri e operatori socio-sanitari (OSS), figure professionali difficilmente reperibili sul mercato in tempi brevi. La loro assenza creerebbe vuoti significativi nei turni assistenziali, aggravando ulteriormente una situazione già critica e rendendo insostenibile il ritmo di lavoro per il personale restante. La mancata proroga comporterebbe anche la negazione di diritti contrattuali come riposi, ferie e congedi, con conseguenze devastanti sull’equilibrio tra vita privata e lavoro del personale. Un altro elemento di forte criticità è la mancata conclusione del concorso unificato regionale per gli OSS, il che rende attualmente inutilizzabile la graduatoria finale per procedere ad eventuali sostituzioni. Inoltre, la AST Fermo non ha ancora completato le graduatorie per la mobilità esterna, altro strumento che, seppur disponibile, richiede tempi medio-lunghi e non garantisce risultati immediati a causa della complessità burocratica. La perdita di professionisti già formati e inseriti nelle strutture operative senza avere certezze sui tempi di sostituzione rischia di ridurre ulteriormente la qualità dei servizi offerti. La situazione sarebbe particolarmente critica nelle unità operative ospedaliere e residenziali, dove il mantenimento delle attuali risorse umane è considerato essenziale per preservare un livello di assistenza adeguato. Le organizzazioni sindacali sottolineano che il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato per un periodo più lungo potrebbe portare a un ulteriore ridimensionamento dell'offerta di servizi, con un conseguente incremento delle liste d'attesa, un problema già cronico nel sistema sanitario locale.  Alla luce di queste considerazioni, la parte sindacale ha chiesto un incontro urgente con la Direzione e con le autorità competenti, al fine di discutere in modo approfondito le criticità sollevate e individuare soluzioni concrete. In particolare, viene richiesto un rinnovo dei contratti a medio-lungo termine, per consentire una programmazione adeguata delle future assunzioni e garantire la continuità dei servizi senza tempi di latenza. Infine, in assenza di risposte concrete e rassicurazioni sul mantenimento degli attuali dipendenti, le organizzazioni sindacali si riservano il diritto di adottare misure più incisive per richiamare l'attenzione della Direzione e della Regione sulla situazione critica della sanità pubblica nel territorio fermano.
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18/10/2024 Al via il progetto GO2VET per facilitare l'accesso alla formazione professionale dei migranti: partnership europea guidata da ANOLF Marche
In partenza il progetto di GO2VET “A common approach to foster the access to the Vocational Education and Training career opportunities for TCNs”, promosso  da ANOLF Marche Odv  e co-finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (AMIF) dell’Unione Europea nell'ambito delle iniziative multilaterali per l'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro. Il progetto intende abbattere le barriere che impediscono all’utenza straniera di fruire dei servizi di orientamento ai percorsi di formazione professionale, facilitando il loro accesso alle  corrette informazioni, migliorando la qualità dei servizi forniti e rafforzando le capacità degli operatori che lavorano presso gli uffici competenti all’orientamento ai percorsi di Formazione professionale. ANOLF Marche Odv è il capofila di un partenariato che coinvolge 7 paesi e 9 partners. Il progetto ha una durata di 36 mesi ed i seguenti macro obiettivi.  Mappare le principali barriere esistenti che impediscono ai giovani stranieri di accedere ai percorsi di formazione professionale. Elaborare e attuare un approccio comune che guidi i servizi locali di orientamento ai percorsi di Formazione professionale (IFP, apprendistato di 1° liv - qualifiche regionali) affinché offrano servizi di orientamento efficaci attraverso azioni pilota.  Progettare e attuare un programma di capacity building per gli operatori dei diversi uffici che lavorano a contatto con i cittadini stranieri. Entro Dicembre 2024 verrà somministrato  agli operatori del settore e alla giovane utenza straniera al fine di valutare i principali ostacoli che impediscono ai giovani cittadini di paesi terzi di accedere ai percorsi di formazione professionale  e di mappare le problematiche esistenti nel sistema di IFP nel reclutamento degli studenti da integrare definitivamente nel mercato del lavoro. I risultati saranno raccolti e organizzati in un Rapporto in grado di fornire una mappa delle principali barriere esistenti che impediscono ai giovani stranieri di accedere ai percorsi di IFP nei territori dei partner del progetto, che aiuterà successivamente nello sviluppo del corso di formazione professionale che sarà fornito agli operatori che lavorano a stretto contatto con i cittadini di paesi terzi nei settori pertinenti. Gli operatori  e gli stranieri interessati potranno compilare il questionario al link https://forms.gle/HvbYpZexZEEURdg47  ( scorrere alla terza schermata dopo la privacy per indicare  se  operatore o  cittadino straniero). Per praticità nella raccolta dati i questionari sono online in lingua italiana ed inglese.
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15/10/2024 Bilancio Regione Marche 2025 CISL :” Servono risorse per : riduzione rette residenze non autosufficienti, prevenzione infortuni sul lavoro e un termovalorizzatore per la gestione dei rifiuti"
«Nel bilancio 2025 della Regione Marche, considerando la limitatezza delle risorse disponibili, la Cisl si aspetta di trovare risposte ad alcune priorità che sono la riduzione delle rette per le persone fragili e in difficoltà economica ospiti delle strutture sociosanitarie, investimenti sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, la previsione di un termovalorizzatore nel piano dei rifiuti»: così il segretario generale Cisl Marche Marco Ferracuti sintetizza la piattaforma sindacale in vista appunto dell’approvazione del bilancio 2025 della Regione Marche. La prima indicazione riguarda le strutture sociosanitarie regionali, residenziali e diurne, che ospitano poco più di 17mila persone fragili come anziani non autosufficienti, disabili, persone con disturbi mentali, adulti in difficoltà e minorenni. «La scorsa estate - sottolinea il segretario generale della Fnp Cisl Marche Silvano Giangiacomi -  la Giunta ha proposto di aumentare le tariffe corrisposte ai gestori di alcune strutture per persone con disabilità (Rsa, Gruppo appartamento e Centri diurni socio sanitari). Siamo intervenuti per evitare che, al trasferimento di maggiori risorse ai gestori facesse seguito l’inevitabile aumento delle rette pagate dagli ospiti. La Giunta ha accolto le nostre obiezioni attraverso un intervento strutturale di 800mila euro su base annua, con il quale il potenziale aumento è stato sterilizzato». Come allora, anche Cisl Marche chiede di essere ascoltata: da tempo segnala la necessità di un intervento strutturale e complessivo su questo sistema. Servono almeno sette milioni che la CISL se li aspetta nel Bilancio 2025/27,  per dare un segnale concreto agli utenti di alcune di queste strutture – il pensiero in particolare è rivolto alle Residenze Protette per anziani non autosufficienti, che ospitano circa 5.000 persone che pagano in media 1.600 euro mensili – riducendo rette che in alcune circostanze risultano insostenibili, in particolare agli utenti in condizioni di difficoltà economica da certificare attraverso l’Isee.  « Attualmente esiste il fondo solidarietà. Deve essere finanziato con almeno 7 milioni nel triennio e cambiare le modalità di utilizzo. Tutti hanno diritto al servizio ma la riduzione dei costi delle rette deve iniziare da chi ha i redditi più bassi.» evidenzia il Segretario della FNP CISL Marche. Un altro fronte che vede Cisl Marche impegnata nel sollecitare la Regione è quello della prevenzione, livello assistenziale sanitario sottodimensionato rispetto agli standard previsti dalla normativa nazionale. «Soprattutto chiediamo principalmente risorse per la prevenzione sui luoghi di lavoro, è necessario un aumento degli ispettori. – rilancia Ferracuti – Per noi la sicurezza sul lavoro resta prioritaria  e per questo chiediamo con forza  un tavolo politico ai massimi livelli per orientare e verificare  l’uso delle risorse e l’avvio di un percorso in questa direzione, anche perché i quasi 8.500 infortuni sul lavoro avvenuti da gennaio a luglio 2024, dato costante rispetto all’anno precedente, confermano l’urgenza di investire risorse per tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro». Altro tema è la gestione dei rifiuti solidi urbani la cui produzione negli ultimi 10 anni nelle Marche è stata pressoché costante. Nonostante buone performance nella percentuale di raccolta differenziata attuata, sono ancora troppi i rifiuti conferiti in discarica: il 50% di quelli prodotti, quando l’Unione europea ci impone entro il 2035 di scendere al 10%. Serve un piano regionale di gestione complessiva dei rifiuti che includa l’attivazione di un termovalorizzatore. La Cisl lo chiede da tempo, nella convinzione che sia meno impattante sull’ambiente rispetto alla discarica e che potrebbe produrre energia a costi ridotti per le famiglie e le imprese. Un bilancio, quello della Regione ed alcune emergenze da affrontare nella consapevolezza della scarsità delle risorse disponibili:  attenzione a chi è in difficoltà economica e vive nelle strutture sociosanitarie, investimenti sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro e una nuova politica ambientale con l’inserimento di un termovalorizzatore per superare i limiti e i rischi delle discariche.
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14/10/2024 Comune di Osimo: sulla Tari e non solo è necessario aprire un confronto con le organizzazioni sindacali
«In data 8 ottobre 2024 il Comune di Osimo ha pubblicato il bando per il riconoscimento delle agevolazioni TARI per le utenze domestiche per il 2024. Peccato aver appreso la notizia soltanto consultando il sito del Comune dopo varie richieste di aiuto da parte dei nostri utenti, peraltro, a quanto ci dicono le persone, su indicazione degli stessi uffici comunali preposti. - scrivono in una nota stampa i sindacati conferderali territoriali -  Come CGIL-CISL-UIL e SPI-FNP-UILP Pensionati della zona di Osimo dobbiamo evidenziare con rammarico la mancanza di confronto su di un tema molto importante per i cittadini (visti anche i recenti rincari della TARI), nonostante la richiesta di incontro inoltrata alla nuova amministrazione osimana. Riteniamo, infatti, per il ruolo che rivestiamo sul territorio, di poter dare un contributo propositivo anche in relazione ai sistemi di detrazione ( in questo caso per la TARI) che possono sostenere le famiglie con i redditi più bassi. In un contesto territoriale che si caratterizza per la precarietà del lavoro, i bassi salari, le pensioni povere, le crisi industriali, aumentano le sacche di disagio e crescono i bisogni delle famiglie per sostenere le quali c’è bisogno di un’azione sinergica da parte di tutti i soggetti che, a vario titolo e con ruoli diversi, operano nell’area comunale. E’ soprattutto a questo livello (appunto il più prossimo alla cittadinanza) che è necessario incrementare le forme di protezione sociale rafforzando (e non bypassando) il confronto con le parti sociali attraverso un vero e proprio “patto di sostegno ai cittadini” che permetta di consolidare il dialogo tra l’ Amministrazione Comunale e le OO.SS. sui temi del bilancio di previsione, delle variazioni di bilancio, degli interventi di sostegno alle famiglie, dei regolamenti e delle tariffe relative ai servizi alla persona. Auspichiamo, dunque, che l’Amministrazione Comunale per il futuro voglia investire con maggior decisione e correttezza in un confronto proficuo e costante, in una logica di condivisione delle prossime scelte di politica sociale e non solo.»
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11/10/2024 Consiglio Generale Fumarola: “Lavoro, serve contratto sociale tra istituzioni, imprese e sindacati per affrontare con equità il tema della crescita” Bartolucci e Soleggiati eletti in segreteria regionale
Consiglio generale della Cisl Marche questa mattina negli spazi del Villaggio delle Ginestre, struttura assistenziale diretta da suor Barbara Brunalli che assiste una cinquantina di donne fragili. Una location nel solco di una tradizione che vede Cisl Marche sensibile ed impegnata a dare voce a  strutture di grande rilievo sociale (La Lega del Filo d’Oro, la Comunità di Capodarco tra le altre) abbinata alla pausa caffè curata da Frolla Microbiscottificio , una cooperativa sociale che si occupa di inserimento lavorativo di giovani disabili. I lavori aperti dal segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti che ha illustrato i contenuti e gli obiettivi sindacali, oltre ad annunciare per il prossimo maggio il congresso regionale che si svolgerà alla Mole di Ancona. Ferracuti ha inizialmente tracciato un quadro globale, partendo dai conflitti in corso per arrivare alla situazione politica europea «Parliamo di innovazione, energia e sicurezza. Servono idee, risorse e una nuova governance della Ue». I riflessi italiani e marchigiani: «L’approvazione della legge di bilancio sarà un momento delicato, le limitate risorse disponibili andranno impiegate scegliendo le priorità che per noi sono taglio al cuneo contributivo e fiscale, detassazione dei risultati della contrattazione, sostegno alle famiglie, piattaforma sulle pensioni, rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Le risorse vanno trovate con il contrasto all’evasione fiscale, contributo di solidarietà sulle multinazionali, tassa sui grandi patrimoni, spending review, innalzamento tassazione su rendite finanziarie e immobiliari». La strategia Cisl per le Marche: «Siamo una regione in transizione, siamo retrocessi in Europa per una serie di indicatori economici e sociali. Aumentano i rapporti di lavoro ma diminuiscono le ore lavorate, dietro questa divaricazione si nasconde la precarietà. Il modello marchigiano di sviluppo mostra i suoi limiti, necessaria una visione di medio e lungo periodo». La sanità: «razionalizzazione della rete ospedaliera, potenziamento delle cure domiciliari, qualità e costi delle strutture sociosanitarie residenziali e diurne per persone fragili, mobilità passiva e tempi di attesa». Il confronto con la Regione: «Il bilancio 2025 rappresenta il vero banco di prova. Dobbiamo lavorare tutti insieme, riaccendere la speranza sul futuro e la Cisl è tra le poche realtà che cercano coraggiosamente di farlo». Durante i lavori sono stati eletti due nuovi componenti della segreteria regionale della Cisl Marche, Selena Soleggiati e Leonardo Bartolucci che vanno a completare la  squadra di Marco Ferracuti,  insieme a Luca Tassi e Luca Talevi. A chiudere i lavori è stata la Segretaria generale aggiunta della Cisl nazionale, Daniela Fumarola: «Bisogna uscire dagli steccati ideologici del conflitto fine a se stesso e recuperare il tempo perso in tanti anni di muro contro muro che hanno bloccato competitività, investimenti, retribuzioni, sostenibilità e responsabilità sociale. L’orizzonte verso il quale muoversi è quello indicato anche da Mario Draghi nel suo Rapporto sulla competitività dell’Unione europea: un contratto sociale su obiettivi e riforme tra istituzioni, imprese e sindacati per  qualificare e dare nuovo protagonismo al lavoro».
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09/10/2024 Licenziamenti Fedrigoni: 10 ottobre sciopero confermato
Nelle giornate del 8 e 9 ottobre 2024, a Verona nella sede del Gruppo Fedrigoni, si è svolta una plenaria tra i rappresentanti della Giano srl (Gruppo Fedrigoni) e le organizzazioni sindacali SLC CGIL, Fistel CISL, UILCOM UIL, UGL Carta e Stampa nazionali, regionali e la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU). L'incontro ha avuto come obiettivo principale quello di discutere le gravi implicazioni occupazionali derivanti dall’ apertura della procedura dei licenziamenti collettivi da parte dell’azienda. Durante il confronto, l'azienda ha giustificato la decisione di avviare la procedura di mobilità collettiva, come previsto dalla legge 223 del 1991, sottolineando che la scelta è stata determinata dalla cessazione dell’attività produttiva e dalla pianificata liquidazione dell'azienda, prevista entro il 31 dicembre 2024. Questo difficile passo è stato intrapreso in un contesto di mercato segnato da difficoltà crescenti, in cui il settore della Carta Ufficio ha registrato un significativo declino, principalmente a causa della digitalizzazione e di un eccesso di capacità produttiva. L'azienda ha inoltre comunicato di aver cercato invano un partner industriale in grado di rilevare il proprio business, evidenziando la natura strutturale della crisi. Le motivazioni presentate dall'azienda per giustificare i licenziamenti sono molto preoccupanti, poiché l'eccedenza di personale rende impraticabili soluzioni temporanee come la Cassa Integrazione. Il declino del settore è stato definito permanente e i risultati finanziari negativi sono testimoniati da una perdita pre-imposte di 2,9 milioni di euro nel 2023. Allo stato attuale, il licenziamento collettivo riguarderà un totale di 195 dipendenti, di cui 174 lavoratori attualmente impiegati, inclusi i contratti a tempo determinato e di somministrazione. Durante i due giorni di incontri, l'azienda ha fornito dati e proposte nel tentativo di mitigare l'impatto occupazionale, tuttavia, le organizzazioni sindacali hanno unanimemente giudicato queste informazioni come insufficienti e inadeguate rispetto alla gravità della situazione. La posizione dei sindacati si è dimostrata ferma e determinata nel chiedere che la procedura di licenziamento non porti a un saldo negativo per i livelli occupazionali. L'aspetto più allarmante, sottolineato dai rappresentanti sindacali, è la perdita di posti di lavoro nell'area delle Marche, un evento considerato inaccettabile in un contesto già fragile. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare con l'azienda per individuare ulteriori soluzioni che possano alleviare l'impatto della procedura di licenziamento. Come OO.SS. faremo una richiesta di incontro con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Mise) poiché, secondo noi, è fondamentale coinvolgere la Regione Marche, i Comuni coinvolti e tutte le istituzioni competenti nel processo di consultazione. La cooperazione tra le parti sarà essenziale per cercare alternative che possano garantire non solo la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, e il mantenimento delle attività produttive nell’area (considerando l’indotto) contribuendo così al consolidamento e allo sviluppo della comunità locale. Le organizzazioni sindacali confermano lo sciopero indetto per il giorno 10 ottobre dei siti produttivi di Fabriano e Rocchetta, di 8 ore per turno di lavoro, si prosegue lo stato di agitazione e blocco degli straordinari e flessibilità oraria su tutto il gruppo, e verrà comunicato un ulteriore pacchetto di ore di sciopero per dare un segnale forte e chiaro al management. Le parti si sono aggiornate per continuare l’esame congiunto in 24 ottobre cm a Fabriano.
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09/10/2024 Ricostruzione post-sisma: CISL FP Marche sollecita al Governo le risorse agli enti locali utili per il personale sisma stabilizzato
«La CISL FP Marche dopo aver espresso mesi fa sufficiente soddisfazione per l’avvenuta stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato sisma, ovvero dei professionisti nella quasi totalità tecnici precari che stavano operando negli Uffici Sisma di Comuni, Province, Regione ed USR, per la ricostruzione post sisma nelle Marche - sottolineano Alessandro Moretti Responsabile del Dipartimento delle Funzioni Locali CISL FP Marche e Responsabile del territorio di Macerata e Luca Talevi reggente CISL FP Marche - sollecita il Governo, e la politica Regionale oltre al Commissario per la ricostruzione, affinché, nel corso delle discussioni parlamentari per la prossima Legge Finanziaria, vengano previste le somme utili e corrispondenti al trattamento economico di ogni unità di personale assunto e stabilizzato nelle Funzioni Locali, per poter procedere alle stabilizzazioni 2024 degli aventi diritto, nonché per il rinnovo dei tempi determinati nell’anno 2025.» Pertanto la CISL FP« proseguirà nell' opera di ascolto dei professionisti interessati e di controllo dell' andamento delle decisioni governative – concludono -  affinché tutto il precariato possibile, anche in materia di SISMA, venga superato.»  
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08/10/2024 Migranti e volontari per la riqualificazione del Parco UNICEF di Falconara: workshop promosso da ANOLF Marche
Nell’ambito del Progetto GIAPU,  workshop di falegnameria dedicato alla riqualificazione degli arredi in legno del Parco UNICEF a Falconara Marittima (AN). L'iniziativa, prevista dal 7 al 10 ottobre, è realizzata in collaborazione con Laboratorio Linfa e coinvolgerà un gruppo di migranti residenti a Falconara, che insieme a volontari locali, si dedicheranno al ripristino delle strutture in legno del parco, migliorandone il decoro e la fruibilità per tutta la cittadinanza. I partecipanti al workshop sono principalmente rifugiati politici, beneficiari del Progetto SAI "Ancona Provincia di Asilo", promosso dall’ASP 9 di Jesi, al quale il Comune di Falconara aderisce attivamente. Questo progetto rappresenta un'importante occasione per sostenere l'inclusione socio-lavorativa dei migranti attraverso attività di cittadinanza attiva. «Si tratta di un'esperienza concreta di cittadinanza attiva e di inclusione - spiegano gli organizzatori -   che permette ai migranti accolti a Falconara di impegnarsi per restituire alla comunità uno spazio verde importante, contribuendo nel contempo all'integrazione con il tessuto sociale .» L’organizzazione del workshop è curata da ANOLF Marche ODV in collaborazione con le cooperative Vivere Verde, COOSS Marche e Polo 9, enti gestori del Progetto SAI. Il Progetto GIAPU, avviato da qualche mese, mira alla riqualificazione completa del Parco UNICEF. Questo ambizioso intervento è reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Cariverona, con la leadership del Comune di Falconara, in collaborazione con Legambiente Marche, ANOLF Marche e ANTEAS Falconara. L'iniziativa non solo contribuisce al miglioramento di un importante spazio verde della città, ma rappresenta anche un esempio tangibile di come l'impegno comune e la collaborazione possano favorire la creazione di legami e l’inclusione sociale.
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08/10/2024 Confermati 195 licenziamenti, Fedrigoni valuta assorbimenti parziali. Sindacati chiedono intervento ministeriale
Lunedì 7 ottobre si è svolto l’incontro richiesto dai sindacati di categoria SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UIL-ILCOM, UGL-CHIMICI con l’assessore al lavoro della Regione Marche, Stefano Aguzzi. «Dopo il confronto avvenuto in mattinata tra l’assessorato e la direzione aziendale, abbiamo preso atto che l’azienda ha confermato la volontà di procedere con la dismissione della società Giano S.r.l. con i conseguenti 195 licenziamenti diretti oltre all’indotto. – riportano i sindacati di categoria -  Ha confermato altresì la volontà di intraprendere un percorso sindacale per il parziale assorbimento degli esuberi negli stabilimenti Fedrigoni dell’area Marche.» Le organizzazioni sindacali hanno espresso forti preoccupazioni e contrarietà in quanto «la produzione di Giano deve rimanere nel perimetro aziendale altrimenti si causerebbe il cosiddetto effetto domino su tutti gli stabilimenti dell’area Marche considerando l’interconnessione degli stessi hanno da sempre. Abbiamo sottolineato quanto sia indispensabile un intervento ministeriale, il quale ha già attivato un tavolo di confronto, per mantenere in sicurezza il perimetro occupazionale dei lavoratori del territorio marchigiano. – rilanciano e concludono   -  La Regione si è resa disponibile a mantenere un costante canale di comunicazione e di intervenire nel caso servissero sostegni alla riqualificazione e alla formazione del personale coinvolto nella dismissione di Giano S.r.l.»
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07/10/2024 "Radici del Futuro": 1999-2024 ANTEAS Macerata ODV celebra 25 anni di attività
L'ANTEAS Macerata ODV ha festeggiato i suoi 25 anni di attività nella giornata di sabato 5 ottobre 2024  presso la Sala Congressi di Sarnano (MC). Un traguardo importante che l’associazione ha condiviso con il mondo dell’associazionismo, le istituzioni locali e la comunità intera. Al centro della giornata, aperta a tutti e con ingresso gratuito, il convegno  "Radici del Futuro" un'occasione per riflettere sul valore del volontariato e sulle sue prospettive future. I  lavori sono stati aperti da uno spettacolo teatrale sul tema del "dono", messo in scena dal Circolo di Piazza Alta di Sarnano, e moderati dal sociologo Massimiliano Colombi. Al dibattito sono intervenuti i rappresentanti istituzionali e del mondo associativo marchigiano, tra cui il Sindaco di Treia, Franco Capponi, il Sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, il Segretario generale FNP Marche, Silvano Giangiacomi, e il  Presidente di ANTEAS regionale, Dino Ottaviani. La giornata si è conclusa con la proiezione di un video  che ha ripercorso i 25 anni di storia, dal 1999 al 2024, dell’ ANTEAS di Macerata. L'evento è stato patrocinato dal Comune di Sarnano e organizzato in collaborazione con l’Anffas dei Sibillini.
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07/10/2024 Cgil Cisl Uil Fabriano: "Basta licenziamenti:al lavoro per un nuovo modello di sviluppo nel fabrianese"
Non bastava la crisi infinita dell’elettrodomestico e le profonde incertezze sulle prospettive della Beko; oggi piomba su un’area già così lungamente martoriata anche i 195 licenziamento del Gruppo Fedrigoni. Si aggrava dunque, nel territorio di Fabriano, la grave crisi occupazionale e del sistema produttivo: l’aumento dei costi delle materie prime e l’instabilità dei mercati internazionali stanno pesantemente indebolendo il sistema manifatturiero della zona montana, con il drammatico annuncio dei licenziamenti nello stabilimento di Fabriano e Rocchetta Questa ennesima ondata di licenziamenti si inserisce in un territorio dai dati impietosi: diminuisce l’occupazione giovanile, aumentano i giovani che emigrano, l’occupazione femminile rimane sempre più contraddistinta tra part time involontario e una alta precarizzazione e frammentarietà dei contratti. «Siamo però convinti che in questo difficile momento sia giunto il momento di sottoscrivere un patto per lo sviluppo con una occupazione di qualità tenuto conto delle due crisi che si sono nuovamente affacciate nel territorio fabrianese Beko e gruppo Fedrigoni. Attendiamo un incisivo e determinato impegno del governatore Acquaroli dell’assessore Stefano Aguzzi al lavoro e alla formazione, ma non basta. - scrivono in una nota stampa CGIL CISL UIL di Fabriano -  Occorre condividere e definire il modello di sviluppo che si vuol seguire, quindi programmare e pianificare le scelte economiche produttive di questo territorio montano, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni a tutti i livelli e delle associazioni datoriali, occorre integrare  innovazione tecnologica, qualificazione del turismo, e potenziamento delle filiere del terziario avanzato.» «Siamo convinti sia questo il cambio di paradigma necessario: superare i localismi, le visioni mono focali per programmare pianificare insieme tra enti pubblici in primis Regione marche) e privati, politiche di sviluppo, di innovazione sociale e di infrastrutturazione materiale e immateriale - rilanciano i sindacati - Due per tutte: completamento del raddoppio della Orte Falconara nel tratto Albacina Fossato di Vico e diffusione capillare della fibra apaci di rendere attrattivo l’intero territorio. Rafforzamento  e non indebolimento dei  servizi pubblici, Potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (TPL), conciliazione tempi di vita e di lavoro, rafforzamento dell’offerta abitativa a prezzi calmierati per giovani coppie e lavoratori, potenziamento dei servizi per le famiglie, integrazione welfare pubblico con welfare aziendale, processi qualificanti di formazione e orientamento al lavoro di giovani e disoccupati,  sono sicuramente alcuni dei principali fattori che accresceranno l’attrattività del territorio. E altresì evidente che solo con una visione complessiva della mission del territorio e delle sue specificità sarà possibile intercettare le risorse europee della programmazione 2021 - 2027 per promuovere azioni capaci di rafforzare il tessuto produttivo, favorendo nuove imprese creando maggiore occupazione e sviluppo sostenibile e di qualità.» Forti nelle loro convinzioni le organizzazioni sindacali ribadiscono l ‘assoluta urgenza di avviare il confronto territoriale convocando il tavolo specifico come è stato concordato nell’incontro del 27 settembre.   «Chiediamo pertanto il coinvolgimento del governatore Acquaroli e degli assessori al lavoro Aguzzi, allo sviluppo economico Antonini e alle infrastrutture Baldelli della regione Marche, già nel Consiglio Comunale Aperto convocato dal Comune di Fabriano per sabato 12 ottobre 2024.- concludono - Non possiamo e non faremo trascorrere altro tempo: Cgil Cisl e Uil stimoleranno le istituzioni pubbliche locali regionali e nazionali, e le associazioni datoriali per iniziare immediatamente il confronto. Non si può perdere altro tempo.»
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03/10/2024 Crisi Fabriano: Fedrigoni annuncia il ritiro dal business della carta per ufficio, licenziamenti in vista
Il 3 ottobre, a Fabriano, si è svolta un'importante plenaria tra il Gruppo Fedrigoni e le Segreterie Nazionali e territoriali di SLC CGIL, Fistel CISL, UILCOM UIL, UGL Carta e Stampa, inclusa la Rsu unitaria dell'area Marche La riunione ha avuto come fulcro l'intervento dell'Amministratore Delegato del Gruppo, il quale ha comunicato una notizia che ha colpito duramente tutti i presenti: l'uscita del Gruppo dal business della carta per ufficio. Nonostante la premessa di continuare a investire sul territorio marchigiano e sulla crescita del brand Fabriano a livello globale, la notizia ha lasciato un segno profondo. È stata annunciata la procedura per il licenziamento collettivo di 195 addetti, una decisione che coinvolge non solo la produzione di carta per ufficio, ma anche i settori della manutenzione, della gestione dei materiali e delle spedizioni presso lo stabilimento di Fabriano, nonché la cessazione del vicino sito di Rocchetta. L'annuncio ha suscitato una reazione immediata e compatta da parte delle organizzazioni sindacali presenti, che hanno fermamente respinto queste informazioni, riconoscendo l'impatto devastante sulle vite dei lavoratori coinvolti, sulle famiglie e sulla comunità locale e dell’indotto. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto immediatamente un tavolo di confronto per discutere nel merito delle questioni emerse, fissando un incontro per l'8 e il 9 ottobre p.v.. Inoltre, nel corso della stessa giornata, si sono tenute due assemblee con fermo impianti nei due stabilimenti interessati. Queste assemblee hanno rappresentato un'occasione utile per fare il punto della situazione e per mobilitare ulteriormente i lavoratori. Le organizzazioni sindacali, si sono impegnati a spiegare chiaramente ai lavoratori quali saranno i prossimi passi. Hanno assicurato che metteranno in atto tutte le azioni possibili, in base alle normative di legge e al CCNL, per contestare la liquidazione della società Giano, poiché la chiusura totale dello stabilimento di Rocchetta e parziale di Fabriano rappresenta una vera e propria minaccia per i posti di lavoro e per il futuro del Gruppo. noltre, sarà indetto immediatamente uno stato di agitazione per tutto il gruppo, riconoscendo che questa situazione deve diventare un campanello d'allarme non solo per i lavoratori dei siti coinvolti, ma per tutti quelli di Fedrigoni in Italia. Ci si trova in un momento cruciale e l'obiettivo è difendere i diritti e il futuro dei lavoratori, unendo le forze con tutti coloro che sono coinvolti. È fondamentale che il messaggio arrivi forte e chiaro: non si può e non si vuole rimanere a guardare mentre il futuro viene messo in discussione.In conclusione, l'impegno delle organizzazioni sindacali è quello di rimanere unite e proattive, affrontando questa situazione difficile con determinazione e fermezza. La lotta per un futuro che non bruci i sogni e le speranze di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie è solo all'inizio, e sono pronte a combattere per ciò che è giusto.                                                      
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02/10/2024 "Piceno 2030 Le proposte per il rilancio del territorio" 2 ottobre Ascoli Piceno
Mercoledì 2 Ottobre ad Ascoli piceno, presso Palazzo dei Capitani (Sala dei Savi), si è tenuto l' attivo unitario di quadri, delegati e pensionati di Cgil, Cisl e Uil Ascoli Piceno. “Piceno 2030” questo è il nome della piattaforma unitaria territoriale che le tre confederazioni al centro dei lavori. Una proposta complessiva di rilancio del territorio piceno, con uno sguardo alto ed obiettivi estremamente importanti da perseguire.  Per Cgil, Cisl e Uil il territorio risulta ancora fermo al palo da troppo tempo e su moltissimi aspetti, ora è il momento di imprimere una svolta netta, rilanciando proposte chiare, che partano dalle esigenze lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionate, dalla cura del territorio, della sanità pubblica, dei diritti, del lavoro sicuro, tutelato e ben retribuito. Barbara Nicolai, Segretaria Generale della Cgil Ascoli piceno spiega: «Lanciamo la nostra proposta per il rilancio di questo territorio, e insieme a questo l’inizio di un percorso di mobilitazione permanente sul territorio, per rimettere al centro lavoratrici e lavoratori del territorio che negli ultimi anni hanno solo subito le politiche inadatte alle loro esigenze. Con le nostre proposte si rimette al centro del Piceno il mondo del Lavoro. Le porteremo avanti con una battaglia diffusa sul territorio, perché quanto fatto sino ad ora ha dimostrato la propria inconsistenza. Il Piceno ha bisogno di altro.» Maria Teresa Ferretti, Responsabile Cisl Ascoli continua: «E' il primo attivo dopo la pandemia, per cui acquista un valore ancora più importante e nello stesso tempo diventa fondamentale per dar voce, fare sintesi e costruire proposte per il Piceno del futuro. Nella piattaforma abbiamo indicato dei percorsi, delle sfide e delle richieste , tenendo sempre alla base la centralità della persona e l’importanza di “abitare” un territorio. Ci piacerebbe che questo documento apra una stagione di confronto con i diversi attori locali che porti alla stipula di un Patto per lo Sviluppo del Piceno 2030» Floriano Canali, Uil Ascoli Piceno conclude: «Attraverso queste e altre misure, le politiche locali avranno un ruolo cruciale nel modellare il panorama occupazionale di un territorio. Intendiamo restituire al Piceno il valore e l’importanza del mondo del lavoro, creando opportunità che rispondano realmente alle necessità dei cittadini.»
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02/10/2024 CGIL CISL UIL Falconara: “Il C.P.R. non è una buona soluzione, né a Falconara né altrove”
«Come CGIL CISL UIL del territorio di Falconara ribadiamo che quella dei Centri di Permanenza per Rimpatri è una  pessima soluzione, a Falconara come altrove. Occorre chiarire che i CPR non hanno nulla a che vedere con la lotta alla criminalità. I CPR sono luoghi di vera e propria detenzione, dove si finisce in molti casi per irregolarità  di   tipo  amministrativo  che   determinerebbero  l’allontanamento  dal territorio nazionale quali ad esempio la perdita del lavoro che determina il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, oppure il rifiuto della richiesta di asilo. -  sottolineano in una nota stampa CGIL CISL UIL  di Falconara rispettivamente P. Massaccesi, A. Mancinelli G. Andreani - Oppure possono finire nei CPR persone appena sbarcate in Italia che dichiarano di venire da paesi dichiarati “sicuri” o che non hanno manifestato chiaramente l’intenzione di chiedere l’asilo politico. Nell’ esperienza italiana, questi centri sono luoghi degradanti, caratterizzati da continue rivolte, atti di autolesionismo, suicidi, quotidiane vessazioni e abusi, tutte ampiamente documentate dal Garante delle persone private della libertà, da associazioni e attivisti in numerosi report e pubblicazioni. Queste strutture risultano del tutto inadeguate, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, a garantire il rispetto dei diritti fondamentali, oltre ad essere molto dispendiose ( si stima il costo di 50 € al giorno per ogni persona detenuta). Per altro a causa di tempi molto lunghi nell’istruttoria dei singoli casi le persone rischiano di restare in queste “prigioni” per periodi ampi fino a 18 mesi. Occorre poi dire che circa il 50% delle persone al termine del periodo di detenzione esce senza che vi sia stato alcun rimpatrio e resta sul territorio in condizione di irregolarità e senza percorsi di integrazione.» Come CGIL CISL UIL riteniamo necessario un tavolo di confronto tra tutte le istituzioni e le associazioni che operano su questo tema, per questioni così delicate che da un lato impattano su di un territorio già al centro di alcune emergenze sociali e dall’ altro coinvolgono i diritti fondamentali delle persone.
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01/10/2024 Sanità, Consiglio Comunale a Macerata Gravina, CISL Macerata: " Un'occasione persa'"
«Un’occasione persa»: così il responsabile Cisl di Macerata e Civitanova Rocco Gravina inquadra la vicenda del consiglio comunale aperto sulla sanità convocato a Macerata per il prossimo quattro ottobre. «Un’occasione persa. Avevamo accolto con piacere l’invito iniziale alla partecipazione, l’invito ad esporre le nostre idee, la posizione di un sindacato che in provincia di Macerata rappresenta quarantamila persone. Poi ci hanno detto che potevamo sì partecipare, ma senza possibilità di intervento. Noi non ci saremo, per ascoltare un Consiglio comunale non ci vuole un invito, basta collegarsi al sito. Non è questa la politica che ci piace: non ci piace chi pensa di indicare la linea nel silenzio degli altri spettatori. Non saremo spettatori di questo Consiglio comunale sulla sanità: noi vogliamo partecipare, confrontarci, condividere, progettare un percorso. Non parteciperemo, come Cisl, al Consiglio comunale ma promuoveremo noi delle assemblee per affrontare il tema dei servizi sanitari, per ascoltare, per parlare, per dare un contributo alla soluzione dei problemi. La politica ha perso un’occasione con questo Consiglio comunale che doveva essere aperto ai contributi esterni, ma che invece resterà al chiuso. Inutile invitarci a discussioni autoreferenziali, non è il nostro modo di agire, non è il nostro modo di intendere la condivisione. Noi non ci saremo, un’occasione persa». Consiglio aperto, porte chiuse. Rocco Gravina lancia infine una proposta: «Le soluzioni si trovano ai tavoli, però non in quello singolo di chi pensa di poter essere l’unico e insindacabile depositario della verità. C’è bisogno di reti, di conoscenze e di competenze maturate anche sul campo: agire da soli non porta da nessuna parte. Cisl è pronta a mobilitarsi per il diritto alla salute».  
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01/10/2024 Cgil Cisl Uil Jesi : "Redditi, la vera emergenza sociale."
«I lavoratori e i pensionati stanno attraversano una strutturale difficoltà ad affrontare le spese quotidiane. Ai costi sempre più elevati di luce acqua e gas e del cosiddetto carrello della spesa, si aggiunge l’aumento dell’inflazione, la rivalutazione degli affitti, l’aumento dei mutui e in genere il costo della vita che incidono ed erodono il reddito dei lavoratori e pensionati. - è quanto è emerso in conferenza stampa  indetta da Cgil Cisl Uil e i rispettivi sindacati dei pensionati di Jesi -  In sofferenza sono anche i pensionati soprattutto tutti quelli che percepiscono pensioni minime con importi che oscillano intorno ai 500 euro e assegni sociali (importi da 300 a 480).Nel territorio dei comuni della val Esina , il 61% dei contribuenti si trova nelle fasce di reddito 0-26.000; addirittura tra 0 e 10.000 il 21 % dei contribuenti I contribuenti fino a 26.000 sono il 61 % rispetto al totale dei contribuenti» «Da un nostra simulazione addirittura risulta che in caso di un solo reddito da lavoro dipendente (1500 netti a mese), e in presenza di due figli che frequentano le scuole superiori di primo grado e secondo grado non si riescono a coprire tutte le spese. - proseguono -  Calcolando le seguenti spese, acquisto dei libri per la scuola superiore di secondo grado (360 euro), per scuole di primo  grado (262,) il costo medio di abbonamento per il trasporto pubblico ( 300) per due figli, rimangono poco più di 600 euro. Se a queste spese, aggiungiamo l’affitto o li mutuo, la situazione è veramente drammatica: alla famiglia non rimangono che pochi euro per affrontare il mese. Non solo problemi di reddito ma è necessario potenziare i servizi per le famiglie. Rispetto a 2358 bambini 0 3 anni c’è una insufficiente copertura di posti di asilo nido. Dati 2019: 891 posti asilo nido.» Difficile e paradossale anche la situazione dei pensionati con pensioni che non riescono a recuperare il costo della vita.« Anche per questa fascia di popolazione si registra la mancanza di posti in case di riposo e un aumento delle rette con costi superiori alla reale disponibilità finanziaria dei pensionati. Si registra un esponenziale aumento di anziani con malattie degenerative con famiglie sempre più sole e con servizi che fanno difficoltà ad offrire risposte adeguate e capillari -concludono - Chiediamo pertanto ai sindaci dei comuni dell’Ats 9 di avviare da subito il confronto con le oo.ss per qualificare le politiche di welfare a sostegno delle fasce più deboli lavoratori pensionati e disoccupati È necessario innovare le politiche di welfare, le politiche abitative introdurre l’isee lineare come strumento di compartecipazione ai servizi locali soprattutto quelli scolastici ma non solo. Occorre recuperare risorse dall’evasione fiscale locale, e fare scelte nei prossimi bilanci di forte attenzione al sostegno delle famiglie e pensionati»   Da 0 10.000 16353 21 % 76.416.170 10 a 15.000 10113 13 % 127.162.267 15.000 a 26.000 27291 27 % 557.896.064 26.000 a 55.000 16.486 22 % 558.381.673 55.000 a 75.000 1388 5.3 87.803.899 75.000 a 120.000 999 7.46 92.049.678 Oltre 120.000 496 1.5 % 100.678.117  
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27/09/2024 La Carovana della salute arriva a Pesaro
La FNP CISL, il sindacato dei pensionati della CISL che si occupa della tutela sindacale, sia a livello nazionale che nei confronti delle istituzioni locali, offre di un'ampia rete di servizi dedicati ai propri iscritti e non solo. Tra le sue finalità c'è quella di promuovere il benessere sociale e la salute delle persone anziane e delle loro famiglie. Proprio con questo obiettivo, la FNP ha avviato un’iniziativa d’interesse socio-sanitario, denominata la “CAROVANA DELLA SALUTE”, per promuovere la prevenzione ed educare ad un corretto stile di vita tutte le generazioni. Si ritiene infatti che, adottare comportamenti corretti sia dal punto di vista della nutrizione che dal punto di vista del benessere psicofisico, effettuare regolarmente semplici esami diagnostici nonché procedere all’esame dei parametri di vista ed udito, possano costituire il presupposto fondamentale per prevenire, ove possibile, l’insorgenza di patologie che comportano necessariamente percorsi di cura costosi, prolungati e spesso dolorosi. Si intende, nello stesso tempo, favorire la conoscenza di quelle associazioni di volontariato e delle strutture di servizio che, con la loro attività, possono costituire un valido supporto al cittadino in caso di necessità emergenti. La città di PESARO (Capitale Italiana della Cultura 2024) ospiterà una tappa dell’evento nella bella cornice di Piazza del Popolo, domani 28 settembre 2024, dando così un palcoscenico di assoluto rispetto all’iniziativa. In occasione della Carovana della Salute, grazie alla presenza di specialistici ed operatori del settore, sarà possibile effettuare GRATUITAMENTE, PREVIO APPUNTAMENTO, controlli, semplici esami diagnostici e brevi sessioni di attività fisica.  
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27/09/2024 ANTEAS Macerata: "Al via il servizio di Taxi sociale per donne con tumore al seno"
Dal primo ottobre, l’Anteas Macerata ODV in collaborazione con L’Albero dei Cuori APS attiverà il servizio gratuito di “TAXI SOCIALE PER DONNE CON TUMORE AL SENO”. Un progetto di trasporto sociale con l’obiettivo di alleviare i disagi e le difficoltà economiche delle donne con tumore al seno e delle loro famiglie realizzato  anche grazie ad un contributo offerto dalla Susan G. Komen Italia onlus. Il servizio prevede il trasporto delle donne malate dalla propria abitazione alle strutture sanitarie della provincia di Macerata per effettuare trattamenti in regime ambulatoriale o di day hospital come cure chemioterapiche, ma anche esami clinici, radioterapie, visite, controlli, linfodrenaggi e terapie riabilitative ad esse correlate.  «Il grado di civiltà di una città - sottolinea la Presidente ANTEAS Macerata, Marisa Sensini – si misura sulla capacità di rispondere attraverso servizi mirati ai bisogni reali dei cittadini, partendo dalle persone in condizioni di difficoltà. Il Progetto mira ad aiutare la paziente che perde il ruolo di soggetto autonomo e indipendente ed interviene nel contesto familiare supportando la gestione degli spostamenti del malato.»  Per informazioni e per accedere al servizio, è possibile contattare il seguente numero: 0733/4075233 dal lunedì al venerdì dalle ore  9,00 alle ore  12,00 .
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25/09/2024 Metalmeccanici: rinnovato il CCRL regionale area meccanica
Sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto Regionale per gli addetti all’ area meccanica delle Marche, da  Fim - Fiom - Uilm regionali e Cna produzione, Casartigiani, Claai Marche oggi, mercoledì 25 settembre, presso la sede regionale dell’Ebam Marche. L’intesa, dopo anni di stallo (l’ultimo rinnovo risale all’epoca della lira), interessa circa 35.000 addetti nella Regione ed arriva dopo diversi incontri «dove abbiamo messo in evidenza la necessità di dover incidere su aumenti economici e migliorare alcuni aspetti normativi del vecchio accordo Regionale ma anche del CCNL Artigiano.» – sottolineano in una nota stampa i firmatari . L’accordo sottoscritto garantisce a tutti i lavoratori metalmeccanici artigiani della regione un aumento dell’1,2% mensile sui minimi tabellari, inoltre per l’anno 2024 al riconoscimento di 100 euro di welfare nel mese di ottobre per tutti i dipendenti. A decorrere dal 1° gennaio 2025 e per i futuri anni di vigenza contrattuale, i 100 euro di welfare verranno erogati nel mese di luglio. Inoltre, le aziende che non hanno ancora provveduto al versamento dei 110 euro di welfare, così come previsto dall’intesa interconfederale, dovranno riconoscerli e mettere a disposizione entro il mese di ottobre 2024. «Abbiamo migliorato alcuni aspetti normativi, aggiungendo permessi retribuiti rispetto agli attuali, per cura degli anziani e per inserimento dei figli a scuola. – continuano - Abbiamo allungato il periodo di comporto malattia per preservare il posto di lavoro in caso di malattie gravi. Abbiamo ampliato le casistiche e diminuito i tempi per richiedere anticipazioni del tfr. Si è stabilito che di norma le assemblee si svolgano all’interno dei luoghi di lavoro.» Si riconosce la possibilità di lavoro agile (Smart working), diritto al Part-Time per assistere figli entro i 36 mesi e parenti con invalidità, si dichiara di partecipare al fondo paritetico per la malattia con l’obiettivo della copertura della carenza, si prevede l’avvio della contrattazione di secondo livello. «Come Fim-Fiom-Uilm Marche, siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un’intesa di fondamentale importanza per tutto il settore metalmeccanico artigiano. – affermano le segreterie regionali dei sindacati confederali metalmeccanici - Non era scontato ma siamo stati determinati nel raggiungere un obiettivo importante che non guarda solo la parte economica ma implementa anche parti normative a sostegno della genitorialità, della cura alle persone e della possibilità per i lavoratori di effettuare assemblee nei luoghi di lavoro perché riteniamo che la partecipazione sia sintomo di democrazia. Da domani si avvia una campagna informativa con le assemblee dei lavoratori per illustrare i risultati e i termini dell’intesa. »
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25/09/2024 CISL Marche e FNS CISL Marche in visita a Montacuto e Barcaglione: “Carenza di personale, sovraffollamento e problemi sanitari negli istituti carcerari di Ancona: la situazione è davvero critica “
Carenza di personale, sovraffollamento e problemi sanitari negli istituti carcerari di Ancona: situazione critica. Delegazione  CISL Marche in visita a  Montacuto e Barcaglione La situazione all'interno degli istituti carcerari di Ancona, in particolare a Montacuto, continua a peggiorare, aggravata da una cronica carenza di personale e dal sovraffollamento. Secondo i dati recenti, il personale penitenziario risulta sottostimato di oltre il 30%, lasciando la struttura in grave difficoltà. A sottolineare la gravità, una delegazione formata dal Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, insieme al Segretario Generale della FNS CISL Marche, William Berrè, e al Segretario Generale aggiunto FNS CISL Marche, Antonio Langianese ha visitato i due carceri di Ancona, Montacuto e Barcaglione. «Le condizioni in cui operano gli agenti di polizia penitenziaria all'interno degli istituti di Montacuto e Barcaglione sono assolutamente inaccettabili. Il personale lavora quotidianamente in situazioni di sovraccarico e con gravi carenze strutturali -  dichiara Marco Ferracuti, Segretario generale della CISL Marche - Questo non solo mette a rischio la sicurezza, ma incide profondamente anche sul benessere psicofisico di chi è chiamato a svolgere un compito così delicato.  Durante la nostra visita, abbiamo incontrato la Direttrice degli istituti penitenziari anconetani, Manuela Ceresani, con la quale abbiamo condiviso la necessità di interventi immediati. La situazione non può più essere tollerata: servono soluzioni concrete e rapide per tutelare sia il personale che i detenuti, assicurando condizioni dignitose e che rispettino i diritti fondamentali di tutti. Come CISL Marche, siamo pronti ad avviare progetti di collaborazione  con gli istituti penitenziari di Ancona, le istituzioni e gli enti competenti, per offrire un sostegno concreto al personale di polizia penitenziaria e contribuire a migliorare le condizioni di vita dei detenuti, promuovendo iniziative che facilitino il loro percorso di riabilitazione e reintegrazione». La delegazione, ha potuto constatare direttamente le difficoltà operative e organizzative affrontate quotidianamente dal personale e dai detenuti evidenziando la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità competenti. «Siamo in sottorganico, mancano gli agenti di polizia penitenziaria  e questo inevitabilmente si ripercuote direttamente sulla sicurezza e sulla qualità della gestione interna. - sottolinea Antonio Langianese, Segretario Generale aggiunto FNS  CISL Marche, polizia penitenziaria - Anche il  turnover,  se e quando viene attuato, molto spesso genera un vuoto in termini di esperienza professionale e  gestione del carcere. Siamo allo stremo, molto spesso per far fronte a situazioni emergenziali ad esempio  vengono richiamati d’urgenza gli agenti in  "accasermamento", ovvero quello che vivono direttamente all'interno del carcere,  ma è evidente come questo  oltre ad aumentare il carico di lavoro senza una programmazione adeguata, stressa il sistema di tenuta di chi ogni giorno fa i conti con condizioni lavorative molto pesanti. » Il carcere di Montacuto ospita attualmente oltre 300 detenuti, a fronte di una capienza prevista di poco più di 200 posti. Questa condizione di sovraffollamento non solo compromette il benessere dei detenuti, ma rende estremamente complesso il lavoro degli agenti, in palese sottorganico, costretti a gestire una popolazione carceraria ben oltre i limiti strutturali e funzionali dell’istituto. A peggiorare la situazione è la chiusura del carcere di Camerino: con il suo smantellamento, tutti gli arrestati della provincia di Macerata vengono trasferiti negli istituti di Montacuto o Barcaglione, aggravando ulteriormente la pressione sulle strutture anconetane. «La situazione sta diventando insostenibile,  in particolare  per gli agenti di polizia penitenziaria, costretti a carichi ulteriori di lavoro e turnazioni insostenibili. Chiediamo di prevedere e progettare un nuovo carcere per la provincia di Macerata, magari in zona Piediripa, così da essere anche vicino al futuro  ospedale provinciale - rilancia William Berrè - assolutamente necessario per decongestionare  gli istituti penitenziari di Ancona e garantire una migliore gestione delle risorse umane e logistiche.» Un ulteriore criticità è la gestione dei detenuti con disturbi psichiatrici. Gli istituti penitenziari di Ancona non dispongono di personale medico specialistico fisso all'interno del carcere, rendendo complessi gli accessi ai servizi sanitari e mettendo a rischio la salute dei detenuti con esigenze particolari. La necessità di una presenza medica costante è sempre più evidente per garantire cure adeguate e prevenire situazioni di crisi.
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20/09/2024 Cambio al vertice della CISL Scuola Marche: Cristiana Ilari è la nuova Segretaria generale
Cristiana Ilari, Insegnante anconetana con una lunga militanza ai vertici della CISL Marche, è la nuova segretaria generale della CISL Scuola Marche.   Eletta all’unanimità  dal Consiglio generale della CISL Scuola che si è svolto nel pomeriggio di oggi  a Jesi (AN), Cristiana Ilari subentra ad Anna  Bartolini che, dal 2011, ha guidato il sindacato regionale della scuola della CISL  con grande passione e professionalità. Un passaggio di consegne importante per uno dei più rappresentativi sindacati confederali dei lavoratori della scuola. «La scuola deve essere il motore del cambiamento culturale necessario, in un contesto, come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da molteplici transizioni di natura demografica, digitale e ambientale -  ha sottolineato la neo segretaria  Cristiana Ilari a margine dello scrutinio-  Valorizzare gli studenti, i docenti e il personale ATA significa investire sul futuro delle nostre comunità. Una scuola accogliente ed autorevole deve poter svolgere la sua missione educativa e culturale, orientando e valorizzando i talenti. Il sindacato dell’autonomia e della partecipazione – conclude -  si impegna a rappresentare queste istanze attraverso la contrattazione e il dialogo sociale, oggi più che mai necessari.» In squadra con la Ilari, eletti  nella segreteria regionale  Daniela Piovaticci di Pesaro, Chiara Serangeli di Porto Potenza picena (MC), Leonardo Leotta di Ancona e Giancarlo Sturba di Ascoli Piceno. «Due grandi sfide dei prossimi mesi per la CISL Scuola: l’avvio della trattativa per il rinnovo del contratto 22/24,  con l’auspicio di ulteriori risorse a beneficio del personale della scuola anche impegnato nella realizzazione del Pnrr,  e le elezioni delle RSU della scuola. – ha rilanciato la Segretaria generale CISL scuola nazionale,  Ivana Barbacci -E’ grazie ai nostri delegati nelle scuole che ogni giorno le principali problematiche vengono affrontate con il dialogo ed il confronto aperto, a loro va tutto il nostro supporto e la nostra gratitudine, siamo certi che anche nella prossima tornata elettorale di primavera le RSU Cisl scuola Marche sapranno portare il valore aggiunto per il quale si sono caratterizzate in questi anni.  Un buon lavoro a Cristiana Ilari per la nuova responsabilità che sono certa saprà rivestire con competenza ed autorevolezza – ha concluso - un grazie carico di riconoscenza umana e professionale ad Anna Bartolini per il grande lavoro svolto in CISL scuola Marche in questi anni. » Anche  il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, intervenendo ai lavori, ha ringraziato a nome di tutta la CISL delle Marche  Anna Bartolini per il suo impegno sindacale a tutela delle lavoratrici e dei  lavoratori della scuola e ha augurato un buon lavoro alla nuova Segreteria Generale, Cristiana Ilari.              
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20/09/2024 Sciopero nazionale sanità privata 23 settembre: manifestazione regionale ad Ancona con i lavoratori in corteo
Lunedi 23 settembre, sciopero degli operatori della sanità privata che operano nei settori dove si applicano i contratti Aiop e Aris Sanità Privata e Rsa. Lo sciopero, indetto a livello nazionale da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl,  coinvolge nelle Marche circa 6mila lavoratori che denunciano il mancato rispetto degli accordi presi e l'insostenibile situazione venutasi a creare per i mancati rinnovi contrattuali. Per i sindacati, è inaccettabile che le associazioni datoriali ritengano che i tavoli contrattuali si possano svolgere solo se arrivano nuove risorse da parte dello Stato. I sindacati chiedono  la difesa della professionalità e dell'impegno profuso quotidianamente dai professionisti della sanità privata. In occasione dello sciopero, si svolgerà ad Ancona una  manifestazione regionale  lunedì 23 settembre: si  partirà da Piazza Cavour ad Ancona, alle ore 9.00,  con  un corteo dei lavoratori che  attraverserà la città per giungere a Piazza del Plebiscito. Qui, alle 11 circa,  una delegazione sindacale sarà ricevuta dal Prefetto. La manifestazione si concluderà alle 12. Per la giornata del 23 settembre 2024 nelle strutture sanitarie private saranno garantite solo i contingenti previsti dalla legge per le emergenze.
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18/09/2024 Benessere e lavoro al centro: seminario su sviluppo e qualità della vita
«Il benessere è il fine ultimo di ogni persona impegnata nella società, di ogni sindacalista. Non c’è solo l’aspetto salariale, ci sono molte altre declinazioni sempre mettendo al centro la persona. Rafforzare la possibilità di contrattazione di tutti e promuovere ambienti più sicuri. Il benessere dei lavoratori migliora anche la redditività, la competitività delle imprese»: così il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti  ha aperto i lavori di «Benessere, lavoro, territorio. Come sostenere uno sviluppo che abbia al centro la qualità della vita?», seminario formativo del Consiglio generale di Cisl Marche svoltosi, nel pomeriggio di ieri, nel polo didattico di Unicam a San Benedetto del Tronto. Due le riflessioni centrali, quelle del governatore delle Marche Francesco Acquaroli e quella del segretario confederale della Cisl nazionale Andrea Cuccello. La considerazione del governatore Acquaroli: «Le Marche hanno potenzialità enormi ma incontra difficoltà dovute a una serie di variabili che sono esogene (le ricadute sul nostre export della guerra in Ucraina) ed interne legate al dimensionamento delle imprese e alle difficoltà di accesso al credito. Sul fronte delle infrastrutture materiali e digitali è evidente che competere nelle Marche non richiede lo stesso sforzo in altri territori europei. Abbiamo una grande dinamicità, lo si vede dalla nascita di una serie di esperienze che hanno comunque fatto delle Marche una regione importante. Ora dobbiamo ricostruire la visione delle Marche del futuro. Lo dico da marchigiano orgoglioso, dobbiamo farci rispettare e per tanti anni non è stato così. Dobbiamo essere connessi per crescere e per competere, stiamo mettendo in campo iniziative che parlano di riequilibrio territoriale, di servizi, di benessere, di sicurezza nei luoghi di lavoro. Iniziative concertate, per trovare i punti di convergenza». A tirare le fila per la Cisl è Andrea Cuccello, segretario nazionale: «In un contesto di crescente spopolamento e crisi demografica, è fondamentale affrontare la questione delle aree interne attraverso una visione rigenerativa. La valorizzazione del territorio, della montagna e delle risorse idriche, combinata con l'uso della tecnologia per il lavoro da remoto, può contrastare l'emorragia demografica e creare grandi opportunità di lavoro . È cruciale ricostruire un tessuto sociale che garantisca servizi essenziali come sanità, istruzione e trasporti, una sfida che richiede la collaborazione tra Regione e Governo. In questo senso, il recente protocollo d'intesa firmato dalla Cisl delle Marche  con la Regione rappresenta un passo importante per il benessere dei lavoratori, nel solco  della partecipazione attiva promossa dalla Cisl nazionale.  Affrontare il tema dell'immigrazione e implementare un piano casa adeguato sono priorità che devono essere al centro dell'agenda governativa. Incontreremo la Premier Meloni sui temi che per la Cisl sono prioritari rispetto alla prossima legge di bilancio, per discutere il mantenimento del cuneo fiscale, delle due aliquote fiscali, della detassazione della contrattazione decentrata, con un respiro espansivo che sappia includere un taglio delle tasse da riconoscere ai redditi medi ed un ampliamento dell'anno tax area. Per un futuro sostenibile e inclusivo, la strada è quella che avete tracciato qui nelle marche: è il tempo di unire le forze in un grande patto sociale per affrontare insieme le sfide del futuro.» Altri interventi a cura di Valerio Valeriani, coordinatore degli ambiti territoriali sociali 16,17 e 18 della Regione Marche, di Stefania Bussoletti, direttore del dipartimenti di Sviluppo Economico della Regione, dell’assessore regionale delle Marche allo sviluppo economico Andrea Maria Antonini, del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. Ad introdurre l’appuntamento e a portare i saluti iniziali sono stati il rettore Unicam Graziano Leoni che ha illustrato l’attività del centro universitario e il vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri. La posizione del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli: «L’Europa si sta impoverendo sotto il profilo economico, demografico e dei diritti sociali. Nel nostro territorio, le Marche, il tema del sisma può rappresentare un’occasione di rilancio del territorio che non è solo la ricostruzione migliore dei fabbricati ma mantenere coesa la comunità». L’assessore Antonini: «Siamo stata la prima Regione italiana a siglare un protocollo d’intesa per lo sviluppo di iniziative volte a migliorare il benessere dei lavoratori nelle imprese». La dirigente regionale Stefania Bussoletti: «La Regione ha definito i contenuti del protocollo indicando le attività da svolgere. i primi bandi sono stati dedicati all’innovazione, all’internazionalizzazione, alle start up». Il microfono passa a Valerio Valeriani: «La qualità delle relazioni diventa il requisito fondamentale del benessere. Ricreare un sistema di infrastrutture che favorisca la permanenza nel territorio».   Rassegna :  https://veratv.it/trasmissioni/id-1562/avvenimenti---benessere-lavoro-e-territorio--a-san-benedetto-il-seminario-della-cisl
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17/09/2024 Inaugurata la nuova sede regionale della CISL Sbarra: “Struttura di prossimità al servizio del prossimo e del bene comune”
«Una grande gioia essere qui oggi per inaugurare la nostra nuova sede in un luogo simbolo dell’industria, qui c’era lo stabilimento Byblos, rigenerato nel rispetto dell’ambiente. Oggi realizziamo quello che anni fa poteva solo essere un sogno e con orgoglio diciamo che siamo un presidio sociale, qui e negli uffici del Piano. Come ci ha detto, in una udienza privata, Papa Francesco “abitiamo le periferie”» così il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti che oggi è stato il filo conduttore di una giornata ad alto impatto emotivo, vissuta nel ricordo di intuizioni di anni fa e nell’annuncio dei prossimi step, cerimonia che ha visto presenti diverse centinaia di persone, studenti, addetti ai lavori sindacali, donne e uomini delle istituzioni. Stamattina al taglio del nastro, ad Ancona, della sede regionale di via dell’Industria hanno partecipato, tra gli altri, il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra, il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, i consiglieri regionali Romano Carancini e Antonio Mastrovincenzo e l’artista Neri Marcorè che ha dato vita a una performance particolarmente brillante. Presenti centinaia di studenti in virtù del fatto che, al momento celebrativo, Cisl Marche ha abbinato il concorso “Il sindacato oggi per costruire futuro” dedicato agli studenti che ha visto partecipare sette scuole marchigiane per 64 giovani coinvolti. Il primo premio è stato assegnato al lavoro svolto da Beatrice Cruciani, Alessia Ruffini e Elena Ruggeri, ex studentesse del liceo Artistico Cantalamessa di Macerata per l’opera “Insieme per la tutela”, secondo premio all’opera “Alza il Volume” di Azzurra Balducci dell’istituto Della Rovere di Urbania e terzo premio a “Sindacato e transizione ecologico digitale: diritti e tutele verso nuovi equilibri”, opera degli studenti Daria Ciaravolo, Thomas Mariani, Salas Taza, Andrea Lucero e Lorenzo Casini dell’iis Merloni Miliani di Fabriano. «Abbiamo voluto mettere al centro della nostra opera il ruolo del sindacato, l’azione svolta per i lavoratori» ha sottolineato Elena Ruggeri, una delle tre giovani che hanno realizzato l’opera prima classificata. Da oggi dunque operativi i nuovi uffici di Cisl Marche, una sede all’avanguardia anche per l’adesione ai principi della transizione ecologica. L’analisi del segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra: «Cisl Marche ha una bella sede, accogliente e funzionale, il luogo in cui stare insieme, una struttura di prossimità appunto per mettersi al servizio del prossimo, del bene comune. Un investimento realizzato tenendo presenti due grandi temi: il concetto di responsabilità che tra l’altro prevede il noi e non l’io, e di partecipazione per scardinare un modello sociale novecentesco». Il riferimento alle Marche del segretario Sbarra: «Qui c’è, e lo sottolineo con piacere, una collaborazione feconda tra il sindacato, le forze imprenditoriali e le istituzioni regionali. C’è una politica di qualità, non tutta la politica è da demonizzare, ci attendono sfide importanti con il governo nazionale sul piano strutturale di bilancio. Vogliamo essere protagonisti». Infine appunto il taglio del nastro e la piena operatività della nuova sede che viaggia tra i ricordi del passato (biblioteca con seimila volumi, tre sale convegni dedicate ad altrettanti ex segretari generali di Cisl Marche) e gli uffici che ospitano le varie categorie pronte a interpretare le prossime sfide. «Il sindacato faccia il sindacato» ha ricordato Sbarra sottolineando un diverso ruolo rispetto alla politica. «Cisl Marche torna in campo, la sede è nuova, storica la capacità rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori »come ha sottolineato infine il segretario generale Cisl Marche Marco Ferracuti.
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13/09/2024 Seminario formativo CISL Marche: “Benessere, Lavoro, Territorio. Come sostenere uno sviluppo che abbia al centro la qualità della vita?”
Il 17 settembre 2024, alle ore 15.00, presso il Polo didattico URDIS dell'Università di Camerino, in viale Alfredo Scipioni 6, San Benedetto del Tronto (AP), si terrà il seminario formativo organizzato da CISL Marche dal titolo: “Benessere, Lavoro, Territorio. Come sostenere uno sviluppo che abbia al centro la qualità della vita?”. L’evento, che vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali e esperti di settore, offrirà un’opportunità di confronto sui temi del benessere nei luoghi di lavoro e dello sviluppo sostenibile del territorio. Ad un anno dalla firma del Protocollo di Intesa sul “benessere lavorativo” tra Regione Marche, CGIL, CISL, UIL e le parti sociali « riteniamo fondamentale rafforzare il percorso condiviso per la crescita del benessere dei lavoratori, promuovendo una maggiore integrazione tra iniziative pubblico-private  – sottolinea il Segretario Generale della CISL Marche,  Marco Ferracuti - Il benessere dei lavoratori e la qualità della vita sono prioritari e aumentano la competitività e la produttività delle aziende.  Un primo importante passo verso un nuovo modello di sviluppo a trazione sociale. » Alla tavola rotonda, coordinata da Marco Ferracuti, Segretario Generale di CISL Marche, interverranno Valerio Valeriani, Coordinatore degli Ambiti Territoriali Sociali 16-17-18 della Regione Marche, Stefania Bussoletti, Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico Regione Marche, Andrea Maria Antonini, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche, e Guido Castelli, Senatore della Repubblica e Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016.  L'incontro sarà concluso da Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, e Andrea Cuccello, Segretario Confederale CISL Nazionale. Durante i lavori verranno approfondite le prospettive di implementazione del Protocollo e le possibilità di connetterlo con le politiche aziendali e territoriali, per promuovere una cultura della responsabilità sociale e della partecipazione come fattori strategici per la crescita sostenibile del territorio.
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13/09/2024 Il Patronato INAS CISL celebra 75 anni di attività: un punto di riferimento per i cittadini
Il 14 settembre 2024, il Patronato INAS CISL festeggia un importante traguardo: 75 anni di attività al servizio dei cittadini. Fondato nel 1949, il Patronato INAS ha saputo adattarsi nel tempo ai cambiamenti delle esigenze della popolazione, offrendo assistenza e tutela in ambito previdenziale e assistenziale. Una presenza capillare e radicata sul territorio, che rappresenta oggi un punto di riferimento insostituibile per chi si trova ad affrontare le complessità normative. Il ruolo del Patronato, previsto dall’articolo 38 della Costituzione italiana, è stato riconfermato nel tempo nella sua rilevanza dalle principali istituzioni dello Stato, tra cui Parlamento e Corte Costituzionale. La missione è chiara: garantire ai cittadini il supporto necessario per orientarsi in un quadro normativo in continua evoluzione. «Il cittadino si rivolge  al Patronato per orientarsi tra norme sempre più complesse e in continuo mutamento -  afferma Paolo Appolloni, coordinatore regionale del Patronato INAS CISL Marche - Un servizio di pubblica utilità che facilita il dialogo con le istituzioni, come abbiamo dimostrato in modo ancora più deciso durante la pandemia, quando i nostri sportelli hanno continuato a garantire assistenza e tutela, restando sempre a disposizione.» L’importanza del servizio offerto dal Patronato è testimoniata dal rapporto di fiducia che si instaura con l’utenza. «Le persone si affidano a noi per ottenere la giusta tutela dei propri diritti, un aspetto che ci sprona a continuare la nostra azione su temi cruciali come la previdenza, la tutela dell’handicap, i titoli di soggiorno, gli infortuni e le malattie professionali - conclude Appolloni - Il segreto di questo successo, risiede nella professionalità e nello spirito di servizio degli operatori del Patronato INAS CISL, che ogni giorno si impegnano con dedizione per fornire un’assistenza efficace e puntuale. » Un traguardo importante che testimonia la centralità di questo servizio e l’indispensabile ruolo che continuerà a svolgere negli anni a venire.
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12/09/2024 Senigallia, Sindacati e Sindaci in pressing sulla Regione Marche per le criticità sanitarie locali
Prima della pausa estiva, i sindacati CGIL, CISL e UIL, insieme alle rispettive categorie dei pensionati e i sindaci del territorio senigalliese, si sono riuniti con i rappresentanti dell'ATS n. 8 e il Direttore del Distretto Sanitario per affrontare le crescenti criticità sanitarie e socio-sanitarie del territorio. L'incontro ha visto un'unanime condivisione delle problematiche, culminando in una richiesta di incontro urgente inviata alla Regione Marche. Le criticità emerse destano particolare preoccupazione, soprattutto per le ripercussioni sul piano sociale, con un impatto rilevante sulla popolazione anziana e fragile. Tra i problemi più evidenti figurano le lunghe liste d’attesa per visite specialistiche, aggravate dalla carenza di personale. Sebbene dal 1° agosto si siano registrate nuove assunzioni presso i Centri Unici di Prenotazione (CUP), la situazione resta critica per la Continuità Assistenziale, dove solo 2 su 24 medici sono attualmente a tempo indeterminato. Inoltre, è ancora in attesa di definizione l’utilizzo di circa 3 milioni di euro previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il potenziamento dell'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Sul fronte ospedaliero, l'ospedale di Senigallia si trova in una situazione particolarmente critica, con oltre l’80% di accessi impropri al pronto soccorso che causano un aggravio dei tempi di ricovero. In questo contesto, sindacati e amministratori locali insistono sulla necessità di creare un Ospedale di Comunità a Senigallia, struttura intermedia post-ospedaliera, fondamentale per ridurre i ricoveri impropri e i costi connessi. Attualmente, il territorio dispone di soli 8 posti letto di Ospedale di Comunità, contro una media regionale di quasi 40 posti letto per 1000 abitanti. Un progetto condiviso, che sfrutterebbe una struttura già pronta (l'ex IRAB), attende da due anni una risposta dall’assessore regionale alla Sanità. Il piano prevede la creazione di 40 posti letto presso la Fondazione Città di Senigallia, la redistribuzione di 59 posti letto di Residenza Protetta e la convenzione di 41 posti letto aggiuntivi, per un totale di 100 posti. Oltre a queste problematiche, persistono altre carenze: la Casa di Comunità HUB a Senigallia e le Case di Comunità nei comuni limitrofi non sono ancora state realizzate, le strutture di ricovero per pazienti cronici sono sature e oltre 300 persone sono in lista d’attesa. Anche i servizi territoriali specialistici, come le unità per la tutela della disabilità e il consultorio familiare, necessitano di potenziamento. I sindacati e gli amministratori locali chiedono risposte concrete dalla Regione e dalla Direzione della AST, sollecitando l’attuazione delle proposte elaborate per affrontare queste criticità. In mancanza di riscontri, le organizzazioni sindacali annunciano l'avvio di iniziative di sostegno ai contenuti della lettera inviata alla Regione.
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12/09/2024 “Sicurezza e sostenibilità nei servizi ambientali” presentazione ricerca promossa dalla FIT CISL Marche
Mercoledì 11 settembre 2024, presso il See Bay Hotel, Baia di Portonovo, Ancona, si è svolto  il convegno dal titolo “Sicurezza e sostenibilità nei servizi ambientali”, organizzato e promosso dalla FIT CISL Marche. L'evento ha visto  la partecipazione di esperti del settore e figure istituzionali di rilievo per discutere le sfide e le opportunità legate alla sicurezza e alla sostenibilità nei servizi di raccolta dei rifiuti. Daniela Rossi, Segretaria Generale della FIT CISL Marche, ha aperto i lavori introducendo i temi centrali del convegno. Presentata la ricerca “Studio multiobiettivo per valutare le soluzioni più sostenibili nell’ambito della raccolta dei rifiuti”, condotta dal professor Michele Germani, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche dell'Università Politecnica delle Marche (Univpm), e dalla dottoressa Alessandra Papetti, docente Metodi e strumenti per la progettazione industriale Univpm. «Il convegno nasce a seguito dello studio condotto dal prof. Germani che ha evidenziato e confermato le nostre preoccupazioni in tema di salute e sicurezza degli operatori alla raccolta dei rifiuti urbani.  - sottolinea Daniela Rossi, Segretaria Generale della FIT CISL Marche - Ci troviamo di fronte a un sistema obsoleto che obbliga la raccolta porta a porta e crea danni sociali ed economici alla collettività, in termini di malattie professionali e infortuni. Il lavoratore, diventando inidoneo alla mansione, rischia persino di perdere il posto di lavoro. - continua -  Secondo noi, è necessario cambiare paradigma e indirizzare le scelte delle istituzioni e delle aziende verso sistemi di raccolta più attuali ed efficaci, che non impattino negativamente sulla salute del lavoratore e che, al contempo, riducano i costi per i cittadini, introducendo una tariffa puntuale e isole ecologiche informatizzate, oltre a sistemi di raccolta tramite autocompattatori automatizzati.Molte città del Nord Italia hanno già sperimentato questo modello, ottenendo risultati positivi sia nella differenziazione dei rifiuti che nella riduzione delle tariffe. La situazione attuale nelle Marche, con l’auspicio di un nuovo affidamento pluriennale del servizio a operatori unici provinciali, rappresenta l’occasione ideale per avviare questo cambiamento, reindirizzando gli investimenti verso tale modello. Tuttavia, è indispensabile una rete impiantistica regionale che superi le discariche e valorizzi i rifiuti nel rispetto dell’ambiente e della transizione ecologica. Inoltre, riteniamo fondamentale sottoscrivere un protocollo con Regione e aziende per armonizzare le procedure di raccolta, salvaguardando la salute e la sicurezza degli operatori.» La tavola rotonda, moderata da Linda Cittadini, caporedattrice di ETV Marche, ha visto  la partecipazione di autorevoli relatori: Antonello Lupi, Medico del lavoro Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro- Agenzia Regionale Sanitaria, Piero Iacono, Direttore Regionale INAIL Marche; Stefano Aguzzi, Assessore al Lavoro della Regione Marche; Paolo Gattafoni, Presidente della Società Cosmari; Alessandro Camilleri, Direttore Centrale personale e organizzazione di Hera Spa; Marco Ferracuti, Segretario Generale CISL Marche e Salvatore Pellecchia, Segretario Generale FIT CISL Nazionale. L'evento ha sottolineato l'importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando come essa non sia un'opzione, ma una priorità assoluta, soprattutto in un settore così delicato come quello dei servizi ambientali. La sostenibilità delle operazioni e delle tecnologie utilizzate nella gestione dei rifiuti sarà altresì un tema cruciale, con l'obiettivo di delineare le migliori soluzioni per un futuro più sicuro ed ecologicamente sostenibile.
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11/09/2024 I volti della siderurgia italiana: non solo le crisi, ma anche esempi virtuosi di sostenibilità
Un esempio di economia virtuosa della lavorazione dell’alluminio made in Italy giunge da Fano, nelle Marche, dove sorge la Profilglass Spa, storica azienda leader nella lavorazione di alluminio di alta qualità, connessi anche al consolidamento della presenza della società sui mercati internazionali. L’azienda nella mattinata odierna ha aperto, per la prima volta, le porte ad una delegazione sindacale della Fim Cisl, ospitando il segretario nazionale - responsabile della siderurgia Fim Cisl - Valerio D’Alò ed il Segretario della Fim Cisl Marche, Mauro Masci. Da 7.000 a oltre 300.000 mq, da 20 a più di 1.200 persone, dai profili ai laminati, dal settore edile all’automotive, l’elettronica, i casalinghi, la meccanica e tanti altri ancora: fondata a Fano nel 1982 dai fratelli Giancarlo e Stefano Paci, Profilglass ha saputo crescere velocemente verticalizzandosi fino a realizzare il ciclo completo dell’alluminio e diversificando la sua attività. Alcuni numeri: Sostenibilità economico, sociale e ambientale, 300miila mq di superficie, 937 dipendenti (di cui il 30% provenienti dalle regioni del Sud Italia), 220mila tonnellate di produzione annua, 819 milioni di euro di ricavi, oltre 800 clienti, 20mila ore di formazione; collaborazione con scuola, università enti di ricerca supporto ad associazioni sportive culturali e sociali. «Spesso si dipinge la siderurgia italiana sottolineandone le crisi e le difficoltà, ma - afferma Valerio D'Alò - vengono tralasciati i buoni esempi di innovazione e sostenibilità. La storia della siderurgia in Italia, tenendo sempre come obiettivo la sostenibilità ambientale, ricorda come questa sia un'asse portante della nostra economia». Potenziando impianti e staff, dal 2000 l’azienda è entrata anche nel campo dei laminati per rispondere con efficacia, qualità e tempestività a una domanda di alluminio sempre crescente. Così, con oltre 250mila tonnellate di alluminio lavorato all’anno, si distingue oggi fra i leader del settore a livello internazionale, esportando in più di 85 Paesi e proseguendo sulla strada dello sviluppo. «Risultati importanti ottenuti grazie ad un proficuo lavoro di squadra e soprattutto agli investimenti effettuati per diversificare la produzione, rendendosi sempre più indipendenti dall’approvvigionamento di materia prima dall’estero.» ha sottolineato Mauro Masci, Segretario Generale Fim CISL Marche L’integrazione del processo produttivo con una particolare attenzione sul recyclig (le lattine), ha permesso a questa realtà produttiva di essere più flessibile rispetto ai concorrenti esteri e di essere meno esposti alle turbolenze del mercato, confermando il proprio ruolo di player internazionali. L’azienda negli ultimi anni ha fatto il salto di qualità sotto il profilo umano, grazie all’inserimento di molti manager per ottimizzare i processi produttivi. Tra i settori trainanti dove sono in corso forti investimenti c’è l’automotive ma Profilglass lavora anche per la meccanica, l’edilizia, tubi e casalinghi. Benché il polo fanese sia molto forte nella nautica il peso di questo settore è marginale. I bonus edilizi hanno inciso sostenendo la domanda e l’azienda continua a investire nei nuovi laminatoi per coprire una fascia sempre maggiore della domanda. Ma il grande segreto dell’azienda resta il riciclo delle lattine ed altri materiali perché rappresenta il 70% dei volumi.
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