Comunicati Stampa

24/03/2025 FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL: Concessioni di servizi pubblici essenziali Il caso e-distribuzione e la dignità territoriale carenza di investimenti e scarsa manutenzione
«In merito ai recenti disservizi nei comuni di Macerata Feltria, Sassocorvaro e Auditore leggiamo ancora sui giornali dei lunghi ritardi per la riparazione dei guasti. Diciamo alla popolazione che sono stati semplicemente fortunati. Non c’era neve, non c’erano alluvioni registrate in passato nelle vicine regioni, alle quali esprimiamo tutta a nostra vicinanza, c’era solo del vento. Continuiamo da 5 anni a sottolineare che l’abbandono della sede operativa di Macerata Feltria (per scarsa manutenzione del fabbricato) non deve preoccupare solo noi ma deve preoccupare tutti e accendere l’attenzione sul tema della gestione dei servizi pubblici essenziali nelle aree montane. - scrivono in una nota le Segreterie/Coordinamenti Regionali Marche FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL -  Tutti i servizi digitali di uso quotidiano (motori di ricerca, intelligenza artificiale, data center) basano la loro affidabilità su una rete elettrica resiliente ed efficiente, sia nelle aree densamente popolate che in aree cosiddette bianche. Una società che detiene la concessione di un bene pubblico fondamentale come la rete elettrica ha il dovere di garantire un servizio equo e dignitoso per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro collocazione geografica o dalla redditività economica delle singole aree territoriali.» «È doveroso sottolineare che: il servizio di distribuzione elettrica non può essere valutato esclusivamente in termini di profitto o di costi di esercizio. La presenza di un nucleo operativo sul territorio non rappresenta solo un costo, ma costituisce un elemento fondamentale per garantire la continuità del servizio e il rispetto degli obblighi di concessione; i territori montani, caratterizzati da condizioni geografiche e climatiche particolari, necessitano di una presenza fisica di presidi – compresi i materiali per le riparazioni - per assicurare interventi tempestivi in caso di emergenze o perturbazioni meteorologiche. - sottolineano i sindacati -  Risulta particolarmente preoccupante che ci siano Province marchigiane che, rispetto il passato, non registrano una crescita degli investimenti in reti elettriche (al netto dell’inflazione) in maniera consistente come in altre regioni dell’area adriatica.Si paventa inoltre il rischio che questa politica di “razionalizzazione finanziaria” possa estendersi ad altre sedi operative situate in territori non costieri delle Marche, aggravando ulteriormente le disparità territoriali. Non si può parlare solo di durate cumulate o di numero di interruzioni, i numeri sono specchi mutevoli, riflettono ciò che l’interpretazione umana decide di vedere in essi. Ospedali, servizi pubblici, cittadinanza senza energia non possono essere sintetizzate in una durata cumulata.» «Riteniamo inaccettabile che le scelte aziendali di un concessionario di servizio pubblico possano ignorare gli "importanti aspetti sociali" connessi alla propria attività, trasformando di fatto i diritti dei cittadini in variabili dipendenti da logiche di mera convenienza economica. Ribadiamo con forza che il rispetto della dignità dei territori e dei cittadini che vi abitano deve essere posto al centro delle scelte strategiche di qualsiasi azienda che gestisca servizi pubblici essenziali. La pari dignità dei cittadini non può essere sacrificata sull'altare dei bilanci aziendali. - rilanciano e concludono -  Chiediamo pertanto un immediato ripensamento delle scelte organizzative annunciate e l'apertura di un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli stakeholder territoriali, al fine di individuare soluzioni che garantiscano l'efficienza del servizio nel rispetto del principio di uguaglianza tra tutti i cittadini che pagano bollette dalle quali vengono prelevati i soldi per gli investimenti che queste aziende fanno.»  
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21/03/2025 Fedrigoni fa marcia indietro sulla licenza del marchio Fabriano: azienda pronta a rivedere l’operazione dopo il pressing di istituzioni e sindacati
Si è svolto giovedì 20 marzo, un incontro del tavolo di crisi riguardante la situazione del Gruppo Fedrigoni S.p.A., convocato in modalità videoconferenza dalla Regione Marche, alla riunione hanno preso parte, l’AD Marco Nespolo e le prime linee management, i rappresentanti del Ministero del Made in Italy, e le segreterie nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Carta e Stampa. L’incontro è stato aperto dall’Assessore Regionale dott. Aguzzi, il quale ha illustrato le preoccupazioni emerse in merito alla recente operazione portata avanti dal Gruppo Fedrigoni. In particolare, ha fatto riferimento alla decisione dell’azienda di cedere in licenza il marchio Fabriano a un distributore internazionale, un’operazione che ha sollevato forti timori sia a livello istituzionale che sindacale. L’Assessore ha sottolineato come questa scelta aziendale rischia di compromettere non solo il tessuto economico e occupazionale del territorio, ma anche di minare un patrimonio industriale e culturale di assoluto rilievo. Inoltre, è stata espressa forte preoccupazione per il mancato rispetto degli accordi e delle intese precedentemente ratificate con il Ministero del Made in Italy, che miravano a garantire la salvaguardia del settore e la tutela del marchio Fabriano come eccellenza produttiva nazionale. A seguire, ha preso la parola l’Amministratore Delegato di Fedrigoni S.p.A., Marco Nespolo, il quale ha ribadito che l’operazione di concessione in licenza del marchio Fabriano è stata condotta nel pieno rispetto delle normative vigenti, rientrando nella strategia aziendale finalizzata all’ottimizzazione del portafoglio e alla crescita competitiva del gruppo, soprattutto riguardo alle produzioni legate all’Area Marche. Pur rivendicando la legittimità e correttezza dell’operazione, l’AD ha riconosciuto il clamore e le tensioni generate da questa decisione, sia sul piano sociale che istituzionale. In un’ottica di distensione e di apertura al dialogo con le parti coinvolte, ha quindi manifestato la propria disponibilità a rivedere la concessione fatta al distributore internazionale, specificando che tale scelta non deriva da una messa in discussione della posizione dell’azienda, ma piuttosto dalla volontà di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze industriali e la posizione presa dai presenti alla riunione. Le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Carta e Stampa negli interventi hanno sottolineato l’importanza di salvaguardare il marchio Fabriano, un simbolo di eccellenza della produzione cartaria italiana, e di evitare che venga delocalizzato o svuotato della sua identità storica e produttiva con il mantenimento delle produzioni in Italia che sono aspetti cruciali per la difesa dei livelli occupazionali e del tessuto industriale territoriale, considerando l’attuale riorganizzazione aziendale. Hanno inoltre espresso apprezzamento per l’apertura dimostrata dall’AD Marco Nespolo, sollecitandolo affinché la revoca della concessione venga formalizzata quanto prima. Dopo un’ulteriore fase di confronto, l’Amministratore Delegato di Fedrigoni S.p.A. ha accolto la richiesta delle parti sociali e ha confermato l’impegno a bloccare la concessione del marchio Fabriano al distributore internazionale. Le parti hanno concordato di aggiornarsi alla prossima settimana, quando si terrà un nuovo incontro finalizzato per fare il punto sull’applicazione della Cigs e degli affidamenti ad essa collegati più precisamente ricollocamenti e formazione del personale. L’incontro si è chiuso con un cauto ottimismo, nella consapevolezza che il confronto tra azienda, istituzioni e parti sociali dovrà proseguire per garantire un equilibrio tra le esigenze industriali del gruppo e la difesa del patrimonio storico e produttivo rappresentato dal marchio Fabriano.
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21/03/2025 24 marzo 2025 Giornata di sensibilizzazione su bullismo e cyberbullismo al Liceo Cambi di Falconara Marittima (AN)
IAL Marche in collaborazione con CISL Marche organizzano e promuovono la prima edizione della Giornata di sensibilizzazione su  bullismo e cyberbullismo riservata agli studenti  lunedì 24 marzo ore 10.00 presso l’Aula Magna del Liceo Cambi di Falconata Marittima (AN). All'evento parteciperanno le allieve dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) gestiti da IAL Marche nelle sedi di Falconara e Macerata e alcune classi dell'Istituto Cambi Serrani.  Ai lavori aperti dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto Cambi Serrani e Sindaca di Falconara Marittima, Stefania Signorini, interverranno Alessandro Mancinelli, Responsabile della CISL di Ancona e Barbara Ventura, referente dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in IAL Marche. L’incontro sarà condotto da Luca Pagliari, giornalista professionista, storyteller e documentarista, noto per il suo impegno nell’approfondimento di tematiche giovanili e ambientali. Da oltre trent’anni, Pagliari realizza campagne nazionali di sensibilizzazione in collaborazione con la Polizia di Stato, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Ambiente. Durante la mattinata, si affronteranno temi cruciali come l’empatia e il valore della condivisione, attraverso il racconto di storie reali legate al bullismo e al cyberbullismo. Verranno inoltre presentati esempi di utilizzo positivo della rete e delle tecnologie digitali, con l’obiettivo di stimolare nei giovani una riflessione critica e promuovere un approccio consapevole e responsabile. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità importante per le nuove generazioni, offrendo strumenti utili per contrastare fenomeni di prevaricazione e per promuovere una cultura del rispetto e della condivisione consapevole.
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20/03/2025 Giovanni Cavezza è il nuovo Segretario della CISL FP Marche
Cambio al vertice della CISL FP Marche eletto Giovanni Cavezza Segretario Generale, al termine dei lavori del VII Congresso CISL Fp Marche che si è svolto nella giornata di ieri ad Ancona. L’elezione di Giovanni Cavezza, arriva al termine della reggenza di Luca Talevi eletto nei mesi scorsi Segretario regionale Cisl Marche. In squadra con Giovanni Cavezza eletti Alessandro Contadini, Segretario Generale aggiunto e i componenti di segreteria Laura Cesari, Alessandro Moretti e Pierluigi Persichini.  «La nostra priorità  ora sono le Elezioni Rsu del 14 -15 -16 aprile 2025 che vedranno le liste CISL FP presenti in tutti i luoghi di lavoro pubblici – ha sottolineato Giovanni Cavezza a margine dello scrutinio - Partecipazione, confronto, e sviluppo del proselitismo e della contrattazione sono i principi su  cui ispiriamo  il nostro lavoro sindacale  con l’ottica di coniugare la valorizzazione delle professionalità presenti all'interno dei luoghi di lavoro con la qualità dei servizi che quotidianamente vengono erogati alla cittadinanza. Siamo impegnati per il rinnovo dei contratti nazionali 2022/2024 dei comparti Sanita e Funzioni Locali cosi come avvenuto nelle Funzioni Centrali con soddisfazione dei lavoratori.»           Rassegna Stampa: https://etvmarche.it/20/03/2025/sanita-aggressioni-e-formazione-al-centro-del-congresso-fp-cisl-marche-video/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/marche-giovanni-cavezza-e-il-nuovo-segretario-della-cisl-fp-regionale/ https://www.cronacheancona.it/2025/03/21/cisl-fp-marche-giovanni-cavezza-eletto-segretario-generale/544106/  
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20/03/2025 Atto aziendale Ast Ancona: un confronto importante. Ora si attivino i tavoli sindacali su questioni specifiche
La determina n 106 con cui la AST di Ancona ha varato il 14 marzo u.s. la proposta di atto aziendale conclude un importante percorso di confronto con le Organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati iniziato da molti mesi. Alcune nostre richieste sono state accolte dall Azienda Sanitaria, tra esse: la previsione di un Ospedale di Comunità a Senigallia, il rafforzamento della sanità digitale (dalla prenotazione con la App al fascicolo sanitario elettronico), una maggiore integrazione tra sociale e sanitario, l’attenzione alla situazione sanitaria dell’area AERCA attorno a Falconara, la costituzione dell’organismo per l’innovazione previsto dal CCNL. In particolare, l’AST ha accolto la richiesta di istituire tavoli di confronto a livello territoriale cosi’come previsto dal protocollo sindacale sottoscritto a livello regionale il 24 marzo 2024. Come organizzazioni sindacali confederali consideriamo questa fase come un buon punto di partenza e non di arrivo; pertanto, chiederemo subito di avviare specifici tavoli di confronto sulle realizzazioni e utilizzo delle misure e delle risorse previste dal PNRR, sul funzionamento e rafforzamento della sanità territoriale a partire dai presidi ad oggi attivi  in tutti i distretti della provincia, su tutto quanto concerne il tema delicato e complesso delle liste d’attesa, sulla qualità del lavoro nel sistema degli appalti. Il proficuo confronto avuto fin qui con la AST di Ancona, deve proseguire e concretizzarsi in forme di partecipazione stabile tra l’azienda e le Organizzazioni confederali e dei pensionati che vogliono  dare un contributo concreto e accompagnare il percorso di rafforzamento della sanità territoriale indicato dalle norme e dare risposte certe e tempestive alle crescenti  necessità  dei cittadini del territorio perché la sanità è un diritto di tutti, e come tale va difeso costantemente
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19/03/2025 Fabio Sacchi è il nuovo Segretario Generale della FNS CISL Marche
Fabio Sacchi è il nuovo Segretario Generale della FNS CISL Marche, il sindacato che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori della sicurezza, tra cui Vigili del Fuoco e Polizia Penitenziaria. L’elezione è avvenuta al termine del V Congresso regionale della Federazione Nazionale della Sicurezza CISL Marche, svoltosi ieri a Recanati. Insieme a Sacchi, sono stati eletti Antonio Langianese, Segretario Generale Aggiunto, e Andrea Belloni, Segretario Regionale.  «A nome della nuova segreteria – ha dichiarato Fabio Sacchi a margine dell’elezione – voglio ribadire il nostro impegno a mantenere un approccio pragmatico e attento, con obiettivi chiari, ponendo al centro le tutele per i lavoratori del comparto. Negli anni passati abbiamo dimostrato di saper ottenere risultati significativi e intendiamo proseguire su questa strada.» Il neo Segretario Generale ha posto particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro, sottolineando l’attenzione alle mansioni svolte dai Vigili del Fuoco e dagli operatori della Polizia Penitenziaria: «Ci concentreremo in particolare sulla salute e sicurezza dei lavoratori che rappresentiamo, due categorie professionali che operano in contesti di soccorso e di sicurezza all’interno delle carceri. È fondamentale riconoscere i rischi associati alle loro attività, specialmente in situazioni di emergenza.» Tra le priorità indicate da Sacchi vi è anche il tema degli organici: «Attualmente, lavoriamo con organici ben al di sotto degli standard previsti, il che influisce negativamente sul buon funzionamento delle nostre strutture. Questo sarà un obiettivo prioritario per noi.» Infine, il Segretario Generale ha confermato la continuità nell'organizzazione interna della Federazione, mantenendo la struttura regionale esistente con rappresentanti provinciali per la Polizia Penitenziaria e i Vigili del Fuoco. La FNS CISL Marche continuerà a lavorare per garantire maggiori tutele e condizioni di lavoro adeguate per tutte le lavoratrici e i lavoratori della sicurezza, in un contesto sempre più complesso e impegnativo.
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17/03/2025 Fedrigoni cede il marchio Fabriano: i sindacati denunciano la mancanza di trasparenza e si astengono dall’incontro nazionale
I sindacati SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL alla luce di quanto appreso dai media in merito alla recente operazione messa in atto dal Gruppo Fedrigoni – attraverso la cessione in licenza del marchio Fabriano a un distributore internazionale – evidenziano nuovamente la mancanza di relazioni sindacali corrette e trasparenti, già lamentata in diverse occasioni in questo delicato momento di ristrutturazione aziendale.  Confermando le preoccupazioni espresse in relazione alla chiusura del sito produttivo di Giano, denunciamo una strategia più ampia che si concretizza con la vendita dei marchi storici delle cartiere di Fabriano. Tale operazione non solo intacca il patrimonio economico e culturale della città, ma rappresenta anche un grave affronto al dialogo sociale e alle intese precedentemente ratificate con il Ministero del Made in Italy. I sindacati SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL e le rispettive RSU si asterranno dalla partecipazione all’incontro programmato per il giorno 19 marzo a Verona, in occasione della plenaria nazionale riguardante la contrattazione di secondo livello. «Chiediamo pertanto il ritiro immediato dell’operazione che prevede la cessione del marchio Fabriano, simbolo di eccellenza della città, e l’avvio urgente di un tavolo di confronto volto a rivedere e condividere una strategia in linea con gli accordi sindacali e il valore storico del marchio.  -  rilanciano SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL  - In mancanza di un pronto riscontro, non esiteremo ad attivare ogni iniziativa necessaria a far valere i diritti dei lavoratori e a ripristinare un approccio condiviso, come già previsto dalle intese ratificate al Ministero del Made in Italy. Rimaniamo, altresì, disponibili ad un incontro costruttivo con le controparti aziendali, al fine di garantire una gestione che valorizzi il patrimonio e la tradizione di Fabriano.»
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14/03/2025 "La formazione medica non è un business": CGIL CISL UIL Marche chiedono al Ministro lo stop ai nuovi corsi privati
Un sistema universitario pubblico d'eccellenza messo a rischio da logiche di mercato che potrebbero minare alla base il diritto allo studio. È quanto denunciano i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Marche in una lettera formale indirizzata al Ministro dell'Università e della Ricerca, con cui chiedono la sospensione per 48 mesi dell'accreditamento dei corsi proposti dalla Link Campus University. Nel mirino dei sindacati, l'apertura dei corsi di Medicina e Chirurgia a Fano e Ascoli Piceno e di Odontoiatria a Macerata, con rette annuali che sfiorano i 20.000 euro, cifra che equivale al reddito medio annuo delle famiglie marchigiane. «L'ingresso di un'università privata con logiche di profitto in un sistema consolidato di eccellenza pubblica rappresenta un pericolo concreto per l'equilibrio formativo regionale -  dichiarano i Segretari - Le quattro università pubbliche marchigiane sono presidi storici profondamente radicati nel territorio e fondamentali per lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra regione.» L'Università Politecnica delle Marche ha già dimostrato grande capacità di risposta alle esigenze formative in ambito medico-sanitario, raddoppiando i posti disponibili per Medicina e Chirurgia negli ultimi cinque anni (da 212 a 430). Il corso di Odontoiatria è già presente con un'offerta adeguata alla domanda regionale. «Se emergessero ulteriori necessità formative, la strada maestra sarebbe potenziare le strutture pubbliche esistenti -  sottolineano i sindacalisti -, non possiamo accettare l'idea che l'accesso alla formazione medica diventi un privilegio per pochi, con rette universitarie private che sfiorano i 20.000 euro annui, una cifra equiparabile al reddito medio delle famiglie marchigiane.» Emergono serie criticità anche sul piano logistico e organizzativo: a Macerata manca un'unità operativa complessa di odontostomatologia, requisito essenziale per un corso di Odontoiatria, mentre risulta problematica la disponibilità di strutture ospedaliere adeguate per la formazione specialistica nelle sedi proposte. La rete formativa dell'Università Politecnica delle Marche, consolidata attraverso convenzioni con tutte le strutture sanitarie regionali pubbliche, opera già al massimo della propria capacità formativa. L'introduzione di ulteriori contingenti di studenti porterebbe inevitabilmente al superamento dei parametri di saturazione definiti dagli standard ministeriali. «Aprire nuovi corsi di laurea in medicina non risolverà la carenza di personale sanitario -  affermano con decisione i Segretari - Il vero problema risiede nelle condizioni lavorative e nelle prospettive di carriera che spingono i laureati verso il privato o l'estero. Senza un corrispondente aumento dei posti nelle scuole di specializzazione, si creerebbe solo un pericoloso 'collo di bottiglia' che penalizzerebbe ulteriormente i laureati.» I sindacati hanno chiesto formalmente una sospensione dell'accreditamento per 48 mesi, tempo necessario per valutare gli impatti della riforma del numero chiuso e per tutelare la qualità e l'accessibilità dell'offerta formativa pubblica regionale. «La difesa del sistema universitario pubblico marchigiano è una priorità non negoziabile - concludono i Segretari -.La formazione medica deve rimanere un diritto accessibile a tutti gli studenti meritevoli, indipendentemente dalle loro condizioni economiche, come sancito dalla nostra Costituzione.»
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14/03/2025 Carta Fabriano, preoccupazione dei sindacati: "Tutelare il marchio e il futuro industriale della città"
I sindacati SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL esprimono profonda indignazione per l’ennesima manovra che intacca l’identità storica e produttiva di Fabriano. La recente operazione messa in atto da Fedrigoni Group, attraverso la cessione in licenza del marchio Fabriano a un distributore internazionale, costituisce un vero e proprio inganno contro la città, la sua tradizione industriale e i lavoratori che da secoli hanno reso celebre questo nome. Il marchio Fabriano, simbolo di eccellenza, artigianalità e qualità Made in Italy, non può essere ridotto a mero strumento di logica commerciale. Concedere la licenza d’uso a un soggetto esterno, che intitola “Fabriano – Copy 1 e 2” prodotti realizzati al di fuori della città, equivale a negare il valore e l’impegno dei fabrianesi. Questa scelta, oltre a tradire la memoria e la dignità di una realtà che ha costruito la sua identità sul lavoro, si configura come una palese mistificazione che lederebbe non solo l’immagine del marchio, ma l’intero sistema produttivo locale. Questa operazione conferma le preoccupazioni già espresse dalle organizzazioni sindacali: la chiusura del sito produttivo di Giano non è stato un semplice ridimensionamento, ma parte di una strategia più ampia che oggi si è concretizzata con la vendita di marchi storici Copy1 e Copy 2 che rappresentano un ulteriore passo verso lo smantellamento di un marchio storico e di competenze maturate negli anni nei siti produttivi delle cartiere di Fabriano. Infine esprimiamo forte preoccupazione per le ricadute che questa scelta avrà sul futuro industriale delle cartiere di Fabriano e sui siti di tutta l’area Marche. «Per questo chiediamo un   intervento immediato.  Sollecitiamo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ad intervenire tempestivamente per bloccare questa operazione, che distorce i parametri concordati nei precedenti incontri, inclusa la gestione della vertenza Giano - rilanciano i sindacati di categoria -  La tutela della territorialità diventa imprescindibile difendere la territorialità del marchio Fabriano, simbolo della nostra storia e dell’eccellenza italiana, contro logiche di puro sfruttamento commerciale. Chiediamo che tutti i soggetti coinvolti, dalla proprietà e dal management di Fedrigoni fino agli interlocutori istituzionali, si assumano le proprie responsabilità per un’operazione che mette a repentaglio l’identità e la dignità dei lavoratori fabrianesi.  - sottolineano - Invitiamo la Regione Marche e gli altri enti locali a collaborare attivamente per proteggere il patrimonio produttivo e culturale della città, garantendo il rispetto della memoria storica e dei diritti dei lavoratori.» «I lavoratori e le lavoratrici hanno già pagato un prezzo altissimo con la chiusura dello stabilimento Giano. Non possiamo accettare che si continui a smantellare pezzo dopo pezzo un'azienda storica.  Per questo i sindacati uniti SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL non possono e non vogliono restare in silenzio di fronte a un’azione che mina la reputazione e il valore di Fabriano – la Città della Carta e della Filigrana. Difenderemo con fermezza il lavoro, la storia e l’orgoglio di una comunità che non merita di essere ridotta a strumento di logiche di pura convenienza commerciale. - concludono - La nostra battaglia è quella per la tutela della dignità dei lavoratori e per la preservazione di un patrimonio culturale e produttivo unico, che deve rimanere intatto per le future generazioni. Di fronte a questa ennesima decisione da parte dell’azienda non possiamo restare in silenzio! Per questo motivo in tempi brevi, noi segretari territoriali, ci riuniremo per decidere quali azioni intraprendere per tutelare il futuro del marchio Fabriano e dei siti dell’area Marche.»    
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11/03/2025 Accordo nazionale gruppo Kos, settore Rsa/Anni Azzurri Cisl Fp - Uil Fpl: “Vantaggi anche per i lavoratori delle strutture marchigiane”
Nei giorni scorsi le segreterie nazionali hanno condiviso e firmato un importante accordo per la premialità che interesserà centinaia di lavoratori marchigiani operanti nel settore socio sanitario del gruppo KOS con la previsione di erogazione sino a 525 euro netti in buoni acquisto universali.  Il premio di risultato sarà erogato tenendo conto di alcuni parametri base e altri variabili finalizzati a migliorare la produttività e la qualità tra i quali: la presenza in servizio, la formazione e la qualità del servizio erogato. L’accordo si applicherà nelle strutture del gruppo Kos, ex Anni Azzurri, ai quali si applica il CCNL Confcommercio Salute Sanità e Cura firmato dalla Cisl Fp e dalla Uil Fpl e avrà effetto anche per i lavoratori delle strutture di Ancona, Campofilone, Montecosaro, San Benedetto del Tronto che avranno maturato i requisiti richiesti.  L'accordo risulta di particolare spessore e assume una importanza di rilevo individuando una quota di retribuzione aggiuntiva che verrà riconosciuta ai dipendenti al raggiungimento degli obiettivi sfruttando meccanismi di welfare che ne aumentano il potere di acquisto per i lavoratori. L’apprezzabile risultato, frutto di condivisione e concertazione, conferma le positive relazioni sindacali in essere con il Gruppo Kos e ribadisce l'importanza del confronto e degli accordi per coniugare la valorizzazione delle professionalità dei lavoratori con la qualità del servizio erogato quotidianamente ai pazienti.
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10/03/2025 CISL FP Marche: Solidarietà all’agente di polizia locale Comune di Falconara Marittima(AN)
La CISL FP Marche rinnova la solidarietà e vicinanza all’agente del Corpo della Polizia Locale di Falconara ringraziando lui e tutte le donne e gli uomini che giornalmente sono impegnati a garantire il rispetto delle regole e soprattutto la sicurezza di tutti i cittadini falconaresi. La CISL FP rivolge i migliori auguri di pronta guarigione all’agente colpito. «Siamo certi che il grave episodio non pregiudicherà l’azione e la presenza di un Corpo che da tempo opera con efficacia nel Comune di Falconara Marittima. - scrive in una nota stampa Giovanni Cavezza, Segreteria CiSL FP Marche - Le azioni e purtroppo le offese rivolte alla Polizia Locale con episodi di questo tipo ci spingono sempre più a ricercare quella necessaria equiparazione alle altre forze di polizia che la CISL FP da sempre si impegna a voler fare riconoscere sia sui tavoli locali, ma soprattutto a livello nazionale. E' sempre più urgente la necessità di un forte intervento normativo ed economico. Non può più essere la sola “pacca sulle spalle” a ripagare le tante energie spese, infortuni occorsi nello svolgimento del proprio lavoro e la continua presenza in tutti gli orari dell’anno festivi compresi. Episodi come questo, che non vorremo mai che si verifichino, speriamo consentano di comprendere l’importanza dell'operato di chi quotidianamente opera per la sicurezza dei cittadini»
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10/03/2025 Roberta Stopponi è la nuova Segretaria Generale della CISL Medici Marche
Cambio al  vertice della CISL Medici delle Marche, nel corso del Congresso regionale, svoltosi nei giorni scorsi ad Ancona: la dott.ssa  Roberta Stopponi, medico competente presso l’Azienda Sanitaria di Macerata, è stata eletta all’unanimità Segretaria Generale della CISL Medici Marche. In squadra con la neo Segretaria generale sono stati eletti il dr. Stefano Cenerelli e la dott.ssa Anna Rita Bonfigli. Nel suo breve intervento, la nuova Segretaria, dopo avere ringraziato per la fiducia ricevuta, ha affermato che si impegnerà a proseguire il lavoro già intrapreso dai suoi predecessori il dr. Gabriele Brandoni  e ancor prima  il dr. Massimo Boemi.  «La sanità sta attraversando un momento complesso c’è  la necessità di valorizzare  il dialogo con i Dirigenti medici e Sanitari che rappresentiamo – ha dichiarato la Segretaria Generale  Roberta Stopponi unitamente ai colleghi di Segreteria, a margine dello scrutinio – Siamo impegnati a portare avanti un  confronto costruttivo e propositivo con le controparti, sia a livello aziendale che regionale, nella convinzione che  ogni passo va a favore degli operatori sanitari, a difesa  degli interessi professionali della categoria, nella corretta e rapida applicazione del contratto di lavoro e degli istituti previsti, dallo sblocco della graduazione degli incarichi  ad una adeguata definizione degli atti aziendali in discussione con l’obiettivo di favorire il miglioramento della salute della  collettività» Sono intervenuti al Congresso CISL Medici il Segretario nazionale della CISL Ignazio Ganga e il Segretario generale della CISL Marche Marco Ferracuti, che hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai medici e dal personale sanitario, in un periodo particolarmente complesso per il settore. La CISL Medici Marche si prepara ad affrontare le sfide future con rinnovato impegno, ponendo al centro della propria azione la valorizzazione della professione della Dirigenza  Medica e Sanitaria, il miglioramento delle condizioni di lavoro e il potenziamento del sistema sanitario regionale.
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07/03/2025 Post sisma: CISL Fp Marche incontra Castelli su stabilizzazione personale USR ed Enti locali
La CISL Funzione Pubblica Marche, nei giorni scorsi,  ha incontrato in assemblea i professionisti e le professioniste assunti a tempo determinato presso l'ufficio speciale per la ricostruzione Marche a seguito del sisma 2016. Con il coordinamento del Reggente della CISL Funzione Pubblica Marche Luca Talevi al centro del dibattito la questione dei tempi determinati e, tra loro, chi ha maturato 36 mesi ed oltre di anzianità. La CISL FP Marche, peraltro già intervenuta nelle scorse settimane verso la politica marchigiana e nazionale sempre su questo tema, ha invitato all'incontro il commissario del Governo alla ricostruzione, il senatore Castelli . Il commissario ha ribadito il proprio impegno a fianco delle maestranze interessate e delle rivendicazioni promosse dalla CISL FP Marche al fine di domandare al Governo una Legge speciale e risorse necessarie e sufficienti alla stabilizzazione del personale interessato: a tal proposito il commissario ha ricordato la richiesta di opportune informative recapitate ad USR ed Enti Locali interessati dalla ricostruzione al fine di produrre un'analisi della forza lavoro da stabilizzare in conseguenza della quale si farà sicuramente promotore presso il Governo ed i Ministri Giorgetti e Zangrillo, al fine di ottenere norme e finanziamenti soddisfacenti. La CISL Funziona pubblica ha garantito alle lavoratrici e ai lavoratori partecipanti all’assemblea di proseguire nella propria opera di monitoraggio della questione nelle prossime settimane, sia per i dipendenti USR che per i dipendenti degli Enti Locali.
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07/03/2025 Congresso dei Pensionati Cisl di Fermo: Emidio Fazzini eletto Segretario Generale
  Emidio Fazzini, è stato eletto Segretario Generale della Rappresentanza Locale Sindacale dei Pensionati Cisl Marche di Fermo. Lo ha deciso il Consiglio Direttivo della RLS, a sua volta eletto dal Congresso che si è svolto all’Hotel S. Paolo di Montegiorgio.  Fazzini  sarà affiancato in Segreteria da Leda Rogante e Gabriele Monaldi. Il Congresso dei Pensionati Cisl di Fermo è stata un’occasione importante per affrontare le tante e complesse problematiche delle persone, in particolare anziane, che vivono nella Provincia di Fermo. Molto seguiti sono stati gl’interventi dei Sindaci di Fermo, Avv. Paolo Calcinaro e il Sindaco di Montegiorgio, nonché Presidente della Provincia di Fermo, il Dott. Michele Ortenzi che hanno confermato e sottolineato la loro disponibilità ad affrontare e risolvere, in seno alla contrattazione sociale, i problemi dei pensionati, specie i più disagiati. La crisi economica e occupazionale ha colpito con forza il fermano, generando disoccupazione, povertà e disagio. In questo contesto le donne e gli uomini in pensione diventano un punto di riferimento essenziale per le loro famiglie. Ma l’inflazione e il costo dell’energia stanno erodendo il potere d’acquisto delle pensioni, che necessitano di meccanismi di rivalutazione più adeguati. Un ruolo fondamentale in questa situazione può essere svolto dal Sindacato dei pensionati, una realtà che in modo capillare presidia anche i piccoli Comuni delle aree interne dando una prima risposta ai problemi delle persone, indirizzate poi verso i Servizi della Cisl (Patronato e Caf) alle sue associazioni per la tutela dei consumatori e degli immigrati (Adiconsum e Anolf). Preoccupante è la situazione della sanità fermana. Nell’Atto aziendale recentemente presentato dall’Azienda Sanitaria Territoriale alle categorie del settore, non è chiara la programmazione dei servizi del nuovo Ospedale di Campiglione di Fermo e di quello di Amandola, la programmazione delle funzioni del nuovo Ospedale di Campiglione di Fermo e manca una pianificazione per dare operatività alle Case della Salute che dovrebbero sfoltire le liste d’attesa. Una delle funzioni più importanti svolte dalla FNP, insieme alla Cisl, è la contrattazione sociale. «Ogni anno incontriamo Sindaci, Coordinatori di Ambito, Direttori di Aziende Sanitarie e di Distretti, insieme ai colleghi della triplice, per parlare dell’organizzazione e del costo dei servizi socio assistenziali e socio sanitari, fondamentali per i cittadini. – ha dichiarato Fazzini a margine della sua elezione – La contrattazione sociale è, per il Sindacato dei Pensionati, l’equivalente del Contratto di lavoro per un sindacalista attivo. Il nostro compito è di far si che accesso, orientamento e presa in carico delle persone vengano realizzati in modo efficace e sostenibile, per tenere insieme istituzioni, cittadini e forze sociali»    
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06/03/2025 XVIII Congresso FLAEI CISL Marche "L'Italia che partecipa vince - Uniti dall'energia, protagonisti nella partecipazione
 Il XVIII Congresso regionale FLAEI CISL Marche che si terrà il prossimo 26 marzo 2025 a Jesi (AN) presso l’Hotel Federico II con inizio alle ore 9.30 rappresenta un importante momento di confronto per i lavoratori del settore elettrico e per il sindacato, con l’obiettivo di riaffermare il valore della partecipazione attiva nella costruzione del futuro del settore. I lavori congressuali saranno aperti dalla relazione della Segreteria, a cura del Segretario generale FLAEI CISL Marche, Dalverio Dafne, che offrirà un’analisi approfondita delle sfide e delle prospettive per il comparto elettrico. Seguirà l’intervento del Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, il quale porterà il proprio contributo sulla partecipazione sindacale. A concludere i lavori sarà il Segretario Nazionale della FLAEI CISL, Amedeo Testa, con un intervento che getterà le basi per le future azioni del sindacato in un contesto in continua evoluzione. Nell’ambito del Congresso, verrà inoltre eletta la nuova Segreteria Regionale, che avrà un mandato quadriennale con il compito di guidare il sindacato attraverso le sfide dei prossimi anni. Con il motto “L’Italia che partecipa vince, la FLAEI sfida il futuro” il Congresso intende ribadire il valore della partecipazione attiva dei lavoratori e della forza del sindacato come motore di crescita e tutela nel settore elettrico, un comparto che, da 75 anni, ha rappresentato un pilastro fondamentale dello sviluppo del Paese.  
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06/03/2025 8 marzo 2025 Festa internazionale della donna Cgil, Cisl e Uil Marche : “Impegno quotidiano per promuovere la parità di genere”
Tredici punti percentuali di divario occupazionale, un terzo delle lavoratrici in regime part-time, buste paga inferiori del 30%: sono questi i numeri che descrivono la disuguaglianza di genere nelle Marche. Come in un'equazione matematica, questi dati creano un risultato certo e misurabile: minore indipendenza economica, ridotte opportunità di carriera, pensioni insufficienti. Mentre mimose e celebrazioni colorano l'8 marzo, i numeri raccontano una realtà diversa, dove il genere rimane ancora fattore determinante per opportunità e percorsi professionali. I dati del 2023 fotografano un mercato occupazionale regionale dove le donne restano ai margini, con un tasso di impiego inferiore del 13% rispetto agli uomini. Non è solo una questione di statistiche, ma di esistenze concrete: minor accesso al lavoro significa ridotta indipendenza finanziaria, limitate possibilità di scelta, prospettive future drasticamente ridotte. L'analisi dei contratti rende il quadro ancora più nitido: mentre il 93% degli uomini opera a tempo pieno, per le donne la percentuale crolla al 69,4%. Il part-time involontario colpisce il 14% delle lavoratrici marchigiane, contro appena il 4% dei colleghi maschi. Non si tratta di preferenze personali: parliamo di ore decurtate, retribuzioni ridotte, percorsi di carriera ostacolati e futura fragilità pensionistica. Le giovani affrontano il prezzo più elevato di questa disparità. Nella fascia 18-29 anni, il divario occupazionale sale a 15 punti percentuali. La contraddizione è evidente: nonostante livelli d'istruzione superiori rispetto ai coetanei maschi, le nuove generazioni femminili si scontrano con ostacoli invisibili ma concreti, trovando meno aperture professionali e maggiori difficoltà d'ingresso nel mercato del lavoro. La disparità si quantifica anche in euro: esattamente 22 al giorno. Questo è il gap medio tra compensi maschili e femminili nelle Marche nel 2023, in peggioramento rispetto ai 20 euro del 2008. Una forbice che si dilata anziché restringersi, malgrado normative e dibattiti sulla parità salariale. A queste disparità strutturali si aggiunge un problema altrettanto grave ma meno visibile: le molestie sul luogo di lavoro. Secondo l'ISTAT, in Italia circa 1,4 milioni di donne hanno subito comportamenti inappropriati in ambito professionale, con l'81% delle vittime che sceglie di non denunciare. Un fenomeno sommerso che contribuisce a creare ambienti lavorativi ostili e alimenta ulteriormente le disuguaglianze di genere, limitando libertà e serenità professionale delle lavoratrici. Per contrastare questo scenario, la legge 162/2021 ha ampliato l'obbligo di redigere report biennali sulla situazione del personale alle imprese con più di 50 dipendenti. Non si tratta di mera burocrazia: è trasparenza su selezioni, avanzamenti di carriera, politiche retributive e cessazioni. L'inosservanza comporta sanzioni fino a 5.000 euro e la revoca dei vantaggi contributivi. La certificazione di parità di genere, varata nel 2022, segna un ulteriore avanzamento significativo nella lotta alle disparità di genere. Valuta sei ambiti fondamentali: cultura organizzativa, struttura di governance, gestione delle risorse umane, sviluppo professionale, equilibrio salariale e bilanciamento vita-lavoro. Non rappresenta un semplice attestato formale, ma uno strumento che, per risultare efficace, deve penetrare nel DNA aziendale, non limitarsi alle procedure superficiali. Studi empirici confermano che le organizzazioni che investono in inclusione ottengono performance superiori: incrementi di fatturato del 23% e sostanziale miglioramento reputazionale. Promuovere la parità nel contesto professionale significa scardinare gli assetti di potere che confinano l'autodeterminazione femminile in ogni sfera esistenziale. L'8 marzo deve trasformarsi in momento di analisi lucida degli strumenti legislativi e delle buone prassi che danno concretezza al principio costituzionale di uguaglianza sostanziale. Un principio che richiede interventi concreti per abbattere quei muri invisibili che ancora oggi impediscono alle donne di esprimere pienamente il proprio talento e le proprie capacità. Per questo Cgil, Cisl e Uil delle Marche sono quotidianamente impegnate per promuovere la piena parità di genere e rimuovere discriminazioni e divari che, ancora oggi, la ostacolano. I dati del mercato del lavoro e le violenze di cui le donne sono vittime, impongono una continua attività di vigilanza, di lotta, di rivendicazione e di promozione della cultura del rispetto e della non violenza.
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06/03/2025 Gianluca Puliti nuovo Segretario della FNP CISL di Macerata-Civitanova
La Federazione Pensionati CISL di Macerata-Civitanova ha rinnovato i propri organi direttivi nel corso del congresso territoriale svoltosi lo scorso 5 marzo, alla presenza del Segretario Generale Marche FNP CISL Silvano Giangiacomi e con la partecipazione di più di 100 delegati in rappresentanza di oltre 15.000 iscritti. Al termine dei lavori il Consiglio direttivo ha eletto Gianluca Puliti Segretario della FNP CISL di Macerata-Civitanova e ha nominato componenti della nuova segreteria Marisa Biloni, Giovanni Catena e Luciano Dionisi. «Le carenze e i disservizi della sanità marchigiana, l’insufficienza delle politiche socio-assistenziali, l’erosione del potere di acquisto dei trattamenti pensionistici - ha dichiarato il neo segretario Gianluca Puliti - sono le direttrici su cui la FNP CISL Macerata-Civitanova promuoverà la contrattazione sociale con le amministrazioni locali, a tutela dei pensionati, delle persone anziane e dei più fragili. Vogliamo confrontarci con i Comuni per affrontare la tante questioni scottanti che stanno sul tappeto, come la carenza di strutture residenziali per anziani, l’aumento dei costi delle rette della case di riposo e della RSA, il sostegno ai caregiver, ovvero ai familiari impegnati nella cura dei loro cari in condizioni di disabilità e di non autosufficienza, la adozione di progetti significativi che si occupino di monitorare potenziali situazioni di marginalità, emarginazione, difficoltà e disagio degli anziani soli o in coppia.»  Il congresso ha riaffermato l’impegno della FNP CISL nella lotta alle disuguaglianze sia economiche che di carattere sociale e culturale, acuite ed enfatizzate dal divario digitale tra le generazioni, in una società che si dimostra distratta nei confronti degli ultimi e dei meno visibili e che invece tende ad alimentare le disparità di trattamento, gli squilibri, lo politica dello scarto.  I numerosi interventi dei delegati hanno richiesto con forza che la politica si concentri su queste tematiche che stanno assumendo contorni sempre più preoccupanti, anche alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione, per evitare di mettere definitivamente in crisi quel patto di coesione sociale senza il quale verrebbero meno il collante che tiene insieme la nostra comunità e l’essenza stessa del vivere civile.
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05/03/2025 XIII Congresso Regionale FIT CISL Marche: Daniela Rossi riconfermata Segretaria Generale
Si è svolto il 5 marzo, presso l'Hotel Numana Palace, il XIII Congresso Regionale della FIT CISL Marche, dal titolo "Guidiamo il Cambiamento ". L’evento ha rappresentato un momento di confronto sulle sfide del settore dei trasporti, della logistica e dei servizi ambientali con la partecipazione dei delegati sindacali. I lavori sono stati aperti dalla relazione introduttiva della Segreteria a cura della Segretaria Generale della FIT CISL Marche, Daniela Rossi, alla quale ha fatto seguito l’intervento di Marco Ferracuti, Segretario Generale della CISL Marche. Le conclusioni sono state affidate al Segretario Nazionale della FIT CISL, Maurizio Diamante. Nel corso del congresso è stata riconfermata alla guida della FIT CISL Marche Daniela Rossi, mentre nella nuova Segreteria Regionale sono stati eletti Michele Curina e Claudio Sosi. A margine dell’elezione la Segretaria Generale Daniela Rossi ha sottolineato le prospettive del trasporto nella regione: «Il settore deve affrontare sfide importanti, tra cui il miglioramento della qualità del servizio e delle condizioni lavorative. È fondamentale investire in infrastrutture, sostenibilità e sicurezza per garantire un trasporto efficiente e rispondere alle esigenze di cittadini e lavoratori.»
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27/02/2025 VII Congresso CISL Scuola Marche: Cristiana Ilari riconfermata Segretaria Generale
Riconfermata alla guida della CISL SCUOLA Marche, Cristiana Ilari, è quanto emerge dal VII Congresso regionale alla presenza della Segretaria Generale nazionale Ivana Barbacci, che si è concluso oggi a Portonovo di Ancona. Ad affiancare la Segretaria Generale, sono stati eletti Daniela Piovaticci, Chiara Serangeli, Alessandra Bachiocco e Giancarlo Sturba. «Come CISL Scuola continueremo a lavorare con responsabilità e determinazione per una scuola inclusiva, libera e aperta all’innovazione, palestra di democrazia e di partecipazione, dove ogni allieva e allievo possa scoprire i propri talenti, crescere e trasformare i sogni in progetti; una scuola comunità educante che sia luogo di incontri, di esperienze intellettuali ed emotive profonde per chi la vive, che promuova innovazione e pensiero critico e possa, così, dare forma al futuro delle persone e delle nostre comunità. -  ha affermato Cristiana Ilari, a margine della sua elezione – Nel ringraziare le delegate e i delegati che ci hanno dato fiducia, confermiamo, con rinnovato slancio, il nostro impegno a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo della scuola affinché la loro professionalità sia tutelata e valorizzata attraverso la contrattazione.» «Per valorizzare l’esperienza educativa che permette la scuola pubblica, deve essere riconosciuta la professionalità del personale attraverso tre assi portanti: il mantenimento dell’organico, il contratto, la formazione. In particolare riteniamo fondamentale procedere presto al rinnovo del CCNL, fermo al 2019-21 – ha rilanciato e concluso Cristiana Ilari - E’ necessario l’aggiornamento della normativa in merito a temi fondamentali quali: retribuzione, reclutamento, formazione in servizio, organizzazione dei profili professionali ATA, welfare contrattuale, benessere lavorativo, mobilità del personale, rilancio del valore dell’autonomia scolastica.»
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27/02/2025 Conclusi i congressi FNP CISL della provincia di Ancona eletti: Danilo Capogrossi per Fabriano, Jesi e Senigallia e Paolo Andreucci per Ancona
Si sono conclusi i congressi della FNP CISL nella provincia di Ancona, con l’elezione dei nuovi Segretari generali per i diversi territori. Danilo Capogrossi,  guiderà il sindacato dei pensionati per le aree di Fabriano, Jesi e Senigallia, mentre Paolo Andreucci è stato riconfermato al vertice della FNP CISL di Ancona. A seguito del Congresso territoriale, svoltosi nei giorni scorsi a Jesi, Danilo Capogrossi è stato eletto Segretario generale FNP CISL Fabriano, Jesi e Senigallia. Insieme a lui, entrano nella squadra Mariapia Pastorelli e Maurizio Rotatori. «Molte le sfide che ci vedranno impegnati nel nostro territorio – ha dichiarato Capogrossi a margine della sua elezione – La nostra attenzione sarà rivolta ai bisogni dei nostri iscritti, vogliamo confrontarci sulle problematiche delle aree interne e, in particolare, porre un focus sulla questione delle non autosufficienze.» Nel corso del Congresso della FNP CISL di Ancona, il Consiglio Direttivo della Rappresentanza Locale Sindacale ha invece riconfermato Paolo Andreucci nel ruolo di Segretario Generale FNP CISL Ancona. Ad affiancarlo saranno Stefania Bramucci e Anna Malinconico, elette nella nuova squadra dirigente. «La realizzazione dei progetti di sanità digitale, Fascicolo Sanitario elettronico, Telemedicina e prenotazione visite tramite app, sono obiettivi concreti - ha affermato Andreucci  - ampiamente finanziati dal PNRR, che possono realizzarsi in tempi brevi e su cui stiamo lavorando da tempo con iniziative di inclusione digitale riservate ai pensionati.» Con queste elezioni, la FNP CISL della provincia di Ancona si prepara ad affrontare con determinazione le sfide del futuro, ponendo al centro dell’azione sindacale la tutela dei pensionati e la difesa dei servizi territoriali essenziali.
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22/02/2025 Sciopero e presidio IKEA Camerano sabato 22 Febbraio
 Trattative interrotte e primo pacchetto di 24 ore di sciopero, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale. Stato di agitazione e sciopero per le lavoratrici e i lavoratori IKEA: è quanto stabilito da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che hanno deciso di interrompere le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale con IKEA, la multinazionale svedese del mobile che, grazie alla professionalità delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, ha visto raddoppiare il suo fatturato nell'ultimo periodo. Nelle Marche le prime 8 ore di sciopero territoriale si sono svolte  sabato  22 febbraio, per tutta la giornata, con i lavoratori in  presidio davanti al negozio IKEA di Camerano dalle 09:30 alle 12:30.  Nonostante Ikea si presenti come un gruppo democratico e inclusivo, non rispetta i suoi stessi principi nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Dopo oltre un anno e mezzo di incontri serrati, infatti, l’azienda ha completamente ignorato le richieste sindacali, voltando le spalle ai propri dipendenti. Queste alcune delle richieste inaccettabili dell'azienda: mancato riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti, un sistema derogatorio e peggiorativo delle professionalità, cancellazione della "malattia statistica", obbligatorietà del lavoro festivo. «In un’impresa che vede le relazioni territoriali ridotte al minimo - spiegano i sindacati - con un gran numero di lavoratori assunti part-time senza possibilità di integrazione oraria, si assiste oggi all’introduzione di nuovi modelli di business con l’apertura di nuovi punti vendita di prossimità nei quali è impedita l’agibilità alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori con una limitazione di diritti degli stessi.» I sindacati di categoria hanno quindi proclamato l'apertura dello stato di agitazione e l'indizione di un primo pacchetto di 24 ore di sciopero, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale. «È chiaro che - concludono le organizzazioni sindacali - se l’azienda non tornerà sui suoi passi, si valuteranno tutte le azioni opportune per modificare le scelte aziendali a tutela dei diritti di tutti i dipendenti Ikea, affinché si raggiunga un'intesa dignitosa per gli stessi».
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19/02/2025 CISL e CGIL scrivono alla Politica Nazionale e Regionale: a rischio le stabilizzazioni sisma ed i tempi determinati
«Rispetto alla manovra finanziaria per l'anno 2025 e  la circolare del Commissario alla ricostruzione 2016, le Organizzazioni CISL e CGIL regionali  - scrivono  in una nota firmata dal reggente regionale della categoria CISL Funzione Pubblica Luca Talevi e dal Responsabile del Dipartimento Regionale Funzioni Locali Alessandro Moretti e dal Segretario Regionale FP CGIL - hanno recapitato alla politica regionale e nazionale la rivendicazione per ottenere attraverso l' emanazione di norme speciali: un intervento nella conversione del Decreto milleproroghe finalizzato ad ottenere il trasferimento ai Comuni ed alle Province delle risorse economiche necessarie alla stabilizzazione di tutte quelle figure professionali, oggi assunte a tempo determinato, impiegate per la risoluzione delle pratiche sisma 2016 le quali abbiano maturati i prescritti 36 mesi di anzianità presso gli uffici della ricostruzione degli Enti Locali e che ciò avvenga in deroga agli attuali vincoli e capacità assunzionali ordinarie; il prosieguo del finanziamento governativo per il personale ancora assunto a tempo determinato poiché diversamente i bilanci degli enti interessati non riuscirebbero a sostenere l'aggravio economico tabellare e di oneri riflessi derivanti da queste assunzioni, comunque indispensabili per gestire e finalmente concludere la ricostruzione post sisma consentendo quindi quella rigenerazione sociale ed urbana al fine anche di evitare lo spopolamento delle zone montane e collinari maggiormente interessate dal sisma il 2016.»  «CISL e CGIL  - concludono Talevi, Moretti e Pintucci  - garantiranno l'opera di ascolto nel territorio delle lavoratrici e lavoratori coinvolti.»  
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19/02/2025 Falconara, questione sicurezza CGIL CISL UIL: “Occorre maggior presidio del territorio e politiche sociali attente agli adolescenti”
La settimana scorsa, nel pieno centro di Falconara Marittima (AN) e in orari di maggiore affluenza, si sono verificati due episodi di scippo ai danni di due signore anziane. Purtroppo, uno di questi eventi ha portato a serie conseguenze, con una delle vittime che ha riportato una frattura alla spalla. « Senza alimentare semplificazioni o peggio ancora strumentalizzazioni politiche, riteniamo necessario sollecitare un incremento della presenza e del presidio delle forze dell'ordine nelle aree più sensibili della nostra città insieme ad una analisi profonda delle cause dei  fenomeni di piccola delinquenza che si stanno verificando . – sottolineano  CGIL CISL UIL di Falconara -  In molti casi, nei fatti di cronaca,  sono coinvolti adolescenti o giovani e questo ci spinge a chiedere con ancora maggiore forza che vengano sostenute, attraverso le politiche sociali, tutte quelle iniziative che accompagnano la crescita dei giovani e costituiscono una rete importante di sostegno alle famiglie.» «A Falconara vivono circa 2000 adolescenti tra i 12 e i 20 anni: che spazi organizzati sono messi oggi a loro disposizione? Quanti di essi sono realmente coinvolti  nelle reti associative? Quanti invece passano i loro pomeriggi in strada o in anonimi parcheggi?- proseguono i sindacati -  Occorre garantire un numero maggiore di luoghi di aggregazione dove i giovani della nostra città, nel loro tempo libero, oltre allo svago  possano maturare anche  esperienze di cittadinanza, volontariato, arte o sport.» «Un intervento sociale in più può garantire, assieme al necessario presidio del territorio, una maggiore sicurezza delle persone a partire da quelle più fragili.  – rilanciano e concludono CGIL CISL UIL  - Ciò che è successo alle nostre concittadine ci spinge a richiedere un'attenzione maggiore, affinché tali episodi non si ripetano e tutti possano sentirsi al sicuro nelle proprie comunità.»
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19/02/2025 FIT CISL Marche:"Non c’è pace per gli appalti ferroviari di Trenitalia"
Un’altra doccia fredda per i lavoratori degli appalti ferroviari operanti nel lotto pulizia di Trenitalia Regionale Marche. Una delle società che gestisce l’appalto ha inviato ai lavoratori la lettera di licenziamento perché dal 28.02 verrà risolto il contratto con la committenza, gettando di nuovo nell’incertezza più di 50 lavoratori. «Ad oggi l’appalto delle pulizie per conto della Direzione Business Regionale Marche di Trenitalia è commissionato ad un Consorzio che, a sua volta, lo ha affidato a due società con esso consorziate per un totale di oltre 100 lavoratori. - scrive in una nota FIT CISL Marche -Fino ad oggi le due società hanno gestito i propri dipendenti in maniera differente, pur applicando lo stesso CCNL di settore. Ma fino a che si tratta di opzioni contrattualmente previste il problema non si pone. I “dolori” arrivano quando c’è da pagare straordinari o da riconoscere alcune indennità del CCNL laddove ciascuna società opera in maniera diversificata e difforme dal contratto nazionale per cui due colleghi che hanno svolto lo stesso identico lavoro si ritrovano ad avere due retribuzioni diverse nelle buste paga.» «In questo anno e mezzo di appalto le società sono poi ricorse a contratti a tempo determinato o al lavoro interinale, ma alla scadenza dei relativi contratti si sono “scambiati” il personale per cui chi aveva un contratto a tempo determinato con la prima si è trovato con un contratto interinale a favore della seconda e viceversa, lasciando pertanto i lavoratori in una situazione di estrema e continua precarietà.E adesso un nuovo cambio appalto. - prosegue il sindacato dei trasporti della CISL  -  Da novembre del 2019 al febbraio 2025 i lavoratori hanno cambiato 4 datori di lavoro nello stesso appalto e a marzo arriverà il 5^: praticamente un rapporto di lavoro dura mediamente 13 mesi. E, ad  ogni cambio appalto, i problemi non mancano: chi subentra tenta sempre di fare “sconti” sugli organici tanto che il sindacato deve vigilare attentamente al fine di garantire i livelli occupazionali. E ad ogni cambio appalto un altro giro di giostra: un nuovo datore di lavoro, una nuova organizzazione del lavoro, un altro cambiamento dei turni, un altro cambiamento dei referenti aziendali, insomma un continuo disorientamento che destabilizza tutti. Possibile che questi lavoratori debbano vivere costantemente nella precarietà?» «I consorzi che vincono gli affidamenti si disinteressano dell’appalto perché lo fanno gestire alle consorziate. - denuncia il sindacato -  Va da se che nessuno vuole rimetterci e quindi il consorzio di turno che vince la gara, spesso con un’offerta a dir poco “sorprendente” ma a prezzi che magari potrebbero non coprire nemmeno il costo del lavoro, poi chiede una provvigione (FEE) alla sua consorziata che si ritrova, a sua volta, a fare i conti con un appalto che difficilmente potrà essere in utile e quindi tende a “risparmiare” in primis sul costo del lavoro e alla fine decide inevitabilmente di mollare la presa. E la giostra ricomincia.» «Basta appalti a scatole cinesi: chi vince deve gestire l’appalto direttamente senza ricorrere a subappalti o a riaffidamenti successivi e per un periodo più lungo - chiede con forza la FIT CISL Marche -  Sarebbe opportuno rivedere il meccanismo degli affidamenti, inserendo nei bandi clausole che vincolino l’azienda assegnataria a gestire direttamente l’appalto senza riassegnazioni successive pena la decadenza dell’affidamento stesso. Le risultanze di questo bailamme sono sotto gli occhi di tutti: il servizio potrebbe essere migliorato, i lavoratori sono demotivati, senza prospettive e sempre più irritati dalla precarietà lavorativa e retributiva. «La soluzione c’è: Trenitalia deve gestire queste lavorazioni in prima persona basta appalti, le lavorazioni vanno internalizzate  e i lavoratori assunti direttamente da Trenitalia - conclude la FIT CISL Marche - Solo così si potrà avere un servizio di qualità e garanzie occupazionali, solo con questa soluzione si potrà dire basta al mordi e fuggi sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini marchigiani.»  
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18/02/2025 CISL FP Marche Territorio di Ancona aggressioni al personale sanitario: interventi immediati e più personale per garantire la sicurezza nei pronto soccorso e nei reparti
Negli ultimi mesi, il numero di aggressioni ai danni degli operatori della sanità è cresciuto in modo allarmante. I numeri, in continua crescita in tutte le Aziende Sanitarie, impongono un’azione tempestiva per tutelare la sicurezza e il benessere dei dipendenti, il cui ruolo è fondamentale per il buon funzionamento del servizio sanitario. In particolare, l’attuale periodo di difficoltà nel garantire risposte adeguate ai bisogni di salute della popolazione ha accentuato tensioni e frustrazioni, che troppo spesso si riversano su chi rappresenta l’Azienda in prima linea. I Pronti Soccorso sono il luogo dove si registra il maggior numero di episodi, come anche il personale che svolge attività di front office, di fatto tutto il personale che gestisce il primo contatto con i cittadini, si trova a dover gestire situazioni di forte disagio. Va rilevata una crescente assuefazione dell’opinione pubblica a episodi di violenza in ambito sanitario, che rischiano di essere percepiti come inevitabili. La violenza alimentata da alcol e droghe è in aumento, e i continui tagli alla sanità e alla sicurezza aggravano ulteriormente la situazione. «Attualmente c’è una carenza di personale strutturale, sottoposto a un livello di stress intollerabile. Dal 1gennaio 2022 ad oggi, presso l’AOU delle Marche, c’è stata una diminuzione di personale di 160 unità. - sottolineano Raffaele Miscio e Laura Cesari Cisl Fp Marche Territorio di Ancona -  È necessario procedere con assunzioni di personale, il rafforzamento dei presidi di vigilanza, sistemi di videosorveglianza, campagne di sensibilizzazione rivolte alla comunità, al fine di promuovere il rispetto e la considerazione dei dipendenti pubblici .»  
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18/02/2025 Sanità Atti aziendali SSR CISL:” Prevenzione, territorio, tutela assistenziale dei più fragili: servono azioni concrete per una sanità efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini marchigiani”
Dalla presentazione  degli atti aziendali da parte delle cinque Aziende Sanitarie Territoriali (Ast) e delle due Aziende ospedaliere del SSR (Servio sanitario regionale) emerge una fotografia dell'esistente, senza fornire risposte adeguate, sia nei tempi che nei contenuti, alle criticità della sanità marchigiana. E’ quanto emerge dalla CISL Marche che sottolinea e rilancia la necessità di un maggiore coraggio nella programmazione degli interventi, al fine di rispondere in modo concreto ai bisogni socio-sanitari della popolazione. «Accogliamo positivamente l'intenzione di attivare un “governo delle liste di attesa” ma è indispensabile comprendere con quali mezzi ed obiettivi si intenda raggiungere questo scopo – sottolinea il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti – Va affrontato il tema della riduzione della mobilità passiva e dello sviluppo della sanità territoriale, in linea con la riforma sanitaria del 2022. È assolutamente necessario riorganizzare i reparti ospedalieri, superando i doppioni per aumentare la qualità di quelli che rimangono e al contempo sperimentare nuove realtà, ad esempio per rispondere meglio alle problematiche degli anziani.» La CISL evidenzia che per la realizzazione delle strutture di prossimità, previste dalla Missione 6 del PNRR, servirebbero oltre 2000 unità di personale aggiuntive tra medici, infermieri, operatori sociosanitari e tecnici. Tuttavia, senza un adeguato piano di assunzioni, il rischio è di non avere il personale necessario per far funzionare le Case e gli Ospedali di Comunità, che dovranno essere operativi entro il 2026. Inoltre le 29 Case di Comunità previste, operative h24, necessitano tra i 7 e gli 11 infermieri, un assistente sociale e dalle 5 alle 8 unità di supporto socio-sanitario e amministrativo. I 9 Ospedali di Comunità, invece, dovrebbero garantire operatività per almeno 4,5 ore al giorno, sei giorni su sette, con un numero significativo di personale medico. Secondo la CISL fondamentale sarà il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (MMG) per garantire il corretto funzionamento delle Case di Comunità e una presa in carico adeguata dei pazienti. «Serve un piano dettagliato per garantire la presa in carico dei soggetti più fragili, affinché la sanità marchigiana possa realmente rispondere alle esigenze di una popolazione in costante invecchiamento – rilancia Silvano Giangiacomi, Segretario Generale della Fnp CISL Marche - Attualmente, si parla spesso di presa in carico, ma senza specificare come e quando. Solo potenziando l'assistenza territoriale e implementando strutture adeguate si potrà ridurre il ricorso improprio ai pronto soccorso, dove la maggior parte degli accessi sono codici bianchi e verdi.» Un mancanza evidente negli atti aziendali riguarda la previsione di una figura di responsabilità e di coordinamento per le Case e gli Ospedali di Comunità, una presenza necessaria per garantirne il funzionamento efficace e l'integrazione con il resto del sistema sanitario. Altro tema centrale è la prevenzione, che deve essere rafforzata per garantire una maggiore appropriatezza delle prestazioni richieste. In questo contesto, la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico è cruciale, dato che le Marche si trovano tra le ultime regioni italiane per utilizzo di questo strumento. Il Fascicolo Sanitario Elettronico consente un accesso semplice e sicuro ai dati e ai documenti socio-sanitari dei cittadini, facilitando il diritto alla salute. La  CISL è impegnata affinché si sviluppi anche nelle Marche la Telemedicina grazie ai 175 milioni di euro previsti dal PNRR che hanno avuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni ai quali si aggiungono ai 500 milioni stanziati nei mesi scorsi. Questa innovazione è fondamentale per potenziare le Case della Comunità, velocizzare le consulenze specialistiche e migliorare la gestione delle malattie croniche, riducendo le disuguaglianze territoriali nell'accesso ai servizi sanitari. È essenziale inoltre prevedere un modello sanitario territoriale che garantisca la presa in carico a lungo termine dei pazienti, affrontando tematiche cruciali come la cronicità, la prevenzione, la riabilitazione e l’assistenza domiciliare. «Alla luce di queste sfide chiediamo di proseguire gli incontri con le singole aziende sanitarie sugli atti aziendali, al fine di monitorare le azioni intraprese e verificare l'effettiva accoglienza delle  nostre proposte. – concludono Ferracuti e Giangiacomi -  Solo attraverso un confronto costante e costruttivo sarà possibile costruire una sanità del futuro più efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini marchigiani.»   https://www.ansa.it/marche/notizie/2025/02/18/atti-aziendali-per-la-cisl-criticita-e-nodi-da-sciogliere_df104a33-2b99-4723-92e6-9c0a0f3d700c.html https://www.cronacheancona.it/2025/02/18/sanita-lappello-della-cisl-serve-un-piano-assunzioni-e-i-reparti-vanno-riorganizzati/539829/ https://www.gomarche.it/news.php?newsId=25684 https://www.cronachemaceratesi.it/2025/02/18/sanita-lappello-della-cisl-serve-un-piano-assunzioni-e-i-reparti-vanno-riorganizzati/1934228/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/marche-sanita-atti-aziendali-strutture-ssr-cisl-prevenzione-territorio-tutela-assistenziale-dei-piu-fragili-servono-azioni-concrete-e-tempi-certi-per-una-sanita-efficiente-e-vicina-ai-bi/    
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17/02/2025 Accordo sindacale Rsa San Giuseppe - Anni Azzurri San Benedetto del Tronto Sindacati: “Prosegue il percorso positivo delle relazioni sindacali all'interno del Gruppo KOS”
Nei giorni scorsi è stato sottoscritto un importante accordo  firmato , per la parte sindacale, da Fp Cgil - Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, all'interno della Rsa San Giuseppe /Anni Azzurri di San Benedetto del Tronto. Tra i punti dell'accordo, che entrerà in vigore il 01  marzo 2025, il riconoscimento dei tempi di vestizione pari a 15 minuti all'interno dell'orario di lavoro, il mantenimento di una pausa retribuita di 10 minuti per ogni turno di lavoro, l'istituzione della banca ore con pagamento del saldo positivo al 30 giugno di ogni anno. La Cisl Fp e la Uil Fpl Marche, firmatarie del CCNL Confcommercio, considerano particolarmente positivo l'accordo sottoscritto, che comprende anche interessanti modalità di articolazione della turnistica, che si inserisce in una ottica di complessivi accordi, all'interno delle molteplici strutture del Gruppo KOS, tesi a coniugare il miglior funzionamento dei servizi quotidianamente erogati all'utenza , con l'attenzione verso le istanze dei lavoratori.
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14/02/2025 Tari Comune di Falconara Cgil Cisl Uil: "Aumentare gli aiuti alle famiglie"
I falconaresi  hanno pagato nel 2024 circa 6.720.000 euro di TARI  per il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti. In questa cifra sono ricomprese anche le quote dovute dalle imprese. Si tratta di un servizio che ha avuto importanti incrementi di costo negli ultimi anni, in particolare nel 2024 l’incremento caricato sui contribuenti è stato superiore al 7%. L’amministrazione comunale  tramite il  bilancio eroga agevolazioni per circa  194.000 euro  di cui 98.000 euro per agevolazioni alle famiglie e  circa 96.000 per agevolazioni tari a favore delle imprese. «Da alcuni mesi, come CGIL CISL UIL  stiamo chiedendo all’ Amministrazione comunale  di intervenire per aumentare le agevolazioni  destinate alle famiglie più fragili. - sottolineano P. Massaccesi, CGIL  A. Mancinelli, CISL C.Guazzarotti, UIL -  Ad oggi infatti le agevolazioni previste dall’ Amministrazione riguardano le famiglie con isee inferiore a 14.000€ che vedano la presenza di pensionati o figli a carico. In caso di famiglie composte da pensionati con isee inferiore a 8000€ si applica l’esenzione totale. Sono fasce isee ferme da molti anni e ormai pericolosamente vicine alla soglia di povertà, pertanto a nostro parere vanno aggiornate. Su oltre 11.700 famiglie infatti solo 586 hanno beneficiato di una qualche agevolazione nel 2024.» «Chiediamo di estendere il sistema delle agevolazioni fino alla fascia isee di 20.000€ rivedendo anche, se necessario, la ripartizione delle risorse per agevolazioni tra le famiglie e le imprese. - rilanciano e concludono i sindacati -  Abbiamo aperto un tavolo di discussione con l’assessorato al Bilancio e speriamo che tutte le forze politiche riescano a condividere una soluzione che implementi le risorse destinate alle famiglie.»
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13/02/2025 Fabriano in crisi: emergenza occupazionale e produttiva, sindacati chiedono un piano di rilancio
Si aggrava nel territorio di Fabriano, la grave crisi occupazionale e del sistema produttivo sta pesantemente indebolendo il sistema manifatturiero della zona montana e appenninica Sul fronte dello sviluppo, del lavoro e dell' occupazione l’ennesima ondata di annunciati licenziamenti si inserisce in un territorio dai dati impietosi: diminuisce l’occupazione giovanile, aumentano i giovani che emigrano, l’occupazione femminile rimane sempre più contraddistinta tra part time involontario e una alta precarizzazione e frammentarietà dei contratti. «Siamo però convinti che in questo difficile momento sia giunto il momento di lavorare per creare una prospettiva di rilancio economico, occupazionale e sociale per Fabriano, utilizzando al meglio tutta gli strumenti di legge disponibili. - scrivono in una nota Cgil Cisl Uil Fabriano e i relativi sindacati dei pensionati -  In questo senso, è importante lavorare con spirito nuovo ad una strategia di risposta alla crisi che contempli anche la possibilità di costruire un patto per lo sviluppo che abbia al centro l’obiettivo di una occupazione di qualità, legato a innovazione tecnologica e formazione. Attendiamo un incisivo e determinato impegno della regione Marche accompagnato da un nuovo disegno strategico nuovo che impegni innanzitutto il Governo e coinvolga appieno il sistema delle imprese.» Per le Organizzazioni sindacali  occorre condividere e definire il modello di sviluppo che si vuol seguire, programmare e pianificare le scelte economiche produttive di questo territorio montano integrando tutela del manifatturiero e innovazione tecnologica, qualificazione del turismo, potenziamento delle filiere del terziario avanzato.  In tema di infrastrutture  serve: il completamento della copertura della fibra nei comuni dell’ats 10 ad oggi ancora scarsamente coperta; la linea Orte Falconara non si può fermare il raddoppio ad Albacina ma occorre lavorare per il raddoppio Fossato di Vico Foligno; completamento della Pedemontana nel tratto Fabriano Sassoferrato Cagli ; riqualificazione del plesso ospedaliero del Profili danneggiato dal terremoto ed oggi ancora chiuso e senza una prospettiva per il suo utilizzo;Tpl rafforzamento del trasporto pubblico locale, copertura della domenica.   In materia di Welfare le organizzazioni sindacali  hanno svolto una intensa azione di confronto con gli enti locali dai comuni all’ats 10 e all’azienda sanitaria   e al distretto territoriale.Con i sindaci di tutti i comuni dell’AST 10 sono stati sottoscritti verbali di incontro condividendo le line di confronto su welfare sviluppo e investimenti. E per quanto riguarda il confronto con il sistema sanitario si è aperta una linea di confronto stabile: sono state condivise le strategie per il potenziamento della sanità territoriale, i servizi distrettuali, l’integrazione socio sanitaria con la partenza del PUA e il potenziamento dei servizi per gli anziani. Rimangono forte criticità per le liste di attesa e per la mancanza dei medici di medicina generale. In questa direzione si è condiviso con l’Ats10 la costituzione di due tavoli di programmazione sociale per offrire risposte ai bisogni e alle esigenze di anziani e giovani. «Da questi serie di incontri si è rafforzata la convinzione di continuare a implementare un nuovo modello di welfare integrando sociale e sanità - sottolineano e concludono i sindacati territoriali- Questo impegno è dato dalla consapevolezza che la situazione demografica e reddituale richiede un rinnovato sforzo ed impegno per sostenere soprattutto le parti della popolazione più fragile e debole.»      
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12/02/2025 Scioperi contratto metalmeccanici: dal 10 al 21 febbraio nella provincia di Fermo
Scioperi metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil: prosegue la vertenza dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto con altre 8 ore di sciopero, articolate a partire dal 10 febbraio fino al 21 febbraio nella provincia di Fermo. Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato, a livello provinciale, 4 ore di sciopero il 14 febbraio e 4 ore il 21 febbraio. Oltre allo sciopero si continua con il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Prosegue dunque la mobilitazione per la conquista del contratto nazionale dei metalmeccanici con la trattativa ancora bloccata. «Anche i metalmeccanici del fermano non si fermeranno e garantiranno la massima partecipazione dei lavoratori affinché la mobilitazione sia efficace sotto tutti i punti di vista» dichiarano Fim Cisl, Fiom Cgil  e  Uilm Uil.
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12/02/2025 Aumento degli iscritti marchigiani alla CISL Ferracuti: “Confermata la fiducia crescente verso la nostra azione di rappresentanza “
Cresce il numero di marchigiani che scelgono di affidarsi alla CISL per la loro tutela e rappresentanza sindacale: con il 12% degli iscritti, sul totale della popolazione regionale, CISL Marche conquista il primato italiano tra le CISL regionali. E’ quanto emerge dalla lettura dei dati relativi al tesseramento,  chiuso al 31 dicembre scorso, con 156.681 tesserati CISL.  Rispetto al 2023 va evidenziato l’aumento di oltre 2000 iscritti tra i lavoratori e le lavoratrici, con punte evidenti nei settori del manifatturiero e dei servizi. Incrementi che segnalano un riconoscimento sempre più marcato dell'importanza della rappresentanza sindacale, soprattutto in contesti lavorativi complessi e diversificati. Rimane solida anche la base associativa tra i dipendenti del pubblico impiego, scuola e commercio. Per i pensionati il dato resta positivo, sebbene abbiano registrato una lieve diminuzione dovuta all'allungamento dell'età pensionabile e ai decessi. «Questi numeri confermano la fiducia crescente dei lavoratori e dei pensionati marchigiani verso la CISL grazie anche alla nostra presenza capillare sul territorio regionale. – commenta il Segretario generale della CISL Marche, Marco Ferracuti – Il nostro impegno costante è quello di garantire una rappresentanza forte e competente in grado di rispondere alle sfide del mercato del lavoro e di tutelare i diritti di tutti i nostri iscritti.» Un aspetto significativo è la composizione degli iscritti attivi, ossia coloro che lavorano nei vari settori sindacalizzati: nel 2024 oltre il 52% degli iscritti è composto da donne e il 47,7% da uomini, un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente che conferma comunque una distribuzione di genere sostanzialmente equilibrata all'interno dell'organizzazione. Inoltre, un dato interessante riguarda la provenienza degli iscritti: l'86% è nato in Italia, mentre il restante 14% è nato all'estero, evidenziando la diversità culturale presente tra gli aderenti alla CISL Marche. La CISL continua dunque a essere un punto di riferimento per il mondo del lavoro e per le categorie più vulnerabili, rafforzando il suo ruolo centrale nel panorama sindacale marchigiano.     Rassegna stampa online: https://www.cronacheancona.it/2025/02/12/cisl-cresce-il-numero-degli-iscritti-oltre-2mila-tessere-in-piu-in-un-anno-manifatturiero-e-servizi-i-settori-prevalenti/539126/ https://www.marchenotizie.info/82606/cresce-il-numero-di-marchigiani-che-scelgono-di-affidarsi-alla-cisl https://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/iscritti-in-crescita-per-la-cisl-marche-presenza-capillare-d047adb2 https://www.senigallianotizie.it/1327621993/cresce-il-numero-di-marchigiani-che-scelgono-di-affidarsi-alla-cisl https://www.cronachemaceratesi.it/2025/02/12/cisl-cresce-il-numero-degli-iscritti-oltre-2mila-tessere-in-piu-in-un-anno-manifatturiero-e-servizi-i-settori-prevalenti/1932742/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/marche-aumento-degli-iscritti-marchigiani-alla-cisl-ferracuti-confermata-la-fiducia-crescente-verso-la-nostra-azione-di-rappresentanza/ https://jant.it/tutte-le-notizie/attualita/66194-aumento-degli-iscritti-marchigiani-alla-cisl-ferracuti-confermata-la-fiducia-crescente-verso-la-nostra-azione-di-rappresentanza
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06/02/2025 Aeroporto Marche: sindacati preoccupati per stagione estiva, molti voli saranno cancellati
«Leggiamo, in questi giorni, il grande entusiasmo sul numero dei passeggeri dello scalo marchigiano da parte della Giunta regionale ma ci sono invece preoccupazioni per il futuro dell’infrastruttura». E’ quanto dichiarano Valeria Talevi di Filt Cgil,  Roberto Ascani di Fit Cisl e Emanuele Cingolani di Uil trasporti Marche . Lavoratori e sindacati sono preoccupati per l’andamento della stagione estiva. Da aprile, la compagnia aerea Volotea  dovrebbe eliminare  le tratte per Olbia, Cagliari, Palermo e Atene lasciando Catania e  Parigi;  Lufthansa non effettua  più il secondo volo per Monaco riducendo le frequenze e quindi i passeggeri.  La compagnia Easyjet non dovrebbe più effettuare il volo per Londra-Gatwick. Inoltre, i voli di continuità sono stati prorogati fino al 29 marzo con lo svolgimento della nuova gara di cui non si conosce l’esito. Date queste premesse, i sindacati hanno chiesto un ennesimo incontro all’amministratore delegato della società che gestisce il Sanzio per conoscere lo stato di avanzamento del piano industriale che prevede l’implementazione di attività come un’area destinata alla manutenzione delle aeromobili e  i voli del Cnr: tutte risorse che dovevano arrivare dal Governo. Ma, ad oggi, non ci sono state risposte. Per questo motivo, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti sollecitano oggi un incontro con la Regione per chiarire la situazione che si sta delineando all’interno dello scalo marchigiano.    
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06/02/2025 Dati INAIL Marche 2024: segnali positivi, ma servono azioni concrete. CISL propone tavolo tecnico con Regione e INAIL e punta sul coinvolgimento delle scuole
Il report INAIL 2024 evidenzia segnali contrastanti in materia di infortuni e malattie professionali nella regione Marche. Se da un lato si registra un calo degli infortuni del 1,4% rispetto al 2023 (passando da 16.918 a 16.676 episodi), in controtendenza rispetto alla media nazionale che segna un incremento dello 0,7%, dall'altro emerge un dato preoccupante: l'aumento significativo delle malattie professionali (+14,1%), con le denunce che passano da 6.771 nel 2023 a 7.725 nel 2024. «È sicuramente positivo il calo degli infortuni sul lavoro, anche se la Provincia di Fermo si distingue per una tendenza opposta rispetto alle altre aree. Tuttavia, il forte incremento delle denunce per malattie professionali ci impone una riflessione seria e urgente. – sottolinea Luca Talevi, Segretario regionale CISL Marche - Occorre lavorare su condizioni di lavoro che riducano questi rischi.» Sul fronte delle malattie professionali, preoccupano in particolare i tumori (+21,2%), le patologie del sistema nervoso (+15%) e quelle dell'orecchio (+23,1%). «Questi dati – prosegue Luca Talevi -  indicano una maggiore consapevolezza tra i lavoratori sui rischi professionali, ma devono spingerci a intervenire per eliminare le cause che portano a tali patologie. La conoscenza è una base fondamentale, ma non basta: serve prevenzione concreta.» Positivo il calo delle morti sul lavoro, che scendono del 31,8%. Tuttavia, il bilancio rimane tragico con 15 decessi registrati nel 2024, a cui si aggiungono sette incidenti mortali avvenuti in itinere (+16,7%). Per affrontare queste criticità «chiediamo  alla Regione la convocazione di un tavolo tecnico con la partecipazione delle parti sociali e dell'INAIL, finalizzato a programmare e condividere azioni strutturali. – rilancia Marco Ferracuti, Segretario Generale CISL Marche -  Fondamentale sarà inoltre investire sulla formazione nelle scuole, alla luce dell'estensione della tutela INAIL agli studenti confermata anche per l'anno scolastico 2024/2025.» «La verifica degli adempimenti formativi è doverosa, ma dobbiamo puntare a strumenti informativi che estendano al massimo la conoscenza tra lavoratori e studenti» -  sottolinea Talevi. «Ogni euro investito in sicurezza non è una spesa, ma un investimento che porta valore a tutta la comunità. – conclude Ferracuti - Come CISL Marche ci faremo promotori dell'attivazione di un sistema condiviso con Enti Pubblici e Parti Sociali per fare della prevenzione un patrimonio comune in ogni luogo di lavoro.»   Rassegna stampa: https://www.rivieraoggi.it/2025/02/06/409438/dati-inail-marche-2024-cisl-segnali-positivi-ma-servono-azioni-concrete/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/marche-dati-inail-2024-segnali-positivi-ma-servono-azioni-concrete-cisl-propone-tavolo-tecnico-con-regione-e-inail-e-punta-sul-coinvolgimento-delle-scuole/ https://www.ansa.it/marche/notizie/2025/02/06/nelle-marche-13-infortuni-sul-lavoro-ma-141-di-malattie_ec9c25e3-6309-439a-9533-9bc884f1b3ae.html https://www.centropagina.it/macerata/dati-inail-marche-2024-cisl-segnali-positivi-servono-azioni-concrete/ https://www.cronachemaceratesi.it/2025/02/06/infortuni-sul-lavoro-chiediamo-alla-regione-listituzione-di-un-tavolo-tecnico/1931309/ https://www.cronacheancona.it/2025/02/06/infortuni-sul-lavoro-chiediamo-alla-regione-listituzione-di-un-tavolo-tecnico/538358/
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05/02/2025 Beko disponibilità per nuovo piano industriale Sindacati in assemblea il 7 Febbraio
«La disponibilità di Beko il 30 gennaio al MIMIT a iniziare un confronto su un nuovo piano industriale incrementato a 300 milioni di euro per gli investimenti, senza aprire la paventata procedura di chiusura dei siti e di licenziamento dei lavoratori, costituisce il presupposto minimo per iniziare una trattativa. Tuttavia le disponibilità aziendali sono ancora estremamente generiche e da analizzare.» scrivono in una nota stampa Fim Fiom Uilm Ancona. Venerdì 7 febbraio presso lo stabilimento  produttivo di Melano e le sedi Impiegatizie di Fabriano della Beko si svolgeranno le assemblee sindacali per esporre i contenuti dell’ultimo incontro al Mimit presieduto dal Ministro Urso e in prospettiva del prossimo incontro previsto per il 10 febbraio. All’assemblea oltre alla partecipazione delle RSU e Segretari della Fiom Cgil Pierpaolo Pullini, della Fim Cisl Giampiero Santoni e della Uilm Uil Isabella Gentilucci, sarà presente il Segretario Massimiliano Nobis della Segreteria Nazionale della Fim Cisl con delega settore elettrodomestico.        
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05/02/2025 Ricostruzione post sisma: a rischio le stabilizzazioni e i tempi determinati CISL FP scrive alla politica nazionale e regionale
La CISL FP Marche, attraverso una nota firmata dal Reggente regionale della categoria Funzione Pubblica, Luca Talevi e dal Responsabile del Dipartimento Funzioni Locali Alessandro Moretti, ha avanzato richieste precise alla politica regionale e nazionale in merito alla gestione del personale impiegato nella ricostruzione post-sisma 2016.  A seguito dell'analisi della manovra finanziaria per il 2025 e della circolare del Commissario alla Ricostruzione, il sindacato ha sottolineato la necessità di un intervento mirato nella conversione del Decreto Milleproroghe. L’obiettivo è ottenere il trasferimento di risorse economiche indispensabili per stabilizzare le figure professionali attualmente assunte a tempo determinato presso gli uffici della ricostruzione degli Enti Locali.  «È fondamentale – affermano Talevi e Moretti – garantire la stabilizzazione dei lavoratori che hanno maturato almeno 36 mesi di anzianità, prevedendo una deroga agli attuali vincoli assunzionali. Questo è essenziale per permettere ai Comuni e alle Province di completare la ricostruzione e sostenere la rigenerazione sociale e urbana delle aree colpite dal sisma, evitando lo spopolamento delle zone montane e collinari» La CISL FP Marche ha inoltre richiesto il proseguimento del finanziamento governativo per il personale ancora assunto a tempo determinato. «I bilanci degli Enti Locali – sottolineano Talevi e Moretti – non sarebbero in grado di sostenere autonomamente i costi tabellari e gli oneri riflessi derivanti da queste assunzioni, che restano indispensabili per la gestione della ricostruzione.» Il sindacato ha espresso preoccupazione per le ripercussioni negative generate dalla situazione di stallo nel tavolo di negoziazione per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024, bloccato dall'indisponibilità alla firma di altre organizzazioni sindacali.  «Continueremo a essere presenti sul territorio, ascoltando le istanze dei lavoratori grazie anche alle nostre RSU, che consideriamo vere e proprie sentinelle nelle amministrazioni locali. Ci prepariamo con determinazione al loro rinnovo previsto per il prossimo mese di aprile.» hanno concluso Talevi e Moretti.  La CISL FP Marche ribadisce il suo impegno nel garantire condizioni di lavoro dignitose e una gestione efficace del personale pubblico coinvolto nel complesso processo di ricostruzione post-sisma.     
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03/02/2025 "LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO" 3-4 febbraio volantinaggio Stazione di Ancona
Lunedì 3 e martedì 4 febbraio, dalle ore 7:00 alle ore 10:00, presso il primo binario della Stazione di Ancona volantinaggio, promosso e organizzato dai sindacati del settore ferroviario, per sensibilizzare i viaggiatori, contro le aggressioni al personale che lavora in treno o in stazione. L'iniziativa, che rientra nella campagna nazionale "LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO", mira a informare i passeggeri sulle difficoltà e i rischi affrontati quotidianamente da capitreno e operatori di stazione. Nel corso del 2024 si sono registrati oltre 800 episodi di violenza ai danni del personale ferroviario, tra aggressioni fisiche, minacce e insulti. «Il personale viaggiante garantisce viaggi in sicurezza e tranquillità, anche in condizioni di lavoro difficili, ma troppo spesso subisce episodi inaccettabili di violenza - sottolinea Daniela Rossi, Segretaria generale FIT CISL Marche - Abbiamo chiesto interventi concreti alle istituzioni, come l’installazione di tornelli, il potenziamento dei presidi di polizia ferroviaria e l’inasprimento delle pene per chi commette reati a bordo treno. A nostro avviso anche per tali aggressioni serve il “daspo urbano” come previsto per i tifosi. Tuttavia, la situazione rimane ancora molto critica e la situazione sembra peggiorare.» Come segno di protesta, fino al 4 febbraio il personale ferroviario indosserà una spilla personalizzata con il logo "LA VIOLENZA NON PRENDE IL TRENO". I sindacati invitano i passeggeri a unirsi simbolicamente a questa battaglia, diffondendo l'appello sui social media e denunciando qualsiasi comportamento violento sui treni e nelle stazioni. «Ogni episodio di violenza ci indigna al momento ma poi tutto passa fino all’aggressione successiva: non possiamo permetterci che il tema diventi una notizia che non fa più notizia perché è diventata all’ordine del giorno, pertanto ogni gesto di solidarietà può fare la differenza - conclude Daniela Rossi - Solo con il rispetto reciproco possiamo rendere il viaggio più sicuro per tutti.» La manifestazione rappresenta un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema sociale sempre più rilevante e per sollecitare interventi urgenti da parte delle istituzioni.
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30/01/2025 Aumento rette nelle Residenze Protette SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil:" Regione e Aziende Sanitarie intervengano a tutela degli anziani più poveri"
L’articolo apparso di recente sull’aumento delle rette da parte delle case di riposo di Osimo, dà modo di tornare su di un argomento che sta particolarmente a cuore a queste OO.SS., che da tempo stanno incalzando la Regione Marche ad assumere decisioni certe, sulla organizzazione e gestione delle strutture residenziali nella nostra regione, con particolare riferimento a quelle definite Residenze protette e Case di Riposo che ospitano anziani sia autosufficienti che non. La carenza di una metodologia definita di rilevazione del fabbisogno di posti relativi a questo servizio indispensabile per chi purtroppo non ha più la possibilità di invecchiare nella propria casa né di essere confortato dai propri cari, ha prodotto da sempre una iniqua distribuzione territoriale delle strutture e della loro capacità di ricevere ospiti, sull’intero territorio regionale, sia in termini di autorizzazione, che di accreditamento e convenzionamento.     Vale la pena ricordare che l’inserimento di un anziano non autosufficiente in una residenza è un LEA (Livello Essenziale di Assistenza) e che Il decreto sui LEA è molto chiaro: la retta è costituita da due voci, il 50 % quota sanitaria a carico del Servizio Sanitario Regionale, il 50% a carico dell’ospite, e/o comune ma così non è nelle Marche Purtroppo il costo dell’assistenza è rimasto fermo per anni a 67,02 € per anziani non autosufficienti e 90 € per le demenze, assolutamente insufficienti a coprire i costi reali dell’assistenza sia sul versante quantitativo che qualitativo. Anche l’aumento della quota sanitaria deliberato dal 1° gennaio 2023 non è stato considerato sufficiente dagli Enti gestori pubblici e privati che continuano ad aumentare le rette a carico degli utenti. Inoltre nelle Marche gli utenti non hanno mai pagato il 50 % del costo complessivo ma molto di più. Nelle Marche le convenzioni che l’Azienda sanitaria stipula con gli Enti gestori prevede una quota aggiuntiva a carico degli utenti, che non si riferisce solo al pagamento di prestazioni a domanda individuale (il parrucchiere, il podologo…), ma anche a voci generiche come manutenzione del giardino, climatizzazione, certificazione ISO di qualità, e il minutaggio aggiuntivo di infermieri ed operatrici sociosanitarie. Il continuo rincaro delle rette previsto dagli enti gestori non può assolutamente conciliarsi con l’entità degli importi delle pensioni erogate nelle Marche, che considerando anche le prestazioni assistenziali si assesta su una cifra media lorda di 956 € mensili. In diverse situazioni le “prestazioni aggiuntive” determinano un costo che supera la metà della retta pagata dall’ospite. Le AST e gli Enti Gestori hanno firmato le convenzioni (un contratto) che regola anche il dovuto da parte dell’utente che sottoscrive la convenzione stessa. È evidente che gli aumenti decisi da diversi Gestori significa il non rispetto dei termini e i modi previsti dalla Convenzione. Le Aziende Sanitarie Territoriali sono parte in causa e devono agire, perché venga rispettato quanto pattuito, senza escludere la possibilità della risoluzione della convenzione stessa. Ma chiamata in causa è anche la Regione che deve definire il costo reale dell’assistenza e limitare le quote aggiuntive alle richieste a domanda individuale degli ospiti. Alla Regione abbiamo più volte proposto che il Fondo di solidarietà previsto per disabili e psichiatrici fosse utilizzato, adeguatamente finanziato, anche per gli anziani non autosufficienti. Questo non è avvenuto, ma nella legge di bilancio regionale sono previste risorse economiche per sostenere le rette nelle residenze per anziani (4 milioni di € nel triennio 2025-27). Pur rappresentando un segnale di attenzione a questo tema, tali risorse sono assolutamente insufficienti e sulla modalità di utilizzo chiediamo un confronto allargandolo a rutto il tema della residenzialità (fabbisogno, tariffe…) che si colleghi direttamente con l’attenzione alla casa come primo luogo di cura. Importante inoltre per SPI FNP e UILP è avviare quanto prima tutte le iniziative utili a promuovere l’invecchiamento attivo della popolazione anziana marchigiana, proprio per prevenire la non autosufficienza e ridurre l’impatto che questa produce nei suoi confronti. Allo stesso tempo chiediamo alla Regione un’attenzione particolare alle condizioni di lavoro degli operatori impiegati nelle strutture socio sanitarie regionali, anche nell’ottica di garantire la massima qualità possibile dei servizi.
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25/01/2025 ′Sostenibilità è Responsabilità′ Ferracuti: “Aprire un confronto sul termovalorizzatore"
“Sostenibilità è responsabilità” è stato il tema discusso oggi, nella sala riunioni dell’Istituto Panzini di Senigallia (AN), nel corso del convegno promosso da Cisl Marche.  Ad aprire i lavori il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti: «Una giornata di formazione, quella di oggi, che ci accompagnerà al nostro congresso di maggio. Costruiamo una piattaforma condivisa dei temi che porteremo al congresso: come Cisl siamo partigiani, parteggiamo per le Marche senza se e senza ma, per costruire insieme una regione ricca che torni ad essere sviluppata e non più in transizione. Siamo sul pezzo, al lavoro e senza condizionamenti ideologici, capaci di fare quelle proposte magari scomode ma necessarie per far tornare le Marche ad essere competitive e a costruire un nuovo modello di sviluppo. Le criticità finora emerse ci impongono cambiamenti da fare nel rispetto degli altri, più i tavoli si allargano e meglio facciamo. Non a caso per parlare di cambiamenti climatici, siamo a Senigallia, in un territorio fragile: non si risolvono i problemi in un pomeriggio ma faremo delle riflessioni utili al dibattito e alla costruzione di una piattaforma comune. Osservo anche che come Cisl abbiamo posto tra i primi il tema del termovalorizzatore, siamo virtuosi con la raccolta differenziata ma indietro nell’impiantistica». Francesco Corvaro, docente della Politecnica delle Marche, è l’inviato del Governo per il cambiamento climatico: «Le persone sono bombardate da informazioni ma non hanno idea di cosa sia il cambiamento climatico. Non saremo noi a salvare la natura ma dobbiamo comunque preoccuparci di cosa avverrà. Il problema non è la natura, ma l’uomo. Non è solo un fatto di temperatura, questa tendenza porterà nel mondo alla formazione di zone poco ospitali per l’uomo. Non solo futuro sostenibile ma anche il presente deve essere sostenibile socialmente ed economicamente, altrimenti è come dire che l’intervento è riuscito ma il paziente è morto. Nel campo climatico non ci sono confini, bisogna parlare con tutti». Chicco Testa, presidente di AssoAmbiente: «Effetto serra, riscaldamento globale: se ne parla dal 1990. Da allora abbiamo immesso in atmosfera una quantità di inquinanti pari a totale dei secoli precedenti. La realtà è diversa dalla narrazione. Abbiamo bisogno delle tecnologie, anche nucleari». Il tema dei rifiuti nelle Marche nella riflessione di Testa: «La raccolta differenziata è molto alta, il dato importante è quello del riciclaggio che è poco più del 50%. L’Europa dice che bisogna riciclare il 65%, contenere la discarica sotto il 10% e portare il resto al termovalorizzatore Poi avete una Tari bassa rispetto al resto d’Italia ma solo perchè tanti rifiuti finiscono in discarica. Oggi ci sono le tecnologie per trasformare veramente i rifiuti in risorsa, produrre calore e energia elettrica».  Atteso l’intervento del governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli che non ha deluso le aspettative: «Ci vuole un approccio sistemico a questi temi. Viviamo in un territorio che va governato e ogni intervento incide. Stiamo affrontando la questione dei rifiuti. Il piano prevede la realizzazione di tecnologie necessarie a centrare l’obiettivo del massimo 10% in discarica. Siamo l’unica Regione con la Sicilia a non avere ancora un termovalorizzatore, è un obbligo che non possiamo evitare. Dobbiamo garantire sviluppo e sicurezza, non ci sono ipotesi di localizzazione in campo per le nuove tecnologie, il modello di riferimento è quello pubblico che nelle Marche può contare su  vere eccellenze. Nulla contro i privati, ma preferisco il pubblico. Abbiamo un paesaggio raccontato da Leopardi e dipinto da Raffello: dobbiamo salvaguardarlo». A chiudere la giornata firmata Cisl Marche la relazione di Giorgio Graziani, segretario nazionale Cisl: «In un Paese dove è più facile in un percorso emergenziale portare un rigassificatore invece di un parco eolico, significa che non abbiamo solo un problema tecnologico ma anche politico e culturale.  La responsabilità è costruire sostenibilità vera, fare quello che serve in una giusta transizione. La sostenibilità ambientale deve essere anche sociale: a noi tocca mettere in campo quelle scelte che permettano che nessuno possa essere lasciato solo, indietro»   Rassegna stampa: https://www.viveresenigallia.it/2025/01/27/cisl-sostenibilit-responsabilit-ferracuti-aprire-un-confronto-sul-termovalorizzatore/11835 https://www.cronachemaceratesi.it/2025/01/25/acquaroli-il-termovalorizzatore-un-obbligo-che-non-possiamo-evitare-la-cisl-apre-al-confronto/1928013/  
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24/01/2025 Fit CISL Marche: "Raccolta porta a porta un modello di raccolta da superare"
«Come Fit CISL Marche siamo arrivati alla conclusione che il porta a porta a sacchetto sia un modello di raccolta da superare: il futuro è rappresentato dai cassonetti intelligenti e dalla raccolta stradale di prossimità. - scrivono in una nota stampa Claudio Giuliani e Roberto Ascani della Fit CISL Marche - La raccolta domiciliare con il sacco infatti porta con sé diverse criticità legate soprattutto al decoro urbano: presenza dei sacchi per molte ore in strada, sacchi alla mercè delle intemperie e degli animali, difficoltà legate al loro reperimento. Il porta a porta inoltre limita molto la libertà dei cittadini nel conferimento dei rifiuti, con giorni e orari rigidi da rispettare. Ultima considerazione, ma non meno importante, i costi: questo sistema comporta costi molti alti per l'azienda che ricadono poi sulla tariffa che i cittadini sono tenuti a pagare.» «I tempi sono cambiati e sono maturi per puntare decisi verso un nuovo modello di raccolta: quello dei cassonetti ad accesso controllato ovvero la raccolta stradale di prossimità. E’ necessario un “cambio di rotta” che consenta una "tracciabilità del rifiuto "che rappresenta la condizione necessaria per l'introduzione del tributo puntuale: pagare per quel che realmente si produce, e si differenzia. - proseguono -È questa la vera sfida: aumentare la raccolta differenziata, migliorarne la qualità, diminuire i costi e premiare chi la fa bene. E non solo. Serve, inoltre e soprattutto, fare il punto tra risultati raggiunti e obiettivi dettati da normative regionali (leggasi Piano Regionale dei Rifiuti) ed europee, sul corretto bilanciamento tra qualità della vita degli operatori e sostenibilità ambientale. L’evoluzione del sistema di raccolta rifiuti (anche legislativa) da più di un quarto di secolo dall’emanazione del decreto Ronchi è stata finalizzata a porre l’attenzione, in particolare, sulla raccolta porta a porta.» Oggi per la Fit CISL Marche è importante porre l’accento sulla necessità di adeguare le modalità di raccolta porta a porta inserendo nuove tecnologie che permettano di consolidare i successi ottenuti in questi anni in tema di percentuali di raccolta differenziata, e soprattutto di riduzione del rifiuto conferito a discarica, salvaguardando però la salute dei lavoratori messa a forte rischio dalle modalità operative dell’attuale raccolta. Su questo tema come Fit Cisl Marche «abbiamo presentato uno studio realizzato in collaborazione con Università Politecnica delle Marche (Univpm) che ha messo a confronto i dati raccolti nella azienda Cosmari che opera nella raccolta rifiuti. Il quadro emerso ha confermato la relazione diretta tra raccolta porta a porta e patologie posturali lamentate dai lavoratori oltre all’aumento di richieste di malattie professionali tali da rendere preoccupante l’attuale situazione.» Inoltre, è fondamentatale promuovere l’idea di unire le forze dei vari bacini per realizzare impianti utili a tutto il territorio regionale, mettendo a fattor comune le risorse che ogni bacino possiede. Da qui la necessità, per la Fit CISL Marche, di un cambio di passo. «Esistono metodi di raccolta domiciliare che, a fronte di adeguati investimenti, consentono di conciliare entrambe le esigenze. Alla Regione abbiamo ribadito la necessità di proseguire nel confronto, creando un tavolo di lavoro comune che consenta di sviscerare il tema in ogni sua forma, tecnica sociale ed economica, fino a trovare una soluzione condivisa. Ovvio che ciò obbliga, già da oggi, a guardare avanti nella Programmazione del Piano regionale dei Rifiuti, impiegando le attuali risorse economiche disponibili in investimenti che mirino ad abbandonare gradualmente ma decisamente il porta a porta svolto in maniera tradizionale. Ovviamente è urgente che anche i prossimi affidamenti pluriennali del servizio di gestione dei rifiuti nei bacini provinciali della regione, che sono in fase di aggiudicazione o in proroga debbano guardare al futuro - concludono -  declinino i piani d'ambito traguardati alle modalità di raccolta»
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20/01/2025 "SOSTENIBILITÀ È RESPONSABILITÀ" Ambiente, energia e servizi pubblici nel futuro delle Marche
Seminario "Sostenibilità è Responsabilità", promosso e organizzato da CISL Marche, a Senigallia, (AN) il 24 gennaio 2025 a partire dalle ore 15,00 presso l'IIS Alfredo Panzini, in via Capanna 62. L’incontro rappresenta un'importante occasione di confronto sulle tematiche ambientali, energetiche e dei servizi pubblici con il contributo di esperti, rappresentanti istituzionali e sindacali. L'appuntamento focalizzerà l'attenzione sul legame tra sostenibilità, responsabilità e sviluppo, declinando tali concetti nel contesto delle sfide ambientali, energetiche e dei servizi pubblici. La situazione nelle Marche richiede interventi concreti e tempestivi sia in merito al  consumo di energia da fonti rinnovabili, che risulta inferiore alla media nazionale, ma anche rispetto alla gestione del Trasporto Pubblico Locale e dei rifiuti, che vede un utilizzo ridotto del TPL da parte dei marchigiani e un tasso di smaltimento in discarica che sfiora il 50%. «Come Cisl Marche vogliamo affrontare queste problematiche con un approccio pragmatico, responsabile e guidato da un forte senso etico, contribuendo al dibattito sulla transizione ecologica.» sottolinea il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti che introdurrà e coordinerà i lavori. Ai lavori interverranno Francesco Corvaro, professore associato presso UNIVPM ed inviato speciale del Governo italiano per il cambiamento climatico, e Chicco Testa, Presidente AssoAmbiente. Porterà il suo contributo sulle politiche regionali in materia di ambiente, energia e servizi pubblici il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Concluderà Giorgio Graziani, Segretario Nazionale Cisl, approfondendo il ruolo della Cisl nella promozione di sostenibilità e responsabilità.
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15/01/2025 Al via il Laboratorio Anteas di Training della Memoria a Jesi: un’opportunità per allenare la mente e condividere storie di vita
A partire dal 17 gennaio 2025, presso Palazzo Bisaccioni (Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi), prenderà il via il Laboratorio di Training della Memoria, un percorso pensato per persone over 55 che desiderano mantenere la mente attiva, stimolare la memoria e vivere momenti di relazione significativa. Promosso da ANTEAS Marche APS – Area di Jesi, il laboratorio si terrà con cadenza quindicinale ogni venerdì dalle 9.30 alle 11.30. Guidato dalla psicologa Dott.ssa Margherita Osimani, questo spazio si propone di unire esercizi e tecniche specifiche per il potenziamento della memoria alla narrazione e alla condivisione di storie di vita, esperienze e ricordi. “Ricordare, per condividere” è il filo conduttore di questo percorso, che mira non solo a migliorare le abilità cognitive ma anche a favorire la socializzazione e il rafforzamento dei legami comunitari, in un ambiente accogliente e stimolante. Le attività proposte  aiuteranno ad allenare la mente, condividere esperienze e favorire la socializzazione. Informazioni e iscrizioni: Per partecipare è necessario prenotarsi al numero 366 5015239. I posti sono limitati per garantire un ambiente raccolto e favorevole alla partecipazione di tutti.
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13/01/2025 CISL Marche: "Necessario un incontro urgente sulla questione dei nuovi corsi di Medicina a Fano, Ascoli e Macerata"
La CISL Marche esprime la necessità di aprire con urgenza un tavolo di confronto con la Regione Marche, l'Università Politecnica delle Marche e successivamente con la Link University in merito ai nuovi corsi di laurea in Medicina e chirurgia che l'Ateneo privato di Roma intende attivare a Fano, Ascoli Piceno e Macerata. «La proposta di espandere l’offerta formativa attraverso la creazione di nuovi corsi rappresenta senza dubbio un'importante opportunità per il territorio e per i giovani marchigiani e di tutto il centro Italia. Tuttavia è indispensabile un approfondimento sulla questione - sottolineano Marco Ferracuti, Segretario Generale della CISL Marche e Selena Soleggiati, Segretaria regionale CISL Marche - in quanto emergono diverse criticità che non possono essere trascurate, come ad esempio il rischio di costi elevati e disparità oltre a generare conseguenze rilevanti sull’offerta formativa delle università pubbliche. È fondamentale verificare che l’apertura di questi corsi avvenga nel rispetto di standard qualitativi adeguati e senza compromettere l’equilibrio del sistema universitario regionale.» Per queste ragioni, la CISL Marche richiede un confronto immediato e approfondito con tutti i soggetti coinvolti per chiarire i termini del progetto, valutarne gli impatti economici, sociali e formativi, e garantire che ogni scelta sia orientata al bene comune e al futuro dei giovani marchigiani.
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13/01/2025 Sciopero metalmeccanici Fim Fiom Uilm presidi in tutte le Marche
Oltre l'80% l'adesione allo sciopero generale dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm di otto ore che si è svolto nella giornata di oggi. Nelle Marche, ci sono stati vari presidi in tutte le province: ad Ancona, davanti a Fincantieri, dalle ore 9,00 fino alle 10,30, a Melano, davanti alla Beko, dalle ore 5,30 alle ore 11,00 a Pesaro, davanti alla Rivacold (Vallefoglia) dalle ore 9,30 alle ore 12,00 a Macerata, davanti alla sede di Confindustria, dalle ore 10,00 fino alle ore 12,00 per Fermo e Ascoli Piceno il presidio si terrà davanti alla sede della Beko di Comunanza, dalle ore 9,30 alle ore 11,30. Inoltre, in tutti gli stabilimenti metalmeccanici della regione ci sono stati  volantinaggi, con momenti di sensibilizzazione. Lo sciopero è stato proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. Dopo sei mesi di confronto, Federmeccanica ha rigettato la piattaforma presentata dai sindacati; rifiutata, tra l’altro, la richiesta di aumento salariale di 280 euro e la riduzione di orario di lavoro. Inoltre, nessuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari e nessuna garanzia economica e occupazionale per i lavoratori nel caso di cambio di appalto. Si tratta di uno sciopero molto importante per le Marche dove i metalmeccanici sono numerosi: i dipendenti privati in meccanica/metallurgia sono 64.697. «Qualora le trattative non si riapriranno – dichiarano i tre segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm, Masci, Galassi e Gentilucci - le iniziative di lotta proseguiranno ad oltranza fino alla riconquista del tavolo di trattativa al fine di rinnovare un giusto ed equo contratto nazionale». I lavoratori della Beko di Fabriano, con presidio davanti allo stabilimento di Melano,  hanno manifestato per dare ancora più risonanza alla propria vertenza, che ad oggi non vede la convocazione al Mimit preannunciata nell’ultimo incontro di dicembre. Una partita che preoccupa circa 400 famiglie con i due siti che vivono nell’incertezza destata dalle intenzioni manifestate dall’azienda. Un periodo decisamente nero per l’industria fabrianese appena segnata dalla vicenda della Cartiera Giano ed una ulteriore perdita porterebbe ad una irreversibile e definitiva desertificazione di un intero territorio, già martoriato da anni di crisi.        
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07/01/2025 Elezioni RSU pubblico impiego 2025 circa 38.000 lavoratori pubblici marchigiani al voto dal 14 al 16 aprile 2025. Al via le assemblee CISL FP in tutti i luoghi di lavoro
Dal 14 al 16 aprile 2025 in tutti i luoghi pubblici di lavoro si rinnoveranno le Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie) . Al voto circa 38.000 lavoratori pubblici marchigiani: la metà dei quali operanti nella sanità pubblica, oltre 12.000 dalle funzioni locali, 2800 circa dagli uffici ministeriali, quasi 1400  dalle agenzie fiscali ed intorno ai  1200 dagli enti pubblici non economici . Obiettivo della Cisl Fp superare i mille candidati della Elezione Rsu 2022 che contribuirono in maniera incisiva   alla forte affermazione regionale della Cisl Fp Marche. Si vota infatti con sistema proporzionale con preferenza. Nelle Elezioni Rsu 2022 votò circa l'80% degli aventi diritto al voto ed oltre il 75% dei consensi andò alle liste dei sindacati confederali. Obiettivo della Cisl mantenere una elevata partecipazione al voto in una ottica di massimo coinvolgimento dei lavoratori alla elezione di coloro che dovranno elaborare i contratti decentrati in ogni ente. Dall'8 gennaio si terranno in tutti i luoghi di lavoro assemblee per coinvolgere i lavoratori nella fase preparatoria delle liste al fine di avere la massima rappresentanza di tutte le professionalità presenti all'interno dei luoghi pubblici di lavoro. Particolarmente coinvolti saranno i quasi 7400 iscritti della Cisl Fp Marche, in aumento del 2% rispetto al 2023 e di quasi il 4% rispetto al 2022. Tra le azioni che saranno condivise con i lavoratori la richiesta del rapido avvio in ogni realtà del Servizio Sanitario Regionale del confronto con i sindacati sugli Atti di Organizzazione, elemento imprescindibile per la effettiva operatività delle Ast ed Aziende Ospedaliere, in una vera ottica di trasparenza e partecipazione. Al centro dell'azione sindacale il tema delle dotazioni organiche ed assunzioni di infermieri, oos, operatori tecnici oltre che la definizione dei percorsi di stabilizzazione in una ottica di superamento del precariato. Contestualmente proseguirà l'azione della Cisl Fp per il rinnovo  del CCNL Sanita e Funzioni Locali 2022/2024 e l'illustrazione ed attuazione in ogni realtà dei recenti contenuti del nuovo CCNL Funzioni Centrali. Obiettivo:  il massimo confronto con le parti datoriali per la definizione di contratti aziendali in grado di valorizzare il lavoro quotidianamente espletato a favore dei cittadini
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30/12/2024 Dimensionamento scolastico CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola all’Assessore Regionale Biondi:"A pagarne le conseguenze le scuole dei comuni più disagiati. Si poteva e si doveva fare diversamente"
CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola all’Assessore Regionale Biondi: «Il dimensionamento scolastico non riguarda solo la presenza dei Dirigenti Scolastici. Significa tagliare intere istituzioni scolastiche e, anche quest’anno, a pagarne le conseguenze le scuole dei comuni più disagiati. Si poteva e si doveva fare diversamente.» «Respingiamo con forza le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Biondi sul dimensionamento scolastico per l’anno 2025/26. Il dimensionamento scolastico era previsto dagli accordi tra il governo Draghi e l’Unione Europea, eppure l’attuale governo avrebbe potuto evitare i tagli investendo più risorse nella scuola pubblica, invece, ha deciso di fare cassa sull’istruzione.  - sottolineano CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola - Ricordiamo però che gli indirizzi nazionali non fissano più come predittivo il criterio numerico dei 900 alunni indicando la quota complessiva delle autonomie scolastiche per ogni regione, che quindi si assume la responsabilità delle scelte sugli accorpamenti.» «Il dimensionamento scolastico non riguarda solo i dirigenti scolastici. Sebbene accorpare istituti non significhi sopprimere plessi, si vengono a unire più istituti, quindi in ultima analisi si parla di tagli di intere istituzioni scolastiche. Giustificare gli accorpamenti dicendo che non si chiudono i plessi è inaccettabile: chi conosce la scuola, sa bene che ci saranno ricadute sul personale, ma soprattutto che gestire Istituti comprensivi con decine di plessi sparsi in aree interne, come previsto nella provincia di Pesaro,  equivale a pregiudicare la loro funzionalità e quindi il servizio alla comunità.  - proseguono i sindacati - Le Province si sono mosse sulla base delle linee guida emanate dalla Regione Marche di cui più volte abbiamo denunciato la genericità e per il secondo anno la Regione affronta il dimensionamento in maniera tardiva e in modo non condiviso al tavolo interistituzionale come più volte ribadito. » Ma su una cosa le Linee guida davano indicazioni precise, peraltro su indicazione delle stesse organizzazioni sindacali: tutelare gli Istituti delle aree interne e valutare la costituzione di poli d’istruzione superiore in relazione a una coerente offerta formativa, che nelle aree urbane può essere razionalizzata. «Quindi l’Assessore all’Istruzione sa bene che i Sindacati hanno sempre sollecitato un’analisi condivisa del territorio su scala regionale insieme alle stesse Province. Istanza appunto disattesa. - affermano CGIL CISL UIL -  Quando l’Assessore annovera l’IC Caldarola tra le scuole a reggenza, occorre sottolineare che ciò non è avvenuto per carenza di alunni. Allora quali i criteri in base ai quali alcune scuole sono “salve” ed altre no? E’ evidente che la Regione non abbia mai tenuto conto delle richieste poste dalle organizzazioni sindacali, visto che la proposta non risponde a quella programmazione di respiro auspicata. » «Questo dimensionamento scolastico, così come ipotizzato, è sbagliato. Non è stata colta l’opportunità di una riorganizzazione del sistema dell’istruzione (questo era l’obiettivo del PNRR), non produce una riduzione degli alunni per classe ma si traduce in un mero taglio a spese del personale delle scuole nonché delle studentesse e degli studenti, senza una programmazione efficace dell’offerta formativa.  - denunciano i sindacati - Abbiamo ampiamente motivato nei vari incontri la necessità di salvaguardare e rilanciare le aree interne, facendo crescere un sistema culturale e socio-economico aperto senza produrre ulteriormente chiusura e isolamento di territori già in sofferenza. Ecco perché ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà a questo dimensionamento scolastico e alla modalità con cui continua ad essere affrontato questo tema da parte della Regione ai danni proprio di quei territori con il più altro grado di complessità dei bisogni. - concludono -  La valorizzazione delle aree interne dovrebbe partire dal non tagliare e penalizzare uno degli elementi di maggiore aggregazione comunitaria e sociale, quale è la scuola.»
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23/12/2024 Montemarciano: aumentano le tariffe senza nessun coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali
«Come sindacati confederali territoriali dobbiamo evidenziare che nonostante diverse richieste di incontro sul bilancio di previsione 2025 inviate al  comune di Montemarciano, non vi è stato alcun cenno di riscontro da parte dell’ ente. - scrivono in una nota CGIL CISL UIL  - A fronte di questa  mancata attenzione al confronto, dobbiamo porre in evidenza l’aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale, in particolare quelli relativi all’ asilo nido, alla refezione scolastica e alla casa di riposo,  di cui abbiamo avuto notizia solo a mezzo stampa, e su cui avremmo voluto e potuto confrontarci per valutare le soluzioni più idonee, sempre nella logica di garantire la massima equità sociale come in genere avviene con gli altri comuni dell’ Ambito Sociale 12.» «Chiediamo alla nuova amministrazione di Montemarciano di  riprendere e consolidare la pratica del confronto con le parti sociali - rilanciano e concludono - che in tale territorio ha sempre costituito un elemento di coesione della comunità, e che rappresenta un valore aggiunto nell’ amministrazione delle risorse pubbliche.»
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23/12/2024 Aggressioni a medici ed infermieri: CISL FP Marche:” Serve un tavolo regionale urgente con assessore, dirigenti servizio salute marche a tutela dei professionisti della salute”
Il persistere anche nelle Marche di aggressioni a personale medico, infermieristico ed oos, impone soluzioni condivise e capillari all'interno di ogni Azienda del SSR al fine di far operare in sicurezza i professionisti della salute. Necessita l'apertura urgente di un tavolo regionale tra sindacati, Assessore alla Salute, Dirigenti Dipartimento Salute Marche per avere contezza in ogni realtà del SSR della drammaticità del fenomeno, che coinvolge non solo  i Pronto Soccorso, per   trovare soluzioni condivise atte a fornire risposte efficaci  e capillari a chi opera quotidianamente in prima linea per assistere  alle necessità sanitarie primarie  dei cittadini.  Ogni soluzione ipotizzata da sindacati ed ordini professionali in questi giorni (maggiore cultura sul tema , vigilanza H24 , sportelli ecc.. ) devono essere affrontate in una ottica omogenea tale da avere linee comuni valide in ogni realtà del SSR . «Un tema di questa rilevanza deve vedere la Regione protagonista di azioni concrete da portare quanto prima alla attenzione dei sindacati, che da tempo ascoltano le sempre maggiori segnalazioni dei lavoratori. - sottolina Luca Talevi, Reggente CISL FP Marche -  Si è purtroppo passati dal periodo in cui i professionisti della Salute venivano considerati "eroi" ad un periodo in cui accadono episodi vergognosi da parte di chi "sfoga" sul lavoratore inefficienze del sistema.» Per la  Cisl Fp Marche l'apertura di un tavolo regionale sulla sicurezza operatori sanitari è la risposta migliore per condividere azioni di prevenzione a tutela dei lavoratori
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20/12/2024 Crisi Fabriano, Sindacati : “Servono strategie per il rilancio di occupazione, infrastrutture e welfare
«La grave crisi occupazionale e produttiva nel territorio di Fabriano continua a indebolire il sistema manifatturiero della zona montana e appenninica » è quanto sostengono  Cgil Cisl Uil insieme alle rispettive categorie dei pensionati Fabriano.  «L'ennesima ondata di annunciati licenziamenti si inserisce in un contesto dai dati allarmanti: calano le opportunità per i giovani, con un aumento del fenomeno migratorio verso altre aree. L'occupazione femminile resta segnata da una forte precarietà, con contratti frammentati e part-time spesso involontari. - proseguono -  Tuttavia, è necessario trasformare questo difficile momento in un'opportunità per avviare un rilancio economico, occupazionale e sociale per Fabriano. È fondamentale sfruttare al meglio tutti gli strumenti legislativi disponibili e lavorare a una strategia che metta al centro un'occupazione di qualità, sostenuta da innovazione tecnologica e formazione.» Si attende un deciso intervento della Regione Marche, accompagnato da un nuovo disegno strategico che coinvolga il Governo e il sistema delle imprese. Le organizzazioni sindacali chiedono di condividere un modello di sviluppo che integri la tutela del manifatturiero con innovazione tecnologica, turismo qualificato e filiere del terziario avanzato. Le priorità infrastrutturali includono: Completamento della copertura della fibra ottica nei comuni dell'ATS 10, ancora in parte scoperti. Raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, estendendolo oltre Albacina fino a Fossato di Vico-Foligno. Completamento della Pedemontana nel tratto Fabriano-Sassoferrato-Cagli. Riqualificazione del plesso ospedaliero "Profili," danneggiato dal terremoto e tuttora chiuso senza prospettive chiare per il suo utilizzo. Potenziamento del trasporto pubblico locale, garantendo copertura anche nei giorni festivi. WelfareLe organizzazioni sindacali hanno promosso un dialogo costruttivo con enti locali, ATS 10, azienda sanitaria e distretto territoriale. Incontri con i sindaci dei comuni dell'AST 10 hanno portato alla condivisione di strategie su welfare, sviluppo e investimenti. Nel settore sanitario, è stata avviata una collaborazione per il potenziamento della sanità territoriale, l'integrazione socio-sanitaria e il miglioramento dei servizi per gli anziani. Tuttavia, rimangono criticità, come le lunghe liste d'attesa e la carenza di medici di medicina generale.   Sono stati costituiti due tavoli di programmazione sociale per rispondere ai bisogni di giovani e anziani, con l'obiettivo di implementare un nuovo modello di welfare che integri servizi sociali e sanitari. Questo impegno è essenziale per sostenere le fasce più fragili della popolazione, considerando il peggioramento dei dati demografici e reddituali.
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20/12/2024 Crisi BEKO a Fabriano: lavoratori e sindacati in piazza per salvare il Made in Italy
Fabriano si mobilita contro le politiche industriali di BEKO, accusata di agire come un "conquistatore sterile" del Made in Italy, avviando un processo di deindustrializzazione che minaccia il tessuto economico e sociale locale. La multinazionale, dopo aver acquisito storici marchi italiani, avrebbe deciso di abbandonare la produzione e le competenze tecniche maturate in oltre 70 anni, mantenendo solo i marchi per sfruttare i consumi senza creare valore occupazionale in Italia. I lavoratori degli stabilimenti di Fabriano, affiancati dalle sigle sindacali FIM, FIOM e UILM, hanno dichiarato il loro dissenso, chiedendo l’intervento delle istituzioni per indurre BEKO a rivedere il piano industriale «in ogni iniziativa industriale, non c'è valore del successo economico se non c'è anche l'impegno nel progresso sociale» hanno sottolineanto i sindacati citando Aristide Merloni, pioniere dell’industria locale. «La speculazione finanziaria -RSU Fim Fiom Uilm sedi Impiegati Beko Fabriano -  è miope e rischia di danneggiare anche BEKO, poiché non si può chiedere agli italiani di acquistare prodotti senza offrire lavoro nel Paese.» Per sostenere la vertenza,  sindacati e  lavoratori invitano la cittadinanza a partecipare a una manifestazione prevista per sabato 21 dicembre alle ore 11:30 in Piazza del Comune a Fabriano. Durante l’evento sarà affisso uno striscione simbolico, con il coinvolgimento delle autorità cittadine. La mobilitazione proseguirà durante tutto il periodo natalizio, mantenendo alta l’attenzione fino al prossimo incontro al MIMIT, fissato per la seconda metà di gennaio 2025.    
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20/12/2024 Lavoro, cultura e partecipazione: CISL Marche lancia un nuovo modello di sviluppo per affrontare le transizioni
«Siamo in una regione in cui i salari sono di circa il 10% più bassi della media nazionale, nelle Marche stanno crescendo contratti fino ad alcuni anni fa sconosciuti come quelli ad intermittenza. Dobbiamo invece pensare ai salari e al benessere nei luoghi di lavoro, il lavoro è dignità ma bisogna anche valorizzare la persona alimentando la cultura della partecipazione» le parole del Segretario generale di CISL Marche, Marco Ferracuti, al convegno sul tema “Cultura, lavoro, partecipazione nell’epoca delle transizioni”, promosso dalla CISL Marche, ieri pomeriggio nella sala “Adele Bei” della Provincia di Pesaro e Urbino. All’ iniziativa, inserita tra le attività di “Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura”, ha portato i saluti il Sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, e il Responsabile della CISL di Pesaro e Urbino, Maurizio Andreolini, ha introdotto i lavori e coordinato gli interventi. Prima relazione a cura di Emmanuele Massagli, professore della Lumsa di Roma e Presidente della Fondazione Tarantelli. «Una visione e una proposta culturalmente radicata come la partecipazione dei lavoratori alle scelte deve riflettersi anche sul piano pratico: la proposta di legge della Cisl è una testimonianza. Se la dimensione politica non è in grado di esprimere una proposta operativa, bene ha fatto la Cisl ad agire partendo da un tentativo di lettura della realtà. Viviamo in un’epoca di cambiamenti, di transizioni in serie, le tre più rilevanti sono quella demografica, quella tecnologica e quella ecologica-ambientale. In Italia non abbiamo un problema di quantità di lavoro ma di qualità, di livelli salariali. Tre sono state finora le proposte di legge di iniziativa popolare poi approvate, ma tutte e tre basate su azioni di partito, quella della Cisl sarebbe una novità assoluta per il mercato del lavoro e per la società.» Di grande spessore anche la seconda relazione in cartellone a cura di Mauro Magatti professore della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: «Anche Gaber cantava “libertà è partecipazione”, la democrazia è essere parte attiva di una comunità che si muove verso il futuro. Questo enorme salto storico fatto con la globalizzazione ha prodotto una enorme disgregazione, siamo dentro una grande crisi entropica, non siamo d’accordo su nulla, per andare avanti dobbiamo capire che più vita non è la somma di possibilità individuali ma del lavoro di ricomposizione. In Italia nessuno ha più voglia di investire, bisogna muoversi, altrimenti andiamo a fondo. Eppoi c’è il rapporto intergenerazionale: bisogna trasferire risorse ai più giovani, diversamente il Paese non ce la fa. L’economia sostenibile è un modo di fare le cose, non regole distruttive. Non c’è solo la tecnologia, ci sono modi di vivere che vanno realizzati iniziando dalla partecipazione».  A chiudere l’incontro è stato il Segretario generale di CISL Marche, Marco Ferracuti: «Occorre avere una visione, bisogna mettere in campo progetti concreti e per questo teorizziamo un nuovo modello di sviluppo. Dobbiamo intercettare le transizioni senza essere sopraffatti dalle incertezze e dalle paure, uno sviluppo che mantenga un’anima sociale, la persona per noi resta centrale.   Una cultura del lavoro che sappia valorizzare le competenze delle persone conciliando vocazioni e aspirazioni con quello che serve al territorio partendo dai giovani che hanno una visione del lavoro diversa da quella delle nostre generazioni. – rilancia e conclude Ferracuti - Sostenere solo le imprese che investono nella qualità del lavoro, nell’innovazione, nella responsabilità sociale. Diciamo no agli imprenditori predatori e si agli amministratori che investono sui cittadini»
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19/12/2024 Femminicidio nell'ascolano Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno: "Un’altra donna uccisa per mano di un uomo. Servono azioni immediate per fermare il massacro"
Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno esprimono la propria indignazione per il femminicidio della giovane donna uccisa a coltellate questa mattina dal marito a Ripaberarda (Castignano) Arrestato il marito. Un massacro che non si ferma ai danni delle donne con i figli in casa, si impone un cambio di paradigma. Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno «Servono azioni immediate per cambiare una cultura che fa sì che molti uomini  considerino le donne una proprietà di cui disporre. Sono i dati a dirlo, considerato che nel nostro Paese una donna ogni 3 giorni viene uccisa e, nella maggior parte dei casi, da chi sostiene di amarle.  Servono azioni che prevedano un approccio integrato, a partire dall’educazione alla affettività, al rispetto e alle differenze in tutti i cicli di istruzione. Occorrono finanziamenti adeguati per i centri antiviolenza e più posti nelle case rifugio. Il ruolo del lavoro per contrastare tutte le forme di violenza di genere è  fondamentale. Il lavoro stabile e di qualità è lo strumento essenziale che permette alle donne di autodeterminarsi, è ciò che aiuta anche a liberarsi da relazioni violente. Nella nostra regione come nel resto del Paese, le donne sono quelle che trovano occupazione precaria,  con qualifiche più basse, spesso in part time involontario, e di conseguenza con retribuzioni più basse. Senza lavoro e salari adeguati le donne non saranno mai libere.»
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18/12/2024 Rinnovata la convenzione tra CISL Marche e Astea Energia: vantaggi esclusivi per gli iscritti
CISL Marche e Astea Energia  rinnovano la convenzione dopo un anno di sperimentazione, registrando risultati positivi tra gli iscritti CISL Marche, con quasi 500 contratti stipulati in pochi mesi e una tendenza  in continua crescita.  L'accordo, migliorato rispetto alla fase iniziale sia dal punto di vista economico che della qualità ed ampiezza del servizio, prevede condizioni vantaggiose per i lavoratori e i pensionati iscritti al sindacato e agli associati degli enti e associazioni promossi da CISL Marche. La nuova convenzione offre sconti significativi sia per i nuovi clienti che effettuano lo switching da altri operatori, sia per chi è già cliente e decide di sottoscrivere un cambio prodotto. Tra le opportunità riservate agli iscritti, l'offerta "CISL PER TE LUCE” che prevede uno sconto di 168 euro, ripartito nei due anni di validità dell'offerta e accreditato in bolletta mensilmente. Allo stesso modo, l'offerta "CISL PER TE GAS" garantisce uno sconto di 168 euro, sempre ripartito nei due anni di validità e accreditato in bolletta in 24 quote mensili. Inoltre, per i prodotti di efficienza energetica, come impianti fotovoltaici, pompe di calore, caldaie, condizionatori, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, depuratori di acqua e addolcitori, è previsto uno sconto del 10% sul totale imponibile del preventivo. «Abbiamo ritenuto importante rinnovare la convenzione con  Astea Energia per continuare ad  offrire, su scala regionale ai nostri iscritti, una concreta e seria opportunità per orientarsi in un contesto problematico come quello del mercato libero su cui c'è bisogno di acquisire informazioni corrette e fare valutazioni adeguate sui costi.» ha sottolineato il Segretario generale della CISL Marche Marco Ferracuti . «Astea Energia ha piacere di impegnarsi per il territorio e tra gli obiettivi c'è quello di collaborare con le Associazioni e gli organismi intermedi che rappresentano una parte importante della società marchigiana.  – ha  evidenziato l’avv. Federico Riccardi Consigliere Delegato di Astea Energia  -- Dopo un anno di sperimentazione abbiamo rinnovato  questa convenzione  con ulteriori agevolazioni  per gli associati della CISL Marche, prevedendo sconti molto vantaggiosi per  tariffe luce e gas. Siamo sempre disponibili a guidare e supportare i consumatori anche con la nostra rete e con le strutture che sono presenti sul territorio.» «Questo accordo rappresenta un esempio concreto di sinergia e affidabilità, finalizzato a rispondere alle esigenze dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie »hanno concluso Marco Ferracuti, Segretario Generale CISL Marche, e l'avv. Federico Riccardi, Consigliere Delegato di Astea Energia.   Gli interessati possono rivolgersi per ulteriori informazioni presso le sedi territoriali CISL di Urbino, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Jesi, Fabriano, Macerata, Tolentino, Civitanova Marche, Fermo, San Benedetto, Ascoli Piceno e in tutti gli sportelli di Adiconsum Marche presenti sul territorio regionale.  
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18/12/2024 Aggressione al Pronto Soccorso di Macerata CISL FP Marche: "Subito misure di prevenzione e protezione degli operatori"
 La scorsa notte, il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata è stato vittima di una grave aggressione da parte di un uomo in evidente stato di alterazione psichica, successivamente fermato dalle forze dell’ordine. Due infermieri e una guardia giurata sono stati coinvolti nell’episodio, che ha scatenato indignazione e preoccupazione nel mondo sindacale e nell’opinione pubblica. Paola Ticani, rappresentante del Comitato di Reggenza CISL FP Marche, ha espresso «massima solidarietà alle vittime e sdegno per l’accaduto - a nome del sindacato - Non è purtroppo il primo episodio di violenza in ambito sanitario – ha dichiarato – ribadiamo la nostra vicinanza ai professionisti colpiti. È inaccettabile che i luoghi deputati alla cura e all’assistenza si trasformino in scenari di violenza.» La CISL FP Marche ha sottolineato come l’aggressione di Macerata sia solo l’ultimo di una serie di episodi preoccupanti che evidenziano la pericolosità dei Pronto Soccorso come luoghi di lavoro. Il sindacato ha ribadito la necessità di interventi concreti da parte della Regione Marche e della Direzione di AST, a partire dall’istituzione di un presidio permanente di sicurezza presso il Pronto Soccorso. «Apprezziamo le recenti misure del Governo per inasprire le pene contro gli aggressori degli operatori sanitari – ha aggiunto Ticani – ma servono ulteriori investimenti per garantire la sicurezza sul lavoro. Inoltre, è fondamentale adottare strategie che riducano l’esasperazione degli utenti, spesso causata da carenze strutturali e di personale.» La rappresentante della CISL FP ha anche denunciato una crescente assuefazione dell’opinione pubblica a episodi di violenza in ambito sanitario, che rischiano di essere percepiti come inevitabili. «È insopportabile che l’emergenza-urgenza diventi una ‘zona franca’, priva di controlli adeguati. Il degrado, l’inciviltà e la violenza alimentati da alcool e droghe sono in aumento, e i continui tagli alla sanità e alla sicurezza aggravano ulteriormente la situazione.» La CISL FP Marche invita dunque le istituzioni a intervenire con urgenza per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti gli operatori sanitari, affinché episodi come quello di Macerata non si ripetano più.
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16/12/2024 CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola su dimensionamento scolastico: “No agli accorpamenti proposti. Intollerabile colpire ancora le aree interne già provate da tanti problemi”
«Ben sei  le istituzioni scolastiche che verranno tagliate nel 2025 e ancora una volta a farne le spese gli istituti comprensivi delle aree interne, che avevamo chiesto di salvaguardare, come peraltro indicato anche nelle Linee guida regionali, che la Regione stessa pare non voler seguire. La proposta che arriva dalla Regione prevede accorpamenti o fusioni estemporanee dettate solo dai numeri delle singole istituzioni scolastiche, senza una visione complessiva del territorio e con il rischio, di rimettere mano a istituzioni scolastiche appena costituite. - scrivono in una nota stampa CGIL CISL UIL Marche  insieme alle relative Federazioni di categoria della scuola - E’ stata proposta la creazione di istituzioni scolastiche di dimensioni abnormi, con 15-20 plessi su comuni molto distanti tra loro, con conseguente difficoltà di gestione.» «Il Governo assegna il compito del dimensionamento scolastico perseguendo il fine del risparmio economico e la Regione lo svolge attenendosi alla traccia, senza un reale confronto con le amministrazioni locali e con le parti sociali e senza perseguire l’obiettivo previsto dal PNRR di riorganizzare il sistema dell’istruzione, con l’opportunità di una riduzione degli alunni per classe e di un miglioramento dell’offerta formativa. A farne le spese saranno ancora una volta il personale delle scuole nonché le studentesse e gli studenti, le famiglie e le stesse comunità su cui il dimensionamento interviene.  - proseguono - E’ la seconda parte di un processo già avviato lo scorso anno e che continuerà anche per il prossimo e su cui siamo intervenuti, già dal Luglio 2023, chiedendo un’analisi condivisa e lungimirante tale da consentire una programmazione efficace della rete scolastica, in coerenza con i bisogni formativi dei territori.   » Dalle proposte illustrate è evidente che «la Regione non ha tenuto conto delle richieste poste dalle Organizzazioni Sindacali. Anche quest’anno, come il precedente, la Regione ha mancato i tempi e ha trascinato la situazione, convocando il tavolo solo il 13 dicembre, pur nella consapevolezza che entro la fine dell’anno occorre la delibera di Giunta. - denunciano - La persistente applicazione di presunti criteri numerici e la mancanza di ulteriori criteri di riparto tra le province ha prodotto confusione e ritardi e non ha contribuito a definire una programmazione di respiro. Questo dimensionamento scolastico così come prospettato è sbagliato, non porta ad una riorganizzazione efficace del sistema dell’istruzione regionale, soprattutto in una fase così delicata dal punto di vista economico e sociale. Le Marche hanno bisogno di salvaguardare e rilanciare le aree interne, facendo crescere un sistema di istruzione e formazione aperto e dinamico senza produrre ulteriore chiusura e isolamento di territori già in sofferenza.» «Abbiamo sempre evidenziato il nesso che lega il sistema dell’istruzione e l’offerta formativa allo sviluppo del territorio. La strutturazione della rete scolastica deve guardare al presente e al futuro delle Marche favorendone, appunto, lo sviluppo equo e sostenibile, attraverso un innalzamento delle competenze, il contrasto alla dispersione scolastica e il potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale in un’ottica di sistema. Anche la presa d’atto del problema demografico che riguarda la nostra regione non può diventare l’alibi dietro cui nascondere politiche di mero risparmio a danno di aree interne, che, aldilà della retorica, non vengono poi realmente salvaguardate. La demografia ci invita ad una seria riflessione per semmai investire sulla scuola e non depotenziarla proprio lì dove ce n’è più bisogno. Ecco perché ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà alla modalità con cui continua ad essere affrontato questo tema da parte della Regione.  - rilanciano  e concludono - E’ ormai il tempo di scelte lungimiranti: una offerta formativa più razionale, più tempo pieno, meno alunni per classe per una didattica più efficace e personalizzata rispetto ai bisogni educativi, più orientamento davvero efficace, insomma con più e non con meno scuola.»
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13/12/2024 C'è la crisi abitativa ma Regione e Comune di Ancona vendono alloggi, l'allarme dei sindacati: "Graduatorie lente, cantieri fermi e risorse non sfruttate"
Circa 1000 alloggi pubblici di proprietà del Comune di Ancona in vendita, più altri 9mila della Regione Marche e graduatorie ferme mentre cresce il disagio sociale dovuto alla situazione economica e aggravato dal caro vita. Sunia, Sicet e Uniat Marche, le organizzazioni sindacali degli inquilini, esprimono forte preoccupazione. «Sollecitiamo da tempo – dicono i rispettivi segretari Stefano Falcionelli (Sunia), Antonio Angelini (Sicet) e Andrea Catalani (Uniat) - l’adozione di importanti provvedimenti a sostegno soprattutto delle famiglie più deboli. I costi dell’abitare hanno contribuito in modo particolare al progressivo impoverimento di queste famiglie, che di conseguenza hanno sempre più difficoltà a sostenere il peso di un canone di locazione di mercato, mentre di riscontro, il Governo e la Regione hanno interrotto da un paio d’anni il finanziamento del fondo per il sostegno all’affitto e di quello per la morosità incolpevole, necessari e indispensabili a tali famiglie per evitare lo sfratto, con le gravi problematiche sociali che ne derivano, lasciando soli i Comuni ad affrontarle e sostenerne l’onere.» I soldi ci sarebbero pure ma «la Regione avrebbe a disposizione 900mila euro che potrebbe utilizzare, in via emergenziale cambiando posta di bilancio, al fondo ‘contributo per affitto’ dando, attraverso i Comuni, sollievo a circa 2000 famiglie. Purtroppo siamo passati dalla inconcludente attività della passata Amministrazione Regionale, all’assenza totale di quella attuale, che in tutti questi anni non ha mai messo fondi a bilancio per le politiche abitative, né previsto l’adozione del Piano triennale di edilizia residenziale per la programmazione degli interventi necessari, purtroppo fermo a quello del 2013/16.» L’unico intervento adottato per finanziare con il ricavato le politiche abitative, è stata l’adozione di un mega piano vendita (o svendita), di c/a 9.000 alloggi di e.r.p. di proprietà regionale, a fronte di un patrimonio di 14.000 in tutta la Regione, con l’obiettivo di venderne il 30% per non mettere a rischio la sostenibilità gestionale dell’ERAP e che sta dando peraltro risultati modesti ed inferiori rispetto alle aspettative. Il Piano vendita inoltre è stato il terzo emesso negli ultimi anni, con il risultato d’impoverire il patrimonio regionale di alloggi di edilizia residenziale pubblica, a fronte di una crescita sempre maggiore del numero di famiglie bisognose presenti nelle graduatorie comunali. Piano regionale dal quale sono esclusi, tra l’altro, gli alloggi di proprietà comunale, analogamente gestiti dall’Erap ai sensi della L.R. 36/05. «E così il Comune di Ancona – dicono i sindacati – per non essere da meno della Regione, ha approvato a sua volta un programma di vendita, diviso in sette fasi, di tutto il suo patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che è pari a circa un migliaio di alloggi e ovviamente, con le stesse finalità di utilizzo dei proventi. Non ci prolunghiamo su alcune contraddizioni attuative e le tempistiche del programma anconetano, in quanto siamo da sempre decisamente contrarie ai piani vendita (o meglio svendita del patrimonio residenziale pubblico perché il risultato è comunque quello della sua riduzione. Va anche tenuto conto, tenendo presente che in generale, con la vendita di tre alloggi in media se ne ricostruisce uno solo. Per non parlare della tempistica, altra evidente criticità. Nel Comune di Ancona, ad esempio, la durata delle costruzioni di nuovi alloggi Erp è pari in media a 10 anni o addirittura trentennale, come nei casi di Via Maestri del Lavoro, Via Mingazzini, Via Petrarca e Piazza Aldo Moro. Si spera che queste realizzazioni siano di prossima conclusione e che almeno questi non vengano inseriti nel mega piano vendita del Comune. Noi riteniamo necessario invece che tale patrimonio debba essere incrementato, ben mantenuto e utilizzato unicamente per l’assegnazione agli aventi diritto delle graduatorie comunali e in tempi ragionevoli.» La domanda di alloggi di edilizia residenziale pubblica è sempre più pressante. Nella sola città di Ancona esiste da tempo una graduatoria formata da circa 900 famiglie e quasi ferma nelle assegnazioni. Una lentezza estrema quella del Comune dorico nell’assegnazione agli aventi diritto da anni in attesa, a fronte dei circa 200 alloggi messi a disposizione dall’ ERAP e altri 400 che sarebbero pronti all’uso da trasferire. «Oltre a non soddisfare l’esigenza abitativa delle famiglie, si determina anche una mancanza di entrata degli affitti, sia pur sociali, utili per l’Erap per la manutenzione e messa a disposizione di altri alloggi attualmente inutilizzati – concludono Sunia, Sicet e Uniat Marche - Risulta pertanto oltremodo necessario che l’Amministrazione comunale ponga rimedio a tale grave situazione e ricerchi soluzioni anche di potenziamento della struttura comunale incaricata e semplificazioni normative, per accelerare le procedure di assegnazione che allo stato attuale sono decisamente inappropriate rispetto alla gravità della situazione alloggiativa.»  
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13/12/2024 Tragedia in mare Fai Cisl Marche: "Solidarietà e aiuto alla famiglia "
Un nuovo incidente mortale in mare scuote la comunità marchigiana. A perdere la vita è stato un pescatore di Ancona, vittima di un tragico infortunio avvenuto nelle acque della regione. La Segretaria Regionale  FAI CISL Marche, esprime profondo cordoglio per quanto accaduto. «Siamo ancora una volta a dover registrare un nuovo infortunio mortale in mare nelle acque marchigiane che ha visto coinvolto un pescatore di Ancona. Esprimiamo in primo luogo tutta la nostra vicinanza e cordoglio alla famiglia ed a tutto il mondo della pesca marchigiana» afferma il Segretario generale della FAI CISL Marche, Danilo Santini. Il sindacato si rimette all’azione delle autorità competenti, chiamate a far luce sulle dinamiche dell’incidente e sulle eventuali responsabilità. Tuttavia, il segretario Danilo Santini coglie l’occasione per ribadire con forza un messaggio chiaro: «la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta. Il mestiere del pescatore è tra i più pericolosi al mondo. Un incidente in mare nel settore pesca, purtroppo, si traduce troppo spesso in perdite di vite umane». Secondo il sindacato, il semplice rispetto delle normative vigenti non è sufficiente. È necessario potenziare la formazione e la consapevolezza tra i lavoratori del settore, aumentare gli investimenti in strumenti di prevenzione e dispositivi di protezione individuale, oltre che modernizzare i pescherecci per adeguarli ai crescenti rischi. A fronte del tragico evento, la Fai Cisl Marche ha deciso di intraprendere un’iniziativa di solidarietà concreta. «Stiamo provvedendo a promuovere una colletta con in primis la Marineria di Ancona, per chiunque voglia esprimere solidarietà ed aiuto alla famiglia del pescatore deceduto - prosegue Santini- L’impegno del sindacato non si fermerà qui: continuerà l’azione di sensibilizzazione presso le istituzioni e la collettività per prevenire ulteriori tragedie.» Questo nuovo incidente solleva nuovamente l’urgenza di affrontare in maniera sistematica il tema della sicurezza nel settore della pesca, un ambito lavorativo che troppo spesso paga un prezzo altissimo in termini di vite umane.
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