« Siamo molto soddisfatti per l'adesione compatta dei lavoratori di Aerdorica allo sciopero di questa mattina. - ha commentato Roberto Ascani, Segretario generale della Fit Cisl Marche in presidio con i lavoratori davanti all'ingresso dell'Aeroporto delle Marche - Ora le istituzione e gli enti preposti nonché i soci mettano in essere tutte le iniziative per salvare la società di gestione Aerdorica e sopratutto l’infrastruttura aeroportuale. »
Oggi, 8 maggio, astensione dal lavoro per 4 ore dalle 10 alle 14 delle lavoratrici e dei lavoratori della società di gestione Aerdorica spa dell’Aeroporto delle Marche. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati unitari di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, per chiedere a tutte le istituzioni di scongiurare il fallimento e la chiusura di questa importante infrastruttura.
«Entro il 14 di giugno 2018 la Comunità Europea dovrà pronunciarsi sulla ricapitalizzazione di 20 milioni - precisano i sindacati di categoria - poiché la struttura attualmente è in concordato in bianco e con questa ricapitalizzazione uscirebbe dal pre fallimentare e il risanamento del debito potrebbe consentire il reale sviluppo di questa aereostazione.»
Le maestranze scioperano « poiché ritengono che gli sforzi e i sacrifici messi in campo in questo ultimo anno per salvare l’infrastruttura saranno vani se ciascun soggetto interessato alla vicenda non metterà in campo tutte le azioni volte al salvataggio di un aeroporto messo tra le infrastrutture strategiche del piano nazionale dei trasporti. - continuano - Qualora ci fosse la chiusura questa interesserà non solo i 97 lavoratori diretti ma tutti quei lavoratori impegnati nel trasporto merci e logistica, nei servizi che in totale fanno circa 400 unità. La Regione Marche così duramente colpita dalla crisi che registra ancora un tasso di disoccupazione sopra il 10% avrebbe bisogno di maggiori investimenti nei trasporti nella logistica dopo anche il terremoto che ha colpito il sud delle Marche. - sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasport - il mancato pagamento di due retribuzioni e mezzo, il taglio unilaterale dei salari, un orario di lavoro non concordato con i sindacati hanno portato le maestranze all’ esasperazione, ora vogliono risposte sul loro futuro occupazionale dalle istituzioni tutte.»
Per questo i sindacati di categoria chiedono « ai passeggeri e ai cittadini e alle imprese di sostenere questa lotta per salvaguardare un importante infrastruttura pubblica che da un servizio pubblico e che crea sviluppo nel nostro territorio.»