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06/04/2017 Disoccupazione di genere: l'espulsione delle donne dal mondo del lavoro
Chi sono le donne che non lavorano? Occorre tenere presente che ci sono le donne che in passato hanno lavorato e le donne che non hanno mai avuto un’occupazione, ma desiderano trovare un’attività lavorativa. L’uscita delle donne dal mercato del lavoro ha le sue motivazioni principali nella nascita di un figlio, nelle situazioni lavorative incompatibili con la vita privata e nel pensionamento . Tra le donne che non lavorano una parte desidera lavorare, ma alla condizione di avere un contratto con l'orario part-time oppure una retribuzione adeguata al grado di istruzione universitario. Tra le donne che non cercano il lavoro ci sono le giovani che vogliono continuare gli studi e che in seguito vengono demotivate dall’impossibilità di un impiego adeguato. Chi sono le donne che lavorano o cercano un lavoro? Le donne si sentono spinte a lavorare per vari e diversi motivi, come quello economico in particolare per le donne che hanno una famiglia, oppure per desiderio di indipendenza come accade per le più giovani, che in seguito affrontano periodi di non lavoro per l’oggettiva difficoltà di inserirsi nel mercato del lavoro; ma ci sono motivazioni psicologiche e sociali, oltre quella economica, che attengono sia alla sfera privata e individuale sia alla dimensione pubblica e si ricollegano al bisogno di affermarsi e di esprimere se stesse, le proprie risorse, di mettersi alla prova, di stabilire relazioni, di sentirsi parte di una dimensione collettiva di utilità per la propria comunità. Le donne, i figli e il lavoro: ancora un equilibrio difficile Il lavoro entra generalmente in conflitto con l’attività lavorativa e comporta la riduzione del numero delle ore lavorative quando i figli sono in età pre-scolare. Avere più di un figlio significa impegnarsi nella cura familiare, ma a volte sentirsi “costretta” a cercare di nuovo il lavoro per contribuire economicamente. Per tutte la conciliazione rimane la grande sfida, anche se sta incominciando a profilarsi una cultura della condivisione all'interno della famiglia. il tema di un welfare sempre più articolato (sociale, aziendale, sussidiario con connessioni pubblico-privato) è in stretta relazione con il lavoro femminile. La CISL Marche ha elaborato i dati regionali dell’anno 2016 in relazione alla disoccupazione, attestando la persistenza dell’estrema difficoltà lavorativa, in particolare nelle provincie di Ancona e Macerata. All’interno di questa realtà nelle giovani donne è stato registrato un aumento del tasso di disoccupazione , nella fascia di età 15-29 anni. Il tasso di disoccupazione di genere è altissimo ed è aumentato di 5 punti sia sul dato provinciale sia sul dato regionale, le donne sono state generalmente le prime ad essere espulse dal lavoro. Il tasso di disoccupazione femminile raggiunge il 12,7%, tra i più alti del Centro-Nord Italia, e la disoccupazione delle giovani donne è sopra al 40%; questo ci porta a constatare che l’elemento discriminante è il “genere”. Altri dati preoccupano la disoccupazione di genere: le donne sono in numero maggiore rispetto agli uomini tra i laureati, ma hanno maggiori difficoltà a trovare lavoro. Nel lavoro sono ancora penalizzate in termini contrattuali e retributivi, continuando ad essere ritenute una risorsa secondaria. Nel futuro prossimo vedremo se il bonus dell’Inps porterà a un cambio di marcia. Le imprese “in rosa” negli corso degli anni hanno avuto nelle Marche un sensibile sviluppo anche in termini di auto imprenditorialità, pur pagando la lunga crisi e gli eventi sismici, che hanno fermato molto del mercato del lavoro nel sud della regione. In Italia secondo i dati Istat, aumenta la disoccupazione solo femminile, questo a conferma delle conosciute complessità di coniugare lavoro e famiglia, con un numero crescente di neo mamme che escono dal mercato del lavoro. Nel confronto con gli altri Stati europei, il gap è evidente anche in Spagna, in Grecia e in Croazia. L'Istat ha effettuato anche un’indagine conoscitiva, in termini di genere, sulle disparità esistenti in materia di trattamenti pensionistici tra uomini e donne; tutto questo considerando a monte il problema delle diseguaglianze nel mercato del lavoro e nell'organizzazione dei tempi di vita di uomini e donne. A causa di questa realtà, l’Italia rimane ancora al di sotto della media europea; vediamo che l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere ha dato al nostro paese il 69° posto nella classifica mondiale per la parità di genere.
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06/04/2017 Dario Dominici riconfermato alla guida della Slp Cisl Marche
Dario Dominici è stato rieletto segretario generale della Slp Cisl Marche al termine del VII Congresso regionale del sindacato dei lavoratori di Poste Italiane, celebrato ieri, mercoledì 5 aprile, a Potenza Picena. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale nazionale della Slp Cisl, Luca Burgalassi, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl Marche. Dominici sarà affiancato nella nuova segreteria da Raffaella Fulvi, Dario Riccetti, Saverio Mauriello e Luigi Marcelletti.
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03/04/2017 Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere
La Cisl nazionale, insieme a Cgil e Uil, nella ferma volontà di dare attuazione con maggiore vigore alla lotta contro la violenza sulle donne, ha sottoscritto un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. La normativa attuale prevede un congedo straordinario per le vittime della violenza sui luoghi di lavoro, ma è necessario mettere in campo altri sostegni concreti per dare attuazione agli scopi prefissi nell’Accordo nazionale sottoscritto nel 2016 tra le parti sociali, nonché ai principi enunciati nella Convenzione di Istanbul. Le istituzioni, le associazioni, gli organismi di Parità, non da ultimo le donne e gli uomini nei loro posti di lavoro: tutti siamo chiamati a tessere reti per la formazione, la parità effettiva tra uomini e donne nella vita lavorativa, la parità salariale, l'assunzione di comportamenti non discriminatori, la maggiore attenzione per la violenza domestica, per la realizzazione di un modello sociale che ponga al centro la salvaguardia della dignità e del posto di lavoro. Link al sito della Cisl Nazionale
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03/04/2017 Avviati i Tavoli Tecnici Operativi per Integrazione Ospedale di Osimo-Inrca
Nel pomeriggio di Giovedi 30 marzo, si è svolto presso l’Auditorium dell’INRCA il primo vero tavolo tecnico operativo per l’integrazione Osimo-Inrca che ha visto coinvolte le Direzioni Generali dell’Inrca,dell’Asur e dell’AV2 con la RSU delle due Aziende Sanitarie Regionali per discutere le tutele del personale del comparto. Le direzioni poco si sono pronunciate sulla nuova natura giuridica della nuova struttura, dove a breve dovrebbero ricominciare i lavori: è stato tracciato in linea di massima il percorso giuridico che dovrebbe portare alla confluenze delle due attuali strutture nel nuovo ente e si è concordato che entro 5 giorni le Direzioni forniranno ai sindacati i progetti di integrazione ben dettagliati. Si tratta di progetti in parte già operativi in modo sperimentale sulla base dei quali le varie specialità cliniche articolate sui due enti collaborano tra loro. Nelle schede tecniche verranno anche proposte eventuali modalità di flessibilità collaborativa tra i due enti in linea con le normative contrattuali vigenti vista la diversa natura giuridica delle due Aziende, che dovranno essere discusse e concordate nei futuri appuntamenti del tavolo tecnico. Le organizzazioni sindacali territoriali considerano ancora prematuro pronunciarsi e attendono di valutare nel dettaglio le progettualità . Per informare in maniera più articolata i lavoratori è stata indetta un’assemblea con il personale dell’Ospedale di Osimo per il 5 Aprile 2017 dalle 13.30 alle 15.30
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03/04/2017 5 Minuti Cisl: Disoccupazione nelle Marche - Sciopero Anaste
Record disoccupazione nelle Marche, giovani e donne i più colpiti, l'analisi della Cisl su dati Istat dicembre 2016. L'intervista a Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche. Sciopero nazionale settore socio-assistenziale privato per il mancato rinnovo contrattuale Anaste. Un migliaio i lavoratori coinvolti nelle Marche. Dal presidio di Ancona le interviste a Cinzia Bevilacqua, Casa di riposo Zaffiro di Ancona, Laura Barbato, Residenza Dorica Ancona e Marco Paialunga, segretario Fisascat Marche.
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31/03/2017 Anteas e Fnp di Ascoli Piceno in visita alla scuola di Acquasanta Terme
Giovedì 30 marzo i volontari dell'Anteas e una delegazione della Fnp di Ascoli Piceno hanno visitato la scuola primaria e dell'infanzia di Acquasanta Terme, riaperta in un prefabbricato dopo il terremoto. I volontari hanno regalato ai bambini di Acquasanta 90 braccialetti realizzati durante il corso di bigiotteria e cucito che si è svolto tra ottobre e dicembre dello scorso anno. 
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31/03/2017 Congressi dei Pensionati Cisl Marche, elette le Segreterie delle Rappresentanze Sindacali Locali
Sono state rinnovate le Segreterie delle 13 Rappresentanze Locali Sindacali della Federazione dei pensionati della Cisl Marche.Nei 13 Congressi di RLS, svoltisi tra il 3 e il 31 marzo scorso, sono stati eletti i componenti dei Consigli Direttivi che, a loro volta, hanno eletto il Segretario Generale insieme ad altri due componenti di Segreteria. Queste sono le nuove Segreterie delle RLS della FNP Marche. A tutti i componenti vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte della Segreteria regionale. RLS Segretario generale  Componenti di Segreteria  Ancona Giuseppe Giacco Clelia Vannicola e Massimo Donato Ascoli Piceno Raffaele Annibali Bianca Catalini e Armando Bianchini Civitanova Marche Giovanni Serpilli Giovanni Catena, Anna Clementoni ed Ezio Mazzoni Fabriano Gianni Pellacchia Franca Chiari e Girolamo Pantaloni Fano Luciano Rovinelli Silvana Bettitelli e Alvaro Zanchetti Fermo Giovanni Casturà Rosalba Postacchini e Lanfranco Rocco Jesi Giovanni Focanti Ivonetta Romiti e Gianfranco Pigliapoco Macerata Giuseppe Spernanzoni Francesca Marinelli e Luciano Mancinelli Pesaro Vittorio Calisini Fiorella Astolfi e Melania Fabi San Benedetto del T. Antonio Domizi Claudia Calvaresi e Marcello Vagnoni Senigallia Carlo Zezza Florisa Fileri e Michele Bonsanto Tolentino – Camerino Aldo Bozzi Oriana Mari e Pacifico Papa Urbino Emilio Ciancamerla in attesa di elezione
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30/03/2017 Alessandro Gay, riconfermato al vertice della Fistel Cisl Marche
Alessandro Gay (al centro della foto), riconfermato segretario generale  Fistel Cisl Marche al termine dei lavori del VI Congresso  regionale  del sindacato dell’informazione, spettacolo e telecomunicazione della Cisl,   che si è svolto oggi,  30 marzo, a Castelfidardo.  Ai  lavori della giornata hanno partecipato il segretario nazionale della Fistel Cisl, Paolo Gallo e il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi .  Alessandro Gay, eletto all’unanimità dai  33 delegati regionali, sarà  affiancato  in segreteria da Francesca Biagetti di Belforte del Chienti e Riccardo Lazzari di Fabriano. Nell’occasione è stato eletto inoltre il nuovo consiglio generale di categoria,  formato da 16  rappresentanti,  provenienti dalle  varie realtà lavorative del settore, quali Telecom, Rai, Mediaset  e settore cartotecnico e grafico . 30/03/17
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29/03/2017 Assegno di ricollocazione: al via la sperimentazione
È iniziata la sperimentazione dell'assegno di ricollocazione, nuovo strumento di politiche attive introdotto dall'articolo 23 del Dlgs 150/2015. La misura è rivolta ai percettori di NASPI da almeno 4 mesi e consiste in un voucher da spendere per ottenere un servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione della durata di 6 mesi, prorogabili per altri 6. Il servizio termina anticipatamente in caso di risultato occupazionale che si sostanzia in un contratto di lavoro di durata almeno pari a 6 mesi. In questa fase di sperimentazione, l’ assegno di ricollocazione è riservato solo a un campione di soggetti selezionati a livello nazionale. I disoccupati sorteggiati sono contattati personalmente tramite un sms, o messaggio di posta elettronica o lettera raccomandata da parte di ANPAL. L’adesione alla misura dell’assegno di ricollocazione è facoltativa, ma comporta il meccanismo della condizionalità. I soggetti interessati potranno rivolgersi a IAL Marche (071/505341) in quanto soggetto autorizzato ad erogare le misure relative all'assegno di ricollocazione.
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29/03/2017 Corso di preparazione al concorso per agente di Polizia Locale
La Federazione CISL Pubblico Impiego Marche-area Territoriale di Macerata e IAL Marche del CFP di Macerata comunicano l’avvio di un nuovo corso di preparazione per il superamento dei concorsi nelle Polizie Locali. In previsione degli sblocchi del turn over per le Polizie Locali, come previsto dal Decreto Sicurezza attualmente in discussione, si prevede nelle prossime settimane la pubblicazione di bandi emanati da vari Comuni. Il corso verterà sulle seguenti materie: diritto amministrativo; diritto penale; Codice della strada e regolamento di attuazione; Polizia dell’ambiente e del Commercio: pubblici esercizi e TULPS; Polizia edilizia e Polizia locale – legislazione nazionale e regionale. Sono previste 60 ore di lezione che si svolgeranno presso la Sede dello IAL Marche di Macerata, in Via dei Velini n. 52/B. Al termine del corso, previo superamento di una verifica finale, agli allievi sarà rilasciato un attestato valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici. Negli anni scorsi numerosi giovani delle Marche sono stati in grado di superare brillantemente prove concorsuali grazie ai corsi organizzati dalle Federazioni della CISL Marche in collaborazione con IAL Marche. Il termine di scadenza delle iscrizioni è entro e non oltre il giorno 31 marzo 2017. Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria del corso presso la sede di IAL Marche di Macerata, in Via dei Velini 52/B (0733/240171 - 0733/261383 - moira.silvestri@ialmarche.it)
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28/03/2017 Maria Teresa Ferretti nuovo segretario generale della Felsa Cisl Marche
Si è tenuto oggi, martedì 28 marzo, il secondo Congresso della Felsa Cisl Marche. Il nuovo segretario generale è Maria Teresa Ferretti. Hanno partecipato ai lavori il segretario nazionale della Felsa Daniel Zanda, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi e la segretaria regionale della Cisl Marche Mariella Tonti.
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28/03/2017 Prospettive per il territorio montano dell'Alta Valle dell'Esino
In continuità con le iniziative prese in questi difficili anni di crisi e dopo il convegno sul lavoro tenuto a Sassoferrato nel 2016, Cgil, Cisl, Uil di Fabriano, tornano a proporre una nuova iniziativa finalizzata alla comprensione dell’attuale situazione di crisi economica e occupazionale per orientare i giovani e i tanti disoccupati del territorio nella ricerca di possibili soluzioni e nuove strategie economiche. Con queste finalità hanno organizzato, in collaborazione con l’I.I.S Morea Vivarelli, un convegno sul tema “Quali prospettive per il territorio Montano dell’Alta Valle dell’Esino” che si è tenuto oggi, martedì 28 marzo, presso l’Auditorium I.T.C. Morea Vivarelli di Fabriano in Via Piersanti Mattarella. L’incontro è stato presieduto da Carlo Sabatini della UIL e l’introduzione al tema è stata curata da Guanito Morici responsabile AST CISL Fabriano. Il convegno è stato pensato per focalizzare le opportunità economiche e di occupazione che settori quali: agricoltura, turismo, ristorazione e terziario, integrandosi fra loro, possono generare e persegue obiettivi finalizzati a favorire una corretta lettura delle potenzialità del territorio, frenare l’esodo dei giovani fornendo loro nuovi spazi progettuali. Si vogliono così avviare percorsi lavorativi integrati, dialoganti, capaci di ricostruire un’ immagine nuovamente positiva di un comprensorio che sa di dover tornare a conquistarsi il futuro. Il convegno, aperto a tutti i cittadini, si è rivolto con particolare attenzione ai giovani, ai giovani studenti che sono intervenuti presentando una loro specifica ricerca sul mercato del lavoro locale. Diversi e qualificati contributi sono stati portati dai docenti universitari e tecnici di settore quali: il Prof. Filippo Olivelli e il dott. Andrea Pambianchi dell’Università di Macerata, la professoressa Adele Finco dell’Università Politecnica delle Marche della facoltà di Agraria, dal Dott. Riccardo Strano Vice Presidente del Consorzio Frasassi e da Walter Cerfeda direttore dell’Istituto di Ricerca e Studi IRES CGIL. Un contributo di esperienza diretta è stato portato dall’imprenditore dell’azienda “Le Basi” Marco Tomasi di Camerino che da qualche anno sperimenta con successo nuove tecniche di coltivazione.
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27/03/2017 Riflessioni di donne nei Trattati Europei
Il 25 marzo 1957 a Roma, grazie all’attività intensa e alla preparazione italiana, veniva creata la Comunità economica europea (Cee) e la Comunità dell’energia atomica (Euratom). I Trattati sancivano una coesione degli Stati con la partecipazione di sei Paesi: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi. Le politiche economiche portarono agli scambi di merci, ma anche delle persone con il principio della libertà di circolazione, l’apertura al mondo del lavoro e ai diversi sistemi di welfare nazionali. Sono trascorsi anni di conoscenza e di evoluzione dei rapporti tra i popoli d'Europa; ricordiamo ad esempio il programma Erasmus per gli studenti, grazie al quale oggi i giovani da almeno due generazioni possono sentirsi cittadini d'Europa. Ma, nonostante le aperture, il fallimento del progetto di Costituzione europea nel 2005, con il “no” dei francesi e degli olandesi, dimostrò che la coscienza europea per l’unità politica non era ancora maturata e che molta strada c'è ancora da fare. Il cammino europeo cosa ha significato per le donne? Quali le tappe della comune lotta alla discriminazione e dell'affermazione di una cultura della parità? Ripercorriamole. Nel Trattato di Roma viene sancito per la prima volta un principio economico fondamentale: la parità salariale tra i sessi, che costituisce un fondamentale risultato della Comunità europea . Inizialmente, nel Trattato, all’art.119 veniva stabilito l’obbligo per gli Stati di rispettare il principio della parità di retribuzione tra lavoratori e lavoratrici per uno stesso lavoro. L’articolo fu poi modificato con l’art. 141 del Trattato di Amsterdam del 02/10/1997: “Ciascuno Stato membro assicura l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore”. A norma dell’art.141 Trattato di Amsterdam, per retribuzione si intende: “il salario o trattamento normale di base o minimo e tutti gli altri vantaggi pagati direttamente o indirettamente, in contanti o in natura, dal datore di lavoro al lavoratore in ragione dell'impiego di quest’ultimo…”. E ancora il medesimo articolo specifica che "a. la retribuzione corrisposta per uno stesso lavoro pagato a cottimo sia fissata in base a una stessa unità di misura; b. che la retribuzione corrisposta per un lavoro pagato a tempo sia uguale per uno stesso posto di lavoro”. Il Trattato chiarisce : “Allo scopo di assicurare l'effettiva e completa parità tra uomini e donne nella vita lavorativa, il principio della parità di trattamento non osta a che uno Stato membro mantenga o adotti misure che prevedono vantaggi specifici diretti a facilitare l'esercizio di un'attività professionale da parte del sesso sotto rappresentato ovvero a evitare o compensare svantaggi nelle carriere professionali”. Già nel 1973 con un programma d’azione sociale, il Consiglio dei ministri della Cee approvò una direttiva auspicando il “ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative all’applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile”. Nel 1981 è stato attivato il Comitato Consultivo per le Pari Opportunità; nell’anno 2000 i principi del Trattato di Roma vengono riaffermati nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, ancora oggi in vigore. Con la Direttiva 2000/78 il Consiglio europeo stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro , recepita dall’Italia con D.Lgs.n.215/2003. Nell’anno 2006 viene costituito l'Istituto europeo per l'eguaglianza di genere che ha il compito di fornire competenze tecniche alle istituzioni europee e agli Stati membri per integrare il principio di uguaglianza nelle loro politiche, diventerà operativo nel 2010. Il Trattato dell'Unione Europea (Maastricht 1992) e, ancora, il Trattato di Lisbona (1° dicembre 2009) rimarcano con forza il principio di parità tra uomini e donne e dà alla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europa lo stesso valore giuridico dei Trattati (ad esclusione di regno Unito, Repubblica Ceca e Polonia). Inoltre, per la parità tra uomini e donne nella vita lavorativa, il Trattato di Lisbona prevede la possibilità degli Stati membri di adottare delle opportune misure volte ad “avvantaggiare le attività professionali del sesso sottorappresentato e a stabilire compensi per gli svantaggi nelle carriere professionali” (Art.157,4 Tfue). Il problema dell’equilibrio tra impegni familiari e lavoro è risolto attraverso il fondamentale riconoscimento giuridico del diritto al congedo di maternità stabilito nella Carta dei diritti, prevedendo che ogni individuo abbia il diritto di essere tutelato contro il licenziamento per un motivo legato alla maternità e abbia il diritto a un congedo di maternità retribuito (Art. 33). Nel Trattato di Lisbona viene fatto esplicito riferimento anche alla violenza domestica sulle donne (dichiarazione relativa all’art.8 del Tfue e alla tratta degli esseri umani (Art. 79,2,d Tfue). Nel 2010 la Commissione europea adotta una “Carta per le donne” nella quale si impegna a colmare le differenze uomo-donna nel mondo del lavoro, a partire dalla disparità di retribuzione. Nell’anno 2012 con la firma di 32 paesi viene sottoscritta la Convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro al violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; nel 2013 l’Italia ratifica la convenzione. Nel 2013 viene attivato un sistema informatico, Gender equality index, per la consultazione di ciascun Stato europeo e per argomenti. La volontà degli Stati europei di portare avanti il valore dell’eguaglianza tra il sesso femminile e il sesso maschile, in ogni aspetto della vita ed anche nel lavoro, si è sviluppata lentamente, ma in modo costante. Un apporto determinante lo ha avuto l’OIL (Organizzazione internazionale del lavoro) con la “Convenzione sull’uguaglianza di retribuzione tra la manodopera maschile e la manodopera femminile”. La parità tra donne e uomini è certamente uno dei valori fondanti dell'Unione Europea. Negli anni ’90 la parità si è allargata rispetto a razza, religione e orientamento sessuale. Nel Trattato di Roma, l'articolo 13 invita il Consiglio europeo ad adottare provvedimenti contro le discriminazioni sessuali; gli articoli 137 e 141 sanciscono la parità tra uomini e donne in tutti i campi. Nonostante l’attenzione dimostrata per le problematiche femminili, nel Trattato di Lisbona e nella Carta dei diritti non si trova menzione il tema della violenza sessuale sulle donne (a prescindere da quella domestica e dallo sfruttamento vero e proprio) o delle diverse forme di violenza psicologica esercitata a danno delle donne in vari contesti, come mobbing sul lavoro o stalking. Le modalità per sostenere le politiche di genere sono complesse, in quanto i provvedimenti per combattere le discriminazioni fondate sul sesso devono essere assunti dal Consiglio, deliberando all'unanimità con una procedura legislativa speciale,previa approvazione del Parlamento europeo. I risultati del progresso europeo di eguaglianza tra donne e uomini non sono ancora soddisfacenti, ma dobbiamo evidenziare che attraverso l’affermazione di principi e di progressione normative a favore della parità - l’indipendenza economica, la parità di retribuzione per lo stesso lavoro , la parità nelle attività decisionali , la salute, la difesa della dignità e dalla violenza – questi valori si stanno consolidando nella società e dovranno essere universalmente riconosciuti.
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27/03/2017 5 Minuti Cisl: Sciopero Acqua Gas - Alternanza scuola lavoro
Sciopero nazionale del settore acqua gas per il rinnovo del contratto scaduto da 15 mesi . Nelle Marche presidi ad Ancona e Pesaro. L'intervista ad Angelo Paolucci, Femca Cisl Marche in presidio con i lavoratori ad Ancona. Alternanza Scuola-Lavoro in Cisl: l'esperienza di Andrea e Giuseppe, studenti del IV anno dell'Istvas di Ancona e l'intervista ad Eleonora Martarelli, referente Cisl Ancona del progetto Alternanza Scuola-Lavoro.
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24/03/2017 Cisl Università Marche: Gerardo Galeazzi è il nuovo segretario generale
Venerdì 22 marzo si è svolto ad Ancona il IV Congresso regionale della Cisl Università. Hanno partecipato ai lavori il segretario nazionale della Cisl Università Stefano Lazzarini, il segretario generale uscente, David Violet, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e il segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti. È stato eletto nuovo segretario generale della Cisl Università Marche Gerardo Galeazzi dell'Università Politecnica delle Marche, che sarà affiancato in segreteria da Paolo Santancini, Joseph Fontana (Università di Urbino), Gianvincenzo Lebboroni (Università di Camerino) e Antonella Ciarmatori (Università Politecnica delle Marche).
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24/03/2017 Settore socio-assistenziale: il 27 marzo scioperano i lavoratori delle strutture Anaste
Sciopero lunedì 27 marzo delle lavoratrici e dei lavoratori delle strutture Anaste, l'Associazione nazionale che rappresenta le imprese private di assistenza residenziale agli anziani. Nella provincia di Ancona presidio dei lavoratori del settore a partire dalle ore 10.30 davanti alla “Residenza Dorica” sita ad Ancona in via I Maggio, 152. Al centro della protesta le proposte, definite "inaccettabili" da Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uil Fpl, di Anaste al tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale applicato a circa 20 mila addetti del comparto socio sanitario assistenziale Le categorie di Cgil, Cisl e Uil puntano il dito contro la richiesta dell'aumento dell'orario di lavoro da 38 a 40 ore settimanali; la riduzione, fino all'azzeramento, dei permessi retribuiti; l'azzeramento del pagamento dei primi tre giorni di malattia, l'aumento medio lordo di 19 euro dopo 8 anni di mancato rinnovo del contratto. Proposte ben lontane dalle richieste sindacali che, nella piattaforma unitaria, rivendicano un aumento economico di 110 euro e l'adeguamento del sistema di classificazione, l'estensione delle tutele, a partire da malattia, maternità, formazione, il rafforzamento delle relazioni sindacali, al fine di valorizzare le professioni e dare il giusto riconoscimento al lavoro degli operatori tutti. Proposte che per Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uil Fpl mirano ad unificare le condizioni di chi opera nel settore, e a contrastare il crescente dumping dovuto alla frammentazione contrattuale. Solo attraverso la tutela dei lavoratori è possibile migliorare la qualità del lavoro. Per queste ragioni è stato proclamato lo sciopero del 27 marzo in tutte le strutture interessate e su tutto il territorio nazionale, salvaguardando i servizi minimi essenziali all'utenza, per dire basta alla logica di fare profitto attraverso il peggioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
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23/03/2017 Valentina Petrini Ial Marche ospite a Buonasera Marche
Valentina Petrini, responsabile del Centro di formazione professionale IAL Marche Macerata, ospite in studio a Buonasera Marche ÈTv Marche per parlare di formazione professionale e degli interventi sperimentali per contrastare la dispersione scolastica e favorire l'ingresso dei giovani.
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23/03/2017 IV Congresso Fir Cisl Marche: riconfermato Aldo Bertone
Mercoledì 22 marzo si è svolto ad Ancona   il IV Congresso regionale della Fir- Cisl, la federazione dell'innovazione e della ricerca . Hanno partecipato ai lavori Marcello Leoni della segreteria nazionale Fir Cisl e  il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.  Riconfermato Aldo Bertone, segretario generale. Eletti in segreteria  Ferroni Lucietta e Antonello Sala .      
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23/03/2017 Cosa mettiamo nel piatto? Adiconsum Marche a Buonasera Marche Show
Bene che sia sano, meglio ancora se marchigiano. Sarà questo il “piatto forte” della quindicesima tappa di Buonasera Marche show, il talk show itinerante targato Filodiffusione e condotto da Maurizio Socci,  sabato 25 Marzo ore 21.15 al Teatro Lauro Rossi di Macerata.La ricetta del programma, in onda anche su Etv Marche è ormai collaudata : si ride, si riflette, ci si commuove e soprattutto ci si sente orgogliosi di essere marchigiani. In questo caso però, si raccoglie una sfida : l’educazione. Informarsi sui temi alimentari, spiegare al pubblico teatrale e televisivo quali siano gli strumenti per capire, come recita il titolo della serata : “cosa mettiamo nel piatto?”.La sfida è lanciata da Adiconsum Marche, grande protagonista della trasmissione. Da anni, con la “paladina dei consumatori” Silvana Santinelli, l’associazione promuove campagne di sensibilizzazione su questo tema. Sul palco anche  il Comune di Macerata, che risponde presente con “Pappa Fish” e vanta il primato delle mense Verdi Bio nelle Marche, protagoniste inoltre la Regione Marche che sostiene attivamente Adiconsum sul fronte della tutela dei consumatori, l’Università Politecnica delle Marche che presenterà con la prof. Laura Mazzanti l’esperienza virtuosa dello spin off “Biomedfood” e l’associazione Upm, che parlerà dell etichetta trasparente Pianesiana.Non mancheranno riconoscimenti speciali nel corso della serata. Presente la  Vissana Salumi, l'azienda Vesta, che presenterà il progetto “Schoolbonus” con un premio di 500 euro per la scuola più “virtuosa” sui temi dell’educazione alimentare.Sul palco inoltre Arianna Ciucci, ginnasta di livello Nazionale che darà la sua testimonianza sulla sana alimentazione e porterà sul palco le sue splendide allieve della scuola di ginnastica Macerata.A condire tutti questi ingredienti, il Pianista e compositore Loris Spinsante, allievo di Ezio Bosso e astro nascente della musica marchigiana.L'ingresso è  gratuito e aperto a tutta la cittadinanzaPer informazioni : filodiffusionean@gmail.com, è inoltre possibile ritirare tagliandi per posti riservati direttamente presso la sede di Etv Marche, ad Ancona in Via Merloni 9.  L'evento   sarà replicato  Venerdì 31 Marzo su Etv Marche canale 12.
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23/03/2017 Occupazione in calo nella Provincia di Ancona, in difficoltà soprattutto le giovani donne
I dati sull’andamento dell’occupazione elaborati dalla CISL Marche confermano purtroppo quanto vediamo e registriamo quotidianamente nelle nostre sedi: la situazione lavorativa ed occupazionale continua a rimanere estremamente difficile, anche più di quello che i dati stessi ci dicono. Nella provincia di Ancona il dato sicuramente più significativo è il calo degli occupati, un calo pesante che fotografa purtroppo bene la situazione economica e produttiva del nostro territorio. Con 196300 occupati si quasi raggiunto il minimo degli ultimi 8 anni, ed è significativo il fatto che all’interno di questa situazione ad avere avuto il calo maggiore siano state le donne che hanno raggiunto il minimo negli 8 anni presi a riferimento. Altra considerazione da fare è che il calo degli occupati nella Provincia di Ancona si è registrato totalmente nei dipendenti, mentre sono stabili indipendenti ed autonomi, un dato in controtendenza rispetto al resto della Regione che conferma la maggiore difficoltà del sistema produttivo della provincia a reagire positivamente a questi lunghi ed interminabili anni di crisi. All’interno di questa difficile situazione non può essere trascurata anche la situazione dei giovani, con il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-29 anni che aumenta dello 0,6%: in questo caso un aumento inferiore al dato regionale e nazionale ma comunque significativo. Anche in questo caso, il prezzo maggiore lo pagano le giovani donne, che hanno registrato un aumento del tasso di disoccupazione di genere di 5 punti sia sul dato provinciale che regionale. Un quadro decisamente difficile che conferma quanto le tantissime persone che incontriamo quotidianamente ci raccontano - con le loro richieste, le loro esperienze e le loro difficoltà crescenti - in un mondo del lavoro che, al di là dei dati, registra anche un peggioramento significativo dei rapporti nelle aziende e della precarietà dei contratti di lavoro.
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23/03/2017 La disoccupazione nel Maceratese torna a crescere: l'allarme e le proposte della Cisl
Gli occupati nella provincia di Macerata scendono nel 2016 di oltre due mila unità. Un calo che si scarica interamente nel lavoro dipendente, che passa nell’ultimo anno da 92.400 a 88.900 occupati, segnando la perdita di 3.500 posti di lavoro. Continua invece a crescere nel nostro territorio, anche se di poco, il lavoro autonomo. Il tasso di disoccupazione torna a crescere, assestandosi al 9.3%, inferiore alla media regionale del 10.6%, ma di certo ben lontano dal 4.3% del 2008. Sono i dati peggiori dal 2013, l’anno nero della crisi. Dopo che il 2014 e il 2015 hanno segnato una tregua, consentendo un arresto della caduta verticale dell’occupazione, nel 2016 torniamo a registrare un generale e sensibile peggioramento, che assesta il nostro territorio in una condizione profondamente lontana e radicalmente diversa rispetto alla condizione pre-crisi. A farne le spese sono soprattutto giovani e donne . In particolare per le donne under 30 la situazione è drammatica. Nella fascia 15-29 anni, il tasso di disoccupazione arriva al 26.9%, salendo di ben 4 punti percentuali nell’ultimo anno e assestandosi oltre la media regionale del 25.3%. L’incremento della disoccupazione si scarica soprattutto sul lavoro femminile. Nell’ultimo anno, il tasso di disoccupazione per gli uomini è sceso dal 7.9% al 7%, mentre per le donne è balzato dal 10.5% al 12.1%. A soffrire di più sono soprattutto le giovani donne. Il tasso di disoccupazioni delle donne nella fascia 15-29 anni sale di quasi 13 punti percentuali nell’ultimo anno, arrivando a un allarmante 42.8%. È un dato drammatico, il peggiore di tutte le province marchigiane e spaventosamente alto rispetto alla media regionale del 29.6%. Considerato che le giovani donne hanno in media livelli di istruzione più elevati dei coetanei maschi, questo dato purtroppo conferma le ricerche già note sulla ridotta propensione del nostro sistema produttivo ad assumere giovani ad alta formazione. I dati ci restituiscono nel complesso l’immagine di una provincia che ha smarrito il proprio percorso di sviluppo e che, in assenza di politiche in grado di sostenere l’inversione di tendenza, rivela di non riuscire ad agganciare gli spiragli di ripresa. Servono investimenti forti per potenziare tutti i motori occupazionali, da quelli tradizionali a quelli innovativi. Abbiamo bisogno di più coraggio nell’area “ricerca e sviluppo” anche per accrescere la capacità del nostro sistema produttivo di assorbire i giovani ad alta formazione. Le connessioni tra scuola, università, mondo del lavoro che nel nostro territorio si iniziano a sperimentare devono crescere e diventare strutturali per favorire la transizione dalla formazione al lavoro. Servono politiche attive che accompagnino i giovani in cerca di lavoro e che affianchino chi perde il lavoro in un percorso serio ed efficace di ricollocazione. Servono sicuramente strumenti a sostegno degli investimenti necessari a sostenere queste linee di intervento e in tal senso non possiamo permetterci di disperdere le risorse del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo.
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23/03/2017 Celebrazioni Trattati di Roma, il manifesto della Cisl per costruire un'Europa economica e sociale
«Occorre più crescita e lavoro o l'Europa muore. Non ci sarà bisogno di altre Brexit: quando gli uomini e le donne europee non crederanno più all'Europa, l'Europa sarà già finita». Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan in occasione del Vertice di Roma per i 60 anni della firma dei Trattati Europei. La Cisl ha predisposto un "Manifesto per gli Stati Uniti d’Europa” per offrire un contributo concreto al dibattito sul rilancio del progetto europeo. «I leader Ue devono agire subito con responsabilità e lungimiranza – spiega Furlan - Stare fermi davanti a sfide enormi come lavoro e immigrazione non è solo sbagliato, è incomprensibile«.
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22/03/2017 Mensa VVF Campo base di Arquata affidata in gestione a ditta privata: Risparmio o cos’altro?
Le organizzazioni sindacali di Cgil Cisl Uil dei Vigili del Fuoco sono indignate dalla decisione che il Dipartimento VVF ha assunto, in maniera del tutto unilaterale, in merito alla gestione della cucina da campo presso il campo base di Arquata, cucina che va considerata a tutti gli effetti “un‘attrezzatura tecnica di soccorso” visto che è un tassello fondamentale del sistema di colonna mobile Regionale dei Vigili del Fuoco delle Marche. Nessuna richiesta è stata fatta dai Vigili del Fuoco per far assegnare la gestione della mensa mobile ad una ditta privata, né si sono verificate situazioni problematiche che hanno obbligato in tal senso la scelta del Dipartimento, che con tale decisione ha di fatto obbligatoriamente assegnato a privati la gestione delle attrezzature ed il confezionamento dei pasti. La decisione è stata assunta senza il minimo confronto con la Dirigenza locale che si è vista “calare dall’alto” un provvedimento assurdo che non rispetta l’egregio lavoro svolto dai colleghi fino ad oggi e non coglie di certo, a parere delle scriventi, l’obbiettivo di risparmiare. Perché si parla di risparmio quando il singolo pasto confezionato dalla ditta avrà un costo quasi tre volte superiore a quello del confezionato in proprio? Con la gestione dei VVF il costo per la fruizione di un pasto è di 3,80 euro, con la ditta privata il costo sarà intorno ai 10 euro a pasto. Di quale risparmio sta parlando l’amministrazione? Oltretutto sembra che personale VVF continuerà ad essere inviato in missione presso la cucina da campo regionale ma non più per il confezionamento dei pasti: con quali mansioni? Le attrezzature che compongono la cucina da campo dei Vigili del Fuoco in gestione al Comando di Macerata è costata circa 500.000 euro, di cui 200.000 investiti alla fine dello scorso anno per completarne l’assetto definitivo ed avere un’attrezzatura perfettamente funzionale in grado di garantire nel giro di poche ore centinaia di pasti in totale autonomia in scenari emergenziali complessi in cui è impossibile usufruire di strutture o utenze in loco. Perché quindi dare in mano ad una ditta privata un bene dello Stato costato così tante risorse economiche dei cittadini, per permettere alla stessa di fare profitto sfruttando tale bene? Non sappiamo se ci siano i presupposti per un intervento della Corte dei Conti o della Magistratura, ma ci sconcerta che un’attrezzatura di soccorso dei VVF, senza nessun motivo apparente, sia assegnata ad una ditta privata oggi dopo più di sei mesi di gestione interna dei Vigili del Fuoco, gestione che ha funzionato in maniera egregia anche in momenti di estrema difficoltà come quelli vissuti in occasione delle persistenti nevicate di metà gennaio. Rimaniamo convinti che le cose non accadano a caso, qualcuno ha già una sua strategia da attuare e probabilmente si immagina magari in nome del risparmio di dare in gestione anche il soccorso tecnico urgente!
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22/03/2017 Sbloccati gli stipendi alla Tecnowind. Riprende il lavoro, ma la vertenza continua
Dopo otto giorni di manifestazioni, e a seguito del confronto sul tavolo istituzionale tra sindacati e azienda, riprende l'attività lavorativa alla Tecnowind di Fabriano. Le parti hanno trovato l'accordo per far tornare al lavoro 90 dei 285 dipendenti dello stabilimento di Melano; inoltre, saranno versati quasi per intero entro fine mese gli stipendi arretrati. Segnali positivi in un quadro non confortante: l'incontro avvenuto a Milano tra banche, proprietà e potenziali acquirenti ha registrato un rallentamento della trattativa di cessione al fondo europeo da tempo interessato a rilevare l'azienda. Gli istituti di credito, infatti, hanno ritenuto insufficiente l'offerta e hanno confermato che al momento non ci saranno anticipi di cassa per venire incontro alle esigenze produttive di Tecnowind. Potrebbe dunque concretizzarsi l'ipotesi di un concordato preventivo che garantisca la continuità. Oggi, mercoledì 22 marzo, sindacati e azienda si sono incontrati per verificare l'avanzamento dell'accordo sottoscritto la scorsa settimana. L'azienda ha ufficializzato di aver effettuato ieri il secondo bonifico da 500 euro per ogni lavoratore ed ha confermato di versare il terzo entro il 31 marzo. Intanto, la tratttiva tra fondo e banche sta andando avanti ma senza novità sostanziali. Un nuovo incontro tra sindacati e azienda è previsto per mercoledì 29 marzo, seguito poi dalle assemblee con i lavoratori. Si cercano risposte anche dai tavoli istituzionali attivati, auspicando che la trattativa possa concludersi in maniera positiva senza ricorrere al concordato in continuità
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21/03/2017 Sauro Rossi a L'ora di religione: «Nuove soluzioni per l'Alta Val Metauro»
Il segretario generale della Cisl Marche intervistato da Vincenzo Varagona per la trasmissione radiofonica L'ora di religione, in onda su Radio 1 Rai.  
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21/03/2017 Adiconsum Marche verso il VII Congresso regionale
Si apre la stagione congressuale dell’Adiconsum con le assemblee provinciali precongresuali e si concluderà il 11 maggio con il VII congresso regionale. Un momento importante non solo per il rinnovo degli organismi dell’associazione, ma per fare il punto sulla normativa a tutela dei cittadini consumatori e dare la parola ai soci. Infatti l’assemblea sarà occasione per trattate le prospettive future relative della tutela dei consumatori e le problematiche che oggi, a causa della crisi, più che mai, i cittadini si trovano a dover affrontare e che impone riflessioni non soltanto economiche, ma anche sociali e culturali a cui Adiconsum è chiamata a dare un contributo per poter così dare risposte ai cittadini/consumatori che numerosi si rivolgono alle nostre strutture rappresentando criticità individuali. che sono lo specchio di un sistema nel quale c’è poca rispetto da parte di imprese e istituzioni. Tre temi in particolare oggi vanno affrontati: le crisi bancarie, la fine del mercato tutelato dell’energia e le problematiche legate al terremoto. Nel 2016 nelle sedi Adiconsum delle Marche sono state ricevute 2470 persone e attivati 1890 contenziosi.La prima assemblea precongressuale per l’elezione dei delegati al congresso regionale si terrà per la provincia di Ascoli e Fermo a San Benedetto del Tronto 22 marzo ore 15 Hotel Calabresi, p.za Giorgini. Tutti i soci all’Adiconsum , in regola con la quota associativa, sono invitati a partecipare.
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21/03/2017 Disoccupazione record, Sauro Rossi: «Attenzione al divario di genere»
Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche, e Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, commentano il report sul mercato del lavoro elaborato sulla base dei dati Istat. L'articolo del Corriere Adriatico di oggi, martedì 21 marzo.
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20/03/2017 5 Minuti Cisl: Vertenza Tecnowind - Caffè Alzheimer
Vertenza Tecnowind di Fabriano:raggiunta una prima intesa per il pagamento degli stipendi, bloccato da 2 mesi. Risultato arrivato dopo 8 giorni di sciopero con manifestazioni e presidi anche notturni, a ridosso del vertice sindacati e istituzioni durante il quale i lavoratori hanno manifestato tutta la loro rabbia. Le interviste a Leonardo Nigro, Rsu Fim Cisl Tecnowind, Massimo Bellucci, Fim Cisl Marche, Angelo Mocci, fornitore e Giancarlo Sagramola, sindaco di Fabriano. Contro la solitudine dei malati e delle loro famiglie: inaugurato il primo Caffè Alzheimer a Falconara marittima. Attività prevista dal progetto “La Comunità che si-cura” promosso da Anteas Marche, Inrca di Ancona, Parrocchia del Rosario, Fondazione Masera, Ial Marche, co-finanziato dalla Fondazione Cariverona e patrocinato dalla Cisl, dalla Fnp Marche e dal Comune di Falconara . Le interviste a Umberto De Simoni, Presidente Anteas Marche, Gianni Genga, Direttore Generale Inrca Ancona, Don Giovanni Varagona, Parroco BV Maria del Rosario di Falconara Marittima e Roberto La Rocca della Fondazione Masera.
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17/03/2017 Altissima adesione allo sciopero nazionale del settore Acqua - Gas. Nelle Marche presidi ad Ancona e Pesaro
Altissima adesione nelle Marche, con presidi dei lavoratori  ad Ancona e Pesaro,  allo sciopero indetto da Filctem- Cgil, Femca-Cisl, Uiltec Uil  per il rinnovo del contratto nazionale del settore #GasAcqua, scaduto il 31 dicembre 2015. Contestualmente i sindacati di categoria hanno dichiarato lo stato di agitazione con conseguente sospensione di ogni prestazione straordinaria , unitamente al blocco delle relazioni sindacali in tutto il settore. «È inaccettabile che dopo 14 mesi di trattative le proposte delle associazioni imprenditoriali siano del tutto sproporzionate e peggiorative, sia sotto il profilo normativo, che sotto l’aspetto salariale», dicono Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil.
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